Author - Silvia

Il lido naturale sul Fersina

Vi abbiamo già parlato di Lavis Beach, ormai nota località balneare lungo l’Avisio, che offre una gradevole alternativa alle piscine di refrigerio nelle calde giornate estive con tanto si spiaggia, passeggiata lungo l’alveo del fiume e possibilità di ammollo parziale nelle fresche acque del fiume (o comunque di giochi d’acqua, siano piccole costruzioni o dighe con i sassi), ma c’è anche un’altra possibilità molto più vicina al centro città. Io e la Manu siamo andati a scoprirla per voi fin dall’inizio della sua realizzazione, in una splendida (poi avremmo scoperto anche rara) giornata di sole di giugno. Lei senza i pupi, io libera da impegni familiari, ci siamo sedute su un grande sasso con i piedi immersi in quella frescura rimuginando su quanto fossimo fortunate nel goderci questo posto così selvaggio. Poi questa pseudo-estate è trascorsa in un lampo e a dir la verità mi sono dimenticata di scriverne, ma come dimostra il meteo in questi giorni non è mai troppo tardi! Stiamo parlando di Fersina Beach, cioè della spiaggia  che si trova a Ponte Alto salendo da Trento città (piazza Venezia) verso Cognola per poi imboccare la tangenziale per Pergine. Ecco, superato il ristorante La Gnoccata sulla destra, in via Ponte Alto, c’è un piccolo ponte e l’imbocco di una stradina che scende a fianco della strada principale. Noi abbiamo visto delle macchine percorrerla senza problemi, non ci sono divieti, per poi parcheggiare. Scendendo a piedi si nota subito che l’area è stata ripulita dai volontari della circoscrizione anche se rimane ben chiara l’impronta “naturale” del luogo. Cinque minuti di passeggiata e sulla destra si scorge la spiaggia: piccola, ma carina, con una sorta di sabbia per far giocare i bambini e la possibilità di stendere gli asciugamani al sole.

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L’acqua del Fersina è però un po’ impetuosa, quindi il nostro consiglio è di essere prudenti con i più piccoli. Abbiamo però visto bambini e ragazzi fare tranquillamente il bagno e signore felici immerse fino alla vita sfidando una temperatura quanto meno frizzante. Comunque un luogo da vedere, per la quiete e la natura circostante. Più avanti, proseguendo diritti per la strada per cui si è scesi c’è un altro bel posto. Senza spiaggia ma con delle pozze d’acqua in cui c’erano dei ragazzini che si divertivano a tuffarsi. Un po’ troppo spericolati? Può essere. Valutate voi cos’è meglio fare. Fersina Beach rimane un esperimento riuscito, in attesa di lavori veri e propri che dovrebbe fare la Circoscrizione per sistemare al meglio l’intera area senza toccare il greto del fiume. Sarà per l’estate prossima! Vi teniamo aggiornati!

 

Siamo stati a Pompieropoli al Muse: che bello essere dei piccoli Grisù!

Pompieropoli e il meteo non vanno troppo d’accordo, ma la passione dei vigili del fuoco volontari di Cles è più forte di tutto 🙂 Nonostante i nuvoloni minacciosi oggi il tempo ha retto e sono stati tantissimi i bambini che hanno potuto effettuare un divertentissimo percorso costruito appositamente per loro: a Pompieropoli, sul giardino esterno del Muse, i bambini vestiti con la divisa da pompiere scendono da una pertica, salgono su un grande aereo gonfiabile lanciandosi dall’uscita di sicurezza sullo scivolo, spengono un vero incendio con la pompa a distanza di qualche metro, ma salgono anche su una scaletta per poi lanciarsi in aria ed atterrare su un super cuscino gigante. E ancora: percorrono un tunnel a gattoni, entrano in una casetta di compensato munita di effetti speciali, salgono assieme ai pompieri su un vero mezzo di soccorso in movimento…e infine salgono su un Canadair – in volo grazie ad una fune metallica – capace di spegnere con un getto d’acqua l'”incendio” sottostante. E infine…un diploma per testimoniare il superamento delle prove! Bello vero? Domani si replica, sempre dalle 9 alle 19. Nonostante gli organizzatori ci avessero detto che prendevano le prenotazioni attraverso il numero verde della Provincia, oggi si è regolarmente fatta la fila (più o meno lunga, dipende ovviamente dagli orari in cui si va). L’accesso è libero e gratuito, è consentito ai bambini dai 3 anni in su e se non si ha la macchina fotografica con sé è sufficiente lasciare la propria email e l’organizzazione provvederà a inviarvi alcuni scatti dei vostri bambini gratuitamente. Domani è prevista anche una manovra storica con mezzi d’epoca e costumi storici presso il Palazzo delle Albere. Evviva i vigili del fuoco volontari di Cles! Non trovate?

Sulla ciclabile della Val Rendena, tra natura e tanti parchi gioco

Non appena spunta un po’ di sole vi consiglio di caricare le bici in macchina e provare la pista ciclopedonale della Val Rendena, 25 chilometri che costeggiano in gran parte le sponde del fiume Sarca e che collegano Tione a Carisolo. 250 metri di dislivello, che si percorrono in 3 ore circa con tratti pianeggianti che si alternano a brevi salite. Se avete bambini un po’ grandi ed allenati la potete percorrere tranquillamente salendo da Tione a Carisolo, divertendovi poi al ritorno grazie alla discesa continua. Sul tragitto molte fontane, parchi gioco, campetti da calcio e diversivi vari per tutti i gusti, soprattutto a Caderzone, Pinzolo e Carisolo. Se volete continuare per un’altra mezzora potete raggiungere anche le cascate del Nardis (con qualche salita un po’ impegnativa).

Se invece avete bambini piccoli potete percorrerne solo un tratto, ad esempio io consiglio questo: parcheggiate (gratuitamente) a Caderzone Terme a fianco della chiesa, prendete la ciclabile e percorrendo solo qualche chilometro pianeggiante arriverete alla pineta di Pinzolo: un vero paradiso per i bambini. Un luogo ombreggiato con un grandissimo parco giochi (dotato di decine di altalene, sabbiera, scivoli, castelli, paretine e reti per l’arrampicata, simulatori di skateboard, ma anche campetti di calcio, basket, pallavolo). Il tutto ad ingresso libero. C’è poi una parte a pagamento con gonfiabili, tappeti elastici (2 euro 10 minuti, 10 euro 6 biglietti da 10 minuti), palloni che rotolano nell’acqua/waterball (3 euro 7 minuti, 10 euro 4 biglietti da 7 minuti) e un chioschetto che vende frittelle di mele e gelati. Se volete fermarvi per un pic nic ci sono panchine e tavoli, e se non avete portato da mangiare vi consiglio una puntatina alla gastronomia Caola a Pinzolo (sulla strada principale, a pochi minuti dal parco) dove troverete di tutto e di più. Noi abbiamo preso un super panino con la porchetta. Squisito! Nella pineta c’è anche una baby little home, una casetta in legno dove i genitori di neonati troveranno tutto il comfort e la privacy necessaria per l’allattamento e il cambio del pannolino.

A pochi passi c’è anche lo stadio del ghiaccio, per una proposta davvero alternativa in estate. Apertura giornaliera dalle 16.40 alle 19 e dalle 21 alle 23 (fino al 24 agosto tutti i giorni dalle 10 alle 12, dalle 16.30 alle 18.30 e dalle 21.30 alle 23. Chiuso la domenica sera. Dal 25 agosto al 14 settembre tutti i giorni: 16.30-18.30 / 21.30-23.00. Ingresso € 6, ingresso + pattini € 12, ingresso ridotto sotto i 12 anni € 4, ridotto + pattini € 10). Se tornate poi a Caderzone, o ci passate, vi consiglio una visita al Museo della Malga, che propone fino a fine agosto tante attività carine per i bambini. 

 

 

Una bella giornata a Roncegno e dintorni!

Inutile nasconderlo. Siamo rimasti un po’ delusi. Forse il nostro spaventapasseri era un po’ troppo futuristico perché venisse compreso dalla giuria 😉 Ma è stata comunque una bellissima giornata. Partiamo dal principio: stamattina siamo partiti alla volta di Marter di Roncegno, destinazione: la Casa degli Spaventapasseri/ Mulino Angeli, un luogo sempre molto carino dove portare i bambini e dove durante l’estate organizzano interessanti attività per i più piccoli come “fare il pane con i cereali dimenticati”,  “laboratori con materiali di recupero”,  “biodiversità a misura di bambino”  e “giochi col legno per conoscere la biodiversità animale”. Oggi però si teneva la festa clou dell’estate: una gara a cui tutti potevano partecipare costruendo il proprio spaventapasseri. L’organizzazione metteva a disposizione il supporto, cioè la croce in legno e la paglia. Era da tre anni che sognavo di partecipare e solo l’amicizia con la Manu poteva trasformare il mio sogno in realtà. Così io e Samuel, la Manu, suo marito “Santo Patrick”, Timothy e Sophie ci siamo sbizzarriti con uno spaventapasseri SPAZIALE con tanto di astronave, bombole dell’ossigeno, zainetto/razzo e stelle/pianeti/luna penzolanti nell’orbita stellare. Due ore di duro lavoro, divertendoci un sacco. Bellissimo vedere attorno a noi famiglie, gruppi di amici, fan de Il Trentino dei bambini (!), grandi e piccoli, partecipare entusiasti con in sottofondo l’animazione dei nostri amici Gli Strani Elementi tra trucchi, canzoni e super spaventapasseri sui trampoli. In attesa di sapere il giudizio della giuria, ci siamo diretti in paese alla Festa della Polenta, ma le cucine aprivano solo alla sera…e allora che fare? Abbiamo deciso di salire un po’ verso la località Ronchi, al ristorante “Alle Pozze”! Ci si mette  una ventina di minuti, su comoda strada asfaltata nel bosco, e si arriva a quota 1400 metri in un posto che parla solo di baite, natura e prati sconfinati. Il ristorante è a misura di famiglia: fasciatoio, giochi, mini tavolini per i bimbi, ampio prato su cui possono giocare sotto gli occhi degli adulti e alcuni animali da cortile tra cui delle simpatiche oche e galline. Cucina tipica trentina, tutto preparato in casa a partire dall’ottimo pane con le noci e la focaccia, sapori intensi e gustosi (forse solo un po’ cari alcuni secondi, ma non si può avere tutto!) e ottima ospitalità. Dopo pranzo ci siamo rilassati sulle sdraio, i bimbi hanno giocato arrampicandosi sugli alberi e su un grande sasso, poi piano piano siamo tornati a casa. Volendo c’è una passeggiata facile, di una ventina di minuti, che porta ad un laghetto. Oggi eravamo un po’ di corsa…ma torneremo!

AGGIORNAMENTO: con il nostro spaventapasseri non siamo arrivati tra i primi tre classificati, ma come dice il saggio proverbio L’IMPORTANTE E’ PARTECIPARE. Alla prossima!

La biblioteca comunale delle Valle di Ledro

La Biblioteca della Valle di Ledro è stata istituita nel 1980 per iniziativa di tutti i Comuni della valle, consorziatisi per la creazione e la gestione di una biblioteca unica, con sede a Bezzecca, al servizio di tutto il territorio ledrense.
L’edificio che la ospita, di recente ristrutturazione, presenta spazi adeguati e distribuiti razionalmente, un arredo confortevole e funzionale ed è dotata dei più moderni strumenti di comunicazione. La biblioteca ha sempre rivestito un importante ruolo socio-culturale nella valle, grazie al notevole patrimonio librario e alle attività culturali realizzate; è punto di riferimento per gli autori locali e per gli insegnanti degli istituti scolastici. Le sue raccolte sono arricchite dalla presenza di un significato fondo di saggistica dedicata alla figura di Giuseppe Garibaldi, legato a Bezzecca per il suo famoso “Obbedisco” del 1866, e di un settore, che sicuramente si può definire di interesse professionale, sul legno e la sua lavorazione.

La biblioteca svolge durante l’anno scolastico attività di collaborazione con le scuole materne, elementari e medie: da letture animate a laboratori creativi, a spettacoli teatrali, a percorsi di lettura. In particolare, si programmano: presentazioni della biblioteca, del libro, dei generi letterari; percorsi teorico-manuali sulla nascita della scrittura e del libro, pubblicazioni di libri realizzati dai ragazzi della scuola primaria. Annualmente la biblioteca organizza, inoltre, i Giovedì letterari e pomeriggi di narrazione di favole (nel periodo estivo) e partecipa alla manifestazione Pagine del Garda, rassegna dell’editoria gardesana realizzata dall’associazione culturale Il Sommolago presso il Casinò di Arco (nel mese di novembre). Numerose sono anche le iniziative di educazione permanente, per le quali fornisce ai partecipanti bibliografie di supporto e i relativi libri: corsi di informatica e di lingua inglese, tedesca, spagnola (livello base e livello avanzato); corsi di scrittura creativa, di lettura espressiva, di scacchi, di storia dell’arte, di scultura e intaglio sul legno (livello base e avanzato), di grafologia, sulla potatura e sugli innesti, di pilates bodymap, di hormon yoga e difesa personale.

• Sezione bambini
• Sezione giovani adulti
• Sala riservata per consultazione/studio
• Sala per attività di laboratorio
• Sala conferenze e/o mostre e/o proiezioni
• Prestito e consultazione di contenuti digitali in remoto MLOL
• Libri in lingua originale; tedesco, inglese, francese, cecoslovacco, polacco, spagnolo
• Audiolibri
• E-book
• Giochi per bambini

Via C. Battisti 2 – fr. Bezzecca – Ledro, tel. 0464/592790, ledro@biblio.infotn.it Sito www.comune.ledro.tn.it
Orario martedì, venerdì 14:30-18:30; mercoledì 9:00-12:30 / 14:30-19:30; giovedì :9:00-12:30 / 14:30-18:30; sabato 9:00-12:00 / 14:30-18:30

Nido di Nago – Coop La Tartaruga

Il nido Conciliazione famiglia – lavoro di Nago si configura come un servizio educativo e sociale per la prima infanzia (0-36 mesi) ed è interpretato come servizio teso a aumentare il benessere delle famiglie, le aiuta a svolgere in modo più responsabile e sereno le proprie funzioni educative e a produrre maggiore capitale relazionale all’interno della propria comunità. È un aiuto per sostenere i genitori a collaborare affinché le famiglie sempre più, possano conciliare i tempi di lavoro con i tempi di cura-crescita. Il tutto in un’ottica di corresponsabilità.
Aperto tutto l’anno, ad esclusione di un periodo di chiusura per questioni igieniche, il servizio offre attività giornaliere che scandiscono la giornata educativa, ma offre anche attività che si connotano come formative per i bambini nei diversi ambiti di sviluppo. Le educatrici, accostate della pedagogista, che supervisiona le attività di progettazione e verifica le proposte educative rivolte ai bambini, sono costantemente richiamate al una autoanalisi delle proposte e delle modalità di comunicazione bambino-educatore.
La struttura utilizza per lo svolgimento delle attività, le due stanze appositamente adibite o il balcone. I bambini sono invitati a giocare con cestino dei tesori, travasi, attività motoria, attività di manipolazione, lettura libretti, gioco simbolico, gioco euristico, giochi musicali, attività grafico-pittoriche e molto altro. Tutte le attività proposte rientrano in un progetto educativo che viene presentato alle famiglie durante la riunione di inizio anno e dato per mezzo di un cartaceo. Dentro un clima di condivisione la giornata trascorre nel rispetto di tutti, si aiutano i bambini a gestire i primi confronti, le prime scaramucce, si affrontano le prime regole del riordino, della condivisione del gioco che può essere un libro o una palla, del rispetto dell’altro. Il nostro credo, ciò che guida il fare educativo è che “il bambino possiede le capacità cognitive ed emotive per affrontare la vita fin da tenera età”. Il nostro nido si trova a Nago.

Lo staff educativo, inteso come l’insieme degli operatori che agiscono, pur con compiti diversi, all’interno del Nido, è composto essenzialmente da educatori (tagesmutter-babylife-educatori all’infanzia), coordinatrice interna e da tutte le figure professionali specialistiche che collaborano a mantenere una buona qualità del servizio (psicologo e pedagogista). Si parte dal presupposto che sia l’unione dialettica di molteplici competenze sia le diverse esperienze, costituiscono un eccezionale strumento d’arricchimento per singolo ma anche per il gruppo. Riteniamo fondamentale promuovere la dimensione collegiale del lavoro educativo e un buon funzionamento del nostro staff. Unione e confronto sono i requisiti fondamentali, per predisporre un ambiente educativo e un progetto psicopedagogico che tenga effettivamente conto dei bisogni/diritti dei bambini, unitamente a quelli dei genitori e del contesto territoriale. Altro termine di garanzia per il nostro personale è la partecipazione alle iniziative di formazione in servizio e di aggiornamento professionale, organizzate sia dalla cooperativa stessa, sia della Provincia Autonoma di Trento.

COSA OFFRE IL SERVIZIO
• un luogo fisico ed emotivo che si caratterizza come competente e professionale con caratteristiche che ricordano l’ambiente casa-famiglia permettendo accoglienza e cura dei bambini;
• l’inserimento del bambino in un piccolo gruppo permettendo la creazione di un piccolo contesto di socializzazione più rispettoso sia dei tempi del bambino sia delle possibilità di espressione del sè;
• una figura di riferimento stabile per il bambino e per la famiglia;
• la personalizzazione del servizio nel rispetto delle scelte educative della famiglia;
• la flessibilità d’orario del servizio, concordato secondo le esigenze della famiglia e dei bimbi accolti;
• un attivo coinvolgimento della famiglia per poter con maggiore esattezza definire i bisogni che in quel preciso momento la famiglia esprime e personalizzarne la risposta;
• la creazione di una rete a sostegno delle famiglie, delle ragazze madri, dei padri single dei lavoratori a tempo pieno o part time che è in grado di supportarli in tutti gli aspetti pedagogici e organizzativi della relazione.
• Un luogo dove la si possa trovare, grazie alla condivisione educativa con le educatrici, ma anche con altre mamme frequentanti il servizio, un modo più adeguato di aiutare la crescita dei bambini

Il servizio è pensato in termini di flessibilità, adattabilità e elasticità. La scelta di non avere orari predeterminati ma di poterli concordare all’avvio del servizio, permette si di dare risposta alle esigenze della famiglia, molto spesso lavorative, ma al contempo ogni orario pattuito rispetta sempre il bisogno dei bambini di essere presenti per un tempo sufficientemente adeguato al fine di creare un legame con l’educatrice. Gli accordi vengono in seguito formalizzati in un contratto di servizio che garantisce entrambe le parti, definendo impegni e responsabilità.

Per tutte le informazioni relative alle iscrizioni, rette e orari la famiglia è invitata a rivolgersi agli uffici amministrativi della Cooperativa sociale La Tartaruga Via Grazioli, 71 –a Trento: 3662553025 (presidente) – 3933300883 (amministrazione) latartarugacoop@gmail.com www.latartarugacoop.it

La Cooperativa sociale “La Tartaruga” si ispira ai principi che sono alla base del movimento cooperativo ed in rapporto ad essi opera ed agisce fondando i suoi principi sulla mutualità, la solidarietà, la democraticità, l’impegno, la responsabilità, l’eguaglianza, la trasparenza, lo spirito comunitario, il legame con il territorio e la sua valorizzazione, favorendo un equilibrato rapporto con lo Stato e le istituzioni pubbliche. L’intento comune dei soci è di unire le diverse professionalità presenti in cooperativa per poter realizzare servizi di qualità, che possano far fronte alle richieste delle famiglie, del singolo e del territorio. Nostra convinzione è che la multidisciplinarietà sia un ottimo punto di partenza per osservare le innumerevoli sfaccettature che costituiscono un bisogno, ottenendo cosi, una visione di insieme quanto più globale e unitaria oltre che l’idea che sia fondamentale una visione unitaria dell’essere umano avendo così attenzione sia al suo aspetto fisico, emotivo, psichico che spirituale.

All’incontro con il pediatra neonatologo Dino Pedrotti

Nell’ambito dei Corsi di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità, aperti a tutti, sono previsti ogni mese due incontri all’Ospedale S.Camillo di Trento tenuti da Dino Pedrotti, pediatra neonatologo. Io l’ho incontrato per la prima volta 4 o 5 anni fa, quando scrivevo per il giornale Trentino la rubrica “Come eravamo” raccontando di come negli ultimi cent’anni il mondo – trentino e  non solo – fosse inesorabilmente ed incredibilmente cambiato sotto vari aspetti: sociali, economici, professionali, relazionali. Fin da subito mi ha colpito l’incredibile energia di quest’uomo, che nonostante avesse superato gli ottant’anni d’età, metteva un entusiasmo e una determinazione non comuni nel diffondere un approccio al neonato che avesse come unico filo conduttore la domanda: “Ma qual è il suo bene?” Quesito semplice eppure non banale, soprattutto nella messa in pratica quotidiana. Lo sanno bene i genitori e gli adulti di riferimento in generale. In questi anni niente è cambiato: il dottor Pedrotti è sempre più appassionato e d’aiuto per tantissimi genitori. Durante queste serate, che vedono la partecipazione di futuri genitori, ma anche neogenitori e nonni, viene dato in omaggio e commentato insieme il suo libro “Bambini Sani & Felici”, un manuale per essere genitori a 360 gradi, giunto alla quattordicesima edizione. Edito dalla Associazione “ANT-Amici della Neonatologia Trentina parla dei diritti dei neonati e delle responsabilità dei genitori, ma anche dell’ABC dell’allattamento, dell’alimentazione e della prevenzione, per avere figli più sani, mentre l’ABC del comportamento è utile affinché tutti siano più felici, genitori e bambini.  Per chi fosse curioso di leggerlo può scaricarlo anche QUI.

Io ho partecipato allo scorso incontro e, pur da non mamma, l’ho trovato molto interessante. Innanzitutto perché è vero che il dottor Pedrotti affronta di volta in volta un argomento nello specifico, ma ognuno può fare le domande che ritiene più interessanti e trovare le risposte ai propri dubbi. E sappiamo quanto questo è utile soprattutto a chi è in attesa o a che fare per la prima volta con un piccolino appena nato! Il prossimo appuntamento è per stasera ore 20 al San Camillo, come sempre i prossimi appuntamenti li trovate in agenda.

Crediti Fotografici @www.cosafareintrentino.it

Masi di Cavalese

Passeggiate con cavalli e pony per bambini e giri in carrozza presso la stazione di fondovalle della telecabina del Cermis. Orari di apertura: luglio e agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Informazioni 334.7280762

Ora è possibile percorrere l’Adige in gommone! Dai 3 anni in su

Da anni penso che sarebbe bellissimo se l’Adige prendesse vita. Intendo sia le sue sponde, con un bel parco tipo il Talvera a Bolzano, ma anche qualche locale o ristornate, sia il fiume vero e proprio. Mi piacerebbe moltissimo ci fosse un battello, come in tante città, per fare un giro o semplicemente per spostarsi da un luogo all’altro. Per i turisti, per i bambini, ma anche per me che ho sempre amato questo tipo di gita. Credo che la strada sia ancora lunga, ma qualcosa si sta muovendo! Da poco infatti sono iniziati i giri (tipo quelli per il rafting) in gommone sull’Adige, a cura di Trentino Wild, sia a Trento che a Rovereto. Nel primo caso si parte da Roncafort per scendere a Trento Sud, all’altezza del nuovo bici-grill, nel secondo caso si parte da Rovereto per scendere a Nomi. L’età minima è di 3 anni e gli adulti sappiano giù che bisogna pagaiare! Ma tutto viene spiegato nella lezione teorica iniziale, con informazioni utili anche sulla sicurezza pur non essendoci nulla di pericoloso in questa attività. Il tragitto dura due ore circa e sarà in compagnia di una guida rafting, brevettata F.I.Raft specificamente formata anche per il soccorso fluviale.

La discesa in gommone sarà quindi un’emozionante navigazione del fiume, a bordo di un battello pneumatico studiato appositamente per il fluviale. Le accoglienti acque dell’Adige ci accompagneranno alla scoperta del fiume, dei suoi “abitanti” (come il germano reale, gli aironi, i vari insetti). Si potrà inoltre scoprire come il fiume ha lasciato il segno sulla città di Trento, attraverso i secoli: cultura, natura, territorio, associati ad una nuova esperienza all’aria aperta. L’attività è accessibile a tutti, dai 3 anni in su, senza alcuna limitazione. Si svolge rimanendo completamente all’asciutto; si consiglia di portare abbigliamento comodo e sportivo adeguato alla stagione, un k-way e comunque delle scarpe di ricambio.

L’escursione viene effettuata il sabato pomeriggio alle 14.30 su prenotazione, con la disponibilità per altri giorni su richiesta con un minimo di 8 persone (massimo 15 persone a gommone). La prenotazione va fatta entro mezzogiorno del giorno antecedente l’uscita.  Costo: 20€ a persona (16€ con età inferiore ai 16 anni). Noi andemo presto a provarla!

Info: Trentino Wild | tel. +39 329 2743226

Il coniglietto Pasqualino…un'idea che farà emozionare i bimbi

Pasqua si avvicina e come accade da cinque anni a questa parte non vedo l’ora che arrivi. Già, perchè da quando c’è Samuel nella mia vita ha assunto un sapore tutto particolare. Ricordandomi infatti una tradizione tedesca che mi aveva raccontato la maestra delle elementari io e Salvatore abbiamo dato vita ad un appuntamento ormai irrinunciabile: l’arrivo del coniglietto Pasqualino. Compriamo un sacco di ovetti (ogni anno aumentano, tanto poi finiscono in torte e plum cake!) e al mattino quando si sveglia glieli facciamo trovare sparsi in tutta la casa. Ricordo ancora la prima volta: dopo averli scoperti nel letto seguiva ridendo tutta la scia colorata che portava dal suo letto in cucina, raccogliendoli in una grande ciotola. Ma non era finita, perchè quando ha preparato la tavola per la colazione li ho trovati tra le posate…e quando si è messo le ciabatte erano nascosti anche lì dentro. E uguale nelle tasche dei jeans, nel cassetto dei calzini, nella federa del cuscino, nel portapenne, tra le costruzioni del Lego. Una bellissima maniera per svegliarsi tutti assieme in una giornata di festa. Anche per noi adulti è divertente, sia nel nascondere gli ovetti che nel farli trovare ai bambini chiedendo loro di fare qualcosa (tipo dare l’acqua ai fiori) e facendoglieli trovare casualmente. Vedrete che divertente caccia al tesoro! Noi la facciamo anche in camper… e quest’anno la splendida cornice sarà il golfo di Napoli 🙂

La parte che mi piace di più è che a distanza di ore – ma anche di giorni – spuntano ovviamente ancora ovetti su ovetti, e vedere ogni volta i bambini divertiti e sorpresi (specialmente se li rimettete nei posti dove hanno già controllato!) è meraviglioso! Allora buona Pasqua e fatemi sapere com’è andata! Silvia