Itinerario sempre molto amato, al confine tra Val di Fiemme, Primiero e Veneto: la passeggiata che porta da Passo Valles al Rifugio Laresei è una gita classica con i bambini in estate, ma questa volta abbiamo deciso di proseguire oltre e di spingerci fino alla cima del Col Margherita, dove c’è anche la stazione a monte della funivia che sale da Passo San Pellegrino.
Si parte da Passo Valles, a poco più di 2000 metri di altitudine, passando dalla Val di Fiemme e precisamente da Predazzo, prendendo poi la strada che sale verso Passo Rolle. Da Bellamonte sono ancora 15 chilometri e circa 25 minuti, prendendo la deviazione per la Val Venegia e Passo Valles. Parcheggio abbastanza grande e gratuito, in alta stagione meglio arrivare presto per assicurarsi il posto. Per fare colazione o una pausa prima di partire proprio lì c’è il Rifugio Passo Valles.
Chiare le indicazioni che portano dal passo al Rifugio Laresei, in 45 minuti circa di strada forestale, in leggera salita. Cavalli e mucche vi accompagneranno lungo il percorso, con i loro campanacci in festa, fin quasi all’arrivo.
Maestose le Pale di San Martino che si stagliano all’orizzonte, mano a mano che si sale verso il Col Margherita. Dalla deviazione che porterebbe al Rifugio Laresei in dieci minuti, si prosegue quindi per altri 40 minuti su strada forestale. State camminando sulle piste da sci, il che rende tutto meno selvaggio e bello di altre camminate in montagna.
Noterete fin da subito l’arrivo della funivia, con la sua costruzione moderna e il nuovissimo ristorante InAlto, decisamente una proposta diversa rispetto al Rifugio Laresei. Ma si sa, a volte si può anche scegliere una cucina un po’ più sofisticata, ma sempre buona.
Di questo posto vi piacerà la splendida vista, le sdraio super comode, l’architettura moderna e funzionale, quello stile un po’ chic che rende la giornata in quota diversa. Noi abbiamo mangiato ottime pappardelle al ragù di cervo, ma c’erano diverse proposte sfiziose da provare. E poi gran relax in terrazza, aspettando che le nuvole si alzino. E finalmente siamo stati accontentati.
Si scende dalla stessa strada, facendo attenzione al terreno un po’ sdrucciolevole a causa dei sassolini.
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