Il sentiero della Rosa

La valle di Cembra è nota per i suoi vigneti terrazzati, il porfido e tanti paesi ricchi di storia e di feste particolari, ma noi lavisani, quando è domenica e in cielo c’è un bel sole ci andiamo per goderci i panorami fantastici e fare quattro passi in mezzo al verde. Il Sentiero della Rosa, che si trova  nel tratto di strada che da Lavis conduce a Cembra, sulla sinistra dopo un paio di tornanti, regala la possibilità di passare meno di un’oretta in un luogo naturalistico in cui si respira aria buona e si possono ammirare i prodotti del lavoro dell’uomo.

foto credits: http://www.rincoboys.org/

Il primo pezzo di sentiero è in salita, ma si può fare, niente di sconvolgente, a tratti ci sono parti pianeggianti e spesso ci si può fermare ad ammirare il paesaggio. Non è molto battuto, non passano macchine o comunque, se  raramente  passano, sono quelle dei contadini che lentamente vanno a verificare i vigneti di questa zona (sappiate che tantissimi buoni vini della Val di Cembra nascono proprio in questo terreno).

I bambini possono camminare e correre liberamente e, quando la stagione lo permettere, raccogliere, come fa il mio Timothy, bacche, fiorellini di campo, foglie e vedere tante belle specie di fiori e piante. Se poi volete giocare d’astuzia e condire la passeggiata, mentre camminate,  con qualche leggenda locale vi consiglio di dare un occhio a questo sito che ne riporta qualcuna di veramente carina e legata al territorio. La passeggiata trova il suo momento clou quando sulla strada si incontra la chiesetta di San Giorgio. Io la trovo bellissima e l’unica pecca è che è chiusa, almeno lo era quando noi abbiamo fatto la passeggiata e quindi ho dovuto arrampicarmi sui muri per sbirciare dalle finestre. Il primo pensiero è stato che mi sembra davvero un luogo romantico per una cerimonia anche se è stata una chiesa per molto tempo usata come luogo di ritiro per gli eremiti. Risale ai primi del 1300 ma è stata ricostruita nel  V secolo e da sempre per i paesi limitrofi è stata meta di pellegrinaggi per invocare la protezione sui campi. Io la trovo una chiesa caratteristica che ha incuriosito anche i bambini. Il sentiero è breve e noi lo abbiamo percorso in andata e in ritorno perchè non è ad anello, ma per chi ha più tempo e più fiato è possibile affrontare l’itinerario del Monte Corona, che è un percorso che si snoda a cavallo tra la bassa Valle di Cembra e la valle dell’Adige. Dopo il primo tratto di bosco sul monte Corona, si incontrano splendidi scorci su entrambe le valli e i famosi vigneti terrazzati.

L’arrivo e la partenza di questa seconda proposta sono a Masen e la durata è di  2-3 ore (circa 17,14 km). Questo è un percorso circolare che tocca, con alcuni dislivelli, Faedo e le pendici del Monte Corona fino a portarsi verso  Maso Spiazol e Maso Tondin dove, prendendo proprio il sentiero della rosa si comincia a salire verso l’abitato di Palù di Giovo fino a riportarsi a Masen.

Se avete voglia di provare il sentiero della rosa vi consigliamo di fare un salto, prima o dopo la camminata, all’Agritur Simoni a Palù di Giovo e assaggiare i fantastici tortei de patate di nonna Rosina (pensate che il nonno Bepino, con l’aria buona di Palù ha compiuto da poco 100 anni, fatti proprio di tradizioni e di buone ricette di nonna Rosina), nemmeno dirlo… garanzia di bontà. Per chi vuole defaticare un ultimo consiglio: un salto a Masen, al Fior di Bosco acqua e relax per una giornata indimenticabile.

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