Author - Silvia

Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio

L'incredibile storia di un uomo che visse 4000 anni fa: venite a scoprirla al Museo Archeologico dell'Alto Adige a Bolzano

Siete mai stati a visitare Ötzi, la mummia più antica al mondo? Nel Museo Archeologico di Bolzano, in pieno centro storico, è conservato il corpo mummificato di un uomo vissuto oltre 5000 anni fa, che per una serie di incredibili coincidenze è arrivato perfettamente conservato ai giorni nostri.

Il museo è situato su tre piani: in quello rialzato un bell’allestimento fa vedere la grande eco mediatica che ha generato il ritrovamento di Ötzi nel 1991. Il ritrovamento fu fatto sul ghiacciaio del Similaun, a poche decine di metri dal confine austriaco. Non solo fu rinvenuto il corpo di un uomo, ma anche i suoi vestiti e gli oggetti che portava con sé per la caccia. Un ritrovamento straordinario, unico al mondo.

Il corpo di Ötzi si trova oggi al primo piano di questo museo: attraverso un oblò, con una pedana che si può alzare per permettere la vista anche ai bambini, eccolo… esattamente nella posizione in cui è stato ritrovato. E’ stata molto discussa la scelta di mostrarlo al pubblico così, nella sua nudità, ma alla fine ha prevalso il fronte del sì pur con degli accorgimenti (luce tenue, posizione defilata e non centrale rispetto alla sala,…). E’ vietato fare fotografie in questa parte del museo, ma vi assicuriamo che la vista dell’uomo dei ghiacci è davvero sorprendente.

Nel resto del piano si possono ammirare i suoi vestiti e i vari utensili, così come mettere la mano in una piccola cella frigorifera che riproduce la temperatura in cui viene conservata la mummia. E poi c’è uno spazio dove i bambini possono fermarsi e provare i “vestiti” di Ötzi…

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… o cimentarsi nel provare a ricostruire il suo recipiente di corteccia…

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… o ancora, intrecciare fili di paglia!

Ötzi 1

Al piano di sopra troverete altri spazi espositivi ed una installazione davvero molto particolare: un tavolo luminoso touch screen dove compare il corpo di Ötzi, che può essere esplorato grazie a speciali lenti di ingrandimento che permettono di selezionare la lingua (italiano, tedesco ed inglese) ed analizzare la sua pelle, le ossa e i muscoli.

Ötzi 2

Mentre all’ultimo piano c’è “the lounge”: un ambiente provvisto di isole dedicate al riposo e di spazi dedicati al gioco. Stazioni di gioco, un angolo per la lettura e un teatro dei burattini sono alcune delle cose che potete trovare qui.

Visite guidate:

Il museo è molto bello da esplorare liberamente, ma da non perdere le visita guidata per le famiglie tutti i weeekend: rivolte ai genitori con bambini tra i 6 e gli 11 anni, queste visite rappresentano un’occasione unica per scoprire il mondo dell’Uomo venuto dal ghiaccio con un approccio ludico che saprà coinvolgere tutti.

I piccoli visitatori impareranno così a conoscere la vita quotidiana nell’età del Rame. Ogni sabato e domenica dalle ore 15.30 alle 16.20 (in lingua italiana). Prezzo: 4,00 euro a persona (oltre al prezzo di entrata).

Scoprirete così un sacco di cose interessanti: come è morto Ötzi, come è stato ritrovato, perché aveva dei tatuaggi, le sue abitudini e come si fabbricava i vestiti… mille notizie interessanti che i bambini apprenderanno volentieri, ma anche tante attività dell’epoca da fare assieme (come tagliare la pelle con la selce).

“Mission Ötzi” – l’audioguida per  bambini

I bambini che visitano il Museo Archeologico dell’Alto Adige possono ora farsi accompagnare lungo il percorso della mostra permanente da una audioguida tutta per loro. Studiata appositamente per bambini d’età compresa fra i 6 e i 10 anni, MISSION ÖTZI va a completare l’offerta già esistente per gli adulti. L’audioguida per bambini è disponibile nelle tre lingue italiano, tedesco e inglese, e può essere scaricata gratuitamente (per iOS e Android) come app oppure noleggiata al museo pagando un importo minimo.

Figure centrali della guida sono i due grandi amici Tessa e Mo, due bambini di oggi che assieme ai giovani ascoltatori dell’audioguida si teletrasportano in una spedizione nel passato. Qui incontrano Ötzi e vivono nel suo mondo ogni tipo di avventura. Una simpatica capra li aiuta a destreggiarsi nel villaggio dell’età della pietra di Ötzi e osserva insieme a loro come l’Uomo venuto dal ghiaccio si prepara ad un’ascesa in alta quota.
Nelle sale del museo l’audioguida per bambini racconta una storia che può essere ascoltata senza interruzioni; una segnaletica molto semplice aiuta ad orientarsi.

Informazioni utili:

Per info orari di apertura, CLICCA QUI! (aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; in estate e nei lunedì festivi aperto anche il lunedì)

Per i prezzi aggiornati, CLICCA QUI!

E’ possibile prenotare i biglietti on-line, QUI!

Contatti:

Museo Archeologico dell’Alto Adige
Via Museo, 43 – Bolzano
tel: 0471 320 100 (lun-ven: ore 9.00-13.00)
e-mail: info@iceman.it

Cosa fare nei dintorni:

Ai Prati del Talvera a Bolzano

Quella che si estende lungo le rive del Talvera, il fiume che scorre a poca distanza dal centro di Bolzano, è un’enorme area verde che attira costantemente tantissime famiglie e bambini. Numerosi i parchi gioco, dai classici scivoli e altalene a grandi costruzioni in legno da scalare e ai gettonati tappeti elastici. E poi la pista ciclabile, lo skate park, il minigolf… Qui è possibile portare anche gli animali, con le adeguate regole.

I principali punti di collegamento con la città sono i tre ponti Druso, Talvera e Sant’ Antonio. Noi siamo partiti dal ponte Talvera e abbiamo seguito il Lungo Talvera Gries (sulla destra orografica del fiume).

Come anticipato ecco le prime attrazioni per i bambini con comode panchine per i genitori e ampi prati verdi tutt’intorno. Ci sono delle costruzioni in legno da scalare e due aree recintate con diversi giochi: scivoli, sabbiera, altalene e molto altro… ma soprattutto è un parco giochi inclusivo.

Dopo una dovuta sosta-gioco proseguiamo lungo la ciclopedonale e troviamo campi da calcio, tennis e aree fitness all’aperto per i gli amanti degli sport.

E ancora una piccola pista sterrata per i piccoli (e grandi) amanti della bicicletta, tra piccoli salti e paraboliche il divertimento è assicurato.

Dopo altri dieci/quindici minuti di tranquilla passeggiata troviamo le indicazioni per Castel Roncolo, chiamato anche il maniero illustrato per i numerosi affreschi conservati benissimo, poco distante e che merita di certo una visita.

L’ALTRA SPONDA DEL FIUME

Se invece non volete arrivare fino a Castel Roncolo, dopo pochi minuti dalla pista per le biciclette troverete il ponte Sant’Antonio. Lo oltrepassiamo godendo di una meravigliosa vista sul fiume Talvera e scendiamo dalla parte sinistra del fiume seguendo il Lungo Talvera Bolzano.

Un lungo viale alberato che regala di tanto in tanto, tra le fronde colorate, degli scorci meravigliosi sulle colline circostanti, su antichi edifici immersi tra i vigneti e in lontananza come sfondo, le cime innevate del Catinaccio/Rosengarten.

Bellissimo dopo poco sulla nostra sinistra Castel Mareccio, antico e affascinante maniero del XII secolo in mezzo ad un vigneto di uve pregiate.

Anche su questa riva del fiume troverete parchi gioco per tutti i gusti con scivoli, altalene, “altissime” costruzioni in corda su cui arrampicare, tappeti elastici, carrucola e ampi prati dove correre, saltare e fare qualche tiro a pallone e un’altra area fitness.

E se in famiglia avete amanti delle acrobazie portate con voi il loro mezzo preferito: che sia bicicletta, skate o rollerblade poco importa: potrà usarlo per fare salti ed evoluzioni sulle rampe nello skate park accanto al parco giochi.

Una curiosità: proprio all’altezza dello skate park se alzate gli occhi troverete l’ “Albero delle Scarpe o Shoefiti, termine che si riferisce alla pratica di legare tra loro i lacci di due scarpe e di lanciarle in aria in modo da farle restare appese.

Le soluzioni sono molte e potete decidere voi la lunghezza della vostra passeggiata. Se siete alla ricerca di una  giornata in cui alternare cultura e gioco, i prati del Talvera sono esattamente quello che fa per voi.

Cosa fare nei dintorni:

 

Busatte Adventure Park a Torbole

Siete appassionati di parchi avventura o vi piacerebbe provare questa esperienza? Se siete in zona Alto Garda, poco sopra l’abitato di Torbole, per voi c’è il Busatte Adventure Park. Si tratta di un parco avventura con percorsi di varia difficoltà, tutti collegati tra loro e dotati di sistema linea vita continua, che permette di non staccare mai i moschettoni tra un passaggio e l’altro, per una sicurezza ancora maggiore, soprattutto per i più piccoli.

COME ARRIVARE

Arrivati a Torbole svoltate per il centro storico e dalla piazza principale prendete la salita sulla sinistra (sotto la chiesa). Questa strada è inizialmente piuttosto ripida e stretta (c’è anche un semaforo per il senso alternato), ma superato il semaforo si allarga: voi svoltate a destra, verso i parcheggi, e proseguite lungo i tornanti. Seguite le indicazioni per Busatte e in un paio di minuti arriverete al parcheggio più vicino. Il parcheggio è ampio ed è abbastanza facile trovare posto. Il parco avventura si trova alla fine del grande prato del parco delle Busatte, in un boschetto che costeggia il primo tratto del sentiero panoramico Busatte-Tempesta, noto per le sue scalinate in ferro e per la vista mozzafiato sul Garda.

Un posto incantevole dove trascorrere una giornata tra passeggiate panoramiche, avventura e relax, magari portandovi il necessario per un bel picnic (ci sono anche tavoli con panche, fontanella e un piccolo parco giochi), in un contesto molto tranquillo.

IL PARCO AVVENTURA

Cinque sono i percorsi aerei, per un totale di oltre 50 piattaforme posizionate sugli alberi ad altezze comprese tra i 2 ed i 15 metri e collegate fra loro da ponti tibetani, liane, carrucole. Una vera e propria avventura nel verde!
Appena arrivati gli istruttori vi consegneranno il caschetto e vi aiuteranno a sistemare l’imbragatura.
Poi vi accompagneranno al percorso di prova, dove vi verrà spiegato come utilizzare i moschettoni per attaccarvi e spostarvi in sicurezza da un percorso all’altro e da una postazione all’altra.

Non temete: mentre vi divertirete a “volare” tra un albero e l’altro, un istruttore sarà comunque sempre disponibile per ogni necessità.

I CINQUE PERCORSI
  • (BRIEFING: percorso pratico per apprendere le regole dell’avventura);
  • GREEN: a 2mt di altezza, per scoprire i primi passaggi (statura minima 125 cm);
  • GREEN+: ponti, reti e liane per emozioni sempre più forti (statura minima 125 cm);
  • BLUE: sempre più alti con la carrucola per adrenaliniche teleferiche (statura minima 135 cm);
  • RED: per mettersi alla prova con salti, reti, scale fino a 8 metri (statura minima 145 cm);
  • BLACK: solo per i più coraggiosi, brividi tra le piante a 15 metri di altezza (statura minima 145 cm).
APERTURE E TARIFFE

Il Busatte Adventure Park è aperto tutti i giorni da fine maggio a metà settembre circa e durante i weekend ed i ponti nei restanti periodi tra marzo e inizio novembre.

Ingresso famiglia: 20 euro a persona
Ingresso singolo: 22 euro
Ingresso bambino 3-5 anni + adulto : 25 euro

Tariffe ed orari sempre aggiornati QUI.

INFO E CONTATTI

Busatte Adventure Park
Loc. Busatte – 38069 Nago-Torbole (TN)
tel: +39 347 2880570
e-mail: info@busatteadventure.it

Per maggiori info visitate il sito QUI.

NEI DINTORNI
  • Se amate anche arrampicare, provate ad andare ai Massi delle Traole: info QUI
  • Che ne dite di provare uno sport d’acqua? Noi avevamo provato il SUP a Riva del Garda: guardate QUI

Per organizzare al meglio le vostre giornate non dimenticate di consultare le nostre guide cartacee (se non le avete potete acquistarle QUI) e le mini-guide online: vi consigliamo, in particolare per la zona, queste:

  • Estate a Riva del Garda: leggi QUI
  • Cosa fare ad Arco in estate: leggi QUI
  • Esperienze family nel Garda Trentino: eccole QUA

In quota sopra il lago di Resia

Passeggiata spettacolare in quota, che permette di godere di una vista incredibile sul lago di Resia. La particolarità di questo percorso è che il biglietto degli impianti permette di prendere la telecabina di Belpiano (Resia), effettuare l’escursione di due ore e mezza circa su un piacevole saliscendi e poi scendere al paese di San Valentino con un’altra telecabina. Per tornare al punto di partenza si può costeggiare il lago di Resia oppure prendere un autobus se si ha già camminato abbastanza.

Escursione sopra il lago di Resia

Partiamo dall’inizio. Si parcheggia l’auto agli impianti di Belpiano, gratuitamente se si acquistano i biglietti per la risalita (nel 2023 20 euro andata e ritorno per gli adulti, 13 euro tra gli 8 e i 14 anni, gratuito per i minori di 8, prezzi aggiornati QUI). All’arrivo si trova il rifugio Schöneben, con qualche gioco per i bambini tipo tappeto elastico, altalena e sabbiere.

Prendete il sentiero 14 e da lì a poco vi sorprenderà la vista sul lago di Resia: un colpo d’occhio sorprendente per il suo colore.

Il sentiero, non adatto ai passeggini, continua a tratti nel bosco e a tratti tra i prati. Numerosi i punti sosta con tavoli da picnic e sdraio per riprendere il fiato. Dopo un po’ si comincia a vedere anche il lago di San Valentino, più scuro ma comunque affascinante. Dopo un paio d’ore, quando la fame comincia a farsi sentire, ecco gli yak pascolare. Da lì a poco comincerà la discesa fino alla Haider Alm/ Malga di San Valentino.

Alla Malga di San Valentino

In realtà un vero e proprio ristorante, con i piatti della tradizione altoatesina. Noi abbiamo preso una buona polenta, formaggio e finferli freschi, il classico uova, speck e patate saltate e i gnocchi alle ortiche. Prezzi nella media, tutto buono.

Di fronte alla struttura una bella area giochi con discesa dei gommoni gratuita, tappeti elastici, reti per arrampicare, teleferica e altre attrazioni.

Finita la pausa post pranzo, siamo scesi con la telecabina fino ad arrivare al paese di San Valentino. Eravamo curiosi di percorrere parte della ciclabile della Val Venosta, che – nel verso contrario – porta fino a Merano, e così abbiamo costeggiato la sponda occidentale di questo lago artificiale. Un paio d’ore di piacevole camminata praticamente pianeggiante su asfalto, con anche una bella visuale sul famoso campanile sommerso.

Attenzione ai ciclisti, ma se la percorrete nel pomeriggio il grosso del flusso è già passato. Quando avvisterete il parcheggio sarete sì stanchi, ma anche molto contenti. Ricordate sempre l’alternativa di rientro con l’autobus, se i bambini brontolano!

INFO UTILI:

  • LUOGO: Val Venosta
  • PARTENZA: telecabina di Belpiano
  • ARRIVO: paese di San Valentino
  • ALTITUDINE: 2.100 metri
  • DURATA: 2 ore
  • LUNGHEZZA: 6 chilometri
  • DIFFICOLTÀ: facile
  • DISLIVELLO: + 334 metri | – 293 metri
  • IMPIANTI: aperti indicativamente da fine maggio fino inizio ottobre
  • PASSEGGINO: sconsigliato
  • PUNTI RISTORO: Malga di San Valentino 0473.634071

Altre passeggiate nei dintorni:

  • Malga Melago, facile passeggiata nella Vallelunga
  • Malga Slingia, facile e con delle tappe gioco.
  • al Rifugio Pio XI, davanti al ghiacciaio della Palla Bianca
  • il giro del Lago di Resia (anche per passeggini)
  • il giro del lago di San Valentino (anche per passeggini)

Altre attività e passeggiate al Lago di Resia e dintorni QUI. La nostra guida della Val Venosta QUI.

Chiesa e prati di S. Giovanni

Per chi ha il passeggino, per chi ama camminare con splendida vista, per chi vuole paesaggi incontaminati e per chi non vuole rinunciare ad un pizzico di spiritualità. Oggi vi portiamo in Primiero a passeggiare tra i bellissimi Prati di San Giovanni. Una semplice camminata su strada asfaltata. Avete diverse possibilità:

Dal rifugio Caltena seguendo la strada forestale si raggiunge in circa un’ora la chiesetta di San Giovanni. Il percorso tra ampi prati verdi costellati di masi caratteristici e baite in legno e passaggi nel bosco è molto semplice e percorribile con il passeggino.

Un posto di rara bellezza e per la gioia dei più piccoli tanti fiori colorati, farfalle svolazzanti e fragole di bosco. Da ricordare: il giorno di S.Giovanni, 24 giugno, qui viene celebrata la messa e poi viene offerta a tutti polenta e formaggio. Un bel modo per entrare in contatto con la popolazione e conoscere le usanze del luogo.

Attualmente la chiesetta è in ristrutturazione, la strada che vedete nella foto sopra è chiusa e la struttura circondata da ponteggi.

Giro Falasorni.

Dalla chiesetta potete proseguire e in un’ora e mezza fare il giro di Falasorni. Inizialmente ammirerete le Vette Feltrine in tutto il loro splendore, più avanti diverse panchine posizionate nei posti più panoramici vi catapulteranno anche sulle Pale di San Martino.

Una bella passeggiata, semplice, che percorre le creste tra il Primiero e la Val Noana fino a scendere al Cristo di Falasorni, luogo votivo. Si prosegue su strada asfaltata prevalentemente pianeggiante fino a S. Giovanni, tra splendide baite e prati in fiore.

Si chiude il giro ad anello ritrovandosi quasi al bivio che riporta al rifugio Caltena, da qui ripercorrete la strada forestale fatta all’andata per raggiungere la chiesa di San Giovanni.

Se siete affamati e alla ricerca di un posto davvero meritevole vi consigliamo di fermarvi a mangiare al rifugio. Qui vi aspettano i deliziosi piatti della tradizioni rivisitati di Angioletta (la cuoca) che porta avanti con entusiasmo l’attività iniziata circa 50 anni fa dai suoi genitori.

Noi abbiamo mangiato della polenta con fonduta di stagionato del Primiero e salsiccia nostrana affumicata fresca, i tagliolini caserecci ai mirtilli con funghi e ricotta affumicata e la tagliata di manzo alla tirolese. Dispone inoltre di undici camere per trascorrere qualche giorno di relax.

Cosa fare nei dintorni:

Lungo il sentiero incontrerete un bivio che conduce al ponte sospeso della Val di Riva, ne parliamo QUI. Proseguendo lungo i Prati di San Giovanni potete raggiungere il rifugio Caltena, consigliato per un pranzo gustoso, tutte le info QUI.

Tante altre attività nei dintorni di Fiera di Primiero le trovate QUI.

Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla Valle del Primiero, CLICCA QUI!

Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernaleCLICCA QUI!

Ponte tibetano della Val de Riva

Quasi 30 metri d’altezza, 70 di lunghezza e un contesto naturale davvero bello: eccolo il bel ponte tibetano sul rio Giasinozza in Val di Riva (Primiero). Un’avventurosa attrazione anche per i più piccoli, che lo percorreranno cento volte avanti e indietro. Si trova a poca distanza da Mezzano in Valle del Primiero, paesino delizioso che è anche uno dei borghi più belli d’Italia. Raggiungibile anche con una piacevole escursione dal Rifugio Caltena.

Come arrivare

Da Mezzano seguite in auto le indicazioni per il Rifugio Caltena. Dopo un quarto d’ora circa (subito dopo il bivio a sinistra per il rifugio, non appena diventa pianeggiante) sulla destra trovate l’indicazione del parcheggio (gratuito). Proseguire a piedi sulla strada asfaltata in salita e poco dopo prendete il sentiero di sinistra che sale. Verrete catapultati inizialmente in un mondo popolato da masi deliziosi e prati immensi, prima di scendere nel bosco verso il ponte. La passeggiata con i bambini ha una durata di circa un’ora (solo andata).

Oppure dal rifugio Caltena proseguite lungo la forestale seguendo le indicazioni per i Prati di San Giovanni (raccontiamo questa passeggiata QUI). Camminerete circa mezz’oretta tra ampi prati abitati da caratteristici masi e passaggi nel bosco. E vi ritroverete al bivio con il sentiero sulla sinistra (descritto sopra) che conduce al ponte. Il sentiero è in costante discesa (al ritorno tutto in salita) con fondo irregolare e non è percorribile con il passeggino.

Appena usciti dal bosco vi troverete davanti il ponte sospeso: che bellezza!

Per gli abitanti del posto questo è un traguardo importante, perché il collegamento con la Val Noana (dove tanti avevano i masi e portavano le mucche in alpeggio d’estate) è stato piuttosto difficile, tra guadi e ponti provvisori che venivano spazzati via dopo una piena. Oggi il ponte tibetano svetta fiero e permette di raggiungere in un’ora circa il Rifugio Fonteghi, dove abbiamo mangiato un sacco di cose buone! Si ritorna poi dalla stessa strada.

Accanto al rifugio vi ricordiamo anche la partenza del canyoning della Val Noana, che permette di scendere in sicurezza lungo il torrente Noana e scoprire angoli spettacolari nuotando in pozze d’acqua  e lasciandosi trasportare dalla corrente lungo scivoli naturali. Praticabile dai 7/8 anni d’età, trovate tutte le info QUI.

Chi invece ha bimbi piccoli o non vuole camminare ancora ha diverse alternative:
  • tornare indietro e raggiungere in macchina (10 minuti) o a piedi un’ora circa il Rifugio Caltena. Bellissimo posto per mangiare, con ampie sale all’interno e tavoli all’esterno, offre una cucina tradizionale, ma di livello, con prodotti del territorio e diverse specialità preparate in casa. Ve l’abbiamo già raccontato QUI.
  • dalla macchina raggiungere la deliziosa chiesetta di San Giovanni (20 minuti a piedi circa), passeggiata fattibile anche con il passeggino. Il nostro racconto QUI.
  • tornare a Mezzano e andare a curiosare tra le sue vie cercando le cataste di legna diventate vere e proprie opere d’arte, maggiori info QUI.

Tante altre attività nei dintorni di Fiera di Primiero le trovate QUI.

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Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernaleCLICCA QUI!

 

Pista ciclopedonale del Primiero

Il percorso si sviluppa lungo il torrente Cismon e attraversa i paesi principali della valle: Imer, Mezzano, Transacqua, Fiera di Primiero, Tonadico e Siror, con una lunghezza complessiva di circa 11 chilometri. Si percorre tranquillamente in un’ora e un quarto con una leggera pendenza. A caratterizzare la ciclabile è l’incantevole bellezza degli ambienti naturali, a cominciare dal maestoso gruppo dolomitico delle Pale di S.Martino. Non mancano lungo il percorso numerosi parchi gioco, piccoli borghi immersi nel verde, casolari abbandonati ed antiche tracce della vita in montagna.

Abbiamo parcheggiato a Fiera di Primiero nel grande posteggio (gratuito) del parco Vallombrosa e ci siamo diretti verso Siror, passando per Tonadico, lungo poco trafficata strada di collegamento tra i due paesi. Qui si trova il bici grill con un’ampia area verde dotata di scivoli e altalene.

Siamo tornati indietro verso Fiera di Primiero dove abbiamo fatto sosta al parco Vallombrosa composto da tre villaggi con giochi a tema. Assolutamente da non perdere! (lo raccontiamo QUI).

Alla fine del paese c’è un’altra area giochi con scivoli, altalene e dondoli, carina per una breve sosta.

Sempre costeggiando il torrente si attraversa un suggestivo tratto di bosco a ridosso della montagna che conduce a Mezzano, ma prima di entrare in paese ci siamo fermati al campo da giochi di Oltra. Bellissima area con alto scivolo chiuso super veloce, piccolo labirinto, parete di arrampicata e altalene.

Lasciamo la ciclopedonale per ammirare uno dei borghi più belli d’Italia: Mezzano e le sue cataste di legno artistiche. Lo raccontiamo QUI.

Rientrati sulla pista ciclabile abbiamo raggiunto l’ultima tappa del percorso: Imèr. Anche qui c’è un grande parco giochi con una fontana musicale dove rinfrescarsi nelle giornata estive.

La ciclabile così come i parchi gioco non sono molto ombreggiati, sconsigliamo di percorrerla nelle ore più calde.

Cosa fare nei dintorni:

Lungo la pista ciclabile vi consigliamo una sosta al borgo di Mezzano con le sue cataste di legna (tutte le info QUI) e al parco Vallombrosa (cliccate QUI). E se arrivate fino a Siror anche il museo della scuola, scopritelo QUI. A poca distanza interessante anche lo storico palazzo delle Miniere, tutte le info QUI.

Tante altre attività nei dintorni di Fiera di Primiero le trovate QUI.

Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra guida estiva dedicata alla Valle del Primiero, CLICCA QUI!

Escursioni sulla ciaspole, iniziative e luoghi da vivere godendo della magica atmosfera che offre la Valle del Primiero in inverno: per scoprire la nostra mini-guida invernaleCLICCA QUI!

Agility Forest a San Martino di Castrozza

A due passi dal centro di San Martino di Castrozza, nella magica cornice delle Pale, c’è il parco avventura Agility Forest: un insieme di percorsi sospesi tra gli alberi, un luogo di svago per le famiglie. L’impianto è nascosto nella foresta che circonda il paese, in un’area tranquilla, soleggiata e abitata da maestosi esemplari di abete, alti più di 30 metri.  Il passaggio da un albero all’altro regala emozioni indescrivibili, attraverso 5 percorsi aerei via via più difficili. Attrezzato con 55 varianti suddivise per difficoltà, può diventare una esperienza indimenticabile.

Prima di iniziare l’avventura bisogna farsi imbracare e partecipare al piccolo corso per imparare ad utilizzare in modo corretto i dispositivi di sicurezza. Successivamente si percorrono 3 passaggi con la supervisione del personale.

I PERCORSI

Abbiamo provato la linea fucsia per bambini dai 3 ai 6/7 anni che si sviluppa su 9 passaggi a 70/100 centimetri da terra. Un susseguirsi di ponti traballanti, funi e reti che mettono alla prova abilità e coraggio. Per un pizzico di adrenalina in più c’è il percorso “piccoli brividi“: due tyrolienne (corda sospesa con carrucola) di 55 e 63 metri. I piccoli devono essere assistiti da un adulto e possono divertirsi per un’ora.

 

Gli altri percorsi sono:

  • Verde: per bambini, ragazzi e adulti. 11 passaggi di media difficoltà ad una altezza che varia tra i 4 ed i 7 metri da terra che assicurano divertimento anche ai principianti.
  • Blu: per bambini, ragazzi ed adulti. Adatto a chi ha superato il percorso verde è composto da 10 passaggi come il precedente ma presenta maggiori difficoltà come ad esempio i ponti traballanti! Ideale per verificare le proprie capacità.
  • Rosso: per ragazzi ed adulti che hanno superato i primi due percorsi. Aumentano l’altezza e la difficoltà. Undici passaggi che raggiungono i 10 metri di altezza.
  • Nero: riservato a ragazzi ed adulti. Percorso per veri equilibristi, accessibile dopo aver superato il percorso rosso è composto da 12 passaggi che con il salto in rete raggiungono i 14 metri di altezza e richiedono vera bravura e determinazione!
  • Jumping: riservato a ragazzi ed adulti. Adrenalina pura: un salto nel vuoto da 17 metri di altezza e discesa a velocità controllata.
Informazioni utili:

Si raccomanda l’uso di abbigliamento sportivo e di scarpe da ginnastica o da trekking. Nel biglietto d’ingresso sono compresi: imbragatura di protezione individuale con due lounge, moschettoni, carrucola, caschetto, briefing iniziale sul percorso pratica (obbligatorio) e prova individuale sul percorso pratica.

I prezzi variano a seconda dei percorsi fatti, per tutte le tariffe cliccate QUI.

Aperto indicativamente da metà giugno a fine settembre.

Ampio parcheggio gratuito.

Contatti:
Via Laghetto – San Martino di Castrozza
📞 389 99 79 479 (Franco)
🌐 www.agilityforest.it
Cosa fare nei dintorni:
Proseguendo dall’Agility Forest in circa un’ora si raggiunge malga Crel, il nostro racconto QUI. Nei dintorni non perdetevi il parco Plank, un’area giochi molto bella, tutte le info QUI.
Tanti altri spunti a San Martino di Castrozza e Primiero QUI.

Parco giochi a Terento: che posto!

A Terento, delizioso paesino all’inizio della Val Pusteria, vi aspetta una bellissima area verde con tante attrazioni per i bambini. Può essere il posto perfetto per fare una pausa, o trascorrere un’intera giornata in relax. L’accesso è libero, con un comodo parcheggio gratuito. Sicuramente la parte che attirerà l’attenzione dei più piccoli è quella dedicata all’acqua. Un grande laghetto dove è possibile giocare con i meccanismi idraulici che piacciono tanto ai bambini (foto di copertina). E poi la zona con la sabbia, dove fare finta un po’ di essere al mare!

E poi c’è il percorso Kneipp, per rinfrescare sul serio gambe e piedi: perfetto anche per i grandi! Per tutti sono a disposizione sdraio in legno, panchine ed amache, posizionate all’ombra degli alberi. Sì, il parco è molto ombreggiato!

E poi ci sono numerosi giochi per arrampicare, scivolare, dondolare e tenersi in equilibrio. Le attrazioni con le corde, o le altalene a liana conquisteranno i bambini! Guardate che belle!

Non mancano poi le casette in legno e il grande tronco con parete per arrampicare.

Un po’ nascosto, ma non dovete farvelo sfuggire, un lungo scivolo giallo.. super divertente! E poco più sopra un campo da pallavolo, sempre ad accesso libero!

Infine, ben ombreggiata, la sabbiera. Per stare un po’ tranquilli e in relax. La particolarità di questo posto è che è facile tenere d’occhio i bambini mentre giocano. È tutto molto raccolto e vicino, perfetto per i grandi che si vogliono anche riposare un po’.

Speciale attrazione, l’unica a pagamento, è il minigolf con 18 buche e, durante la stagione invernale, la pista di pattinaggio. Questo parco è facilmente raggiungibile in automobile o con i mezzi pubblici: la fermata dell’autobus è proprio lì!

Cosa fare nei dintorni:

Scoprite tanti altri bei parchi gioco dell’Alto Adige QUI. Trovate la guida completa sulla Val Pusteria QUI.

 

La cava de le bore in gioco

C’era una volta un torrente, il Travignolo, che aiutava i boscaioli di Predazzo a trasportare i tronchi tagliati fino al fiume Avisio. Ma come facevano i tronchi ad arrivare fin lì, nel torrente? Con un sistema astutissimo ed ingegnoso, soprattutto per i mezzi che si avevano allora: la “cava de le bore” è un canale in selciato largo un metro e lungo 2 chilometri circa, utilizzato fino alla fine degli anni Cinquanta dai boscaioli in inverno  per far scivolare i tronchi fino a valle.

Tutto questo, e molto di più, lo abbiamo scoperto grazie ad una interessante attività organizzata da APT Valle di Fiemme,  che prevede una visita teatralizzata per famiglie.

Un gruppo di teatranti accompagna grandi e piccini lungo il sentiero che affianca la cava, rendendo la salita nel bosco meno difficile e molto appassionante. I bambini vengono infatti coinvolti in un gioco a squadre: un esploratore alla volta avanza sul percorso e pone una domanda a chi resta indietro. La squadra che indovina riceve una sorpresa che non possiamo proprio svelare.


Bisogna anche parlare una lingua speciale: “Abaufè, Abaufè” il richiamo usato da sotto per comunicare con chi sta in alto, “Sioi, Sioi” la loro risposta! E dopo ogni risposta esatta si può avanzare alla ricerca del mattone mancante del famoso muro filosofale che alla fine regalerà un consiglio di vita davvero importante.


Ci siamo divertiti moltissimo, scoprendo anche tante cose interessanti perché gli attori della compagnia teatrale “La Pastièrè” sono bravi e preparati: ci hanno svelato molte curiosità sull’argomento e il gioco coinvolge proprio tutti. E poi passeggiare nei boschi fa sempre stare bene. Se poi lo si fa con allegria, ancora meglio.

Info utili

Puoi prenotare la tua esperienza gratuita ogni lunedì alle ore 10.00. Consulta la nostra AGENDA per conoscere tutte le date e prenotarti: clicca QUI

Per maggiori informazioni visita il sito dell’APT Fiemme.

Lo sapete che le cave de le bore in Val di Fiemme sono tre? Noi siamo stati a visitare anche quella di Valfloriana. Leggete QUI il nostro racconto.