Author - Manuela

Estate family: portale per le colonie

Parliamo spesso di quanto sia difficile, ma importantissimo riuscire a organizzare la lunga estate dei bambini che, a scuole chiuse, rimangono tre mesi interi a casa. Un po’ di ozio ci sta, ma poi è bello cercare per loro delle situazioni di svago e divertimento adeguate. Come? L’Agenzia per la famiglia della Provincia di Trento ha aperto un nuovo e utilissimo portale: Estate Family , che raccoglie le iniziative estive rivolte a bambini e ragazzi, organizzate da Organizzazioni pubbliche e private del territorio (es. Comuni, Parrocchie, Associazioni, Società sportive, Musei, Biblioteche, APT, Scuole, Fattorie didattiche,
ecc…).

Funziona in modo semplicissimo e si hanno due modalità di ricerca:

  • attraverso gli immediati FILTRI DI RICERCA che vi permettono di ristringere il campo secondo le vostre esigenze e che, una volta impostati, permettono di visualizzare le offerte sul territorio che si avvicinano alle esigenze della famiglia. I filtri sono:
    • periodo
    • range di età
    • tipologia (se residenziale o diurna)
    • vincoli di residenza
    • tipologia (sportiva, naturalistica, musicale ecc…)
    • località (Comune)
  • attraverso la visualizzazione della LISTA INTERA delle offerte presenti nel portale, in modo da potersi anche sbizzarrire e farsi ispirare  dalle diverse idee presenti.

Quando si decide a quale attività si è interessati basta cliccare sul titolo (azzurro e sottolineato) e si apre la scheda completa, compilata proprio ad opera di chi organizza e quindi particolarmente precisa e dettagliata. Troverete:

  • descrizione generale della colonia
  • tipo di attività (sportiva, culturale, ecc..)
  • territorio (Comune dove si svolge)
  • organizzazione (associazione o ente che si occupa di organizzare)
  • residenzialità (se diurna o con pernottamento)
  • tipo di costo (con indicazione della presenza o meno di buoni di servizio)
  • sede della colonia
  • età destinatari
  • note su età dei destinatari
  • giornate di attività
  • orari /periodicità/turni di svolgimento

A lato della scheda informativa, una seconda scheda con tutti i dati e i contatti dell’ente organizzatore, utili per scoprire le modalità di iscrizione dei ragazzi alle attività o per saperne di più.

Interessante anche la modalità “visualizza come mappa” che permette di individuare il luogo esatto di pertinenza, senza perdere tempo.

Questo del sito non è un intervento nuovo, perchè si è già alla 12esima edizione, ma sono il look del portale e la sua immediatezza ad essere una grane novità. Da quando il portale è nato, ancora 12 anni fa appunto, ha assunto la forma di un importante servizio di conciliazione utile alle famiglie dove entrambi i coniugi lavorano e hanno il problema di gestire le vacanze estive dei figli. Oggi, con questa nuova veste, ancora di più.

Certo lo sforzo devono farlo anche le associazioni, inserendo i loro dati nel portale. In un mese circa si sono registrate già 130 organizzazioni che hanno proposto attività estive diffuse su tutto il territorio trentino. Sforzo ripagato non solo dalla grande visibilità che ne traggono, ma anche dall’opportunità di partecipare al bando per la domanda di contributi, che rimarrà aperto dal 2 al 31 maggio 2018, rivolto a enti senza scopo di lucro che organizzano soggiorni estivi per ragazzi in Provincia di Trento di tipo ricreativo ed educativo (es. soggiorno permanente, colonia diurna e campeggio). Da quest’anno
particolare attenzione è stata rivolta ai giovani disabili assegnando agli Enti che organizzeranno attività per loro contributi maggiorati.

Un’altra bella novità 2018, che arriva da Campiglio, è  l’opportunità per le famiglie titolari dell’EuregioFamilyPass (la tessera che può essere richiesta gratuitamente sul sito www.trentinofamiglia.it) di poter acquistare, con uno sconto del 40%, anche la DoloMeetCard che offre tantissimi servizi e opportunità per i nuclei familiari.

Per ulteriori info:  Provincia Autonoma di Trento – Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, Sportello Famiglia gestito dal Forum delle Associazioni Familiari del Trentino – estategiovaniefamiglia@provincia.tn.it – 0461 494110 – 0461 494111

Piscina per baby al Fior di Bosco

Si tratta di un posticino molto grazioso che si trova in Val di Cembra, a Masen di Giovo,  e che regala dei bei momenti di gioco e allegria. Situata all’interno dell’Hotel Fior di Bosco è una di quelle piscine adatte per i bambini, non certo per fare delle nuotate olimpioniche, ma per passare un pomeriggio in ammollo in un luogo molto accogliente. Ricordando che i più piccoli sono ammessi solo solo fino alle 17 nei giorni feriali e sabato, domenica e festivi fino alle 13.

Ci sono due vasche: una un po’ più grande per nuotare e una rotonda, riscaldata a 29 gradi, con l’idromassaggio (è una delle poche piscine in cui è concesso l’accesso all’idromassaggio anche ai bambini, che magari si stufano subito, ma almeno si divertono un pochino tra bolle e acqua calda). Al piano superiore c’è il solarium e fuori un bel prato per le giornate di sole.

Per chi volesse poi c’è anche l’opzione centro benessere, magari se portate anche i papà e vi concedete una mezz’ora potrebbe essere un buon modo per tutti per sfruttare la giornata.

Masen é un bellissimo posto in Val di Cembra, in mezzo alla natura, a 20 minuti dalla città. Vale un giretto (magari passando anche per le vicinissime e affascinanti piramidi di Segonzano ) e una nuotatina.

Orari: Centro Benessere dal martedì al venerdì 17.00 – 22.00 il sabato e la domenica 14.00 – 22.00. Piscina: 9.00 – 22.00. Giorno di riposo lunedì.I bimbi possono accedere tranquillamente tutti i giorni dal martedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 17.00 al sabato e domenica dalle ore 9.00 alle 14.00.

Questo l’orario dedicato ai piccoli ospiti che frequentano la piscina:

da MARTEDI A VENERDI

dalle ore 9.00 alle ore 17.00

SABATO,DOMENICA e FESTIVI

dalle ore 9.00 alle ore 13.00

 

Hotel Fior di Bosco
38030 Masen di Giovo (TN)
t/f +39 0461 695008
info@hotelfiordibosco.it

Adel Climbing Wall – Val di Fassa

Questa nuovissima e innovativa struttura è stata recentemente ristrutturata (nel 2014 dopo un incendio). Composta da una parte esterna per la difficoltà, da una parte interna per il boulder e una parte destinata alla scalata con la corda all’interno, può ospitare gare di difficoltà e di velocità con la sua parete omologata. La palestra “ADEL” è dedicata ai 4 soccorritori che persero la vita sotto la valanga del 26 dicembre 2009 in val Lasties (Alessandro Dantone, Diego Perathoner, Erwin Riz e Luca Prinoth).

L’obiettivo del “Val di Fassa Climbing” che la gestisce è quella di promuovere lo sport dell’arrampicata continuando ad organizzare competizioni, e soprattutto cercare, sfruttando le possibilità che offre questo nuovo impianto, di far crescere il settore giovanile, seguendo ed indirizzando l’entusiasmo dei ragazzi che già frequentano la struttura e di quelli che la frequenteranno.

La struttura ospita anche competizioni italiane ed europee.

Aperture ed orari: lunedì, mercoledì e sabato chiuso. Martedì, giovedì, sabato e domenica orario 16.00/22.00. Per aggiornamenti QUI.
Per sapere i prezzi cliccate QUI.

Associazione Sportiva Dilettantistica Val di Fassa Climbing
streda de Chieva 2
38032 Canazei

Tel. 0462 601116 – 338 5877474
E-mail info@valdifassaclimbing.com
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Piscina comunale a Riva del Garda

Quella del centro Meroni è una piscina coperta molto particolare, in quanto si affida a un impianto per la debatterizzazione a raggi UV, un sistema assolutamente all’ avanguardia in Trentino, che permette il miglioramento della qualità dell’acqua senza il consueto e fastidioso odore di cloro.

Oltre alla vasca regolamentare da 25 metri a 6 corsie, c’è una vasca per bambini con temperatura costante a 28° C. Interessante la presenza di un elevatore mobile per diversamente abili che  rende questa piscina completamente accessibile a tutti.

Aperta tutto l’anno propone un orario diversificato nei vari periodi dell’anno:

  • Da settembre a maggio (invernale): giornaliero continuato dalle 8.30 alle 16:30 e poi serale dalle 19:30 alle 20.30 dal lunedì al giovedì. Venerdì dalle 6.30 alle 16.30 e sabato dalle 8.30 alle 20.30. La domenica rimane aperta solo in alcune giornate.
  • Nei mesi estivi l’orario cambia, per rimanere sempre aggiornati cliccate QUI.

Interessante la TARIFFA FAMILY grazie alla quale pagano solo gli adulti. 

Lo stesso gestore, l’associazione “Amici del nuoto Riva” gestisce anche la Piscina Comunale Olimpionica in localtià Prabi di Arco, a 5 chilometri a nord del Lago di Garda, con piscina scoperta, perfetta per la stagione estiva.

Informazioni utili:

Indirizzo: Piazza Maria Contini, 5 – 38066 Riva Del Garda

Tel: 0464520078

E-mail: piscina@altogarda-parcheggi.it

 

Scoprite QUI altre piscine coperte in Trentino Alto Adige.

Tra acqua e faggi a Fai della Paganella

Ve li ricordate i meravigliosi pic nic domenicali in stile anni Ottanta? Che nostalgia ragazzi! Thermos di pasta calda con il ragù, plaid, macchine FIAT parcheggiate a bordo strada, seggiole da campeggio risucchia bambini, palloni, quotidiani, zie, nonne e cugini, bambini sudati in canottiera dalla spalla larga e la vera inimitabile e indimenticabile “domenica all’italiana”. Sembra un secolo fa e oggi non ci sono più così spesso i pic nic della domenica, siamo molto più “avanti”: escursioni guidate, abbigliamento tecnico, laboratori e via dicendo, ma una bella passeggiata zainetto in spalla e panino imbottito al seguito non ce la leva nessuno! Domenica così abbiamo deciso: pic nic in Paganella sul sentiero “Acqua e faggi”, a Fai della Paganella una vera e propria immersione nella natura tra il rigoglioso faggeto e lo scorrere delle acque del torrente. Un percorso sensoriale a tutti gli effetti che abbiamo incorniciato, appunto,  con un semplice pic nic sul prato (e le orecchie sempre aperte che, ci dicono gli esperti, in questo periodo si risvegliano gli amici orsi dal letargo e vederne uno sarebbe davvero uno spettacolo, ma questa è un’altra storia…).DSC_0527

Come al solito, da veri inesperti del trekking montano quali siamo io e la mia famigliola, abbiamo invertito la direzione del percorso, ma per voi, con un colpo da maestra, la racconterò per il verso giusto in modo che possiate godere appieno del paesaggio e degli allestimenti che lo rendono particolarmente gradevole se percorso in modo corretto. Fino a qualche tempo fa si poteva parcheggiare abbastanza vicino al punto di partenza del sentiero, mentre da quest’estate non si può transitare sulle strade di campagna quindi si deve parcheggiare in paese e raggiungere la partenza di acqua e faggi attraversando parte del sentiero dell’Otto. Al bivio c’è l’indicazione per proseguire per acqua e faggi. A breve verrà messa un’indicazione all’incrocio con il sentiero dei Reti, all’altezza della calcara  con la deviazione per acqua e faggi.

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Una volta parcheggiato la direzione si semplifica perché il sentiero è segnato e ci sono anche i cartelli esplicativi grazie ai quali non solo scopriamo l’importanza dell’acqua per Fai, ma soprattuto la derivazione del suo nome. Pare infatti che sia proprio per la massiccia presenza di faggi in questa zona che il luogo si chiami “Fai”. Il percorso non è adatto ai passeggini nonostante sia semplice e con un dislivello minimoDSC_0475

I bambini si sono rilassati a passare sui ponticelli di legno sopra la cascata e la cosa più bella, doppio pic nic ovviamente, quella che per prima hanno raccontato a chi chiedeva della gita, è stata la “torretta sospesa” come l’hanno rinominata loro: una costruzione di legno, nuovissima, una sorta di belvedere a strapiombo, da cui si può ammirare, in tutta la sua bellezza, l’intera piana Rotaliana. Io ho le vertigini quindi per me un pochino off limits, ma è del tutto in sicurezza e davvero spettacolare. Sul percorso abbiamo visto insetti, animaletti (tra cui una bellissima rana che, rientrati, abbiamo persino trovato su un libro) e soprattuto tantissimi scorci naturali scavati dall’acqua del rio, che parte dal paese e si inoltra proprio in questa direzione.

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I faggi sono i custodi di questo territorio e si stagliano alti creando un abbraccio naturale che fa vivere il bosco con tutti i sensi, tra cui spiccano vista e olfatto, lontani dalla folla e dal traffico. Ma non mancano le piccole sorprese come la torretta: nel bosco si trova anche una carinissima casetta di legno con tanto di patio, e poi scalette e percorsi con il corrimano di legno, che danno la sensazione di essere un posto curato e bello, da visitare e da vedere. DSC_0494

Il consiglio è andarci con tutta la famiglia, visto che si trova in un luogo poco trafficato, ma con tanto da dare come Fai della Paganella e anche relativamente vicino a Trento e che è un percorso ad anello (ci piacciono sempre così tanto), facile e della durata di circa 45/50 minuti andando con calma. E ricordate: niente passeggini!

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Fondazione Stava 1985: un museo per ricordare

La parola d’ordine di questo interessante museo, che si trova in località Stava (sulla strada che porta da Tesero a Pampeago), è memoria attiva, legata alla catastrofe che ha colpito questo paese e i suoi abitanti nel 1985: il crollo delle discariche di miniera che ha causato 268 vittime oltre a ingenti distruzioni. Una memoria non fine a se stessa, ma utile per creare e rafforzare la coscienza delle proprie responsabilità, a partire dai più giovani, allo scopo di evitare che si ripetano ancora avvenimenti simili. In un’ora di visita a questo centro dedicato si potranno scoprire i motivi, gli errori e le conseguenze di questa catastrofe ambientale tra le più grandi in Italia.

Qui la memoria è sollecitata ed educata grazie a vari strumenti:

  1. il cortometraggio docu-fiction “Stava 19 luglio” per la regia di Gabriele Cipollitti, regista della trasmissione Rai “Superquark” di Piero Angela, con Andrea Castelli e i ragazzi di Tesero (durata 25 minuti);
  2. il percorso didattico che racconta la storia della miniera e dell’impianto di lavorazione della fluorite di Prestavèl, la costruzione e la crescita delle discariche di miniera, il crollo, le cause e le responsabilità del crollo così come furono stabilite nel procedimento penale (durata mezz’ora circa);
  3.  l’opuscolo “Genesi, cause e responsabilità della catastrofe della Val di Stava”, i libri “Stava 1985 Una documentazione”, “Stava perché”.

Oltre al centro della memoria, sempre in località Stava, si trova il Sentiero della Memoria, che fa parte del sentiero naturalistico “La montagna delle scoperte”: un breve viaggio tra natura e ricordi lungo la Val di Stava e sul Monte Prestavèl che porta a conoscere la montagna, il bosco, l’acqua e la roccia che assieme produssero il fango poi depositato nelle discariche minerarie.  Si tratta di due-tre ore di facile camminata in cui, grazie ai punti informativi e alle indicazioni si possono scoprire tante informazioni su ciò che è successo in questi luoghi e sulle cause della strage. Questo sentiero raggiunge, tra l’altro, un punto panoramico, dal quale si può vedere l’area interessata dalla colata di fango, la galleria d’imbocco della miniera e il sito dove sorgevano i bacini di decantazione a Pozzole. Si consigliano scarpe comode da camminata con suola di gomma e si può scegliere se fare un’escursione guidata (nei mesi da aprile a novembre, solo su prenotazione) oppure percorrerlo in autonomia con la guida tascabile.

Il percorso ideale, legato alla memoria attiva,  si concluderebbe, con la visita alla Chiesa di San Leonardo a Tesero e al Cimitero delle Vittime con il monumento donato dai Vicini della Magnifica Comunità di Fiemme, allo scopo di dedicare una giornata alla riflessione sul rispetto della natura, dell’uomo e dell’ambiente.

L’ingresso al centro è gratuito.

Orario di apertura: ogni giovedì, domenica e festivi dalle 15 alle 18, dal 15 giugno al 15 settembre tutti i giorni dalle 15 alle 18, in luglio e agosto anche al mattino dalle 10 alle 12.

Informazioni: 0462.814060 – 347.1049557 – www.stava1985.it

Bosco della Città a Rovereto

Il Bosco della Città di Rovereto è un bel posto poco distante dal centro cittadino. Da pochi anni è stato oggetto di rimodernamento e di abbellimento. Le principali novità hanno riguardato il miglioramento dei collegamenti pedonali dal quartiere Brione, la realizzazione di un parcheggio intermedio, la presenza di tavoli e panchine nel bosco e l’indicazione di diversi sentieri tematici che accompagnano i visitatori. Per le scuole, infine, sono stati realizzati un’aula didattica e un auditorium immersi nel verde.

Bosco della Città: i percorsi

Cliccando QUI troverete una bella mappa interattiva, che vi indicherà i vari percorsi previsti che sono:

  • PERCORSO NATURA (verde): è arricchito da numerosi pannelli illustrati, è dedicato alla storia di questo bosco, alla vegetazione che lo rende così bello, agli animali che lo popolano, alla sua geologia e all’importanza della sua salvaguardia. Seguendo il tracciato proposto, sarà possibile scoprire le caratteristiche di questo polmone verde e apprezzarne la ricchezza naturalistica.
  • PERCORSO VITA (rosso): per tenersi in forma al Bosco della città. Adatto a tutta la famiglia, questo tracciato ad anello immerso nel verde propone esercizi a corpo libero e con l’ausilio di 18 attrezzi specifici. Ogni tappa è dedicata a esercizi specifici, illustrati nel dettaglio e in 4 lingue diverse su appositi pannelli esplicativi. Il percorso consente, quindi, di allenare tutta la muscolatura in modo sano e completo, all’aria aperta, immersi nella natura.
  • PERCORSO CICLO PEDONALE (blu):  un tracciato da percorrere a piedi o in bicicletta, attraverso cui ammirare panorami unici, dalla Valle dall’Adige al Monte Ghello, fino ai Monti Lessini all’orizzonte; quadri di bosco si alternano a piccole radure che lambiscono i vigneti sopra Rovereto. Il percorso, per gran parte su fondo naturale e per un tratto su asfalto, è tendenzialmente pianeggiante. Si snoda lungo il perimetro esterno del Bosco. Il Bosco della città ospita anche un suggestivo tracciato dedicato agli amanti della mountain bike. La direzione consigliata è quella anti-oraria, indicata da apposite frecce sul percorso.
  • SENTIERO DELLE FIABE (giallo): il Bosco della Città si tinge dei colori della fantasia. Sarà il simpatico scoiattolino Gellindo Ghiandedoro ad accompagnare i bambini alla scoperta dei misteri e dei tesori della città di Rovereto.

La Casetta al Bosco della Città

Questa struttura comunale può offrire una sala interna da 30 posti e uno spazio esterno coperto da 80 posti, bagno, cucina e servizio bar. Location perfetta per meeting, feste e banchetti. Per informazioni leggete QUI

Sperimentarea

Area didattico-scientifica gestita dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto. Vera e propria cittadella della ricerca scientifica e la didattica, con spazi outdoor e indoor dedicati alle attività naturalistiche, all’innovazione, alla botanica e alla sperimentazione. Si trova esattamente al margine inferiore del Bosco della Città, su una superficie di circa 1 ettaro. La gestione è curata dal Museo Civico di Rovereto (cliccare Fondazione Museo Civico Rovereto per maggiori info)

Qui si svolgono numerosi eventi ed i camp estivi targati Museo di Scienze ed Archeologia:

Eventi estate 2024 a Sperimentarea

  • Tartarugando | Vieni a conoscere e nutrire le testuggini di terra e acqua che vivono a Sperimentarea al Bosco della Città | Tutti i giovedì di luglio ed agosto (tranne il 15 agosto), dalle 10.00 alle 11.00 e dalle 11.00 alle 12.00. Partecipazione gratuita su prenotazione entro le ore 17.00 del giorno precedente: clicca QUI
  • Campus Natura | dal 17 giugno al 30 agosto (dal lunedì al venerdì, dalle 8.00 alle 17.00 – esclude le due settimane a cavallo di Ferragosto) | camp estivo dedicato ai bambini della scuola primaria. Permette ai bambini di trascorrere la giornata all’aperto con laboratori, attività scientifiche e passeggiate nella natura. Per maggiori info clicca QUI

Cosa fare non troppo lontano dal Bosco della Città

Conoscevate il Bosco della Città di Rovereto? Forse no! Ecco altri posti curiosi e poco conosciuti in zona.

Slitte in pista! Novità al Prà delle Nasse

Avete mai pensato che le normali “sciovie” potrebbero essere usate anche per le slitte? Al Nasse Park, a San Martino di Castrozza, sì e si sono portati parecchio avanti perché hanno brevettato una speciale slitta che non solo permette di scendere a tutta velocità dalle piste da sci (quello del Prà delle Nasse è un campo scuola), ma anche di farlo in sicurezza e soprattutto di raggiungere la cima della pista usando lo skilift! Come? Vorremo potervi dire solo “Vedere per credere!” così da spingervi a salire in quel paradiso in terra che è San Martino, ai piedi delle Pale, ma ve lo raccontiamo volentieri, perché i bambini si sono divertiti un sacco e l’effetto “giostra” è assicurato.

In sostanza queste slitte speciali, brevettate da Domenico Bancher e dal suo team, che si occupa della gestione del Nasse Park in zona Prà delle Nasse a San Martino di Castrozza, hanno uno speciale aggancio anteriore che permette di collegarle con il braccio dello skilift e di sganciarle agilmente, anche per mano dei bambini, una volta arrivati in cima. Il bello comincia lassù infatti, anche se a dire la verità anche la salita “a traino” non è per niente male.

La slitta è un bob evoluto con lo sterzo e i freni che permette di scendere a tutta birra lungo la sciovia e di arrivare (con un super sorriso stampato in viso) proprio a valle del piccolo impianto del Nasse. A tutte le età ci si diverte parecchio: lo testimoniano le risate dei genitori “costretti” ad accompagnare i bambini più piccoli.

Alla cassa viene fornito un talloncino con il numero degli ingressi pagati da mettere al collo e allo skilift viene punzonato, tutto molto semplice e rapido.

A fianco all’impianto della sciovia – campo scuola non c’è solo la pista da slittini e gommoni con tapis roulant e baby park attrezzato, ma c’è anche il bar Lo Scoiattolo, un posto confortevole dove si possono mangiare cose molto buone e legate al territorio, ma anche dove si possono passare momenti divertenti grazie ai tanti eventi che vengono realizzati, soprattutto “aprés ski”. Proprio allo Scoiattolo c’è, da qualche anno, la Tana dello Scoiattolo che propone un utilissimo servizio di babysitting con animatrici esperte, rivolto ai bambini dai 3 anni su, con la possibilità di avere anche un pasto caldo da consumare insieme agli amichetti.

Il sentiero del Passo Croce!

Queste giornate di “quasi primavera” invogliano proprio a infilarsi le scarpe da ginnastica ed esplorare qualche bella passeggiata. In compagnia di Timothy e del mio papà, il nonno, abbiamo pensato di andare a fare un giretto in Val di Cembra, per prendere un po’ d’aria buona e un po’ di sole. Così ci siamo portati con la macchina fino a Masen, in direzione Hotel Fior di Bosco, e abbiamo preso la strada che porta a Faedo. IMG_1285Dopo poche centinaia di metri sulla sinistra, alla Croce delle Serre, abbiamo visto il sentiero che porta al “Passo Croce” e abbiamo pensato che un’oretta di camminata poteva starci; il cartello riporta 1 ora e 20′ e in effetti a passo lento potrebbe durare proprio un’ora e mezzo circa, noi non ci siamo fatti intimorire e abbiamo proseguito, per vedere cosa ci riservava il sentiero e il panorama. Ricordate la nostra gita al sentiero della Rosa? Ecco questa parte del sentiero completa, formando un anello, proprio quell’itinerario. Il sentiero, anche se ricoperto di foglie è facilmente percorribile, largo e senza pericoli, Timothy ha scorrazzato liberamente e anche Deha, il nostro cocker, si è divertita parecchio a salire e scendere le coste. I passeggini a tre ruote non dovrebbero avere problemi. Noi siamo partiti verso le 13:30 e, devo dire, il sentiero è piuttosto ombreggiato, tanto che me lo immagino freschissimo d’estate (segniamolo in caso di arsura). Non era freddo ma il pile è stato un buon alleato per Timothy e anche per il nonno.

In sostantza si risalgono le pendici del monte Corona e dalla cima, ma anche da metà sentiero, si gode di uno splendido panorama sulla sottostante valle di Cembra e sulla catena del Lagorai. Si possono vedere gli abitati di Faedo e ovviamente tutta la Valle dell’Adige nel suo splendore. Arrivati in cima ci si ricongiunge alla strada forestale che con delle pendenze un pochino più sostenute scende verso il passo Croce. Poco dopo il passo si attraversano meleti e vigneti e si scende in direzione del maso Spiazol. Da questo punto sulla sinistra, inizia un breve tratto sterrato che porta un po’ più sotto il maso Toldin. Superando alcuni masi, tra salita e falsipiani, si può ammirare ancora meglio la sottostante valle dell’Adige e le Dolomiti di Brenta. A un certo punto si incontrano le indicazioni per il sentiero della Rosa, ormai ben conosciuto da noi.

La passeggiata non è impegnativa, ma richiede un po’ di tempo e, nel caso voleste percorrere l’anello completo sono quasi 18 km e il tempo che ci si impiega sono circa 3 ore (l’ora e mezza che abbiamo percorso noi è per raggiungere la cima e il passo), quindi sicuramente un’escursione da programmare. Ne vale però la pena perché la Valle di Cembra offre molti spunti anche per dare qualche informazione di più ai nostri bambini: le coltivazioni terrazzate tipiche della zona, la conformazione geologica della Valle dell’Adige.

Osservatorio astronomico di Tesero

In località Zanon, a 1200 metri proprio sopra Tesero, dal 1993 il Gruppo Astrofili Val di Fiemme regalano a chi è curioso o a chi ama le stelle la possibilità di avvicinarsi un pochino all’Universo grazie all’Osservatorio astronomico, pensato proprio per la divulgazione dell’astronomia a livello didattico e per gli appassionati.

Il punto forte di questo centro è il telescopio riflettore di 50 centimetri di diametro e di un rifrattore di 20 centimetri, oltre al moderno planetario digitale con spettacolari applicazioni che permettono di simulare in modo ottimale la volta celeste. Al suo interno anche una stazione meteo completa di webcam.

La visita in osservatorio prevede la rappresentazione della sfera celeste in planetario con tutte le spiegazioni del caso, ma anche l’interessantissima osservazione diretta del cielo al telescopio. In aggiunta si visita la struttura e si possono guardare le straordinarie fotografie e filmati che, vengono in soccorso in caso di maltempo.

La location è incantevole ed è perfetta per aggirare le luci urbane che disturbano l’osservazione e la comodità nel raggiungerla. Il Gruppo Astrofili Val di Fiemme, un gruppo eterogeneo di persone che condividono la passione per l’astronomia e il pensiero scientifico, sa perfettamente che osservare il cielo da un punto privilegiato è un’esperienza indimenticabile, uno spettacolo straordinario che  permette di spaziare nelle profondità dell’Universo. Per questo l’Osservatorio è un vero fiore all’occhiello della valle. Cosa si può vedere? Un cratere sulla superficie della Luna magari o la danza dei satelliti di Giove, la fiammeggiante fotosfera solare o l’immensità di una galassia, per entrare  magicamente in una dimensione nuova e maestosa e ricordare la grandezza della Natura.

Non mancano le “serate a tema in Osservatorio”, per esempio in marzo il Gruppo ha dedicato una serata a “Le Virginidi; le meteore dell’equinozio di primavera”. In queste serata si hanno rappresentazioni in planetario a cura di esperti e naturalmente non manca l’osservazione guidata del cielo al telescopio. Di solito si tratta di eventi su prenotazione e potete trovarli nelle news del sito del Gruppo QUI

Le aperture del centro sono un po’ speciali: aperto tutti i giovedì sera dalle ore 20:30 può essere aperto SU RICHIESTA per gruppi, anche scolastici.
Per info e prenotazioni: dal lunedì al sabato dalle ore 14.00 alle ore 20.00 si può chiamare al numero telefonico 348 3416407. Per chi necessitasse di trasporto c’è la possibilità di un BUS NAVETTA, su prenotazione.

Le tariffe : adulti 10 euro, ridotti (6-14 anni) 7 euro. I bambini tra i 0 e i 6 anni entrano gratis. Le famiglie 25 euro totali. Per le scuole 5 euro a bambino.