Author - Manuela

Ci è preso l'estro creativo: un portamonete con la confezione del succo.

Che soddisfazione ragazzi! Alle 19:30 il nostro Timothy se ne esce con il suo consueto “Mamma facciamo un lavoretto?” . Non sempre ne ho il tempo ma stasera si può e così decidiamo per qualcosa di “ricicloso”. Prendiamo una confezione vuota da 1,5 lt di succo ACE direttamente dalla differenziata e apriamo completamente la confezione. Disegniamo all’interno una sagoma a “T” con due ali rotonde e poi con la forbice ritagliamo.
Formiamo un foro corrispondente a quello dove si avvita il tappo, ma nella parte opposta della “T” e pian piano pieghiamo a fisarmonica le “ali” del nostro tetrapak. Cosa cerchiamo di costruire? Facile, un portamonete! E ci siamo quasi, manca solo da infilare nel foro la parte rigida dove si avvita il tappo, dopo aver piegato con cura (con l’aiuto di un cucchiaio) tutte le parti della confezione. Fantastico! Quando abbiamo infilato nel foro la parte rigida non ci resta che avvitare il tappo et voilà: abbiamo un portamonete divertente, colorato, riciclato e pure utile. Usare la fantasia e le mani è proprio un’attività divertente, anche alla fine di una lunga giornata. Provate per credere. Manuela e Timothy

 

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Costruire le marionette: che spasso con questo gioco!

Siamo amanti delle marionette a casa, chi ci conosce bene lo sa, ne abbiamo di tantissimi tipi, forme e colori, ma fino ad oggi non avevamo mai trovato un gioco che ci permettesse di costruirle! “My finger puppets” aggiunge qualcosa al nostro amore per questi personaggi di stoffa da animare: il gusto di poterli assemblare con le proprie mani. Nella scatola, oltre al mini teatrino di cartone da montare ci sono i pezzettini di pannolenci pre-tagliato, gli occhietti che si muovono e naturalmente le immagini delle marionette finite come esempio (Berti il pappagallo, Gill la giraffa è così via). Tutto si assembla senza bisogno di forbici o altro, solo la colla. In realtà, devo dire, la colla in dotazione non basta per tutte le marionette ed é un po debole, ma é una semplice colla vinilica e quindi facilmente sostituibile. C’è una certa soddisfazione a costruire da soli i propri giochi: Timothy si applica al montaggio del teatrino e Sophie procede con gli animaletti. La sorpresa é che all’interno c’é anche un suggerimento per una storia da raccontare, in inglese, a dire il vero, ma a noi piace molto lo stesso. Divertimento per tutti! Costruttori, artisti in erba e il pubblico che si godrà lo spettacolo delle marionette a dita.

Questo é un gioco della “4m”, per bambini con più di 5 anni e ha un prezzo di € 15. Lo trovate, insieme a tanti altri giochi creativi, da GIOCANDO, il negozio di giocattoli in C.so 3 Novembre 65 a Trento, gestito da Claudia che vi aspetta con tante altre belle proposte per tutte le età.
Manuela

Cantiere famiglia – centro di consulenza e accompagnamento alla vita familiare e affettiva

Il Centro di consulenza e accompagnamento alla vita familiare e affettiva della “Associazione Cantiere Famiglia” di Rovereto offre a persone singole, coppie o nuclei familiari la possibilità di essere seguiti in percorsi di ascolto, confronto e supporto nelle situazioni in cui le relazioni sono vissute come problematiche o complesse (nella coppia, con i figli, in famiglia, sul lavoro o nella vita sociale, in situazioni di separazione, divorzio, lutto, …).
Il Centro mette a disposizione uno spazio neutro e protetto, dove potersi sentire accolti e ascoltati rispetto alle problematiche che si stanno vivendo. L’attività del Centro viene offerta a titolo di volontariato da operatori formati all’ascolto e alla relazione d’aiuto. Completano l’équipe dei volontari professionisti negli ambiti del counselling, della psicologia e psicoterapia, della sessuologia, dell’ostetricia, della consulenza etico-spirituale e legale.
Il Centro ha sede a Rovereto in Via Setaioli 3/A, presso la “Beata Giovanna”. La segreteria del Centro è aperta ogni Venerdì dalle 16 alle 18.
È possibile prenotare l’appuntamento per un primo ascolto telefonando al numero 388 7245675 dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Oppure inviando una mail a: centrocantierefamiglia@gmail.com

Un gioco costruttivo? Ecco quanto ci divertiamo con Walachia!

Per un bambino che esprime il continuo desiderio ed esigenza di creare, manipolare e costruire non é sempre facile trovare il regalo giusto. Però a cercare bene si trovano giochi speciali come questo di cui vogliamo parlarvi. É un gioco “Made in Repubblica Ceca” fatto interamente di legno di faggio e senza nessun complemento metallico o collante.
La grande attrattiva é che si possono costruire un sacco di varianti di edifici semplicemente combinando i vari pezzi (che emulano in tutto e per tutto i tronchi degli alberi), senza bisogno di chiodi o colla, perché ogni pezzo, se ben posizionato, si incastra con quello precedente e la fantasia può prendere il volo. Ci é subito piaciuto questo semplicissimo gioco che si fonda sul principio del costruire con elementi naturali e sulla possibilità di farlo all’infinito.
I papà si divertiranno tantissimo ad aiutare i piccoli ingegneri/architetti e le mamme, facendo finta di non riuscire nell’opera, non potranno che congratularsi con i neo costruttori. Bello lo stile baita di montagna. Bello il colore naturale. Bello sapere che esistono giochi così semplicemente intelligenti. Per saperne di più: http://www.walachia.com/vario-massive.htm

Il prezzo? Direi buono per un prodotto di qualità: 60 euro. Noi l’abbiamo trovato al Giochimpara di Pergine.

Pesca sportiva: attività divertente per i bambini e gustosa per i grandi

Senza nemmeno saperlo mio marito questa volta mi ha dato spunto per raccontarvi di un posto particolare in cui ci si può divertire e anche imparare una tradizione molto amata dai trentini e non. Di cosa parlo? Ma della pesca sportiva! Ammetto che io non capisco nulla di pesca, sportiva e non. Nemmeno mio marito per la verità, ma a Timothy é partita la pesca-mania, ereditandola, probabilmente, dal nonno. Così, alla ricerca di un luogo comodo in cui dar sfogo a questa passione senza pericoli e senza spendere un capitale Patrick e Timothy sono approdati a Civezzano, alla troticultura Sille. Ci sono due laghetti: uno più grande per gli esperti e in cui il gestore inserisce per ogni persona che vuole pescare due kg di trote ed è consentito pescare fino a 12 trote a persona, indipendentemente dal tempo che ci si mette (costo 15€ ). Per i bambini però meglio il laghetto piccolino, in cui si paga quel che si pesca e sicuramente è più facile vivere l’esperienza di veder abboccare un pesce. Il gestore, molto gentile, ha a disposizione per i bambini anche qualche canna da pesca e le “camole” (cioè le esche) e soprattutto non si tira indietro se c’è bisogno di qualche consiglio e un po’ d’aiuto per i meno esperti e un po’ impacciati papà… Timothy si è portato via un bottino di sette trote in un paio d’ore ed è diventato felice come non mai (Patrick un po’ meno, a forza di sistemare la lenza). Grande soddisfazione mangiare ciò che si produce o, in questo caso, si pesca da soli (le trote erano buonissime). A parer nostro, anche un bell’insegnamento che può aiutare ad affrontare meglio il rapporto col cibo un po’ più difficile, che sia verdura o appunto, il pesce.

Manuela

A parte il martedì che rimane chiuso, il centro è aperto dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17:30 tutti i giorni, anche la domenica. Per tutte le info relative a prezzi e al regolamento visitate il sitoContatti: 0461/859010 acaresia@alice.it

Il Rime…mory che idea simpatica!

Ieri avevo pensato di prendere un giochino per passare il dopocena tutti insieme, visto che in famiglia ci piace sperimentare nuovi giochi, diversi da quelli tradizionali. Cercando fra la moltitudine di proposte mi è capitata in mano questa scatolina e ho visto subito che sarebbe potuto piacere ai miei bambini, che spesso si divertono con le rime. Lì per lì ho pensato che la confezione non fosse molto accattivante in effetti, ma poi ho letto qualche riga del libricino che c’è in dotazione e mi sono fatta dare due dritte dalla commessa. In sostanza il gioco parte dallo schema di un tradizionale memory o gioco elle coppie che dir si voglia, ma gli autori de “Il Melograno Editore”  hanno pensato di ravvivarne le regole per favorire l’attenzione ai suoni e alle parole nei bambini dai 5 anni in su. Le varianti dello stesso gioco sono almeno tre, ma la regola è quella di associare non le tessere con le stesse immagini, bensì un’immagine con una parolina che faccia rima oppure due immagini che facciano rima tra loro oppure ancora due parole. Ci siamo proprio divertiti tutti, papà compreso, a scoprire e ricordare le varie rime (e non sono mancate i tentativi di forzarle o di cercarne di assurde). In effetti, a parer mio,  il memory normale a volte stufa un po’, questo mi sembra invece che unisca l’utile al dilettevole: da un lato il gioco diventa più intrigante e un pochino più “difficile” e dall’altra diventa anche educativo e, in un certo senso, prescolare, perché non solo si allena la memoria e il senso della strategia, ma anche l’orecchio ai suoni e la mente alle associazioni e, come nel caso di Timothy, si stimola la volontà di cominciare a riconoscere le letterine e le parole in autonomia.

Per chi vuole approfondire la filosofia del gioco e scoprire dei trucchi interessanti, nel libricino curato dalle logopediste Annalisa Lonati e Livia Illing trovate tante informazioni e anche l’introduzione a un altro gioco simile la “Ri…tombola” .

Il gioco è approvato dall’ABPSI onlus Coop. Soc. e ci piace ricordare che i prodotti “Il Melograno” sono frutto di una scelta etica di autori ed editori e vengono realizzati con il lavoro di persone svantaggiate. www.ilmelograno.net, a Trento lo trovate alla Libreria Erickson.

Consigliato dai 5 anni in su, per 2-4 giocatori.

Come invogliare i bimbi a mangiare? Quante idee in “Pappe da favola”!

Chi di noi non si è trovata almeno una volta a fare l’aeroplanino con il cucchiaio della pappa o a canticchiare qualche filastrocca improbabile per accompagnare l’impresa di far mangiare il pupo? Mangiare dovrebbe essere un momento di grande piacere, ma di questi tempi dovrebbe diventare anche un momento educativo e sappiamo bene che se mentre si impara ci si diverte le cose filano via più lisce.  Carmela Cipriani,  autrice veneziana, ha avuto l’idea molto carina di unire in “Pappe da favola” un ricettario e un libro di favole e filastrocche: due piccioni con una fava. Le mamme possono trovare spunti interessanti per cucinare “allegro” e i bimbi ascoltano e imparano. Ecco allora i “Gnoccheti di Alice” la bambina felice, il “Ballo della schiacciatina” o, se parliamo dello spinoso argomento verdure e vegetali, la storia “Lacrime della nuvoletta” che anticipa la ricetta della zuppa cremosa di spinaci. Braccio di ferro ha fatto il suo tempo, gli spinaci ora hanno la storia di una nuvola che piangendo innaffia i loro semi, che crescendo “saranno la gioia di grandi e piccini che ne faranno dei golosi spuntini”. Diviso per ricette (salse, minestre, pasta, riso, gnocchi, pesce, carni, verdure e dolci),  è comodo da consultare e mentre si gira il mestolo un occhio può ben scappare sulla storia abbinata, per scherzare con il cibo e fare in modo che in nostri bimbi possano diventarne amici. Io e Sophie, golose per natura, ci buttiamo nella “Strasuper storia” di pg 226 per preparare occhi e pancia alla “Torta super al cioccolato”: “con la mia dolce mammina faccio anche una tortina e la metto su un carrello, con un pizzo molto bello, poi gli amici a casa invito, e col tè a lor servito, mangio queste mie delizie, come fossero primizie”. Bene, bene, orecchie aperte e maniche rimboccate: buon impasto a tutti!

Manuela

“Pappe da favola” è edito da Sperling & Kupfer e della stessa autrice potrete leggere il più recente “Pappe magiche” o anche “Mangia che ti racconto” e “Cosa c’è di buono?”.

Piccole conte…non c’è solo Ambarabacicicocò!

Da piccola ne facevo un uso smodato, me ne inventavo di nuove, me le facevo insegnare dagli amichetti delle vacanze estive che venivano da altre città e ne facevo un vanto a scuola. Si usavano per tutto, per decidere chi saltava prima all’elastico, per chi andava a prendere i fogli dalla bidella, per scegliere  chi prendeva o chi scappava, insomma la mia era una generazione “conta – dipendente”. “Ambarabacicicocò” “Pum passa paperino” e via dicendo hanno costellato la mia (e probabilmente anche la vostra) infanzia e l’hanno resa un po’ più frivola in quello che poi, quando si è adulti, è uno dei momenti più difficili della vita: il decidere. Certo, ora l’ho capita che una conta non basta, ma ai miei figli vorrei che servissero ancora a lungo e così, oltre alla tradizione, mi piace esplorare le nuove idee. “Piccole conte” di Sabrina Giarratana mi è venuto in soccorso. Edito da Fatatrac con illustrazioni di Francesca Assirelli, riporta dodici piccole conte scritte da un lato del libro e illustrate dall’altro, perché il libro, fatto a fisarmonica si apre per farsi leggere ma anche per giocarci. Rime e ritmi che coinvolgono, in pieno stile di “conta”. Servono per assegnare le parti nei giochi all’interno dei gruppi dei bambini; 1, 80 cm di divertimento che possono diventare anche un cerchio o una stella per giocare a rifugiarsi. Con questo caldo  vi trascrivo qualche riga della “Conta dei gelati” : “Crema, fragola e caffè, il limone piace a me, mandarino piace a lei, che ne ha già mangiati sei…” vi lascio giocare a inventare la fine, magari con l’aiuto dei vostri bimbi che di solito hanno fantasia da vendere! Sotto a chi tocca!

Manuela

L’anatra che voleva essere mamma

Quando ho letto la parola “maternage” ammetto di aver pensato di non averla mai sentita e di aver avuto l’istinto di cercarla sul dizionario, ma il libro di Mariapia Zeni che avevo di fronte, a quanto pareva, avrebbe dovuto trattare proprio di questo bellissimo istinto d’amore e così ho cercato di aver pazienza e ho cominciato a leggere.
“L’anatra che voleva essere mamma” è la curiosa storia di Paolina, un’anatra, o meglio una papera, con un grande istinto materno, così grande da covare le uova anche se vuote, ma è anche la storia di Giovanni e Maddalena, che provano pena per lei e di nonna Rosetta che ha una soluzione per ogni cosa. È una storia così semplice da sembrare vera e , udite udite, lo è! In fondo al libro con grande sorpresa ci sono le foto della papera e dei suoi pulcini e la sensazione che il racconto si sia realizzato davvero é significativa e rende la morale più palpabile. Insomma, grazie alla nonna Rosina e ai suoi nipotini, Paolina realizza il sogno di diventare madre e non importa se i figli non sono esattamente i suoi, é l’amore per la nascita e la cura che qui conta. Che siano pulcini o paperortti poco importa, Paolina già li ama. Un tema tanto forte come attuale trattato, a mio avviso, con grande delicatezza dall’autrice e accompagnato dalle illustrazioni colorate e divertenti di Raffaella Rigotti. Qua è la le parole tradotte in 4 lingue straniere e non i soliti istituzionali tedesco, inglese, francese, ma albanese,cinese, arabo e rumeno, per spostare l’attenzione più sulla interculturalitá che sulla ormai nota necessità di affrontare le lingue straniere. Un volumetto pieno di sorprese e pieno d’amore, anche nell’idea di abbinare un cd musicale curato da Lorenza Anderle.
Tante mani femminili hanno creato questo piccolo “manuale d’amore”, oltre alle già citate Mariapia Zeni, Raffaella Rigotti e Lorenza Anderle anche Libera Gabriele, Daniela Scandurra, Kai Chen, Renata Martini, Fatiha Fenniri, Roxana Marculescu. E alla fine, “maternage” cosa vorrà dire? Ve lo lascio indovinare leggendo …

Manuela

100 esperimenti divertenti

Benedetta estate! Sole, giochi all’aria aperta, gelato e amici! Ma se piove? Paura! E invece no, cogliete la palla al balzo, soprattutto quella che vostro figlio sta per scagliare contro il lampadario, datemi retta! Aprite con lui “100 esperimenti divertenti” delle edizioni Usborne. Avvertenze: non fatelo prima di aver dato una sbirciatina di ricognizione da sole, giusto per essere certe di avere il materiale necessario per iniziare un esperimento coi fiocchi e non incorrere in crisi esistenziali della progenie. Dunque cominciamo, basta solo seguire alla lettera le divertenti spiegazioni del libro e sarete catapultati in un mondo di fisica e chimica spicciola ma divertente , non certo quantistica ma pur sempre un piccolo passo per voi e un grande passo per la cultura scientifica del vostro figlioletto. Gravità, energia elastica, reazioni a catena, acidi e basi e perché no, pure un bel mostro schiumante! E se anche le bimbe meno inclini alla scienza si volessero cimentare con questo interessante libriccino, troverete anche qualche bel lavoretto un po’ più romantico, come la mangiatoia per farfalle o la carta fatta in casa. Insomma cara pioggia, attenzione che a leggere bene tra le righe tra un esperimento e l’altro ti sfruttiamo e ti sconfiggiamo … a noi pluviometro e barometro! Buon divertimento a tutti!