Author - Silvia

Escursione meravigliosa alle Torri del Vajolet

Una delle più belle escursioni del Trentino, fattibile anche con i bambini, è quella che porta alle Torri del Vajolet. Noi abbiamo utilizzato come base il nostro amato rifugio Negritella, ma voi potete salire anche solo per una giornata con la funivia che parte da Vigo di Fassa e arriva al Ciampedie.

Arrivati lassù, davanti a quella meraviglia che è il gruppo montuoso del Catinaccio, prendete la strada per il rifugio Gardeccia: in 40 minuti di passeggiata nel bosco – praticamente piana e percorribile anche con un passeggino da trekking –  arriverete alla meta, tra mucche che pascolano tranquille nei prati, baite e ristoranti tipici, panorama sempre suggestivo.

Un’altra oretta scarsa, con una salita più impegnativa, ma assolutamente fattibile da tutti, e arriverete al rifugio Vaiolet e al rifugio Preuss (entrambi 2243 metri) con la sua bellissima terrazza panoramica.

Lì vedrete le Torri del Vajolet in tutta la loro bellezza e se vorrete avvicinarvi ancora un po’ non vi resta che incamminarvi verso il rifugio Re Alberto che si trova proprio alla base. Ci arriverete in un’ora di salita tra le rocce (sempre fattibile, ma con bambini un po’ grandicelli) e sarà uno spettacolo indescrivibile. Noi siamo rimasti incantati da tanta bellezza.

Chi vuole tornare invece verso il Ciampedie ripercorre la strada al contrario e trova diverse possibilità per mangiare: noi consigliamo il Negritella e Baita Checco, con il suo castello per i bimbi, le altalene, la sabbiera e il divertente scivolo. E poi c’è il Kinderpark Ciampedie: gonfiabili, giostra rotante dei gommoni, scivoli e di tutto e di più, ma anche il percorso nel bosco  alla scoperta degli animali  che lo popolano. Carine le tabelle esplicative con tante curiosità e gli animali finti, che permettono un primo entusiasmante approccio per i più piccoli. Ancora il tempo per una merenda e poi… di ritorno verso casa!

Girovagando per l’Alpe di Siusi

Sull’Alpe di Siusi d’estate le possibilità di passeggiate sono innumerevoli, si possono fare brevi e lunghe camminate fino a una malga o escursioni più impegnative ai rifugi. Si può salire all’Alpe da Siusi con la cabinovia (aperta dal 24 maggio fino al 3 novembre 2019, per gli orari QUI), oppure se si passa prima delle 9 si può arrivare in alto al Kompatsch (prezzo 2019: 18€ al giorno per macchina), dove si parcheggia l’automobile oppure si può parcheggiare gratuitamente (ma va verificato estate per estate telefonando allo 0471 709600) nel piazzale della seggiovia Spitzbuhel subito dopo l’albergo Frommer.

La nostra meta era il rifugio Bolzano(aperto dal 1 giugno 2019 a metà ottobre a seconda delle condizioni meteo), ma attraversando questi prati bellissimi pieni di fiori abbiamo pensato anche ai più piccoli perché i sentieri sono davvero comodi e accessibili a tutti senza alcun pericolo. Si può salire anche a piedi, ma noi abbiamo preso la seggiovia che ci ha portato alla baita Spitzbuhel dove c’è una vista spettacolare dello Sciliar.

Da lì abbiamo preso la stradina pianeggiante in mezzo ai prati, fino a quando abbiamo incrociato il sentiero n.10 che in poco meno di mezz’ora ci ha portato alla malga Prossliner Schweige (aperta da metà maggio a metà ottobre).

Noi non abbiamo mangiato qui, ma tutte le malghe dell’Alpe prevedono piatti gustosissimi e dolci speciali. Se è ancora presto si può proseguire nel sentiero in mezzo al bosco dove piacevoli cascatelle e piccoli ponti e camminamenti in legno rendono il  percorso davvero vario. Si arriva ad un bivio, a destra si procede per il rifugio Bolzano, mentre a sinistra troverete l’indicazione della malga Santner  (aperta da metà maggio 2019 – metà ottobre) dove ci accolgono padre e figlia con chitarra e fisarmonica e un delizioso yogurt con fragole lamponi e mirtilli.

I tempi di percorrenza per arrivare alle malghe sono nell’ordine di un ora, un’ora e mezza, i segnali riportano comunque i tempi di percorrenza. Per arrivare al Rifugio Bolzano ci si impiega quasi tre ore, con salite di media difficoltà ed adatto a camminatori esperti o bambini abituati ad andare in montagna. A quota quasi 2500 metri, è sospeso tra le rocce e offre una vista incredibile.

Noi abbiamo mangiato kaiserschmarren e canederli accompagnati con le verdure: davvero notevoli!

 

Il giro del Sassolungo e Sassopiatto

Eccoci nuovamente in Val di Fassa. Vi ho già raccontato di parecchi posti che si raggiungono da Passo Sella: il mitico Rifugio Salei, dove si può saltare su grandi tappeti elastici davanti al Piz Boè (QUI il post), della meravigliosa Malga Sasso Piatto ,  così come del Rifugio Comici, con un lungo scivolo e grandi materassi verdi al posto delle sdraio. Ma non vi ho ancora raccontato il giro completo, cioè quello sul sentiero che giro attorno al Sassopiatto e Sassolungo.

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Noi siamo partiti da Passo Sella, ma si può salire anche da Campitello di Fassa con la funivia Col Rodella. Procedendo in senso  orario abbiamo trovato il Rifugio Salei in 20 minuti, il Rifugio Friedrich August in altri dieci minuti, il rifugio Pertini in un’altra oretta, Malga Sasso Piatto in un’altra quarantina di minuti e in altri 5 minuti il rifugio Sasso Piatto (totale: 2 ore).

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Noi abbiamo deciso di pernottare in questo splendido rifugio a 2300 metri, cullati solo dal silenzio e da un’atmosfera incantata (disponibili stanze o cuccette in cameroni, QUI i prezzi). Un’ottima cena, a nanna presto e al mattino una sveglia indimenticabile in uno dei posti più belli che avessimo mai visto.

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Abbiamo proseguito con un saliscendi continuo (non particolarmente faticoso) sconfinando in Alto Adige, con una splendida vista sull’Alpe di Siusi e lo Sciliar, fino ad arrivare dopo due ore e mezza circa al Rifugio Comici. Sulla strada cavalli e mucche in libertà.

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Quest’ultimo tratto può essere un po’ disagevole se si hanno bambini piccoli che camminano, perché nei tratti più ripidi non ci sono cordini a cui tenersi, dalle pareti scendono rivoli d’acqua che rendono un po’ scivoloso il cammino, ma noi abbiamo visto tante famigliole procedere con tranquillità.

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Arrivati al Rifugio Comici, all’avanguardia e in una posizione incantevole, prendetevi una sosta per  completare il giro, perchè manca ancora un’oretta. L’intero giro dura in totale circa 6 ore, ma c’è una soluzione per chi volesse dimezzarne i tempi (con i bimbi è bellissimo, non fatevi spaventare anche se sono tre ore di cammino!): da Passo Sella  sale infatti la cabinovia Forcella Sassolungo, che arriva alla forcella che separa il Sassopiatto dal Sassolungo. Aperta fino al 1 ottobre dalle 8.15 alle 17 (13 euro solo andata, 9 euro bambini, info: 0462609500), arriva fino al Rifugio Demetz permette dopo una netta ma breve discesa di raggiungere prima il Rifugio Vicenza e poi il sentiero che costeggia l’intero gruppo montuoso.

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Potete scegliere la direzione che volete, ma io vi consiglierei quella a a sinistra, raggiungendo quindi il Rifugio Sassopiatto, la Malga  Sassopiatto, il Rifugio Pertini, il Friedrich August, il Rifugio Salei (foto sotto), e così via a ritroso.

Per mangiare va bene qualsiasi soluzione. Insomma, qualsiasi scelta facciate questo sentiero è un’esperienza davvero potente. Di quelle che mai usciranno dalla vostra testa. E non saranno necessarie foto per farvi rimanere impresse tutte queste bellezze.

Trekking con gli asini al Ballino

Come si inizia a raccontare un’esperienza meravigliosa vissuta insieme ai propri figli senza che le parole la impoveriscano? Un compito difficile, davvero. Quando si arriva a “Le Vie degli asini – Trekking and Therapy”, non ci si rende conto che nel giro di una manciata di ore si uscirà letteralmente trasformati.

ZERO STRESS

L’atmosfera rilassata di questo ambiente curatissimo, dove le risate dei bambini si alternano al raglio degli asini, avvolge completamente mettendo tutto nella giusta prospettiva. I problemi si lasciano fuori dal cancello,  tuttalpiù si rivelano ad Angiolina, che con le sue grandi orecchie e il suo carattere dolce, è sempre pronta a custodire i segreti di quanti hanno voglia di condividerli con lei.

COME ARRIVARE

Per raggiungere l’azienda agricola “Le vie degli asini” (dove potrete acquistare anche ottima verdura di stagione)  dovete superare le Terme di Comano (se arrivate a Trento) e anche l’abitato di Fiavè e raggiungere il passo del Ballino. Diversamente, se arrivate da Tenno, superate il lago e proseguite per il passo.

Si può lasciare la macchina nell’ampio parcheggio esterno (è anche il parcheggio dell’adiacente ristorante) e si attraversa a piedi il grande cancello che indica l’inizio di questa avventura.

UNA CALOROSA ACCOGLIENZA

Ad accoglierci ieri c’era Gianni che, come dice lui, ha tanti figli “a quattro zampe”, che cura in modo esemplare, così come esemplare è questo luogo bellissimo in cui i dettagli,  i fiori e le piante, fanno la differenza. Un vero salottino verde nel cuore delle Giudicarie. Manola invece non c’era, ma si respira, anche attraverso i racconti di Gianni, la sua immensa passione per gli animali e per tutto il loro potenziale, soprattuto per quanto riguarda la terapia con i bambini. Meraviglioso! Questo per loro è certamente un lavoro, ma di sicuro ancora di più una passione. Gianni ci ha raccontato di come è nata l’idea di creare quest’oasi di pace, di come ogni asino (e a dire il vero ogni animale) che è entrato a far parte di questa grande famiglia abbia alle spalle un storia, talvolta triste e talvolta allegra, come quella di Cassia, entrata subito nel loro cuore.

TANTI ANIMALI

Per vedere gli animali che ci sono oltre agli asinelli non occorre nemmeno “cercarli”: saranno loro a venirvi incontro: chi raglia, chi starnazza, chi grugnisce e così via.. in un simpatico coro di bestiole felici. Una vera oasi della quale tutti sono felici di far parte.

GLI ASINI

Gli asini naturalmente attirano subito l’attenzione, nel loro grande recinto centrale. Li abbiamo accarezzati, spupazzati e spiumacciati a dovere.  Qualche anno fa, alla nostra prima visita, Nerone era un cucciolo e ci aveva fatto impazzire con quel musino che si ritrovava, oggi invece, dal recinto in fondo alla tenuta separato dalle femminucce, si fa sentire, soprattutto quando partiamo per il trekking…gelosone!

Abbiamo conosciuto le caprette, le galline e il gallo, le oche e le anatre (sempre in coppia), i porcellini d’india, i coniglietti e infine Oliva & Ginger, due simpatici maialini vietnamiti.

IL TREKKING CON GLI ASINI

Ma il momento più emozionante è stato naturalmente quello del trekking someggiato. Dopo aver spazzolato con cura e tenerezza il loro asinello i bambini possono salire sulla sua groppa preparata con cura da Gianni con la sella e, grazie all’aiuto di mamma e papà che guidano l’animale, possono definitivamente lasciarsi cullare dal loro dolce andamento.

Il trekking ci ha portato fino alla bellissima cascata Rio Ruzza, una super scoperta. La cascata si trova proprio sopra il passo, attraversando il centro abitato e seguendo il sentiero segnalato (si può fare anche a piedi naturalmente). Tanta salita, ma poi un bellissimo regalo della natura: acqua freschissima che sgorga da una falesia molto alta. Beviamo con i bicchieri di plastica provvidenzialmente portati da Gianni, direttamente dalla cascata: wow!

Due ore di passeggiata in mezzo al verde e all’ombra, con uno sguardo panoramico anche sui laghi di Tenno e Garda. Il trekking è assolutamente consigliato perché in fondo a camminare sono i grandi, mentre i piccoli si divertono un mondo e non fanno fatica, godendosi il contatto con gli asini. Ci piace!

ATTIVITÀ

Le attività che si possono svolgere qui sono tantissime: trekking someggiato, giornate in asineria (per tutta la famiglia o solo per i bambini), mediazione e co-terapia, progetti per le scuole e team building. Tutte attività che rieducano alla consapevolezza dei propri sentimenti, al contatto col sentire e alla capacità di esprimere emozioni, che aiutano a riacquistare fiducia in se stessi e nella propria capacità di comunicare e instaurare relazioni.

INFO E CONTATTI

e-mail: leviedegliasini@gmail.com

tel: 338 9902531

NEI DINTORNI

Al Rifugio Comici davanti al Sella

Passeggiata molto scenografica che ha due varianti: una per i passeggini e l’altra per chi non teme ostacoli sul cammino. Si lascia la macchina a Passo Sella (6 euro al giorno), tra la Val di Fassa (10 chilometri da Canazei) e la Val Gardena.
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Stesso punto di arrivo (dopo circa un’ora, in leggera salita): Rifugio Comici, a 2154 metri d’altitudine. Un rifugio moderno e all’avanguardia, a partire dagli incredibili bagni tecnologici che vi lasceranno a bocca aperta (con cromoterapia) e continuando con i tavoli che girano su un perno, modificando così l’orientamento a seconda del sole.

DSC_1139I bambini invece apprezzeranno il lungo scivolo, a cui si accede dopo essere saliti su una paretina di arrampicata e su una scaletta, mentre i genitori rimarranno piacevolmente stupiti dai materassini verdi gratuiti che si possono utilizzare per sdraiarsi comodamente sul prato (altro che sdraio!) davanti ad un panorama d’eccezione: il Gruppo Sella con il suo maestoso Piz Boè e poi la Marmolada con il suo ghiacciaio.

DSC_1158Una bella passeggiata che attraversa la Città dei Sassi (il percorso per passeggini si inoltra anche nella zona dove è facile vedere le marmotte), i pascoli con le mucche, fino ad arrivare in questa struttura che è nota per servire d’inverno ottimi piatti di pesce. D’estate invece i piatti forti sono quelli della tradizione altoatesina, con degli squisiti dolci in bella mostra sotto le campane di vetro e camerieri impeccabili pronti per farvi gustare un’ottima esperienza culinaria.

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E per chi ha un amico a quattro zampe, c’è pure il dog bar.

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Approfittate delle prossime belle giornate: zaino in spalla e via! Vi ricordo che da Passo Sella parte un’altra bella passeggiata di circa 20 minuti, fattibile sempre con il passeggino, che porta ad un altro rifugio meritevole: il Rifugio Salei, con i giganti tappeti elastici su cui saltare di fronte alle Dolomiti. Qui si può anche dormire, e che bontà in cucina! Chi volesse poi proseguire verso una malga con i fiocchi può arrivare in circa due ore alla Malga Sasso Piatto. Tutti posti uno più bello dell’altro. Buone gite!

Passeggiando nella splendida Val Casies

Aperta da dopo Natale  a metà marzo tutti i giorni, escluso lunedì. Riapertura estiva dal metà giugno a ottobre. 

Se non siete mai stati in val Casies dovete andarci prima o poi! A noi piace moltissimo perché è ancora turisticamente poco frequentata e i ritmi sono quelli di una volta, con mestieri antichi, tanti animali, stalle, malghe e moltissima natura! Ci si arriva percorrendo la val Pusteria fino a Monguelfo, quindi prendete la deviazione per la val Casies. Il nostro punto di partenza e relativo parcheggio – gratuito – è in fondo alla valle, a S.Maddalena.

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La nostra meta è la malga Kradofer (1704 metri di altitudine), raggiungibile anche con il passeggino su comoda strada forestale, d’inverno usata anche come pista da slittino! Dopo circa 45 minuti di passeggiata, che ci permette di ammirare bellissimi boschi, piccole cascate e prati, passiamo accanto alla malga Messner e in 10 minuti arriviamo alla malga Kradofer. Qui la vista sulla valle è decisamente pazzesca! All’ingresso ci accolgono simpatiche caprette, mentre sui prato pascolano placide le mucche…

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Ma sono i giochi che ci stupiscono, allestiti con tanto amore dai proprietari. Ecco un trenino e un trattore fatto con i tronchi di un albero e poi una grande tenda indiana con un coloratissimo totem e le altalene.

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Su un grande sasso ecco una piccola palestra di roccia e il tunnel: tantissimi giochi in tutta sicurezza! Qui si mangia davvero bene: noi abbiamo assaggiato i canederli, la polenta e salsiccia e l’ottimo strudel.

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Ma i piatti sono davvero tanti e il profumo delle verdure e la carne sulla griglia si espande deliziosamente nell’aria! Per il ritorno, a chi non ha il passeggino consigliamo il “Sentiero dello Scoiattolo” che parte proprio davanti alla malga e ci permette di raggiungere il nostro punto di partenza (seguite il simpatico scoiattolo posizionato sulgi alberi!). Questo percorso è decisamente più bello e offre una bellissima vista. In un’ora circa eccoci di nuovo a S.Maddalena: prima di ripartire vediamo una miriade di altre frecce segnaletiche con indicazioni di ulteriori malghe. Noi ci siamo ripromessi di ritornarci e di provarle tutte!

Lago di Carezza: anche con il passeggino

Quella che vi consigliamo è una splendida passeggiata che vi porterà in due ore circa al famoso lago di Carezza. Uno specchio d’acqua inconfondibile, con i suoi colori tra lo smeraldo e il turchese, sovrastato dalle cime del Catinaccio e del Latemar.

Ci si può arrivare anche in macchina naturalmente (sia da Bolzano passando per la Val d’Ega che dalla Val di Fassa dal Passo Costalunga), ma volete mettere la bellezza di una passeggiata con un dislivello minimo (tanto che è appunto percorribile anche con i passeggini un po’ strutturati, vista la strada sterrata) tra boschi rigogliosi e prati verdi? Noi l’abbiamo percorsa in bicicletta, incontrando diverse famiglie attrezzate con passeggini, bici piccoline e bimbi al seguito!
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Si parte da Obereggen, dal parcheggio che si trova poco dopo gli impianti di risalita (possibilità di posteggio anche per i camper). La salita è minima (tranne alcuni brevi tratti) e soprattutto la meta vale la fatica. Una volta arrivati al lago potrete percorrerne l’intero perimetro, non si può fare il bagno, ma ci sono alcune zone attrezzate con tavole e panche per fermarsi a mangiare qualcosa. Ci sono anche i bagni pubblici, un bar ed un negozio di souvenir, da cui è inutile dire che ci siamo tenuti alla larga 😉
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Chi vuole fare ancora due passi può salire (questa volta senza passeggino) fino al Lago di Mezzo in una ventina di minuti. Un posto selvaggio, dove i cani possono correre in libertà.

Se vi va di visitare un luogo sicuramente tra i più belli specchi d’acqua trentini o altoatesini, questo è quello che vi consigliamo, se  il tempo è dalla vostra parte scatterete foto indimenticabili…. 💚

Piscina al Cavallino Bianco (Rumo)

Il centro benessere all’Hotel Cavallino Bianco di Rumo, in Val di Non, è perfetto per gli adulti (QUI le info), ma è molto carino anche per una giornata in famiglia, con bambini piccoli che possono godere della bella piscina, sia interna che esterna, e del solarium. L’ideale potrebbe essere in più adulti, in modo tale da poter usufruire a turno anche della sauna, biosauna, bagno turco e doccia emozionale (accesso vietato ai minorenni, 18 euro al giorno per entrambe le zone).

I bambini accompagnati da un adulto possono accedere alla piscina, che è alta 1,40 metri, tutti i giorni dalle 9 alle 20 (cuffia obbligatoria, raccomandato un tono di voce basso). Riscaldata (31° C), interna ed esterna, ha l’idromassaggio, la cascata cervicale e il nuoto controcorrente. I bambini fra i 3 e gli  8 anni pagano 4 euro per l’ingresso in piscina, sopra gli 8 anni e fino ai 12 6 euro (Dai 12 in su sono considerati adulti). Gratis sotto i 3 anni.

Molto interessante anche la grotta salina, per il benessere delle vie respiratorie, della pelle e dei bambini. Si tratta di una stanza col pavimento cosparso di sale, mantenuta ad una temperatura costante tra i 18 e i 24 gradi de un’umidità dal 45 al 55%. Un particolare micronizzatore nebulizza il cloruro di sodio purissimo e ne permette l’inalazione per via respiratoria, apportando grandi benefici. Il cloruro di sodio ha un effetto battericida per le vie respiratorie e per la pelle, ed è molto utile anche per i bambini e per chi soffre di allergie. La seduta singola in grotta salina costa 25 euro, mentre i bambini fino ai 12 anni possono accedere gratuitamente, accompagnati da un adulto. Pacchetti d’ingresso: 3 sedute € 60 a persona, 6 sedute € 100 a persona.

Consigliamo questo posto perché:

  • è in un territorio incontaminato, che permette di effettuare delle belle escursioni, come il Giro delle Malghe di Proves e l’esplorazione in kayak delle gole del Rio Novella, al Lago di Santa Giustina
  • il ristorante propone ottimi piatti, sia per pranzo che per cena, con materie prime selezionate e del territorio
  • la gestione è attenta e curata nei dettagli
  • se soggiornate nell’hotel, c’è la stanza dei bambini, con giochi, calcetto ed una cucina sempre a disposizione per preparare pappe e cibi per i piccoli a qualsiasi ora.

Maggiori informazioni sul SITO o telefonando allo 0463531040.

La roggia che va da Tel a Marlengo

Avevamo già percorso il sentiero dell’acqua che va da Marlengo a Lana e questa volta abbiamo voluto fare l’altro tratto. Quello che da Tel (Parcines) porta a Marlengo: un tratto un po’ più ombreggiato, nel bosco, quindi più adatto nelle soleggiate giornate estive. Una cosa è sicura: chi ha detto che una passeggiata per essere indimenticabile deve anche essere impegnativa non ha mai avuto la fortuna di camminare lungo queste antiche vie d’irrigazione.

Questa di Tel in particolar modo è adatta a tutti: il sentiero inizia esattamente a pochi metri dal parcheggio di Tel. Noi abbiamo lasciato la macchina lungo la strada, per capirci dove ci sono i furgoncini che vengono mele e würstel. C’è un parcheggio piuttosto grande anche sull’altro lato della strada, ma per trovare posto è consigliato arrivare presto.

Abbiamo incontrato lungo la strada anche un paio di passeggini; è fattibile, ma lo sconsigliamo perché il sentiero a tratti è stretto e piuttosto dissestato con pietre e radici che sporgono.

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La passeggiata è semplice e tranquilla. Ecco, magari con il corso d’acqua che scorre accanto c’è il rischio di ripescarli con una scarpa bagnata, mettetelo in conto!

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Dopo circa una mezz’oretta abbiamo incontrato un bivio, si può scegliere se continuare in piano seguendo il sentiero dell’acqua o salire lungo l’altro percorso che porta verso un ristorante. Noi abbiamo deciso di salire, sicuri che prima o poi ci saremo ricongiunti con il sentiero dell’acqua. Come in effetti è stato: seguite le indicazioni per Forst, dove si trova anche la famosa Birreria omonima, ed ad un certo punto trovate il cartello che indica la direzione da prendere.

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Tra ponti da attraversare, passaggi scavati nella roccia, il rilassante scroscio dell’acqua ad accompagnare ogni passo ed un panorama unico sulla vallata è stata proprio una bella gita.

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Nei pressi di Marlengo (circa una ventina di minuti prima) si attraversa un ristorante che è davvero un piccolo gioiello. Prima di tutto il “si attraversa” è da prendere alla lettera: tavolini e pergolato si trovato su entrambi i lati; poi è davvero caratteristico e con prezzi abbordabilissimi (raggiungibile anche in macchina).

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Curiosando sugli altri tavoli abbiamo visto porzioni di pasta servite direttamente nella padella, fette di torta gigantesche accompagnate da un barattolo di confettura, crepes dolci grandi quanto una pizza maxi… insomma, ci siamo ripromessi di tornare al più presto!

A questo punto noi abbiamo deciso di tornare indietro, ma per chi decide di proseguire, a Marlengo (o anche a Lana se siete proprio camminatori instancabili) si ha la possibilità di prendere i mezzi pubblici che riportano alla macchina.

Leno2001: la piscina comunale di Rovereto

Questa centro che sorge lungo le sponde del Leno è la piscina comunale di Rovereto. Aperta e molto sfruttata d’inverno ha anche una bellissima area scoperta per l’estate.

Per quanto riguarda la piscina coperta, questa struttura conta due vasche: una agonistica, aperta il lunedì e il giovedì, e una didattica aperta gli altri giorni della settimana. 

Per chi non si vuol limitare all’attività in acqua in questo centro si trova anche tutta una parte dedicata al fitness: sala pesi aperta dal lunedì alla domenica e due sale fitness dove vengono organizzati anche corsi strutturati per bambini.

Per gli amanti del wellness si trovano nel centro: sauna finlandese, biosauna, bagno turco, stanza del sale, stanza del ghiaccio e zona relax, ma anche un servizio di estetista con vari trattamenti possibili. 

Per chi avesse scordato qualcosa di utile all’attività ecco il negozio sportivo proprio dentro il centro e per quelli che non rinunciano a un caffè o a uno spuntino anche il bar con area ristoro.