Compiti e studio spesso ci appesantiscono i pomeriggi, soprattutto se uno dei due figli non ha nulla da fare e bisogna trovare qualcosa di alternativo per lui. Oggi, che io e Sophie eravamo impegnate in un profondo studio della storia, Timothy ha avuto una bella idea: ha costruito una “scatola dei pensieri” tutto da solo. Sapete come? Mi ha chiesto di stampare delle immagini di naso, bocca, orecchie e capelli e con una scatola di scarpe ha dato vita a un lavoretto proprio carino. Ha ritagliato le parti del corpo ( tutte diverse tra loro e quindi simpatiche da vedere insieme), alcune le ha colorate e poi pian piano le ha incollate con la colla vinilica sulla scatola. La bocca è sotto l’apertura e gli occhi chiusi lasciano intendere che il lavoro della scatola sia proprio intenso. Ha le orecchie molto grandi questa pensatrice e credo che sia significativo. Cosa metterci dentro? Per chi non vuole cose impegnative, dice Timothy, la nostra scatola dei pensieri può essere semplicemente un porta penne o un contenitore di quello che piú vi piace. Per gli altri potrebbe essere invece carino fare un gioco con i componenti della famiglia e mettere dentro, durante la settimana, dei fogliettini con scritti i pensieri del giorno o di momenti particolari, per poi leggerli nel week end e imparare a conoscere e ascoltare i sentimenti di tutti.
“Mamma ma come facciamo peró a mettere nella scatola i pensieri? Non si possono toccare…” Beata ingenuità . Buon lavoro e sbizzarritevi come dei veri Picasso mi raccomando!