Author - Silvia

Aldino, la via di antichi mulini

Se siete alla ricerca di una passeggiata semplice, per nulla impegnativa, adatta davvero a tutti (ma non ai passeggini perché ci sono alcuni passaggi un po’ scomodi) abbiamo noi l’idea giusta per voi: andate ad Aldino (una mezz’ora da Trento, poco sopra Ora) per seguire “il sentiero dei mulini“.

Mulini di Aldino 5 - Trentino dei Bambini

E’ una gita di un’oretta che si snoda lungo il Rio Thal; quella che all’inizio sembra una classica passeggiata nel bosco si trasforma presto in una vera avventura alla scoperta degli antichi mulini della zona. Come ci si avvicina al fiume e si sente il suo scrosciare lungo le rocce si può avvistare il primo mulino. I bambini sono rimasti affascinati dalla grande ruota che fa muovere gli ingranaggi interni.

Mulini di Aldino 6 - Trentino dei Bambini

Noi siamo rimasti particolarmente colpiti dalla fucina: un po’ per il torrente che le scorre accanto, creando mulinelli e cascate, un po’ perché qui sembra di sentire le voci degli antichi abitanti ancora al lavoro, un po’ perché… la porta aperta ci ha permesso di scoprire tantissimi attrezzi in rame, ferro battuto e legno. Insomma ce ne siamo davvero innamorati!

Mulini di Aldino 2 - Trentino dei Bambini

Tanto che abbiamo deciso di fermarci qui per la merenda (ci sono alcune panchine e un tavolo) e ci siamo rilassate (noi mamme, i bambini avevano altro da fare) cullate dal gorgoglio dell’acqua corrente.

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Dopo un po’ abbiamo deciso di riprendere la nostra passeggiata. Tra ponti in legno e passaggi tra le rocce, questo è un vero e proprio parco giochi in mezzo al bosco. Un ambiente sicuro e tranquillo in cui i più piccoli possono correre e giocare senza incorrere nei pericoli della città.

Mulini di Aldino 3 - Trentino dei bambini

Poco più avanti abbiamo attraversato il biotopo Möserwiesen, un piccola area paludosa, habitat ideale per moltissime specie di farfalle e anfibi. Meglio ricordarsi di portare scarpe impermeabili perché, anche se non completamente bagnato, qui il terreno e ancora umido.

Mulini di aldino 8 - Trentino dei bambini

Con il ritorno alla macchina la nostra escursione ai mulini di Aldino è finita ma ci siamo ripromessi di tornare, magari in estate per poter passare un pomeriggio a giocare con l’acqua.

Si può parcheggiare la macchina in centro al paese e seguire le indicazioni che portano al museo dei mulini. Noi abbiamo parcheggiato lungo la via principale, in alcuni parcheggi liberi che ci sono proprio all’inizio del sentiero.

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Da maggio a settembre vengono organizzare visite guidate per vedere in funzione 2 mulini, la fucina e una vecchia segheria (che noi ci siamo persi, mannaggia!). Bisogna prenotare alcuni giorni prima telefonando al numero 0471886832 ed essere almeno in otto. QUI informazioni sempre aggiornate.

L’associazione pro museo di Aldino offre anche visite guidate (90 minuti). Ulteriori informazioni: 0471 886832.

 

Potrebbero interessarvi altre escursioni nei dintorni:

 

Monte Scena: Rifugio Picco Ivigna

Le funivie attorno a Merano sono una bellissima scoperta: oggi vi parliamo di quella del Taser (25 posti), che dal paesino di Scena vi porta in una decina di minuti a quota 1450 metri, in un’alpe meravigliosa tutta da scoprire. In funzione da inizio aprile a inizio gennaio.

All’arrivo subito una bella sorpresa: un grande parco giochi ad accesso libero con carrucola, tappeti elastici, scivoli di varie dimensioni, amache e di tutto e di più.

E anche un piccolo zoo alpino, con diversi animali.

Escursione al rifugio Picco Ivigna

Per chi vuole fare una bella escursione assolutamente consigliata quella che porta in poco più di un’ora e 350 metri di dislivello al Rifugio Picco Ivigna (1815 metri), Ifinger Hütte in tedesco. Il sentiero sale nel bosco, prima in maniera più decisa e poi più tranquilla. Se avete bambini piccoli niente passeggino, ma zainetto in spalla per via delle radici e del suolo sconnesso.

E poi, finalmente, ecco il rifugio, collocato in un paesaggio da fiaba e caratterizzato da una gestione molto curata: fiori ovunque, dal bagno al porta sdraio, ad uso gratuito. Tanti tavoli all’aperto, forniti di calde coperte per quando il freddo si fa sentire. Poco sopra la struttura il ping pong ed altri giochi, e soprattutto un grande anfiteatro naturale con grandi massi che si sono staccati dalle cime circostanti e che sono una palestra divertente per arrampicarsi anche per i più piccoli.

Nel grande prato un altro parco giochi ricco di attrazioni divertenti: la torretta con scivolo e palestra di arrampicata, la sabbiera per i più piccoli, altalene, trattori e macchinine, nonché due porte da calcio per una partitella in quota.

Che dire, poi, della cucina? Piatti tradizionali gustosi e preparati in casa, dai canederli cucinati in varie maniere, al classico uova e patate, zuppe e minestre, goulash, polpettone, kaiserschmarren e chi ne ha più ne metta! Prezzi modici per la qualità che troverete nel piatto.

Tanti i dolci proposti, dallo strudel alla torta di grano saraceno a quella di prugne: le proposte variano nei diversi periodi e le troverete nella lavagnetta accanto all’ingresso.

Si torna sulla via dell’andata. Accanto alla stazione a monte della funivia troverete anche delle piacevoli sdraio sospese, per ammirare la valle sottostante e riposarsi un po’ al sole.

Da qui parte anche una passeggiata fattibile con il passeggino, su fondo asfaltato, che in un chilometro porta al Maso Greitererhof. Da qui il sentiero prosegue in un bosco di conifere ancora per una ventina di minuti in piano, fino al Maso Egger.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Scena
  • PARTENZA: stazione a monte della funivia Taser
  • ARRIVO: rifugio Picco Ivigna
  • ALTITUDINE: 1815 metri
  • DURATA:  poco più di un’ora (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 350 metri
  • PASSEGGINO: no
  • IMPIANTI: Funivia Taser – info e orari sempre aggiornati QUI – parcheggio gratuito alla base degli impianti per chi prende l’impianto
  • PUNTI DI RISTORO: rifugio Picco Ivigna – tel: 334.7960781 – aperto da maggio fino a ottobre
Nei dintorni, da scoprire:

Trovate tante altre passeggiate e attività a Merano e dintorni QUI.

 

Sul Sentiero del Castagno a Foiana

Che differenza c’è tra il legno del castagno e il legno di un altro albero? Come funziona un innesto in un tronco e come viene fatto? Come si proteggono i castagni  e i frutti autunnali che ci regalano? Queste sono solo alcuni dei temi trattati nelle 10 postazioni che abbiamo incontrato lungo il Sentiero Didattico del Castagno a Foiana in Alto Adige.

Una passeggiata che si snoda lungo un semplice sentiero circondato da alti castagni… cosa ci può essere di più bello in una calda giornata autunnale? Foiana è una piccola frazione di Lana, paese del Burgraviato in Alto Adige che si raggiunge in macchina in poco più di un’ora, uscendo dall’autostrada a Bolzano e proseguendo in direzione Merano.sentiero-del-castagno-11

Nel centro di Foiana si trovano comodi parcheggi gratuiti, è possibile salire fino all’imbocco della passeggiata ma noi abbiamo preferito lasciare la macchina nei pressi di Castel Maggio, per poi attraversare questo piccolo borgo di montagna in cui la tradizione dei Törggelen è più viva che mai.
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Il Sentiero del Castagno, dicevamo: che meravigliosa scoperta! Due chilometri con un dislivello davvero minimo (ospiti speciali di questa passeggiata sono stati i nonni) che portano alla scoperta, attraverso le 10 postazioni tematiche, di tutti i segreti dei castagni dell’Alto Adige.

E’ una passeggiata perfetta in ogni stagione ma la consiglio in autunno quando i ricci disseminati sul terreno raccontano, insieme ai tanti tabelloni, la storia di questi boschi.

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Il sentiero è ben segnato, impossibile sbagliare, basta seguire i cartelli con impresso il caratteristico riccio. La strada asfaltata che attraversa le campagne, lascia presto il passo ad un bel sentiero nel bosco, un po’ disagevole secondo me, ma comunque percorso da diversi passeggini (meglio se da trekking).

E che meraviglia sfogliare un “libro” che spiega i segreti del bosco godendo di un impareggiabile panorama sulla vallata!

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A segnare l’inizio della passeggiata il “gigante” dormiente, un tronco adagiato nell’erba che pare lasciare un chiaro messaggio: qui non si urla, rispettate gli abitanti di questi boschi!

Siamo rimasti particolarmente affascinati dal tronco di un castagno del 1786, purtroppo abbattuto. Un tabellone affisso alla sua base permette di scoprirne la storia: è stato un incredibile viaggio nel tempo.

Purtroppo, in alcune istallazioni i danni del tempo erano fin troppo evidenti, ci vorrebbe una seria opera di risanamento che speriamo venga attuata al più presto. Nonostante questo però la passeggiata ci è piaciuta davvero tanto, ci siamo già segnati diversi altri sentieri della zona, ne abbiamo contati tantissimi e ci piacerebbe tornare per provarli tutti.

Nei dintorni:

Val Sarentino: al Lago di Valdurna

La Val Sarentino, comodamente raggiungibile in auto da Bolzano in una mezz’ora, è una meta sempre bella e poco affollata. Una delle principali escursioni che si possono fare da queste parti parte nelle vicinanze del lago di Valdurna, a 1518 metri di altitudine.

Il lago si trova all’incirca a metà della valle: proseguite dopo il paese di Sarentino per circa 15 chilometri, fino ad arrivare alla frazione di Valdurna. Si tratta di una passeggiata circolare, molto carina da fare anche con i bambini più piccoli.

Si parcheggia subito prima del divieto di transito, all’inizio del paese (tariffa giornaliera) e in una decina di minuti su strada asfaltata si arriva al lago. Da qui ci si dirige verso la chiesa, da dove si seguono le indicazioni per la Seeb Alm (segnavia n. 16).

Dopo una breve salita su strada asfaltata, si prosegue in modo abbastanza pianeggiante sulla forestale, in parte nel bosco. Fattibile con passeggino da trekking, la passeggiata dura circa un’oretta, fino ad arrivare a destinazione, a quota 1800 metri circa.

Arrivando da questa parte avrete l’opportunità di chiudere il giro ad anello. Se però avete il passeggino dovete tornare dalla strada da cui siete arrivati.

SEEB ALM

La malga/ristorante, aperta da inizio giugno a fine settembre, ha diversi tavoli all’aperto. Piatti buoni anche se non indimenticabili. Molto carino invece il parco giochi accanto alla malga, con trampolino, sabbiera, scivolo, altalene e giochi vari.

Per il ritorno, scendete dal sentierino proprio accanto alla malga: più ripido e sconnesso, ma non esageratamente difficile da fare in discesa. Vi aspettano pascoli verdi, baite in legno e mucche placide al pascolo.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val Sarentino – giro del lago di Valdurna e Malga Seeb
  • PARTENZA: parcheggio Valdurna
  • ALTITUDINE: 1.800 m circa
  • DISTANZA: 7 km
  • DURATA: circa 2 ore(A/R)
  • DISLIVELLO: circa 300 metri
  • PASSEGGINO: si (sul primo tratto)
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Seeb tel: 340 258 2853 – aperta indicativamente da inizio giugno a settembre
NEI DINTORNI

Amici camperesti potete sostare QUI.

Ricette con i prodotti trentini

I piatti tipici trentini sono una bontà. Li trovate facilmente nei nostri ristoranti e rifugi, ma spesso è facile preparali anche a casa. Noi abbiamo un trucco per renderli davvero gustosi: utilizziamo i prodotti caseari della nostra regione a marchio Qualità Trentino, potete scoprirli tutti QUI.

Quest’estate abbiamo avuto il piacere di andare a scoprire i segreti del nostro buon latte a malga Couler in Val di Fassa (QUI il racconto). Ammirando l’intero processo di lavorazione del latte presso il caseificio Malga de Fascia, dalla mungitura alla forma di formaggio e i suoi derivati.

Ma ora arriviamo alla tavola: tra le nostre pietanze preferite ci sono sicuramente i canederli (trovate QUI la ricetta) e gli spatzle facili e veloci (QUI la ricetta), entrambi piatti molto amati dai bambini. L’immancabile smacafam, piatto tipico della cucina trentina molto gustoso e sostanzioso, utilizzato soprattutto nel periodo di Carnevale. (vi lasciamo la ricetta QUI)

Non dimentichiamoci del tortel di patate che mette d’accordo tutta la famiglia! Lo usiamo molto come piatto unico, accompagnato da salumi e formaggi come il Casolet, il Fontal e la Boscatella, tutti dal gusto delicato e dolce molto apprezzati dai bambini.

E infine gli ottimi dolci della tradizione sia per concludere un pasto che per una merenda golosa e genuina. Stiamo parlando della classica torta di mele e yogurt (QUI la ricetta) che accontenta grandi e piccini, il profumatissimo strudel di mele (ricetta QUI). Agli appassionati di pasticceria consigliamo di provare la crostata gradela, morbida,  profumata e gustosa (QUI la ricetta) e la torta di grano saraceno (ricetta QUI).

Se vi abbiamo fatto venire l’acquolina in bocca, mettervi ai fornelli e cucinate un buon piatto della tradizione trentina. Prima però segnatevi tutti gli ingredienti da acquistare, ricordandovi che i prodotti Qualità Trentino sono facilmente reperibili anche nei nostri supermercati.

 

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Sull’Alpe di Barbiano

È gemella dell’Alpe di Villandro, ma molto meno famosa e per questo ancora genuina. Stiamo parlando dell’altipiano che si trova sopra il paese di Barbiano, a quota 2000 metri, sotto il famoso Corno del Renon.

Si sale da Chiusa per una mezz’ora, oltrepassando il paese di Barbiano e proseguendo per altri 7 chilometri fino al parcheggio (non a pagamento) Huber Kreuz, ai piedi dell’alpe. Qui c’è un chiosco molto carino per prendere qualcosa alla partenza o quando si torna alla macchina. Per arrivare alla Platzer Alm (2064 metri) bisogna le indicazioni per il sentiero numero 4. Le indicazioni fanno un po’ di confusione citando ogni tanto nomi diversi, come il Corno del Renon. Voi seguite fiduciosi il numero 4. Un’ora e mezza circa, 400 metri di dislivello.

Attraverserete per la prima parte il bosco, ma mano a mano che salite gli alberi si faranno più radi lasciando il posto ad ampi prati con deliziose baite in legno e pietra. E poi sempre evidenti nella loro bellezza le cime dolomitiche, tra cui il Sella, il Sassolungo e il Sassopiatto. Incontrerete cavalli in libertà, mucche e asini. Uno splendore.

La Platzer Alm è l’unico punto di ristoro, le altre malghe indicate sono private. Struttura genuina aperta da una decina d’anni, attende da primavera ad autunno inoltrato i visitatori. Molto panoramici i tavoli all’esterno, carino e confortevole l’ambiente interno.

QUANTE DELIZIE!

Qui si mangiano le specialità altoatesine, con ottimi prezzi e materie prime. Noi abbiamo assaggiato i canederli, sia al formaggio che ai funghi porcini e agli spinaci. S possono scegliere di un tipo solo o con il tris che permette di assaggiarli tutti. Con il burro o in brodo. La malga ha le proprie mucche, quindi il burro, il latte e gli altri prodotti caseari usati in cucina sono proprio i loro.

Come secondi ci sono le costine, gli stinchi di maiale, uova con speck e patate. Impossibile non lasciarsi tentare dalle torte preparate in casa dalla moglie di Helmut (questa foto con i lamponi e la crema, ma c’era anche quella al cioccolato o al grano saraceno)…

… e dai tipici krapfen di Barbiano ripieni di marmellata di prugne o lamponi.  Buonissimi, potendo fateveli scaldare un po’.

Sul retro della struttura ci sono dei giochi per i bambini, semplici ma carini, mentre i bagni sono nella parte inferiore.

La malga è aperta tutti i giorni da maggio (dipende dalle condizioni meteo e dalla neve) fino a fine ottobre. Nel mese luglio e agosto è aperta fino alle ore 19, altrimenti fino alle 17. Info: 338.9962887.

Per il ritorno abbiamo deciso di percorrere la strada forestale, sterrata ma fattibile anche con i passeggini. Comoda alternativa anche per chi vuole salire più gradualmente.

Si arriva anche dalla località Tre Chiese o prendendo la funivia fino al Corno del Renon e scendendo in una mezz’ora.

INFO UTILI
  • LUOGO: Alpe di Barbiano
  • PARTENZA: parcheggio Huber Kreuz
  • ARRIVO: Platzer Alm
  • ALTITUDINE: 2064 metri
  • DURATA: un’ora e mezza circa
  • DISLIVELLO: 400 metri
  • PASSEGGINO: si dalla strada forestale
  • PUNTI DI RISTORO: Platzer Alm 📞 338.9962887
Altre passeggiate nei dintorni:

Oppure scoprite altre escursioni e attività a Bressanone e dintorni QUI.

Da Pietralba a Malga Belriposo

Questa è sempre una passeggiata meravigliosa che sconfina appena appena in Alto Adige. Un assaggio di questi posti dall’inconfondibile stile altoatesino si può avere andando da Obereggen all’Alpe di Pampeago per raggiungere il Latemarium, ma questo itinerario poco lontano, che parte dall’imponente Santuario della Madonna di Pietralba è davvero unico!

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Come ci si arriva? Da Ora prendete la strada che porta in Val di Fiemme e dopo 10 chilometri circa svoltate a sinistra seguendo le indicazioni. Da Ora sono 22 chilometri, una mezz’ora circa. Noi abbiamo parcheggiato proprio ai piedi del Santuario, perché ci piaceva percorrere la stradina di accesso con i colori autunnali, ma si può anche proseguire fino al grande parcheggio sul lato sinistro, che sarebbe quello ufficiale. Chi ha piacere di partecipare il sabato o la domenica alla Santa Messa trova gli orari QUI.

Sul lato destro del santuario (guardandolo di fronte) prendete il sentiero nel bosco seguendo le indicazioni per la Schmieder Alm in 45 minuti circa, con solo due brevi tratti di salita – uno all’inizio e uno alla fine – arriverete a questa caratteristica struttura a quota 1.674 metri, che offre piatti e prodotti tipici. Le recensioni di Tripadvisor (e a anche di alcuni nostri conoscenti) sono decisamente positive, ma noi abbiamo preferito dirigerci verso la Schönrastalm, altrimenti chiamata anche Malga Belriposo, che è sempre una garanzia. Ancora solo dieci minuti di passeggiata pianeggiante, tra prati e colori fantastici… ed eccoci arrivati!

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Per chi ha passeggini/carrozzine o è in compagnia di bambini piccoli e persone con difficoltà motorie: si può raggiungere la Schmiederalm (e il parcheggio della Schönrastalm, che si trova a fianco) direttamente con l’auto. Queste le indicazioni: arrivati in località Aldino, superate il paese e dopo circa 500 metri svoltate a destra in direzione Lerch. Continuate per 6,5 chilometri lungo la strada asfaltata e siete arrivati.

Dicevo… la Schönrastalm è una meraviglia, con tante tavolate al sole pronte per ospitare chi si vuole godere la bellezza dell’ambiente naturale. Le sale interne sono carinissime, curate con un’attenzione davvero particolare! Noi siamo arrivati decisamente presto, alle 11 e 30, e subito ci siamo dedicati all’aperitivo con un super tagliere di speck della casa, cetriolini sott’aceto e pane ai cereali appena sfornato.

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Per i bimbi non ci sono attrazioni particolari, se non qualche altalena e uno scivolo, ma ci sono gli elementi che ci piacciono di più: un cane gigante ed un gatto coccolone (d’estate anche le mucche), prati verdi su cui correre in libertà ed un ambiente genuino e naturale.

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Ci sono tanti buoni piatti (ad un prezzo giusto, viste le porzioni) per tutti i gusti: maccheroni al ragù nel pentolino, canederli di vari tipi, polenta con formaggio fuso e salsiccia, bicchieri di latte fresco, panna con zucchero di canna e cannella, yogurt fatto in casa con marmellata di lamponi, patate con speck e uova (le mie preferite!), torte alte 5 centimetri al costo di soli 3 euro (mi dispiace, mio amato Trentino, ma qui hai solo da imparare!) e così via!

Noi abbiamo proseguito (per poi tornare a fare merenda!) per un giro un po’ impegnativo che consiglio solo a chi ha bambini grandi che amano camminare oppure da fare in estate quando il clima è più mite e si può procedere con calma. Qui un riassunto per i curiosi:

  • dalla Schönrastalm siamo arrivati in un’ora circa alla Neuhütte (o Capanna Nuova, info: 340-2584810 in leggera ma costante salita.

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da lì abbiamo proseguito per un’altra ora verso il Corno Bianco, ammirando lo splendido panorama.

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Visto che c’eravamo abbiamo fatto una piccola deviazione salendo sul Corno Bianco, perché volevamo vedere il canyon che lo caratterizza

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così come lo splendido panorama che si vede lassù, proprio di fronte al Latemar e alle piste da sci di Pampeago ed Obereggen che tanto amiamo d’inverno.

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Quindi ancora un’oretta ed eccoci di ritorno alla Schönrastalm! Pronti per mangiare le uova, lo speck (poi ce ne siamo comprati anche mezzo chilo…gnam!) e le patate e sdraiarci sulle tante sdraio a disposizione gratuitamente. Per tornare a Pietralba potete fare il percorso dell’andata oppure prendere la strada un po’ più ripida che in una mezz’ora vi riporta al Santuario.

Dimenticavo una cosa importante per i più golosi: tutti i giorni di apertura (adesso e in inverno solo il weekend, ma in estate tutti i giorni) dalle 9 alle 11 su prenotazione potete avere un brunch speciale dolce e salato al costo di 12 euro a persona, mangiando quanto vi pare. Interessante, vero?

 

In funivia sopra Tirolo (Merano)

C’è un mondo da scoprire prendendo le funivie che partono nei dintorni di Merano (le trovate tutte in fondo all’articolo)! L’ultima che abbiamo provato è stata la Funivia Alta Muta (Hochmuth in tedesco) che dal paesino di Tirolo, a dieci minuti da Merano, porta in 7 minuti fino a quota 1400 metri. Panorama notevole, su tutta la conca meranese e sull’inizio della Val Venosta.

Se avete bambini piccoli vi potete fermare nelle prime strutture ricettive: qui sotto l’albergo/ristorante Hochmuth, proprio accanto all’arrivo dell’impianto, con sdraio e una divertente carrucola portatutto che i vostri bambini noteranno subito all’arrivo.

Molto carino anche il Ristorante Steinegger (a dieci minuti dall’arrivo della funivia, scalinata), con sabbierà, scivolo e altalena per bambini. panorama sempre notevole e profumino promettente.

Il mio consiglio, se volete camminare un po’, è invece quello di tenere duro per i primi venti minuti di salita e proseguire per un’oretta fino a Malga Leiter (Leiter Alm).

Passerete accanto all’osservatorio panoramico (qui sotto) con indicate tutte le cime circostanti e dei bei binocoli per scrutare lontano.

Attenzione che il sentiero è per buona parte esposto e senza protezione: ho visto diversi genitori che hanno legato i figli con un cordino, come quando si va ad arrampicare, comunque è bene che siano tranquilli e capaci di camminare su sentieri di montagna.

Ultima fatica con una salitina di dieci minuti ed ecco il ristorante (nella foto principale e foto sotto), con una bella terrazza soleggiata, ottimi piatti della tradizione tirolese, un bel prato sotto con un piccolo zoo e alcuni giochi…

… e accanto alla terrazza altri giochi per i più piccoli.
Notevole (e molto rapida) la cucina, con moltissime proposte a costi assolutamente contenuti: buonissimi i gnocchetti al grano saraceno con speck, porri e formaggio di malga, così come gli altri primi tipo canederli, ravioli a mezzaluna, zuppe, vellutate, taglieri, polpettone con patate, cotolette, uova, speck e patate e così via. Carino anche il menù per i piccoli ospiti, con porzioni e prezzi ridotti.
Buonissime anche le torte: al grano saraceno, strudel, kaiserschmarren con mirtilli rossi o passato di mela. Fuori menù in questi giorni la torta di castagne strepitosa.
Si torna sullo stesso sentiero. Chi invece vuole camminare di più, o semplicemente per la prossima volta che tornate, altro itinerario: all’arrivo della funivia invece di andare a sinistra, potete prendere a destra per il rifugio Mutkopf. Un’ora e mezza nel bosco, a tratti panoramica, 300 metri di dislivello, ma decisamente altra meta culinaria di livello. Terrazza panoramica che spazia fino alle Odle e all’Alpe di Siusi…

… e una dependance carinissima per mangiare, come potete vedere qui sotto.

Si torna anche qui sulla via dell’andata.

Assolutamente da vedere quando tornate a valle:

Altre funivie attorno a Merano aperte fino ad autunno inoltrato:

Malga Prantacher in Val Passiria

Una delle più belle malghe che abbiamo scoperto negli ultimi anni in Alto Adige e precisamente in Val Passiria. Situata nella sua laterale Val Fartleis, da cui prende anche a volte il nome (attenzione infatti a non fare confusione!), la ricorderete a lungo per le sue torte e per i suoi piatti deliziosi, uno su tutti il classico uova, speck e patate arrosto.
Si raggiunge dal paese di San Martino in Passiria: in auto, seguite le indicazioni per il Golf Club e poi verso Prantach. Dopo 3/4 chilometri, su un tornante a sinistra troverete un parcheggio con alcuni cartelli fotografici in cui è indicata la malga. Ecco, non parcheggiate (infatti da lì ci vogliono più di due ore poi, a piedi), ma entrate nello slargo e proseguite per la strada asfaltata che entra nel bosco e continuate per un paio di chilometri. Prima del divieto di transito, sulla sinistra, ecco dove lasciare la macchina.
INFO:
Da lì avete due possibilità: seguire le indicazioni (a destra) del sentiero che sale prima tra i prati e poi tra i boschi, oppure (scelta da noi consigliata) prendere la forestale (l’unica strada che c’è, anche se la malga qui non viene segnalata) e salire più gradualmente. Tecnicamente, per il fondo stradale, è fattibile con i passeggini da trekking (poi diventa sterrata), ma vista la pendenza è meglio uno zainetto portabimbi.
Durante il percorso (400 metri di dislivello, un’ora e mezza circa), incontrerete tanti animali, tra cui capre e mucche.
La passeggiata prosegue per questa valle selvaggia e poco conosciuta che regala scorci di altri tempi, tra masi antichi e personaggi della saggezza popolare. Ecco quindi all’improvviso la malga, a quota 1470 metri, con tavoli e panche al sole, un giardino curato e giochi per bambini tra cui la sabbiera. Diversi i piatti della tradizione altoatesina nel menù, tra cui affettati e formaggi di propria produzione; wurstel e patate; uova, speck e patate e l’immancabile kaiserschmarren con la marmellata di ribes e lo zucchero a velo. Prezzi contenuti e qualità garantita.
Si torna sul sentiero dell’andata, in meno di un’ora. E se fate un giro nei boschi nel momento giusto, potreste trovare anche porcini e fingerli in quantità!
Da non perdere: l’ultima domenica di settembre di ogni anno, il ritorno a valle della capre. Un evento che sa di festa ed allegria!
Per informazioni:
📞 349 737 3500   –   348.2452943
✉️ soniaraich@gmail.com
Nei dintorni vi consigliamo il Sentiero dei Nani e la Funivia Hirzer

A passeggio per Meltina

Un posto che amiamo molto è Meltina (un’ora d’auto da Trento circa): a metà strada tra Bolzano e Merano, seguite le indicazioni sulla destra che in 12 chilometri circa vi portano in questo grazioso paesino. Noi ci siamo avventurati per strade e sentieri che ci hanno fatto fare un giro a vuoto (le indicazioni qui non sono il massimo!), ma ci hanno permesso di vedere degli splendidi scorci della valle.

Abbiamo incontrato un sacco di mucche, agnellini appena nati, caprette, che come sempre danno un tocco in più ad un paesaggio già bucolico di suo. Alla luce delle nostre perlustrazioni posso consigliarvi il percorso circolare che vi porterà in un’ora e un quarto (200 metri di dislivello) a Sant’Ulrich, con la sua deliziosa chiesetta ed una trattoria perfetta per fermarsi a mangiare con i bambini (nella foto grande in alto).

Partenza: dal parcheggio accanto all’ufficio informazioni, a Meltina, seguendo le indicazioni “St.Ulrich Rundweg”. Quando ne trovate due che portano in direzione opposta prendete la strada che sale sulla destra.

Tanti i giochi per i bimbi, dal ping pong, alla pista esterna di bowling, alle altalene e lo scivolo. Tante sdraio gratuite, poi, sono l’aggiunta ideale per noi!
Immensi prati su cui correre liberamente, tavoloni all’aperto (ma anche al chiuso) per un ristorante, la Gasthof St. Ulrich (Tel: 0471 668056), che è aperto tutto l’anno (tranne il lunedì) e che offre piatti gustosi della tradizione altoatesina: tra gli altri, goulasch, cotoletta con patate, canederli al formaggio fuso (ottimi) o in brodo, torte spaziali! Prezzi onesti e servizio gentile: di quelli che piacciono a noi.
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Si torna al punto di partenza scendendo dai prati e seguendo le indicazioni per Meltina: non sempre sono chiarissime, ma basta chiedere… lassù impossibile perdersi! In 40 minuti circa si scende parte nel bosco, passando per un parco giochi accanto al campo sportivo piccolo ma carino. Torneremo presto per perlustrare qualche altro percorso!

Nei dintorni consigliamo: