La pazienza dei sassi: un progetto speciale

Luca ha una mamma, un papà, una sorella, due gatti e due pesci rossi.
Ama costruire casette nel bosco, aggiustare oggetti, cucinare, ascoltare musica e leggere.
Un giorno la sua mamma si ammala….

Storia di un viaggio di granitica pazienza.

Evento speciale dedicato alle donne l’8 e  il 9 marzo presso la Galleria Civica di Trento. Due giorni dedicati a mamme e donne, senza dimenticare gli uomini e tutti gli adulti che hanno a che fare con i bambini. Per onorare nel miglior modo possibile la Festa della Donna, la Galleria Civica organizza l’esposizione delle illustrazioni “La pazienza dei sassi”, dal titolo dell’omonimo libro illustrato, con testi di Ierma Sega e illustrazioni di Michela Molinari. QUI TUTTE LE INFO 

Ecco cos’è “La pazienza dei sassi”: un progetto che fa toccare con mano la realtà di tante famiglie, un’idea che vuole aiutare, accompagnare, sostenere le famiglie quando arriva il momento, inaspettato e doloroso, in cui si deve trovare il sistema di spiegare a un bambino cosa succede quando la sua mamma si ammala di tumore.

La pazienza dei sassi è un albo illustrato che parla a grandi e piccoli, sbocciato tra le sapienti mani di Ierma Sega l’autrice e Michela Molinari l’illustratrice, due artigiane nel profondo: una della parola (come si auto-definisce Ierma) e una dell’illustrazione. Un’unione di forze dal grande spessore. I disegni di Michela sono di un’eleganza unica e di una chiara leggerezza nel tratto, ma è il contenuto, lo spirito che ama questo libro e questa idea, a farne un’opera grande che va sostenuta.

Nel 2013 Ierma si ammala. Ha due bimbi: Luca ed Eva, 9 e 8 anni. Deve spiegare loro cosa succede alla loro mamma. Da quel momento decide che farà un libro illustrato per bambini: lo immagina, lo desidera e, in sostanza, lo impagina già nella sua mente.  Alla domanda di Stefano Leto (Onda MusicaleRaccontaci) su come è nata l’idea della Pazienza dei sassi Ierma risponde infatti: “Per dare ad altre persone quello strumento che per me, se ci fosse stato quando io ne ho avuto bisogno, sarebbe stato importante. La mia era ed è un’idea per dare un supporto a chi ne può avere necessità. Incitamento, accompagnamento per quelle persone che non hanno, come è successo a me, nessuna idea di come affrontare l’argomento all’interno della propria famiglia. In una situazione come quella che è successa a me, ti rendi davvero conto che la cosa principale che ti manca è il tempo, perché le cure sono molto invasive ed iniziano presto. E’ per questa ragione che devi fare in fretta a trovare il modo per affrontare questo argomento.”

Il libro sarà stampato a colori nel formato 21×31 cm su carta 120 gr. usomano, avrà 48 pagine, sarà rilegato in cartonato. Il racconto, diviso in brevi testi, sarà pubblicato accanto alle dettagliate e coloratissime illustrazioni di Michela Molinari. E se non bastasse tanta bellezza, Ierma desidera  stamparlo  in varie edizioni linguistiche oltre che in italiano: inglese, tedesco, spaganolo e in ladino, perchè non ci siano limiti nella diffusione di questo importante strumento.

Grazie a un prezioso crowfunding questo progetto ha avuto la possibilità di essere realizzato e messo in manoalle mamma e ai papà e di tutti coloro che lo avevano preordinato. I soldi sono serviti per la produzione (stampa, grafica, video, traduzioni, distribuzione, promozione).

In tanti hanno sostenuto il progetto, tra cui JACK SINTINI (pallavaolista),  SIMONE CRISTICCHI (musicista), la nostra SILVIA CONOTTER (giornalista).

Ormai non si può più contribuire economicamente al progetto, ma se credete comunque nel suo valore e nel suo messaggio, condividete sui social network (link facebook QUI), parlatene con i vostri amici, diffondete la notizia. QUI potete leggere il racconto breve “La storia di Luca” che ha ispirato il libro.

“Perché nessuna mamma e nessun papà debbano più trovarsi senza parole se costretti dalla vita a spiegare cosa significhi essere malati di tumore.  Perché nessun bambino debba più affrontare solo e spaurito il mistero di un male che non si vede e che è difficile da capire.”
(Ierma Sega)

 

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