In bici da Dobbiaco a Lienz!

In Alto Adige esiste una ciclabile che attraversa campagne, boschi, vallate, parchi gioco e panorami da cartolina fino ad uno splendido paesino dell’Austria. Stiamo parlando della Dobbiaco-Lienz: di oltre 40 chilometri davvero alla portata di tutti.

Partiamo da una premessa, in Alto Adige le piste ciclabili sono davvero meravigliose: chilometri e chilometri di strade dedicate alle 2 ruote che passano a ridosso di fiumi, laghi e montagne. Quindi se state pensando di passare una giornata o più nello splendido scenario della Val Pusteria, prendete in considerazione l’idea di portare con voi la bicicletta, ma se non ne avete la possibilità nessun problema, i noleggi sono tanti e fornitissimi!

Allora dunque dicevamo: la Dobbiaco Lientz in bicicletta.

Cosa c’è da sapere? Conviene prepararsi per partire la mattina (anche non prestissimo), per 2 motivi:

  1. c’è davvero tantissima gente e rischiate di non riuscire a parcheggiare la macchina,
  2. è una passeggiata da fare con calma ed è bene prendersi tutto il tempo per fare le pause per vedere tutto quello che il paesaggio ha da offrire
  3. portate una buona scorta di acqua in quanto le fontanelle dopo metà percorso, anche a causa di variazioni dovute a lavori in corso, sono poche e in estate si rischia di patire molto il caldo.

Seppure lunga, la ciclabile che collega la Val Pusteria con l’Austria è praticamente tutta in piano e in leggera discesa, talmente semplice che a fine giornata non avevo neanche quel fastidioso dolorino alle gambe causato dal troppo movimento. La prima parte è bellissima, ma la seconda, dove si attraversa il bosco sfrecciando in discesa, è semplicemente magica.

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Pedalando nel silenzio della natura si ha davvero modo di entrare in sintonia con sè stessi, un’esperienza unica, a cui ancora oggi ripenso con un pizzico di nostalgia.

Ai bambini è piaciuta tantissimo, Gaia è stata bravissima e ha pedalato per tutto il tempo, mentre Samuel, che considerata l’età ha un’autonomia più limitata, si è fatto trascinare dal papà.

Chiaramente non si pedala solo (altrimenti come li convincevo i bambini a venire?) ma lungo la strada si incontrano un sacco di posti che meritano una visita.

  • il parco del Sillian, appena oltre il confine, un parco giochi immenso con un supermega scivolo di 30 metri, giochi con la sabbia, dondoli, altalene e tantissimo altro;
  • La Loacker, si quella dei biscotti. Meravigliosa, anche se non abbiamo avuto la fortuna di vedere i nani al lavoro (immagino fosse giorno di ferie per loro).

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  • la Gola della Galizia, con le cascate, dove troverete un vero e proprio parco acquatico (a 7 chilometri da Lienz, noi non ci siamo fermati perché Gaia era davvero arrivata alla frutta!)
  • disseminate ovunque casette di legno, cascate, fontanelle (non riempitevi di bottiglie d’acqua, lungo la ciclabile troverete davvero tantissimi punti in qui rimpinguare le vostre scorte), alberi, boschi, montagne, vallate… e tutto quello che la natura può offrire.

Anche mangiare non è un problema, noi ci siamo organizzati con un pranzo al sacco degno di una spedizione di una settimana (insalata di riso, panini, scatolette di tonno, verdura, frutta… e ovviamente la cioccolata comprata alla Loacker) che abbiamo mangiato lungo la ciclabile seduti su uno dei tanti tavolini che si incontrano, ma ci sono numerosi ristorantini e bar in cui è possibile fermarsi se si è alla ricerca di un pasto più sostanzioso.

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Visto che per gran parte della passeggiata sarete nel bosco, ricordatevi una ventina per tagliare l’aria, utilissima anche in piena estate, perché basta una nuvola per far cambiare il tempo.

Preoccupati per il rientro? Niente paura, a Lienz vi aspetta un treno che in poco più di mezz’0ra vi riporterà nella patria italica e che treno! Noi ci siamo piazzati “al piano rialzato” mentre le biciclette riposavano tranquille nel vagone a loro dedicato. Durante il rientro abbiamo riguardato con emozione i paesaggi percorsi poco prima in ciclabile e non abbiamo potuto fare a meno che congratularci con noi stessi: siamo stati davvero bravissimi!

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Dedicato a: tutti quelli che hanno voglia di entrare a contatto con la natura in un modo fuori dagli schemi.

Ps. Gaia 8 anni ha pedalato senza problemi, c’erano bambini anche più piccoli, ma devono essere un po’ allenati perché anche se poco faticosa è una passeggiata molto lunga. Per i piccolissimi è perfetto il carrello da attaccare alla bici (si trova anche a noleggio).

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Per Samuel abbiamo comprato il gancio traino e abbiamo attaccato la sua bici a quella del papà… Posso dirlo? L’invenzione del millennio, ci siamo pentiti di non averne comprato uno prima!

 

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