Straordinari personaggi, dislessici

Chi è genitori di un DSA (ovvero di un bambino con Disturbi Specifici di Apprendimento) lo sa, quando si deve uscire da situazioni imbarazzanti con altre persone che non conoscono queste difficoltà e tentano il compatimento si usa la frasetta: “Ma lo sai che anche Einstein era dislessico?”. Il che fa un po’ sorridere, perché non credo serva scomodare Einstein per spiegare che la dislessia, o altre forme di DSA, perché non sono poi così limitanti come tanti credono, ma l’esempio risulta sempre efficace oltre che sorprendente. Due scrittori, Rossella Greci e Daniele Zanoni, grazie alle Edizioni Erickson, hanno messo nero su bianco tutta una serie di esempi come questo, stilando una lista / biografia di personaggi famosi affetti da dislessia. La cosa bella di questo volumetto, 15€ ben spesi, è prima di tutto il fatto che sia leggibile anche dai dislessici appunto e poi che si rivolge proprio ai ragazzi, per spiegare loro che anche un dislessico può sognare il giornalismo, l’arte, l’ingegneria, o semplicemente quello che vuole fare da grande. Una sferzata di autostima pagina dopo pagina e soprattutto di speranza e fiducia, che a volte è quella che manca di più in questi ragazzi. E se la più grande scrittrice di gialli nella storia, Agatha Christie, era dislessica, in un periodo in cui i famosi “mezzi compensativi” non erano contemplati, allora certo nessun ragazzo DSA deve scoraggiarsi nell’intento di diventare scrittore, se ne ha le qualità. Mi fa sorridere se penso al racconto di un Picasso che a 10 anni lascia la scuola e il padre, comprendendone le doti artistiche, lo lascia bighellonare per Madrid consegnandogli in questo modo le chiavi del suo successo. Diventerà uno dei più famosi pittori al mondo, nonostante la sua dislessia. E cosa vogliamo dire di un John Lennon che non sapeva fare lo spelling? Lui, un grande cantautore, i cui testi rimarranno per sempre nella storia. Non dobbiamo dire niente, se non che tutti, con impegno, possono farcela. Per le nostalgiche come me, che ricordano i tempi di Happy Days, anche l’amico Fonzie con il suo pollice alzato e le sue frasi ad effetto era dislessico, ci raccontano gli autori, ma non è questa la notizia, la vera notizia è che ora, come Henry Winkler, è un famoso autore di libri per i libri per ragazzi. Straordinario no?
Ecco il messaggio di questo libro, chiaro e semplice: impegno, passione e costanza sono le basi per farcela, anche se sei dislessico o discalculo o disortografico. Non sarà una strada in discesa ma sarà percorribile e porterà ognuno nella direzione migliore possibile. Per la cronaca: Sophie dice che vorrà fare la giornalista o al scrittrice… e io ci credo.

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