Author - Manuela

Passo Brocon: a malga Valfontane

Questa bella struttura, con vista sulle Pale di S.Martino e sulla Cima d’Asta, si trova a 1750 metri di altitudine al Passo del Brocon in Valsugana. Qui le vacche rimangono in alpeggio da giugno a settembre, pascolando e producendo ottimo latte che viene trasformato in formaggio e vari prodotti. Li potete sia acquistare nello spaccio, che gustarli direttamente nell’agritur: dal caseificio al piatto! Aperta indicativamente da guigno a settembre.

La struttura è gestita dalla famiglia Sandri da 40 anni, ma da qualche anno la parte della caseificazione è portata avanti con passione da Luisa, arrivata qui quasi per caso. Dopo la laurea in tutt’altro settore ha cominciato come aiuto casaro, innamorandosi poi di Carlo, di questo posto e del lavoro. Ora aiuta in agritur e si dedica con dedizione alla produzione e alla stagionatura del formaggio.

Sono stati i nonni di Carlo ad avviare la gestione 40 anni fa, presa poi in mano dai suoi genitori e ora da lui con Luisa, diventata appunto sua moglie. Carlo si occupa degli animali: mungitura, foraggio, cura in generale, mentre Luisa dal 2011 fa il formaggio e in cucina il personale si occupa di creare i piatti che poi vengono gustati dagli ospiti, naturalmente con la preziosa supervisione di Luisa.

Nel volto – la cantina, per intenderci – è stata creata la sala di stagionatura. Qui i formaggi vengono immersi in apposite vasche con la salamoia per un tempo adeguato a seconda del tipo di formaggio: tre giorni per quelli più grandi, due per i piccoli e qualche ora per le caciotte. Una volta tolti dal sale vengono riposti sulle assi, per poi venire girati ogni giorno e al bisogno anche puliti e spazzolati, per evitare che si formino muffe. Una vera routine di bellezza e salute della forma di formaggio, che ne beneficia in bontà e qualità.

I PIATTI DELLA TRADIZIONE

Annessa alla trasformazione del latte i gestori si occupano di un piccolo agriturismo con cucina a visa e prodotti, a”metri zero”: dal caseificio alla tavola. Troverete la polenta sul fuoco e come accompagnamento tosella, formaggio fuso, cavolo cappuccio e fagioli dell’orto.

Gli ortaggi e i legumi sono un altro fiore all’occhiello di questo bel posto. Luisa potrebbe essere definita un’apprendista stregona del formaggio, perchè considera la sua trasformazione una vera magia. La soddisfazione di avere tra le mani un prodotto genuino e a marchio “Trentino di malga” è evidente: ” I clienti apprezzano una forma di formaggio ben riuscita – ci racconta – è un vero e proprio orgoglio”.

Qui anche i dolci, cucinati con i prodotti della malga, son deliziosi: ad esempio ricotta con zucchero e grappa, la crostata con ricotta e amaretti, il Cuor di susine (crostata con confettura di susine), la Morbidona la cioccolato (torta sofficissima con ricotta nell’impasto e tante gocce di cioccolato), Voglia di dolce (ricotta con il miele e le noci), yogurt tutti gusti + 1 (con quello che c’è in casa: confettura, noci, miele, frutti di bosco caldi ecc..) e a volte anche la treccia mòchena.  L’esperienza di mangiare in malga è unica: aria fresca, panorama spettacolare, prodotti genuini e soprattutto buoni!

Come arrivare:

Malga Valfontane è al Passo Brocon e si raggiunge dal parcheggio delle Funivie Lagorai. Da qui si prende una strada sterrata sulla destra, lunga un paio di chilometri, che conduce direttamente alla malga (fattibile anche con il passeggino).

Questa malga rientra nel progetto Trentino di malga: un marchio che identifica solo ed esclusivamente le specialità casearie prodotte nelle malghe della nostra provincia con latte d’alpeggio e stagionatura di almeno 9 mesi. Per scoprire tutte le malghe che aderiscono al progetto Trentino di MalgaCLICCA QUI!

Info utili: aperta generalmente da metà giugno fino a metà settembre.
Contatti: 📞 349 562 2048

Passeggiate da fare nei dintorni:

Sognando ad occhi aperti: il Masetto

Il Masetto di Terragnolo, una realtà unica e sorprendente, come doveva essere nell’immaginazione di chi lo ha voluto, ha visto tanti bambini girare tra prati e boschi, ma anche tantissimi adulti, ognuno con un proprio intento e un proprio obiettivo: chi per una visita di relax, chi per un laboratorio, chi per mangiare qualcosa di buono e di “schietto”. Sì perché al Masetto di attività se ne possono fare tante e di esperienze da vivere si può fare scorta.


Ma la domanda sorge spontanea: “Cos’è il Masetto?” . Non facile rispondere, nemmeno dopo averci fatto una visita, perché Il Masetto è tante cose, anche diverse fra loro, e descriverlo con una sola accezione pare sempre riduttivo. Allora ci piace rubare la definizione di chi questo posto lo ha pensato e organizzato: “un luogo che non è un luogo, ma un progetto”. Bellissima la parola “progetto”, non trovate? Lascia aperta la porta della fantasia e fa vedere lontano. Qui si impara, si mangia, si dorme, si sperimenta. In una parola: si viveimg_3570

Il Masetto: come arrivare

Per raggiungere il Masetto si deve arrivare a Rovereto e prendere per Terragnolo, una ripida valle del Trentino che conserva intatto un autentico carattere montano. Un po’ di curve, tanto verde tutt’intorno e in venti minuti siete proprio lì, in mezzo al bosco, dove sorge quella che era un ex residenza estiva e, a fianco, a donare al tutto un’aurea misteriosa una cappella sconsacrata, sdrammatizzata da un’installazione che si rivelerà essere un gioco da “sperimentare”.

Una struttura unica

Belli i giochi che al Masetto fanno parte dell’arredamento, ma non di quegli arredamenti “guardare e non toccare”, anzi! Guardare, toccare, annusare, giocare, sfidare sono verbi che si addicono di più ai giochi messi a disposizione dei più piccoli, soprattutto ai libri che stanno lì, al sole, nelle cassette con le rotelle, nella speranza che qualche bimbo voglia prenderli, sfogliarli, leggerli. Spesso dai libri qui nascono grandi ispirazioni per laboratori e attività e altrettanto spesso arrivano quassù tanti autori e illustratori. img_3548

Il Masetto è aperto da maggio a ottobre ed è, ve lo dico subito, dotato quasi di un’anima propria, di una sua identità. Al Masetto ci sono, pensate, le aule! Eppure non è una scuola. Le aule servono per i laboratori, uno più bello dell’altro, che vi aspettano in questa fantastica realtà. A tratti è diventato anche teatro. Versatile oltre che un po’ magico. img_3571

Questo bel posto è per famiglie con bambini (anche neonati), interessati a compiere un tipo di vacanza unica, con al centro l’ambiente di montagna, la manualità, la condivisione e l’attività fisica. Ma è anche per persone interessate a esplorare i linguaggi dell’illustrazione, della poesia, della fotografia, del design, della danza, del cinema, della musica; persone non udenti e ipoudenti; persone non vedenti e ipovedenti; persone su sedia a rotelle.img_3554

Il ristorante

Se venite fino a qui per mangiare sappiate che la cucina è tipica e trentina e utilizza le materie prime e i prodotti a chilometri zero. Scopriamo il fanzelto, prodotto tradizionale della valle di Terragnolo, fatto di grano saraceno e di acqua. Una sorta di tortilla alla trentina che piace tantissimo ai piccoli. Per chi pernotta le stanze sono spartane, con letti a castello, come in un rifugio di montagna e bagni e docce sono in comune. C’è la possibilità di scegliere trattamento di bed and breakfast, mezza pensione o pensione completa.Il Masetto

Se volete passare un pomeriggio diverso, rilassato e originale,  sappiate che Il Masetto dista 25 minuti in auto da Rovereto, e un’ora da Trento e dal Lago di Garda.

Il Masetto: info utili

Se volete altre curiosità su questo luogo speciale oppure info sulle attività a calendario: Gianni Mittempergher 349.2962189 o via mail: scrivi@ilmasetto.com.

Frazione Geroli – Terragnolo

Cosa fare nei dintorni:

Al Castello di Stenico con i bimbi

Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!

Oggi vi parliamo del Castello di Stenico, conservato molto bene ed effettivamente lascia un’idea chiara della vita che al suo interno si svolgeva. Tra l’altro è vicinissimo alle cascate del Rio Bianco, che hanno davvero un gran fascino. Dal giardino, ma anche dalle sue stanze, si sente il rumore delle cascate oltre a godere di un meraviglioso panorama sul Lomaso e su tutta la valle.

Parcheggiato ai piedi del castello si sale per circa duecento metri e si arriva nella corte, per poi passare all’interno direttamente nella sala in cui sono custoditi i segreti di antichi chiavistelli, chiavi e aperture e in cui si resta affascinati dai meccanismi complessi degli antichi forzieri.
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Da qui si sale direttamente al piano superiore, dove si possono visitare le stanze e ammirarne l’ottima conservazione, oltre che fantasticare sulla vita che qui si svolgeva. Belli i letti a baldacchino, le testiere e le culle e simpatica la raccolta di stampi per i dolci, per il burro e persino per le carte da gioco “trentine” e per la stoffa. IMG_1218
Qui si possono vedere anche un sacco di arcolai, fusi e argani che servivano un tempo per la tessitura. Avete presente “La bella addormentata”? Ecco, i famosi fusi finalmente non saranno più un mistero per i vostri piccoli

Il castello ha anche una “family room”, utile per fare una sosta, mangiare qualcosa, cambiare i pupi e magari bere un caffè. Il castello è raggiungibile da Ponte Arche salendo in direzione Stenico, circa quaranta minuti partendo da Trento. Durante l’estate sono diverse le attività organizzate per i bambini, come ad esempio le suggestive esibizioni dei falconieri.

Noi ci siamo stati ed è stata una piacevolissima esperienza, suggestiva ed emozionante per i bambini, e non solo…

ATTIVITA’ ESTIVE

Durante l’estate vengono organizzate iniziative per bambini e famiglie al costo di 8 euro a nucleo familiare. Per maggiori informazioni e prenotazioni: servizi educativi del museo – tel. 0461 492811 dal lunedì al venerdì 9-13 e 14-16.

Scoprite gli eventi estivi nei castelli del Trentino QUI.

INFO E CONTATTI

Castello di Stenico
tel. 0461 233770

Per tariffe e orari clicca QUI.
NEI DINTORNI

Se volete completare la giornata vi aspetta Bosco Arte Stenico (con nuovo accesso anche per disabili, su prenotazione), che fa parte di uno dei sei sentieri per i piccoli camminatori.

Le nostre mini-guide divise per aree geografiche sono utilissime per trovare altri spunti. Le potete trovare QUI

Per conoscere tutto quanto di imperdibile offre il territorio di Comano consultate la nostra mini guida “Cosa fare a Comano e dintorniQUI

foto di copertina @CastellodelBuonconsiglio

Alla conquista della Torre dei Sicconi

Attenzione: momentaneamente chiuso

Se siete alla ricerca di una passeggiata non troppo impegnativa da fare con la famiglia, una buona alternativa è quella di avventurarvi sulle pendici del colle delle Rive a Caldonazzo, per andare a visitare la Torre dei Sicconi. Quello che rimane di un antico castello del tredicesimo secolo posto sopra la Magnifica Corte Trapp distrutto nel 1385 dall’esercito scaligero mentre restò in piedi appunto, la torre.

La  robusta torre a pianta quadrangolare fu fatta saltare dal Genio militare austriaco all’inizio delle operazioni belliche con il Regno d’Italia, onde eliminare un facile punto di riferimento per le artiglierie nemiche. Oggi sono ancora visibili alcuni resti della Torre, intorno ai quali è stato realizzato un giardino botanico raggiungibile con una piacevole passeggiata dal paese.

L’intero sentiero, un’oretta di passeggiata, in salita non impegnativa, si snoda all’interno di un bosco di castagni che lascia ben pensare che la camminata sia perfetta non solo per l’estate ma anche per l’autunno!

Informazioni utili:

Si può lasciare la macchina al parcheggio in piazza Municipio e da lì iniziare l’arrampicata. Nessun dubbio che i bambini faranno da vedetta, correndo instancabili come stambecchi, mentre gli adulti si perderanno nell’ammirare le splendide vedute sul lago di Caldonazzo che si possono godere dopo appena pochi minuti di cammino.

Per chi va a piedi un’alternativa è quella di partire da Caldonazzo nei pressi della staccionata che circonda corte Trapp, da cui parte un sentiero segnalato Sat che addentrandosi nel bosco, abbrevia la strada. Altrimenti per i meno allenati, o se non vi fidate a fare lunghi tragitti con bimbi piccoli, è possibile partire dalla frazione Campregheri di Centa San Nicolò, ed effettuare il percorso prima pianeggiante e poi in discesa (comunque con pendenza inferiore anche al ritorno) con una breve passeggiata di mezz’ora circa.

L’unica pecca della strada è che è percorribile anche dalle automobili, quindi bisogna porre un po’ di attenzione.

Arrivati in cima si trova un locale davvero interessante che qualcuno ha descritto alla perfezione dicendo che è “Un piccolo Bistrò in mezzo al bosco dove prendersi tempo, passeggiare e gustare buon cibo preparato con prodotti locali, home made, naturali e semplici.” Si tratta del L’OrtiCa Natural Bistrot (📞 349 159 9463). Aperto solo nel weekend nei mesi di marzo, aprile e settembre, mentre da giugno ad agosto da mercoledì a domenica.


Attenzione: il sito archeologico della torre è visitabile solo quando è aperto anche il bistrot. L’accesso è consentito anche ai cani (al guinzaglio).

Info: Pagina Facebook – Alessia 349 1599463  lorticanaturalbistrot@gmail.com

Cosa fare nei dintorni:

Potrebbe interessarvi anche la passeggiata panoramica che porta alla chiesetta di San Valentino, cliccate QUI.

Al biolago di Castello Tesino

Nella zona del Tesino, in Bassa Valsugana, è stato realizzato un biolago (inaugurato a luglio 2021) che permette nuotate e tuffi rinfrescanti a residenti e turisti, assaporando anche la pace e il verde della zona. È stato realizzato a Castello Tesino sorge nella zona sportiva multi servizi, dove si trova anche un parco giochi per bambini. La struttura ha una superficie balneabile di 700 metri quadrati, raggiunge una profondità di 1,40 metri e comprende all’interno una piscina per bambini con un’altezza massima di 70 centimetri.
Naturalmente, in quanto biolago, la sua caratteristica principale è la depurazione naturale dell’acqua. Attraverso l’impiego di materiali particolari, tra i quali diverse tipologie di argilla e ghiaia, che permettono che l’acqua, filtrata e depurata naturalmente, ovvero senza l’aggiunta di agenti chimici, sia più calda ed abbia una carica batterica minore, permettendo di integrarsi perfettamente con l’ecosistema circostante.
Ovviamente l’acqua non viene trattata né con cloro né con altri disinfettanti: per questo, nell’interesse di tutti, si è invitati a mantenere elevati i livelli di pulizia e igiene personale.
Anche l’estetica non è lasciata al caso: c’è infatti un’area fitoterapica che, insieme all’area servizi esterna con docce ad acqua riscaldata da un sistema solare termico, gli spogliatoi e l’uso infermeria regala al biolago un aspetto elegante e curato. Ampio e gratuito il parcheggio.
Ci sono alcune regole e buone pratiche da rispettare per l’utilizzo del biolago:
  • bisogna fare la doccia prima di entrare in acqua.
  • non bisogna calpestare la zona del filtro, nè danneggiare le piante
  • bisogna limitare l’uso di creme solari prima della balneazione, al fine di non danneggiare i meccanismi biologici di depurazione (da evitare completamente gli oli solari).
  • nell’area della biopiscina, l’accesso a bambini e ragazzi al di sotto dei 7 anni d’età è consentito solo se accompagnati da adulti.
  • per i neonati che accedono alla biopiscina, è necessario l’utilizzo di pannolini contenitivi impermeabili.
  • nell’area di balneazione non è consentito l’accesso agli animali. Non è permesso dare da mangiare agli uccelli acquatici.

Tariffe:
  • adulto non residente in Tesino euro 6
  • bambini 5-12 anni non residente in Tesino euro 3
  • adulto residente a Castello Tesino, Pieve e Cinte euro 5
  • bambino fino a 12 anni residente a Castello Tesino, Pieve e Cinte gratis
Info utili:

Aperto indicativamente dalla fine di giugno agli inizi di settembre dalle ore 11.00 alle 19.00

Lettini e ombrelloni a noleggio, al prezzo di euro 5 e euro 3, una volta terminati è possibile portare le proprie sdraio/lettini (ma non ombrelloni).

Contatti:

Loc. le Parti, 38053 Castello Tesino

APT Valsugana uff. Castello Tesino 📞 0461 727730

Maggiori dettagli QUI.

Cosa fare nei dintorni:

 

Dal Pederü a Fanes e Lavarella

Splendida escursione ai rifugi Fanes e Lavarella nel Parco Naturale Fanes – Sennes e Braies, in provincia di Bolzano. Si parte dal rifugio Pederu (1.548 m), alla scoperta delle meraviglie naturali di cui è ricco questo angolo delle Dolomiti.

 

 

 

VERSO I RIFUGI:

Dal Pederu si imbocca il sentiero n.7. Quasi subito, dopo soli 5 minuti di cammino, si attraversa il rio e ci sono due possibilità. La prima è proseguire sul sentiero 7, che sale sulla destra. Ci si addentra inizialmente in una pianura di pini mughi che lascia poi spazio a tratti ghiaiosi. In alternativa si prende la strada sterrata che sale verso sinistra, più comoda perché sale dolcemente e quindi adatta anche alle famiglie con bambini  piccoli o con passeggini. Noi abbiamo optato per questa seconda opzione, molto popolare anche tra gli appassionati di mountain bike

Il paesaggio è incantevole, incoronato dai ghiaioni e dalle imponenti montagne (Cunturines, Croda del Becco, La Varella, tanto per citarne alcune), le cui rocce cambiano colore a seconda della luce.

In circa 45 minuti si raggiunge il lago Piciodèl, situato a 1840 m e caratterizzato da acque verdi. Da qui si continua finché, in prossimità di un crocifisso, i due sentieri si ricongiungono in un unico pianeggiante percorso, che conduce alla malga Munt de Pices Fanes e alla nostra destinazione (altri 45  minuti).


I due rifugi sono situati in un bellissimo anfiteatro montano, a soli 10 minuti di cammino l’uno dall’altro, annunciati da un cartello in legno a forma di casetta. Su di esso è rappresentata anche la principessa Dolasilla, protagonista di molte delle leggende della saga dei Fanes. Il cartellone è posizionato in prossimità di un bivio: svoltando a sinistra andrete al Rifugio Fanes, mentre svoltando a destra al rifugio Lavarella.  I due rifugi sono collegati dal sentiero n.11.

A destra del rifugio Lavarella si trova un’ampia “scalinata”, costituita da gradoni naturali di arenaria. Si tratta del famoso Parlamento delle marmotte, anch’esso citato nelle leggende di Fanes. Con un pizzico di fortuna, ovviamente, si possono sentire le marmotte fischiare e avvistarne qualcuna!

Noi abbiamo scelto di fermarci a pranzare al Rifugio Lavarella: il paesaggio è molto rilassante, con un prato, un piccolo laghetto formato dal rio San Vigilio e le mucche in relax!

Dopo esserci riempiti le pance con tanti piatti gustosi, tra cui un’ottima crostata e lo yogurt con i mirtilli rossi, non potevamo non dare un’occhiata anche al Rifugio Fanes .

Questo secondo rifugio si raggiunge, come già detto, in soli 10 minuti ed ha una bella terrazza per mangiare. Inoltre c’è anche un piccolo parco giochi, per la gioia dei bambini.

Se poi avete voglia di camminare ancora un pochino, proseguendo lungo il sentiero 11,  in circa 20-30 minuti si raggiungono il Lago di Limo e la vicina malga Gran Fanes.

ARRIVARE IN VAL DI FANES

Per arrivare in Val di Fanes si esce dall’autostrada a Bressanone nord. Percorrendo la val Pusteria, poco prima di Brunico, si imbocca la strada che porta in val Badia  e si seguono le indicazioni per San Vigilio di Marebbe  (il bivio si trova nell’abitato di Longega). Oltrepassato il centro di San Vigilio seguire l’indicazione per Pederù. Si percorre una comoda strada asfaltata lungo la Valle di Tamersc per circa 4 km (a pedaggio: 4 € le moto, 12 € le auto, 15 € i van e 24 € i camper) fino al rifugio Pederù, dove si può lasciare la macchina nell’ ampio parcheggio. Se si vuole evitare di andare in auto fino al Pederù e di pagare il pedaggio, dal parcheggio della Spiaggetta Ciamaor e dell’Owl Park parte un servizio navetta.

Questo è un itinerario molto bello da fare anche in inverno con le ciaspole, QUI il nostro racconto! Il tempo di percorrenza è di circa due ore e il dislivello circa 500 metri.

INFO UTILI
  • LUOGO: Val Badia (San Vigilio di Marebbe – Parco Naturale Fanes Sennes Braies)
  • PARTENZA: Rifugio Pederù (1548 m)
  • ARRIVO: Rifugi Fanes e Lavarella
  • ALTITUDINE: m 2060
  • DISTANZA: 13 km
  • DURATA: 4 ore  (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: 510 metri
  • PASSEGGINO: sì (da trekking)
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Fanes, tel. 0474 453001 – Rifugio Lavarella, tel. 0474 501094
NEI DINTORNI
  • Passeggiata panoramica per tutta la famiglia alle baite del Sass de Putia: ve la raccontiamo QUI
  • Munt da Rina: bella malga immersa nel verde. Noi ci siamo stati in autunno, leggete QUI
  • Escursione alla Ütia Ciampcios, paradiso di pace affacciato sul gruppo del Puez: lo trovate QUI
  • Val dl’Ert: percorso di land art dedicato all’arte contemporanea nel bosco sopra San Martino in Badia: a noi è piaciuto tantissimo, guardate QUI

Vi piace la Val Badia? Volete scoprire di più? Abbiamo raccolto tutte le esperienze da noi provate in una mini-guida per l’estate. La potete consultare cliccando QUI!

Agritur Broch: fattoria a Passo Cereda

Il sogno di stare in montagna, assaporandone la pace, la natura e i prodotti genuini si realizza facilmente all’Agritur Broch, in Primiero, che i suoi gestori definiscono “un’evoluzione di quello che la nostra famiglia ama da sempre: ospitare e poter condividere con voi, la nostra vita tra le montagne di Passo Cereda“, un posto speciale abbracciato dalle Pale di San Martino.

Se venite qui, come vi consigliamo assolutamente, il primo pensiero sarà quello di poter vivere l’atmosfera della fattoria. Si possono accompagnare le mucche al pascolo, assistere alla mungitura, assaporare l’ancestrale piacere del latte appena munto, inebriarsi dei profumi dell’erba e del fieno, scoprire il ciclo del formaggio, e osservare da vicino tutti gli animali più amati dai bambini. Trovate tutte le info dei laboratori e degli eventi speciali in fondo a questa pagina.

Gli animali da cortile sono di casa: coniglietti, agnellini, oche e galline di diverse specie, come la Padovana, la Livornese, la Brahma, la Cocincina, la Moroseta, e naturalmente non mancherà all’appello, la celebre Ovaiola. Immancabili le mucche, con la Mucca Nelly, i cavalli Rosmary, Virginia e Dorotea, e le divertenti asinelle Maia e Cenerentola.

 

Ad occuparsi della conduzione della fattoria didattica, ma soprattutto di accogliere e accompagnare i piccoli ospiti c’è Giulia che, lungo tutto il percorso, aiuterà gli ospiti a scoprire il mondo del cavallo e i modi per interagire con lui, a conoscere le mucche e le pecorelle al pascolo, ad assistere alla mungitura, a preparare il burro e osservare la preparazione della Tosela.

Non solo animali, ma anche insetti, fiori e piante: si imparerà qualcosa sulla vita delle api e su quella della malga, si verrà introdotti alla conoscenza della flora e della fauna dei boschi, al ciclo del foraggio, e in base al periodo e alla volontà della chioccia del Broch, sarà possibile anche vegliare la nascita dei pulcini. Vi abbiamo convinti?

IL RISTORANTE

Per chi desidera provare una cucina tradizionale con materie prime tutte a chilometro zero, questo è il posto perfetto! I piatti sono d’ispirazione primierotta e trentina, ma comunque originali, capaci di unire alla tradizione, l’innovazione e il rispetto per la natura.

I prodotti caseari come il burro e il formaggio, provengono dal latte delle mucche, le verdure, così come le fragole, i lamponi e i mirtilli, dall’orto di cui ogni giorno qui ci si prende cura, e che attraverso la sua stagionalità, offre la certezza di avere sempre prodotti sani e freschi da proporre nel menù.

La polenta si trova sempre perché è buonissima e da secoli racconta la storia culturale e gastronomica della regione. Un valore aggiunto? Le pietanze sono arricchite con le erbe aromatiche e le piante erbacee, che vengono raccolte attorno all’agritur a Passo Cereda: la cicerbita per le lasagne alle verdure, le ortiche per i canederli verdi alle ortiche selvatiche, l’erba Luigia, il cumino, i fiori di borragine per le zuppe, il mugo, e anche l’asperula, che dona un gusto inconfondibile alla  grappa.

PER DORMIRE

A disposizione ci sono anche appartamenti e camere tutti dotati di balcone con vista sulle montagne.

ATTIVITÀ IN FATTORIA

Per l’estate anche dei laboratori interessanti dedicati alle famiglie, prenotazione entro le 17 del giorno precedente. Portate con voi un abbigliamento comodo, un cappellino per il sole e una felpa sono consigliati. Indossa delle scarpe adatte a camminare sui sentieri di montagna tipo scarponcini da trekking. Il calendario completo QUI.

Info: 📞0439 65028 – 📞 389 0276413; www.agriturismobroch.it

Cosa fare nei dintorni:

A un’ora di camminata da Agritur Broch, Malga Fossetta è il luogo ideale in cui rigenerare corpo e mente. In compagnia delle mucche libere al pascolo, prima della discesa, potrai ristorarti in una piacevole malghetta. A soli venti minuti, di rito la passeggiata fino alla Chiesetta di Santa Rita. E poi la possibilità di usare le bici elettriche ed effettuare uscite a cavallo. Potete trovare tanti altri spunti QUI.

Val Badia: piatti ladini gustosi

Le osterie contadine del Gallo Rosso, in Alto Adige, sono sinonimo di garanzia di buon cibo e genuinità. Noi in Val Badia abbiamo provato la Lüch de Survisc, a La Val (Wengen). A poca distanza da San Martino in Badia, a 1.475 metri, questo locale tipico è gestito da vent’anni da Annamaria e dalla sua famiglia. Tutto nasce dalla sua passione per la cucina che ha trovato location perfetta in una vecchia stalla rimodernata. L’ambiente è curato e tipico e anche il cibo segue la linea della tradizione.

Immancabile il tagliere con speck, salsicce affumicate, cervo, burro con erbe aromatiche (qui la produzione di burro è davvero grande nonostante non sia un’attività tipica dei ristoranti della zona), tutto di produzione propria o comunque con la carne del maso.

Anche i dolci sono fatti con prodotti a “metri zero”: burro, latte e uova del locale… tutto un altro gusto. Spesso ci sono zuppe e ravioli: orzo, ricotta, spinaci. Non mancano frittelle (Tutres) e krapfen ladini. Anche la carne è sempre presente: costine di maiale, gulasch che si mangia abbinato agli immancabili canederli e naturalmente il re dei dolci altoatesini: lo strudel.

É sempre consigliata la prenotazione perché tutti i cibi sono freschi e preparati in giornata. Interessante la cena ladina, con cinque portate: primo assaggino di speck con le salsicce affumicate, zuppa d’orzo, ravioli, carne con contorno, dolce (che varia: frittelle di mele, krapfen e così via).

Anche durante i mesi caldi, grazie alla terrazza soleggiata, mangiare qui è invitante e la vista unica sulle Dolomiti completa il tutto. In più, in estate, i succhi di frutta fatti in casa e i gustosi frullati al latte sono una bevanda gustosa e rinfrescante.

La cordialità e l’ospitalità della famiglia Valazza vi metteranno perfettamente a vostro agio. In ogni stagione è possibile assaporare il gusto dei prodotti freschi, con cui la signora Annamarie cucina ottimi piatti. Le specialità tradizionali ladine sono preparate con amore e variano a seconda della stagione. E naturalmente, in autunno via libera ai Törggelen al calore della Stube.

Informazioni utili:

La Val fa parte del consorzio turistico Alta Badia. Da La Val è facilmente raggiungible anche lo Skirama Kronplatz – Plan de Corones in circa 6 chilometri. Entrambi i comprensori fanno parte del rinomato ed attrezzatissimo complesso sciistico “Dolomiti Superski”.

Contatti:

Fam. Manfred Vallazza
Cians 13 – 39030 Wengen
Telefono: 0471 843149
Email: survischof@yahoo.it

 

Inoltre Gallo Rosso propone circa 1.500 autentici agriturismi in Alto Adige dove immergersi nella vita contadina, ne parliamo QUI. Un’esperienza incredibile anche per le famiglie che potranno stare a contatto con la natura e gli animali e partecipare alle attività quotidiane in stalla. Vi raccontiamo i nostri masi preferiti QUI.

Metti su famiglia? C’è la “dote finanziaria”

Se siete pronti per la convivenza e anche per pensare di avere un figlio ecco una manovra provinciale che può venirvi in aiuto. Si tratta di un prestito con le banche convenzionate, a sostegno dei nuovi nuclei familiari e di un successivo contributo per l’estinzione del prestito, alla nascita o adozione di un figlio. Nello specifico questo strumento prevede la concessione di contributi, alla nascita o adozione di figli, volti all’estinzione totale o parziale di prestiti bancari contratti con le banche convenzionate per la durata massima di 5 anni.

In sostanza, in ordine cronologico:

  1. i giovani possono ottenere prima un prestito presso una banca convenzionata per sostenere la nascita di un nuovo nucleo familiare o un nucleo già costituito dopo il 1 gennaio 2020
  2.  dopo la stipula del prestito, nel momento della nascita o adozione di figli possono ottenere un contributo provinciale per l’estinzione totale o parziale del prestito medesimo.

REQUISITI

Naturalmente per poter accedere è necessario rispettare alcuni requisiti che sono:

  • avere residenza in Trentino da almeno 2 anni alla data di domanda del contributo (almeno uno dei due genitori)
  • avere un’età anagrafica: inferiore a 40 anni per almeno uno dei genitori
  • ICEF: non superiore a 0,40
  • aver costituto un nuovo nucleo familiare anagrafico dopo il 1 gennaio 2020

PRESTITO

L’importo del prestito, concesso dalle banche convenzionate, è fissato in minimo euro 15.000 e massimo euro 30.000 per la durata massima di 5 anni.

CONTRIBUTO

Il contributo è concesso in misura pari a 15.000€ se entro la durata del prestito nasce o è adottato un figlio. Se entro la medesima scadenza nasce o è adottato un secondo figlio, la Provincia autonoma di Trento eroga un ulteriore contributo a saldo del capitale residuo del prestito per un massimo euro 30.000, a saldo del capitale residuo del prestito.

Il contributo è concesso su prestiti stipulati a partire dal mese di agosto 2022 fino al 31 dicembre 2023 per i figli nati o adottati dopo la stipula del prestito.

DOMANDA

La domanda di contributo è presentata all’Agenzia provinciale per la coesione sociale all’indirizzo pec: agenzia.coesionesociale@pec.provincia.tn.it entro 2 mesi dalla nascita del figlio/i (o dalla sentenza di adozione) usando la modulistica che trovate QUI

Le informazioni aggiuntive si possono avere dall’ente promotore dell’iniziativa: l’Agenzia per la coesione sociale chiamando il 0461 494110 oppure tramite email ad agenzia.coesionesociale@provincia.tn.it, per consultare il sito cliccare QUI

A sostegno della genitorialità ci sono diverse opportunità provinciali, due delle più recenti e molto utili sono:

Con i mountaincarts in Val Senales

Alla ricerca di divertimento e adrenalina in montagna? Con i mountaincarts non mancheranno! Cosa sono i mountain-cart? Sono delle “macchine da Formula1” senza motore, grandi tricicli simili a go-cart, quindi anche senza pedali, ma naturalmente dotati di freni, che vi permetteranno di sfrecciare lungo i 4 chilometri di discesa a valle come dei veri piloti di montagna!

In Val Senales si possono noleggiare per percorrere la ripida discesa dalla stazione a monte fino alla stazione a valle della cabinovia Lazaun. Il divertimento è assicurato per tutta la famiglia e anche con gli amici. Per poter guidare un cart bisogna avere un’altezza minima di 140 cm e 10 anni: i bambini più piccoli possono salire assieme a un adulto.

Informazioni utili:
A noleggiarli è lo Sportservice di Erwin Stricker, in collaborazione con le Funivie Ghiacciai della Val Senales.
  • dal 1 luglio al 3 ottobre, ogni martedì, giovedì, sabato e domenica; dal 5 fino al 20 di agosto i mountaincart sono disponibili tutti i giorni. Il prezzo di una corsa singola è di 10 euro. A fine discesa i cart si restituiscono alla stazione a valle. Si possono noleggiare anche presso la stazione a monte.

Il noleggio si trova a pochi metri dalla partenza della funivia della Val Senales, nella frazione di Maso Corto, con la quale si raggiunge l’omonimo ghiacciaio sulla cima del monte Hochjochferner, a oltre 3.200 m di altitudine. La cabinovia Lazaun trasporta anche biciclette!

Per il ristoro ci si può fermare al rifugio Lazaun Hütte, a Maso Corto, a 2400 metri di altitudine. É aperto sia in estate che in inverno. In estate è raggiungibile da Maso Corto lungo il sentiero 1/11A lungo la Valle di Fosselunga con circa 1 ora e mezza di cammino oppure lungo il sentiero 11, circa 1 ora e 20 minuti di cammino. La grande terrazza panoramica vale una visita. Info: 333 2885544. Aperto da maggio a ottobre.

Contatti:

APT VAL SENALES- Ass. turistica Val Senales, Frazione Certosa 42, I-39020 Senales – Alto Adige
T: +39 0473 679148
M: info@valsenales.it
www.senales.it

Foto di copertina: Andrea Nischler sito www.merano-suedtirol.it

Noi li avevamo provati sulla Plose, leggete QUI. Oppure scoprite QUI le altre attività adrenaliniche in montagna.

Cosa fare nei dintorni:
  • la guida sulla Val Senales QUI
  • attività e passeggiate al Lago di Resia e dintorni QUI
  • la guida su Naturno e dintorni QUI
  • tanti altri spunti sulla Val Venosta nella nostra guida QUI