Author - Manuela

Pinguini e delfini on stage!

Vi avevamo forse già fatto vedere, in TV o qui sul sito dei lavoretti con quel materiale che Timmy chiama “il gommino”: fogli di materiale morbido (il nome corretto è Moosgummi ) che serve per fare moltissime cose. Era un po’ che non lo compravo e ieri, che l’ho portato a casa, si é accesa una nuova lampadina nella sua testolina e dalle sue manine sono usciti due personaggi nuovi di zecca: pinguino e delfino. IMG_1480Ma la cosa carina é stato il richiamo ai libri “animati”, ai pop up per capirci. Timothy, dopo aver ritagliato le sagome degli animali dal gommino colorato (direttamente in questo caso, ma potreste fare anche un piccolo disegno a matita sul gommino nel caso i bimbi fossero più comodi a ritagliare in questo modo) e dopo aver assemblato tutto con la colla a caldo, ha tagliato in un foglio bianco una fessura e ha incollato le sagome su due strisce di cartoncino, in modo da poter stringere nella mano una delle estremitá. Così ha inserito la sagoma nella fessura e, tirando l’estremità ha fatto muovere, con grande soddisfazione, i suoi nuovi amici. Vi risparmio la descrizione dello show successivo, perché stavolta ho messo direttamente un video qui sotto! Provate a creare questo piccolo trucco per animare le sagome, é sicuramente molto divertente! Materiale semplicissimo: gommino (moosgummi), colla, carta e, come sempre, l’immancabile fantasia!

ps: questa volta abbiamo provato la colla a caldo colorata! WOW! #provarepercredere

#creativisinasceosidiventa #maninecreative #lavorettipertutti

Libreria Piccoloblu

Un’attenzione anche ai più grandi e agli appassionati di graphic novel. All’interno ci sarà anche uno spazio sarà dedicato all’organizzazione di eventi, letture, laboratori e persino mostre. Pare proprio che nel panorama di Rovereto, la Piccoloblu abbia tutte le intenzioni di diventare un luogo d’incontro e di condivisione tra bimbi, genitori, nonni, insegnanti, educatori, bibliotecari. Un luogo dove scambiare idee e condividere esperienze.

La Piccoloblu si trova in via Rialto, 47 a Rovereto Tel. 0464 871774 libreria.piccoloblu@gmail.com

Cucchiai animati

Non c’è proprio limite alla passione per i lavoretti e neanche per le marionette! Sapete cosa si é messo a progettare oggi il nostro Timothy? Ma le marionette con i cucchiai! Che matto, ogni tanto le sue idee corrono veloci come le forbici che fa scorrere sulla stoffa e sulla carta, ecco allora che, adocchiati i cucchiai di plastica dalla nonna avanzati da qualche festa, ha pensato bene di dar loro vita. Ingredienti? Cucchiai di plastica, scampoli di stoffa, scovolini o lana, occhietti mobili oppure indelebile per disegnarli, la nostra amica colla a caldo e, come sempre, la fantasia! Poi potete aggiungere tutte le decorazioni extra che vi piacciono (come vi dice sempre Timmy!).  Le nostre creazioni? imageUna fatina (con bacchetta magica/stuzzicadenti), un galletto e un polipo, ma potete scatenarvi e magari fare anche un set per poi creare un piccolo “spoon show” (magari domani vi mettiamo un piccolo video del nostro).

A noi questa idea é piaciuta tanto, divertente da fare e divertente da usare poi, se non vi piace l’idea di tenere queste “creature” come marionette potete sempre usarli come decorazioni da piantare nei vasetti delle vostre piante primaverili.

Buon lavoretto a tutti!

 

Cartoncino ondulato? Via alle ispirazioni!

A volte é proprio il materiale ad ispirarci, almeno, Timothy si lascia ispirare da ogni cosa che gli capita sotto mano! Stavolta é merito (o colpa) della zia Donatella, mia sorella, che gli ha portato una preziosa confezione di cartoncino ondulato. Tanti fogli colorati pronti a fare da materia prima per simpatici lavoretti. Prima lo ha osservato un pochino poi abbiamo deciso di creare una bella lumachina, con tanto di antenne e di occhietti. Timothy ha pensato che potrebbe servire come portatovagliolo o, secondo me, come segnaposto per la tavola.image Il materiale usato é semplice: cartoncino ondulato, occhietti mobili, pistilli per bomboniere,

cucitrice e colla. Basta tagliare due striscioline: una la arrotolerete per fare la ciocciola, l’altra, una volta ritagliata la testa, la fisserete sulla chiocciola e il gioco é fatto. Potete sfogarvi a fare un sacco di altri insetti, ma se vi viene in mente, come a Timmy, che fra  pochissimo é Pasqua, allora via con un bel cestino ( o cestinello come lo chiama lui), per portare le uova.

imageDi nuovo cartoncino, cucitrice, colla e, per completare e riempire, cotone. Se voi li avete mettete degli ovetti di cioccolato, noi abbiamo ripiegato su degli ovvetti di plastilina. Timothy naturalmente, come il suo solito ha voluto abbellire con una gallinella di gommino giallo con tanto di becco e occhietti e  devo dire che ci sta bene, voi sfogatevi come vi piace.
Ecco.. La cosa che mi piace di più dei bambini: #peresserefelicibastapoco

 

Tabelline che…passione!

A parte la famosa canzone che ricorda in modo semplice che “sei per sette (fa) quarantadue..” studiare le tabelline non è mai stato un granché divertente e soprattutto non è mai stato nemmeno tanto semplice. Esiste un libro molto interessante, legato al metodo di Camillo Bortolato, che ne è anche l’autore, per imparare le tabelline attraverso un sistema nuovo ed efficace: il metodo analogico. In questo volumetto che costa € 16,00 ed è edito da Erickson, si trova uno strumento colorato molto utile, soprattutto se parliamo di bambini “con bisogni educativi speciali”, bambini che vorrebbero imparare ma i cui tentativi si infrangono rovinosamente, bambini solo un po’ più lenti o bambini nettamente discalculici. Questo strumento è di facile utilizzo e, secondo me, che un pochino di difficoltà in matematica me ne intendo, può diventare un salvagente per molti, rafforzando le loro competenze ma soprattutto la loro autostima. All’interno dello stesso libro c’è anche un modo di studiare le tabelline più “soft”, con la striscia da ritagliare e consultare al bisogno. Tutto il metodo si basa su punti saldi quali : l’ordine e l’apprendimento associativo attraverso immagini e suoni “gancio”, per andare oltre il metodo tradizionale della scuola italiana, meccanico e spesso non efficace. La parte più importante del libro è, secondo me, l’introduzione, in cui Bortolato spiega naturalmente il come usare lo strumento ed eventualmente la striscia, ma soprattutto dispensa dei consigli meravigliosi direttamente agli studenti, ma indirettamente anche a noi genitori, uno per tutti: “…è bene caro bambino che tu sia emozionato positivamente per la presenza costante dell’insegnante, immaginando lo stupore sul suo volto quando reciterai le tabelline alla perfezione. Oppure se non ci puoi far conto perché l’insegnante non è nelle tue corde, puoi prefigurarti la soddisfazione di papà emamma o la sorpresa dei compagni che ti guarderanno sbalorditi perché da te proprio non se lo aspettavano. Ti prenderai allora la soddisfazione di stupirli rompendo i loro schemi. Sei mesi di dispendio di energia sempre per AMORE di qualcuno, perché è sempre in nome di qualcuno che si fa fatica e la motivazione di imparare le tabelline non è certo la tua.” Una spinta superlativa in queste parole, che arriva diretta al cuore di chi, come certi genitori, vive le difficoltà nella matematica e non solo, dei propri figli, oppure degli stessi bambini che possono trovare in questi strumenti un’ottima chiave di volta. Consiglio di dare un’occhiata a questo libro, magari facendo un giro alla libreria Erickson, ne vale la pena.

La Libreria – Erickson – Via del Pioppeto, 24 Gardolo (TN)

Azienda La Contadina

La Contadina (Storo). Azienda agricola a 720 metri d’altitudine che si occupa di coltivazione di piccoli frutti, orticole, piante officinali. Si trova nel tranquillo paese di Bondone (Storo, a circa un’ora e mezza da Trento), circondata dalla natura.

I laboratori sono impostati generalmente sulle piante officinali e piante da raccolta spontanea e loro trasformazione, anche nell’orto botanico del vicino Castel S. Giovanni, raggiungibile con una breve passeggiata.

Aperta tutto l’anno, su prenotazione, è il punto di partenza per scoprire numerose curiosità: il paese dei carbonai, i camminamenti e le fortificazioni della Grande Guerra e la Val di Daone con le sue bellezze naturali.

Visite guidate e attività circa da metà maggio, solo su prenotazione e con un numero minimo di partecipanti (contattare il gestore per accordarsi).

Indirizzo: Via Giusti, 12, Bondone
Per maggiori informazioni e costi: 0465.299546, 339.1378985, info@lacontadinabondone.it

6 minuti di fedeltà e amicizia valgono ben un Oscar!

Che bello sentire che a vincere la famosa statuetta per il miglior corto animato é un film che ha come tema l’amicizia! Ma soprattutto sentire che l’amicizia in questione é quella incondizionata tra uomo e animale che tanti di noi, ma non ancora abbastanza, sperimentano o hanno sperimentato giorno per giorno come padroni di cani o gatti. Si, perché “FEAST“, cortometraggio della Disney vincitore di quest’anno, parla della fantastica storia di Winston e il suo padrone, senza parole, perché non servono, bastano due occhioni dolci e una linguetta furba a scoprire il senso più profondo del rapporto uomo/animale. Il succo é che l’uomo sa dimenticare e far passare in secondo piano rapporti importanti, l’animale non conosce tradimento, ama senza limiti o gelosie. Grande insegnamento da un piccolo cucciolo di cane. Mi piace tantissimo questa storia breve ma profonda che può essere di grande esempio, mi ricorda i miei cuccioli (Deha il cane e Giulio e Ruhm i gatti) che nonostante il grande impegno riempiono la nostra casa e le nostre vite di gioia.
Un inno all’amicizia e un omaggio non solo ai cani, ma a tutti gli animali e alla loro grande anima.
Se volete vedere il corto insieme ai vostri bimbi cliccate QUI, 6 minuti di grande tenerezza assicurata.
Buona visione!

Fattoria del Mazaròl

L’allevamento del Mazaról é una di quelle piccole azienda familiari di montagna, che ci piacciono tanto, perché qui il lavoro si sposa con la passione per il biologico e la didattica ed é aperta anche in inverno! Situata nella Valle del Vanoi, nel Trentino orientale, vicino a Fiera di Primiero e a San Martino di Castrozza.

Le attività specifiche con gli animali sono su prenotazione mentre la visita agli animali in autonomia è sempre possibile perchè aperta tutto l’anno. Qui vengono allevate una cinquantina di capre da latte che diventa formaggi freschi e stagionati, yogurt e ricotta buoni da leccarsi i baffi. Inoltre questo é il regno delle api: sono allevate un centinaio di famiglie con le quali si producono svariate qualità di miele. Non mancano altri prodotti gustosi come salami di capra, piccoli frutti e grazie al ricco orto biologico vengono coltivati tantissimi ortaggi. La filosofia che anima il lavoro della giovane coppia che gestisce questo bel posto é tutta da scoprire, soprattutto per quanto riguarda la cura alternativa degli animali che, pare, diano prodotti molto energetici grazie a particolari trattamenti omeopatici che ne salvaguardano l’equilibrio biologico.

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Le attività che vengono proposte sono tante e tutte volte a dare un’idea realista del lavoro in fattoria:
Allevare capre da latte – Conoscere come vivono, cosa mangiano e cosa ci offrono le capre. Laboratorio: dare fieno, mungere il latte, accudire i capretti. Durata dell’attività: 1 ora. Periodo: da febbraio a ottobre.

Dal latte al formaggio -Seguendo la via del latte delle capre si arriva a conoscere la sua trasformazione in yogurt, formaggi e ricotta. Laboratorio: estrazione della cagliata, messa in stampo e rivoltamento dei formaggi. Durata dell’attività: 2.30 ore. Periodo: da febbraio a ottobre.

Pascolo delle capre – Accompagnare le capre al pascolo nel bosco per scoprire cosa preferiscono mangiare, imparare ad accudirle e a farsi seguire. Laboratorio: creare un gregge, rispettare il bosco, riaccompagnarle in stalla. Durata dell’attività: 1 ora. Periodo: da febbraio a ottobre.

La fienagione – Dall’erba al fieno, un percorso pieno di segreti per creare un alimento di qualità, tempo permettendo.
Laboratorio: lo sfalcio, l’essicazione, la raccolta, la concimazione. Durata dell’attività: 2 ore. Periodo: da maggio a settembre.

La vita nell’alveare – Conoscere la vita delle api, osservare le api al lavoro all’interno dell’alveare. Laboratorio: estrazione di un telaio pieno di api dall’alveare, assaggio del miele direttamente nel favo.Durata dell’attività: 1.30 ore. Periodo: da marzo a ottobre.

I prodotti dell’alveare – La smielatura, la raccolta del polline e la pulizia della cera. Laboratorio: disopercolatura dei favi di miele, costruzione di una candela di cera.Durata dell’attività: 1.30 ore. Periodo: da febbraio a ottobre.

L’allevamento delle api regine – Conoscere la tecnica per riprodurre api regine e come si organizza una stazione di fecondazione. Laboratorio: trasferimento delle larve sui cupolini d’allevamento. Durata: 2 ore. Periodo: da maggio a luglio.

Il bosco ed il legname – Il bosco ci da la legna per riscaldarci, per costruire, e per le recinzioni. Conoscere le varie piante e i segreti di come vanno tagliate, in quale periodo e come vanno lavorate. Laboratorio: tagliare una pianta, sramare, scortecciare, fare legna da ardere. Durata dell’attività: 2 ore. Periodo: tutto l’anno.

L’orto – L’orto è una risorsa che oggi non ha prezzo; imparare a seminare secondo il calendario lunare e a coltivare senza uso di fertilizzanti, pesticidi e insetticidi. Laboratorio: La concimazione, la luna e la semina, la pulizia dell’orto, la raccolta. Durata dell’attività: 1 ora. Periodo: da maggio ad agosto.

Se si vogliono sperimentare queste interessanti attività si possono organizzare visite per un minimo di mezza giornata sino a più di qualche giorno. L’azienda è in grado di fornire un locale riscaldato per degustazioni o attività interne, inoltre è presente una cucina per coloro che desiderano prepararsi in proprio un pranzo caldo. E se lo si desidera si può anche dormire in fattoria e utilizzare una zona notte riscaldata con dei letti e dei materassi (a carico dei visitatori ci sono le lenzuola e le coperte o sacco a pelo).

Azienda Agricola Allevamento del Mazaròl di Elisa Caramore – Tel. & Fax +39 0439.719347 • e-mail • Loc. Zortea 92, 38050 Canal San Bovo – Trento

Nasce DSA Trentino: insieme per i disturbi specifici dell’apprendimento

A volte basta unire le forze per sconfiggere la paura di chiedere, parlare, confrontarsi e cercare di alzare la propria voce su argomenti che ci stanno a cuore ma che fatichiamo ad esprimere. Molto spesso i genitori dei bambini o ragazzi con un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (tra cui il più noto la dislessia, ma ce ne sono anche di meno comuni) non hanno il coraggio di parlarne o, ancora peggio, non sono consapevoli di ciò che dovranno affrontare o di ciò che sta succedendo ai loro figli. Anche in Trentino, sebbene non se ne parli granché devo dire, esistono tantissimi casi di DSA nelle scuole, già in quelle materne ed elementari. Purtroppo però di fronte ai casi di DSA c’è ancora tanta ingnoranza e poca consapevolezza. Ecco allora che un gruppo di genitori che hanno vissuto e vivono da vicino la diagnosi di un disturbo specifico dell’apprendimento hanno deciso, dopo un incontro tenuto all’Auditorium di Lavis nel 2014, di costituirsi in un gruppo ufficiale, per poter concretizzare progetti e condividere informazioni in materia. Non si tratta di uno studio di specialisti, ma di genitori, insegnanti, persone che vivono i DSA da vicino e vogliono provare a porre fine o almeno rimedio a situazione difficili e discriminanti per i propri ragazzi e nel contempo fare informazione, la cosa più utile in questo momento.
Nel sito DSA Trentino – Domani Saremo Autonomi – trovate non solo la mission di questo gruppo, ma anche gli eventi e le iniziative già avviate, le news e, utilissima, una lista di siti, blog, contatti che possono essere utili per capire ed affrontare la difficile sfida di essere genitori di un bambino con difficoltà di apprendimento. La cosa più importante é però che questo sito e le iniziative di questo gruppo sono tutte in divenire e ognuno di noi, più o meno esperto in materia, può aiutare a migliorarlo e farlo progredire, mantenendo bene chiaro in mente che “i DSA sono una caratteristica personale e NON una malattia e che il diverso modo di apprendere può diventare una a potenzialità”. Un bambino con DSA É un bambino che deve essere aiutato, soprattutto a credere in se stesso e a trovare il sistema per affrontare da solo la vita scolastica. I bambini con DSA devono sapere che oggi hanno le stesse opportunità di tutti gli altri studenti loro coetanei. Un bambino con DSA va prima di tutto riconosciuto. Per tutto questo crediamo che questo nuovo gruppo di auto-mutuo-aiuto può essere un grande punto di paretenza.

Prossimo incontro : venedi 27 febbraio 2015 a Lavis.

Per info : http://dsatrentino.altervista.org

Consigli digitali: W il gioco puro di TOCA BOCA!

Premetto che i miei figliuoli, particolarmente creativi e piuttosto estranei ai giochi convenzionali e soprattutto poco attratti dai videogame e dalle consolle-gioco, ogni tanto chiedono di giocare con lo smartphone o il tablet. Non siamo genitori con la paura dell’intossicazione digitale ma nemmeno perdiamo di vista l’utilizzo che i bimbi possono farne (ricordate il libro che abbiamo letto per voi sui nativi digitali ? QUI) . Ecco, detto questo vi voglio parlare di una serie di APP (applicazioni) che ho conosciuto proprio attraverso i miei bambini e la cui filosofia, pare assurdo, ho voluto scoprire a posteriori proprio perché loro ne erano così attratti, molto di più che rispetto ad altre app più note e commerciali. Volevo capire il perché. Sto parlando dei giochi di TOCA BOCA. Mia figlia Sophie passa molto tempo ad acconciare, tagliare, asciugare i capelli di strani personaggi; Timothy costruisce casette con mattoni speciali e colora, misura, progetta insieme a tanti piccoli aiutanti. Cucinare? Certo! Con ingredienti paradossali e per clienti decisamente mostruosi. Corse in macchina? Oh si! Ma senza gara, per il gusto di correre e studiare il percorso. Visioni spaziali? Anche! Costruiamo sempre robot pazzeschi con elementi di recupero e disegni bellissimi.

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Ecco, queste sono le app TOCA BOCA, che si aprono sempre con un jingle carinissimo che non scorderete facilmente. Ma la cosa che secondo me vi colpirà di più sarà leggere la filosofia e la mission del team di esperti che sta dietro questa marca di app:

“Noi siamo uno studio che crede nel GIOCO PURO. Giocare per il gusto di giocare. Giocare senza regole, senza livelli o senza risultati prestabiliti” .

Ecco é questo che piace ai miei bambini e lo hanno capito da soli, scegliendo queste particolari app senza ovviamente conoscerne lo studio che ci sta dietro. Io lo trovo fantastico e trovo che ciò che questi giochi trasmettono sia una grande gioia attraverso un’esplosione di colori e personaggi strampalati (quasi un inno alla diversità) in cui tutti possono divertirsi senza l’ansia da prestazione e, se mi permettete, consiglierei queste app anche ai bimbi con qualche difficoltà a scuola, perché secondo me incitano al problem solving in modo sereno. Ah, dimenticavo…niente “colori di genere”, maschio o femmina non fa differenza, niente trucchi pubblicitari e soprattutto la dichiarata volontà di essere giochi creati dalla prospettiva dei bambini. Vi pare poco?
Per citare TOCA BOCA: “The pure play opens the door” (il gioco puro apre le porte).

Buon digital (pure) play a tutti!
www.tocaboca.com