Mi capita spesso di leggere cose del tipo “stavo pensando di comprare un camper per risparmiare sulle ferie“, insomma. Non è così. O meglio in parte è vero: se si sosta in libera si risparmia, ma il camper è più che altro una scelta di vita. Noi, ad essere sinceri, tra rotture, bollo, assicurazione e rimessaggio annuale non saprei dire quanto, in effetti, abbiamo risparmiato rispetto ad altre modalità di vacanza.
La verità è però che non riesco ad immaginare una vacanza diversa: non mi attirano i resort a 1000 stelline, non mi piace l’idea di stare in un hotel dove, si qualcuno pulisce la stanza e cucina, ma non ho la libertà di decidere quando svegliarmi la mattina e a che ora fare pranzo e cena. Non resisterei tra le 4 mura di un appartamento, ci vivo e la vacanza per me è altro: alberi e sentieri che segnano i confini.
Quindi, anche in onore della nostra nuova sezione “in camper” ho pensato di scrivere un articolo su quello che, per me, sono le vacanze in camper.
- Vedere posti sempre nuovi: dimenticatevi le vacanze statiche quelle di “e quest’anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare“. Il camper significa movimento, esplorazione. Anche in campeggio, se vi piace la comodità, ma ogni volta in un posto nuovo.
- Non essere vincolati da scadenze e prenotazioni. Tranne alcuni posti, in alta stagione, in camper non serve prenotare. E questo significa non preoccuparsi di: brutto tempo, malattie bambini, prenotazioni sbagliate in posti che non ci piacciono. Volete mettere la libertà di poter dire “mmh a est piove, allora ce ne andiamo ad ovest!”
- La libertà di muoversi ogni volta che se ne ha l’occasione. Nel weekend c’è il sole? Si prende il camper e si parte!
- La possibilità di mettere radici… solo per un po’. Noi lo facciamo tutti gli anni: troviamo un angolo di mondo che ci piace, pensiamo “l’anno prossimo torniamo sicuramente!” ce ne andiamo con la consapevolezza di lasciare un pezzo di cuore, ma l’anno successivo l’animo zingaro prevale e ci ritroviamo ad innamorarci di un’altra spiaggia, di un’altra montagna, di un altro panorama.
- La vacanza inizia sotto casa, si chiude a chiave la porta, si sale sul camper si guardano i bambini seduti dietro e si è subito catapultati nella “dimensione vacanza”
- I bambini assaporano la libertà (e non sto parlando solo di quella di fare pipì durante il viaggio), ma soprattutto quella di vivere all’aria aperta. Ora che sono un po’ più grandi capita sempre più spesso: noi siamo ancora nel nostro posto (piazzola o parcheggio a seconda della situazione) a sistemare le ultime cose e loro hanno già esplorato i dintorni e fatto amicizia. E che bello quando tornano dicendo “ho trovato un nuovo amico”.
- , noi, in praticamente tutte le nostre vacanze (a parte quelle strettamente itineranti) abbiamo trovato grandi compagni di viaggio. Alcuni solo per una sera, con altri ci si sente ancora dopo tanto tempo, ma non importa perché ognuno di loro ci ha comunque trasmesso qualcosa di speciale.
Miti da sfatare, si insomma ci vuole anche questo!
- Non è vero che in camper i bambini possono dormire nel letto mentre si viaggia: non essere ancorati al seggiolino è pericolo in camper come in macchina.
- Non è vero che si dorme “dove si vuole” ci sono divieti, alcuni giustificabili, altri meno, che impediscono la sosta in determinati posti. Non è un problema basta informarsi per tempo e si trova praticamente ovunque una soluzione per la notte. (una volta noi abbiamo sfruttato la gentilezza di un centro sportivo/ristorante) che, avendoci visto in difficoltà ci ha proposto di dormire nel suo parcheggio interno… provvisto pure di telecamera di sorveglianza. Per ricambiare abbiamo cenato (tra l’altro benissimo) da loro.
Detto tutto questo, se avete ancora dubbi sull’acquisto o no di un camper, non vi resta che noleggiarne uno per un paio di giorni. Giusto per testare su strada se è il genere di vacanza che fa per voi.