A 1650 metri di quota, in Val di Fiemme e nel cuore della catena del Lagorai, Malga Sadole, aperta solitamente da metà giugno a fine settembre, offre ottimi piatti tipici trentini e degustazione di prodotti propri. Facilmente raggiungibile da Ziano di Fiemme, procedendo in direzione Monte Cauriol su strada asfaltata per circa 3 chilometri e poi sterrata per circa 4 chilometri.
La qualità del cibo è notevole e anche i prezzi contenuti rispetto a tanti altri posti. Famosa per le sue fortaie, tipico dolce locale a base di uova accompagnato da confettura di mirtilli o da cioccolata, ma anche lo spezzatino con gulasch e le penne allo boscaiola sono ottimi! E poi la grappa offerta dalla casa, ottima!
La stalla ospita una cinquantina di mucche, un paio di asinelli, una decina di cavalli e le capre che durante il giorno troverete a passeggiare nei dintorni della malga. Per i più piccoli sono presenti delle altalene, una sabbiera e una panchina a dondolo presa d’assalto per un momento di relax.
ATTIVITÀ ESTIVE
In estate è possibile assistere alla lavorazione del latte e provare la mungitura della mucca ogni mercoledì. Albe in malga e tramonto in alpeggio. Tutti i martedì e venerdì, da inizio luglio a metà settembre. Maggiori dettagli sulle attività QUI. E’ possibile acquistare formaggi e pernottare in stanza quadrupla o in tenda (fornite dalla malga).
Partendo dalla malga si può passeggiare fino al Pian delle Maddalene o fino a Passo Sadole.
VERSO PASSO SADOLE
Per arrivare a Pian delle Sadole con bambini allenati, ci vuole circa due ore con un dislivello di quasi 500 metri. Non percorribile con il passeggino. Dopo la tempesta Vaia il percorso originario non è momentaneamente percorribile ma la variante, un po’ più lunga, a noi è piaciuta molto e ci ha permesso di godere di scorci che dal bosco non avremmo sicuramente potuto vedere.
Questo percorso è molto interessante perché si può dividere in tre tappe quindi scegliere in base alla stanchezza se fermarsi o continuare la salita. La prima tappa la troverete dopo circa venti minuti: un immenso prato dove poter correre e giocare, lanciare i sassi nel ruscello, scalare le rocce e ammirare la casetta dei cacciatori in cima all’albero.
Proseguendo per un’altra mezz’oretta arriverete al Baito del Marino, una casetta di sassi assolutamente inagibile ma che si sposa perfettamente con il paesaggio: qui vi aspetteranno mucche e vitellini e lo spazio per fermarsi per un pic nic ammirando il massiccio Monte Cauriol.
Per chi ha ancora energie consigliamo di proseguire ancora un’oretta fino a Passo Sadole, all’arrivo non troverete punti di ristoro ma il panorama da cartolina vi ripagherà della fatica. Durante la camminata vi troverete davanti paesaggi completamente diversi: inizialmente camminerete nel bosco, per poi salire tra le rocce e ritrovarvi al Passo tra le trincee della guerra.
Si rientra dallo stesso percorso dell’andata in circa 1 ora, e se vi è venuta ancora fame sapete dove fermarvi!
INFO UTILI:
LUOGO: Val di Fiemme
PARTENZA: Malga Sadole
ARRIVO: Passo Sadole
ALTITUDINE: 2066 metri
DURATA: tre ore
DISLIVELLO: 500 metri
PASSEGGINO: no
PUNTI DI RISTORO: Malga Sadole📞 348.7120227
Vi potrebbero interessare altre escursioni in Val di Fiemme, scoprite la nostra guida estiva QUI.
Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!
Il Museo etnografico trentino, situato nella suggestiva cornice dell’antico convento agostiniano di San Michele all’Adige, concretizza le idee del fondatore in un percorso espositivo che attraversa ben 43 sale, divise in 25 diverse sezioni con più di 12 mila oggetti esposti, tra i quali spiccano le grandi macchine ad acqua (il mulino, il maglio, la segheria veneziana, la nòria). La visita è un lungo racconto che prende forma tra gli strumenti di lavoro e gli oggetti della vita quotidiana. Durante l’anno i servizi educativi del museo organizzano laboratori didattici ed eventi a tema con tante attività pensate per le famiglie e i bambini.
Museo etnografico trentino: la visita
Seguire l’intero percorso del museo etnografico con i bambini più piccoli potrebbe risultare impegnativo per questo motivo vi segnaliamo le sale che cattureranno sicuramente la loro attenzione. Vi assicuriamo che così la visita al museo etnografico sarà entusiasmante e coinvolgente per tutta la famiglia.
Iniziando dall’ingresso con la sezione dedicata all’agricoltura, si fa subito un tuffo nel passato tra aratri, attrezzi e curiosità di una volta…
passando poi all’arte del legno, del tessuto, dei metalli.
Fino alla musica , una parete intera piena di luccicanti strumenti musicali, trombe, tromboni, clarinetti, … dalle diverse forme e misure.
Si arriva poi alla stanza forse più suggestiva che ha colpito maggiormente i bambini, quella dei costumi e delle maschere, alcune spaventose, altre imbronciate e altre decisamente simpatiche…
Un mondo popolare inaspettato, ricco di suggestioni e di creativa ingegnosità.
Meccanismo di orologio da campanile del XVIII secolo
Interessante e curioso per i più piccoli e non solo, vedere alcuni oggetti di un tempo usati dai nostri nonni come i chiodi per le scarpe, gli attrezzi dei calzolai, le vecchie bilance…
… e scoprire il funzionamento di una segheria rimanendo incantati dalla sua imponenza. Anche grazie alla fedele riproduzione in miniatura che è possibile azionare e ammirare in movimento.
Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove ci si cala nella vita di un tempo, ricordando il passato con un sorriso sulle labbra. Una visita con i propri figli e magari in compagnia anche dei nonni si rivelerà una bella e emozionante esperienza per un pomeriggio alternativo.
Ultima novità ideata dai Servizi educativi del museo: “Al Museo chi cerca trova!”, proposta pensata per le famiglie che visitano la struttura con i loro bambini e ragazzi. Uno speciale cruciverba sarà il filo conduttore per la scoperta delle numerose sale, tra curiosità, oggetti, termini dialettali… Solo i più abili ricercatori che riusciranno a risolvere l’enigma, saranno ricompensati delle loro fatiche con un simpatico ricordo di quest’esperienza a contatto con la tradizione da ritirare in biglietteria a percorso ultimato.
Museo etnografico trentino: informazioni utili
Orari di apertura del Museo etnografico trentino:
tutti i giorni con orario 09.00-12.30 e 14.30-18.00 – chiuso il lunedì non festivo, il 1° novembre, il 25 dicembre, il 1° gennaio.
Tariffe:
Intero | 6 euro
Ridotto (ragazzi da 15 a 26 anni, over 65 soci, gruppi)) | 4 euro
Famiglia (2 adulti + minori; 1 adulto + minori) | pagano la tariffa intera solo gli adulti + bambini gratuiti
Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINOche è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento, quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà.
Dal dalle ore 8.00 del 27 gennaio alle ore 20.00 dell’8 febbraio 2021, sarà possibile iscrivere i bambini alla scuola materna per l’anno scolastico 2021-2022. E, per chi richiede presso i Caf Cisl il calcolo dell’Icef(l’indicatore provinciale che riassume la condizione economica del nucleo familiare) ci sono importanti agevolazioni sia per il prolungamento d’orario, che per la mensa e i trasporti. Ma vediamo prima le modalità di iscrizione.
ISCRIZIONE Per i bambini nati dal 1 gennaio 2016 al 31 gennaio 2019 che frequenteranno dal 1 settembre 2021.
PRE-ISCRIZIONE
I genitori dei bambini nati dal 1 febbraio al 31 marzo 2019, interessati alla frequenza anticipata della scuola dell’infanzia dal gennaio 2022 possono inoltrare domanda di pre-iscrizione.
Questa domanda consente di acquisire la precedenza nell’assegnazione dei posti disponibili per gennaio 2022.
La domanda andrà confermata nel periodo dal 1 al 8 ottobre 2021.
Per favorire la conciliazione famiglia-lavoro, sarà possibile iscrivere i bambini in una scuola diversa da quella dell’area di residenza. Lo stesso bambino non può essere iscritto contemporaneamente in più scuole dell’infanzia e/o anche in una scuola primaria.
INFO UTILI ISCRIZIONE Uno dei genitori o chi esercita la responsabilità genitoriale può iscrivere il bambino in una sola scuola dell’infanzia, riferita alla propria zona di utenza (zona di domicilio/residenza). Lo stesso bambino non può essere iscritto contemporaneamente in più scuole dell’infanzia e/o anche in una scuola primaria.
Il bambino può essere iscritto in una scuola diversa da quella dell’area di utenza in questi casi:
entrambi i genitori lavorano e almeno uno dei due lavora nell’area di utenza della scuola scelta dalla famiglia
entrambi i genitori lavorano e il bambino è accudito dai nonni, che abitano nell’area di utenza della scuola scelta dalla famiglia
ISCRIZIONE ON-LINE
Per iscrivere i propri figli alla scuola dell’infanzia è necessario:
accedere al servizio di iscrizione on line utilizzando le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) del genitore o con Tessera Sanitaria/Carta Provinciale dei Servizi, utilizzando lo specifico lettore. Se la Carta non fosse stata ancora attivata, si deve provvedere all’attivazione presso uno degli sportelli abilitati dei Comuni, sportelli periferici della Provincia e Distretti sanitari dell’Azienda Sanitaria
compilare le schede predefinite che il sistema online presenta in seguito all’accesso (molti dati risulteranno già inseriti per facilitare la procedura di compilazione)
Le famiglie potranno avvalersi del supporto delle segreterie sia per le informazioni, che per la compilazione telematica. Per eventuali problemi tecnici relativi all’accesso, consultare la sezione Faq del portale dei servizi o contattare il numero verde 800228040 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00).
Per informazioni in merito al sistema Spid e alla richiesta è possibile collegarsi al portale dell’Agenzia per l’italia digitale all’indirizzo www.spid.gov.it e in alternativa è ancora possibile utilizzare la Tessera sanitaria/Carta Provinciale dei Servizi, in precedenza abilitata presso gli sportelli presenti sul territorio (sportelli periferici della provincia, comuni, azienda provinciale per i servizi sanitari). In questo caso al responsabile del bambino, dopo aver inserito la propria carta provinciale dei servizi (C.P.S.) nel lettore, è richiesto il PIN (codice personale) fornito in fase di attivazione della carta; l’utente è riconosciuto dal sistema e in modo sicuro può cominciare la compilazione del modulo d’iscrizione.
L’utilizzo di questi sistemi sostituisce, con il medesimo valore legale, la firma autografa apposta sul modulo cartaceo inoltre consente di recuperare automaticamente dall’Anagrafe unica dello Studente la maggior parte delle informazioni già note all’amministrazione, con una semplificazione nella compilazione dei dati.
Come compilare la domanda
Il modulo di domanda d’iscrizione online è composto di alcune sezioni. Attraverso una procedura guidata si passa alla compilazione dei dati anagrafici del bambino, alla scelta della scuola, le indicazioni delle priorità di accesso, le richieste dei servizi quali il prolungamento d’orario o l’utilizzo dei trasporti, ai dati anagrafici dei responsabili. La maggior parte dei dati richiesti sono apposti automaticamente dal sistema, ma è sempre possibile per l’utente rettificare tali informazioni.
Al termine della compilazione, la domanda d’iscrizione pervenuta automaticamente alla scuola dovrà essere convalidata.
Come controllare la domanda inviata
La domanda d’iscrizione può essere consultata, accedendo allo stesso servizio, tramite l’apposita funzionalità di ricerca. La domanda è visibile al solo richiedente. All’indirizzo di posta elettronica, indicato in fase di compilazione, saranno inoltre ricevuti i messaggi che indicheranno la presa in carico della domanda d’iscrizione da parte della scuola e la sua elaborazione.
Numero verde
Per eventuali chiarimenti inerenti la procedura sul portale dei servizi al cittadino è possibile contattare il numero verde: 800228040 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.
ISCRIZIONI CON MODULO CARTACEO
Le famiglie impossibilitate all’inoltro della domanda con il sistema online possono presentare direttamente alla scuola utilizzando il modulo di iscrizione/reiscrizione o preiscrizione.
Il modulo di iscrizione è scaricabile:
per le scuole dell’infanzia equiparate, dai siti web delle singole scuole e/o delle relative associazioni (sezione A CHI RIVOLGERSI di questa scheda, qui a lato)
ACCESSO AI PERCORSI EDUCATIVI SECONDO LA METODOLOGIA PEDAGOGICA “MONTESSORI”
La sperimentazione dei percorsi secondo la metodologia “Montessori” è in cinque sezioni:
scuola dell’infanzia provinciale Rione Sud “Giardino incantato” – Rovereto
scuola dell’infanzia equiparata G. B. “Zanella” – Trento
scuola dell’infanzia equiparata “G. B. Chimelli” 1 – Pergine Valsugana
scuola dell’infanzia equiparata Madre Maddalena di Canossa – Lavis
scuola dell’infanzia equiparata “Giardino d’infanzia” – Riva del Garda
Per ognuna delle scuole verranno compilate apposite graduatorie dei richiedenti l’iscrizione.
È garantito l’accesso anche ai bambini esterni al bacino di utenza della scuola, con priorità per:
bambini che abbiano già maturato una pregressa esperienza educativa di impostazione montessoriana di scuola dell’infanzia sul territorio provinciale (reiscrizioni)
bambini fratelli o sorelle dei bambini iscritti e frequentanti la stessa scuola l’anno precedente con diritto alla reiscrizione e reiscritti per l’anno entrante, per il principio della continuità familiare
bambini che abbiano già maturato una pregressa esperienza educativa di impostazione montessoriana documentata
bambini fratelli/sorelle di bambini con pregressa esperienza educativa di impostazione montessoriana documentata
l’ammissione dei bambini provenienti da fuori zona di utenza delle suddette scuole verrà valutata per fasce chilometriche di vicinanza alla scuola (5 km, 10 km…)
in via residuale vale il criterio di maggior vicinanza di età del bambino all’obbligo scolastico
VACCINAZIONI
Lo stato di conformità vaccinale è condizione per la frequenza della scuola dell’infanzia.
Alla presentazione della domanda d’iscrizione non è richiesta alle famiglie alcuna documentazione in merito alla posizione vaccinale.
Le famiglie non in regola con gli adempimenti vaccinali saranno invitate a depositare entro il 10 luglio 2021 la documentazione comprovante lo stato di conformità, pena la decadenza dall’iscrizione prevista dalla normativa vigente in materia per l’anno scolastico 2021/2022.
ISCRIZIONE E PROLUNGAMENTO D’ORARIO
Il servizio di prolungamento d’orario, è un servizio a pagamento e a richiesta, massimo 3 ore di servizio rispetto alle ordinarie 7 ore giornaliere di scuola.
Si può fare richiesta di prolungamento di orario – anche a mesi/ore (fascia del mattino e/o del pomeriggio secondo le necessità organizzative familiari) – pagando la quota intera (massima)o agevolata, per gli aventi diritto, in base alla dichiarazione ICEF.
Tariffa intera annuale (quota riferita a 10 mesi di scuola):
per 1 ora: 200 euro
per 2 ore: 400 euro
per 3 ore: 660 euro
Per agevolazioni ICEF, la tariffa minima annuale (quota riferita a 10 mesi di scuola):
per 1 ora: 75 euro
per 2 ore: 150 euro
per 3 ore: 220 euro
Le tariffe agevolate in base al modello Icef, potranno essere ridotte in base al numero di figli appartenenti al nucleo familiare di riferimento. Chi procede con il calcolo dell’Icef e ha un secondo figlio che richiede l’orario prolungato, potrà usufruire dello sconto del 50% sulla tariffa calcolata; per il terzo figlio che richiede il servizio, invece, si ha la gratuità.
Vediamo di rispondere quindi alle domane più frequenti:
cos’è l’Icef? E’ l’indicatore provinciale che riassume la condizione economica del nucleo familiare). non c’è nessun obbligo a calcolare questi indicatori, ma è necessario farlo per accedere alle prestazioni agevolate sia a livello provinciale che nazionale. In caso di mancato calcolo verranno applicate le tariffe massime.
come si calcola l’Icef? In maniera semplice grazie al personale di Caf Cisl, che vi aiuterà GRATUITAMENTE passo a passo per capire quali siano le agevolazioni a cui avete diritto. Caf Cisl è presente a Trento, Arco, Borgo Valsugana, Cavalese, Cles, Malè, Mezzolombardo, Pergine, Riva del Garda, Rovereto, Tione. Informazioni e appuntamenti: numero 0461 215120
quando si può chiedere il servizio di orario prolungato? Entro la scadenza delle iscrizioni, cioè il 31 gennaio 2019. La scuola provvederà quindi a capire se si può attivare il servizio (con un minimo di 7 bambini) ed entro aprile ne darà la comunicazione. A quel punto si procederà con il pagamento.
chi ha già calcolato l’Icef quest’anno (ricordiamo che va rifatto ogni anno all’inizio di luglio) cosa deve fare? Non occorre riportare tutte le carte relative a redditi e patrimoni, ma bisogna comunque ritornare ad un Caf Cisl per il calcolo dell’indicatore Icef relativo all’orario prolungato. Come dati verranno riutilizzati quelli già consegnati.
chi non ha ancora fatto l’Icef? Deve prendere appuntamento in uno dei Caf Cisl, portando questi documenti. L’Icef calcolato varrà solo per l’orario di prolungamento, mentre per le agevolazioni relative alla mensa e al trasporto casa-scuola bisognerà presentare la nuova domanda unica a partire dal 1 luglio 2018 per procedere con il nuovo calcolo.
Informazioni e appuntamenti: Cisl Servizi tel. 0461 215120
CHI PUO’ FARE LA DOMANDA DI AGEVOLAZIONE
Possono beneficiare dell’agevolazione i nuclei familiari, con bambini iscritti alla scuola dell’infanzia (provinciale o equiparata), residenti o domiciliati in provincia di Trento.
La verifica dell’eventuale beneficio tariffario va effettuata al momento dell’ iscrizione al servizio di prolungamento d’orario.
Le famiglie che in fase di iscrizione al servizio di prolungamento d’orario non presentano domanda di agevolazione tariffaria saranno tenute al pagamento della tariffa intera per tutto l’anno scolastico (proporzionatamente alle ore/mesi richiesti).
PAGAMENTO E CONSEGNA DELL’ATTESTAZIONE: ENTRO IL 6 APRILE 2019
Il pagamento dell’importo dovuto e la consegna dell’attestazione di versamento possono essere effettuati al momento della presentazione della domanda (dal 3 al 10 febbraio 2020) o, improrogabilmente, entro il 6 aprile 2020 pena la non efficacia della domanda stessa.
In caso di mancato pagamento o consegna della documentazione il servizio non sarà attivato.
Malga Sass (anche Malga delle Buse del Sasso), si trova in una location davvero suggestiva: a 1950 metri di altitudine, nel gruppo del Lagorai, sotto le vette del Cimon del Tres e della Pala Delle Buse. In cima alla Valfloriana, la valle dei fiori, tra val di Fiemme e la val di Cembra. Un luogo ancora incontaminato, un piccolo angolo di paradiso immerso nei bellissimi boschi di abete rosso e di larici. Attorno alla malga si possono ammirare vaste distese di prato fiorito oltre ad un meraviglioso panorama delle vette del gruppo del Cevedale, sino alle cime del Similaun.
Causa Covid19 per la stagione 2020 il latte che producono le 30 vacche e le pecore della malga non verrà lavorato in malga, ma verrà portato a Bedollo al caseificio. I formaggi saranno comunque deliziosi e allo spaccio, che rimane aperto comunque in malga troverete: la tosella, il formaggio di malga e il caprino.
Qui si può anche mangiare e la cucina propone con piatto base il “piatto malga”: polenta, spezzatino, tosella, lucanica, fagioli, crauti. Questo per pranzo. Anche la cena è fattibile, ma è su prenotazione e nel caso si volesse fare qualcosa di extra basta chiedere, naturalmente restando nell’ambito dei prodotti propri dell’agriturismo (niente pastasciutta che non è proprio a chilometri zero…ma i bambini sapranno come innamorarsi presto della polenta.. fidatevi!).
Bellissima e alla portata di tutti la passeggiata (circa 30 minuti) che porta ai Pradi de la Fior da cui si gode di uno splendido panorama sulla Val di Fiemme. In malga vi sono diversi animali: mucche e vitellini, ma anche maiali e api, con un’interessante arnia didattica per conoscere i loro segreti.
Servizi: produzione formaggi e miele. Ristorazione (consigliata la prenotazione), pernottamento con 9 stanze (camerata, matrimoniali e stanze doppie) costruite interamente con legno della zona per un totale di 25 posti letto e due bagni in comune. Attualmente, causa covid19 ci sono due camere con bagno privato. Se a chiedere di pernottare sono familiari c’è possibilità anche di più camere con un bagno in comune.
Si raggiunge la malga in auto, su strada asfaltata. Da Trento si prosegue per Pergine Valsugana, imboccando la statale 47 della Valsugana sino all’uscita del Ciré. Si lascia la statale proseguendo per Cavalese, ci sono due strade pressoché identiche: andando diritti si passa per l’altopiano di Pinè, svoltando verso Civezzano si prende la strada della Valle di Cembra. Entrambe le strade portano a Sover, dove si prosegue per Cavalese. Quattro chilometri dopo Sover si giunge a Casatta, sede municipale della Valfloriana, al semaforo si svolta a destra e si prosegue diritti per 10 chilometri, sino ai 2000 metri di malga Sass.
Dalla Val di Fiemme si va invece verso Castello di Fiemme, seguendo la direzione per la Valsugana e giunti a Casatta dopo il semaforo si svolta a sinistra e si prosegue per 10 chilometri.
Info e prenotazioni: 340 7229496 – malgasasstn@gmail.com
Cercate un posto dove passeggiare (anche in passeggino!), pedalare, cavalcare, giocare e correre in uno scenario da favola e in piena tranquillità?! Allora dirigetevi senza esitazione in Val di Non (una quarantina di minuti in auto da Trento) e raggiungete uno dei punti di accesso della pista ciclabile dell’Alta Val di Non.
La pista ciclo-pedonale è costituita da un anello della lunghezza di 25 km (prolungamento verso Don e Amblar, per un totale di 32 km) che si sviluppa su strade asfaltate o pavimentate e collega tra loro Romeno, Salter, Cavareno, Ronzone, Malosco, Fondo e Sarnonico. In realtà la parte più bella (quella che noi vi consigliamo caldamente di percorrere se siete a piedi) è il tratto che da Fondo torna verso il paese di Romeno (o viceversa) nel verde attraverso gli sconfinati prati della località “Pradei”.
Foto archivio APT Val di Non
PER CHI VA IN BICI
Il tracciato è di media difficoltà, con un totale di 450 metri di dislivello e salite a tratti impegnative (consigliato il seguente senso di marcia: Romeno, Sàlter, Cavareno, Ronzone, Malosco, Fondo, Sarnonico, Romeno per evitare un dislivello maggiore e le salite proibitive di Malosco e Ronzone) e non è adatto quindi a bambini non allenati o ad adulti non allenati che portano bambini sul seggiolino. Vi consigliamo di partire dal centro di Romeno e non dalla sua frazione di Malgolo (per evitare la salita che subito bisogna affrontare e il tratto di ciclabile che affianca la statale che non è il massimo). Nonostante una certa fatica il percorso è estremamente suggestivo sia per il paesaggio che per la quiete che si respira tutt’attorno. Diversi i punti di interesse che si incrociano, tra cui il “Giardino della Rosa” di Ronzone e il Canyon Rio Sass, visitabile partendo da Fondo.
Un’alternativa per chi vuole evitare i tratti più impegnativi è partire da Cavareno e pedalare in direzione Sàlter, passando attraverso i suggestivi campi di Romeno e Sarnonico per arrivare a Fondo. Prima di fare dietro front c’è anche una passeggiata facile, ma molto panoramica, che porta al burrone del Lago Smeraldo.
Ricordatevi allora di portare con voi i lucchetti! Durante i mesi estivi è anche attivo un servizio di noleggio bici dove ritirare mountain bike, a disposizione ci sono anche i carrelli per il trasporto dei bimbi più piccoli e i caschetti (info: Apt Val di Non tel. 0463 830133 info@visitvaldinon.it).
All’altezza di Sarnonico è presente il “Bicigrill 2.9” (l’unico ristoro gestito lungo l’intero percorso, anche se c’è da dire che praticamente da ogni punto della ciclabile sono facilmente raggiungibili i centri abitati). Qui troverete panini e dolci per una bella sosta rigenerante!
PER CHI PASSEGGIA E PER I PASSEGGINI
Il tratto della pista ciclabile che va dalla località “Doss” di Romeno alla romantica cappella della “Madonna Brusada” di Fondo è ideale per chi vuole fare una passeggiata rilassante, soprattutto con il passeggino. Noi l’abbiamo percorso con la piccola Bianca e dalle foto (visto il suo russare) si capisce che il percorso è una vera manna per tutte le mamme che vogliono far riposare i loro bimbi all’aria aperta!
Qui si respira un’aria pulita e sempre fresca (tranne che nelle ore più calde di luglio ed agosto quando il sole picchia e vista l’assenza di vegetazione alta e di punti acqua è sconsigliabile intraprendere il cammino). In circa 1 ora e 30 / 2 ore di cammino riuscirete a percorrere l’intero tragitto sia in andata che in ritorno.
Se avete con voi bambini più grandicelli all’altezza del paese di Cavareno vi consigliamo un piccola deviazione verso il maneggio “Sunny Ranch” (in 5 minuti siete lì, lo vedete dalla strada). Qui chiedendo a Manuela e Francesco potete anche caricare i piccoli in groppa aipony e percorrere con loro un tratto di ciclabile.
Arrivati al “Doss” di Romeno troverete anche un bel parco giochi (Parco della Pace) dove sostare qualche momento a giocare. Ci sono altalene, castelli, scivoli e anche una divertente teleferica. Il parco è dotato anche di fontanelle per rinfrescarvi ed è ombreggiato (ideale dunque anche in estate!).
Per maggiori informazioni sul percorso: clicca qui.
La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!
Dopo le nevicate del weekend, potevamo perderci l’occasione di una bella ciaspolata sulla neve fresca? Naturalmente no!! 🙂 Dopo una breve ricerca su quale potesse essere la nostra meta giornaliera abbiamo optato per una bella ciaspolata che da Passo Coe porta in cima al Monte Maggio.
La zona oltre che per lo sci di fondo e lo sleddog con i cani da slitta, si presta perfettamente a chi come noi cerca delle belle escursioni con le ciaspole: tra distese di prati innevati, malghe e panorami mozzafiato. Eravamo già stati a Passo Coe lo scorso inverno per un’escursione a Malga Pioverna e vista la splendida esperienza abbiamo deciso di replicare ricercando un nuovo itinerario.
Partiti da Trento in circa 45 minuti di macchina abbiamo raggiunto Passo Coe e parcheggiato in prossimità del lago Coe dove si trova anche la famosa Base Tuono. L’ex base nato che è stata adibita a museo con importanti testimonianze della Guerra Fredda. Da qui parte il percorso che conduce alla cima, la segnaletica è poco presente ma, non preoccupatevi, la traccia è sempre visibile. Vista l’abbondante nevicata notiamo subito come sia indispensabile l’utilizzo delle ciaspole per non affondare nella neve.
L’escursione si snoda attraverso un paesaggio immacolato, segnato solo dalle impronte dei ciaspolatori e dalla pista da fondo che si attraversa in due circostanze. Il dislivello non è impegnativo, circa 300 metri senza strappi considerevoli, anche se l’ itinerario è consigliato a famiglie con bambini abituati a camminare.
Passo dopo passo ci troviamo letteralmente immersi in un paesaggio meraviglioso, dove risaltano le sconfinate distese di abeti innevati e cominciamo ad intravedere la grande croce posta sulla cima del Monte Maggio. Risalendo la cresta della montagna troverete alcuni tratti esposti, ma basterà proseguire sul sentiero e raggiungerete la vetta in tutta sicurezza in circa 1 ore e mezza di camminata. Purtroppo, come accade spesso in montagna, proprio mentre raggiungiamo la cima ci troviamo a dover fare i conti con un po’ di nebbia che ci permette di vedere il panorama solo a sprazzi. Nonostante ciò il colpo d’occhio è sicuramente spettacolare: dal Pasubio alle Dolomiti di Brenta fino alla catena del Lagorai si gode di una vista a 360°.
Dopo una piccola pausa decidiamo di ripartire e ripercorrendo il percorso dell’andata raggiungiamo la macchina in tutta tranquillità e decidiamo di pranzare presso l’Hangar Lago Coe adiacente al parcheggio. Il luogo, piccolo ma accogliente è l’ideale per uno spuntino veloce e offre degli ottimi e giganti panini, noi li abbiamo assaggiati e non possiamo che consigliarveli soprattutto per recuperare le energie dopo una bella ciaspolata.