Author - Marina

La passeggiata del lago di Zoccolo

Il lago di Zoccolo (1137 m) è il più grande lago della Val d’Ultimo, si tratta di un bacino artificiale che termina con un’enorme diga (di ben 66,5 metri di altezza) ed è lungo più di due chilometri. Per raggiungerlo dovete percorrere la strada principale della Val d’Ultimo da San Pancrazio verso Santa Valburga. Un chilometro circa dopo l’abitato troverete il parcheggio del lago. Da Trento si sale attraverso la Val di Non in un’ora e trenta circa.

Appena arrivate potete incuriosire i vostri figli con una bella chicca: lo sapevate che sotto acqua sono sepolti ben dodici masi che per oltre mille anni furono tra i più belli dei dintorni? Questo dettaglio è bastato per trasformare questo lago in un teatro di storie e leggende d’alti tempi!

Dal parcheggio parte la “Seeweg” (segnalata con il numero 20 bianco e rosso), la passeggiata del Lago di Zoccolo che ci è piaciuta moltissimo perchè è costellata di tanti racconti incisi su totem. Si tratta di fiabe e leggende scritte dai bambini della valle per i bambini che vengono a trovarli e raccontano un po’ del loro territorio. Protagonisti sono lamponi, mirtilli rossi e tanti altri personaggi della fantasia! Il sentiero (che è una strada forestale) è completamente pianeggiante e può essere percorso anche in passeggino. In meno di un’ora di cammino arriverete alla fine del lago, calcolando anche qualche sosta panoramica sulle belle panchine che costeggiano la via.

Lungo il cammino troverete anche un bel percorso Kneipp basato sui cinque elementi del metodo: idroterapia, movimento, terapia dell’ordine, alimentazione e fitoterapia. Questo itinerario è aperto da maggio a fine ottobre qui troverete una grande vasca centrale, sdraio, panche e tavolini, fontane e mulino ad acqua… Tutti elementi che piaceranno anche ai piccini, metodo Kneipp a parte! 😉

Attenzione! Per il rientro potete optare per proseguire l’anello attraverso il bosco, oppure, (fatelo se siete in passeggino!), rientrare dalla stessa via dell’andata.

Per maggiori informazioni: Associazione Turistica Val d’Ultimo Tel. 0473 787171

Grazie a Lucia per le foto inserite in questo articolo!

Se cercate altre passeggiate belle da fare in Val d’Ultimo in estate, le trovate QUI nella nostra mini-guida!😉

Copyright foto copertina: Sentres.com

Alla Chiesetta di S. Ippolito di Tesimo

Ogni volta che percorriamo la strada che dal Passo Palade ci porta verso Merano rimaniamo incantati dal romantico profilo della chiesetta di S. Ippolito che circa a metà strada (all’altezza di Tesimo) fa bella mostra di sè in cima ad una verde collina sovrastante la valle dell’Adige. Finalmente, complice un po’ di tempo libero prima della visita a Maso Raingut, la fattoria/paradiso dei bambini che sorge a dieci minuti di distanza da qui, siamo riusciti a visitare questa piccola pieve.

Per raggiungerla vi ci vorranno una ventina di minuti. Il sentiero n. 5 parte proprio dalla strada statale 238 delle Palade. Scendendo dal Passo il parcheggio si trova poco dopo il bivio che conduce a Tesimo (attenzione! Proseguite lungo la statale, non entrate in paese) e subito prima di una galleria rocciosa. Sulla vostra sinistra vi sarà facile individuare il parcheggio con le indicazioni per «St. Hyppolit».

Il sentiero è sterrato e in costante salita (circa 100 metri di dislivello). Se avete con voi braccia forti è percorribile anche in passeggino (unico tratto difficoltoso una ventina di metri di ciottolato posti proprio alla base della chiesetta). Vi consigliamo di evitare le ore più calde delle giornate estive in quanto la passeggiata si svolge prevalentemente al sole, ottimo secondo noi è salire al mattino o all’imbrunire quando l’atmosfera si fa ancora più romantica. Lungo la salita vi accompagneranno i sei bassorilievi in bronzo che formano il Percorso della Riflessione dedicati ai misteri luminosi del Rosario.

La chiesetta di S. Ippolito vi aspetta con la sua incantevole mole sulla cime dell’omonima collina posta a 758 metri. L’escursione vale la pena anche solo per il panorama sulla Valle dell’Adige che si gode da qui. Tra prati verdi e fiori di campo vi sentirete davvero riconciliati con mondo! La collina trasuda aria di storia e leggenda; si dice che prima della costruzione della chiesa (documentata per la prima volta nel 1286) questi luoghi ospitassero un castello longobardo, oltre che vari luoghi di culto. Quest’area è anche nota per essere uno degli insediamenti preistorici più studiati dell’Alto Adige. Attenzione! Solitamente la chiesetta non è visitabile al suo interno.

Al rientro se lo desiderate potete anche deviare in direzione di Foiana. A pochi minuti di tragitto troverete la “Goetzfried Keller“, un maso ben recensito su Tripadvisor dove concedersi una buona merenda tipica e dove i bambini troveranno animali da accarezzare e altri giochi.

Una variante più lunga dell’escursione alla chiesetta di S. Ippolito parte dal centro di Tesimo e sempre seguendo la segnaletica vi porta in un’ora circa alla meta.

 

Parco della Pace

In località “Doss” di Romeno proprio all’imbocco della pista ciclabile dell’Alta Val di Non abbiamo trovato questo piccolo parco giochi senza grandi pretese che tuttavia ci è sembrato molto carino per alcune ragioni:

  • prima di tutto per la sua vicinanza alla pista ciclabile appunto. Si tratta infatti dell’unica area giochi presente lungo la bellissima passeggiata dei “Pradiei” che collega il paese di Romeno e di Fondo. Ed è anche forse l’unico punto lungo il percorso dotato di una fontanella d’acqua. Quindi se avete intenzione di percorrere la ciclabile a piedi e in bici tenetelo in considerazione per una sosta rigenerante!
  • In secondo luogo perchè essendo circondato da piante ad alto fusto risulta ben ombreggiato e quindi ideale per trascorrerci qualche ora durante i caldi giorni estivi.

Qui troverete i classici giochi per bambini: altalene, un grande castello con ben tre scivoli, giochi a molla, bilici e una bella teleferica panoramica sui prati verdi dei “Pradiei”.

SISTEMA CHESS: osservare per educare

Oggi trattiamo un argomento particolarmente importante per il futuro dei bambini e soprattutto per la loro educazione. Si tratta di un sistema per il monitoraggio degli esiti educativi nella prima infanzia denominato “SISTEMA CHESS” che abbiamo conosciuto nel corso della nostra ultima manifestazione a Trento Fiere. E’ un sistema molto interessante che permette di monitorare gli esiti educativi della prima infanzia raccogliendo un insieme di elementi trasversali osservabili facilmente in qualsiasi bambino. Sarà così possibileuna visione d’insieme sull’acquisizione di competenze a livello individuale e di gruppo nei bambini di fascia 0-6. Cerchiamo di spiegarvelo meglio.

CHI PUO’ ESSERE INTERESSATO A QUESTO SISTEMA?

Questo articolo si rivolge in maniera particolare a:

  • tutti gli educatori e gli insegnanti che operano negli asili nido e della scuola dell’infanzia,
  • ai coordinatori pedagogici d’istituto,
  • ai genitori dei bimbi iscritti (o che si iscriveranno) a queste realtà educative.

CHE COS’È ESATTAMENTE “CHESS”?

CHESS (acronimo di “CHild Evaluation Support System”) è un sistema per il monitoraggio degli esiti educativi nei servizi della prima infanzia. Si tratta di uno strumento che ogni asilo nido e scuola dell’infanzia può adottare per supportare il lavoro dell’educatore e per condividere il proprio progetto educativo con la famiglia di origine del bambino.

COME FUNZIONA?

CHESS è basato sull’osservazione. Agli educatori prima, e ai genitori poi, viene chiesto di monitorare le competenze acquisite da ogni singolo bambino all’interno di specifiche aree di apprendimento (es. autonomia, motricità, area cognitiva, la percezione di sé ecc.). Solo dopo aver attentamente monitorato ogni singolo bimbo ed aver scattato la “fotografia” delle sue competenze ad inizio anno scolastico, viene creato un progetto pedagogico che è individuale per ogni alunno senza perdere di vista il gruppo classe. Tale progetto viene creato non solo sulla base dei risultati raccolti da parte dagli educatori, ma anche sulla base di un questionario di percezione proposto anche ai genitori. Questo questionario, pur variando per modalità di compilazione, osserva i medesimi traguardi di competenza raggiunti dal bambino a scuola o a casa. Le azioni educative sono quindi il frutto di un colloquio educatore-genitore in cui si condividono i traguardi già raggiunti dal bambino con gli obiettivi che sia scuola che famiglia si pongono nell’immediato futuro. Il questionario di osservazione verrà utilizzato almeno due volte all’anno per monitorare l’evoluzione del bambino ed eventualmente riaggiustare il progetto pedagogico.

PERCHÉ “CHESS” CI PIACE:

  • permette di applicare un medesimo sistema di monitoraggio dei risultati dei nostri figli nella prima infanzia superando la discontinuità pedagogica che spesso si crea nel passaggio da asilo nido alla scuola materna.
  • stravolge l’ottica con cui viene creato il progetto educativo dei nostri figli. PRIMA si osservano le loro competenze e le loro abilità e POI si stabilisce come agire, individualmente per ogni bambino.
  • coinvolge nello stesso progetto educatori e genitori. In questo modo le due realtà educative in cui ogni bambino è immerso dialogano utilizzando lo stesso linguaggio e guardano ai medesimi obiettivi. Questo facilita anche il dialogo tra scuola e famiglia che spesso viene trascurato.

ATTENZIONE! Se tutto quanto detto finora vi appare troppo rigido e schematico, vi assicuriamo che “CHESS” non ha nessuna intenzione di essere un sistema diagnostico e coercitivo nei confronti dei bambini. Anzi,proprio l’attenzione data all’osservazione di ogni alunno permette di sviluppare una crescita armonica con i tempi e le capacità di ogni individuo.

“CHESS” OGGI

Sistema CHESS è nato grazie ad una sperimentazione finanziata dalla Regione Veneto che ha coinvolto 14 scuole e oltre 700 bambini. Ad oggi il sistema è molto diffuso in Veneto e attualmente sono quattro gli istituti trentini che hanno scelto di adottarlo, ma potrebbero essere molti di più! I costi per l’adozione del sistema sono molto contenuti e la formazione necessaria per iniziare ad usarlo è spesso finanziabile con i fondi formativi a cui ogni istituto può attingere.

Social IT, azienda trentina specializzata nello sviluppo di soluzioni informatiche per il settore socio-sanitario ed educativo, in quanto partner dell’azienda veneta Studio VEGA è l’unica società autorizzata alla distribuzione di Sistema Chess ed è società accreditata all’attività formativa.

Per avere un’idea maggiore su costi, funzionamento e finalità di CHESS visitate il sito www.sistemachess.it o contattate Giulia Onorati alla seguente email giulia.onorati@socialit.it

SKIKKERLI: l’abbigliamento BIO!

Skikkerli” è un nome che solo ad ascoltarlo trasmette allegria, leggerezza e voglia di gioco. Ma cosa si nasconde dietro a questo simpatico marchio?! Semplice! La passione di una mamma che si trasforma in professione. Passione nel vestire i propri bambini in maniera bio, comoda e soprattutto allegra!

La mamma in questione si chiama Iris. “Skikkerli” è il nomignolo con cui Iris amava chiamare i suoi cuccioli fin da piccolissimi. Come una bella storia a lieto fine “Skikkerli” è nata prima come passatempo per vestire due bambini, poi è passata a qualche capo di abbigliamento regalato ad altre mamme amiche, fino a trasformarsi da sogno in realtà e cioè in un’azienda artigianale che pur mantenendo la sua gestione prettamente “familiare” sta varcando i confini trentini per salire alla ribalta dell’orizzonte nazionale e chissà…


LA FILOSOFIA DI “SKIKKERLI”

La mission che sta alla base di “Skikkerli”?! Vestire da capo a piedi con abbigliamento bio tantissimi bambini in modo allegro, colorato e comodo. Semplicità e comodità sono le parole d’ordine alla base del brand.

I prodotti sono uno più bello dell’altro e coprono la fascia di età che va dai 0 ai 6 anni. Berrettini, bavette, salopette coloratissime, a pois, alla marinara per i più piccini, pantaloni, scaldacollo e  maglioncini per i grandi. C’è davvero l’imbarazzo della scelta!  I tessuti vengono scelti con la massima cura: solo materiali di altissima qualità provenienti da filiere produttive certificate biologiche (GOTS). “Skikkerli” vuol dire rispetto per l’ambiente, per l’uomo e per i bambini che vestono questo marchio.

DOVE ACQUISTARE “SKIKKERLI”

Da settembre 2017 “Skikkerli” ha un nuovissimo sito internet con SHOP ONLINE (clicca qui)! Il modo più comodo e più veloce per scegliere, ordinare ed acquistare! Tra l’altro sul sito troverete anche un’area “News & Blog” molto interessante per rimanere aggiornati sulle attività dell’azienda!

Se ancora non conoscete i prodotti “Skikkerli” e prima di acquistare volete “toccare con mano” la qualità delle materie prime usate vi consigliamo di fare un salto in uno dei rivenditori ufficiali “Skikkerli” che sono:

  • Il punto di vendita di famiglia: “Christiana” – Via Arturo De Varda 27 a Mezzolombardo (TN);
  • Il mondo del pannolino” – Piazza dell’erbe, 23 – 15057 Tortona;
  • Casasana” – via Vergolano 20/22 ad Arco (TN);
  • La biodispensa” – Via Croce 1 a Villanuova sul Clisi di Salo’ (BS);
  • Bio Shop Forcola” – Via Pontiglia 503 – 23030 Livigno.

Per maggiori informazioni: www.skikkerli.it  info@skikkerli.it cell. 349 5090482

Il giro al Corno di Tres

Il giro  del Corno di Tres è una splendida escursione in Val di Non, un itinerario abbastanza facile,  adatto a tutti, che potrete percorrere con le ciaspole ai piedi assieme ai bimbi più grandicelli oppure usando lo zainetto/marsupio se avete con voi baby piccini. L’intero anello dura circa 3 ore, ma è facilmente modulabile a seconda delle forze. Naturalmente si tratta di una proposta splendida anche nelle altre stagioni dell’anno.

Siamo sull’Altopiano della Predaia, uno di quei posti che, come sapete ci è entrato nel cuore. Prima di tutto per la vicinanza a Trento (una quarantina di minuti in auto dalla città), secondo per le tante proposte riservate alla famiglia, su tutte lo splendido “Predaia Park” (QUI il nostro racconto).  Per intraprendere la salita al Corno di Tres si può parcheggiare nei pressi del rifugio Predaia. Da qui ci si incammina sulla strada forestale 503 verso  Malga Rodeza (1570 m di quota), raggiungibile in circa 50 minuti di cammino (gestita da Lino del Solarium Predaia dove troverete anche il Predaia Park). Lo slargo davanti alla costruzione permette ai bambini di giocare liberamente nella neve tra pupazzi, palle di neve e corse a perdifiato. Per i genitori sono disponibili comode sdraio per rilassarsi al sole.

Dopo una breve pausa in malga il nostro cammino riprende. La cima non è lontana! Dalla malga continuiamo seguendo le indicazioni per il “Corno di Tres”. La strada è davvero ben tenuta e battuta, siamo in mezzo ad un bosco bellissimo reso ancora più suggestivo dagli alberi carichi di neve, la salita è continua ma moderata. Usciti dal bosco la vista spazia dalla Val di Non fino al Bondone! Dopo circa 30 minuti di salita si arriva ad un bivio, proseguiamo seguendo l’indicazione per la vetta  che si raggiunge su un sentiero a zig zag in circa 20 minuti.

Da quassù il panorama è davvero notevole: ecco le Maddalene e i Monti di Vigo, le Dolomiti di Fassa e di Brenta: spettacolare! Troverete una bella rosa dei venti che vi aiuterà ad orientare lo sguardo e a riconoscere le cime che vi circondano.

Per il ritorno le opzioni sono due. O tornare dalla stessa strada oppure – e qui il percorso si allunga un pò – proseguire lungo la cresta (segnavia n. 500) completando il percorso ad anello che ci permette di ammirare il panorama sulla Val d’Adige. Il sentiero è ben battuto e non si può sbagliare. Superato il Corno del Cervo si arriva alla sella della Roccia Larga per poi scendere a sinistra lungo il sentiero 526 che porta nuovamente a malga Rodeza. Qui siamo stati ripagati per la fatica: un ottimo piatto di polenta e spezzatino accompagnato da canederli di rapa rossa e crauti ci ha ampliato il sorriso che già avevamo per la splendida escursione!

Il percorso è di circa 8,5 km e prevede un dislivello di circa 400 m. passando dai 1404 m. della Predaia ai 1808 della vetta. La malga è raggiungibile con i soli scarponi, più avanti in questo periodo è consigliabile portarsi le ciaspole o i ramponcini.

Se siete alla ricerca di altre escursioni o attività da fare in Val di Non consultate la nostra MINI GUIDA (in continuo aggiornamento) dove troverete diverse idee e consigli 😉

Per maggiori informazioni: APT Val di Non tel. 0463 830133 info@visitvaldinon.it

PISAMONAS: le scarpine spagnole!

Avete mai sentito parlare di “PISAMONAS? No?! Beh siamo certi che da qui a qualche mese tutte voi mamme, come noi, sarete pazze per questa marca di scarpine per bambino e bambina rigorosamente “Made in Spain“. D’altronde le tendenze per l’inverno 2017/18 parlano chiaro… Sembra quasi che tutto il calore e la spensieratezza della Spagna abbiano invaso i piedi dei nostri bambini! Tra inglesine, polacchine, minorchine (eco della bellissima Minorca), sneackers e stivali c’è davvero l’imbarazzo della scelta…

Il marchio “Pisamonas” ha almeno tre assi nella sua manica:

  1. il prezzo, davvero molto conveniente;
  2. la qualità: sono infatti scarpe di fabbricazione originale spagnola certificata;
  3. la garanzia: ordinando online avrete spedizioni sempre gratuite e cambi sempre gratis!

Ma, direte voi, chi ci assicura la bontà di un prodotto nuovo, che non conosciamo in Italia?! Semplice! Garantiamo noi del “Trentino dei Bambini” che abbiamo testato per voi un paio dei loro grandi classici: i “polacchini per bambini” (sul sito troverete un’enorme scelta di colori, uno più bello dell’altro). E chi se non la vivacissima Bianca poteva mettere alla prova la “tenuta” delle “spagnole”?! 😉

Le polacchine sembrano la tipologia ideale di scarpe per Bianca: sono definite “dei fuoriclasse che resistono al ritmo quotidiano“, ideali per veri esploratori. E noi li abbiamo messi subito alla prova sul terreno autunnale e alle prese con i giochi di un bel parco soleggiato in Alta Val di Non. Tra teleferiche, scivoli, dondoli e corde sospese, direi che le “Pisamonas” hanno tenuto molto molto bene!

Oltre ad aver superato a pieni voti la prova di resistenza, dobbiamo dire che queste scarpe sono anche davvero molto molto belle: l’esterno è in tessuto, foderati con pelle all’interno e si possono ordinare sia con il velcro che con i lacci. Sono quindi perfetti per essere indossarti tutti i giorni, ma anche per occasioni speciali come le prossime Festività.

Insomma, “Pisamonas” ci ha convinto, al 100%, pubblicità a parte! 😉

Per tutte le informazioni e per ordini online consultate il sito ufficiale per l’Italia www.pisamonas.it

 

Da Pellizzano a Mezzana in passeggino

La pista ciclopedonale della Val di Sole, si sa, è una delle più belle di tutto il Trentino ed è percorribile anche in passeggino. Ci sono dei tratti che più degli altri sono consigliabili alle famiglie con bambini piccoli e a chi ama camminare con le “quattro ruote”. Uno di questi è sicuramente la porzione che da Mezzana porta fino a Pellizzano (o viceversa), quattro chilometri di lunghezza (solo andata) ideali per un’escursione di mezza giornata.

Noi l’abbiamo provata partendo dal paese di Pellizzano (1 ora e 20 circa di strada da Trento per raggiungerlo) e abbiamo trovato una bellissima sorpresa finale che secondo noi vale tutta l’escursione! Vi consigliamo di posteggiare l’auto nei pressi del Centro Sportivo di Pellizzano dove troverete tra l’altro un parco giochi attrezzato, una vasta area verde con laghetti, un campo da tennis in terra rossa, campo da calcio e da pallavolo, nonché l’unico bicigrill di tutta la pista ciclabile della Val di Sole (aperto dalla prima domenica di giugno alla prima domenica di settembre – servizio bar e noleggio bici).

Foto di Apt Val di Sole

Da qui si parte in direzione sud su percorso sempre pianeggiante e anzi in leggera discesa (il dislivello tra Pellizzano e Mezzana è di una settantina di metri appena). Costeggiando il torrente Noce ci immergiamo in una vera oasi di pace e silenzio, tra boschi e zone verdi in meno di un’ora di cammino sarete nei pressi di Mezzana.

In località Pressenago (ancora sotto il Comune di Pellizzano) ecco la bellissima sorpresa di cui vi abbiamo parlato che ha lasciato senza parole anche noi (ne avevamo sentito parlare ma non c’eravamo mai stati di persona). Stiamo parlando dell’Agriturismo Bontempelli che è anche Centro di Equitazione: una vera oasi di relax (per voi) e di divertimento (per i vostri piccoli)! Appena arrivati all’agriturismo Bianca è volata fuori dal suo passeggino per andare a rincorrere le tante specie di animali che si trovano ospitate in questa “vecchia fattoria“: mucche, galline, gatti, cagnolini (noi abbiamo trovato addirittura dei magnifici cuccioli di pastore!), conigli, maialini nani, caprette ecc.

Naturalmente il punto forte sono i cavalli e i pony, l’agritur Bontempelli è infatti anche e soprattutto un bellissimo maneggio dove è possibile avvicinarsi al mondo dell’equitazione in base all’età e al livello di preparazione dei vostri figli.

A noi genitori interesseranno senza dubbio di più i prodotti della fattoria. Qui è presente anche un piccolo caseificio che ogni giorno produce formaggi nostrani e un magnifico yogurth (potete assaggiarli anche per merenda) che normalmente va a ruba allo spaccio di casa Bontempelli. Se arrivate all’ora di pranzo potete anche fermarvi a mangiare uno dei piatti prodotti con ingredienti a km0 e con i salumi fatti sul posto. Se il tempo è mite non perdete l’occasione di pranzare nel bellissimo giardino esterno. (Per maggiori info sull’agriturismo Bontempelli leggete qui).

Dopo aver trascorso qualche ora in questa simpartica fattoria, possiamo rimetterci in marcia verso la destinazione della nostra passeggiata. Ancora pochi minuti di cammino infatti vi porteranno dritti dritti fino al centro sportivo di Mezzana una bella area verde dove troverete anche la sede di “X Rafting Val di Sole” e a due passi un grazioso mini-golf gestito dal centro sportivo “Promescaiol”. Se volete, poco più in alto, sulla strada che conduce al centro del paese troverete anche un piccolo ma ben attrezzato parco giochi con scivoli, altalene e giostre.

Qui il nostro percorso si è concluso e abbiamo fatto dietro-front in direzione Pellizzano. Se volete proseguire oltre (magari se siete in bici) continuate per altri tre chilometri fino a raggiungere la località “Piano” di Commezzadura dove sorge il Ristorante Bar Bucaneve con una bella area verde con giochi esterna e dove ha sede anche il parco avventura gestito da “Extreme Waves”.

Il Panorama Tour delle Dolomiti di Brenta!

Vi piacerebbe percorrere un lungo trekking tour che vi porta alla scoperta dei luoghi più affascinanti delle Dolomiti di Brenta? Certo che sì! Ma con i bimbi come si fa?! Con i loro tempi e le loro esigenze tutto si dilata, costringendoci spesso a rinunciare ad escursioni più impegnative! Per fortuna in Val Rendena hanno pensato anche a noi!

Dall’estate 2017 nasce il nuovo “Panorama Tour” un percorso ad anello che utilizzando la mobilità alternativa (navette, impianti di risalita e trenini) in maniera intelligente ci conduce attraverso i luoghi più suggestivi delle Dolomiti di Brenta in poche ore e senza faticare troppo. Che bella invenzione! Ma soprattutto che divertimento! Quest’esperienza diversa dal solito piacerà ai vostri bambini e anche i più svogliati saranno talmente distratti dai tanti diversivi lungo il cammino da non sentire neppure la fatica del tragitto! Il tempo totale di percorrenza del Panorama Tour è di circa 2 ore e mezza (senza naturalmente contare le soste) per i 3,3 km di lunghezza e 400 mt dislivello (in discesa 🙂 ).

Attenzione! Potrete intraprendere questo anello trekking solamente durante i mesi estivi e cioè quando vengono aperti gli impianti di risalita (solitamente da inzio luglio), altrimenti rischiate di rimanere a piedi a metà percorso!

Vediamo nel dettaglio come funziona il nuovo “Panorama Tour”:

  1. Da Madonna di Campiglio a Malga Brenta Bassa attraversando le cascate di mezzo di Vallesinella: l’itinerario ha inzio da Madonna di Campiglio. Dal parcheggio Spinale prendiamo il bus navetta estivo (qui le date di attivazione e gli orari) che ci conduce nel cuore di Vallesinella. Ora ha inizio il percorso a piedi, ma subito una buona notizia: tutto il primo tratto, fino agli incantevoli pascoli di Malga Brenta Bassa è in discesca, dunque fatica ugaule a 0! Dal parcheggio seguite le indicazioni per le cascate di mezzo di Vallesinella (le troverete dopo una mezz’oretta di cammino). Ecco raggiunta la prima tappa del nostro tour. Le maestose cascate sono davvero bellissime e i vostri figli le ameranno da impazzire! Dopo aver scattato qualche bella foto ci rimettiamo in moto, sempre in discesa e su strada sterrata raggiungiamo uno dei punti panoramici più belli di tutta la Val Rendena: Malga Brenta Bassa con i suoi splendidi prati verdi al cospetto del Crozzon del Brenta. Portate con voi la merenda al sacco, questo è il posto ideale per fermarsi a fare pic-nic! (Vuoi saperne di più su questo primo tratto del “Panorama Tour”? Leggi il racconto di Marina).

Foto APT Campiglio Dolomiti

2. Da Malga Brenta Bassa a Patascoss attraverso la telecabina: lasciati i verdi pascoli di malga Brenta Bassa alle nostre spalle, ci incamminiamo nel bosco in direzione Pra de la Casa (ex Vivaio Forestale) lungo la strada sterrata o in alternativa percorrendo il sentiero della Forra, passando accanto alle cascate di Brenta Bassa. Proseguendo oltre arriviamo in località Plaza dove (che sorpresa!) troviamo ad attenderci la moderna telecabina Plaza-Colarin/Colarin-Patascoss (qui date e orari di apertura). Saliamo a bordo e comodamente raggiungiamo la località Patascoss attraverso le due corse Plaza-Colarin e Colarin-Patascoss.

3. Malga Ritorto e (per chi vuole) il Lago Ritorto: da Patascoss possiamo scegliere: chi desidera camminare ancora può raggiungere la splendida Malga Ritorto a piedi (45 minuti circa), ma più probabilmente i vostri bimbi vorranno salire a bordo del simpatico trenino panoramico (gratuito ogni 20 minuti) che in dieci minuti circa vi porterà fino a destinazione.
Trenino Malga Ritorto-iltrentinodeibambiniRitorto regala una postazione panoramica privilegiata per godere la vista dell’intero gruppo delle Dolomiti di Brenta. La malga poi è un vero paradiso per i bambini perchè ospita anche un allegra fattoria con gli animali. Se arrivate qui all’ora di pranzo potete scegliere di pranzare in malga (vi avvisiamo: prezzi piuttosto cari) oppure gustare un buon panino (il pane e salame per noi in montagna ha sempre un sapore particolare!). (Se volete saperne di più sull’escursione a malga Ritorto leggete il nostro racconto qui).
La versione ufficiale del nostro “Panorama Tour” finisce qui! Ora possiamo rientrare comodamente a Madonna di Campiglio con il bus navetta. Se invece avete ancora un po’ di energia vi consigliamo di concludere alla grande l’anello (un’altra ora e mezza circa di cammino) intraprendendo anche l’integrazione che da Patascoss vi porta fino al lago di Nambino con il suo bel rifugio sull’acqua. Per rientrare potete optare per tornare a Patascoss oppure scendere in direzione piana di Nambino dove intercetterete la navetta che comodamente vi porta fino al centro di Campiglio.

Info utili:

Periodo di apertura impianto di risalita Plaza-Colarin-Patascoss: 1 luglio – 3 settembre 2017, tutti i giorni 9.00-12.50 e 14.00-17.20.
Navette Vallesinella e Campiglio in funzione dal 24.06 al 10.09.2017.

Costi mobilità:

Day Pass: € 7,00 biglietto unico giornaliero valido su tutte le tratte del tour, bambini fino a 12 anni gratis con un adulto pagante (formula 1:1). Singole tratte € 2,00 (bus navetta Vallesinella,telecabina Plaza-Colarin, telecabina Colarin-Patascoss, navetta Campiglio). Trenino Patascoss-Ritort gratuito.

Per avere un’idea più chiara scarica il pieghevole del “Panorama Tour” Campiglio

Per maggiori info: www.campigliodolomiti.it/panoramatour

Arboreto, il giardino di Arco

Attenzione: il parco è attualmente CHIUSO (marzo 2024) a causa di lavori di manutenzione.

Ogni volta che visitiamo Arco ci innamoriamo un po’ di più. Vi avevamo già parlato delle tante escursioni che si possono intraprendere partendo dalla cittadina (leggi QUI), ma se vi trovate in centro con i vostri bambini e avete un po’ di tempo libero (basta anche una mezz’oretta) non mancate di fare una visita all’Arboreto di Arco, un vero e proprio giardino botanico in centro storico.

IL PARCO

Il parco arciducale sorge in via Fossa Grande all’inizio della strada che conduce alla località Laghel e a due passi dalla salita che porta al Castello di Arco. Il parco fu voluto dall’arciduca Alberto d’Asburgo per abbellire la sua dimora estiva di fine Ottocento, che si trova a pochi passi dal parco (oggi ospita un ristorante ed un bed and breakfast, e la riconoscete dalla torretta di caccia che spunta tra il verde). Grazie al clima mite di cui la cittadina gode per via della vicinanza del lago di Garda verso sud, e della protezione della montagna verso nord, il giardino può ospitare una ricca varietà di piante, anche inusuali a queste latitudini.

LE PIANTE PIU’ CURIOSE

Tra le piante da non perdere il grandissimo albero di avocado situato nella parte alta del parco, vicino alle serre per gli agrumi: quando è il periodo giusto si possono trovare a terra tanti piccoli frutti oblunghi: dei mini avocadi davvero curiosi da osservare. E poi le agavi giganti, la sequoia californiana, il boschetto di bambù, il palmeto e il viale con le rose…

LO STAGNO

Per i bambini la vera attrazione è senza dubbio lo stagno centrale dove si possono ammirare alcune carpe koi. Una volta qui erano ospitate anche tante tartarughe, che amavano prendere il sole e nuotare sotto lo sguardo curioso dei bambini. Oggi sono state spostate altrove perché non sono animali autoctoni e quindi la loro presenza andava a minare l’ecosistema del parco.

Non dimentichiamo infatti che il parco è un giardino botanico, e quindi viene curato con un occhio di riguardo anche dal punto di vista naturalistico e non solo estetico. Di questo aspetto, oltre che dei percorsi per le scuole qui organizzati, si occupa il MUSE di Trento, in collaborazione con il Comune di Arco.

COSA FARE NELL’ARBORETO

Il parco è  attraversato da alcuni sentieri: quello più in basso, che dall’ingresso arriva al laghetto, è lastricato e si può percorrere senza problemi con il passeggino, mentre quello che sale nella parte più alta del parco è sterrato e presenta qualche scalino.

Se siete fortunati, come lo siamo stati spesso noi, tra i cipressi presenti nella parte nord del parco potrete però scorgere qualche scoiattolo (e anche due caproni, al di là della recinzione ovest del parco).

Bello, nelle giornate primaverili ma in generale nelle giornate di sole approfittare anche dei prati per una sosta di relax: portate un telo ed un tramezzino e sarà subito picnic! Di spazio per correre, muoversi e nascondersi ce n’è in abbondanza.

Infine ricordiamo che vicino all’ingresso, nella parte bassa del parco, ci sono i servizi igienici, recentemente rinnovati, ed un’area picnic riparata con una tettoia.

L’ingresso al parco è libero, ma soggetto ad orari di apertura e chiusura che variano in base alla stagione.

Al momento il parco è chiuso al pubblico per lavori di manutenzione maggiore e riaprirà presumibilmente solo nel 2024

Per maggiori informazioni: Museo delle Scienze di Trento tel. 0461.270311