Author - Andrea

Pescare in Trentino, un’esperienza indimenticabile!

Se i tuoi bambini sono innamorati della pesca o semplicemente vogliono provare questo meraviglioso sport a contatto con la natura, il Trentino dei Bambini ha una bellissima idea che fa per voi!
Il nostro amico Simone vi aspetta per farvi conoscere e scoprire la pesca in Trentino: fiumi, torrenti spumeggianti con acque cristalline e laghi faranno da cornice alle vostre avventure in questi luoghi incantati. Una bellissima occasione per i vostri bambini e, perché no, un’esperienza da condividere con il loro papà.

<strong>SPECIALE CORSO DI PESCA PER BAMBINI</strong>

Dal 5 luglio 2020. Corso per piccoli Sampei (massimo 3 partecipanti), strutturato in 5 lezioni al prezzo di 30,00 € a lezione (comprensivo di tutte le attrezzature ed esche).

Totale corso 150 € a bambino, età minima 8 anni. Il primo corso della durata di 5 mezze giornate si terrà in maggio, le date verranno fissate in accordo con i partecipanti, raggiunto il numero di 3 partecipanti le iscrizioni saranno tenute aperte per il corso seguente. I corsi verranno organizzati ogni mese da maggio a settembre. 

Per maggiori informazioni potete contattare il numero 📞 388 3458616 cell e whatsapp o scrivere una mail all’indirizzo 📧 info@pescatrentino.it.

Noi abbiamo provato questa bellissima esperienza la scorsa estate… scoprite se siamo diventati dei piccoli Sampei! 😉

Trote, salmerini, lucci, persici…  sono alcune specie di pesci delle nostre acque che possono essere insidiate con successo se accompagnati da un’esperta guida locale, che saprà insegnare ai vostri piccoli come avvicinarsi a questo sport.

Dalle lezioni base per i principianti alle uscite più “selvagge” per chi è già un promettente pescatore, tutti possono provare la pesca!

L’itinerario e la giornata verrà concordato con voi in base alle vostre capacità ed alla stagione, mentre tutte le attrezzature ed esche verranno messe a disposizione gratuitamente.

Per chi non ha mai pescato verranno proposte uscite di mezza giornata o giornata intera e, su richiesta, anche corsi articolati su più lezioni personalizzabili.

Per maggiori informazioni potete contattare il numero 📞 388 3458616 cell e whatsapp o scrivere una mail all’indirizzo 📧 info@pescatrentino.it.

Tra i pascoli di Malga Susine

Il percorso parte dalla piazza di Polsa su strada sterrata, dopo 300 metri in leggera discesa c’è una deviazione a sinistra segnalata da un cartello e si imbocca un sentiero che sale nel bosco e sbuca 100 metri più in alto su strada sterrata che porta fino a Malga Susine dopo 1 km, dove potrete ammirare gli animali della fattoria. L’itinerario è adatto anche ai passeggini da trekking con ruote grandi. Tempo di percorrenza circa 30 minuti.

Malga Susine, aperta tutto l’anno e completamente circondata dai pascoli verdeggianti di Brentonico, dispone di un agriturismo dove poter gustare formaggi, salumi e piatti tipici della tradizione trentina (cell. 348 4756823), uno spaccio (per la vendita di salumi e formaggi di produzione propria, cell. 335 6280418), un caseificio visitabile ed una fattoria con tantissimi animali, che da sempre sono la gioia di grandi e piccini.

Info: APT Rovereto e Vallagarina
tel. 0464 395149
brentonico@visitrovereto.it

Cascate di Vallesinella, spettacolo di ghiaccio!

Tra le cascate più affascinanti da ammirare in inverno in Trentino ci sono sicuramente quelle di Vallesinella a Madonna di Campiglio. Noi l’abbiamo raggiunte attraverso un’escursione di un paio d’ore, ma con i bambini piccoli mettete in preventivo almeno una mezz’oretta in più.

La partenza è in località Prà della Casa, raggiungibile seguendo le indicazioni dal paese di Sant’Antonio di Mavignola che si trova tra Pinzolo e Madonna di Campiglio. Dalla sbarra posizionata in fondo alla strada e ben visibile si raggiunge la meta in un’ora e mezza circa, attenzione che con la neve fresca non è sempre battuta, ma in questo periodo non ci dovrebbero essere problemi. S’inizia con una salita leggera sempre nel bosco fino ad arrivare a Malga Brenta Bassa (1265 metri di altitudine), da qui il panorama che si presenta di fronte ai vostri occhi è davvero incantevole, vi troverete infatti al cospetto del massiccio delle Dolomiti di Brenta.

Si prosegue seguendo le indicazioni a sinistra della malga e continuando a salire nel bosco fino al Rifugio Le Cascate (aperto solo durante il periodo estivo). Proprio dal rifugio potrete ammirare lo spettacolo delle cascate ghiacciate.

Con un po’ di attenzione (consigliamo i ramponcini) per il ghiaccio riuscirete ad infilarvi proprio dietro le cascate, per una sensazione unica.
Si ritorna chiudendo il giro ad anello in circa 40 minuti di discesa, seguendo le indicazioni per Prà della Casa e passando da Malga Fratte, dove potete godervi l’ultimo splendido scorcio sulle Dolomiti di Brenta prima del rientro.

Per scoprire altre belle escursioni ed esperienze invernali a Madonna di Campiglio e dintorni, CLICCA QUI!


Dalle caprette a Malga Streva in Vallarsa

Gestita con impegno e passione da Patrizia e Maurizio, Malga Streva si trova in Vallarsa: il cuore delle piccole Dolomiti. Aperta tutto l’anno questa malga ospita oltre 100 esemplari di capre di razza camosciata e nel vicino caseificio viene realizzata una vera e propria linea di formaggi che conta tipologie tutte prodotte a partire da latte crudo e secondo tradizionali tecniche di trasformazione.
malga-streva-iltrentinodeibambini

La malga è raggiungibile in circa un’ora di macchina da Trento e offre, oltre a dei deliziosi taglieri con formaggi di capra, un’occasione per le famiglie amanti delle passeggiate di scoprire questo territorio grazie al il Sentiero Natura del Losco e il sentiero di Nonno Fò, oltre ad escursioni più impegnative.
malga-strava

Per info:
Malga Streva di Patrizia Dal Zotto
📞 389 158 6005
📧 malgastreva@gmail.com

Malga Spora

*Aperta durante il periodo dell’alpeggio, da giugno a settembre
per info: 3392787980*

La Malga Spora è una delle pochissime malghe non raggiungibile con gli automezzi.  Si trova in una magnifica posizione nella piana ai piedi del gruppo Altissimo Gallino e della Crosara del Fibion e ricopre una posizione centrale rispetto all’itinerario che collega  il Rifugio Graffer con Andalo.  L’itinerario meno faticoso per raggiungere la malga parte da Andalo (precisamente dal Maso Pegorar) e prosegue lungo il sentiero 301 con un dislivello di 800 m e un tempo di percorrenza di circa 3 ore.

Nel periodo estivo nell’alpeggio che circonda la malga potete trovare diverse mucche da latte e a giorni alternati si può assistere alla produzione del formaggio e del burro con metodi tradizionali. Aperta da giugno a settembre la malga offre un servizio di ristorazione con piatti freddi durante il giorno, cucina calda (cena e colazione) solo per chi pernotta. E’ infatti disponibile il bivacco, con 2 camerate con 22 posti letto dotati di materassi ma senza coperte.

Prevenzione e cura dei bambini alle Terme di Pejo

Le Terme di Pejo, con le loro tre diverse sorgenti minerali (Antica Fonte, Nuova Fonte e Fonte Alpina) sono ideali in estate per prevenire nei bambini che durante l’inverno soffrono spesso di affezioni legate alle vie aree come mal di gola, tosse, raffreddore e bronchiti l’insorgenza di queste patologie. Emanuele Clo, medico delle Terme, ne sottolinea infatti l’efficacia: “Si rivelano molto utili soprattutto in assenza di infezioni in atto – spiega Clo – quando dunque il bambino è sano e laddove non ci siano cure antibiotiche o trattamenti farmacologici in corso. La tarda primavera e l’estate sono il momento migliore per prepararsi all’inverno ed affrontarlo al meglio. Particolarità delle nostre acque termali è il loro utilizzo anche nel trattamento di pazienti asmatici. Le acque di Pejo, a differenza degli stabilimenti che utilizzano altre tipologie, hanno un basso rischio di riacutizzazione durante il trattamento. Un’ottima soluzione quindi per chi cerca sollievo da questo tipo di patologie”.  

Tra l’altro alle terme di Pejo ci sono due tipi di tecnologie che facilitano le cure dei nostri piccoli pazienti asmatici: l’aerosol ionico (indicato nella rinite allergica, nelle sindrome rinobronchiale, nella bronchite cronica e in quella asmatica) e l’aerosol sonico, che tratta i problemi alle orecchie come le otiti croniche, ma anche le riniti e le sinusiti e le patologie allergiche in generale, che si manifestano nel periodo primaverile. Le docce nasali micronizzate sono un altro valido strumento che permette di trattare le riniti allergiche e le rinosinusiti.

Per avere dei risultati definitivi secondo l’esperto dello stabilimento sono necessari almeno tre anni di cure, con cicli di dodici giorni consecutivi, almeno due volte l’anno. Per mantenere i benefici ottenuti è comunque importante continuare le cure. I bambini vengono sottoposti giornalmente a trattamenti che durano circa 10 minuti ciascuno e poi sono liberi di godere assieme a tutta la famiglia delle bellezze naturali della Val di Pejo, con le sue passeggiate e un ambiente naturale incontaminato. 

Il Servizio sanitario nazionale dispensa delle convenzioni particolarmente vantaggiose (massimo 55 euro per l’intero ciclo di cura; solo 3,10 euro se di età inferiore ai 6 anni con reddito familiare complessivo fino a € 36.151,9,) per quanto riguarda i trattamenti standard come le inalazioni e l’aerosol. Per chi soffre di riniti e sinusiti e vuole completare le cure  è consigliato anche l’utilizzo delle docce nasali micronizzate.

Maggiori info: www.termepejo.it

Passeggiando tra “Il respiro degli alberi”

Ecco una proposta che farà felici i genitori alla ricerca di una semplice passeggiata, con una splendida vista una volta raggiunta la meta. Siamo a Lavarone dove ci aspetta il sentiero tematico “Il respiro degli alberi”, un percorso di arte contemporanea nel bosco: una sorta di Artesella, che ha come elemento conduttore delle singole opere l’albero elemento di vita.

Si parte più precisamente dalla frazione di Lanzino (indicazioni sulla curva al limitare del gruppo di case, direzione Folgaria). Sono due chilometri e mezzo su una strada forestale in leggerissima salita (cento metri di dislivello). Al momento c’è sufficiente neve per tirare anche la slitta o il bob.

Osservando le varie opere ci siamo divertiti a trovare i titoli che avevano dato gli artisti  alle varie opere… un bello sforzo di immaginazione anche per i più piccoli!

Attorno solo silenzio e quiete, e la Vigolana a fare da vedetta. L’opera vincitrice per noi? Assolutamente “Virtuosa natura” di Aldo Pallaro. Quelli che per lui sono funghi per me son rose, ma poco importa. Peccato che un paio di opere siano state leggermente rovinate dal maltempo di fine ottobre, ma speriamo si possano risistemare.


Tra un’opera e l’altra potrete ammirare anche qualche bello scorcio sulle Dolomiti di Brenta e il paesino di Centa San Niccolò in basso.

Cammina, cammina (45 minuti, un’oretta a farla lunga) e siamo arrivati al Belvedere e non so che dire ma vedere dall’alto un lago per me è sempre un’emozione. E il lago di Caldonazzo non fa eccezione.
Il respiro degli alberi6Si torna indietro sullo stesso percorso, dopodiché il mio consiglio è di fermarvi a mangiare al Ristorante Caminetto, poco distante in località Bertoldi (0464 783214). E’ vero che è un albergo, ma entrate e non ve ne pentirete. Per finire la giornata in allegria non vi resta che attraversare la strada ed andare al Neveland (chiuso purtroppo in questo periodo), la pista per i gommoni e la slittinovia.

Malga Mondifrà, bellezza e bontà


Una passeggiata molto carina da fare in inverno nella zona di Madonna di Campiglio è sicuramente quella che porta a Malga Mondifrà. Ci si arriva facilmente dal parcheggio del Grosté (info costi, QUI), a Passo Campo Carlo Magno. La partenza si trova direttamente nel piazzale, dal lato opposto agli impianti.

Si tiene la destra e prima si procede in leggera salita, costeggiando le piste da sci e il bosco, dopodiché c’è un saliscendi piacevole, perfetto per trascinare i bimbi piccoli sul bob o la slitta.

Sono circa due chilometri di saliscendi, fattibili in una quarantina di minuti abbondante (dipende dalle condizioni della neve, a meno che non ci sia neve fresca la strada è sempre ben battuta). Passerete accanto alle piste da fondo e poi ecco l’ultima piccola salita finale.

Un’alternativa molto piacevole è quella di utilizzare la proposta di trasporto di Malga Mondifrà sulla motoslitta o gatto delle nevi per la cena in malga.

Un’esperienza sempre molto divertente per i grandi e i piccoli! La struttura offre piatti tipici della tradizione trentina: taglieri di formaggi e salumi, polenta e spezzatino, salsiccia e funghi e così via. Degni di nota anche i dolci fatti in casa, dallo strudel alla panna cotta al tiramisù, anche se le recensioni ultimamente non sono molto positive.
Insomma, un bel posto da visitare di giorno facendo una facile passeggiate e sicuramente un’esperienza speciale da provare la sera, con trasporto in motoslitta o gatto delle nevi.

Info apertura:
la malga in questo periodo è aperta tutti i giorni, per prenotare o maggiori informazioni 📞 338 1344386

Per scoprire altre belle escursioni ed esperienze invernali a Madonna di Campiglio e dintorni, CLICCA QUI!

Alla Cascata del Lupo: sentiero avventuroso!

Sull’Altopiano di Piné, vicino al Lago delle Piazze, abbiamo esplorato per voi uno splendido angolo di Trentino, uno di quei posti un po’ magici: un bosco proprio dietro un abitato dove in poco tempo si raggiunge una  splendida cascata; la cascata del Lupo!
Lasciate la macchina nell’ampio parcheggio proprio dietro la chiesa di Piazze (per raggiungerla provenendo da Piné, svoltate a sinistra poco prima di arrivare all’Albergo Miramonti, è una curva praticamente a U quindi non potete sbagliare, da li in un paio di minuti raggiungerete la chiesa), e seguite il sentiero che parte proprio nei pressi dell’isola ecologica.

Si tratta di un sentiero per veri avventurieri, una discesa fatta di scale di roccia e gradinate disegnate dalle radici degli alberi, un pendio piuttosto impegnativo ma breve (circa 20 minuti per arrivare alla cascata) che però saprà entusiasmare i piccoli esploratori! Insomma…bellissimo, ma da percorrere con molta attenzione soprattutto in discesa e con i bambini piccoli, ed ovviamente un po’ faticoso nella risalita.

Il percorso, come detto, non è molto lungo, mettete in preventivo un paio di orette, tra andata, ritorno e sosta alla cascata, se invece volete fare un’escursione che vi occupi tutta la giornata potete continuare, come segnalato, e raggiungere le splendide Piramidi di Segonzano (1 ora e 50 minuti), dove potete trovare aperto, durante il periodo estivo il ristobar chiosco alle Piramidi.

Altro punto di accesso alla cascata:
In alternativa soprattutto con bambini piccoli e se volete evitare la ripida discesa, e di conseguenza la faticosa seppur breve salita, vi consigliamo di partire da Segonzano. Nel dettaglio, se arrivate da Cembra una volta giunti a Faver, seguite le indicazioni per Segonzano superate l’abitato fino ad arrivare al ristobar chiosco alle Piramidi, e pochi metri dopo svoltate a sinistra prendendo un strada asfaltata e in cinque minuti raggiungerete un piccolo parcheggio dove potete lasciare la macchina. Da li in un quarto d’ora si raggiunge la Cascata del Lupo.

La fatica verrà di sicuro ripagata con un bellissimo spettacolo. Le immagini parlano da sole: la potenza e la forza di una cascata ammalia piccoli e grandi; il colore verde  dei muschi sulle pareti rocciose, poi, sono di un’intensità incredibile.
cascata lupo 5Un posto incantevole che merita una visita in qualsiasi stagione, con particolare attenzione in inverno, soprattutto per il problema ghiaccio.  In assenza della neve, ma con le basse temperature, guardate che spettacolo diventano le cascate (foto di Giorgio Da Teai – Gruppo Fotoamatori Segonzano). Sculture per mano di acqua e natura che lasceranno a bocca aperta i bambini! Con la presenza di neve invece, vista la ripidità del percorso e la formazione di ghiaccio, sono indispensabili i ramponcini, quindi sconsigliamo l’escursione con i bambini piccoli.

E voi, lo conoscete già questo splendido angolo di Trentino?

Che panorama dal Belvedere a Lavarone!

Gita invernale sull’altopiano di Lavarone: dopo aver raggiunto la frazione Bertoldi, ci siamo diretti al piccolo abitato di Slaghenaufi dove si lascia la macchina nel primo parcheggio sulla destra.


Da qui parte un sentiero che conduce alla Baita Belem e al punto panoramico del Belvedere. La strada forestale è comoda e il dislivello contenuto, vi consigliamo vista la neve che può coprire alcune tabelle e segnali, di seguire sempre le indicazioni per monte Cimone e tenervi sulla strada principale.
lavarone-iltrentinodeibambini
Se avete un bob potrebbe essere una bella idea portarlo con voi e utilizzarlo nei tratti più in pendenza. In circa un’oretta si arriva a Baita Belem e da qui si raggiunge il Belvedere in circa 10 minuti.
baita-belem-lavarone
Quest’ultimo tratto è il più impegnativo ed esposto, per questo motivo vi consigliamo di tenere i bambini per mano. Una volta raggiunto il punto panoramico il paesaggio che vi aspetta è incantevole spaziando dal monte Bondone, al Lagorai, e nel fondovalle la fanno da padroni il lago di Levico e Caldonazzo.
belvedere-lavarone-valsugana

Durante il ritorno abbiamo optato per un pranzetto allo chalet Tana Incantata che si trova direttamente sulle piste da sci ed è facilmente raggiungibile con una deviazione di circa un quarto d’ora (ben segnalata). Il locale è molto bello ed accogliente e si possono trovare i piatti tipici della cucina trentina. Noi abbiamo scelto degli strangolapreti con la fonduta di formaggio Vezzena e del “tonco de pontesel” con polenta di patate e classica, tutto ottimo! Unico suggerimento, nel weekend evitate le ore di punta, essendo sulle piste lo chalet è molto affollato. Da qui in circa 25 minuti si raggiunge tranquillamente la macchina.
tanaincantata-lavarone-iltrentinodeibambiniScendendo verso la fraz. Bertoldi, se i bambini hanno ancora energie, non perdete l’occasione di provare la discesa coi gommoni e la slittinovia del Baby Park Neveland.