Un e-commerce di giocattoli diverso, che ha a cuore i bambini e l’ambiente che ci circonda. Un sogno, vero? Pensavo sarebbe rimasto tale finché non mi è capitato di fare due chiacchiere con Stefano Scarparo, che mi ha raccontato di Kidsonthetree e di questo suo bellissimo progetto. Tutto nasce da questo sito, che mi è piaciuto molto, perché al suo interno si possono trovare tantissimi giocattoli in legno e in altri materiali naturali. E parlare con Stefano, che lo ha ideato, mi ha aperto gli occhi su molti processi commerciali.
La cosa che maggiormente mi ha colpito: la mancanza di una divisione di giochi “per maschi” e “per femmine”. Perché è esattamente il messaggio che voglio trasmettere ai miei bambini: ci sono cose che ci piacciono e cose che non ci piacciono, indipendentemente dalla tipologia. E ovviamente ci possono giocare tutti, sia maschi che femmine. Adesso vi presento Stefano, la sua famiglia e la sua filosofia. Nei prossimi giorni invece, vi parlerò nei dettaglio dei giocattoli perché…Natale si avvicina, ed è meglio avere le idee chiare!
Stefano, raccontaci qualcosa in più di te.
Sono un ingegnere elettronico, per formazione. Sono nato in Brasile e ho vissuto lì i primi 9 anni della mia vita. La mia fanciullezza l’ho trascorsa dalla parte opposta di questo mondo, non solo per geolocalizzazione, ma anche per cultura e stile di vita.
Il fatto di essere nato in un Paese dove la natura è una risorsa importantissima, dove gli spazi sono enormi e lo stile di vita meno frenetico rispetto agli standard dei paesi sviluppati ed essermi poi trasferito in Italia durante gli anni della crescita economica mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi. E soprattutto a non dimenticare e sottovalutare il valore delle risorse naturali per l’uomo. La nascita delle mie figlie, Eleonora ed Isabella, ha fatto il resto: con loro ho capito che non si può “programmare” un figlio. Tutto quello che possiamo fare è aiutarlo a divenire ciò che già è, sviluppando le sue capacità e creare un terreno fertile affinché le loro competenze possano svilupparsi.
Come ti è venuta l’idea di un e-commerce di giochi per bambini?
Dalla difficoltà di trovare dei giocatoli che soddisfacessero i miei criteri di selezione. Per anni mi sono occupato di ingegnerizzazione del prodotto per la produzione in scala. Da questa mia esperienza professionale inevitabilmente ogni prodotto prima di essere acquistato viene “vivisezionato”. Questo processo porta con sé delle limitazioni per garantire al produttore una maggiore reddittività. Vengono quindi utilizzati spesso materiali meno pregiati (come la plastica) e la produzione viene realizzata con stampi ad iniezione per produrre più pezzi con una unica “stampata”. Non voglio sostenere che non i siano giocattoli di qualità in plastica o che non vi siano produttori seri e attenti alle problematiche sull’ambiente. Semplicemente sono dell’idea che la produzione su larga scala faccia perdere il senso di unicità e artigianalità intrinseco di alcuni prodotti.
I bambini oggi sono sempre più bombardati dai messaggi di pubblicità: vogliono il giocattolo alla moda, il personaggio dell’ultimo film d’animazione o dell’ultimo videogioco. Tutto questo costringe i genitori ad una spasmodica ricerca dell’ultima novità senza più valutare la qualità e la bontà del prodotto. Io voglio tentare di uscire da questa logica sebbene sia consapevole di vivere in questo mondo e che sia io che le mie bambine ne saremo influenzati. Da queste riflessioni nasce l’idea di kidsonthetree.com. Il nome stesso richiama ironicamente alla mia passione da bambino di arrampicarmi sugli alberi, al legame che vorrei instaurare con la natura, alla volontà di far crescere i bambini come se fossero un albero, seguendo i lori ritmi, le loro inclinazioni. Questo è Kidsonthetree.
Qual è la vostra filosofia e cosa vi differenzia dagli altri siti che trattano lo stesso argomento?
L’unicità delle menti dei bambini mi ha fatto decidere per una direzione abbastanza precisa: se un giocattolo non è sufficientemente modificabile o non lascia sufficiente libertà alla fantasia dei bambini non è un buon giocattolo. Credo che la più grande differenza rispetto ad altri siti stia nel fatto che siamo piccoli e non abbiamo la volontà di diventare dei giganti. Vogliamo mantenere un legame stretto con i nostri clienti e non amiamo piegarci alla logica dei distributori che vogliono imporre il loro campionario senza riuscire a scegliere i prodotti.
Per scelta abbiamo un catalogo limitato, anche se in costante aumento, perché quando selezioniamo i giocattoli vogliamo parlare con i produttori e/o i designer, vogliamo conoscere la storia che ha portato alla luce un gioco e solo se ci piace e ci hanno convinto allora diventa un nostro prodotto. I giocattoli del nostro catalogo vengono scelti tenendo conto anche delle tecniche di produzione. Preferiamo materiali naturali come il legno FSC (tratto da foreste controllate) ma diamo molta importanza anche al valore educativo del gioco. Se poi la produzione è semiartigianale è ancora meglio. Ci piace l’idea che i giocattoli dureranno nel tempo e non verranno dimenticati immediatamente alla prossima pausa pubblicitaria.
Quindi tutto è nato per (e grazie) alle tue bambine. Sono loro le tue principali tester?
Si, spesso i tester sono le mie bambine, ma anche i miei nipoti e in alcuni casi gli adulti. Mi spiego meglio: nelle mie ricerche di giocattoli e prodotti spesso ho trovato giochi bellissimi e interessantissimi per bambini ma anche per i grandi. Alcuni produttori nello spiegarmi come è nata l’idea del gioco mi hanno raccontato che l’intento iniziale era proprio quello di creare e inventare un passatempo per i grandi.
Ci sono giochi, soprattutto nella sezione giochi di società e magneti e design, che sono principalmente per gli adulti ed io sono convinto che i giochi siano un buon passatempo e un ottimo antistress per i grandi. Per questo motivo posso dire che il mio pubblico preferito sono i bambini e gli adulti che amano “mettersi in gioco” con emozioni tradizionali ma allo stesso tempo sempre nuove.
Cosa consiglieresti quindi a quei genitori che sono indecisi sul regalo da prendere ad un bambino?
Regalare un giocattolo ad un bambino non è semplice. Quando si è davanti ad una vetrina con molti prodotti da scegliere dentro di noi si scatenano una serie di emozioni e meccanismi mentali difficili da gestire. E ancora più difficili se si effettua l’acquisto in presenza del bambino stesso. Spesso, ma non sempre ci riesco, io cerco di pensare molto a cosa veramente farebbe piacere ricevere alle mie bambine, cerco di concentrarmi sui loro gusti, i loro interessi, le loro attività del momento. Questo meccanismo è difficile perché spesso il giocattolo e/o il marketing che ci sta attorno viene pensato per piacere ai genitori prima che al bambino.
L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di scegliere con il cuore pensando soprattutto al bene del bambino, che cosa lo farebbe felice e perché.
Se vi abbiamo incuriosito su questi speciali prodotti “amici dei bambini” non vi resta che sbiriciare il catalogo che trovate sul sito e decidere cosa andrebbe meglio per i votri bambini, ecco il link a kidsonthetree.com.