Il parto in casa… dagli occhi di una mamma

Conosco Sara da qualche anno e già dal primo sguardo si capisce che è una persona speciale. Mamma di Teresa e Caterina, le ho chiesto di parlarci del suo parto in casa, e lo ha fatto con una semplicità e un’emozione che conquista: impossibile rimanere indifferenti… io personalmente mi sono commossa. Ditemi voi se non ho ragione!
“Già quando ero in attesa di Teresa avevo pensato al parto in casa, ma il marito non era convinto. Abbiamo scelto di farla nascere a Vipiteno, in quel momento ci sembrava la scelta migliore per conciliare i desideri di entrambi, le mie aspettative sul parto erano molto alte, mi ero preparata a vivere qualcosa di forte e bellissimo. ma non è andata esattamente come desideravo.
Quando ho scoperto di aspettare Caterina, avevo tutta un’altra consapevolezza sulla gravidanza e sulla nascita; sapevo esattamente cosa volevo e anche il percorso da seguire. Per tutta la gravidanza mi sono fatta seguire da Cristina, ho scelto un’ostetrica e non un ginecologo, ho solo fatto le eco di routine in ospedale, visto che la gravidanza era fisiologica non ho avuto bisogno di altro. Cristina ci ha accompagnato per 9 mesi, parlo al plurale perchè lei ha preso in carico tutta la nostra famiglia, ad ogni visita, a parte gli aspetti sanitari, si occupava di noi, di come stavamo vivendo questa attesa: io con Cate nel pancione, mio marito e la sorellona.
Già avevamo deciso che Cate sarebbe nata a casa, quindi farsi seguire da Cristina per i 9 mesi è stato semplicemente l’inizio naturale del percorso insieme. Ho deciso di partorire a casa perchè mi sentivo più a mio agio, e di conseguenza più al sicuro. Ho scelto di affidarmi ad una persona competente e che mi dava sicurezza.
Partorire a casa significa scegliere le persone che vuoi accanto, significa essere in un ambiente che conosci e ti appartiene, in cui ti senti libera di muoverti e agire. Significa che i tempi tuoi e del bambino che deve venire al mondo sono rispettati. Forse per questo Caterina non ha pianto quando è venuta al mondo.
Non è necessario preparare casa, ci sono piccole cose da tenere pronte ma facilmente reperibili, niente di straordinario. Dopo la nascita la mia ostetrica e le mie doule hanno sistemato tutto. non è nemmeno fare documenti particolari. la nascita viene dichiarata nel comune in cui i bimbi nascono, e si può ottenere il rimborso da parte della provincia per parte delle spese sostenute.
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Mio marito e mia faglia hanno potuto godersi appieno tutto. Mio marito ha potuto essere sicuramente più padrone della situazione rispetto a quando eravamo in ospedale, ha potuto rendersi più utile, esserci di più. Mia figlia maggiore si è svegliata quando la sorellina stava per nascere, ha assistito alla nascita insieme alle mie doule che si occupavano di lei, è stata la prima a coccolare la sua sorellina mentre era ancora attaccata a me con il cordone ombelicale.
La nascita di Caterina è stata meravigliosa, in una notte di novembre di pioggia, nel calore della sua casa, con rispetto e amore. Appena venuta al mondo è stata sulla mia pancia per ore, con la sua sorellina accanto che dormiva, e il papà vicino. Niente e nessuno ha disturbato i nostri primi momenti insieme, abbiamo potuto goderci ogni cosa.
Come donna aggiungo un aspetto secondo me fantastico del parto in casa, ho potuto farmi la doccia in casa mia, coricarmi nel mio letto e fare colazione con le cose che mi piacevano al tavolo della mia cucina. Caterina ha da subito respirato l’aria di casa sua. la sorella maggiore non ha sofferto la distanza della mamma in ospedale, e ha goduto appieno dell’esperienza. Teresa per tutti i 9 mesi ha partecipato all’alttesa della sorellina, con Cristina le abbiamo raccontato cosa sarebbe successo durante il parto in modo che arrivasse “preparata”. Non avevamo preso la decisione di allontanarla nè di obbligarla ad esserci, semplicemente abbiamo scelto di aspettare cosa accadeva.
Consiglio il parto in casa, o almeno consiglio di prenderlo in considerazione come ipotesi, di informarsi e capire quali sono le possibilità, di non farsi spaventare da chi dice che manca sicurezza a casa, in realtà le ricerche scientifiche dicono il contrario, per una gravidanza fisiologica il parto a casa è assolutamente sicuro.
Più che il parto in caso direi che ogni donna dovrebbe essere libera di scegliere dove e come far nascere il proprio bambino nel rispetto di questo momento così importante. Per noi è stata una delle scelte migliori fatte, ha portato molti benefici a tutti noi, ci ha fatto vivere ogni momento in modo naturale, senza estranei che invadessero il nostro spazio.”

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