Author - Elisa

Cavalese: desmontegada de le caore

A settembre torna la desmontegada de le caore: dal 13 al 15 settembre 2024 il paese di Cavalese si prepara ad accogliere 350 caprette, tra danze popolari, concerti, carri trainati dai cavalli, rievocazioni di antichi lavori e attività per bambini. A colorare l’evento il folk itinerante, la mostra sulla transumanza, la sfilata di trattori d’epoca, i giri in carrozza, a spasso con morbidi lama e alpaca, street food con eccellenze caprine e sapori nostrani. Questo tipo di manifestazione si svolge in diverse valli del Trentino alto Adige, scoprite tutte le desmontegade e desmalgade.

desmontegada de le caore Cavalese

Desmontegada de le caore

Vi aspettano 3 giorni di esperienze di gusto per festeggiare il ritorno dall’alpeggio. Un programma vario che soddisfa grandi e piccini, in attesa della caratteristica sfilata della domenica, preceduta da una serie di attività dai laboratori per bambini alle masterclass con i produttori, ma anche momenti di svago, musica e folklore all’interno del tradizionale mercato della Desmontegada, arricchito da quello contadino, aspettando di conoscere la capra e il becco più bello del reame…

Inoltre attività per buongustai, insolite passeggiate all’alba, momenti di svago e ludici, aperitivi a tema e tour guidati che ti porteranno alla scoperta del borgo di Cavalese, della Magnifica Comunità di Fiemme.

Diverse anche le occasioni per conoscere da vicino il mondo dell’alpeggio con gli ultimi momenti in malga, dall’alba al tramonto, prima del ritorno a valle. Mentre ristoranti e agritur aderenti alla Strada dei formaggi delle Dolomiti, al club Tradizione e Gusto o ubicati nel Comune di Cavalese propongono piatti a tema con protagoniste le eccellenze della Val di Fiemme, in primis il Fior di capra, ma anche carni e salumi e tanti altri prodotti locali.

La giornata più attesa è quella di domenica con la sfilata mattutina dei trattori e dei carri d’epoca e la sfilata pomeridiana in paese delle capre agghindate con corone di fiori al ritorno dai pascoli. Durante il corso dell’evento ci saranno molti laboratori creativi per i più piccoli. Anche il sabato è dedicato ai bambini con giretti in compagnia di alpaca e lama.

Il programma della manifestazione

Le attività da non perdere con i bambini:

  • venerdì 13 settembre dalle ore 14.30 | TUTTI IN MALGA PER UN POMERIGGIO DA CAPRA | escursione su strada forestale di circa un’ora fino alla Malga Agnelezza. Visita alla malga, aspettando il rientro del gregge dal pascolo per conoscere e socializzare con le capre | attività a pagamento
  • sabato 14 settembre alle ore 6.00 | ALBEINMALGA | una passeggiata tra i pascoli per recuperare le mucche e condurle in stalla, mungitura e qualche attività casearia. Una ricca e gustosa colazione con i prodotti della malga e pronti per una bella escursione con un ricco picnic al seguito | possibilità di pernottare in malga, attività a pagamento
  • sabato 14 settembre alle ore 15.00 e alle 16.00 | ENTORNO PAR CAVALES CON LAMA E ALPACA | un allegro tour, in compagnia di lama e alpaca, che collega Piazza Dante con il Parco della Pieve. Gustosa merenda a base di formaggi e miele | durata: 2 ore, attività su prenotazione e a pagamento
  • domenica 15 settembre alle ore 9.00 | SFILATA CON TRATTORI D’EPOCA
  • domenica 15 settembre dalle ore 10.00 alle 11.30 | GIRETTO MORBIDO CON LAMA E ALPACA | attività a pagamento
  • domenica 15 settembre dalle ore 10.00 alle 12.00 | LABORATORI BAMBINI | creazione di una candela | attività gratuita, max 15 bambini per turno
  • domenica 15 settembre dalle ore 14.00 | LA DESMONTEGADA | le caprette di ritorno dall’alpeggio estivo con i loro allevatori sfilano tra le vie con campanacci e le loro caratteristiche decorazioni
  • domenica 15 settembre dalle ore 15.00 | LABORATORIO ARTISTICO PER BAMBINI | attività a pagamento, max 15 bambini per turno, prenotazioni allo 0462.340812

Scoprite il programma completo della desmontegada de le caore e acquistate il vostro biglietto per alcune attività QUI.

In occasione della desmontegada de le caore, domenica 15 settembre gli impianti di risalita Alpe Cermis proporranno, dalle ore 9.00 alle 18.00, la tratta completa Cavalese-Fondovalle-Paion a 7 euro e la tratta Parcheggio di Fondovalle-Cavalese centro a 4,50 euro (gratis i bambini fino a 8 anni).

Info: 📞 0462 241111 www.visitfiemme.it

Cosa fare nei dintorni

Mentre per sapere quando si svolgono le altre desmontegade, cliccate QUI.

Vallarsa, il sentiero degli animali

Dalla frazione di Parrocchia (Vallarsa) parte il sentiero degli animali: un semplice percorso ad anello di circa 2 chilometri che si snoda nel bosco sopra l’abitato. La passeggiata, adatta a tutti, dura circa un’ora con un dislivello di nemmeno 100 metri. Non percorribile con il passeggino a causa della presenza di sassi e radici sul tragitto e di un tratto scosceso. Lungo il sentiero sono posizionate sette sculture in legno a forma di animali.

sentiero degli animali - Vallarsa

Lasciate la macchina nel parcheggio davanti alla chiesa di Parrocchia e imboccate la forestale proprio di fronte. Il primo tratto, su strada sterrata, è esposto al sole e dopo una decina di minuti vi inoltrerete nel bosco. Il sentiero degli animali inizia da qui: davanti a voi un bivio dove il cartello indica la strada di sinistra, vi consigliamo di seguire quella di destra. Così facendo eviterete l’unica salita del percorso.

Ai bambini piacerà molto scovare le sculture, che non distano molto una dall’altra. Ad ogni opera è accompagnato un cartello informativo che racconta le caratteristiche di quell’animale.

sentiero degli animali

Si concontrano: Alpaca Alvaro, Cervo Franz, Lupo Bepi, Rina la tartarughina, Orsa Vallarsa con Orsetto Leno, Graziella la pecorella e Rosetta la coniglietta.

Ricordiamo che le sculture vengono rimosse da novembre a maggio per conservarle dalle intemperie. Inoltre sono consigliate scarpe da trekking e zaino porta bambini.

Sentiero degli animali: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: chiesa di Parrocchia (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: circa 800 metri
  • DURATA: un’ora circa
  • DISLIVELLO: meno di 100 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Cosa fare in Vallarsa:

Museo della civiltà contadina della Vallarsa

Se vi trovate in Vallarsa dovete assolutamente fare tappa al museo della civiltà contadina: in pochi secondi si viene catapultati nel passato. Grazie agli oggetti esposti si ripercorre la storia di questa valle e la quotidianità della vita contadina del XIX secolo. Si tratta di un museo diffuso, infatti le sedi sono quattro: una dedicata all’agricoltura, una alle attività artigianali, una alla scuola e un mulino ancora funzionante. Le tre strutture museali sono situate nella frazione di Riva mentre il mulino in quella di Arlanch (a soli 5 minuti di macchina).

La caratteristica di questo museo e che tutte le cose esposte, donate dagli abitanti della Vallarsa, si possono toccare con mano. Un grande valore aggiunto soprattutto per i più piccoli che potranno sentire quanto ruvidi erano i calzini di lana, cercare i rammendi sulla biancheria, trasportare i secchi d’acqua con il bilanciere, sedersi su vecchi banchi, cardare la lano o il lino…

L’edificio della vecchia scuola

Nella ex scuola elementare, sono stati ricostruiti alcuni ambienti suggestivi della vita contadina, artigianale e scolastica. Troviamo una vecchia aula con rustici banchi di legno, una lavagna nera di ardesia, un abbecedario, alcuni quaderni antichi, le divise di alunni e insegnanti.

museo della civiltà contadina

La cucina con il focolare aperto, tanti utensili e stoviglie, l’acquaio con i rami e i secchi per attingere l’acqua dal pozzo, la madia per la conservazione delle farine, l’arredo semplice ed essenziale.

Nella camera il letto di un tempo con il materasso imbottito di brattee del granoturco, i lettini e le culle, la biancheria ricamata, il baule con la dote, il lavabo con il catino. I bambini ne rimarranno colpiti!

Due sale sono dedicate ai lavori di un tempo: quello del fabbro e del calzolaio. L’ultima invece alla trasformazione del latte con attrezzi da lavoro e pentoloni.

Museo della civiltà contadina: sezione agricoltura

In questa struttura l’esposizione dei manufatti è pensata seguendo le attività stagionali dell’agricoltura: il lavoro dei campi in primavera, l’alpeggio e la mietitura in estate, la viticoltura e la vendemmia in autunno ed infine il lavoro del bosco in inverno. Ma anche oggetti per la filatura del lino, della lana e della canapa.

Abbiamo visitato anche una tipica “caneva” (cantina) che veniva utilizzata per la conservazione di cibi e bevande.

Il molino di Arlanch

Il mulino restaurato nel 2015 è perfettamente funzionante e rappresenta la testimonianza dell’ingegno e della tecnica nel corso del tempo. Esso conserva inalterata la struttura idonea allo sfruttamento dell’energia idrica per la macinazione dei cereali (frumento, granoturco, grano saraceno, orzo) prodotti nella valle.

Molino Arlanch

L’acqua raccolta a monte, viene condotta da una canaletta alle ruote in legno che vengono fatte girare per trasmettere il movimento di rotazione all’interno. I macchinari vengono mossi tramite gli ingranaggi e le pulegge.

Museo della civiltà contadina: info utili

La visita è accompagnata da un volontario del museo che sarà lieto di rispondere alle vostre curiosità. Le sedi sono aperte solitamente da inizio giugno a settembre dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 19.00. Durante il resto dell’anno è visitabile su richiesta.

Ingresso gratuito con accesso alle persone disabili.

Contatti:

Frazione Riva di Vallarsa

tel. 0464.860016 | email: info@museovallarsa.it

Cosa fare nei dintorni:

Vallarsa: sentieri del Losco e di Nonno Fò

Due percorsi tematici semplici, adatti alle famiglie, situati in Vallarsa: iI sentiero natura del Losco e il sentiero di Nonno Fò. Il primo è un’itinerario di un’oretta (andata e ritorno) senza nessun dislivello impegnativo. Il secondo, invece, è un giro ad anello di circa un’ora e mezza con diverse installazioni interattive. Potete lasciare l’auto nei pressi del ristoro Mangia & Bevi, percorrere il primo sentiero, proseguire per Malga Streva, dove inizia il secondo percorso, chiudere l’anello e rientrare ripercorrendo il sentiero del Losco. Per l’escursione completa, con le varie soste gioco, calcolate tranquillamente due ore e mezza.

Per raggiungere questi sentieri ci vuole circa un’ora di macchina da Trento e 40 minuti da Rovereto seguendo le indicazioni per il Passo Pian delle Fugazze. Poco prima del Passo, sulla sinistra incontrate Mangia&Bevi, qui ci sono a disposizione diversi parcheggi a disco orario (un’ora), ma sia qualche metro prima che dopo ci sono delle piazzole lato strada. In alternativa proseguite ancora qualche minuto e sempre sulla sinstra troverete un ampio parcheggio a pagamento.

Il sentiero del Losco

L’inizio del sentiero è ben segnalato e fin da subito si inoltra nel bosco con alcuni saliscendi per nulla faticosi. L’itinerario non è adatto ai passeggini ed è consigliato indossare scarpe da trekking. Lungo il cammino sono posizionate delle particolari sculture, il bello di questo percorso è che le opere vanno anche cercate, quindi fate molta attenzione se volete provare a trovarle tutte!

Noi siamo rimasti particolarmente colpiti dal ponte con le facce scolpite e da animali o animali fantastici realizzati lavorando le radici o i rami. Tra le opere poi si trova anche il famoso Losco, a voi la ricerca!

Dopo circa mezz’ora sarete alla fine del sentiero e potrete decidere se tornare indietro per la stessa strada o seguire l’indicazione per Malga Streva e in circa 10 minuti raggiungere il punto di partenza del sentiero di Nonno Fò.

Il sentiero del Losco: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: ristoro Mangia&Bevi – Passo Pian delle Fugazze
  • ALTITUDINE: 1160 metri
  • DURATA: un’ora (andata e ritorno)
  • LUNGHEZZA: circa 1,5 chilometri (solo andata)
  • DISLIVELLO: pianeggiante
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Ristoro Mangia&Bevi | tel.347 543 0806 |  Malga Streva | tel. 334 8156877 | aperta solitemente da giugno a settembre

Il sentiero di Nonno Fò

Vi consigliamo di proseguire e percorrere anche il semplice sentiero del Nonno Fò, dove incontrerete altre belle sculture (alcune nascoste tra gli alberi, ricordate di guardarvi bene attorno!), una spada nella roccia, oltre ad un enorme faggio protagonista del percorso. Il giro ad anello, con le varie soste per far giocare i bambini, ha una durata di almeno un’ora e mezza.

La partenza è da Malga Streva, aperta solitamente da inizio giugno a metà settembre. Ideale per una sosta o un pranzo veloce: propone panini, yogurt, taglieri di formaggi e salumi, un primo e un secondo piatto tipico, tutto realizzato con i loro prodotti. Qui anche un bellissimo punto panoramico!

Inizialmente la strada è pianeggiante o con qualche discesa, mentre la fine dell’anello è in costante, ma fattibile salita. Ci sono anche diverse zone esposte al sole, pertanto è meglio evitare di percorrerlo nelle ore più calde. I più piccoli rimarranno affascinati da Robo Fò, una marionetta di latta. Così come lo xilofono da suonare (foto sopra) e il grande cesto di matite!

Verso la fine ecco spuntare finalmente Nonno Fò!

sentiero-nonno-Fò-Vallarsa-iltrentinodeibambini

Poco più avanti un’altra bellissima sorpresa: la baita dello gnomo Ciano completamente arredata con cucina, letto e diverse stoviglie. Portare via i bambini da qui è una vera impresa!

Si chiude la passeggiata in salita e ci si ritrova alla fine del sentiero del Losco, da ripercorrere per tornare alla macchina.

Sentiero di Nonno Fò: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: Malga Streva – Passo Pian delle Fugazze (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: 1160 metri
  • DURATA: un’ora e mezza
  • LUNGHEZZA: circa 2,5 chilometri
  • DISLIVELLO: circa 100 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Streva | tel. 334 8156877 | aperta solitemente da giugno a settembre

Cosa fare nei dintorni:

Val di Fassa: Malga Contrin

Malga Contrin è gestita da più di trent’anni dalla famiglia di Konrad Haselrieder: amiamo questo posto perché è rimasto un angolo di paradiso immutato e la loro gestione è autentica e genuina come piace a noi. Qui, ai piedi della parete sud della Marmolada, potrete assaggiare piatti tipici preparati con i loro prodotti caseari, dai canederli al formaggio fuso con la polenta al tagliere composto anche da affettati, per finire poi con torte fatte in casa e altri dolci deliziosi. Un posto assolutamente imperdibile durante le vostre vacanze in Val di Fassa!

Malga Contrin: come arrivare

Si raggiunge da Alba di Canazei (dal parcheggio della telecabina Ciampac) con un’escursione su strada forestale prevalentemente nel bosco. 600 metri di dislivello circa due ore di passeggiata, con bambini abituati a camminare: un po’ impegnativa soprattutto nella prima parte, perchè poi spiana una volta arrivati in Val Contrin. La strada può anche essere percorsa con l’e-bike e il passeggino da trekking.

Si può arrivare anche prendendo gli impianti del Ciampac (telecabina + seggiovia) fino a Sella Brunech (2400 metri) e proseguire lungo il Sentiero Lino Pederiva fino al Rifugio Passo San Nicolò e poi fino a Malga Contrin. Un paio d’ore circa in quota: livello panoramico notevole, tra la Val San Nicolò ai vostri piedi e attorno le più belle cime dolomitiche.

Malga Contrin

All’arrivo vi aspetta sempre un paesaggio incantevole, reso ancora più interessante dalla cucina e dai prodotti di produzione propria, che potete anche acquistare allo spaccio. Malga Contrin è aperta solitamente dalla fine di maggio a metà settembre, cucina calda tutti i giorni dalle 12 alle 15. Cene su prenotazione, solo per gruppi (minimo 5 persone).

Cosa fare nei dintorni:

Malga Contrin - Val di Fassa

Vallarsa: Malga Pra di Mezzo

Malga Pra di Mezzo, situata a 1490 metri di altitudine sull’Alpe di Campogrosso, in Vallarsa, è un luogo autentico e genuino lontano dai grandi flussi turistici. Si può raggiungere con una semplice passeggiata di tre quarti d’ora minuti dal passo Pian delle Fugazze (40 minuti d’auto da Rovereto) anche con passeggino, perchè la strada è asfaltata e inibita al traffico delle macchine (si accede solo con permesso). Qui si possono acquistare i loro prodotti, coccolare le mucche e godere dello splendido panorama delle Piccole Dolomiti. La struttura è aperta solitamente da inizio giugno fino alla fine di settembre.

Naturale prosecuzione dell’azienda agricola di Vallarsa, a conduzione famigliare. La famiglia Iseppi, infatti da oltre 40 anni d’estate va in alpeggio, si prende cura delle mucche, lavora il latte e produce del buon formaggio. Da quattro anni anche Eleonora con il compagno e le figlie Celeste e Soraia lavorano in malga e portano avanti la tradizione. Realizzano diversi prodotti caseari con latte vaccino crudo come formaggio fresco, caciotte naturali, al peperoncino, aromatizzate, ricotta fresca o affumicata, yogurt e burro.

Malga Pra di Mezzo

E poi c’è il musso, un formaggio stagionato ideale da grattugiare, chiamato così perchè quando invecchia è talmente duro da ricordare la testa dell’asino. Qui producono anche gli affettati con i loro maiali: pancetta, speck e soppressa. Tutte queste bontà si possono acquistare presso il piccolo punto vendita oppure gustare a tavola. La malga prepara degli ottimi taglieri! Non c’è servizio di cucina calda.

Malga Pra di Mezzo: come arrivare

Dal passo Pian delle Fugazze, dove si può parcheggiare, ci si arriva a piedi in 45 minuti. La strada è asfaltata e percorribile anche con il passeggino. Dal passo inizialmente si seguono le indicazioni per il rifugio Campogrosso e al bivio si svolta a sinistra per malga Pra di Mezzo.

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: Pian delle Fugazze
  • ARRIVO: Malga Pra di Mezzo
  • ALTITUDINE: 1490 metri
  • DURATA: 40 minuti circa
  • DISLIVELLO: 300 metri circa
  • PASSEGGINO: si
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Pra di Mezzo | tel. 346.3101743 | aperta da giugno a settembre

Cosa fare in Vallarsa:

Vallarsa, Lupus in Fabula

Novità dell’estate 2024 nel Comune di Vallarsa il percorso tematico Lupus in Fabula, un anello di un’ora e mezza circa facilmente percorribile con i bambini. Con il passeggino da trekking si può effettuare il giro principale, mentre le deviazioni a metà percorso (recinto dei cervi e grotte) hanno fondo non agevole o pendenze brevi, ma significative.

Da Rovereto (circa 20 minuti in auto) si seguono le indicazioni per la frazione di Camposilvano, a 1000 metri di altitudine, dove c’è il parco giochi e la struttura adibita alle feste.

Sentiero Lupus in Fabula

Ad ogni modo il percorso è sempre fruibile seguendo le indicazioni e i pannelli su cui è narrata la storia di Pietro e del suo incontro con un lupo ferito.. per capire come si sviluppa la trama dovete andarlo a provare! Il primo tratto si snoda nel verde, anche con passaggi nel bosco, pianeggiante. 

Tappa dopo tappa si incontrano anche curiose installazioni. Guardate che bello questo paio di occhiali giganti! Se non ci fossero state le nuvole avremmo potuto ammirare le Piccole Dolomiti!

sentiero Lupus in Fabula

C’è poi un alveare tutto colorato, dove c’è una sedia per la meditazione: stando lì seduti in silenzio si può sentire il ronzio delle api, esperienza carina anche per i più piccoli.

Poco dopo sulla destra ecco la deviazione, che con una salita di una decina di minuti porta la recinto dei cervi, una decina di esemplari già nati in cattività che non possono essere reintrodotti nel bosco. Oltre la rete abbiamo visto cervi dalle lunga corna, ma anche qualche cucciolo con la mamma, sempre un’emozione! 

Poco sotto un punto panoramico in cui ammirare la valle, mentre tornando indietro la strada porta poi in una grotta, casa della foperta, una strega che fabbrica pozioni magiche ed è amica dei pipistrelli! 

sentiero Lupus in Fabula

Continuando la camminata si arriva in paese, dove ci sono scorci interessanti di vita rurale e dove continuano i pannelli con la narrazione della storia. In questa seconda parte del percorso non mancano le fontane, preziose per le giornate più calde. Il sentiero tematico finisce di nuovo al parco giochi, dove potete leggere come finisce la storia.

Lupus in Fabula: info utili

  • LUOGO: Vallarsa
  • PARTENZA: parco giochi di Camposilvano (giro ad anello)
  • ALTITUDINE: 1000 metri
  • DURATA: un’ora e mezza
  • DISLIVELLO: pianeggiante
  • PASSEGGINO: si lungo il percorso, no per la deviazione al recinto dei cervi
  • PUNTI DI RISTORO: nessuno lungo il percorso

Curiosità: nel libretto che può essere acquistato (5 euro) per portare con sé il ricordo della storia, è presente un piccolo dizionario con parole della lingua cimbra, che ha influenze nel dialetto locale, alcuni giochi per bambini e lo spazio per mettere la propria foto di questa giornata. E se siete fortunati, tra fine giugno e inizio luglio potrete trovare qui un fiore che non si trova in nessun altro posto che qui.

sentiero Lupus in Fabula

Cosa fare in Vallarsa:

Malga Fane e il sentiero del Latte

Malga Fane è unica nel suo genere in Alto Adige. Si tratta infatti di un villaggio alpino che si trova sopra il paese di Valles a 1.739 metri di altitudine: un’agglomerazione di baite, fienili, una piccola chiesa e tre rifugi: Gattererhütte,  Zingerlehütte – Rifugio Lechner Malga Fane e Kuttenhütte. I rifugi sono aperti indicativamente da metà maggio fino a fine ottobre. Si raggiunge attraverso il sentiero del latte e all’arrivo, ad attendervi, un paesaggio da fiaba.

Malga Fane

Malga Fane: come arrivare

Per arrivare a Malga Fane si prende l’autostrada per Bolzano, si esce a Bressanone e si seguono le indicazioni per Rio Pusteria prima e Valles poi. Superate tutta la val di Valles e in fondo troverete un ampio parcheggio dove lasciare la macchina. In bassa stagione, primavera ed autunno, si può arrivare con l’auto fino al parcheggio del villaggio alpino (circa 5 minuti a piedi). Da luglio a settembre la strada invece è chiusa al traffico dalle ore 9.00 alle 17.00. In questo periodo una navetta a pagamento permette di arrivare comodamente anche a chi ha bambini piccoli o cammina poco.

Malga Fane: il Sentiero del latte

Altrimenti potete prendere il sentiero a tema latte e pascoli, che in un’ora e mezza sale dal parcheggio fino a Malga Fane. Camminando in mezzo al bosco (alcuni brevi tratti si fanno lungo la strada), si incontrano tante postazioni per imparare, giocando, tantissime cose sul latte e sugli animali da pascolo. Siete in grado di aiutare mamma mucca a ritrovare il suo vitellino? O sapete distinguere una capra da una pecora ascoltando lo scampanellio delle loro campanelle?Malga Fane (44)

Si sale lungo la gola del Rio Valles attraversando un paesaggio che pare uscito da un libro illustrato. Dopo circa un’ora si arriva all’imbocco di malga Fane, qui è impossibile non fermarsi per qualche minuto a contemplare il paesaggio. Potrete quindi andare a visitare la chiesetta, scendere e giocare nel fiume, osservare quelle baite deliziose e fare un giretto nei dintorni.

Malga Fane: dove mangiare

Noi abbiamo mangiato a Malga Kuttn, con tanti piatti della tradizione sudtirolese. Per noi tris di canederli (ottimi) e il classico piatto uova, speck e patate. Direttamente nello spaccio del caseificio potrete acquistare yougurt e formaggi, ma anche marmellate e altri prodotti. Ci sono comunque quattro punti ristoro lì attorno, tutti buoni.

INFO UTILI:

  • LUOGO: Val di Valles
  • PARTENZA: parcheggio sopra il paese di Valles
  • ARRIVO: Malga Fane
  • ALTITUDINE: 1740 metri
  • DISTANZA: circa 3 chilometri
  • DURATA: un’ora e mezza (solo andata)
  • DISLIVELLO: circa 350 metri
  • PUNTI DI RISTORO
    Gatterhütte 📞
    347. 444 4959 | Zingerlehütte – Rifugio Lechner Malga Fane  📞0472.547172 –  340.4094045 | Kuttenhütte📞0472.547119

Cosa fare nei dintorni:

Rifugi in Val di Fassa da non perdere!

Ma quanti bei rifugi in Val di Fassa si possono raggiungere anche con i bambini?! Si sa che questa vallata è l’ideale per le famiglie soprattutto durante la bella stagione e tra le tante possibilità vi consigliamo di raggiungere un rifugio. Ci sono escursioni alla portata di tutti altre che necessitano di un buon allenamento. Ma vi assicuriamo che grazie alla nostra conoscenza di questi luoghi ed il continuo aggiornamento trascorrerete una giornata senza pensieri. Molti rifugi in Val di Fassa sono raggiungibili anche con i bambini. Scopriteli tutti con noi! Se siete alla ricerca di altri spunti leggete anche la nostra guida della Val di Fassa.

Rifugi in Val di Fassa con i bambini

Raggiungere un rifugio potrebbe essere un po’ impegnativo ma è un’esperienza meravigliosa da condividere anche con i più piccoli. Non preoccupatevi, non tutti i rifugi in Val di Fassa hanno molte ore di camminata e diversi metri di dislivello da percorrere. In ogni caso la scelta di fermarsi a dormire in queste strutture è l’ideale, permette di riposarsi, godersi il tramonto o l’alba in quota, e riprendere l’escursione di ritorno il giorno seguente. Se state valutando l’idea, potrebbe essere utile leggere questa guida: dormire in rifugio, cose da sapere.

Rifugio Vajolet – Catinaccio

Raggiungibile in un paio d’ore e 250 metri di dislivello partendo dalla stazione a monte della funivia da Vigo. Una volta arrivati in quota si percorre in circa un’ora il sentiero pianeggiante verso il Rifugio Gardeccia. Si prosegue per un’altra ora con una salita più impegnativa fino alla meta a 2243 metri. Possibilità di mangiare piatti tipici, senza glutine, vegani e di pernottare. Tutte le informazioni sul Rifugio Vajolet.

Rifugio Re Alberto – Catinaccio

Seguendo l’itinerario che conduce al Rifugio Vajolet (voce precedente), si prosegue per un’altra ora lungo il sentiero che si inerpica sulle rocce. Non adatto a chi soffre di vertigini, ha nei passaggi più impegnativi con un cordino di ferro. Non è necessaria l’attrezzatura da ferrata. Per arrivare alla meta a 2621 metri dalla stazione a monte della funivia da Vigo calcolate 3 ore abbondanti, per un dislivello totale di 600 metri. Possibilità di gustare piatti tipici e di pernottare. Tutte le informazioni sul Rifugio Re Alberto.

Rifugio Passo Principe – Catinaccio

Altro meraviglioso itinerario di circa tre ore e 600 metri di dislivello, con partenza dall’arrivo della funivia di Vigo. Seguite l’itinerario che porta al Rifugio Vajolet (voce precedente) e proseguite lungo l’ampio vallone che conduce alla meta a 2600 metri. Possibilità di mangiare piatti trentini e di pernottare. Tutte le informazioni sul Rifugio Passo Principe.

Rifugio Roda de Vael – Catinaccio

Dalla stazione a monte della funivia da Vigo scendete verso il Rifugio Negritella e proseguite quindi lungo il sentiero SAT 545. L’escursione è alla portata di tutti e ha una durata di un paio d’ore con 300 metri di dislivello. Possibilità di mangiare buoni piatti tipici e di pernottare. Tutte le informazioni sul Rifugio Roda de Vael.

Rifugio Santner

Si raggiunge percorrendo l’itinerario fino al Rifugio Re Alberto (voce precedente), proseguendo per un’altra mezz’ora e 100 metri di dislivello fino al Passo Santner a quota 2734 metri. Possibilità di pernottare e di gustare ottimi piatti della tradizione sudtirolese. Tutte le informazioni sul Rifugio Santner.

Rifugio Buffaure – Pozza di Fassa

Si raggiunge facilmente con la cabinovia da Pozza di Fassa. Arrivati in quota, a 2000 metri, il rifugio si trova nella conca del Buffaure (che riserva tante bellissime sorprese per le famiglie) vicino al grande labirinto. Possibilità di pernottare e di gustare piatti della tradizione semplici e genuini. Tutte le informazioni sul Rifugio Buffaure.

Baita Cuz – Pozza di Fassa

Si arriva rapidamente in quota con la cabinovia da Pozza di Fassa e dalla conca del Buffaure in circa 20 minuti (tutti in salita: quasi 200 metri di dislivello) si arriva alla meta. Ad accogliervi una grande scultura in legno a forma di aquila. Possibilità di pernottare e di ristorarsi con piatti della tradizione. Tutte le informazioni su Baita Cuz.

Rifugio Vallaccia – Val Monzoni

Struttura a quota 2275 metri, in cima alla Val Monzoni. Per accorciare l’escursione è consigliato prendere la navetta fino a Malga Monzoni e prosegueguire nel bosco. In un’ora circa, di buon passo, con 400 metri di dislivello, ecco il rifugio. Possibilità di mangiare gustosi piatti tipici e di pernottare. Tutte le informazioni sull’escursione al Rifugio Vallaccia.

uno dei rifugi in Val di Fassa

Rifugio Taramelli – Val Monzoni

Per arrivare a piedi al rifugio Taramelli partendo dal parcheggio a Pozza di Fassa servono circa 2 ore e mezza, in costante salita. Per accorciare l’escursione è consigliato prendere la navetta fino a Malga Monzoni, da qui impiegherete una mezz’ora abbondante per arrivare a destinazione. Possibilità di pernottare in camerata e di gustare prelibatezze preparate a mano. Maggiori dettagli sul Rifugio Taramelli.

Rifugio Micheluzzi – Val Duron

Il rifugio si raggiunge in circa un’ora e mezza con 400 metri di dislivello da Campitello. Il primo tratto è in salita e impegnativo, poi il sentiero prosegue pressochè pianeggiante. Possibilità di pernottare e di assaggiare piatti tradizionali, abbondanti, semplici e genuini. Tutte le informazioni sul Rifugio Micheluzzi.

Rifugio Micheluzzi

Rifugio Salei – Passo Sella

Si arriva al rifugio a 2225 metri di quota con una comoda passeggiata di 15 minuti da Passo Sella. Qui troverete tappeti elastici con una vista unica, una piccola fattoria, diversi giochi per bambini e un laghetto. Possibilità di gustare piatti tipici altoatesini rivisti in chiave moderna e di pernottamento. Tutte le informazioni sul Rifugio Salei.

Rifugio Boè – Passo Pordoi

Da Passo Pordoi (2240 metri) si prende la funivia che porta a quasi tremila metri sul Sass Pordoi. Si scende quindi fino alla forcella e si prosegue per un’ora circa fino al Rifugio Boè (2873 metri, in cima alla Val di Mesdi). Possibilità di pernottare e di mangiare piatti della tradizione. Tutte le informazioni sul Rifugio Boè.

Capanna Piz Fassa

Rifugio incantevole, posizionato proprio sulla cima del Piz Boè (ben 3152 metri). Si raggiunge dall’arrivo della funivia Pordoi passando dal Rifugio Boè (voce precedente) in un’ora e mezza, tratti con cordino d’acciaio, oppure in un’ora per la via diretta (200 metri di dislivello). Possibilità di pernottare e di mangiare piatti della tradizione. Tutte le informazioni sul rifugio Capanna Piz Fassa.

Rifugio Ciampac

Da Alba di Canazei si prende la cabinovia che porta nella bellissima conca del Ciampac a 2100 metri. A poca distanza dalla stazione a monte si trova il Rifugio Ciampac dove potete gustare una cucina tipica di montagna. Per chi cerca una soluzione più veloce a disposizione un self service. La struttura dispone di 5 camere con vista sulle Dolomiti. Tutte le informazioni sul Rifugio Ciampac.

Rifugio Tobià – Ciampac

Il rifugio si trova nell’ampia conca del Ciampac, facilmente raggiungibile da Alba di Canazei in cabinovia. Qui si possono gustare canederli, gnocchi di polenta, grigliate miste di carne, stinco, capriolo, goulash, crauti, salsiccia, lasagne e piatti originali. E se decidete di fermarvi per la notte, il rifugio dispone di confortevoli camere ristrutturate in stile alpino. Maggiori informazioni sul Rifugio Tobià.

Rifugio Passo Selle – San Pellegrino

Dal parcheggio del Passo San Pellegrino si prende la seggiovia Costabella, che in una decina di minuti porta a quota 2282 metri. Da qui in 45 minuti di cammino su sentiero piuttosto comodo, con alcuni strappi arriverete al Rifugio Passo delle Selle (quota 2530 metri). Possibilità di pernottare e di gustare piatti tipici della tradizione ladina, panini caldi e anche ottimi dolci. Maggiori informazioni sull’escursione al Rifugio Passo Selle.

Rifugio Fuciade – Passo San Pellegrino

Passeggiata adatta a tutti, che in circa un’ora su strada forestale, partendo da Passo San Pellegrino, percorribile anche con il passeggino da trekking conduce alla meta a quasi 2000 metri di quota. Possibilità di gustare piatti di montagna gourmet e di pernottare. Tutte le informazioni sul Rifugio Fuciade.

Rifugi in Val di Fassa: cosa fare nei dintorni

Malga Pontara a Passo Redebus

Ha riaperto Malga Pontara con una nuova gestione dopo alcuni anni di chiusura! Partendo da Passo Redebus si raggiunge in circa un’ora di camminata e 200 metri di dislivello su sentiero in costante salita. Assolutamente fattibile anche con i bambini. L’itinerario non è percorribile con il passeggino sia per il fondo irregolare che per alcuni tratti molto stretti. Nella stagione calda è sconsigliato percorrerlo nelle ore centrali in quanto la parte iniziale è completamente esposta al sole. All’arrivo, a 1630 metri di altitudine, la struttura propone piatti della tradizione e una bella zona esterna con sdraio e altalene.

Come arrivare a Malga Pontara

La malga si trova tra l’Altopiano di Pinè e la Valle dei Mocheni, vi consigliamo di salire da Bedollo e seguire le indicazioni per Passo Redebus. Appena superata l’area archeologica di Acqua Fredda, sulla destra trovate un ampio parcheggio sterrato dove potete lasciare la macchina. Proprio di fronte parte il sentiero 443 bis. Il cartello indica quaranta minuti per raggiungere la meta, con i bambini calcolate tranquillamente poco più di un’ora. Il percorso è sempre ben segnalato, difficile sbagliarsi!

malga Pontara

Dopo un primo tratto su strada comoda e in leggera salita si raggiunge Malga Regnana (struttura chiusa) dove trovate una fontana utile per rinfrescarsi e ricaricare le borracce. Da qui il sentiero si restringe finchè non si entra nel bosco. Ai più piccoli piacerà molto attraversare i ruscelli saltando di sasso in sasso, ma anche raccogliere e gustare lamponi e fragoline di bosco.

Superato il primo tratto nel bosco, non fatevi ingannare dal cartello che trovate in cima alla salita: la freccia sembra indicare la strada che scende in realtà proseguite dritti lungo il sentiero che sale. Poco più avanti troverete la conferma che siete nel posto giusto, in nemmeno 10 minuti sarete a destinazione. Appena usciti dal bosco ecco che si intravvede il tetto di malga Pontara.

Malga Pontara

La struttura è un ottimo punto di partenza per altre escursioni di ogni difficoltà e dispone di 25 posti letti suddivisi in camerata. Per gli ospiti esterni offre servizio bar e ristoro con pochi ma buoni piatti della tradizione trentina come canederli di ortiche, spatzle, polenta con formaggio fuso, crauti e luganega, patatine fritte e panini. Non mancano gelato, strudel e torta di ricotta. Le porzioni sono abbondanti e i prezzi nella norma.

Circa una ventina di tavoli tra interno ed esterno, consigliato prenotare soprattutto nei weekend o nelle giornate di tempo incerto. All’esterno due altalene-amaca, sdraio e lettini per rilassarsi al sole e riprendere le energie prima di rientrare. Per tornare alla macchina si percorre la stessa strada dell’andata in quarantacinque minuti.

Malga Pontara: info utili

  • LUOGO: Altopiano di Pinè
  • PARTENZA: Passo del Redebus
  • ARRIVO: malga Pontara
  • ALTITUDINE: 1630 metri
  • DURATA: un’ora circa (solo andata)
  • DISLIVELLO: 200 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Pontara | tel. 328.6558359 | nel periodo estivo aperta tutti i giorni

Cosa fare nei dintorni: