Author - Manuela

Malga Dimaro: formaggi vista Brenta

Malga Dimaro si trova a 1670 metri di altitudine, a metà strada circa tra il paese di Dimaro e Passo Campo Carlo Magno. Raggiungibile anche in auto, dal bivio con le indicazioni bisogna percorrere un paio di chilometri su strada asfaltata. In salita, ma fattibile anche con il passeggino. Aperta solitamente da metà giugno fino a fine settembre, colpisce senza alcun dubbio per la sua vista  maestosa sul Sasso Rosso e le Dolomiti di Brenta.

La struttura è di muratura, in pietra di granito a vista, e coperta di scandole, tipico sistema trentino per la costruzione di tetti.

A poca distanza la stalla con le mucche, circa 45 capi di bovini da latte che vengono munti due volte al giorno: una, al mattino, dedicata prevalentemente alla produzione del Casolèt, caratteristico della Val di Sole. L’altra, verso le 17, che è diventata una ghiotta occasione per turisti e visitatori di assistere ad un momento importante per la vita di malga.

Stefano Stanchina, aiutato dalla sua famiglia, è alla tredicesima stagione in malga. Lavoro duro, ma che dà anche molte soddisfazioni. Qui vengono prodotti, e poi venduti allo spaccio, il Casolèt appunto, il Nostrano Trentino di Malga (sia fresco che stagionato a 12 mesi), burro, ricotta fresca ed affumicata, ma anche caciotte.

Non è previsto il servizio di ristorazione, se non l’assaggio di qualche tagliere di prodotti propri. Guardate che magnifico più Nicola potete fare qui…

Per scoprire tutte le malghe che aderiscono al progetto Trentino di MalgaCLICCA QUI!

Malga Marcai: la più alta in Vezzena

Malga Marcai ha riaperto nell’estate del 2021: è la struttura più in quota a passo Vezzena, con i suoi 1700 metri. La nuova gestione è firmata Giuseppe (Beppe) Dagli Orti  Beppe, con una lunga esperienza nel settore. 115 gli ettari di pascolo con circa 80 vacche in mungitura fin da inizio stagione, a metà giugno, che diventeranno oltre cento. 

La produzione di formaggio ha come fiore all’occhiello, naturalmente, il Vezzena e la caseificazione è possibile anche in grandi quantità, anche perchè il caseificio è stato rimesso a nuovo di recente. Il vasto pascolo e la struttura permettono di sognare in grande in futuro, dove prima o poi potrebbe sorgere oltre allo spaccio anche un punto dedicato al ristoro.

Intanto con una passeggiata di circa 40 minuti da Passo Vezzena si può arrivare qui ed acquistare i vari prodotti: il formaggio fresco di malga, il burro, il Vezzena vecchio e diversi altri prodotti freschi. La strada è per la maggior parte non asfaltata e quindi non adatta ai passeggini,  in parte nel bosco e poi con ampie vedute su questo posto ancora poco contaminato.

La struttura è aperta fino alla metà di settembre, o comunque fino a quando le condizioni del pascolo lo permettono. Per avere informazioni e magari prenotare i prodotti botte chiamare Beppe al 📞 335 5251705.

A poca distanza si trova Malga Cima Verle e anche Malga Zochi.

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Passo del Brocon: i mille volti del bosco

Alla scoperta del Passo del Brocon, in Valsugana, in uno dei modi migliori che ci possa essere: una rigenerante passeggiata in mezzo al bosco, a circa 1600 metri di altitudine, con l’aria che si fa frizzante e il verde dei prati che ti accoglie con la consueta eleganza della natura.

“I mille volti del bosco” è un sentiero didattico che parte dalla località Marande, sul Monte Agaro, proprio dove ci sono gli impianti di risalita del Lagorai e raggiunge l’antica malga Prà Pezzè per poi ritornare al punto di partenza con un percorso ad anello molto interessante, anche se, vi avvertiamo, lungo: 6,2 chilometri.

ATTENZIONE! Estate 2021: al momento il sentiero è agibile soltanto in parte, infatti è aperto soltanto l’anello breve di 3,6 km. Tutto il resto è ancora distrutto da Vaia, compreso il tratto che porta a Malga Prà Pezzè.

Niente di impegnativo in fatto di dislivello, ma bisogna comunque essere pronti a fare una bella scarpinata. Per i meno allenati è possibile prendere una scorciatoia che riduce il percorso a 3,6 chilometri (l’unico attualmente aperto). Noi ci abbiamo impiegato un paio d’ore, considerando le soste alle varie tabelle esplicative e a rimirare il paesaggio nei vari punti panoramici. Noi lo sconsigliamo con il passeggino: troppi punti stretti e impraticabili e nell’ultimo tratto anche una salita un po’ impegnativa se si deve spingere. 

A noi è piaciuto perché:
  1. si possono davvero vedere “mille” (o giù di li) volti del bosco: cioè tanti paesaggi diversi e conformazioni del terreno molto particolari, dal canalone di pietre, al terrazzino verde e panoramico con panorama sulle cime, dal bosco al torrente e persino la malga antica;
  2. è lungo, ma con scarso dislivello (salvo nel punto finale che prevede una bella salita che potrebbe mettere un po’ alla prova i piccoli camminatori)
  3. si incontra l’acqua in varie forme (dal torrente alla fontana in mezzo al bosco)
  4. abbiamo incontrato il “maestoso abete rosso”, grande vecchio del bosco coni sui 145 anni di età: abbracciarlo sarà una vera esperienza ( foto di copertina)
  5. le 22 tabelle aiutano a fare un po’ meno fatica, a imparare cose belle e a far qualche sosta “obbligata” oltre che indurre i bambini a cercarle sul sentiero
  6. la pace del Passo del Brocon qui è palese e si può goderne al 100%

Sarà Oliver, la mascotte del percorso, tramite le tabelle, a darvi informazioni naturalistiche e culturali davvero uniche! Noi abbiamo imparato cose nuove suoi fiori, sugli uccelli, ma anche sull’età degli alberi e tanto ancora! 

Lungo il sentiero sono previste diverse aree sosta, per fare un pic-nic o una pausa o, in alcuni casi, per godere del bel panorama. Molto bello l’arrivo all’antica Malga Prà Pezzè a 1438 metri di altitudine e con una bella storia di altri tempi, di pastori e di animali, da raccontare.

L’arrivo alla malga segna che avete fatto circa tre quarti del percorso quindi non perdetevi d’animo e proseguite, sarà da lì a poco che incontrerete il maestoso abete rosso di cui vi parlavamo prima, ne vale la pena! Se volete scaricare il depliant completo del percorso cliccate QUI.

INFO UTILI:
  • LUOGO: Tesino
  • PARTENZA: impianti di risalita del Lagorai (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: 1600 metri circa
  • DURATA: un paio d’ore
  • DISLIVELLO:  minimo
  • PASSEGGINO: no
Cosa fare nei dintorni:

Poco prima degli impianti c’è una strada che porta a una bella malga (Valfontane) che vi permetterà non solo di mangiar bene, ma anche di vedere le mucche e di godere di un panorama unico sulle Pale di S. Martino… lontane, ma visibili e bellissime!

Oppure:

 

Alla ricerca delle porte incantate di Tesero

– Attiva fino al 10 ottobre 2021 –

E se nel bel mezzo del paese di Tesero sbucassero delle piccole porticine incantate? E se le fatine dei boschi, stanche di doversi riparare dalle intemperie (pensate che disastro con la tempesta Vaia poverine), dai boscaioli, dai cercatori di funghi e dai turisti che le costringono alla segretezza si trasferissero in città? Si sa bene che in città sono tutti un po’ sbadati, no? Più facile passare inosservate… E se decidessero che per il grande trasferimento fosse necessario nominare un vero sindaco delle fate? Cosa accadrebbe? Per scoprirlo dovete fare un giretto in Val di Fiemme, dove sono comparse, ben nascoste e riparate, delle piccole deliziose porticine incantate con tanto di numero civico e scalette.

Se passate dalla biblioteca comunale, che si trova in centro in via Noval 5, potete ritirare una mappa con la quale andare alla ricerca delle porticine che, attenzione!, non vanno assolutamente aperte né toccate per non disturbare le loro piccole abitanti, ma vanno invece osservate bene perché racchiudono un segreto: ognuna una lettera (per un totale di quindici) che anagrammate daranno la soluzione del quesito che tutti si pongono: “chi avranno eletto le fate come sindaco del nuovo paese incantato nel centro di Tesero?”. Quando la biblioteca è chiusa (la domenica e il lunedì) troverete comunque le mappe in un espositore esterno, liberamente fruibili.

In sostanza questo bel paesino, grazie all’entusiasmo di Comune e Biblioteca, ha dato vita con lo zampino del Trentino dei bambini una bella caccia al tesoro per le famiglie che durerà tutta l’estate. Una volta ricevuto mappa, matita e spirito di osservazione, i bambini dovranno cercare le porticine incantate, collezionare le letterine magiche e appuntarle sulla mappa. Chi riuscirà ad anagrammare correttamente le letterine scoprirà la soluzione all’enigma e ritirare un simpatico gadget in biblioteca (dal martedì al sabato) o presso la cartoleria Deflorian di via Roma n.78, la domenica e il lunedì.

E allora via alla caccia al tesoro e alla magia:

“Cerca cerca le portine dove vivon le fatine e su ogni porta, guarda bene, troverai le letterine. Quando tutte le hai trovate e ogni lettera hai trascritto, puoi capir la soluzione dando l’ordine corretto. La domanda è dunque questa, e rispondi senza fretta, tra le tante, dimmi ora: quale fata è stata eletta? 

Questa attività è stata pensata per essere svolta sempre in autonomia ritirando gratuitamente il materiale in biblioteca dal martedì al sabato, mentre domenica e lunedì quando la biblioteca è chiusa, in un espositore esterno sempre presso la biblioteca. Buon divertimento con questo giro speciale per le vie di Tesero: fate volare la fantasia insieme ai vostri bambini!

Per informazioni: 0462 814806 – biblioteca@comune.tesero.tn.it – La proposta durerà tutta l’estate ed è gratuita e da svolgere in autonomia.

Progetto Il Trentino dei bambini, coordinamento Manuela Zennaro, testi e installazioni Paola Tronchin, grafica Francesco Barazza. 

A Luson: giro panoramico e laghetto

L’Alpe di Luson, quasi al pari di Rodengo che si trova poco distante, dà belle soddisfazioni a chi vuole trascorrere delle ore di relax in mezzo alla natura delle Dolomiti, passeggiando, facendo un tuffo rinfrescante o avventurandosi in quota. Noi abbiamo scelto di conoscere da vicino il paese e il panorama che offre. Siamo in Valle Isarco, vicino a Bressanone, a quota mille metri con un’impareggiabile vista sulle imponenti torri dolomitiche del Sass Putia e delle Puez Odle che sovrastano l’altopiano.

Per arrivare sull’Altopiano da sud si prende l’autostrada A22 e si esce a Chiusa continuando poi in direzione Bressanone, dove si trova il bivio per Luson. Un’ora e mezza circa di macchina da Trento.

Luson ha la tipica aria del paese altoatesino che ha mantenute intatte le sue tradizioni integrandole con le comodità che non possono che attrarre i turisti: family hotel, escursioni, parchi gioco curatissimi, tour per le biciclette e paesaggi unici. I parchi gioco sono davvero degni di nota e troverete: il parco giochi nel paese, il parco giochi naturale nel bosco vicino al Gfasebach, il parco giochi a Hinterlüsen vicino al Rio Lasanken e tanti altri  piccoli parchi giochi sugli alpeggi vicino ai rifugi e ai masi contadini, pensioni e hotel. Per i più grandicelli non mancano aree con la sabbia per giocare a beach volley e anche campi da tennis e da calcio.

Attrazione particolare di Luson, da noi molto apprezzata, è il laghetto balneabile naturale adatto alle famiglie, alimentato da acqua sorgiva dell’Alpe di Luson. Se decidete di fare una passeggiata o un’escursione non dimenticate di mettere nello zaino il cambio per un bel bagno e vi consigliamo anche un repellente per gli insetti perchè qui ci sono molti tafani e qualche zanzara. Normalmente funziona anche un divertente scivolo che ora, causa restrizioni covid19 è chiuso.

Trovate però una bella zona solarium con assi di legno, il servizio ombrelloni e un piccolo bar in grado di offrirvi gelati, panini e bevande. Per la stagione 2020 il laghetto è aperto, a seconda del tempo, da inizio giugno a fine agosto dalle ore 10:00 alle 18:30 e il costo dell’ingresso è di €5 (€3 dopo le 15) per gli adulti e di € 2,50 (€1,50 dopo le 15) per bambini e ragazzi tra i 7 e i 18 anni, gratuito sotto i 7 anni. Degne di nota le ninfee che potete osservare da vicino e che vivono nelle acque del laghetto alimentando un meraviglioso via vai di libellule.

Per scoprire Luson abbiamo deciso di intraprendere una passeggiata semplice sul sentiero panoramico (lo trovate descritto anche QUI al n. 3a insieme ad altre proposte),  a misura di passeggino e di bambini che non hanno tanta voglia di camminare. Se siete fortunati e trovate un tempo atmosferico favorevole vi riempirete gli occhi di colori così intensi da non sembrare veri.

La passeggiata parte poco prima di arrivare all’Hotel Rosental (dove potete arrivare per lasciare gratuitamente la macchina e poi tornare qualche centinaio di metri indietro).  La prima parte dell’itinerario infatti segue la Via Crucis, salendo leggermente lungo il rio Lasanca e si imbocca a destra salendo verso l’hotel (per il navigatore: vicolo Joseph Gargitter).

La stradina che si snoda lungo il rio è molto fresca e ombreggiata e incontrerete diversi ponticcioli che permettono di non bagnarsi i piedi (ovviamente tutti i bambini vorranno invece guadare il rio) per passare avanti. La strada diventa poi asfaltata e si incontrano panchine e tavoli da picnic installate praticamente dentro il rio: meraviglioso!

Arrivati a un grande incrocio, si prosegue a sinistra fino al ponte, fino a continuare lungo la riva destra del rio Putzerbach. Attenzione a non perdere il sentiero ( a un certo punto, volendo, diventa il “Percorso degli alberi 2016” che lasciando la strada si arrampica nel bosco attraversando poi le piste da sci, non particolarmente degno di nota) e prendete sempre per l’Hotel Sonnwies.

Lo scopo di arrivare all’hotel è quello di vedere la piccola fattoria didattica dell’albergo con cavalli, coniglietti, galline e altri animaletti di piccola taglia come le caprette e le pecore.

Rimarrete sicuramente affascinati anche dallo stesso hotel che si presenta come un luogo incredibilmente adatto per le famiglie: parco giochi, sabbiera, tepee indiano, ombra, piscina a sfioro, scivoli, solarium, campo da pallavolo e molto di più: un sogno.

Da qui salendo si prende per l’Hotel Lüsnerhof che permette una bellissima vista di Luson e sulle cime che la circondano. A scelta si prosegue per il bosco verso il punto panoramico Zalner Leiten oppure lungo la strada, dall’Hotel Lüsnerhof al rio Gfasebach o, ancora, in discesa, attraverso le case, lungo la strada asfaltata.  Il punto di arrivo è ed è stato per noi, come vi abbiamo raccontato, il centro di Luson con l laghetto balenabile!

Non si tratta di un giro complesso nè di una vera escursione, ma regala momenti di relax e di divertimento interessanti e si può percorrere anche al contrario partendo dal laghetto. Quello che ci è mancato è un gasthof o un ristorante tipico in cui mangiare e ci siamo accontentati di un panino al bar del laghetto. Rimedieremo tornando e pianificando anche il pranzo tipico!

Per tornare a Trento abbiamo deciso di salire verso Monte e proseguire svalicando verso Rio Pusteria, passando attraverso quella meraviglia che è la zona dell’Alpe di Rodengo.

Info: Azienda del Turismo di Lüsen/Luson – info@luesen.com – 0472 413750. Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 8:00 alle 13:00. Nei mesi di luglio ed agosto in più anche il sabato dalle ore 08:00 alle ore 12:00.

Castello di Bondone: vista super!

I chilometri da fare per raggiungere questo castello che pare inespugnabile e che domina la Valle del Chiese valgono assolutamente una visita. Ciò che colpisce maggiormente del Castello San Giovanni di Bondone (un borgo che ha ottenuto l’ammissione al prestigioso Club ‘I Borghi più belli d’Italia’, diventando così la sesta località del Trentino a ricevere tale riconoscimento) è sicuramente la posizione strategica: la vista sul lago d’Idro e sull’intera valle del Chiese è da mozzare il fiato.

Complice il fatto che in macchina non ci si può arrivare (se non in casi eccezionali e previa autorizzazione da chiedere in Comune), questo castello bisogna un pochino guadagnarselo, ma la cosa lo rende a nostro avviso ancora più interessante.

Due le vie per raggiungerlo a piedi: superato l’abitato di Baitoni guidando in direzione di Bondone, si lascia la macchina a metà strada, nell’apposito parcheggio e ci si inoltra, seguendo le indicazioni, per la larga strada che attraversa il bosco. Praticabile con il passeggino da trekking è molto ombreggiata e in venti minuti circa porta al castello (circa un chilometro di lunghezza).

La seconda possibilità è quella di percorrere il nuovissimo sentiero nel bosco che parte dal campeggio Miralago (ottimo il ristorante omonimo di fronte al camping, con incredibile vista lago) e si inoltra nel bosco in un susseguirsi di scalette, ponti e tanto verde. Questa seconda opportunità non è fattibile con i passeggini, ma assolutamente consigliata per godere al meglio dell’arrivo al castello. Seguite le indicazioni e, quando incontrerete la strada attraversatela e continuate a scendere per il bosco.

Il primo ad accogliere i visitatori è un incantevole ponte levatoio che, scopriamo grazie alle guide che accompagnano gli ospiti, se sollevato rende il castello inaccessibile a 360°, in quanto,  sorgendo su uno sperone di roccia a picco sul lago è praticamente irraggiungibile. Meraviglioso!

Altrettanto meravigliosa e da gustare in silenzio e con gli occhi pieni di stupore è la vista che si gode da quassù: il lago d’Idro in tutto il suo splendore e tutta la valle del Chiese con i due castelli (Santa Barbara e Castel Romano) a dominare dall’alto, il fiume Chiese che taglia a metà la valle, le antiche dimore a valle dei Lodron, signori della zona e primi costruttori e proprietari del castello e, in lontananza, Darzo e Marigole, terre di miniere. Assolutamente affascinante: una sorta di mappa “live”.

Il castello è passato nelle mani, dopo i Lodron che lo hanno voluto e costruito, di un proprietario privato che, nel bene e nel male, lo ha ristrutturato e ammodernato, ma che  ha in ogni caso permesso che questa bella struttura arrivasse fino a noi, oggi. Ora è del Comune di Bondone che se ne sta prendendo cura allestendo mostre nelle sue sale, posizionando giochi per i bimbi nella torre di guardia (carinissimo il tangram, il tris, e altri bei giocattoli di legno), proponendo attività, ma soprattutto rendendo accessibili e godibili tutte le aree del castello

Non solo la terrazza coperta con il super panorama, ma anche la torre di guardia appunto, la bella corte ricca di piante e odorosa di lavanda, i resti delle cucine e delle stalle, la dimora e il mastio, prima residenza delle guardie e poi giardino botanico, tutt’ora attivo.

Se volete conoscere la storia del castello e anche un po’ di curiosità meglio prenotare la visita guidata, ne vale la pena.

Vista al Castello di Bondone
Dal 9 luglio al 27 agosto 2022 ogni sabato alle 10.30 e 14 – 
Laboratori per famiglie “Ma che bel castello” nella storica cornice del castello di Bondone e visita alla mostra“Human Habitat – Paesaggi dall’antropocene”  tutti i sabati dal 9 luglio al 27 agosto alle 10.30 e alle 14.30una serie di scatti del fotografo tedesco Tom Hegen e di giovani artisti internazionali, accompagnati da infografiche e video. Ingresso gratuito. 

Da visitare in zona:

A Nave un percorso per non dimenticare

Nel Comune di Terre d’Adige, in quello che da sempre è conosciuto come il paese di Nave S. Rocco, c’è una scuola dell’infanzia speciale che ha avuto un’idea bellissima per non dimenticare e per permettere ai bambini di esprimere i loro sentimenti in modo artistico e diffuso. Condivisione è la parola d’ordine. Si tratta della scuola “La Nave dei bambini” che ha ideato, iniziando proprio durante il periodo del lockdown nella primavera 2020, un percorso speciale dal titolo “I bambini e il coronavirus”. Un vero viaggio attraverso i vissuti, le emozioni e i pensieri dei più piccoli nel periodo della pandemia.

Poco prima del lockdown, ci raccontano le insegnanti, i bambini stavano affrontando un progetto sul legno e dal legno parte questo viaggio di emozioni: tanti pezzi di legno utilizzati come tavolozza per disegnare ed esprimere sentimenti e pensieri sono stati poi posizionati lungo un percorso che, partendo dalla scuola dell’infanzia attraverso il parco giochi fino alla piazza della chiesa e oltre fino ad arrivare al Comune (è un giro ad anello), conduce alla scoperta del coronavirus visto dagli occhi dei bambini.

Una grande mappa nell’aiuola della scuola vi aiuterà ad orientarvi (scaricabile con il QRcode che trovate direttamente nel tabellone), ma non sarà difficile comunque: basterà seguire le “impronte segnaletiche” che vi guideranno e soprattutto basterà cercare il colore e le frasi che, accompagnando i disegni, vi regaleranno a volte un sorriso, a volte un pensiero triste e che sicuramente vi sbloccheranno un ricordo.

“Quando ero a casa la mamma mi ha mostrato sul suo telefono com’era fatto il coronavirus, poi l’ho disegnato con l’espressione cattiva perché voleva far ammalare tutti, però io a casa ero felice perché potevo fare tante coccole alla mamma”, scrive Leonardo sotto il suo disegno esposto alla casetta degli alpini nel parco giochi. Ed è così che ha funzionato: partendo da narrazioni personali dei piccoli, sono state create delle tavole con disegni e parole: gli stessi bambini hanno espresso il desiderio di “mettere i legnetti dapperttutto”. Et voilà: è nato il percorso che potete visitare in autonomia tutti i giorni con una piccola passeggiata.

Un’idea carina è, come suggerisce il depliant del progetto, provare a emulare i bambini e attraverso disegni e parole provare a lasciare traccia delle proprie emozioni rispetto al coronavirus condividendolo con la scuola attraverso un’email: nave.personale@fpsm.tn.it. Per i più tecnologici sulla mappa c’è anche un QRcode che vi rimanderà al sito con la spiegazione del progetto che fa parte di “Piccole guide per grandi scoperte” della Federazione Provinciale Scuole Materne Trento.

“Era bello però fare le cose con calma perché la mamma e il papà non andavano a lavorare”

L’invito è di visitare questa mostra a cielo aperto con i vostri bambini o anche con i nonni, per aiutare voi e anche loro, a ricordare con un sorriso ciò che è stato.

Il Giardino della Rosa di Ronzone

Aperto dal lunedì alla domenica in questo orario: 09:30 – 12:30 |  14:30 – 19:00

Il Giardino della Rosa di Ronzone, in Val di Non,  è un posto da favola con una vista strepitosa sulla valle. Il nome è un programma, perché di rose ce ne sono una moltitudine (più di 400 varietà da tutto il mondo) in questo piccoli scorcio di paradiso. La fioritura, dicono, avviene la prima volta in giugno e torna alla fine di agosto, ma quello che vi aspetta anche nei momenti di minor splendore è comunque affascinante. Il profumo delle rose vi riporterà indietro nel tempo, come è successo a me, che ho subito pensato  a quando ero bambina e alle rose che annusavo… quelle della nonna.

11742710_854201091312010_5590840142558361089_nQuesto è un bellissimo giardino circolare, curatissimo, con un pergolato di 400 metri ricoperto di rose lungo tutto il perimetro e un meraviglioso prato con panchine, tavoli e ombra tutto al centro, che spesso ospita eventi culturali. É un luogo davvero magico. Non è molto grande ma i colori dei fiori, gli insetti, i profumi, le leggende scritte sui cartelli lo rendono davvero unico. Si possono leggere le storie delle rose, come quella della varietà Rosa Mundi, in onore dell’amante sfortunata di Re Enrico II, o scoprire la “thinking of you” di un rosso bellissimo.

I fiori ti sorridono qui dentro e non vedi l’ora di vederli fioriti completamente. Un sacco di api ronzano felici e si alternano tra una pianta di lavanda e una rosa. Timothy non credeva ai suoi occhi e avrebbe voluto portarsi via tutte quelle rose, quelle dal tronco enorme e quelle “Fairy” , quelle a cespuglio e quelle “Iceberg”. Sophie si perdeva ad annusare le fragranze e io sono soddisfatta che i miei figli sappiano godere di tanta bellezza naturale. É un luogo semplice il Giardino della Rosa, ma di incantevole bellezza. Se ce la fate portate i vostri bambini ai primi di luglio! Non capita spesso di vedere così tanta natura sbocciare! Vi basta una mezz’ora e sarete felici di aver fatto questa gita!

Il Giardino si trova a Ronzone in via Recla. QUI tutte le info pratiche. 📞 349 9453352.
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In Mini Quad sul Bondone con Cristallo

I Maestri di sci e snowboard Cristallo non si lasciano mai scappare l’occasione per proporre cose divertenti e nuove, sia d’estate che d’inverno, per rendere la montagna un posto davvero unico! Salire a Vason, sul Bondone, grazie alle loro idee (le abbiamo elencate tutte QUI) non è mai stato così interessante e passare una giornata al fresco in montagna diventerà un’avventura!

Una grande novità dell’estate scorsa è stata quella del noleggio di mini quad elettrici! Avete presente quelle “moto con quattro ruote grandi” per andare sugli sterrati? Ecco, proprio loro, ma in versione “baby” (fino ai 10 anni).

Dopo il grande successo dell’estate 2021 verrà riproposto un percorso per Mini quad elettrici in una nuova location: di fronte allo Skibar Bondonero! A due passi dal Poligono Cristallo con tutte le altre classiche attività (tiro con l’arco, tiro a segno, gonfiabile e nerf).

I ragazzi del Cristallo hanno allestito un facile percorso recintato esclusivamente per i mini quad elettrici: un mezzo ecologico e silenzioso adatto ai bambini dai 4 ai 10 anni.

Gli adulti non si scoraggino però perché c’è sempre la possibilità di noleggiare e-bike che sono disponibili sia in versione adulto (front e full) che junior (dai 125 cm di altezza in su).

E’ possibile prenotare i mini quad direttamente sul posto, mentre le altre attrezzature sul nuovo e-commerce Cristallo (www.maestriscicristallo.it) oppure telefonando al 3806328814, questa attrazione è disponibile tutti i giorni dal 25 giugno in orari 10:00 – 13:00 e dalle15:00 alle 18:00. Il costo per 15 minuti di noleggio e giro sul tracciato è di €10/11 in base al periodo (casco compreso). I bambini devono avere un’altezza compresa tra i 90 e i 140 cm e comunque dai 4 ai 10 anni. Sarà sempre presente personale qualificato per spiegazioni e sorveglianza.

Inoltre il noleggio e negozio articoli sportivi Cristallo è aperto tutti i giorni in orario 9 – 18.30 fino al 16 ottobre.
Dal 25 giugno in poi aprirà anche il Poligono Cristallo: tiro con l’arco, scivolo gonfiabile, arena nerf e tiro a segno!
Tutte le attività si svolgono in massima sicurezza e all’aria aperta, per un divertimento assicurato formato famiglia!!

Info: 380 6328814 – info@maestriscicristallo.it – www.maestriscicristallo.it

A Trento il Nuovo Giardino Incantato

Immaginate uno spazio che sa di favole ed infanzia nel cuore di Trento: un luogo incantato dove potersi sedere, rilassare, ma anche ascoltare favole, letture e magari vedere spettacoli o semplicemente passare del tempo di qualità con la famiglia, tra bambini o, perchè no, tra compagni di classe. In piazza Venezia, da ieri 25 maggio 2021, c’è il Giardino Incantato. Questo spazio, promosso dal Servizio Beni Comuni e tanto desiderato dell’Assessore comunale alla Cultura e Politiche giovanili Elisabetta Bozzarelli, è delimitato da alcune suggestive scenografie (vi ricordate quelle che erano in piazza Santa Maria Maggiore a Natale?) dal titolo “Paesaggi di carta” realizzate dal Servizio Ripristino della Provincia autonoma di Trento, che hanno preso vita grazie alle favole del giornalista Mauro Neri.

Sicuramente nei prossimi mesi, nell’ambito del ricco cartellone di Trento aperta, questo giardino ospiterà incontri di lettura, spettacoli teatrali e altre iniziative che punteranno a promuovere e diffondere, quale bene comune, la cultura dell’infanzia.  Le restrizioni sanitarie degli ultimi tempi sono state una spinta per la creazione di questo luogo che vuole essere un aiuto a ripristinare quella socialità e serenità un po’ dimenticata dai piccoli abitanti della città.

Il giardino può essere considerato come una grande aula all’aperto che sarà vissuta e partecipata, dai più piccoli ai ragazzi più grandi, con opportunità esperienziali e progettualità condivise da vari operatori educativi del territorio.

Qui inoltre, poco distante dall’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili, non poteva mancare una Baby Little Home: uno spazio per le famiglie con bimbi piccoli che necessitano di un angolo confortevole e riparato per allattare i neonati o dare loro biberon/pappe, per cambiare il pannolino, ma anche per avere uno spazio gioco, un parcheggio passeggini coperto e in sicurezza.
Tutti gli eventi saranno pubblicati sul sito del Comune e nell’agenda di questo sito. 
©Photo credit: Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili