Author - Manuela

Rifugio Viviani: che vista!

Perlustrare la zona di Campiglio e della Val Rendena è sempre una gran bella scoperta! Ricordate la nostra escursione al lago Nambino, meta perfetta per i piccoli camminatori? Ecco, quella volta noi non c’eravamo limitati al piacere di osservare un bellissimo laghetto alpino e ci siamo spinti un po’ oltre, sbirciando nei dintorni del lago.

Abbiamo così raggiunto, fra i vari itinerari che partono dal Nambino (notevole l’escursione ai cinque laghi), il Rifugio Viviani Pradalago.

Si tratta di circa un’ora di camminata (circa 300 metri di dislivello) partendo appunto dal lago Nambino, anche se è raggiungibile comodamente anche grazie agli impianti di Pradalago (date di apertura 2021: dal 03 luglio 2021 al 12 settembre 2021 – Orario: 8.30 – 17.20) che arrivano proprio a cento metri dal rifugio. Alternativa, senza arrivare al lago, è quella di percorre il comodo sentiero di circa un’ora che si snoda dal parcheggio gratuito di Malga Zeledria.

Lo spettacolo di cui potrete godere da quassù, a 2082 metri di altezza è impareggiabile: Grostè, Tuckett, Cima Brenta, Cima Tosa, Dodici Apostoli, Sasso Rosso e tante altre meraviglie del Brenta si stagliano maestose di fronte al rifugio che ha pensato di disporre comode sdraio al cospetto di queste cime per fare in modo che lentamente gli ospiti possano godere del paesaggio! Le Dolomiti di Brenta patrimonio dell’UNESCO si mostrano in tutta la loro bellezza. Guardano in basso, proprio sotto lo Spinale, si intravede anche il piccolo lago Montagnoli di Madonna di Campiglio con i suo inconfondibili colori in gradazione del blu e del verde!

Questo bel rifugio, moderno e super attrezzato (con camere dai servizi privati), gestito dalla famiglia Viviani dal 1969, riserva anche altre belle sorprese oltre al panorama: un laghetto (sulle cui sponde, con un po’ di fortuna, si può intravedere qualche esemplare di camoscio o di capriolo), il recinto con pecore, capre, asinelli, ochette, i giochi per i bimbi, tra cui un ambitissimo tappeto elastico che permette di divertirsi di fronte a quello spettacolo della natura.

Noi, con tre ragazzini al seguito con poca voglia di camminare, dal lago ci abbiamo impiegato circa un’ora. Nulla di impegnativo, qualche salita, ponticcioli di legno sui rivoli che tagliano la montagna, sentierini di sottobosco e grande frescura. Lo consigliamo, ma naturalmente bisogna essere pronti alla camminate oltre che alla doppia salitona finale per raggiungere la meta.

Se volete passare invece un pomeriggio in relax senza escursione prendete direttamente la cabinovia Pradalago delle Funivie Madonna di Campiglio, mangiate al rifugio, giocate e magari scendete invece al contrario fino al lago Nambino, potrebbe essere un’ottima idea ;).

Info: www.rifugioviviani.it – 📞 0465 446202

Escursioni, malghe, itinerari, avventure e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla zona Campiglio e Rendena, CLICCA QUI!

Il Giardino botanico: che scoperta

Questo scorcio di paradiso è il Giardino Botanico Alpino del Monte Bondone, in località Viote, così vicino a Trento, ma capace di portarti in giro per il mondo, rigorosamente sopra i 1.500 metri di altitudine. Appena parcheggiata la macchina, la prima cosa che salta agli occhi dei bambini è senza dubbio il grande parco giochi tutto in legno.

Ma l’idea è di cominciare prima con il giardino botanico perché vogliamo finalmente scoprire da vicino questo bellissimo luogo, distaccamento territoriale del MUSE e sede di numerosi eventi estivi per bambini e famiglie.DSC_2385Partiamo per il tour accompagnati da un operatrice, ma si può fare anche in completa autonomia. Ci spiega subito il significato delle utili tabelle disseminate sul percorso, che guidano i visitatori alla scoperta delle meraviglie del giardino. La prima parte, quella che chiamano la zona “storica” racchiude tra le rocce le preziose fioriture alpine, con piante di ogni tipo, tra le quali si distinguono anche tipi mortali, oppure quelli usati in medicina e in cosmetica.

Qui è un grande luna park per i sensi: si annusano profumi, si ammirano i colori e, anche se  solo in alcuni casi, si è invitati a toccare con mano le strane consistenze delle piante (come la lanugine che ne riveste alcune). Nella prima parte del giardino si trova anche un percorso dedicato a non vedenti o ipovedenti dove potranno annusare, toccare e anche assaggiare alcuni tipi di piante.

Ma c’è anche un piccolo lago con una passerella in legno, che permette a questo luogo  di essere un punto di conservazione della biodiversità.
Sotto il laghetto c’è un punto panoramico con un vetro che permette l’osservazione della vita lacustre sommersa… uno spettacolo soprattutto per i bambini.

Qui scopriamo alcuni insetti acquatici e possiamo fare il curioso e interessante gioco “Indovina chi”  che troviamo lì vicino.
Si sa che l’acqua regala sempre un’aurea magica ai luoghi che la circondano e questo laghetto contribuisce a rendere il giardino ancora più affascinante. Proseguendo nella nostra visita arriviamo poi ai campi coltivati,

alla bellissima aiuola asiatica dove troviamo curiose piante con colorati fiori e frutti…

per arrivare poi, dopo una breve passeggiata attraverso un ampio prato al punto panoramico da cui si può vedere, con relativo cartello esplicativo, il gruppo del Brenta.DSC_2387

In questa zona troviamo anche una grande arnia trasparente dove possiamo osservare il laborioso e prezioso lavoro delle api.

Facciamo un salto in America e scopriamo fiori e vegetazione che da noi non esistono e il che ci fa capire ancora una volta la potenza della natura, del clima e di tutto ciò che ci circonda.
Siamo quasi arrivati alla fine della nostra bellissima visita dove a salutarci troviamo tanti colorati e originali spaventapasseri che ci accompagnano all’uscita mentre fanno da guardiani agli orti “tradizionali”, quelli che abbiamo anche noi a casa, con insalata, pomodori, qualche pianta aromatica…
Da non perdere una super scivolata sul lunghissimo scivolo a due braccia di fronte all’ingresso del parco.DSC_2340

Torneremo presto in questa oasi di relax, magari passandoci un’intera giornata alla scoperta delle meraviglie del Bondone! Una notizia interessante per i possessori di cani: qui non possono entrare, ma alla cassa trovate un servizio di custodia utilissimo!

Qui potrete trovare orari e tariffe di ingresso. Il biglietto intero consente l’ingresso a tariffa ridotta al MUSE.

Maso Pertener: nel cuore della Val Lomasona

Se siete stati anche voi insieme ai vostri bambini dei “piccoli camminatori” sui percorsi di Comano, non potrà esservi sfuggita la Val Lomasona: un luogo sicuramente poco conosciuto, ma verdeggiante, con prati color smeraldo e boschi centenari. Per tutti gli altri abbiamo un consiglio giusto per scoprirla! Questa località infatti ospita, abbiamo scoperto, un luogo molto carino da visitare e da conoscere meglio: l’agritur Maso Pertener. Lo abbiamo visitato per voi e ci ha conquistati grazie ai tanti animali che si possono incontrare qui (abbiamo un debole per gli asinelli) e con l’ospitalità di chi lo gestisce, tanto da definire il maso “frutto di un amore sincero”.

Maso Pertener è un agriturismo e si trova ai piedi del Parco Naturale Adamello Brenta. É stato ristrutturato nel 2017 in quanto risalente ai primi ‘800 e nonostante il restauro si è voluto mantenere inalterata l’architettura dell’epoca, lasciandogli quell’aurea antica che lo contraddistingue. C’è una stalla in legno di larice nuovissima e anche una cantina di vinificazione. Qui si coltiva la terra e si alleva il bestiame, ma lo si fa con un metodo biologico per le scelte etiche dei gestori e noi non possiamo che esserne contenti!

Naturalmente il punto forte, oltre all’ospitalità (ci sono ben 9 camere studiate per coppie o per famiglie con comodo accesso alla sala colazioni e con la possibilità di mangiare all’aperto sul terrazzo), sono gli animali! Qui infatti c’è una fattoria didattica con cavalli, pecore, asini (che pascolano tutt’intorno al maso), vacche ed animali da cortile come coniglietti e galline, che si possono incontrare e accarezzare facilmente. Non mancano attività didattiche che vengono proposte tutto l’anno e la possibilità di bellissimi giri in carrozza nella valle incantata, la Lomasona.

Ma per noi golosi e amanti delle cose buone un altro punto notevole del luogo sono le merende! Sabrina, titolare insieme ad Alberto, e appassionata di questo maso scelto con amore dopo ben nove anni di ricerche, le chiama giustamente “degustazioni”. Perché? Ovvio, ciò che si assaggia è sostanzialmente tutto auto-prodotto, con qualche rinforzino di prodotti locali (es: il formaggio di Maso Pisoni e i salumi della Val Rendena). Ci saranno anche il vino, lo spumante o la grappa, fiore all’occhiello della cantina di Maso Pertner. Questi appuntamenti in gruppo o in coppia sono davvero una chicca da provare, parola di chi ha assaggiato e apprezzato molto!

Ecco una serie di esperienze di vita contadina che vengono proposte (su prenotazione, info e costi:  347/2510758 – masopertener@gmail.com):

  • “TUTTI IN STALLA A GOVERNAR” – Come si allevano gli animali della fattoria? Cosa mangiano e quando? Vieni a conoscere gli animali della nostra fattoria! Potrai scoprire l’essenza della vera vita rurale tra mucche, pecore, asini e cavalli…ti aspettiamo a Maso Pertener! Per adulti e bambini.
  • “Agri-CULTURA” – Come coltiviamo i nostri prodotti biologici? Momento dedicato alla scoperta dell’agricoltura, vieni a scoprirlo direttamente in campo con l’agronomo contadino! Per adulti e bambini.
  • “L’EMOZIONE DELLA TRADIZIONE” – Alla riscoperta dei lavori agricoli di un tempo, vieni a conoscere Pina la nostra cavalla Norica…un cavallo da lavoro per imparare tutti i segreti dei nostri nonni. Per adulti e bambini.
  • “GITA IN CARROZZA NELLA VALLE INCANTATA” – Hai mai provato l’emozione di una gita in carrozza trainata da cavalli?? Ti aspettiamo a Maso Pertener nella splendida cornice della Val Lomasona, li dove il tempo sembra essersi fermato. Per adulti e bambini.

Indirizzo: Comano Terme, fraz. Vigo Lomaso, loc. Pertener, per arrivare prendere la strada provinciale con indicazione Val Lomasone a circa 1,5 Km dal paese. Per informazioni e prenotazioni: 347 2510758 – masopertener@gmail.com – Qui potete seguire la pagina Facebook del maso

Nei dintorni potete visitare o provare:

 

Ecomuseo Valle dei Laghi: le proposte estive

L’Ecomuseo è un museo speciale: a cielo aperto e con l’obiettivo di valorizzare il territorio e la natura che lo caratterizza, dopo attento studio della storia, delle tradizioni e delle caratteristiche di una precisa area geografica. Uno degli scopi dell’Ecomuseo è cercare di contribuire alla formazione del sentimento d’identità, promuovere più attenzione alla cultura, storia, tradizioni locali, alla tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorio, per sensibilizzare il cittadino e il visitatore, attraverso processi di crescita culturale, di messa in rete delle risorse presenti, di attivazione e sviluppo di proposte culturali coordinate e di progetti di valorizzazione.

 

 

L’Ecomuseo della Valle dei laghi si occupa di un territorio speciale che già nel nome racchiude la sua principale caratteristica: l’acqua, elemento di unione del territorio. L’area di interesse si trova a quindici minuti di macchina da Trento e racchiude diversi specchi d’acqua: Terlago, Santo, Lamar, Santa Massenza, Toblino, Cavedine, Lagolo  e altri più piccolini. I Comuni sono Vallelaghi, Madruzzo e Cavedine. Uno degli scopi dell’Ecomuseo della Valle dei Laghi è cercare di contribuire alla formazione del sentimento d’identità, promuovere più attenzione alla cultura, alla storia, alle tradizioni locali, alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio.

La vegetazione è, grazie al clima inusuale, mista fra mediterranea e alpina: si possono trovare olivi, faggi, lecci e conifere  ma anche alloro e muschi.

L’Ecomuseo ha sviluppato alcuni nuovi percorsi e ha valorizzato itinerari già esistenti, ecco una lista di quelli possibili in zona (QUI una comoda mappa riassuntiva dei vari percorsi):

1. Il sentiero della Nosiola, dove il vino si fa Santo Lago di Cavedine, S. Siro di Lasino, Monti di Calavino, Sottovi di Padergnone, Nosioi di Vezzano: è nelle zone della Valle dei Laghi più vocate alla produzione di Nosiola, che l’Ecomuseo della Valle dei Laghi ha sviluppato un affascinante itinerario culturale-naturalistico. Il cammino si snoda attraverso i coltivi della Nosiola e relative cantine per rendere conosciuto l’arduo percorso dei produttori che con tenacia e passione hanno dato il prestigio dovuto alle produzioni di Nosiola. QUI altre info.

2. Antichi tracciati: il percorso archeologico di Cavedine – In epoca romana la Valle dei Laghi ricoprì un ruolo rilevante quale area di transito e collegamento fra Tridentum e Brixia, l’antica Brescia. Il percorso storico archeologico di Cavedine è oggi fruibile attraverso un piacevole sentiero sterrato che accompagna il visitatore alla scoperta di alcuni siti d’importanza archeologica con punti d’interesse storico-culturali-archeologici e naturalistici. QUI altre info.

3. Percorso storico I.R. Casino di Bersaglio Distretto di Vezzano della Compagnia Schützen Maior Enrico Tonelli – Uno degli itinerari, storico-culturali, presenti in Valle dei Laghi promosso dall’Ecomuseo, individuato nella zona del Bersaglio di Vezzano, si sviluppa lungo un sentiero sterrato che partendo dal centro didattico del I.R. Casino di Bersaglio, riedificato in conformità agli antichi disegni rinvenuti presso il Landes Archiv di Innsbruck. QUI altre info.

4. Sulle tracce dei pastori: le pietre raccontano – Un itinerario alla riscoperta di piccoli segni, lasciati in un tempo non troppo distante, un intimo dialogo tra l’uomo e la roccia. Il tracciato contribuisce a ricostruire l’immagine della società rurale della Valle dei Laghi, comprensiva dei caratteri agropastorali, elementi istituzionali e religiosità popolare.QUI le info.

5. Il sentiero geologico Antonio Stoppani – La storia geologica della Valle dei Laghi rimanda ad ambienti, geografie e climi così lontani nel tempo e così diversi dagli attuali, da risultare di difficile immaginazione se non fossero stati “fissati” nelle rocce e nelle loro deformazioni e resi in tal modo “leggibili” anche a distanza di centinaia di milioni di anni. QUI altre info.

6. Acqua Viva Terlago – Punti di scoperta intorno al lago Uno degli itinerari naturalistici presente in Valle dei Laghi, a cui l’Ecomuseo vuole dare risalto per la sua valenza naturalistica di pregio, è quello che si sviluppa lungo un sentiero sterrato che accompagna il visitatore sulle sponde del lago di Terlago, permettendo in alcuni punti strategici la conoscenza naturalistica di questo luogo che mostra interessanti tracce di una ricca e variegata biodiversità. QUI altre info.

7. Olivi estremi: oltre il 460 parallelo – Tredici punti di interesse ricchi di valenza paesaggistica e culturale che si trovano tra alcuni degli areali estremi di coltivazione dell’olivo presenti in Valle dei Laghi. È qui, sopra il 46° parallelo, sulle terrazze rivolte al sole, contenute dai molteplici muri a secco, testimoni dell’operosità dell’uomo, che l’olivo riesce ad essere coltivato, grazie al contesto climatico e ambientale che subisce positivamente il clima mediterraneo del vicino Lago di Garda. QUI altre info

8. La roggia di Calavino – Un itinerario storico-naturalistico quello che percorre il corso della Roggia di Calavino nell’attraversamento dell’abitato di Calavino dove in passato le sue ramificazioni portavano, fino alla fine del XIX secolo, l’acqua necessaria al funzionamento di numerosi opifici. Qui in ogni casa è racchiusa una storia, in ogni casa vi erano un tempo due o tre ruote che sfruttavano la forza motrice dell’acqua. Usciti dall’abitato la roggia prosegue insinuandosi nella stretta gola, è qui che si può percepire la suggestione del paesaggio naturale tra cascatelle, anfratti rocciosi, scivoli e marmitte. QUI altre info.

9. Alla scoperta delle trincee e della linea di difesa avanzata nella Valle dei Laghi – La Valle dei Laghi, in ragione della propria conformazione geomorfologica e della localizzazione, è sempre stata luogo di passaggio e traffico tra l’Alto Garda ed il capoluogo. La sua posizione, strategica per l’accesso a Trento, la rese viatico di incursioni militari. Ecomuseo propone due itinerari per scoprire le tracce e le testimonianze delle linee di difesa costruite per difendere Trento città- fortezza nel corso della prima guerra mondiale. QUI altre info.

L’attività dell’Ecomuseo si caratterizza anche per una serie di progetti importanti per la valorizzazione del territorio e la conservazione della memoria etnografica. Tra i più importanti risalta l’Archivio della memoria – per raccogliere, catalogare, digitalizzare e divulgare documenti,  immagini, oggetti e audiovisivi  che riguardano la Valle dei Laghi, talvolta già presenti in altri archivi pubblici ma spesso nascosti tra le pareti domestiche. Insieme all’archivio della memoria anche il progetto sugli opifici e sui mulini (Antichi mulini di Vezzano, Calavino, Ciago, Covelo e Maso Parisoi, Fraveggio, Padergnone, Terlago) e altri che potete consultare QUI.

ESTATE CON ECOMUSEO – Iscrizioni dal 27 maggio 2021

Uno degli scopi dell’Ecomuseo della Valle dei Laghi è contribuire alla formazione del sentimento di identità e promuovere più attenzione a cultura, storia, tradizioni locali, tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorioLe attività di Ecomuseo, nascono da un lavoro in partenariato con associazioni ed esperti del territorio. Per associarsi ed iscriversi alle attività è possibile recarsi in sede (via Roma 63- Vezzano) tutti i lunedì ed i giovedì dalle 15.30 alle 18.30 a partire da lunedì 27 maggio fino ad esaurimento posti. Di seguito tutte le attività per l’estate:

ATTIVITÁ PER RAGAZZI 6 anni compiuti -11 ANNI (2015-2010)

ATTIVITÁ PER RAGAZZI 11-14 anni (2010-2007)

 

 

 

 

Qui potete scaricare i pdf:

 Attivita_-estive-bambini-e-ragazzi-2021-1-_compressed.pdf

 File-descrizione-attivita-estive-6-11-anni-1-.pdf

 File-descrizione-attivita-11-14-anni-2-.pdf

Qui potete scaricare i documenti di iscrizione:

 Documenti-per-iscrizione-attivita-2021.pdf

Quota associativa 2021: 10€ per i maggiorenni / 5€ per i minori – Novità : 1 minore, 1 genitore = 13 euro

Può essere versata con le seguenti modalità: scaricare modulo richiesta ADESIONE ASSOCIAZIONE SE nuovi soci
bonifico bancario alle seguenti coordinate bancarie IBAN: IT36X0801605627000032303909 con causale “Quota socio 2021 – Nome Cognome” o se Associazione nome Presidente o delegato. In contanti presso la nostra sede, in via Roma 63 a Vezzano (Ufficio Turistico), tutti i giovedì dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Gampen Bunker: dentro la montagna

Non avremmo mai pensato di poter attraversare da dentro una montagna, a piedi, con l’aiuto di una torcia e di una guida, con tantissima emozione e voglia di avventura. Eppure in Trentino, proprio al confine con l’Alto Adige, esiste un’opera di ingegneria civile unica, costruita con un lavoro incredibile di tantissimi uomini, nei lontani anni ’30 del secolo scorso: il Gampen Bunker, un vero museo nascosto nel cuore della montagna. Si trova a Passo Palade, a 1520 metri sul livello del mare, in Alta Val di Non.

Se vi state chiedendo quanto può interessare a un bambino un bunker la risposta è immediata: tantissimo! Tre motivi: 1) scoprire com’è fatta una montagna “da dentro” è qualcosa di indescrivibile 2) scoprire come gli uomini, anche se per scopi non proprio nobili come la guerra, siano stati in grado di costruire un bunker così incredibilmente perfetto è un vero e proprio mistero 3) rinfrescare la memoria sulla guerra, sui suoi perché e sulla sua esistenza, è utile, perché il peggio non si ripeta.

Il bunker naturalmente non si vede, anzi, ben nascosto nella collina, non si immagina nemmeno che esista, ma proprio perché ora è un museo a tutti gli effetti, una grande insegna vi dà il benvenuto e, percorsa una breve salita, si è in un attimo al moderno ingresso (dotato di bagni).

Ad accoglierci gli addetti dell’associazione che gestisce il bunker che, tra le altre cose, fanno anche da guide con grande passione. Sbrigate le prime faccende, tra cui la consegna degli elmetti di sicurezza e, per chi non ha pensato minimamente al freddo che potrebbe fare dentro una montagna (…noi), anche la consegna delle giacche. Prima cosa da sapere infatti, è che all’interno la temperatura è costantemente tra i 5 e i 6 gradi tutto l’anno.

LA VISITA.

Si apre il grande portone che porta al primo troncone di bunker e…wow! La sensazione è davvero unica: l’aria fredda, l’atmosfera un po’ cupa ma assolutamente intrigante, le foto storiche e la voglia di scoprire cosa c’è oltre l’ingresso travolge chi vuole entrare. Non si esita e si percorre il primo tratto, che ospita una mostra fotografica sulla progettazione e la costruzione del rifugio, pensando che già così il fascino di questo posto è incredibile, ma in realtà il bello deve ancora venire. Ci aspettano 4 piani (solo due visibili) ed oltre 1.500 m di gallerie collegate da scale e pozzi senza fine. 

Finite le foto, i racconti affascinanti sul perchè e sul come è stato costruito, si entra davvero nel cuore della montagna: un corridoio di 200 metri con le pareti di malta fine originali dell’epoca, qualche luce e tanto silenzio proiettano tutti in una dimensione parallela, avvolgente e strana. Non consigliato a chi soffre di claustrofobia, consigliato a chi vuol provare l’emozione di diventare un soldato per un giorno, ma anche un esploratore. L’umidità e il buio, spezzato dalla debole illuminazione e dalle nostre torce non può che zittire tutti. Incredibili, c’è da dire, le capacità umane, sopratutto pensando all’era in cui quel tunnel è stato costruito e alla mancanza di semplificazioni e di mezzi che esistono oggi.

Finito il tunnel si arriva in un ampio androne, la guida ci fa vedere e toccare i punti della roccia a vivo in cui si può capire dove le zolle si sono attaccate: sotto le dita una melma fredda, testimone della grandezza della natura.

Poco più avanti, in una sezione dedicata, un vero e proprio museo dei minerali. Un lungo corridoio costellato di teche contiene esemplari bellissimi e campioni unici di rocce, minerali e pietre preziose e non che affascinano tutti. In 40 vetrine racchiuse tra due caverne rocciose ben 2.500 campioni di tutto il mondo. Quella di Toni Kiem, ospitata nel bunker è la mostra di minerali più grande dell’Alto Adige. 

Le emozioni non sono finite: si supera la mostra e si cominciano a capire i veri motivi, fino a quel momento forse un po’ sottintesi, per cui il bunker è stato costruito: attraversando una parte di tunnel completamente buio, si raggiungono le prime postazioni per le mitragliatrici e si vede un po’ di luce oltre che, ovvio ma non quando si è dentro, l’altro versante della montagna e un panorama totalmente diverso.

I racconti della guida si susseguono rapidamente: dormitori improbabili, mense e cucine da immaginare, magazzini per munizioni, bagni e serbatoi di acqua dolce per la totale autonomia del rifugio. Nessuno parla, qualche domanda affiora timida, ma a nostro giudizio le sensazioni scaturite dal luogo sono piuttosto eloquenti.

Per finire saliamo una scala lunghissima che ci porta al piano superiore, uno dei quattro. Duecentociquantasei scalini al buio, senza bocchette d’aria che, in effetti, non vedi l’ora finiscano e che ti fanno chiedere come sia stato possibile che degli uomini di quel tempo siano riusciti non solo a entrare nel cuore della montagna, ma anche a costruire una scala del genere.

Non si ha tempo per pensare, si arriva in cima e ancora una volta si visitano con timore stanzoni, androni con feritoie per mitragliatrici e cannoni e sì, il bunker immenso, lunghissimo, incredibilmente imponente. Senza guida forse ci saremmo persi, ma lei, sapientemente ci conduce al di fuori, nel bosco. Dal freddo del tunnel, dall’umidità delle rocce si arriva in un boschetto caldo, pieno di fiori e di piante e in un attimo si ritorna alla realtà. Il grande cancello si chiude e ci si lascia dietro le spalle un pezzo di storia e grande emozione.

Orari di apertura:

  • Pasqua, Pasquetta il 25 e ogni domenica di aprile;
  • 1 maggio e ogni sabato e domenica;
  • da giugno fino a metà settembre da mercoledì a lunedì, giorno di riposo: martedì;
  • da metà settembre a ottobre giovedì, venerdì, sabato e domenica.
  • Aperto dalle ore 10.00 alle ore 17.00 ultimo ingresso alle ore 16.15;
  • Nei mesi invernali il bunker rimane chiuso

I prezzi variano in base alla visita guidata o in autonomia, bambini fino a 6 anni entrano gratuitamente. Per i costi e orari di apertura sempre aggiornati cliccate QUI.

Informazioni utili:

Da visitare assolutamente, anche come bella ed emozionante alternativa in caso di pioggia.

Telefono: 0463 530088, email: info@deutschnonsberg.it

Cosa fare nei paraggi, esperienze e luoghi da scoprire:

– Scoprire la potenza dell’acqua al Canyon del Rio Sass
– Passeggiata del Burrone di Fondo
– Pradiei: da Romeno al lago Smeraldo
– Lago Smeraldo e l’orto botanico
La “Casa dell’Acqua” di Fondo

La Val di Non in estate offre tante belle idee per le famiglie che vogliono vivere appieno questo splendido territorio, le abbiamo raccolte tutte in una mini-guida, leggete QUI!

Parco La Cascatella

Nel magnifico scenario di un anfiteatro naturale, a solo un paio di chilometri dall’abitato di Castello Tesino, la natura regala una fresca cascata, oltre ad un immerso prato verde. Il parco, curato in estate con minuziosa attenzione, offre la possibilità di trascorrere ore rilassanti immersi nella natura. Sono disponibili giochi per bambini, due campi da beach volley, un chiosco-bar (aperto solo in alta stagione), numerosi barbecue e i servizi igienici.
Il parco è raggiungibile con una comoda passeggiata con partenza da Castello Tesino (lungo la SP78 del Passo Brocon). Durante l’estate al parco vengono organizzati diversi eventi musicali e gastronomici nonché appuntamenti per i più piccoli

INFORMAZIONI STAGIONE ESTIVA GIUGNO LUGLIO AGOSTO 2021

ORARIO PARCO ESTIVO:  09:30 – 19:30 IL PARCO E’ CHIUSO IL MARTEDI’

IL PARCO RIMANE SEMPRE CHIUSO QUANDO C’E’ MALTEMPO

COSTI INGRESSO PARCO PER MEZZI A MOTORE:

Camper        € 7.00
Auto              € 5,00
Moto/quad) € 3,00
Residenti nel comune di Castello Tesino gratis
Gruppi organizzati (associazioni, pullman e centri estivi bimbi, preventivo su richiesta)

Griglia più tavolo da 6 persone € 15,00
Tavolo da 6 persone € 10,00

AMMESSI CANI MA AL GUINZAGLIO 

Per maggiori informazioni :
www.cascatellaracingcafe.it
mail: cascatellaracingcafe@gmail.com

Assistenza odontoiatrica

Dentista gratis? Si può grazie al Servizio Sanitario della Provincia di Trento che si fa carico dell’assistenza odontoiatrica di base di tutti i bambini entro i 15 anni purché iscritti al Servizio Sanitario Provinciale e residenti in Provincia di Trento da almeno tre anni (per le urgenze odontoiatriche e la prevenzione primaria  i destinatari sono tutta la popolazione presente sul territorio o per i soggetti adottati, qualora i genitori abbiano la residenza da almeno tre anni). Solo in alcuni casi è necessario calcolare l‘indicatore ICEF (ricordiamo che è possibile farsi fare il calcolo ICEF gratuitamente in tutti i Caf Cisl presenti in Trentino. Informazioni e appuntamenti al numero  800 800 730). Per scaricare la documentazione necessaria per rifare l’ICEF, CLICCA QUI!

Ecco quali sono le prestazioni gratuite per chi non ha ancora compiuto 15 anni e rientrante nei parametri di residenza, senza necessità di indicare parametri ICEF: 

  • prevenzione primaria (promozione dell’igiene, fluoroprofilassi, controllo dell’alimentazione, screening, ecc.), garantita a tutti
  • cure secondarie (estrazioni, trattamento carie, otturazioni, siglillature e altre circa 40 prestazioni)

Se si rientra in questi casi basta telefonare al CUP (centro unico di prenotazione – al numero 848 816 816 0 0461.379400 da cellulare) e dopo aver indicato i dati del bambino prendere appuntamento in una struttura pubblica per la prima visita di controllo. Sarà il medico che effettua il controllo a identificare le cure di cui il minore ha necessità e a fissare i vari appuntamenti.

Quando invece serve avere l’ICEF?

  • minori tra i 15 e 18 anni (l’indicatore ICEF deve essere inferiore a 0,20) per prevenzione primaria, cure secondarie e, anche ortodonzia e assistenza protesica mobile e fissa;
  • nuclei familiari (con indicatore ICEF  inferiore a 0,20): cure secondarie e assistenza protesica mobile e fissa;
  • donne in gravidanza oltre il 3° mese e fino al parto: prevenzione primaria. Cure secondarie solo se con indicatore ICEF  inferiore a 0,20
  • generalità della popolazione: chirurgia orale e urgenze odontoiatriche (urgenze erogate nei giorni feriali presso gli ambulatori odontoiatrici dei distretti sanitari; il sabato mattina presso gli ambulatori di Borgo Valsugana e Trento; nei giorni festivi presso l’ospedale S.Chiara a Trento)

Le prestazioni sono gratuite indipendentemente dall’età anche per i disabili psichici e psicofisici; soggetti con patologie generali gravi, specifiche e soggetti ad elevato rischio infettivo. Per loro anche le prestazioni di ortodonzia e di assistenza protesica mobile e fissa sono gratuite.

Esistono dei casi in cui c’è compartecipazione alla spesa: 

Per le cure secondarie nel caso di:

  • minori dai 15 ai 18 anni e con ICEF inferiore a 0,20
  • soggetti anziani con almeno 65 anni e con ICEF inferiore a 0,20
  • nuclei familiari a bassa condizione economica-patrimoniale con ICEF inferiore a 0,20
  • donne in gravidanza oltre il 3°mese e con ICEF inferiore a 0,20

Per le prestazioni di ortodonzia e di assistenza protesica:

  • pazienti in “età evolutiva” da 0 a 18 anni e con ICEF inferiore a 0,20
  • soggetti con patologie generali gravi e specifiche e con ICEF inferiore a 0,20
  • soggetti anziani con almeno 65 anni e con ICEF inferiore a 0,20
  • nuclei familiari a bassa condizione economica-patrimoniale con ICEF inferiore a 0,20

MAGGIORI INFORMAZIONI: 848 806806, servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 16 con orario continuato.

Museion Bolzano: arte moderna e contemporanea a Bolzano

Il 16 maggio 2021 ingresso gratuito dalle ore 10 alle ore 18.

Il “Museion – museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano” è stato fondato nel 1985 da un’associazione culturale. Nel 1987 inizia la sua attività nell’edificio del vecchio ospedale di via Sernesi sotto la direzione di Pier Luigi Siena e la presidenza di Karl Nicolussi-Leck.  Nel 2007 viene nominata direttrice della Fondazione Museion Corinne Diserens e nel periodo della sua direzione il museo si trasferisce nel nuovo edificio di via Dante, progettato dallo studio d’architettura KSV – Krüger Schubert Vandreike di Berlino. La nuova sede ha un’architettura dal forte impatto visivo, con grandi facciate trasparenti e viene inaugurata nel maggio 2008.

Gli scopi primari del Museion sono la promozione e la valorizzazione dell’arte contemporanea a partire dagli anni ’50. L’istituzione si propone come punto d’incontro per l’arte internazionale e come strumento di sostegno per l’arte altoatesina e vuole offrire l’esperienza dell’arte contemporanea al maggior numero di persone possibile: per questo Museion ha un ampio programma di mediazione per i suoi diversi pubblici. Ci sono infatti offerte per le scuole (dall’infanzia fino alle secondarie),  alle proposte per famiglie, dalle attività estive per bambini e ragazzi, come settimane dell’arte e Summer Lab, fino ai dialoghi sull’arte, visite guidate, incontri-racconti di gruppo, visite per migranti e molto ancora.

Un caleidoscopio di possibilità insomma, in cui grandi e piccoli, accompagnati da mediatrici e mediatori esperti o curatori e curatrici, sono coinvolti attivamente, si mettono in gioco, sperimentano e si aprono a nuovi punti di vista – o semplicemente si fanno un’idea sull’arte di oggi.

Ecco le varie iniziative in programma per il 2020.

VISITE GUIDATE PER FAMIGLIE

In queste visite speciali l’attenzione dei più piccoli è garantita, grazie a un formato interattivo, che mette in primo piano e incoraggia l’esperienza dell’arte. Agli adulti il piacere di leggere sui volti dei bimbi la fascinazione per le nuove scoperte, ma non solo: le visite sono un’occasione per avvicinarsi alle opere in mostra e fare esperienze inaspettate legate all’arte. Informazioni e prenotazioni: 0471 223435, visitorservices@museion.it

SETTIMANE DELL’ARTE PER BAMBINI 2020

Divertimento e creatività: durante le settimane dell’arte a Museion bambini tra i 6 e i 10 anni hanno la possibilità di confrontarsi in modo giocoso e pratico con la peculiarità di opere scelte in mostra. Attraverso l’impiego creativo di vari materiali artistici, oggetti, attrezzi e tecnologie moderne, i bambini daranno forma alle loro idee e intuizioni nella nostra aula didattica. Ad assistere i bambini durante questa settimana all’insegna della creatività, in un clima rilassato e bilingue, c’è il nostro team, composto da mediatori esperti sia nel campo dell’arte che della didattica. Per dare spazio al gioco, al movimento e ad attività distensive e di ricreazione, il museo mette a disposizione la Kids-Lounge e il prato di Museion. È possibile prenotare 2 percorsi diversi. Il numero massimo di partecipanti è 18.

Ecco le date:

22/06 – 26/06/2020
29/06 – 03/07/2020
13/07 – 17/07/2020
20/07 – 24/07/2020
17/08 – 21/08/2020
24/08 – 28/08/2020

Orario: dalle ore 8.00 alle ore 16.00. Lingua: italiano/tedesco Costo (pranzo incluso): 130 € a bambino/a per settimana
100 € fratelli. Informazioni e prenotazioni: +39 0471 223435 (possibilmente tra le ore 8.00 e le ore 14.00), visitorservices@museion.it

Durante il lockdown il Museion ha proposto il progetto TeleMuseion: una serie di iniziative per grandi e piccini sui canali web e social, con cui Museion sarà virtualmente vicino al pubblico e lo coinvolgerà non solo mettendo a disposizione contenuti e approfondimenti sulle mostre, ma anche proponendo attività di mediazione e partecipazione “a distanza”, che ognuno potrà fare rimanendo a casa. Museion, chiuso fisicamente a causa dell’attuale emergenza sanitaria, si attiva quindi virtualmente con “TeleMuseion”.

I nidi del Comune di Trento accolgono e ascoltano

Il coordinamento pedagogico del Servizio Infanzia del Comune di Trento è in piena attività! In particolare due delle attuali iniziative rivolte alle famiglie giocano un ruolo fondamentale in questo momento storico complesso: “Insieme al nido” e “Un filo diretto”.

INSIEME AL NIDO

Si tratta di un’iniziativa che offre a bambini e bambine insieme ai loro genitori l’opportunità di conoscere i servizi educativi del Comune di Trento partecipando a momenti diversificati di presentazione degli stessi.
Nei mesi di aprile e maggio è possibile partecipare incontri a distanza per conoscere e dialogare con chi abita il nido e per un tour virtuale degli spazi. Per partecipare è necessario mandare una mail al nido interessato. Qui: calendario e indirizzi email INSIEME AL NIDO potete trovare il calendario degli eventi e anche gli indirizzi di posta elettronica dei nidi.

Inoltre nei mesi di aprile e maggio alcuni nidi aprono i loro spazi nel giardino come luoghi di incontro in presenza, di gioco e di conoscenza per genitori insieme ai propri bambini e bambine di età 0-2 anni. Massimo quattro coppie su prenotazione telefonando o mandando una mail al nido.Per conoscere le date, gli orari e i nidi d’infanzia coinvolti è anche possibile consultare il calendario in costante aggiornamento nella pagina dell’iniziativa Insieme al nido. Tutti gli eventi sono pubblicati anche nella  pagina facebook del Servizio.

È sempre possibile fare visite individuali previo accordo telefonico con il nido. Prossimamente sul sito del comune di Trento, area tematica Servizi all’infanzia e istruzione, saranno presenti i video degli spazi di tutti i nidi!

UN FILO DIRETTO

Si tratta di un servizio gratuito di consulenza telefonica alle famiglie dei bambini 0-6 anni, offerto dalle pedagogiste del Servizio Infanzia del Comune di Trento, per mantenere vivo l’ascolto rispetto all’essere genitori in questo tempo difficile, per condividere dubbi, domande, fatiche nella relazione con i figli e tra fratelli, far fronte insieme ad interrogativi che possono nascere in questa non-ordinaria quotidianità.

Il servizio è rivolto ai genitori dei bambini 0-6 anni anche non frequentanti i servizi educativi comunali ed è attivo dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00 dal lunedì al venerdì il numero 0461 884013.

Ecomuseo del Vanoi

L’Ecomuseo Vanoi è uno dei musei che ci piace definire “a cielo aperto” che fa parte della Rete degli Ecomusei del Trentino e rispecchia un territorio che è un bacino chiuso su tutti i lati tranne che nella sua parte più meridionale dove il torrente Vanoi confluisce nel Cismón. Boschi, pareti rocciose, villaggi, pascoli, laghi, torrenti, malghe e masi sono i segni distintivi dei circa 125 chilometri quadrati nei quali si estende il territorio. Tra questi tre speciali: l’ampia catena porfirica del Lagorai, il massiccio granitico di Cima d’Asta e i grandi boschi di conifere. Per descriverli sono stati stabiliti sette temi cardinel’acquail sacrola mobilitàl’erbail legnola guerrala pietraQUI la guida all’Ecomuseo.

Alcuni sentieri  e percorsi di visita permettono di conoscere meglio e da vicino il territorio.

SENTIERO ETNOGRAFICO, CAORIA

Il Sentiero Etnografico è un insieme di percorsi nel territorio di Caoria e nelle boscose valli che la sovrastano (si va dai 845 m del paese, ai 1876 m della Malga Vesnòta de sóra). È un viaggio nel tempo e nello spazio, un’immersione in un ambiente che fu intensamente costruito e vissuto, oggi però in gran parte abbandonato dall’uomo. Si trova a Caoria nella Valle del Vanoi nel Trentino Orientale e per iniziare nel miglior modo il punto di partenza è la Casa del Sentiero Etnografico, ospitata presso l’edificio delle vecchie scuole del paese. All’esterno sono state affisse alcune sculture che invitano a riscoprire le pratiche di vita degli avi.

“Presso la Casa si possono reperire tutte le informazioni: ticket di vista per i vari siti (costo € 3,00), mappe e indicazioni sui tempi di percorrenza.”

Ecco i quattro itinerari ad anello proposti, ognuno dei quali sviluppa un particolare tema, in totale la lunghezza dei quattro itinerari è di 25 km:

ITINERARIO “ANELLO DELLA VAL” – Racconta la vita stagionale nel paese di Caoria e la religiosità dei suoi abitanti.

ITINERARIO “ANELLO DEI PRADI” – Ha come filo conduttore la fienagione e la vita stagionale sui prati, prevede la visita ai Pradi de Tognola*.

ITINERARIO “ANELLO DEL BOSC” – Percorrendo l’anello del bosc, dedicato alla coltivazione ed utilizzo del bosco, si possono visitare la risina di Valsorda e la Segheria idraulica di Valzanca**.

ITINERARIO “ANELLO DELLA MONTAGNA” – Con l’ultimo itinerario, l’anello della montagna, il cui tema è l’utilizzo delle malghe e la fienagione sulle praterie d’alta quota, si raggiungono la Malga Piani di Valzanca e la Malga Vesnòta de sóra.

Per i bambini bella l’idea delle otto MAPPE PER RAGAZZI (scaricabili QUI) che guideranno i più piccoli alla scoperta di una diversa parte dell’ecomuseo: dai mulini di Ronco Cainari alla Sièga di Valzanca, passando per l’ex cimitero militare di Caoria, basterà seguire il percorso segnalato dalle rosette dell’Ecomuseo, aguzzare la vista e risolvere tutti gli indovinelli! I temi? Mulini, acqua, calchera, colmei, siega, guerra, erba, legno. Inoltre alla Casa dell’Ecomuseo si può ritirare il“Vivere l’Ecomuseo del Vanoi. Diario delle mie avventure”: annotando le proprie esperienze e colleziononando i timbri presenti nei siti dell’Ecomuseo si potrà conquistare il premio avventura, da ritirare presso i punti info e Apt. Il Diario non ha una data di scadenza.

*Pradi di Tognola – Pradi de Tognola è un antico insediamento rurale composto da alcune casère, da stalle e da fienili. Naturalmente non tutte le strutture possono essere visitate, alcune infatti sono di proprietà privata. È possibile visitarne alcune durante l’estate con la guida di chi sorveglia il sito. Il biglietto , lo stesso di tutti i siti ecomuseali ( € 3,00) può essere acquistato anche in loco.

 

**La SIEGA DE VALZANCA, che si incontra nell’itinerario Anello el bosc, è una segheria idraulica, ricostruita alla fine degli anni novanta dal Parco Paneveggio Pale di San Martino, ove un tempo sorgeva l’omonimo edificio che funzionò  fino alla fine degli anni Cinquanta del Novecento.

MULINI DEI CAINERI 

A Ronco nella frazione di Cainari, Comune di Castello Tesino, si trovano due mulini restaurati negli anni duemila. Dopo il restauro, uno solo dei due mulini esistenti , El molin de sora, ha conservato la funzione originaria: risalente al 1779, in passato fu anche un’osteria, smise di funzionare dopo l’alluvione del 1966. Il restauro ha permesso di addentrarsi nell’affascinante storia di queste mura e di chi lo ha gestito e vissuto. El molin de sot , risultando più compromesso nelle strutture che lo componevano, è diventato spazio espositivo e conviviale, ospita una serie di pannelli riassuntivi sul funzionamento delle macchine ad acqua con testi e racconti legati al mulino e alla figura del mugnaio.

STANZA DEL SACRO

É un allestimento del tutto peculiare all’interno delle proposte dell’Ecomuseo del Vanoi. Ha sede presso la vecchia scuola di Zortea, al primo piano, si tratta di una sorta di “conservatorium della memoria”. Agli allestimenti permanenti si affiancano durante l’estate, esposizioni temporanee con varie tematiche. La Stanza del Sacro è aperta al pubblico durante i mesi estivi, e tutto l’anno su richiesta, per gruppi di almeno otto persone telefonando allo 0439 719106.

MUSEO DELLA GUERRA

Il museo, istituito e gestito dal Gruppo Alpini di Caoria e aperto durante il periodo estivo in collaborazione con l’Ecomuseo, raccoglie le memorie storiche della prima guerra mondiale combattuta sui monti del Lagorai. Uniformi, armi, oggetti personali dei soldati, sia italiani che austriaci e cimeli di ogni genere ritrovati in loco, sono qui esposti a memoria dei tragici eventi.

CASA DELL’ECOMUSEO 

Arrivando in paese a Canal San Bovo si può notare la Casa dell’Ecomuseo, sede e punto informativo dell’Ecomuseo del Vanoi che ospita la sala dei sette temi, la sala dell’acqua con la sala delle narrazioni, leggende locali sul tema dell’acqua che si possono ascoltare dai racconti dalle nonne del Vanoi. Al primo piano si possono trovare allestimenti temporanei a tema. E’ presente anche una piccola sezione della libreria “Quattro Sass” di Seren del Grappa con pubblicazioni per bambini. E’ aperta tutto l’anno il lunedì, mercoledì e venerdì mattina dalle ore 9 alle 12 e durante l’estate dal 4 luglio al 6 settembre tutti i giorni, anche i festivi, dalle ore 9 alle 12 e il venerdì dalle ore 15.30 alle 18.30.

 

 

 

 

Per tutte le info e prenotazioni, per conoscere gli orari di apertura dei siti, visite guidate, tour del sentiero etnografico, attività per adulti e bambini; Casa dell’Ecomuseo in piazza Vittorio Emanuele III, n. 9 38050 Canal S. Bovo – 0439.719106 – info@ecomuseo.vanoi.it – www.ecomuseo.vanoi.it