Le favole al telefono per i bambini

Un’iniziativa di Campsirago Residenza per tutti i bambini a casa da scuola a causa dell’emergenza COVID-19.

Diciotto artisti insieme per dare un supporto alle famiglie attraverso il teatro.

Consapevole della grave situazione che tutta l’Italia sta vivendo in questi giorni, Campsirago Residenza ha lanciato il 10 marzo un’iniziativa speciale per tutti i bambini che in questi giorni sono a casa da scuola. Non si può andare in teatro o in biblioteca, ma ogni bimbo può ricevere un regalo unico: Campsirago Residenza propone un’originale lettura delle Favole al telefono di Gianni Rodari, davvero al telefono.

Una lettura interattiva, interpretata al telefono da un attore o un’attrice, proprio come nel libro di Rodari. Il telefono squilla e dall’altra parte della cornetta c’è per davvero quel ragionier Bianchi di Varese che Rodari immagina chiamare la sua bambina tutte le sere per raccontarle una storia. Interagendo al telefono con l’attrice/attore i bambini giocheranno, sceglieranno, tra le storie che il ragionier Bianchi propone, quelle che vogliono ascoltare e trasformeranno insieme all’attrice o attore le favole di Rodari attraverso un gioco ispirato alla Grammatica della fantasia.

A seguito delle numerosissime richieste che sono pervenute in pochi giorni da famiglie, scuole, servizi sociali, Campsirago Residenza ha deciso di coinvolgere altri artisti per questa esperienza speciale. Insieme gli attori della residenza – Anna Fascendini, Valeria Sacco, Giulietta Debernardi, Marco Ferro, Soledad Nicolazzi, Michele Losi – faranno Favole al telefono … al telefono! Anche Luca Marchiori e Nicola Ceruti di R.A.M.I.//ILINX teatro; Stefano Pirovano che collabora con ScarlattineTeatro e il Teatro del Buratto; Benedetta Brambilla del Teatro del Buratto; Rossella Dassu; Francesca Cecala; Sara Milani; Pietro Traldi e Manuela De Meo di Sementerie Artistiche; Silvia Baldini, Francesca Albanese, Laura Valli di Qui eOra Residenza Teatrale; Sofia Bolognini. Nella mattina del 12 marzo la regista Anna Fascendini ha fatto una formazione via Skype a tutti i nuovi artisti che si sono uniti.

I diciannove attori e attrici chiameranno i bambini per raccontargli del Ragionier Bianchi e giocare al telefono con le favole di Rodari. Alla fine, se lo vorranno, i bambini potranno poi, insieme ai loro genitori e nonni, inventare altre storie, scriverle a mano e inviarle per posta al Ragionier Bianchi presso Campsirago Residenza.

Tutti i genitori interessati possono prenotare Le favole al telefono…al telefono! per i loro bambini scrivendo a info@campsiragoresidenza.it e indicano il numero di telefono al quale una delle nostre attrici o attori chiamerà all’orario prefissato.

Ogni lettura durerà circa 20 minuti.

La lettura è rivolta a tutti i bambini di ogni età. Se i bambini hanno meno di 5 anni viene chiesto ai genitori di stare con loro ad ascoltare la telefonata in modo che nell’interazione possano eventualmente rispondere con loro.

Questa è un’iniziativa di Campsirago Residenza per dare un aiuto alle famiglie con bambini e offrire loro un’attività speciale in queste settimane difficili. Favole al telefono è uno spettacolo-gioco che doveva debuttare il 7 marzo e che ha visto coinvolti nella realizzazione tutti gli artisti di Campsirago Residenza. Favole al telefono non nasce quindi appositamente per questa situazione di emergenza, ma si rivela adeguato a essere riadattato realmente al telefono, proprio per la fisiologia stessa del libro di Rodari, che era stato pensato dall’autore per essere letto al telefono.

L’interazione con i bambini al telefono prende ancora maggior valore: la telefonata non è infatti solo un ascoltare una persona che parla, ma è caratterizzata da un’interazione, un dialogo. Favole al telefono… al telefono riproduce questa interazione che già c’era nello spettacolo e anzi, la rafforza rendendola molto divertente. I bambini solitamente non sono abituati a parlare al telefono e con questa esperienza fanno l’esperimento di parlare con un personaggio che non conoscono e che gioca con loro. Gli elementi chiave della lettura sono infatti il coinvolgimento e il gioco. Non è quindi come sentire un attore che in radio che legge, ma è una conversazione, un interloquire uno a uno, tra attrice/attore e bambino.

Alla base di Favole al telefono di Campsirago Residenza c’è un lavoro drammaturgico e la rielaborazione dei trucchi che Rodari usava per insegnare ai bambini a inventare storie, espressi nella sua Grammatica della fantasia. Per lo spettacolo la regista Anna Fascendini aveva lavorato sul testo creando una drammaturgia e una e struttura in forma di gioco a partire da alcuni stratagemmi di dell’autore. Ora viene riadattato “al telefono” per prestare, in questa emergenza, un servizio alle famiglie con bambini.

Per i genitori che lo desiderano e possono, è possibile dare un contributo libero per la lettura tramite bonifico o PayPal a sostegno degli artisti che, come tutto il settore teatrale, stanno vivendo una situazione di grave crisi.

Tutte le informazioni, clicca qui.

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