Author - Silvia

Col Rodella: saltando di fronte al Piz Boè

Se siete in Val di Fassa e salite con la funivia che da Campitello sale al Col Rodella potete andare a piedi fino al Rifugio Salei (quota 2225 metri) in dieci minuti circa. Ci si arriva anche con una comoda passeggiata di 15 minuti da Passo Sella.
Fantastici i due tappeti elastici verdi con il prato, di fronte ad un paesaggio spettacolare che dà sul Gruppo del Sella e il Piz Boè.
Alle spalle, gli imponenti massimi del Sassolungo e del Sassopiatto. In questo posto c’è anche una piccola fattoria, un laghetto con le trote, un sorprendente orto ad alta quota e diversi giochi per i bimbi come le altalene e un lungo scivolo.
L’ideale anche per chi ha bimbi piccoli ma non vuole rinunciare al piacere dello stare in montagna.

Ottima anche la cucina, con i classici piatti altoatesini ma rivisti in chiave moderna. Notevoli le costine con patate saltate e cavolo cappuccio, così come i canederli con il goulash.

Parco delle funi di Coredo: super!

Siete alla ricerca di un bel parco in mezzo agli alberi i bambini possono divertirsi come matti? Allora il posto giusto è il parco delle funi di Coredo, che si trova poco fuori dal centro di Coredo, in via alla Torre, dalle parti del polo scolastico. Il parcheggio è ampio e dà direttamente su un immenso prato verde, attraversato il quale si trovano, ancorati ad alti alberi che garantiscono tantissima ombra, le varie postazioni di gioco.

Qui i bambini non hanno che l’imbarazzo della scelta: ponti da attraversare

Ragnatele da scalare

“nidi” in cui rifugiarsi e dondolare…

Il tutto sotto le folte chiome degli alberi. I piccoli si divertono tantissimo mentre mamma e papà possono rilassarsi seduti su una delle panchine (o l’amaca!) presenti.

E’ un parco perfetto per completare una giornata in Val di Non, se siete alla ricerca di idee per altre cose da fare in zona vi possiamo consigliare i sempre meravigliosi laghetti di Tavon e Coredo, o l’avventuroso Sores Park perfetto nel caso abbiate i bimbi che di arrampicate non ne hanno mai abbastanza!

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Canyoning in Val Noana: avventura super!

Il canyoning nel torrente con le guide alpine Aquile di San Martino è un’attività imperdibile in Primiero e precisamente nella laterale Val Noana:  Avventuroso ed indimenticabile, si tratta di un percorso lungo meno di un chilometro (fattibile in tre ore circa), che non richiede una particolare preparazione atletica o conoscenze tecniche: con le guide infatti tutti potranno scendere nel canyon scavato nei secoli dall’acqua del torrente tra ostacoli da superare, scivoli naturali, tuffi in pozze di acqua cristallina e calate con la corda. Richiesta solamente un po’ di praticità in acqua.

Bello poter scoprire angoli spettacolari inaccessibili a piedi, in un susseguirsi di sorprese naturali una dopo l’altra in questa forra selvaggia ed affascinante con pozze, cascate, scivoli e salti d’acqua. Emozionante l’arrivo con vista spettacolare sul lago Noana,bacino artificiale ad uso idroelettrico.

Bambini e adulti si divertiranno non poco a tuffarsi e con una breve nuotata raggiungere la riva o gli appigli per proseguire .

Info utili:

  • durata percorso: tre ore circa
  • da che età: a partire dagli 8 anni circa
  • attrezzatura: vengono fornite muta, cappuccio, calzari e guanti  per proteggersi dal freddo; caschi e imbraghi.
  • cosa portare con sé: scarponcini da montagna, scarpe di ricambio, costume, ciabatte, asciugamano, un ricambio completo
  • periodo: da maggio a settembre
  • costi: 55 euro per gli adulti, 45 fino ai 15 anni, tariffe speciali per gruppi

uscite: una al mattino e una al pomeriggio, solo su prenotazione allo 📞 0439 768795

Dove mangiare nei paraggi?

Noi abbiamo pranzato al Rifugio Fonteghi (aperto d’estate e fino a metà ottobre – 📞0439 67043 – 📞348 8744685) che si trova proprio nei pressi del punto di partenza del canyoning.

Il rifugio propone una cucina tipica e casereccia, in un locale dall’arredamento rustico. Ci sono piaciuti molto i primi piatti, in particolare le tagliatelle con le finferle, buoni anche i canederli. Come secondo invece abbiamo provato la carne salada con le patate.

La signora Franca, gestrice del rifugio, ci ha inoltre mostrato le stanze per il pernottamento (18 posti letto con 2 quadruple per famiglie), semplici nell’arredamento in legno e ideali se volete trascorrere qualche giorno immersi nella splendida natura incontaminata della Val Noana.

Dal Rifugio Fonteghi parte inoltre l’escursione che vi porterà al nuovissimo ponte tibetano in Val di Riva, noi ci siamo stati a scoprirlo recentemente, ecco il nostro racconto!

Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla Valle del Primiero, CLICCA QUI!

Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernaleCLICCA QUI!

Wolfsthurn: il castello delle 365 finestre!

Avete mai sentito parlare del maniero delle 365 finestre?! Sopra la località di Mareta, in Val Ridanna (20 minuti d’auto da Vipiteno) si erge imponente il castello di Wolfsthurn, che ospita tra l’altro l’interessante museo della caccia e della pesca, sezione del Museo etnografico di  Teodone. Con le sue 365 finestre appunto questo maniero barocco è uno dei castelli più belli del Tirolo. Tra sale festose e ricche i bimbi si lasceranno sicuramente coinvolgere dalla ricca collezione di accessori della caccia e della pesca e dai tanti animali imbalsamati che si trovano al secondo piano nobile.

Molto interessante è anche la sezione pedagogica che si trova nelle cantine del castello. Qui i bambini possono sbizzarirsi nel riconoscere i versi degli animali, scovarne le impronte, giocare con le corna dei cervi!

Da non perdere anche il sentiero tematico “Bosco e Acqua” che si snoda per circa 1 km dal paese al castello ed è percorribile anche in passeggino.

Un bel itinerario all’ombra del bosco (ideale se cercate riparo dal caldo durante l’estate) che segue il corso di un bel torrente tra installazioni artistiche. Le diverse stazioni e i tabelloni forniscono in modo semplice e chiaro informazioni interessanti sul bosco e sull’acqua. Alla fine una bella sorpresa! L’area faunistica con i daini bianchi! 

Il castello si trova sopra Vipiteno, ad un’ora e mezza da Trento.

Per maggiori info chiamare al numero 0472 758121 www.wolfsthurn.it

Aperto dal 1° aprile al 15 novembre

Orario: 10.00 – 17.00.

Domenica: 13.00 – 17.00

Giorno di riposo Lunedì. Chiuso il 1° novembre.

Se siete in zona naturalmente non potete perdere la vista alle Miniere della Val Ridanna (qui tutte le info).

Volete fermarvi a dormire in zona?! Obbligo prenotare allo Schneeberg Family Hotel (10 minuti da qui). Un vero paradiso per le famiglie ed i bambini. Parola nostra che lo abbiamo provato! Qui tutte le info…

Rankipino, bello anche un pezzettino

Se il percorso ciclopedonale Rankipino in Alta Val di Non è ideale per gli amanti della mountain bike; noi ne abbiamo scovato un tratto che è perfetto per le famiglie con bambini, ottimo anche in passeggino durante le calde giornate estive. L’itinerario, lungo 57 chilometri in totale (attraversa i comuni di: Senale San Felice, Castelfondo, Brez, Cloz, Romallo, Revò, Cagno, Rumo, Livo, Bresimo e Cis), ha infatti un tratto pianeggiante tra Cloz e Revò accessibile a tutti: pianeggiante, ombreggiato, sterrato ma con fondo compatto (adatto quindi anche al passeggino) e con una bellissima vista al punto d’arrivo.

Si parte dal campo sportivo di Cloz (900 metri di altitudine, ampio parcheggio) e seguite le indicazioni per “Mostizzolo” – “Revò”.  Seguiranno tratti nel bosco, aperti sul panorama circostante oppure affiancati da meleti. Come dicevamo questo tratto è ideale per essere percorso, oltre che in bici, anche in passeggino soprattutto perchè nel pomeriggio d’estate è una delle poche passeggiate ombreggiate e fresche della zona.

Il grande spettacolo sarà però vedere apparire il lago di Santa Giustina sulla vostra sinistra, dopo circa un’ora, in tutta la sua bellezza. Lo potrete ammirare anche dalla terrazza panoramica, con panche in legno, che troverete sul percorso.

La passeggiata prosegue poi addentrandosi nella valle che porta fino a Lauregno, quindi chi vuole può proseguire ancora un po’. Noi siamo tornati indietro, invece, sulla strada dell’andata, godendo della pace e della tranquillità di quei luoghi, da noi ancora così poco conosciuti.
Al campo sportivo di Cloz c’è anche un bicigrill, dove potete fermarvi a mangiare e bere, ma anche noleggiate sia le mountainbike che l’e-bike. Per mangiare tuttavia noi vi consigliamo caldamente di raggiungere il vicino Maso Plaz. Potete farlo sia a piedi (o in bici) sempre attraverso la Rankipino, oppure in macchina raggiungendo la frazione Arsio di Brez e seguire le indicazioni per “Giardino della Biodiversità Maso Plaz” (QUI i giudizi Tripadvisor).

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Sull’Alpe di Resciesa, ad Ortisei

Durante il nostro soggiorno al fantastico Maso Tiscion, ad Ortisei, siamo stati sull’Alpe di Resciesa, spettacolare altipiano con vista sul Sassolungo e il Sassopiatto, ma anche sulle Odle. Siamo infatti a cavallo tra la Val Gardena e la nostra amata Val di Funes.

Si parte dal centro di Ortisei con la funicolare (aperta da maggio ad ottobre, costi ed orari QUI), che in una decina di minuti porta a poco più di 2000 metri. All’arrivo trovate subito un ristorante, ma il nostro consiglio è quello di proseguire per una quarantina di minuti fino al Rifugio Resciesa, a quota 2164 metri. Dopo una breve salita di dieci minuti – con panorama mozzafiato sulle Dolomiti – la passeggiata diventa pressoché pianeggiante. Noi, nonostante fosse maggio, abbiamo trovato ancora un po’ di neve, ma torneremo sicuramente anche d’estate perché il posto è favoloso.

Una volta arrivati al rifugio, che ha anche camere per la notte, potete fare un piccolo giro ad anello che vi porta in due posti magici: prima la croce della vetta del Resciesa, raggiungibile in salita in una ventina di minuti (che dà sulla Valle Isarco e Bressanone e offre la possibilità di vedere meravigliose albe e tramonti) e poi la chiesetta di Santa Croce: proprio lì sotto a dieci minuti, un autentico gioiello fuori dal mondo.

Dalla chiesa si può tornare direttamente al Rifugio Resciesa, dove vi aspetta la simpatia di David e un menù decisamente sfizioso: accanto ai piatti della tradizione (ravioli a mezzaluna fatti in casa, con spinaci e burro fuso; cotoletta con patate saltate, taglieri di formaggi e salumi locali) ci sono infatti proposte molto particolari, tipo i ravioli con formaggio fresco di capra, ricotta di pecora ed erbette di montagna.

Notevoli anche i dolci, tra cui la panna cotta con latte di capra, crema di lamponi, menta, zenzero e limone. Talmente buona che ha vinto anche un premio a livello nazionale!

Bello anche all’interno, il punto forte è sicuramente la terrazza panoramica con vista sulle Dolomiti. Una favola da godere sulle numerose sdraio. David ci ha anche allietato con un po’ di musica tradizionale, per completare questo quadretto delizioso.

Si torna per la stessa via dell’andata, scendendo poi a piedi fino al paese (due ore circa) oppure prendendo di nuovo la funicolare. Per la prossima volta teniamo a mente che dalla stazione a monte si può raggiungere in un’ora circa anche il Rifugio Brogles.

W il Casteller! Oasi in città per animali feriti

IL CENTRO DELLA FAUNA ALPINA DI CASTELLER E’ ATTUALMENTE CHIUSO

Ma lo sapevate che ad una manciata di minuti (in macchina) dalla città esiste una vera e propria oasi per gli animali feriti? Si tratta del Centro Fauna Alpina di Casteller.

Nato negli anni ’60 in un bosco in degrado rinaturalizzato, il Centro Fauna Alpina di Casteller, è un vero e proprio “ospedale” per la cura e la riabilitazione degli animali selvatici feriti. Chi ha la possibilità, una volta guarito, di tornare in libertà viene liberato in un ambiente idoneo, mentre chi non è più in grado di vivere allo stato selvatico viene ospitato in ampi recinti pieni di verde e alberi.

In questo centro, gestito dai guardiacaccia, è possibile vedere tantissimi animali: cervi, caprioli, cinghiali, volpi… che, insieme alla ricchissima vegetazione, trasformato questo posto nella periferia della città in un vero e proprio paradiso naturale.

Anche se durante l’anno le visite private sono chiuse, sono tantissime le scolaresche che vengono qui in gita e, in questo ambiente naturale e protetto, hanno la possibilità di conoscere un’infinità di cose sulla fauna e la flora che ci circonda. Un’occasione davvero unica per sensibilizzare i bambini (e perché no anche gli adulti) sull’importante tema della salvaguardia ambientale.

Maggiori informazioni: tel. 0461 825834

Bosco dei Pini Neri: il cesto picnic e…

Il Ristorante Bosco dei Pini Neri a Trambileno, a dieci minuti da Rovereto, è uno dei nostri preferiti in Trentino. Gestito da Mauro Nardelli (nella foto sotto) assieme alla moglie Rita dal 2009, è un luogo dove si sta bene per tanti motivi.


Perfetto anche per festeggiare occasioni speciali (matrimoni, comunioni, anniversari), mescola i sapori della cucina di una volta con piatti innovativi e gustosi.
Ci piace molto questo ristorante perché:

  • ha una cucina sana, con tantissimi prodotti preparati in casa (pasta, ravioli, gnocchi, pane, dolci). Prevalente l’utilizzo dell’olio (solo del Garda Trentino), piuttosto che del burro, ad esempio nella mantecatura dei risotti. Grande attenzione ad allergie ed intolleranze.
  • valorizza le eccellenze del territorio, grazie ad una rete di produttori solida e di qualità
  • è immerso nel verde ed ha un panorama bellissimo sulla Vallagarina


Apertura: il venerdì e il sabato a pranzo a cena; la domenica solo a pranzo); altri giorni per gruppi di almeno 10 persone. Elegante all’interno, con la bella stagione è una meraviglia stare nella terrazza esterna.

Il menù cambia settimanalmente, a seconda dei prodotti disponibili. E quando termina un piatto, si passa a quelli rimanenti e via. Questo l’unico modo per assicurare sempre la giusta qualità, nello stile improntato all’home made e al prodotto fresco. Provare per credere. In questo posto tra l’altro spuntano spesso e volentieri delle novità, ecco le ultime.

IL CESTO PIC NIC 

Una proposta per chi vuole concedersi un break dalla quotidianità sui prati nei dintorni o lungo le passeggiate vicino al ristorante. Si può richiedere il cesto scegliendo tra i piatti del menu o con i prodotti del territorio accompagnati dal pane fatto in casa. La proposta è integrata, a richiesta, con suggerimenti di percorsi e attività adatti a grandi e piccoli.

IL PRANZO DELLA DOMENICA 

Le parole “pranzo della domenica” richiamano immediatamente il concetto di “famiglia”, quando si approfitta per stare insieme  in tutta tranquillità. E’ il momento dei piatti tradizionali, degli arrosti, delle chiacchiere in giardino. Un’ottima alternativa al pranzo della mamma e della nonna, per gustare un’esperienza gastronomica che in casa per mancanza non è sempre fattibile. Un bel modo per ritrovare il senso sociale della tavola e dello stare assieme. Il Bosco dei Pini Neri mette a disposizione il locale, accogliendo come in “ famiglia” gli ospiti e offrendo cibo di qualità dai sapori semplici con prodotti di piccole aziende di eccellenze agroalimentari del territorio.

PRANZO A DOMICILIO

E se si vuole rimanere a casa (o in un altro luogo, a scelta, a Rovereto e dintorni) senza avere il pensiero di cucinare? Si può richiedere di avere le pietanze del menù del ristorante, a domicilio. Perfetto per chi non vuole rinunciare ad una cucina di livello, ma rimanere nell’intimità della propria casa, per chi ha bimbi piccoli e vuole evitare di stare a lungo al ristorante, per chi ha un’occasione speciale e vuole una proposta unica ed originale.

Informazioni e prenotazioni:
📞 349.3849933
📧 gina@ristoranteboscodeipinineri.it
Facebook: ristorante Bosco dei Pini Neri

Da visitare nei dintorni:

Moltissime anche le passeggiate nella natura da effettuare nei dintorni, in questo angolo di Trentino genuino e lontano dal turismo di massa.

Malga di Cloz: il gusto del formaggio

Per arrivare a questa malga, che fa parte del progetto Trentino di Malga* oltre che essere una delle tappe del giro delle malghe di Proves (l’intero giro delle malghe – Lauregno, Castrin , Kessel Alta, Kessel bassa, Revò e Cloz – prevede un percorso circolare di circa 4 ore, di media difficoltà) si parte dal parcheggio Hofmahd, sulla strada che dal paese di Revò in Val di Non porta in Val d’Ultimo. Seguendo le indicazioni si trova, dopo la prima galleria, il grande piazzale dove lasciare l’auto. Qui si hanno diverse possibilità, adatte a tutte le esigenze.

In una decina di minuti, percorrendo la strada forestale che procede in leggera salita, percorribile con i passeggini, si raggiunge la Malga di Cloz a 1732 metri d’altitudine, la prima del percorso. L’ambiente è curato e molto accogliente, a cominciare dagli esterni. Salendo per l’altra strada forestale in una quarantina di minuti scarsi si arriva a Malga Lauregno: una delle malghe toccate del famoso Anello delle malghe delle Maddalene. In altri cinque minuti si raggiunge la Malga Di Revò e la Malga Kessel bassa e poi a Malga Kessel di sopra (1917 metri).

Questa malga è aperta in estate e nei weekend invernali e ha un’ottima cucina a base di ingredienti locali e prodotti in malga, assolutamente a “metri zero”.  In estate è aperto anche lo spaccio dove si possono acquistare formaggi e altri prodotti caseari.

Sara, 24 anni, è la casara di questo luogo in cui il formaggio è un’arte: giovane e fantasiosa ha seguito le orme del papà e dopo alcune esperienze all’estero, tra cui anche in Svizzera, è tornata in Trentino e si occupa della produzione qui alla malga di Cloz in un modo che lei definisce “naturale”.

Qui la produzione principale è il nostrano, che Francesco Gubert, il nostro esperto numero uno di formaggi, sostiene essere di ottima qualità. Questo perchè ha una crosta e una forma geometrica perfetta, senza gonfiori e senza difetti. Una curiosità: per scoprire l’interno delle forme di formaggio esiste uno strumento che si chiama “tassellatore” che serve per scavare, nel modo meno invasivo possibile, un piccolo foro da cui estrarre un campione di pasta di formaggio. Questa è una operazione che viene fatta dai casari per capire come si sta evolvendo la produzione, ma anche dagli agronomi come Francesco (oppure dai golosi per assaggiarlo prima del tempo, ma questa è un’altra storia 😉 ).

Ma non solo nostrano qui alla Cloz: anche il casolet, tipico della Val di Rabbi, ha ampio spazio in questa produzione. Il casolet può essere classico, ma anche con aggiunte speciali: peperoncino, pepe rosa, rosmarino, erba cipollina, timo e chi più ne ha più ne metta. Decisamente una vasta scelta!

Nello spaccio della malga si trovano altri prodotti di eccellenza: burro, yogurt, ricotta, ma anche prodotti particolari come la crema mou o altri prodotti freschi che nascono dalle richieste speciali degli affezionati clienti oppure dall’inventiva di Sara.

Malga Cloz è una delle realtà che aderiscono al progetto Trentino di Malga, per scoprire tutte le altre, CLICCA QUI!

Dalla malga di Cloz si possono intraprendere molte escursioni alle altre malghe delle Maddalene oppure alle belle cime che circondano la malga, come cima Cornicoletto, Belmonte e Vedetta Alta.

Contatti:
📞 349 2484637
📧 malgacloz@gmail.com

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Suan Park a Ziano di Fiemme

Parco avventura che si snoda fra i pini, i larici e gli abeti, a poca distanza dal paese. È composto da diversi percorsi aerei: quello verde, il più semplice, a due metri da terra è dedicato ai più piccoli (alti almeno 80 centimetri); quello blu ha 11 passaggi di difficoltà intermedia e un’altezza massima da terra di 5 metri (per chi è alto più 120 centimetri). Il terzo percorso, quello nero, ha ben 20 passaggi impegnativi con un’altezza massima da terra di 10 metri ed è dedicato ad adulti e ragazzi con un’altezza superiore ai 140 centimetri.
In tutti questi percorsi è fondamentale l’aiuto di liane, ponti tibetani, teleferiche, reti e passerelle che permettono di passare da un albero all’altro. Non mancano le apposite strutture artificiali, tutto in estrema sicurezza. Il personale del Suan Park è qualificato e sarà sempre presente lungo il percorso per fornire tutte le informazioni e le indicazioni utili ad affrontare l’avventura in modo corretto. Compresa nei percorsi blu e nero c’è anche una doppia teleferica di 160 metri di lunghezza totale che permette letteralmente di “volare” sopra il torrente Avisio.

Nella quota d’ingresso sono compresi: imbragatura da ferrata con longes, casco, guanti di protezione. Chi vuole avventurarsi deve portare scarpe da ginnastica o scarponcini, abbigliamento sportivo e comodo.


Tutti i partecipanti vengono sempre sottoposti ad un breefing iniziale da personale qualificato prima di affrontare i percorsi, per comprendere i meccanismi del parco e i vari livelli. Vicino al parco si trova il parco giochi di Ziano di Fiemme, dotato di servizi igienici, tavoli, panchine, e una fontanella con acqua fresca.

Qui si possono anche festeggiare compleanni, oganizzare pic-nic in famiglia o altri eventi.

Per maggiori info: 347.5323839, prezzi e orari QUI.