Author - Silvia

Ulfi Snowfun a Senale

Per la stagione invernale 2022-2023 non è possibile avviare l’Ulfi-Snowfun di Senale

Una pista da slittino in un delizioso paese in stile altoatesino? Eccolo qui! Siamo a Senale, in Alta Val di Non (1 ora in auto da Trento; 40 minuti  da Merano, 50 da Bolzano) e di fronte al famoso Santuario di Unsere Liebe Frau im Walde ogni inverno viene allestito l’Ulfi Snowfun per la gioia dei bambini, dai 3 anni in su. La pista presenta un bel dislivello ed è quindi perfetta per i bimbi che amano sfrecciare in tutta velocità. Ma non si tratta di una pista pericolosa, anzi! Tutta la zona è ben protetta e non presenta nessun pericolo.

L’area è servita da un comodo tapis roulant di 110 metri che conduce fino alla cima di un bel dosso imbiancato. Da qui si può scegliere se scendere a destra con gli sci o lo snowboard dal campo prova, oppure optare a sinistra per l’ampia pista da slittino che ha anche una variante più adrenalinica, con divertenti dossi!

Presso l’Ulfi Sport Bar potete anche noleggiare le slitte. Noi ci siamo innamorati degli “zipflbob”, i mini bob nati nel 1969 dall’idea di scivolare sulla neve utilizzando una pala da carbone tenendo il manico in avanti. Oggi il mini bob è in plastica, con il manico in mezzo alle gambe che funziona da freno, con il supporto dei piedi, ma anche da volante durante la discesa.

L’Ulfi Snowpark ci piace molto perché:

  • è una giusta via di mezzo, né troppo semplice, né troppo difficile: divertimento assicurato!
  • è comodo da raggiungere: parcheggiate, attraversare la strada e siete già in pista!
  • Senale è delizioso… in paese poi ci sono anche vari punti di ristoro, se volete fermarvi per pranzo o per merenda
  • affittano gli zipflbob 😉

Prezzi e orari aggiornati cliccando QUI

Per gli altri parchi sulla neve in Val di Non:

Informazioni:
Ulfi-Snowfun – Associazione Turistica Alta Val di Non
📧 info@deutschnonsberg.it
📞 347 3597880 📞 0463 886321.
www.ulfisnowfun.it

 

Scopri QUI gli altri parchi gioco sulla neve del Trentino.

Spazio famiglie Rovereto

A Rovereto, in via Flaim, c’è uno spazio accogliente in cui le famiglie possono incontrarsi, scambiarsi idee e consigli, far giocare i bambini. Lo spazio che è arredato a misura di bambino con tavolini e seggioline, giochi e spazi morbidi.

I più assidui frequentatori sono bambini, in compagnia delle loro mamme, dai 9 ai 6 anni, in particolare sotto i 3, anche grazie alle proposte di incontri, laboratori e attività che vengono fatte dallo spazio. Per accedere non serve prenotare, coerentemente con il concetto di “spazio aperto”. Quello che bisogna fare però per poter frequentare “la mansarda delle famiglie” è pagare una quota associativa annua di 30€ .

Fiore all’occhiello sono le proposte tematiche “fisse”:

  • lunedì e giovedì mattina orario 10 – 12 | SPAZIO NEO e FUTURE MAMME – Attività ed eventi per mamme in attesa o con bimbi sotto i due anni
  • mercoledì mattina  orario 10 – 12 | ATELIER IN TUTTI I SENSI – Laboratori creativi genitore – bambino (fino ai 3 anni)
  • martedì e giovedì pomeriggio orario 16 – 18 | ATELIER IL GIOCO DELL’ARTE – Laboratori creativi fino ai 6 anni
  • martedì e giovedì mattina orario 10 – 12 e mercoledì pomeriggio orario 16- 18 | SPAZIO APERTO – Accesso libero, senza attività strutturate. Genitori e bambini 0-6 anni

A dirigere e coordinare lo spazio è la cooperativa Progetto92. Gli orari di apertura sono dal lunedì al venerdi, la mattina dalle 10 alle 12 e il pomeriggio, tranne il lunedì, dalle 16 alle 18.

Info: 344 0443854 | 349 930 8974 | spaziofamiglie@progetto92.net | sito

Sulla pagina Facebook del centro vengono pubblicati tutti gli eventi della settimana.

Trovate gli eventi in agenda.

Dal Rifugio Monte Lefre una sorpresa nella roccia!

Non immaginereste mai cosa si vede da quel buco nella roccia! Per questo ho deciso di raccontarvi questo itinerario, che si trovano nel libro “La montagna racconta, itinerari escursionistici sulle tracce della grande guerra tra Tesino e Vanoi” perché i suoi resti testimoniano il primo grande conflitto che sconvolse il mondo. Un itinerario in quota, da fare non appena arriva un po’ di caldo.

Per raggiungere il Monte Lefre, bisogna percorrere la statale 47 della Valsugana e dopo Borgo, all’altezza di Strigno, seguire le indicazioni per il passo del Brocon – Tesino fino all’abitato di Pradellano. Da qui si gira a destra e seguendo le indicazioni si prosegue per il Rifugio Monte Lefre. Potete parcheggiare nei pressi del rifugio, dove è possibile mangiare o pernottare.

Da qui si prende la stradina sterrata che costeggia il prato sulla sinistra che con una breve passeggiata, tutta immersa nel bosco, vi porta al caposaldo, segnalato da apposita targa. All’interno si trova un’apertura che riserva uno splendido panorama sulla vallata. Attenzione per lavori momentaneamente non è consentito l’accesso.

Proseguendo il percorso si trova anche uno splendido belvedere con magnifico panorama sulla vallata e sui monti circostanti, dall’altopiano di Asiago al Lagorai, fino al gruppo di Rava.

Successivamente salendo lungo le scalette rocciose si arriva al secondo punto panoramico, dove una tabella indica i nomi delle montagne e due panchine invitano alla sosta. Entrambi i balconi sono protetti da parapetti e sono perciò sicuri. Attraverso i sentieri si ritorna al punto di partenza, il rifugio, dove potete gustarvi un ottimo pranzetto.

IL RIFUGIO

Il rifugio nasce nel 1970 e da allora è sempre stato gestito a conduzione familiare, oggi infatti ad accogliervi troverete Sofia e Nicola che sono la terza generazione. Un grande prato verde circonda il ristorante, abbellito con diverse sculture in legno raffiguranti vari animali.

Noi abbiamo mangiato un ottimo tagliere di formaggi di malga, degli gnocchetti con il ragù di cervo e un piatto con funghi, spezzatino di cervo e polenta realizzata con una miscela di ben tre farine, tutte rigorosamente trentine e cotta sulla stufa a legna nel paiolo di rame. Un piatto da non perdere è sicuramente il formaggio fritto, la cui ricetta è stata tramandata di generazione in generazione.

Abbiamo chiuso infine la nostra deliziosa esperienza con una bella fetta di torta di ricotta e mirtilli e una fetta di treccia mochena, realizzate con burro fresco di malga e marmellate di loro produzione.

 

La struttura è aperta tutti i fine settimana e i festivi fino al 6 gennaio 2023, è consigliata la prenotazione. Trovate tutte le informazioni QUI.

Dal rifugio, imboccando la strada asfaltata sulla destra, in circa cinque minuti si può raggiungere la chiesetta alpina, inaugurata nel 2003 e dedicata ai caduti delle due guerre mondiali. E’ segnalato anche un ulteriore percorso, “Il sentiero dei fiori” che faremo sicuramente la prossima volta!

Cosa fare nei dintorni:

Altra passeggiata in Valsugana QUI.

Pinzolo Ice in Val Rendena

Lo stadio del ghiaccio di Pinzolo è una struttura coperta con pista olimpionica a refrigerazione artificiale, di dimensioni 30 per 60 metri. Per rimanere aggiornati sugli orari cliccate QUI, in quanto spesso variano con festività e ponti. La pista di pattinaggio riapre al pubblico l’8 dicembre 2022.

Tariffe (cliccate QUI per restare sempre aggiornati)
Ingresso euro 7 / Ingresso + pattini euro 12
Ingresso ridotto (per bambini con meno di 12 anni, richiesto documento) euro 5 / Ridotto + pattini euro 10
Ingresso ridotto + pattini (per bambini con meno di 4 anni, richiesto documento) euro 5

Prezzi Ice Disco, dalle 21.30
Intero euro 10 / Ridotto under12 euro 5
Intero + pattini euro 15,00 / Ridotto under 12 + pattini euro 10

Lezioni 20 minuti – euro 20,00 / 40 minuti – euro 30 / 60 minuti – euro 40 – I prezzi non comprendono l’ingresso alla pista e il noleggio dei pattini.

Affilatura pattini € 15

Per maggiori informazioni:

Tel. 0465 501612 – www.pinzoloice.it

Scopri tutte le piste di pattinaggio del Trentino Alto Adige QUI.

S. Genesio: altipiano del Salto

Splendido in ogni stagione il Sentiero delle Leggende, a San Genesio, sull’altopiano del Salto. Un’ora di camminata piacevole fattibile anche con il passeggino da trekking, che porta a Langfenn con la sua trattoria e la chiesetta sconsacrata. Imperdibile per i più piccoli il grande parco giochi con un sacco di attrazioni.

La passeggiata è bellissima in primavera con il risveglio della natura e autunno con i colori caldi della stagione. Da Bolzano si seguono le indicazioni per San Genesio, una decina di chilometri in auto. Lasciate il paese alla vostra destra e continuate a salire fino al parcheggio che troverete sulla sinistra (costo del parcheggio 3 euro tutta la giornata,  la macchinetta non dà resto). In alternativa potete continuare con la macchina alcuni minuti fino al Ristorante Edelweiss (aperto sempre in estate e in autunno solo il sabato e la domenica). Troverete un parcheggio gratuito riservato ai loro clienti e uno a pagamento (4 euro tutta la giornata, accetta solo monetine).

Coglierete presto una bella atmosfera già all’Edelweiss: cavalli liberi nei prati, tavolini all’aperto, un maialino tailandese, asini da accarezzare…

Ma il bello deve ancora arrivare: una breve salita ed ecco i bellissimi pascoli sull’altopiano del Salto, con magnifici larici, piccole baite di legno e le installazioni a tema realizzate dagli alunni della scuola elementare di San Genesio.

Ad ognuna corrisponde una leggenda, descritta in tre lingue: tedesco, italiano ed inglese. Scoprirete così la storia del castello del porco, quella del drago del castello Rafenstein, lo spirito ricompensato, la sirena rapita, il gomitolo senza fine e così via. Un bel modo per coinvolgere i più piccoli durante il cammino, che troveranno streghe appese, famiglie del luogo e anche un simpatico drago formato con i tronchi di betulla.

Eccetto il primo quarto d’ora, la strada è praticamente pianeggiante e da favola. Dovete seguire sempre quindi le indicazioni che vi portano in un’ora e mezza circa (dall’Edelweiss) a Langfenn.

LA TAPPA FINALE

Gli ultimi dieci minuti di leggera salita vi sorprenderanno: sulla vostra destra  le cime del Sassolungo e Sassopiatto in lontananza, ma soprattutto all’arrivo un quadretto delizioso…
DSC_1733Nel grande parco giochi altalene di tutti i tipi, lungo scivolo, carrucola, padellone dondolante, giochi a molla e grande sabbiera per fare a finta di essere al mare.

Per il pranzo abbiamo mangiato ottimi canederli, carne con patate ed un’ottima torta al grano saraceno appena uscita dal forno e tagliata all’istante per l’inserimento della marmellata di ribes! Una goduria.

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Consigliato prenotare per il pranzo all’Edelweiss (tel. 0471 354106), mentre al Langfenn am Selten (tel. 0471 668218, 349 6245059) non si può, ma sono piuttosto veloci nel servizio. Per chi si ferma anche solo a fare merenda: torte casalinghe, succhi di frutta (lampone e sambuco per esempio), gelato e panna fresca!

DA MELTINA.

Al Rifugio Langfeen ci si arriva anche dal parcheggio Schermoos a Meltina, proseguendo diritti con la macchina. Troverete due alternative: una più breve che in circa venti minuti su un comodo sentiero, percorribile con il passeggino, vi condurrà al rifugio. Ed una più lunga: poco più di un’ora di camminata, ma sempre su una comoda strada battuta e in gran parte pianeggiante. Se volete allungare di un po’ il vostro giro, a circa metà strada troverete un bivio con le indicazioni per la Gschnoferstall Alm, graziosa malga con diversi tavoli all’aperto e cucina tipica altoatesina. Da qui potrete raggiungere la Langfenn in circa cinquanta minuti.

Vi potrebbero interessare altre passeggiate ed escursioni nei dintorni, vi consigliamo:

Maso Sant’Elena a Nova Ponente

chiuso per ferie fino a sabato 7 dicembre 2024

Passeggiata semplice, ed allo stesso tempo spettacolare, quella che porta dal paesino di Nova Ponente in Val d’Ega alla deliziosa chiesetta di Sant’Elena. Maestosi i gruppi montuosi del Catinaccio e del Latemar, sullo sfondo per tutto il percorso. Si parte nei pressi dell’Hotel Pfösl: meraviglioso quattro stelle superior con una vista incredibile. Seguite per una decina di minuti a piedi il sentiero che costeggia la strada che scende verso la Val d’Ega, fino alla fermata dell’autobus sulla sinistra.

Da lì si imbocca la strada asfaltata da cui comincia il percorso. Ci sono anche dei posti auto vicino alla fermata, ma pochi. Importante: dovete vedere presto questo panorama. Se vi inoltrate nel bosco quella invece è la strada che poi completa il giro, se volete farlo ad anello. Il fondo stradale è perfetto per i passeggini da trekking, per la maggior parte asfalto, un breve tratto sterrato e solo un punto un po’ faticoso per fondo irregolare.

Camminerete attraversando i masi contadini del posto, intatti nella loro autenticità. Non mancheranno trattori, lavoratori nei campi, animali al pascolo anche in autunno inoltrato. Noi a fine ottobre abbiamo incontrato asini e mucche, placide e sornione.

In un’ora scarsa si arriva alla meta: un nucleo di case con la chiesetta di Sant’Elena con il suo campanile.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Val d’Ega
  • PARTENZA: Nova Ponente
  • ARRIVO: Maso Sant’Elena e chiesetta di Sant’Elena
  • DURATA: un’ora (solo andata)
  • PASSEGGINO: si, da trekking
  • PUNTI DI RISTORO: Maso Sant’Elena 📞 346.5797527
UN PO’ DI STORIA.

Questa chiesa è tra quelle di montagna con la posizione più bella, con Catinaccio, Pale di San Martino e Latemar a farle da sfondo. Chiesa e maso hanno radici antiche: vengono menzionati addirittura nel 1300. All’importanza storica e religiosa della chiesetta va aggiunto il valore dei suoi affreschi, preziosa testimonianza del gotico del primo Quattrocento in provincia.

Proprio attaccata si trova la trattoria Kreuzhof, detta anche Lien Hof: maso Sant’Elena. Qui l’atmosfera sembra essersi fermata parecchio tempo fa, anche se è tutto curato nei dettagli. Belle le tavole in legno sotto il porticato, così come quelle con vista sulle montagne. Poi ci sono altri tavoli sparsi qui e là… se arrivate nel weekend e soprattutto dopo l’effetto “Trentino dei bambini” meglio arrivare un po’ presto. Qualche tavolo è disponibile anche all’interno, con le vetrate che danno sul panorama circostante.

CHE SI MANGIA?

Nel menù i piatti della tradizione altoatesina. Scelta giusta, che secondo noi è garanzia di cura ed attenzione per la preparazione e le materie prime: taglieri di speck e formaggio, salsiccia e crauti, minestra d’orzo e omelette con formaggio (gigante) o con la marmellata, Kaiserschmarren. Noi abbiamo scelto i ravioli fatti in casa con ripieno di ricotta e spinaci: ottimi.

E poi il classico piatto uova, speck e patate arrostite. Buono ed abbondante.

Come dolci c’erano poi lo strudel di mele (anche con la salsa alla vaniglia) e le frittelle. Una bontà!

Prezzi molto buoni (ravioli a 9 euro, dolci a 3 euro e mezzo) e bontà indiscussa. Anche perchè la bellezza del luogo e la sua genuinità sono un elemento raro. E poi incredibili gli orari di apertura: tutti i giorni (tranne il martedì), tutto l’anno. Incredibile, no?

Torneremo qui sicuramente con la neve. Questo posto in inverno dev’essere un incanto.

Info: 346.5797527

Si può arrivare direttamente qui in auto dal paese di Nova Ponente. Venendo dal paese e scendendo verso Novale, basta prendere la prima strada a sinistra con le indicazioni di Sant’Elena. Come dicevo all’inizio, questa strada dà anche la possibilità di completare il giro ad anello (comodissimo con i passeggini, tutto asfaltato) passando per il bosco. Niente panorama questa volta, anche se il tratto è più rapido: in 40 minuti scarsi si torna al punto di partenza.

Altre passeggiate nei dintorni:

Alla scoperta del Doss Trento

Chi abita a Trento e dintorni lo vede tutti i giorni, ma quanti di noi sono saliti sul Doss Trento? E’ un luogo che si presta benissimo per una gita veloce (da evitare le giornate assolate, per i suoi poco più 300 metri di altezza), o per un picnic nei suoi ampi spazi verdi. Da sapere che è un luogo ricco di storia:

  • sulla sommità ci sono infatti i resti di una basilica Paleocristiana
  • nel 1703 questo luogo venne utilizzato dalle truppe francesi per bombardare la città durante la Guerra di Successione Spagnola
  • durante la Prima Guerra mondiale venne utilizzato dagli austriaci come difesa del capoluogo. Ancora oggi si vedono alcuni resti di quel periodo…

Ci sono diversi modi per arrivare in cima e anche diverse entrate:

  • dalla piazza di Piedicastello (molto carina), dove si trova anche un parco giochi a poca distanza. Qui sale una lunga scalinata, con passaggi divertenti per i bambini e terrazzini di sosta.
  • dal piazzale di via Brescia, fattibile con il passeggino anche se in salita.
  • da via alla Vela (zona nord), passando dal fortino napoleonico


Se non avete particolari problemi il nostro consiglio è quello di salire dal centro di Piedicastello, per poi scendere lungo la strada asfaltata e completare il giro.
In questo modo percorrerete a piedi anche una lunga galleria (ricordatevi un torcia, bene anche quella del cellulare). Qui si può provare l’eco e sperimentare la frescura data dallo scavo nella roccia.
Il percorso è piacevole e ben ombreggiato, con dei bellissimi scorci sulla città man mano che ci si alza.

Si vedono i tetti del centro storico, il fiume Adige e le sue anse e pure le funivie di Sardagna che si incrociano e che danno sempre l’occasione di esprimere un desiderio. E poi, arrivati in cima, ecco il monumento a Cesare Battisti e i cannoni che sempre affascinano adulti e bambini.
Ampio il prato lì vicino, dove giocare e correre in libertà. Altri cinque minuti di passeggiata e si arriva alla sommità, dove si trovano i resti della basilica paleocristiana.
Molto carini i tabelloni informativi (anche se rovinati), con una speciale caccia al tesoro delle foglie: i bambini possono così prendere un rametto degli alberi circostanti, confrontarlo con i disegni presenti e scoprire così di quale specie si tratta e delle sue caratteristiche.
Sulla sommità c’è anche il nuovo Museo Storico delle Truppe Alpine, QUI gli orari  aggiornati.
Attenzione, in corrispondenza delle entrate ci sono dei cancelli che dovrebbero essere a chiusura automatica (non siamo sicuri del loro funzionamento, ma meglio non rischiare). In ogni caso la strada asfaltata non è chiusa da alcun cancello, nel caso in cui non riusciste ad uscire. Numero dei vigili urbani: 📞 0461 916111

Altre passeggiate consigliate nei dintorni di Trento:

Da Passo Lavazè alla Liegalm

Passeggiata semplice che porta dal Passo Lavazé (Val di Fiemme) a Malga Costa (in tedesco Liegalm), posto delizioso e molto panoramico che propone piatti della tradizione altoatesina da primavera fino ad autunno inoltrato. Anche in inverno questo posto è un incanto: ve l’abbiamo raccontato QUI.

Superato il laghetto alpino e seguendo le indicazioni per il percorso (nella zona di alberghi e ristoranti) il paesaggio si fa subito autentico e genuino. Nessuna costruzione, solo la bellezza della natura. Inconfondibili davanti ai vostri occhi le cime gemelle del Corno Nero e Corno Bianco, una ovviamente più scura e l’altra chiara data dalla roccia che affiora.

Il percorso è per lo più pianeggiante: in poco più di un’ora arriverete a Malga Costa, che si trova proprio di fronte al massiccio del Latemar e poco più in lontananza anche quello del Catinaccio.

Prendete posto sui tavoli soleggiati all’esterno, per godere di tutto lo spettacolo.

Sul retro si trova una piccola sabbiera e la pista da bowling: i bambini ne andranno matti! Diverse anche le sdraio per qualche momento di relax.

Deliziosi ed abbondanti i piatti proposti: noi abbiamo preso il classico uova, speck e patate arrosto. Non mancano i piatti della trazione, come i canederli, anche con goulash di manzo.

E poi la polenta con i funghi ed il formaggio. Tutto delizioso ed al giusto prezzo.

I prodotti provengono da realtà e aziende agricole dei dintorni, come le uova del Maso Bacher e la carne della macelleria Zelger a Nova Ponente. Non mancano i dolci, come il tiramisù, la panna cotta o lo yogurt con i frutti di bosco, e le torte.

ORARI E APERTURE.

Malga Costa è aperta solitamente da marzo ad autunno inoltrato. Nei mesi di luglio e agosto nessun giorno di riposo, altrimenti la chiusura è prevista di martedì.

Consigliato dopo pranzo fare un giro salendo per la stradina dietro la struttura, sulla strada per Nova Ponente per intenderci. In questa maniera potrete apprezzare ancora di più il panorama circostante e soprattutto ammirare le mucche al pascolo, placide e felici.

Si torna indietro sulla stessa strada fino a Passo Lavazè, dove in agosto c’è anche la possibilità di salire sulla carrozza trainata dai cavalli di Malga Daiano.

A Cortaccia sul Sentiero enologico

Cosa fare quando il tempo è così così ma non si vuole rimanere in casa? Noi abbiamo deciso di andare a fare un giretto tra i vigneti, che ancora per qualche tempo conserveranno il loro meraviglioso colore dorato, e quale migliore itinerario se non il Sentiero enologico di Cortaccia?

Si raggiunge questo delizioso paesino uscendo dall’autostrada A22 a Egna/Ora (una ventina di chilometri da Bolzano), si percorrono ancora pochi chilometri ed eccoci arrivati al parcheggio vicino al Comune. Da subito siamo rimasti affascinati dai vecchi masi, dall’architettura altoatesina e dalla cura dei dettagli che si trova ad ogni angolo. Davvero un altro mondo, a poca distanza da Trento.

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Abbiamo percorso via Angela Nikoletti (dedicata ad una maestra che durante il fascismo – nonostante il divieto – continuò ad insegnare clandestinamente il tedesco ai suoi alunni) e continuato a scendere per una decina di minuti, finché sulla destra non abbiamo visto il grande grappolo d’uva in pietra che indica la giusta direzione.
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Il segnavia da seguire da quel punto in poi è la grande mano con scritto “Weinlerhpfad”, cioè Sentiero enologico. Si comincia quindi la salita: il percorso, lungo un paio di chilometri, non è adatto a passeggini o a bambini molto piccoli, anche se non è faticoso. Bellissimi i vigneti circostanti, tutti da ammirare e fotografare.
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Ad un certo punto cominciano ad apparire sul cammino delle ampolle. Si toglie il tappo, si annusa e si cerca di indovinare a cosa corrisponda quel profumo. Che all’inizio è abbinato ai vitigni, tipo il Traminer, ma poi anche ai sentori tipo il lampone, la vaniglia, la fragola, la ciliegia… e quanto c’è di più divertente per un bambino che mettere alla prova i propri sensi e poi scoprire se ha azzeccato o meno la fragranza?
IMG_1920Continuando sul percorso si trova un bel terrazzino panoramico con un “cannocchiale” che punta ad una cascata nascosta sotto la roccia.

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Ancora un centinaio di metri, passando sopra un rio che scende fragorosamente, ed eccoci di nuovo sulla strada: si può continuare il percorso fino a Magré, per poi tornare indietro sulla stessa via, oppure si può effettuare il percorso ad anello tornando verso il paese di Cortaccia (io lo consiglio, a noi è piaciuto molto vederla anche dall’alto): si gira a destra verso un bel maso/mulino, si sale brevemente e percorrendo la strada asfaltata si chiude il percorso.

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Per mangiare? A noi hanno parlato molto bene del Ristorante Terzer, aperto anche fuori stagione e sicuramente da provare (ma prenotate, che noi abbiamo trovato tutto pieno!). Insomma, una splendida gita, tutta da provare e da annusare!

Nei dintorni consigliamo anche una gita a Castelfeder, una tappa divertente al parco giochi di Egna e una passeggiata a Caldaro.

Il parco avventura Jochtal a Valles

Vi abbiamo già raccontato del nuovissimo Parco del Sole a Maranza, ma l’altra novità dell’area turistica di Rio Pusteria è senza dubbio il parco avventura a Valles, che siamo andati a provare come sempre per voi in anteprima! Si sale in una decina di minuti con la cabinovia Jochtal dal paese di Valles (parcheggio gratuito), aperta fino al 3 novembre (orari sempre aggiornati QUI). Appena arrivati in cima (2008 metri di altitudine) inizia l’avventura.

Troverete subito il rifugio omonimo, con tantissimi giochi all’esterno: trampolino elastico, altalene, scivoli, tronco per arrampicarsi e divertenti scivoli, tra gli altri.

Le installazioni del nuovo parco avventura (che in realtà è un percorso con diverse postazioni di intrattenimento) si snodano sulla montagna poco sopra. Ad un quarto d’ora di cammino (pianeggiante) troverete i campanelli nel bosco, tutti da suonare con le corde individuando simpatiche melodie.

Ancora avanti, tenendo la destra, prima il bacino usato per l’innevamento artificiale (non è una postazione gioco, ma i tantissimi pesci attireranno l’attenzione dei bambini!)…

…e poi il parco acquatico con la zattera che permette di attraversare il laghetto con l’utilizzo di una corda. Eccoci, io e Carlo, alle prese con questa piccola, grande – ma soprattutto divertente – avventura!

Nel laghetto entra l’acqua grazie ad un sistema di condutture sospese capaci di intrattenere i piccoli per ore: noi abbiamo trasportato foglie e sassi, aperto e bloccato i flussi, per spruzzarci addosso – complice il sole ancora caldo – anche un po’ d’acqua.

Per i bambini più grandi ecco il cervo gigante su cui arrampicarsi (e ad una ventina di minuti di passeggiata anche l’orso).

Infine la Baita Ochsenalm con un piccolo zoo e qualche gioco all’esterno. Un bel posto dove rilassarsi un po’.

Informazioni utili:

Noi abbiamo deciso di scendere di nuovo verso il Rifugio Jochtal (mezz’ora circa), per mangiare sulla terrazza al sole qualche specialità altoatesina e tornare a valle. Diverse le possibilità di passeggiate nei dintorni.

La cabinovia costa 16 euro a/r per gli adulti, 12 per i bambini dagli 8 ai 16 anni. I cani salgono gratuitamente, ma devono essere provvisti di museruola.

Albergo consigliato nei dintorni il Tratterhof (a 20 minuti d’auto dagli impianti) una meraviglia. E con il soggiorno avrete a disposizione anche la Almen Card, che prevede tra le altre cose l’utilizzo gratuito degli impianti.

 

Scoprite altre escursioni e attività a Bressanone e dintorni QUI.