Ecco la mostra dei serpenti di tutto il mondo!

L’anaconda, il taipan, ma anche il mamba, il cobra, il serpente a sonagli, il pitone, il boa e un gran numero di vipere: fino al 29 maggio è possibile ammirarli dal vivo nella mostra temporanea “Serpenti di tutto il mondo” allestita al Museo di scienze naturali dell’Alto Adige a Bolzano, in centro storico. In 35 terrari che riproducono dei biotopi naturali, la mostra espone 80 esemplari di serpenti di 34 specie diverse con differenti dimensioni, colori, abitudini e pericolosità.

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Una selezione mirata delle circa 3.400 specie che vivono in tutti i continenti, ad esclusione dei poli. I bambini possono anche accarezzare un pitone delle rocce indiano (con il dorso della mano e rigorosamente nel verso delle squame!), visto che questo esemplare è abituato al contatto umano e non rappresenta alcun pericolo.

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Ci sono stata martedì con Samuel e le sue compagne di classe Emma ed Arianna: sono rimasti colpiti da questi animali così particolari ed affascinanti ed hanno letto tutte le tabelle esplicative, da quelle che raffigurano le conseguenze di un morso per l’uomo alle caratteristiche generali dei serpenti. Sarà l’età (12 anni), ma si sono particolarmente soffermati sugli scheletri e le tecniche di riproduzione dei serpenti!

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Abbiamo visto il taipan, il serpente più velenoso che si conosca: originario dell’Australia e della Nuova Guinea,  arriva a tre metri e mezzo di lunghezza e vive cacciando roditori e volatili. E poi il cobra reale, che con i suoi cinque metri e mezzo è il serpente velenoso più lungo del mondo. Altro pezzo forte dell’esposizione è il mamba nero, considerato il re dei serpenti africani: sfiora i 4 metri e mezzo, si muove con una velocità che può raggiungere i 20 km/h e nella stagione degli amori è particolarmente aggressivo.

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Tra i serpenti non velenosi ecco l’anaconda verde, (proveniente dal Sud America può superare gli otto metri di lunghezza e i 200 chili di peso) e il pitone reticolato: lungo fino a nove metri, vive nel Sud-est asiatico e si nutre di ratti, conigli, uccelli e anche giovani maiali. Mascotte della mostra, inoltre, è Willy, pitone albino di diciannove anni di età, lungo cinque metri e pesante 60 chili.

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C’è poi vipera del Gabon, con le sue zanne velenifere che possono arrivare anche ad una lunghezza di 5 centimetri e mezzo. La mostra è caratterizzata da pannelli illustrativi trilingui, video e immagini che spiegano aspetti legati ad alimentazione, abitudini e habitat naturale. Può essere visitata anche in orario serale (ogni mercoledì dalle 19, prenotazioni allo 0471 412964) con il numero chiuso di 50 persone: è possibile assistere all’alimentazione dei serpenti, ma solamente se si è maggiorenni! (per motivi di sicurezza).

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Per le scolaresche interessate la prenotazione è obbligatoria al numero 0471.412975 oppure via internet. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 29 maggio tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10 alle 18. Previste apertura anche nei lunedì di Pasqua e Pentecoste, nonché nelle festività del 25 aprile e 1° maggio. L’ingresso costa 12 euro per gli adulti, 6 euro per bambini dai 3 ai 15 anni, mentre scolaresche e gruppi da più di 15 persone pagano 6 euro a persona con guida. Con questo biglietto è possibile visitare anche i piani alti del museo, che ospita anche un bellissimo acquario tropicale: QUI il post della nostra visita.

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