Author - Silvia

Al Rifugio Cauriol in inverno

Splendida l’escursione invernale che porta al Rifugio Cauriol, in Val di Fiemme. Più precisamente in Val di Sadole. Si parte da Ziano, dove in inverno la strada che porta alla Val di Sadole è interrotta al traffico: da lì comincia solitamente il fondo innevato… 600 i metri di dislivello, fattibili in due ore circa (anche un po’ di più se avete bambini che camminano poco), principalmente sulla strada forestale che sale fino ai 1600 metri della meta. Consigliata per la salita la deviazione sul sentiero sulla destra, per percorrere la “strada vecia” di Sadole.

Un affare di famiglia

All’arrivo il paesaggio è da cartolina. Alle vostre spalle il massiccio del Latemar (foto sopra),  Malga Sadole sulla destra (chiusa in inverno) e di fronte il Rifugio Monte Cauriol , ristrutturato recentemente e gestito da Tommaso Pacher e dalla sua famiglia: la moglie Barbara in cucina e la figlia Anna, che li aiuta in sala ma anche nell’organizzazione di numerose attività, rivolte alle famiglie, legate alla scoperta del territorio.

Vi presentiamo Tommaso, Barbara e la loro figlia Anna: sono loro il cuore del RIfugio Cauriol a Ziano di Fiemme!

Noi ci siamo stati dopo una recente nevicata e ci ha colpito molto la bellezza del posto, la quiete che lo circonda e la cortesia dei gestori. Guardate che meraviglia!

Cosa mangiare al Rifugio Cauriol

Non mancano naturalmente le specialità trentine per rifocillarsi dopo la salita… Abbiamo trovato un sacco di bontà: canederli in tre versioni (brodo, burro fuso e con gulasch), gulasch suppe, orzetto alla trentina, polenta, accompagnata da spezzatino di manzo, lucanica alla griglia o formaggio fuso… e ancora deliziosi contorni come i fasoi en bronzon e gli immancabili crauti.

Da non perdere il piatto Cauriol, con polenta, lucanica, crauti, formaggio fuso, würstel e fasoi en bronzon: perfetto per chi non sa decidersi e vuole assaggiare un po’ di tutto! Infine, per chi non sa rinunciare proprio a nulla, ecco i dolci: strudel di mele, torta di ricotta e amaretti, crostata con la marmellata di frutti di bosco, tortino cuore tenero di cioccolato… uno più buono dell’altro!

Le camere del Rifugio Cauriol

Al Rifugio Cauriol si può dormire anche d’inverno (le notti di venerdì e sabato sera) nelle camere appena sistemate. Quattro stanze in tutto: una da due persone, due da quattro letti e due da sette letti, con due bagni in totale. Perfetto anche per un gruppo di amici.

E che avventura raggiungere questo posto anche alla sera per cena (venerdì, sabato e domenica sera su richiesta), con le ciaspole, gli scarponi o gli sci d’alpinismo e ovviamente il frontalino con le luci.

Rifugio Cauriol: info utili

  • LUOGO: Val di Fiemme
  • PARTENZA: Ziano
  • ARRIVO: Rifugio Cauriol
  • ALTITUDINE: 1600 metri
  • DURATA: un paio d’ore (solo andata)
  • DISLIVELLO: 600 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Cauriol | tel. 0462.836002 – 348.2422737 | rifcauriol@gmail.com | aperto nei weekend a partire da sabato 1 febbraio 2025

Sempre necessario prenotare, sia per mangiare che per dormire (oppure, per maggiori informazioni, potete visitare i social oppure il sito, cliccando QUI).

Vale la pena tornare anche in estate: innanzitutto per la cortesia dei gestori, ma anche per il bellissimo parco giochi e per le tante attività per bambini e famiglie. Noi ci eravamo stati e ve ne abbiamo parlato in Rifugio Monte Cauriol d’estate

Cosa fare in Val di Fiemme in inverno

Ice Arena a Trento

Anche Trento ha il suo stadio del ghiaccio. Si trova in zona Trento Sud ed è il luogo ideale per chi ha voglia di passare qualche ora divertente sui pattini insieme alla famiglia o agli amici.

Qui lo spazio non manca: sulla pista possono pattinare circa 300 persone; se invece i pattini non fanno proprio per voi ma non volete comunque perdervi le acrobazie di amici e parenti, potete accomodarvi in uno dei 940 posti sulle gradinate.

All’interno della struttura si trovano anche il noleggio pattini, un bar e alcuni distributori automatici. Arrivando in macchina troverete inoltre un ampio parcheggio interrato.

Tanti i corsi di pattinaggio, ma anche altre attività: hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio velocità e short track. Inoltre il palazzetto ospita eventi speciali come spettacoli, partite e feste sul ghiaccio.

I corsi

La Sportivi Ghiaccio Trento A.s.d. organizza i tradizionali corsi di pattinaggio su ghiaccio presso lo stadio del ghiaccio di Trento a partire da ottobre. I corsi sono rivolti a tutti i bambini dai 4 ai 14 anni, e si potrà scegliere tra una o due lezioni in settimana fino a marzo. La tariffa di iscrizione comprende le lezioni con istruttori di provata esperienza, l’ingresso allo stadio del ghiaccio di Trento e l’assicurazione infortuni.

Per maggiori informazioni e costi clicca QUI.

Ice Arena: info utili

Aperto al pubblico solitamente da inizio ottobre alla fine di aprile in determinati giorni e fasce orarie. Per orari più dettagliati cliccate QUI

Tariffe agevolate con biglietto famiglia:

  • 2 adulti con 1 bambino (da 6 a 14 anni) euro 18,20
  • 2 adulti con 2 o 3 bambini (da 6 a 14 anni) euro 20

Per tutte le tariffe singole clicca QUI.

CONTATTI

Palaghiaccio Maccani Ice Arena
via Fersina, 15 – Loc. Ghiaie Sud,  Trento
tel. 0461.959812

Nei dintorni:

Alla Geisleralm d’inverno

Neve fresca, sole meraviglioso e la cornice incantata delle Odle… si può chiedere di più? Questo bellissimo posto è una valida alternativa (meno impegnativa) alla passeggiata a Malga Gampen di cui vi abbiamo parlato QUI. Si esce dall’autostrada a Chiusa, dopo Bolzano, e si seguono le indicazioni per la Val di Funes (un’ora e un quarto da Trento circa). Si parcheggia a Malga Zannes (8 € macchina, 12 € camper per l’intera giornata) e poi si comincia la passeggiata, adatta a bambini che camminano perché ci si mette un paio d’ore. Anche di più con la neve.

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Seguite sempre le indicazioni per la Geisleralm, sentiero numero 36. Qui faceva un po’ freddino (meno 6 gradi alla partenza) quindi passeggiando nel bosco l’abbiamo un po’ sentito.

Alla Geisleralm: che incanto

Chiacchierando (questo è il trucco anche con i bimbi, ne abbiamo trovati diversi sulla strada ed erano un po’ stanchi, ma contenti) siamo arrivate alla meta: la Geisleralm, anche chiamato “Rifugio alle Odle”, a 1996 metri di altitudine. Questo rifugio è immerso in un paesaggio da fiaba. Bellissimo il parco giochi poco distante, con tante costruzioni in legno per i bambini.
Bellissimo il parco giochi in legno di fronte alla Geisleralm, col suo famoseo "cinema delle Odle"
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Qui si mangiano un sacco di cose buone (ristorazione gourmet, prezzi appena sopra la media, ma assolutamente soldi ben spesi!): costine con patate, canederli, uova e speck, vari dolci… ci si può rilassare al sole, mangiando all’aperto se il meteo lo consente.

Per poi, volendo, anche noleggiare la slitta per il rientro (10 euro a slitta, ti consigliamo di prenotarla qui ). Si tratta di un percorso di quasi sei chilometri nel bosco, piuttosto veloce e divertente, che porta fino al paese di Santa Maddalena, più specificamente in località Ranui, dove si trova la famosa chiesetta.
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Slittare

Qui ci sono diverse piste per slittare e visto che il noleggio è ammesso fino alle ore 18, perché non fermarsi per divertirsi ancora un po’ sulla neve? Per il rientro alla macchina non ci sono problemi: ad ogni ora e 5 minuti (tranne che alle 13) passa proprio attaccato alla pista da slittini un autobus che vi riporterà a Malga Zannes, il punto di partenza della vostra gita. E allora buona slittata a tutti!

Geisleralm: info utili

  • LUOGO: Val di Funes
  • PARTENZA: parcheggio malga Zannes
  • ARRIVO: Geisleralm
  • ALTITUDINE: 2000 metri circa
  • DURATA: due ore abbondanti con la neve (solo andata)
  • DISLIVELLO: 350 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Geisleralm tel. 339 6044685 (aperta indicativamente da dopo Natale a metà marzo, con giorni di riposo martedì e mercoledì. Sabato sera aperta anche a cena solo su prenotazione – in estate da metà maggio a inizio novembre)

Geisleralm: contatti

Geisleralm
tel. 0472 840506 – 3396044685
e-mail: info@geisleralm.com
sito: www.geisleralm.com

Alla Geisleralm puoi noleggiare uno slittino per tornare a valle! Super divertente!

Cosa fare nei dintorni

Al Rifugio Molignon -Alpe di Siusi

Escursione stupenda quella che porta al Rifugio Molignon, sull’Alpe di Siusi, e che permette poi di scendere con lo slittino. Perfetta, insomma, per immergersi nella natura più selvaggia di questo altipiano, il più grande d’Europa.

Arrivare sull’Alpe di Siusi

Si parte dal parcheggio Compatsch, a quota 1850 metri. Due le possibilità: la prima è passare da San Valentino (dieci minuti prima del parcheggio) prima delle 9 del mattino (il traffico sull’Alpe viene bloccato dopo quell’ora dal sistema di mobilità sostenibile)  e parcheggiare al Compatsch (a pagamento, tariffa giornaliera, piuttosto cara), la seconda è prendere la telecabina che da Siusi porta in quota (prezzi QUI). 

Verso il Rifugio Molignon

Una volta arrivati al Compatsch, si seguono a destra le indicazioni per il Panorama e poi per il Rifugio Molignon. Il primo tratto è su strada asfaltata, poi si passa a sentiero innevato, attraversando le piste da sci e salendo gradualmente in un paesaggio incantato, tra baite di legno e distese immense di neve. La passeggiata dura circa un’ora e mezza, con meno di 300 metri di dislivello. Meraviglioso il panorama che si parerà davanti ai vostri occhi, con il Sassolungo e il Sassopiatto sulla sinistra a tenervi compagnia.

Il Rifugio Molignon

Il Rifugio Molignon si trova a quota 2054 metri, incastonato in una conca innevata e con un panorama di grande impatto. Aperto in inverno tutti giorni, tranne il martedì, lo si può raggiungere anche a cena dal mercoledì alla domenica, oppure fermarsi a dormire in mezza pensione. Tutte le info QUI.

Noi abbiamo preso le frittelle di patate con crauti, ottime.

E il grostl contadino, con patate saltate, carne di manzo e cipolla. Super.

Notevoli anche i dolci, che si possono gustare sia sulla terrazza con tavole e panche in legno, sia dentro, nell’incantevole stube.

A valle con la slitta!

Finito di mangiare… si scende in slitta! Le slitte vengono messe a disposizione dal rifugio.

Slitte in fila per una super discesa dal Rifugio Molignon

Tre chilometri, 300 metri di dislivello e si arriva all’Hotel/Rifugio Tirler, un’altra garanzia per quanto riguarda il cibo. Qui c’è anche un bel parco giochi esterno per i più piccoli.

Ed è proprio qui che si lascia la slitta, che i proprietari poi verranno a recuperare.

E ora, come si torna al Compatsch? Si scende a piedi fino a Saltria, leggera discesa per un quarto d’ora, e poi si prende l’autobus per tornare al punto di partenza. Bello, vero?

Rifugio Molignon: info utili

  • LUOGO: Alpe di Siusi
  • PARTENZA: Parcheggio Kompatsch
  • ARRIVO: Rifugio Molignon
  • ALTITUDINE: 2055 metri
  • DISTANZA:  3 km (solo andata)
  • DURATA: 3 ore
  • DISLIVELLO: 300 metri
  • PASSEGGINO: no
  • SLITTINO : si
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Molignon (tel. 0471 727912), Hotel Tirler  (tel. 0471 727927)

Info e contatti

Rifugio Molignon
tel. 0471 727912
e-mail: info@mahlknechthuette.com
sito web: www.mahlknechthuette.com

Cosa fare nei dintorni del Rifugio Molignon in inverno

Alpe di Siusi: giro del Bullaccia

Quello del Bullaccia, sull’Alpe di Siusi, è uno dei più bei giri invernali in Alto Adige. Si arriva a circa 2000 metri, quindi la neve è assicurata.

Arrivare sull’Alpe di Siusi

Uscite dall’autostrada a Bolzano nord e poi seguite le indicazioni per l’Alpe, ben visibili. Due le possibilità per raggiungere il parcheggio Compatsch, a quota 1850 metri: passare da San Valentino (dieci minuti prima del parcheggio) prima delle 9 del mattino, visto che per il sistema di mobilità sostenibile il traffico sull’Alpe è bloccato dopo quell’ora (parcheggio con tariffa giornaliera). Oppure prendere la telecabina che da Siusi porta in quota (prezzi QUI). 

Vista sul dente dello Sciliar dall' Alpe di Siusi

Il Compatsch è punto di partenza un po’ per tutto: piste, passeggiate, parco giochi sulla neve…

Giro del Bullaccia

La passeggiata di cui vi parleremo oggi, (giro ad anello, 2 ore circa, 300 metri di dislivello) è adatta a bambini abituati a camminare.  Si imbocca il sentiero 14 (indicazioni per Bullaccia):  il primo tratto è asfaltato, poi con neve sempre ben battuta (nei tratti ghiacciati si consiglia, se li avete, l’uso di ramponcini).

Dopo circa mezz’ora si arriva ad un bivio. Il paesaggio è davvero spettacolare: davanti a noi l’imponente massiccio dello Sciliar, la Val Isarco e la conca di Bolzano. In lontananza i gruppi dell’Adamello e dell’Ortles. Un candido manto bianco copre tutto il Monte Bullaccia. 

Noi abbiamo deciso di fermarci subito a mangiare al Rifugio Arnika (tel.0471 727 812). Abbiamo provato una zuppa d’orzo e l’immancabile kaiserschmarren. Piatti buoni, ma se è ancora presto proseguite nel giro, che da qui in poi è ad anello, con un continuo saliscendi piacevole. 

Da vedere assolutamente le “Panche delle streghe”: in circa mezz’ora si arriva infatti in un meraviglioso punto panoramico.  Davanti a noi, maestosi ed inconfondibili, il Sassopiatto e il Sassolungo, preceduti a sinistra dalle Odle e dal gruppo del Sella.

Dall'Alpe di Siusi il panorama che si gode sulle Dolomiti è  di una bellezza incomparabile

Le panche delle streghe altro non sono che alcuni grossi massi dove nel Medioevo, narra la leggenda, si radunavano le streghe per  celebrare i loro riti.

In un’altra mezzora si arriva al Ristorante Bullaccia (1950 m), sempre in mezzo a questi immensi prati innevati dove fanno capolino pittoresche baite che sembrano uscite da una cartolina. Giunti al ristorante, nei pressi della pista da slittino seguite le indicazioni per il punto panoramico. In pochi minuti arriverete all’osservatorio, dove troverete anche i nomi delle montagne che vi circondano.

Infine, non vi resta che riprendere la via del ritorno verso il Compatsch, scegliendo le varie possibilità che offre questo posto: sulla sinistra le piste da sci, nel mezzo la pista da slittino e a destra il percorso a piedi, ben segnalato.

Alpe di Siusi- Bullaccia: info utili

  • LUOGO: Alpe di Siusi
  • PARTENZA: parcheggio Kompatsch (in auto prima delle 9.00 o in telecabina da Siusi)
  • ARRIVO: Ristorante Bullaccia
  • ALTITUDINE: 1950 metri
  • DURATA: due ore
  • DISLIVELLO: 300 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Arnika 0471.727812


Altre passeggiate sull’Alpe di Siusi

Bosco Caproni e trincee di Vastré

Il Bosco Caproni è – assieme al percorso Drena Open Air Gallery – uno dei luoghi forse meno conosciuti della zona.  Tuttavia, quando lo si scopre, non si smette più di amarlo. In realtà la gente del luogo lo conosce piuttosto bene. A farlo conoscere anche a tutti gli altri ci pensiamo noi oggi con questo articolo!

Come arrivare al Bosco Caproni

Per raggiungere il bosco intitolato a Gianni Caproni, noto aviatore ( siete mai stati a visitare il Museo dell’Aeronautica Caproni a Trento? È proprio lui!) che nacque ad Arco, bisogna raggiungere la piccola frazione di Massone, poco distante da Arco, in direzione Trento (si può svoltare nei pressi del Ristorante Aurora, sulla strada principale). Da qui si seguono le indicazioni per la “Falesia Policromuro”, una parete molto frequentata dagli appassionati di arrampicata libera. In alternativa si può parcheggiare in fondo a Via A.Volta nella frazione confinante di San Martino, e da qui raggiungere la strada asfaltata per località Troiana. Si prosegue ancora, passando accanto alla “Falesia Family di San Martino” ,

e si continua, sempre immersi tra gli ulivi, fino al parcheggio ai piedi della falesia di arrampicata “Policromuro”. Proprio qui si trova il punto di partenza del percorso, descritto nei dettagli su un tabellone.
Non è immediato trovare questo posto, ma eventualmente chiedete di “Bosco Caproni“: se ce l’abbiamo fatta noi potete farcela anche voi! E poi diciamocela tutta: un pizzico di difficoltà rende il tutto ancora più interessante!

Il Bosco Caproni

Iniziamo con il dirvi subito che questa passeggiata non è adatta ai passeggini: il terreno è sconnesso e ci sono diversi gradoni. Se avete bimbi piccoli è quindi necessario lo zaino portabimbo. Si inizia subito in salita:  al primo bivio si svolta a sinistra e si inizia a costeggiare la montagna. Siamo ad Arco, patria del free climbing, quindi non stupitevi se troverete appassionati di arrampicata sulle pareti rocciose.

Le cave di oolite

Rocciatori a parte, la prima tappa interessante del giro sono le leggendarie cave di oolite. Qui nell’Ottocento veniva estratta l’oolite, una pietra bianca che veniva utilizzata per realizzare bellissime statue. Siamo certi che molti di voi hanno già visto svariate volte nella vita alcune statue realizzate con la roccia estratta da questa cava…. Siete curiosi? Ad esempio la fontana del Nettuno in Piazza Duomo a Trento, le statue di ponte Taro a Parma e quelle del Prato della Valle a Padova. Interessante vero? Quando le cave non furono più utilizzabili per l’estrazione vennero utilizzate come rifugio antiaereo durante i grandi conflitti mondiali.

Non preoccupatevi quindi se i bambini inizieranno a sbuffare al primo accenno di salita: la particolarità ed il fascino di queste “grotte” li distrarranno in un baleno e non vorranno più uscire!
Così, esplorando le grotte, provando ad immaginare come fosse la vita degli operai e leggendo persino una poesia incisa sulla roccia e dedicata alla montagna ci siamo presto ritrovati in un bosco di lecci e, proseguendo sul sentiero, a sinistra abbiamo visto l’ultimo gruppo di cave.Di grande impatto le cave di oolite che si incontrano lungo la prima parte del percorso del Bosco Caproni

Le trincee di Vastré

Se siete in dubbio se continuare o meno, vi suggerisco di fare una piccola pausa ma poi di proseguire comunque, in direzione delle trincee, dove i comandi austriaci si appostavano per controllare la valle del Sarca. Lungo i camminamenti si gode di un magnifico panorama sul castello di Arco e fino al lago di Garda.

Qui troverete anche un bel posto tranquillo con alcune panche e tavoli, ideali per una pausa merenda o un picnic (portate sempre con voi i vostri rifiuti e non abbandonate cibo).
All'interno del Bosco Caproni troverete anche questa zona picnicDa qui potete proseguire il giro delle trincee e scendere così fino a poco sotto il punto di partenza del percorso (ovvero dove avete trovato il cartello con la piantina) oppure tornare indietro sulla strada dell’andata (due ore circa in totale, pause comprese).

Bosco Caproni: info utili

  • LUOGO: Alto Garda (Arco)
  • PARTENZA: Massone (quota 85 m)
  • ARRIVO: Trincee Vastrè/Bosco Caproni
  • ALTITUDINE: m 303
  • DISTANZA: 4 km
  • DURATA: 2,5 ore
  • DISLIVELLO: 220 metri
  • PASSEGGINO: no, solo zaino portabimbo

La passeggiata è adatta in ogni stagione. Per ulteriori info consulta anche il sito  gardatrentino.it

Cosa fare nei dintorni del Bosco Caproni

Splendida Val Venegia in inverno

Passeggiata semplice ed indimenticabile quella della Val Venegia, in Primiero, anche in inverno. Ci siamo stati ormai diverse volte e in ogni stagione… è sempre una garanzia.
Potete lasciare l’auto al parcheggio al Pian dei Casoni, tra Paneveggio e Passo Rolle.

Come arrivare in Val Venegia

Una volta arrivati a circa una decina di chilometri da Passo Rolle troverete le indicazioni sulla sinistra per Passo Valles e Val Venegia. Proseguite e poco dopo, sulla destra, troverete il piazzale (parcheggio Pian dei Casoni) per parcheggiare. In inverno è gratuito.

La passeggiata comincia nel bosco per poi aprirsi nella vallata dominata dal meraviglioso gruppo montuoso delle Pale di San Martino.

Pranzo a Malga Venegia

Dopo mezz’ora di camminata arriverete a Malga Venegia (aperta nel weekend di dicembre e tutti i giorni dalle festività natalizie fino a fine stagione, giorno di riposo il lunedì -tel. 348 0627886). Propone piatti della tradizione trentina e una grande varietà di dolci. Ambiente caratteristico e con una grande veranda panoramica, uno degli scenari più belli delle Dolomiti, è un posto ideale per fermarsi anche sulla via del ritorno.

Proseguendo per altri 20-30 minuti di camminata su sentiero pianeggiante arriverete a Malga Venegiota, chiusa d’inverno, ma molto caratteristica e perfetta per fermarsi per una breve pausa al sole.
Il nostro consiglio è quello di arrivare fino a malga Venegiota e rientrare per pranzo a malga Venegia. Dopo essersi ristorati e aver ammirato lo splendido panorama sulle Pale potrete quindi ritornare al parcheggio sulla stessa strada dell’andata.

Portate lo slittino!

Se avete portato con voi la slitta o il bob i vostri bambini si divertiranno un sacco. La strada è praticamente sempre battuta, a meno che non abbia nevicato da poco o che ci sia tanta neve per cui diventano necessarie le ciaspole.

Val Venegia in inverno: info utili

  • LUOGO:    zona Passo Rolle
  • PARTENZA: Pian dei Casoni
  • ARRIVO: malga Venogiota
  • ALTITUDINE: 1670 metri
  • DURATA: un’ora | un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 250 metri
  • SLITTA: si
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Venegia | tel. 348.0627886 | aperta i weekend di dicembre e poi tutti i giorni tranne il lunedì

Cosa fare nei dintorni della Val Venegia in inverno

Senza allontanarsi troppo dalla Val Venegia, ecco cosa può fare chi cerca un’escursione più impegnativa:

  • si può partire da Passo Rolle, seguendo il tour delle malghe nella sua versione lunga o breve. In questo caso servono però ciaspole o sci da alpinismo, le tracce, fino a nuova nevicata sono già aperte e battute.

Se cercate invece qualcosa di soft, poco distante c’è anche Paneveggio, con il recinto dei cervi (leggi A Paneveggio con i cervi)  e con Il Sentiero Marciò a Paneveggio (ci eravamo stati in estate, qui il racconto), uno dei percorsi must del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino da percorrere, in presenza di neve abbondante, con le ciaspole.

  • Per scoprire altre belle esperienze invernali ed escursioni da fare a Passo Rolle, San Martino di Castrozza e Valle del Primiero, clicca Cosa fare in Primiero d’inverno

Contatti Apt locale

tel. 0439.768867
e-mail:  info@sanmartino.com
sito: www.sanmartino.com

Il sentiero che in Val Venegia conduce da Malga Venegia a Malga Venegiota è tutto  pianeggiante e solitamente ben battuto

Tires: Val Ciamin in inverno

Passeggiata incantata, in un posto poco frequentato, contraddistinto sempre da molta neve. Stiamo parlando della Val Ciamin, laterale della Val di Tires, che a fine escursione (un’ora e mezza circa) regala uno scorcio spettacolare sul Catinaccio.

Val Ciamin: dove parcheggiare

Per intraprendere questa escursione ci sono diversi accessi. La prima possibilità è quella di parcheggiare gratuitamente a Lavinia Bianca (San Cipriano), poco dopo il paesino di Tires. La seconda opzione, che noi consigliamo, è invece il parcheggio al tornante numero 1 della strada che sale da Tires verso Passo Nigra, poco dopo l’Hotel Cyprianerhof (non potete sbagliare).

Passeggiando in Val Ciamin

Dal parcheggio si seguono le indicazioni. Il primo tratto è soleggiato e si snoda tra le baite in legno, con il Catinaccio sullo sfondo. La strada forestale è ampia e sale tranquilla per una ventina di minuti fino a Malga Untertrumpedeller: a 1350 metri di altitudine. Questa struttura in inverno è aperta il sabato e la domenica e sempre durante le festività (info: 347.8641258). Caratteristiche le sue amache colorate che vi permetteranno di godere di un po’ di relax in questo scenario incantato.

Chi ha voglia di camminare ancora può proseguire un’oretta in leggera salita addentrandosi nella Val Ciamin. Questo è il sentiero che in estate porta al Rifugio Bergamo, non raggiungibile d’inverno. Vi addentrerete poco a poco in un bosco di alberi innevati, passando su ponti di legno tra scorci da fiaba, fino ad ammirare sempre più da vicino sua maestà il Catinaccio.

Scorci paradisiaci tra gli alberi innevati della Val Ciamin

Mangiare a Malga Untertrumpedeller

Quando sarete stanchi non vi resterà che tornare indietro, pronti per gustare le prelibatezze della già citata Malga Untertrumpedeller.  Ottimi i piatti della tradizione, come le tagliatelle fatte in casa, il tris di canederli, uova con speck e patate, ma gustose anche le proposte più insolite, come gli straccetti di pasta al grano saraceno arrostiti con patate e uova al tegamino, oppure nella variante dolce con mousse di mele.

Se avete portato con voi la slitta (la malga non le noleggia) potete tornare facilmente alla macchina (per questo vi consigliamo di parcheggiare al tornante per Passo Nigra invece che a Lavinia Bianca!).

Val Ciamin: info utili

  • LUOGO: Tires al Catinaccio
  • PARTENZA: parcheggio verso passo Nigra
  • ARRIVO: Malga Untertrumpedeller
  • ALTITUDINE: 1350 metri
  • DURATA: un’ora e mezza circa
  • DISLIVELLO: circa 300 metri
  • PASSEGGINO: no
  •  PUNTI DI RISTORO: Malga Untertrumpedeller
    📞 347 8641258

Abbiamo provato quest’escursione anche in estate, la raccontiamo in Tires: esplorando la Val Ciamin.

Cosa fare nei dintorni di Tires in inverno

Pusteria: in quota sullo Jochtal

Super panoramica e semplice questa passeggiata in quota perfetta da fare anche con i bambini. E poi si arriva ad una bellissima terrazza panoramica! Ci troviamo sulla neve dello Jochtal a Valles, in Alto Adige, immersi tra la natura e le montagne, avvolti in un paesaggio incantevole che fa sognare e lasciare alle spalle stress e pensieri. Non conoscete questo posto? Ve lo raccontiamo noi!

Valles è un piccolo paesino situato a nord di Rio Pusteria, al centro dell’omonima valle. Siamo lontani dai centri più affollati e turistici, ma qui troverete comunque tutto quel che vi serve per trascorrere una giornata sulla neve senza dover rinunciare alla comodità, impianti compresi.

Come arrivare allo Jochtal

Per raggiungere Valles si deve prima di tutto raggiungere Rio Pusteria: provenendo dall’autostrada si prende l’uscita di Bressanone e si prosegue in direzione Val Pusteria, imboccando in un secondo momento l’uscita per Rio Pusteria e Maranza. Da Rio Pusteria si prosegue seguendo le indicazioni per Valles e Jochtal per una quindicina di minuti, fino a raggiungere gli impianti in fondo alla val di Valles.

Salire in quota

Lasciata l’auto nel parcheggio alla base degli impianti si prende la telecabina che sale in quota, a circa 2000 metri di altitudine (info su prezzi e biglietti nel sito Gitschberg-Jochtal : ci sono riduzioni per bambini e minori di 16 anni). Appena arrivati vi aspetta subito un bel rifugio (questo qui sotto nella foto), oppure potete scendere sulla destra seguendo le indicazioni del percorso pedonale.

Non solo sci: sullo Jochtal potrete anche fare meravigliose passeggiate sulla neve godendo di una vista strepitosa

Cosa troverete sullo Jochtal

Una breve discesa, una salita di 15 minuti ed eccovi immersi nei 55 chilometri di piste del comprensorio Gitschberg Jochtal. In lontananza, sempre nella loro bellezza infinita, le Odle ed il Sassolungo e il Sassopiatto. Maestosi ed inconfondibili.

panorama sul Gitschberg -Jochtal

Il percorso pedonale non si incrocia con le piste e permette di passeggiare in quota in tranquillità. Dopo poco noterete su un cocuzzolo un telescopio che permetterà ai vostri occhi (e a quelli dei più piccoli, grazie alla pedana) di individuare le più belle cime circostanti leggendo all’interno dell’obbiettivo anche tutti i nomi. Dalle Dolomiti di Sesto, alle montagne austriache, fino alle più famose cime dolomitiche… davvero molto interessante!

Proseguendo in leggera discesa si apre ancor di più il panorama, con la possibilità di fare foto da cartolina.

sentiero sul Gitschberg-Jochtal

L’ultimo tratto coincide con il percorso Avventura estivo (ve l’abbiamo raccontato in questo articolo: Parco Avventura Jochtal a Valles) e quindi incontrerete anche l’orso gigante sul quale è possibile arrampicarsi (si vede meglio nella foto di copertina).

Orso di legno – Gitschberg-Jochtal

Ecco, dopo circa 45 minuti, la grande croce e la terrazza panoramica: anche qui sono indicate le montagne circostanti. Caratteristici anche gli omini di pietra che sono costruiti tutt’attorno.

Terrazza panoramica – Gitschberg-Jochtal

Dove mangiare: una sosta alla Ochsenalm

Si torna indietro per la stessa strada e sulla destra vi consigliamo di fare una piccola deviazione verso la Ochsenalm, baita caratteristica dove è possibile mangiare un sacco di cose buone. Disponibili giochi per bambini ed una bella terrazza soleggiata dove ci si può riposare ed ammirare lo splendido panorama.

Ochsenalmhutte – Valles

Noi abbiamo mangiato canederli di spinaci con insalata ed un bel piatto di uova, speck e patate saltate. Comunque qui vi aspetta di tutto e di più, con prezzi buoni.

Et voilà, anche oggi vi abbiamo portato con noi e dato un suggerimento che di certo vi farà felici.

Info utili

  • LUOGO: Valles (Val Pusteria, BZ)
  • PARTENZA: stazione impianti Gitschberg-Jochtal
  • ARRIVO: Ochsenalm
  • ALTITUDINE: m. 2120
  • DISTANZA:  5 km
  • DURATA:  3 ore
  • DISLIVELLO: 100 m
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Ochsenalm

Info e contatti

Ochsenalm
tel. 348 2530954
sito: www.ochsenalm.com

Nei dintorni dello Jochtal

Per dormire, vi consigliamo:

Malga di Resia: super con la neve!

Se cercate un posto per ammirare dall’alto il lago di Resia, in Val Venosta, con il suo famoso campanile che svetta nell’acqua, la Malga di Resia (Reschner Alm, quota 2000 metri) è il luogo perfetto. Si raggiunge partendo dalla Val Roja con una camminata di circa un’ora e poco più di 200 metri di dislivello. Il percorso è prevalentemente nel bosco e regala una bella veduta su distese innevate e baite. La malga è situata in una posizione privilegiata con una bella terrazza panoramica. Scoprite con noi come raggiungerla!

Malga Resia: come arrivare

Dal paesino di Resia superate gli impianti e salite con la macchina seguendo le indicazioni stradali per la malga. Dopo qualche chilometro troverete sulla destra le indicazioni del parcheggio (gratuito).


Da lì parte la strada forestale che in un’ora circa (tre chilometri) e poco più di 200 metri di dislivello porta alla meta. Percorso nel bosco, in costante salita, che offre mano a mano che si sale un panorama mozzafiato.

Baite di legno, cime innevate e anche il lago con il campanile in lontananza. Magnifica la vista una volta arrivati alla malga, con l’intero specchio d’acqua ai vostri piedi, con un po’ di fortuna in questa stagione coperto di neve.

Malga di Resia: il menù

Dal 2020 la struttura è gestita da Elin e Hannes, con uno staff giovane e cordiale, che utilizza le materie prime proprie (uova, verdure dell’orto in estate) e molti prodotti fatti in casa come la pasta fresca, succhi e marmellate. Carne, salumi e pane cotto nel forno a legna vengono invece acquistati in paese, dal fornaio e dalla macelleria di fiducia.

La Malga di Resia offre cucina calda anche in inverno, da Natale a Pasqua

Ci sono opzioni per tutti i gusti, dalla zuppa del giorno (per noi canederli di speck in brodo) alla pasta della malga (ragù, funghi, speck e panna), al tris di canederli (ne hanno di ben cinque tipi, tra cui quelli alla rapa rossa, al grano saraceno e all’ortica su salsa di gorgonzola) e poi spezzatino con canederli di speck e un gustoso piatto con schiacciata di patate gigante con uovo all’occhio di bue e speck.

Infine le torte fatte in casa: strudel di mele o di albicocca e l’immancabile Kaiserschmarren (omelette preparata con farina, latte e uova, e servita poi con marmellata di ribes e zucchero a velo). Ottimo!

Malga di Resia in inverno

La struttura ha diversi tavoli all’interno ed una bella terrazza soleggiata, perfetta per godersi la splendida vista. I bambini troveranno poi lo spazio lì vicino per divertirsi con la neve.

Malga Resia è aperta in inverno a partire dal 25 dicembre fino a Pasqua, chiusura il lunedì e il martedì. Cucina aperta fino alle 15.00.

Vista dall'alto sul lago di resia innevato

Si può arrivare alla malga anche partendo dal paese Resia, ma sicuramente questa opzione è più impegnativa, con 500 metri di dislivello. Per i bambini è consigliato il percorso che abbiamo fatto noi. Consigliato portare con sé una slitta o il bob (alla malga non li affittano, ma potete farlo in paese), per poi scendere in maniera veloce e divertente. Si ritorna infatti sulla stessa via dell’andata.

Malga Resia: info utili

  • LUOGO: Val Venosta
  • PARTENZA: parcheggio in Val Roja
  • ARRIVO: Malga Resia
  • ALTITUDINE: 2000 metri
  • DURATA: un’ora circa (solo andata)
  • DISLIVELLO:  200 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Malga di Resia 📞 351.6494644 | per condizioni della neve e apertura contattate la struttura

Cosa fare in Val Venosta in inverno

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