Author - Silvia

Il giro dei 5 Laghi

Sono tante le escursioni che si possono effettuare partendo da Madonna di Campiglio. Una delle più emozionanti è senza dubbio il Giro dei 5 laghi, da affrontare con bambini un minimo allenati visto che il sentiero è piuttosto lungo (sei ore e mezza) ed in certi tratti impegnativo. Chi vuole però assaggiare le bellezze del luogo può farlo percorrendone anche solamente un pezzetto: il panorama vale davvero la pena!

Noi abbiamo visto tanti genitori con bimbi piccoli sulle spalle (complimenti per la forza e l’entusiasmo!), ma anche qualche bambino di quattro-cinque anni che piano piano ha affrontato anche la salita verso lago Lambin…ma che emozione arrivare lassù!

Si potrebbe salire direttamente da Campiglio, ma noi abbiamo preso la telecabina dei Cinque Laghi (info apertura e costi, QUI) per ridurre i tempi di un’ora e mezza, vista la giornata incerta a livello meteorologico. Splendido il panorama all’arrivo sul Brenta, uno di quelli che ti fa ringraziare di vivere in un posto così bello.
In una mezz’ora di passeggiata pianeggiante (attenzione con i bambini, perché il sentiero è un po’ esposto) caratterizzata da ciuffi d’erba che sembravano dipinti da Monet abbiamo quindi raggiunto il lago Ritorto (2053 metri) con il suo blu spettacolare e le mucche a completare il quadro da cartolina.

Da lì comincia la salita (non troppo lunga, ma intensa) per il lago Lambin: in un’oretta eccoci davanti a questo specchio d’acqua immerso in un paesaggio lunare! Lassù, a 2329 metri sul livello del mare, ci siamo mangiati i nostri super segalini con lo speck e il formaggio…vi siete mai chiesti perché in montagna i panini sembrino sempre più buoni?!

Una breve pausa, per fortuna baciati dal sole visto il vento freddo, e poi in partenza verso il lago Serodoli e il lago Gelato (2376) con un piacevole saliscendi ed un continuo stupore di fronte a questo incredibile contesto naturale.

L’ultimo tratto presenta una discesa continua di due ore circa, che porta al lago Nambino (1768 m) e quindi di nuovo a Madonna di Campiglio. Se andate a fine luglio, metà agosto, verrete ricompensati da mirtilli e lamponi a volontà! Altrimenti potete ripercorrere il sentiero al contrario, scendendo di nuovo con gli impianti.

 

Sentiero ciclabile nel parco di Paneveggio

Nel Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino c’è il nuovo sentiero ciclabile che segue il torrente Travignolo fino a Pian dei Casoni e a Malga Venegia. A partire da metà giugno e fino a tutto settembre, al Centro visitatori del Parco di Paneveggio è possibile noleggiare la mountain bike per raggiungere gli spettacolari scenari dolomitici della Val Venegia lungo il nuovo sentiero ciclopedonale.

In particolare, segnaliamo la possibilità di raggiungere gli spettacolari scenari dolomitici della vicina Val Venegia attraverso la nuova pista ciclopedonale che collega, in leggera salita, Paneveggio a Pian dei Casoni e a Malga Venegia. E per i meno allenati la possibilità di caricare la Mtb sulla navetta gratuita che serve la Val Venegia e di godersi, in discesa, il rientro a Paneveggio.

Le tariffe, invariate rispetto a quelle dello scorso anno, sono davvero interessanti e comprendono anche la fornitura di un caschetto protettivo:
– ½ giornata (dalle 8.45 alle 12.15 o dalle 14 alle 17.15) € 5,00;
– Giornata intera (dalle 8.45 alle 17.15) € 8,00;
– Speciale Famiglia: se noleggi più di due biciclette una è gratuita.

Che divertimento con il laser game

Abbiamo terminato questi 20 giorni di vagabondaggio per tutto il Trentino (in arrivo tantissimi post, tenetevi pronti!) con il botto! Già, è proprio il caso di dirlo, perché negli ultimi giorni abbiamo provato un sacco di attività bellissime con Trentino Wild, che d’ora in poi sarà il nostro centro preferito per il rafting e non solo! Ieri mattina al Trentino Wild Village, a Caldes (Val di Sole) ci siamo infatti cimentati con il laser game. E lo sappiamo che i giochi con le armi non sono educativi, che non bisogna incitare i bambini alla violenza, ma siamo convinti che un’eccezione ogni tanto si possa fare. Inutile dirlo, a Samuel – che pure non è un appassionato del tema – è piaciuto moltissimo. E anche a me e Salvatore ha divertito molto. Gruppi di adulti: prendetelo in considerazione anche per una sfida tra di voi!

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Parto dall’inizio: questo posto, che si trova in località Contre ed è il centro rafting della Val di Sole più vicino a Trento, è bellissimo: proprio accanto alla pista ciclopedonale che costeggia il fiume Noce, immerso nel verde, con tanti giochi per i bambini, un campetto da calcio e addirittura un bar con la sabbia dove i piccoli si possono divertire come in spiaggia.  A 100 metri di distanza è stato costruito un campo gioco dove ci si può sfidare in un gioco di squadra senza l’utilizzo di pallini (tipici del soft air) o da sfere di vernice (usate nel paint ball).

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Il laser game funziona così: si indossa in testa una fascetta frontale con un particolare sensore collegato alla propria arma, disponibile di diverse dimensioni e caratteristiche. Io ci ho messo un po’ a capire che dovevo ricaricare il fucile, ma poi devo dire che ho scoperto di avere un’ottima mira! Eravamo in nove a giocare: ci siamo divisi in due squadre, sistemati nelle rispettive posizioni del campo (chi dietro una pila di copertoni delle auto, chi tra gli alberi, chi tra i pellet disposti a barriera,…) e via con la guerrilla. Quando la propria fascetta viene colpita da un avversario si sente una vibrazione e si è fuori dal gioco. Inutile dire che i più piccoli, probabilmente abituati con i videogiochi, hanno fatto strage, ma anche noi adulti ce la siamo cavata benino. Soprattutto partita dopo partita.

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Ci sono diverse possibilità: la più classica è quella a due squadre, oppure “tutti contro tutti”, ma anche la scelta di un VIP (l’unico ad avere la fascetta in testa) che viene difeso da proprie guardie del corpo.

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I costi? 30 minuti 14 euro a persona, un’ora 22, oppure 2 ore 32 euro. Se invece scegliete questo gioco dopo aver fatto una delle tante attività del centro solo 10 euro.

Info e prenotazioni: 0453.901263 info@trentinowild.it

Alla casa degli spaventapasseri siamo un po’ artisti anche noi!

Ma voi lo sapete cosa ci vuole per creare uno spaventapasseri? Noi lo abbiamo scoperto oggi grazie ad uno dei tanti laboratori organizzati da Mulino Angeli –  la casa degli spaventapasseri.

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In questo luogo, nascosto da occhi indiscreti, il tempo si è fermato. Basta entrare nell’antico mulino per rendersi conto di essere circondati dalla magia: gli spaventapasseri sono ovunque: osservano, scrutano, proteggono con il loro sguardo silenzioso e vigile: non sono qui per scacciare gli uccelli sono qui per scacciare brutti pensieri, stress e frenesia; come il mitico “spaventapaure” così bello che ne vorrei uno in casa pure io.

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Per creare uno spaventapasseri basta poco:  quello che offre la nostra casa; stoffe, vecchi indumenti, pezzi di legno, ma anche una vecchia bicicletta, metallo e vecchi barattoli e soprattutto tantissima fantasia!

Il laboratorio di oggi consisteva nel creare un vero spaventapasseri di legno per le piantine di casa.

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I bambini hanno levigato, colorato e incollato… poi in attesa che il colore si seccasse abbiamo fatto un giro per conoscere la storia di tutti gli spaventapasseri racchiusi in questo magico museo.

Sabato 1 agosto poi ne potrete ammirare molti di più: torna infatti il concorso più divertente della nostra regione, in cui i partecipanti potranno  creare il loro spaventapasseri.

Indirizzo: via San Silvestro 2, Marter, Roncegno Terme

Aperture 2018:

Giugno, luglio, agosto e settembre: martedì, mercoledì e giovedì 15.30-18.30 / venerdì, sabato e domenica 10.00-12.00 e 15.30-18.30 / chiuso lunedì
Maggio, ottobre (sino alla metà): martedì, mercoledì e giovedì 14.30-17.30 / venerdì, sabato e domenica 10.00-12.00 e 14.30-17.30 / chiuso lunedì

Tariffe per le attività 2018: 

  • Solo visita guidata (min. 10 partecipanti): € 4,00 a persona
  • Laboratorio didattico + visita guidata (min. 10 partecipanti): € 5,00 a bambinoù
  • Per attività di una giornata è previsto un incremento di € 2,00 a bambino
    I laboratori e le visite guidate possono essere richieste al di fuori degli orari di apertura

Tariffe d’ingresso: ENTRATA A OFFERTA LIBERA

Contatti

Mulino: Tel. 348.6505259
Biblioteca di Roncegno: Tel. 0461 764387
roncegno@biblio.infotn.it

Per richiedere le attività
AmBios – per una comunicazione dell’ambiente
info@ambios.it
www.ambios.it
Tel. 0461 722240

 

Soto al Croz a fare il formaggio e conoscere gli animali

“Mamma, da oggi in poi il formaggio non lo devi più comprare: lo faccio io!” A Samuel giocare al “casaro” è piaciuto proprio tanto e ci ha messo tutto l’impegno che i suoi 5 anni gli hanno permesso. Sabato scorso, a causa di un tempo così così, eravamo alla ricerca di qualcosa di emozionante, nuovo, ma non troppo impegnativo, abbiamo scartato le passeggiate; meglio non essere colti da un temporale in mezzo al bosco. E abbiamo ripiegato (alla grande!) sulla fattoria Didattica Soto al Croz. Un posto magico, in cui mucche, cavalli, pecore e caprette (+3 coniglietti) vivono liberi in mezzo alla natura.

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Il laboratorio a cui abbiamo partecipato prevedeva la preparazione del formaggio, quindi tutti a lavarsi le mani e poi via: braccia in alto per non sporcarsi a prendere posto sotto la tettoia! Il latte fresco è buonissimo quindi come resistere alla tentazione di assaggiarne almeno un pochino?

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Con un goccio di caglio e un po’ di pazienza poi avviene la magia: il latte si addensa, diventa quasi un budino. La trasformazione in formaggio è quasi avvenuta!

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Marisa (da poco diventata nonna!) è una persone a meravigliosa che racconta con passione la sua vita in fattoria, tanto da far sembrare quasi allettante svegliarsi ogni mattina alle cinque per mungere le sue 80 mucche. Le abbiamo conosciute tutte per nome e per ognuna Marisa aveva un aneddoto divertente da condividere. I bambini hanno ascoltato rapiti queste “favole vere” che hanno per protagoniste le mucche da pascono, con il loro carattere e le loro preferenze, perché, come abbiamo scoperto, le mucche hanno delle migliori amiche ma anche grandi antipatie, proprio come tutti noi.

E che emozione dare il biberon al vitellino!

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In questa fattoria dal sapore un po’ antico gli animali hanno la possibilità di muoversi in totale libertà. Possono stare in stalla o se preferiscono pascolare nel grande prato esterno… sempre che non siano in villeggiatura, perché come ci ha spiegato Marisa “anche le mucche vanno in vacanza, ma sui monti, dove l’aria è più fresca che in valle”.

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Farsi leccare la mano dalla lingua ruvida di una mucca è un’esperienza che ogni bambino dovrebbe provare almeno una volta nella vita, non sono l’unica a pensarlo, ne ho avuto la conferma dai tantissimi partecipanti al laboratorio, provenienti da ogni parte d’Italia.

Sul sentiero del Ventrar: un sogno

Passeggiata spettacolare sul Monte Baldo, dopo il Rifugio Graziani (punto di partenza per salire su quello spettacolo che è il Monte Altissimo, trovate la passeggiata QUI). Proseguendo si arriva alla bocca di Navene, esattamente sul confine tra Veneto e Trentino. Lì c’è un terrazzino panoramico dove spunta all’improvviso il lago di Garda in tutta la sua bellezza, con un bar – ristorante, se avete bisogno di fermarvi a mangiare. Altrimenti, proseguendo, dopo circa 200 metri sulla destra trovate una strada in salita. Ancora un paio di tornanti e lasciate la macchina al parcheggio. IL sentiero non è adatto a chi ha bambini piccoli, perché ha dei punti esposti. Si scende un po’, per poi continuare in piano per una mezz’ora, con paesaggi incredibili. Prima ammirerete la parte trentina del lago, quella di roccia ed arbusti che dà su Torbole e Riva, per poi passare dall’altra, con campi bruciati da sole e sotto di voi Malcesine.

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Ancora una mezz’ora, attorniati dai tanti deltaplani in volo e questa volta in salita, per raggiungere l’arrivo della funivia che sale proprio da Malcesine.

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Lassù ci sono diversi ristoranti, ma confrontandomi con persone che frequentano il luogo, mi han detto che se ci ci ferma a mangiare meglio andare al self service all’arrivo della funivia.

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Comunque sia, è un itinerario che vale assolutamente la pena. Se volete salire direttamente da Malcesine ecco le informazioni sugli orari e tariffe della funivia. Altrimenti, per tornare al parcheggio potete completare il giro in un quarto d’ora prendendo una strada sterrata. Il suggerimento è di scendere poi al lago, per fare un bagno a Torbole.

Le peonie selvatiche al Rifugio Campei

La nostra amica Letizia l’aveva sempre detto: lo spettacolo della fioritura delle peonie sul Monte Baldo è qualcosa di magico. Se poi si somma all’avvistamento di un capriolo, delle marmotte, di un asino fantastico, delle mucche in alpeggio, ottimo cibo e stupenda vista, capirete perché oggi sono così felice.  Solitamente la fioritura di questa specie, ormai rara allo stato spontaneo, avviene verso la metà di giugno, ma con il caldo delle ultime settimane lo spettacolo è già iniziato. Per chi volesse assaporarlo deve però fare in fretta: dura infatti pochissimi giorni. Così noi oggi siamo partiti presto all’avventura: io, Samuel, mia mamma ed appunto Letizia, che ci guida sempre alla scoperta del meraviglioso altipiano di Brentonico. Arrivati a Mori, abbiamo seguito le indicazioni per Brentonico, San Valentino, fino ad arrivare alla Bocca del Creer (1617 metri), dove si trova il rifugio Graziani. Lì si parcheggia comodamente: troverete tante macchine di persone che si dirigono verso il rifugio Altissimo (escursione meravigliosa, con vista emozionante sul lago di Garda, un’ora e mezza di cammino), mentre noi praticamente in solitaria ci siamo diretti verso Malga Campo: una mezz’ora di passeggiata pianeggiante su comoda strada sterrata, fattibile anche con i passeggini da trekking, che vi porta a questa struttura molto carina abitata solo d’estate. Abbiamo subito fatto amicizia con l’asinello Sirio, che si è lasciato coccolare e ci ha seguiti docilmente, mentre le mucche pascolavano placidamente nei prati.

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Alla malga, gestita da Alessio e Sabri, si possono acquistare i formaggi prodotti, ma anche gustare taglieri di formaggi ed affettati, frittate e – come raccontano loro – in generale”cibi semplici”. Un luogo bellissimo anche per i bimbi più piccoli, con tavoli ed ombrelloni per l’ombra. In cinque minuti raggiungere poi la croce, con bella vista sulla vallata.

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Proseguendo la strada non è più per passeggini, ogni tanto un po’ esposta, ma gradevole e fattibile con i bimbi. Milioni i fiori di diversi specie che incontrerete: botton d’oro, l’aquilegia, il geranio “sanguinium”, l’erica, il ranuncolo,i rododendri, ma soprattutto (e solo in questi giorni) le meravigliose peonie selvatiche.

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Da lì in poi la strada comincia a scendere: costeggerete la montagna ed attraverserete il bosco fino a raggiungere i grandi prati che circondano il Rifugio Campei a quota quasi 1500 metri (calcolare un’ora e un quarto da Malga Campo). Con un fantastico prato inglese, splendida vista e cucina casalinga ed accurata. Noi oggi abbiamo mangiato la polenta (sempre più difficile trovare quella “vera”, come questa, e non istantanea) con il formaggio fuso, la “peverada” e degli ottimi cappucci conditi con il cumino e il ginepro del Baldo. I secondi si aggirano sui 10 euro, mentre l’orzotto con il radicchio rosso e i funghi porcini 8 euro. Tutto preparato al momento e, come piace a noi, home made.

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Al ritorno la strada è un po’ faticosa perché ovviamente in salita fino a Malga Campo, ma la brezza fresca ha reso tutto più sopportabile anche in una giornata calda come questa. Come dite? Dove abbiamo visto il camoscio e le marmotte? Non appena arrivati, verso le nove del mattino, a poca distanza dal parcheggio. Qui sul Monte Baldo la natura vi può sorprendere in qualsiasi momento, basta lasciarla fare.

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Sull’Adige in gommone con i bimbi con Trentino Wild

Se vi capita di passeggiare sulle roste dell’Adige a Trento e di vedere un gommone carico di persone grandi e piccole decisamente allegre ed entusiaste…beh, quelli sono sciuramente Cristina e il suo team che percorrono il fiume con i gommoni! La trasmissione del Trentino dei bambini  ha permesso anche a noi  di vivere questa bella esperienza con Trentino Wild che organizza delle gite sul fiume anche per famiglie! L’appuntamento a Roncafort, dove solitamente partono le zattere delle Feste Vigiliane, e briefing all’asciutto (divertente anche per i bambini) sui comandi che ci avrebbe dato Cristina durante la navigazione (fermi, avanti, indietro, sul fondo!). Si viene subito tranquillizzati sulla non pericolosità di questa avventura, che infatti è adatta anche ai bambini dai tre anni in su. Emozioni e risate felici per tutti, per non parlare di quando si riceve dagli istruttori il binocolo per non lasciarsi sfuggire nulla! Anche quando l’Adige è in gran forma causa pioggia si parte senza problemi: salvagenti ben stretti e una grande curiosità di vedere la città da quell’affascinante prospettiva.

Quando lo abbiamo provato noi non ci siamo fatti mancare niente: un grande gregge di pecore, gli elicotteri militari sopra le nostre teste che avevano terminato la benzina e che son dovuti atterrare all’aeroporto Caproni, notizie relative alla flora e alla fauna circostante, un coccodrillo sfuggito alla savana che ci faceva strada, ma anche un desiderio espresso nel momento in cui si sono incrociate le due funivie di Sardagna (…solo noi conosciamo questa tradizione? Avrò collezionato migliaia di desideri fin da quando ero piccola, tanti per fortuna avverati!) e saluti con le pagaie in alto ai curiosi che ci osservavano. E poi una versione alternativa della canzone La Vecchia Fattoria (perché, Chiara, non c’erano anche i lupi?), il doppio “giro della morte” (trattasi di semplice giravolta del gommone) che a Gardaland gli fa un baffo e grandi risate a vedere il nonno di Filippo che ci ha seguito in bici per tutto il tragitto scattandoci delle belle fotografie ad ogni ponte e spuntando a sorpresa in vari punti.

Una bellissima esperienza, che dura in totale un’ora e mezza (gli istruttori la tarano in base ai partecipanti, scegliendo se far prevalere le nozioni culturali, naturalistiche o più divertenti per i piccoli) e termina al Bici Grill a Trento Sud. L’escursione viene effettuata su prenotazione (entro le ore 12 del giorno precedente) con un minimo di 8 persone, e viene effettuata anche da Rovereto fino a Nomi (totale di 2 ore). Costo: 20€ a persona (16€ con età inferiore ai 16 anni).

Per prenotazioni ed informazioni: 329.2743226. Divertimento assicurato!

Tra i masi di S.Orsola a vedere i caprioli

Protagonista della nostra passeggiata di ieri è l’incontaminata e selvaggia Val dei Mocheni con i suoi prati, i suoi maestosi boschi di larici e le sue baite tradizionali. Abbiamo scelto un giro adatto a  famiglie con bambini dai 6 anni in su, (non segnalato benissimo, ma ce la si può fare chiedendo anche a qualche anima pia di passaggio!) che copre tratti asfaltati, sterrati ed erbosi. C’è la possibilità di scegliere tra  il percorso corto di un’ora  o quello lungo della durata di due ore. Noi abbiamo optato per il secondo.

Parcheggiata la macchina a S.Orsola abbiamo subito seguito un incredibile profumo  di pane che ci ha portati al vicino panificio, dove un simpatico signore ci ha fatti entrare direttamente nel suo laboratorio. Ci siamo fatti preparare dei deliziosi panini e via! La prima località che troviamo è “Gheghe” per poi IMG-20150407-WA0012arrivare a “Castello”, così chiamata  perché dall’alto domina la valle che si incomincia a vedere in tutta la sua bellezza. Raggiungiamo poi Maso Broli e qui le due varianti  si dividono. Procediamo sulla strada forestale che ci porterà ai masi Battistoni e Moretti, diventati ora fattorie di montagna. Qui il paesaggio è davvero incredibile, sopratto quando la Panarotta,  il Fravort e il Rujòch sono completamente imbiancati e le cime si stagliano nette nel cielo blu che ci accompagna!
IMG-20150407-WA0011Scendiamo poi fino alla Madonna della Fonte attraverso una strada forestale dove prendiamo un comodo e tortuoso sentiero tornando poi a Maso Broli: leggiamo infatti che il percorso corto, leggermente in discesa, arriva direttamente alla località “Broli” attraversando due piccoli ruscelli.

Decidiamo che è venuta l’ora di gustarci il nostro delizioso panino, ci sediamo su dei tronchi e…stupore! Un capriolo sbuca proprio sotto di noi e con un balzo raggiunge gli altri tre che stavano più in alto: che emozione! Proseguiamo verso Fratelle, non scendiamo verso “Predaroneri”, ma raggiungiamo direttamente il centro di S.Orsola rimanendo sulla strada comunale. A noi questo giro in mezzo a boschi misti di latifoglie e aghifoglie e prati verdissimi è piaciuto molto, ci ritorneremo di sicuro in autunno alla ricerca dei buonissimi funghi!

Omeopatia classica? Sì, grazie

Ora, io non sono mai stata una fissata con la medicina alternativa. Ho fatto alcune cure omeopatiche per risolvere dei lievi disturbi, senza rimanerne impressionata, però è un mondo che mi incuriosisce e mi affascina. Quando ho avuto ospite nel mio programma su Rttr la dottoressa Angela Trigilia, medico chirurgo, da 13 anni esperta di omeopatia classica, mi ha subito convinta. Innanzitutto come persone, perché si vede che ha a cuore il benessere delle persone. E poi mi piaceva questo approccio per cui ogni persona ha il proprio rimedio omeopatico, UNO SOLO, che non agisce contro una determinata patologia, ma preso quotidianamente rafforza il sistema mentale, energetico ed immunitario del paziente.

Vi racconto brevemente come funziona, senza andare nel tecnico (tra l’altro non ne sarei capace): io sono andata da lei nel suo studio di Cognola e abbiamo avuto un colloquio di circa 2 ore. Nella prima parte mi ha fatto molte domande dal punto di vista fisico (nascita, infanzia, malattie, situazione familiare,…), dall’altra ha indagato sulle mie caratteristiche caratteriali e psicologiche. Ha così individuato il mio rimedio (in gocce), che ho cominciato a prendere per tre volte al giorno, aumentandone il numero all’occorrenza (vi spiegherà tutto lei, comunque sentirete ben presto come reagisce il vostro corpo). C’è bisogno di una fase di rodaggio, infatti l’individuazione del rimedio non è scientifica e lei non è una maga, quindi si procede a tentativi. Nel mio caso però ha l’azzeccato subito. nel caso in cui non sia giusto bisogna stare attenti a sintomi quali mal di testa,  stitichezza e depressione. Io in brevissimo tempo ho cominciato ad avere più energia, ad essere meno stanca, a vedere risolti i piccoli malesseri che avevo. E’ da un anno che non prendo medicinali (a parte per una recente rogna seria di salute, ma quella è un’altra storia) perché quando ho mal di testa , mal di pancia, o altri piccoli malanni chiamo Angela e lei mi spiega come aumentare il dosaggio o come procedere con la somministrazione delle gocce. E tutto passa.

Quindi, in sunto, in un anno non mi sono mai ammalata (niente tosse, raffreddore, febbre, nonostante molte persone attorno a me l’avessero), ho energia da vendere (fosse altro per tutto l’impegno che mi richiede il Trentino dei bambini e gli annessi!) e mi sento molto molto bene. Informazione di servizio: i rimedi dell’omeopatia classica (o unicista) aiutano molto anche le donne in gravidanza (fino al settimo mese, poi vanno sospesi fino a quando si allatta), i neonati e ovviamente anche i bambini. Io ho diverse amiche che si sono rivolte a lei anche con i pupi e il risultato è unanime: evviva la Trigilia!

Se avete occasione di passare lei domani sera (giovedì 26 marzo) terrà una conferenza a Gardolo, nella sala circoscrizionale (piazza Lionello Groff) alle ore 20 e 30. Altrimenti potete contattarla al numero 338.3166787