Author - Alessandra

Ursus family rafting: solo per coraggiosi!

L’idea di provare il rafting vi ha sempre stuzzicato ma avete paura che sia un’esperienza troppo estrema, specie se si vogliono coinvolgere anche i bambini? Noi ormai ne abbiamo provati parecchi e possiamo rassicurarvi: se fatto con professionisti e prestando attenzione al briefing iniziale è un’esperienza assolutamente alla portata di tutti (diciamo al di sopra dei 6-7 anni).  Ciò che serve, naturalmente, è un po’ di coraggio e di intraprendenza, soprattutto alla prima esperienza.

Una volta presa la decisione potete affidarvi ad occhi chiusi al team di Ursus Adventures, che ha la propria sede principale ad Ossana, in Val di Sole.

Ursus Family rafting a Ossana

La sede principale di Ursus, costruita secondo canoni di ecostenibilità e a basso impatto ambientale, si trova proprio ai piedi del  castello di San Michele di Ossana. Dotata di ampio parcheggio, qui troverete anche un bicigrill dove volendo potrete fermarvi prima o dopo la vostra esperienza (oltre al rafting si possono provare altri sport, dal tiro con l’arco, al parapendio, al canyoning, dalle escape adventures alla MTB e altro ancora). Vicino all’ufficio ci sono poi gli spogliatoi, con le cassette di sicurezza dove poter deporre portafogli e cellulari.

Prepararsi all’Ursus family rafting

La prima cosa che farete quando la vostra guida vi chiamerà all’appello sarà innanzitutto ascoltarla attentamente, poi ritirare muta, giacca impermeabile e caschetto e recarvi negli spogliatoi per vestirvi. Ricordate che non si può fare rafting scalzi e che le scarpe si bagneranno completamente, quindi scegliete qualcosa di adatto (vanno bene scarpe da ginnastica o anche le scarpette da scoglio).

Briefing iniziale

Una volta pronti vi faranno spostare nel prato retrostante, vicino al laghetto, dove vi verranno illustrate tutte le norme di sicurezza (un po’ come quando si sale a bordo di un aereo). Non fatevi suggestionare troppo dagli scenari che vi verranno prospettati: fortunatamente è tanto difficile che un gommone “da turismo” si ribalti quanto che un aereo precipiti!

Si parte per l’Ursus Family Rafting

A questo punto foto ricordo e poi subito si scende nel Noce, pagaia alla mano! La pagaia è uno strumento molto importante in questo sport ma anche pericoloso se non lo si usa e lo si impugna adeguatamente.

Una delle prime cose che capirete una volta in acqua è che le persone a bordo del gommone sono una squadra che deve lavorare congiuntamente seguendo le indicazioni della guida, che funge un po’ da direttore d’orchestra della situazione.

Le guide di Ursus sono tutti dei professionisti con grandissima esperienza. La maggior parte di loro provengono dal Sud America, terra morfologicamente simile al Trentino, dove non mancano vette da scalare, ghiacciai e fiumi impetuosi. Thomas, la simpatica guida che era sul raft con noi, ci ha raccontato, ad esempio della sua passione per la canoa e di come tra le sue imprese ci sia l’essersi buttato più volte da una cascata alta più di 30 metri! Figuratevi che passeggiata dev’essere per uno come lui accompagnare delle famiglie in “gita” sul Noce!

Ad ogni modo noi abbiamo sempre seguito le sue indicazioni, per andare sul sicuro! pagaiando a destra e a sinistra, avanti e indietro, abbiamo superato rapide, cascatelle, secche e ponti, all’inizio un po’ infreddoliti  (la giornata era grigia) ma poi il divertimento e l’adrenalina hanno preso il sopravvento e siamo anche riusciti a trovare il giusto affiatamento per governare il gommone.

Ursus Family Rafting: caratteristiche

La discesa family è lunga una decina di chilometri e si completa in circa un’ora di navigazione: per i minori di 14 anni è previsto un trasbordo obbligatorio lungo il tratto tecnicamente più impegnativo: gli adulti invece rimangono sul gommone ad affrontare anche le rapide di tipo 4! Comunque sia, giunti al termine vi ritroverete dispiaciuti che l’esperienza si sia conclusa così in fretta.

Si caricano quindi i gommoni sul rimorchio e si torna al quartier generale con il pullmino.

Una volta giunti a destinazione sarà tempo di sciacquare le mute, cambiarsi e potrete anche ritirare (a pagamento) foto e video dell’esperienza: un bellissimo ricordo!

Noi e i nostri compagni di avventura ci siamo divertiti moltissimo, nonostante le perplessità iniziali sul meteo (ovviamente il sole è spuntato appena abbiamo rimesso i piedi a terra!!).

Info e contatti

L’Ursus Family Rafting viene proposto anche tra le attività promosse da APT Val di Sole come WOW Experience. Puoi prenotare direttamente online QUI. Ricorda di farti timbrare la mappa: con due experience hai diritto al gadget.

Per informazioni:

Ursus Adventures
Via di Sotto Pila, 6  – 38026 Ossana (TN)
Telefono : 0463 636175
Cellulare: 334 8468540
Email: info@ursusadventures.it
web: www.ursusadventures.it

Cosa fare nei dintorni di Ossana

Vuoi scoprire cos’altro fare in Val di Sole in estate? Controlla la nostra mini-guida: Cosa fare in Val di Sole in estate 

Trekking con asini a Malga Zanga

Malga Zanga è circondata da prati e boschi

Il prato antistante Malga Zanga

Malga Zanga si trova a 1100 metri di altitudine, in una conca circondata da boschi di faggio, larice ed abete. Quassù la vista spazia verso il lago di Garda e le montagne circostanti. La cosa che più ci ha colpiti è però senza dubbio il meraviglioso silenzio che avvolge questo magico luogo. E che dire della possibilità di fare un bel trekking con asini a Malga Zanga? Non è forse un buon motivo per arrivare fin quassù?

Come arrivare a Malga Zanga

La malga è raggiungibile in auto:

  • da Arco in una ventina di minuti. Dalla frazione di Bolognano si prosegue attraversando la Loc. Gazzi, direzione Monte Velo. La strada è stretta in alcuni punti ma il fondo stradale e la segnaletica sono perfetti;
  • dalla Val di Gresta in circa 40 minuti da Rovereto (giunti all’abitato di Ronzo-Chienis si prende il bivio sulla sinistra per il Passo Santa Barbara, scendendo poi per un paio di tornanti nel bosco).

In entrambi i casi l’ultimo pezzettino di strada per la malga si imbocca vicino all’Agritur Torboli: qui diventa più strettina e gli ultimi metri si fanno su sterrato attraverso un bosco (si passa anche su un ponte che attraversa un ruscello molto suggestivo).

Trekking con gli asinelli a Malga Zanga

Gli asini vengono spazzolati prima di partire per la passeggiata.

Trekking con asini a Malga Zanga – spazzoliamo l’asino

Il motivo della nostra visita era quello di provare il trekking con gli asinelli per il quale Malga Zanga è tanto famosa: gli asinelli di Roberto e Lojra sono infatti anche le superstar dei mercatini di Natale di Arco già da molti anni. Ritirati gli asinelli dal recinto, i bambini li hanno spazzolati e preparati per la sellatura. Abbiamo scoperto che gli asini sono molto legati ai loro amici e camminano preferibilmente in gruppo. Per questo motivo, oltre all’asino da montare ci è stato affidato anche un secondo asinello “da compagnia”.
Escluse le attività preparatorie, che vengono fatte in gruppo, l’escursione può essere poi svolta in completa autonomia: basterà seguire le indicazioni presenti sulla mappa che vi verrà consegnata.

Trekking con asini a Malga Zanga

Trekking con asini a Malga Zanga

Il percorso inizia tra abeti e alberi di nocciolo (dei cui rami gli asinelli sono estremamente golosi!), sul sentiero che congiunge la malga alla strada che passa sul retro: si riscende fino a Santa Barbara, dove, prima di imboccare il sentiero per il Monte Creino, si può sostare alla fontana per abbeverare gli animali.
Da qui si attraversa la strada e si seguono le indicazioni per il Monte Creino e le trincee. Noi ci eravamo già stati: leggi: Sul Monte Creino in Val di Gresta. La salita non è particolarmente dura e si procede con tranquillità. Il ritmo della passeggiata lo danno infatti gli asinelli, i quali si fermerebbero a mangiare molto più spesso di quanto vorremmo noi!

Da Malga Zanga agli orti della Val di Gresta

Lungo il percorso si incontrano le opere di CreinArte, installazioni realizzate dai bambini delle scuole locali

Le opere di CreinArte

Del resto basta guardarsi attorno (e che profumo!) per farsi venire l’acquolina in bocca. Broccoli, carote, patate… siamo circondati dai famosi orti della Val di Gresta. Giunti ad un bivio nel bosco si tiene la sinistra e si continua in salita, ammirando le opere di CreinArte. Si tratta di installazioni in materiali naturali realizzate dai bambini delle scuole locali: i più piccoli apprezzeranno particolarmente!

Le trincee del Creino

La prima tappa del nostro giro sono state le trincee della Grande Guerra. Dopo aver legato gli asinelli ad un albero siamo scesi a piedi per qualche decina di metri: le trincee (ben segnalate) includono sia i classici camminamenti che una grande struttura seminterrata, dalla quale è possibile ammirare la valle sottostante che si apre verso il Monte Altissimo ed il lago di Garda.

Mentre gli asini si riposavano all’ombra abbiamo scattato qualche foto nei pressi della croce che si trova poco più avanti, nel punto più panoramico del tragitto. Da qui, attraversando un piccolo versante erboso, ci siamo reimmessi sulla stradina asfaltata che passa in mezzo ai campi. E mentre Nerone e Angelina facevano zig zag per fare incetta di erba fresca, noi abbiamo approfittato per osservare i contadini impegnati nella raccolta delle patate.

La valle di Gresta è famosa per i suoi orti biologici: qui si coltivano le patate, ad esempio.

Orti di patate biologiche in Val di Gresta

La strada si ricongiunge con quella dell’andata nel punto dove in precedenza avevamo svoltato a sinistra seguendo per CreinArte. Da qui si fa quindi ritorno a malga Zanga percorrendo lo stesso tragitto. Riaffidati gli asinelli al loro padrone, li abbiamo ricompensati con del pane secco e qualche carezza. La fame si faceva sentire anche per noi, quindi… perché non approfittarne per assaggiare qualche piatto seduti ai tavoli all’aperto?

Mangiare a Malga Zanga

Nel menu di Malga Zanga troverete piatti sia della cucina trentina che umbra, preparati con ingredienti freschi (le verdure sono quelle locali, naturalmente!). Noi abbiamo assaggiato le tagliatelle, gli strangolapreti e i salumi, ma ci tenevamo a provare anche un piatto che rappresentasse lo spirito di questo luogo: sono arrivati così dei deliziosi canederlini di rapa rossa su fonduta di taleggio. Per concludere, qualche dolce: le torte quassù sono qualcosa di irresistibile… guardate qua che meraviglia!

Ottimi i dolci fatti in casa , a Malga Zanga

Dolci fatti in casa – Malga Zanga

Chiacchiere e relax

In queste ore Roberto ci ha raccontato tante cose sui suoi asinelli (che qui a Malga Zanga sono 15 ma hanno altri “fratelli” in Umbria, per arrivare in tutto a una settantina), su come siano nati i suoi progetti di trekking con gli asini e sul loro trasferimento ad Arco a seguito del terremoto de L’Aquila del 2016.

E mentre i bambini hanno la possibilità di giocare in sicurezza sui prati, prendersi cura degli asinelli (ma anche dei 3 lama!) e fare conoscenza con i gatti e i cani di casa, a fine giornata gli adulti possono rilassarsi sui pouf colorati e godersi anche il tramonto.

Malga Zanga è solitamente aperta fino ad inizio novembre, sia per le attività di trekking che per il ristorante. Per le opzioni di pernottamento e informazioni vedi  QUI

Info e contatti

Malga Zanga
tel.  320 172 3752
E-mail: info@malgazanga.com

Cosa fare nei dintorni di Malga Zanga

Ti sono piaciuti i nostri suggerimenti per questa giornata di trekking con asini a Malga Zanga? In zona puoi fare altre cose interessanti: scoprile qui

MUS LA: museo della cultura ladina

La cultura ladina si è sviluppata nel corso dei secoli in alcune valli tra le più remote del Trentino Alto Adige. Queste zone sono rimaste a lungo isolate per ragioni geografiche. Queste imponenti montagne in passato non erano agevolmente valicabili. Il ladino quindi non è soltanto una lingua, ma una vera e propria cultura, tutt’oggi ben radicata nella popolazione locale. Siamo stati a San Martino in Badia, a visitare il MUS LA Museum Ladin, un luogo che apre gli occhi su un vero e proprio mondo a parte.

La sede del MUS LA: Ciastel De Tor

Un paio di tornanti sopra San Martino in Badia sorge il “Ciastel de Tor”, oggi sede del MUS LA, il museo della cultura ladina. Quello che il visitatore compie al suo interno è un vero e proprio viaggio nella cultura e nella storia delle popolazioni della Val Badia. Il castello sorge proprio in uno dei punti dove videro la luce i primi villaggi preistorici.

Come arrivare al MUS LA

Per arrivare al museo si percorre la statale della Val Badia. Una volta giunti all’altezza di San Martino non sarà difficile individuare il castello, in posizione dominante sui prati che sovrastano l’abitato. Il parcheggio interrato si trova a pochi passi anche dallo SMACH: val dl’Ert, una galleria di arte contemporanea a cielo aperto della quale vi abbiamo già parlato.

Dentro il MUS LA

Parcheggiata l’auto si raggiunge a piedi il cortile dove, all’interno di un moderno blocco, è situato l’ingresso del museo. Gli spazi della biglietteria sono luminosi e piacevoli. Vi trovano posto anche un angolo bambini, una caffetteria con tavolini anche esterni (e vista sul Sasso della Croce) e un piccolo shop. Al piano inferiore un’ulteriore sala dedicata alle mostre temporanee. Nel biglietto di ingresso sono comprese le audioguide, che si attivano automaticamente lungo il percorso. Comode ma un po’ faticoso seguire contemporaneamente audioguida, leggere la pannellistica e tentare di captare il senso dei discorsi in ladino audiodiffusi! Ad ogni modo sono certamente un servizio in più, quindi benvenga!

All'ingresso del MUS LA Ciastel de Tor si trova subito uno spazio dedicato ai bambini
Spazio bimbi al MUS LA

Le sale espositive

Come dicevamo, il museo è ospitato all’interno del castello medievale. Da un lato si racconta l’evoluzione degli insediamenti rurali, dalla preistoria fino ad arrivare al sistema socio-politico delle viles, una sorta di piccolo villaggio famigliare dove la vita ruotava tutta attorno alle attività contadine. Dall’altro si guarda più propriamente alla cultura ladina e ci racconta di stube rivestite in legno, dei piatti tipici della cucina contadina, delle usanze legate alle feste più importanti, dei lavori nei campi e nelle , dell’antica arte della filigrana, delle credenze popolari e delle leggende ladine (quelle del celebre regno di Fanes). Non mancano accenni alla religiosità, all’istruzione ed ai cambiamenti sociali ed economici portati dallo sviluppo del turismo .

Antico telaio esposto all'interno della stube in legno nel MUS LA
Il telaio nella stube

Arti e mestieri

Le parti che ci sono piaciute di più sono state quella relativa alle arti della filigrana e della lavorazione del legno, in particolare per la produzione dei giocattoli. I giocattoli spesso venivano realizzati presso il domicilio di chi li acquistava. Le bambole in legno erano quindi oggetti completamente personalizzati. Incredibile il profumo che il legno di cirmolo emana all’interno di queste stanze!

Una delle arti più antiche della cultura ladina in mostra al MUS LA si è sviluppata attorno alla produzione di giocattoli in legno
Sala dedicata all’arte della lavorazione dei giocattoli in legno

Dimenticavamo, non perdetevi la stanza dove è stata ricreata un’aula scolastica di inizio/metà ventunesimo secolo. I bambini osserveranno incuriositi, mentre i genitori (almeno quelli non più giovanissimi!) troveranno “pezzi dimenticati della loro infanzia”… La scuola ladina non era poi così diversa dalle altre! Infine dalla torre si potrà ammirare il fantastico panorama circostante.

Il giardino del MUS LA

Terminata la visita del castello fermatevi al fresco sulle panchine del giardino. Anche da qui si gode di una vista incredibile, e comunque il posto è molto rilassante. C’è anche un piccolo giardino didattico con piante aromatiche e fiori profumati.

Quanto dura la visita al MUS LA

Da fuori si può avere l’impressione che sia un museo piccolino, ma la visita accurata può durare oltre due ore. Coi bambini è assolutamente meglio snellire e concentrarsi sulle cose che catturano la loro attenzione.

Info, apertura e contatti

L’ingresso costa 8 euro (adulti), inoltre con i biglietti family pagano solo gli adulti (figli minori di 16 anni gratuiti). È possibile fare anche il biglietto combinato per visitare il Museo dell’Orso Ladino a San Cassiano: se avete tempo e bambini appassionati di dinosauri ed archeologia non potete perdervelo! Qui sono conservati i resti dell’enorme plantigrado preistorico ursus ladinicus, che un tempo popolava le montagne della Val Badia.

Aperto dalle 10.00 alle 18.00 (riposo il lunedì) dal 1 maggio a fine stagione estiva.

Appuntamenti per bambini

  • Ma che bel castello! | Laboratori di pittura per bambini dai 4 agli 8 anni | martedì 6,13,20 e 27 agosto 2024 dalle 10.00 alle 11.30 | costo: 5 euro | prenotaziuns@museumladin.it

MUS LA Museum Ladin Ciastel de Tor
Strada Tor 65 – 39030 San Martino in Badia
tel. 0474.524062 /0474.524020
info@museumladin.it
www.museumladin.it

Cosa vedere vicino al MUS LA Museum Ladin

A breve distanza dal MUS LA troverete:

  • SMACH, Val dl’Ert: la valle dell’arte
  • Spostandovi verso San Vigilio di Marebbe e salendo in quota il Piz de Plaies, perfetto per i bambini con animali, sentieri attrezzati con giochi e divertenti trampolini per saltare
  • In Val di Longiarù potrete intraprendere la bellissima escursione per Utia Ciampcios
  • Potete anche fare un giro a San Martino lungo il Tru de Vistles, un sentiero che purtroppo abbiamo trovato un po’ abbandonato, ma carino perché si trovano alcuni giochi, pannelli sulla flora e la fauna, il bel laghetto della pesca e si passa per il parco giochi di San Martino, che è veramente bello!

Valle del Chiese: estate coi bimbi

Se non vi siete mai regalati un giro da queste parti, la Valle del Chiese potrebbe stupirvi. Abbiamo raccolto tutte le cose imperdibili che troverete in questa zona situata all’estremo ovest del Trentino, al confine con la Lombardia. Non vi resta che leggere e… partire!

Lago d’Idro

Partendo dall’estremità sud della valle non potrete non rimanere incantati dal lago d’Idro: 12 chilometri di lunghezza, incastonato tra monti e boschi al confine tra Lombardia e Trentino ha acque interamente balneabili e dalla temperatura mite. Troverete numerose spiagge per trascorrere momenti di relax e divertimento. Noi vi consigliamo di provare anche il giro in battello. A noi era piaciuto moltissimo, leggete Lago d’Idro, piacevole scoperta.

Il lago d'Idro si trova all'estremità meridionale della Valle del Chiese

Lago d’Idro – biotopo

Castello di San Giovanni – Bondone

Le sponde trentine del lago d’Idro rappresentano anche il limite naturale della Valle del Chiese e per comprendere meglio queste informazioni geografiche, oltre che per godere di un panorama unico sulla vallata e sul lago, una visita al Castello di S. Giovanni  a Bondone, non può mancare. Aperto da fine maggio a inizio novembre, può essere visitato, su prenotazione, anche con una guida. Si arriva con una piacevole passeggiata di 20-30 minuti. Ad accogliervi un ponte levatoio, la torre di guardia, il panorama e le tante storie che lo hanno visto protagonista grazie alla sua posizione strategica.  Tutte le informazioni  Castello di Bondone: vista super.

Bondone e dintorni

Il paese di Bondone fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Cos’ha di unico questo posto, flagellato dalla peste in tempi passati e famoso per il carbone? Dovete venire a scoprirlo coi vostri occhi. Vi può venire in aiuto anche la app “A Smoky Tale“, grazie alla quale sarà possibile esplorare  in modo giocoso un territorio che riserva paesaggi  ancora incontaminati. Qui trovate maggiori informazioni: A Bondone con la app ” A Smoky Tale”

Il Sentiero dei Popi – Bondo

Bello anche il giretto lungo il Sentiero dei popi a Bondo, che si snoda tra affacci sulla forra, un ponte sospeso, varie zone pic nic e una passerella posta tra la roccia e il greto del fiume. Ve lo raccontiamo in Bondo-Breguzzo: il Sentiero dei Popi

Casa Marascalchi – Cimego

Piccola ma carinissima, situata nel bel centro storico di Cimego, il paese delle streghe, Casa Marascalchi è una vera chicca e permette di  immergersi rapidamente nella vita di un tempo. Si tratta di una casa museo, entrando nella quale, stanza dopo stanza, avrete quasi la sensazione di potervi trovare davanti gli abitanti. Qui spesso vengono organizzati interessanti laboratori a tema. Ci siamo stati anche noi, leggete Casa Marascalchi: viaggio nel passato

Le miniere di Darzo

Se siete in zona imperdibile anche una gita alle Miniere di Darzo, dove tutto ruota attorno alla corsa di quello che è stato, per gli abitanti di questo luogo, un vero e proprio “oro bianco”: la barite.  Attraversando un secolo di storia e di lavoro la visita alla miniera dismessa di Marigole vi lascerà davvero sorpresi. Tornando in paese potrete invece ammirare i numerosi affreschi sulle facciate delle case che raccontano come la miniera abbia cambiato la storia di questo paese e non solo. Leggete Le Miniere di Darzo e la barite .

Val di Fumo – Valdaone

Impossibile perdersi l’escursione in Val di Fumo. Acque cristalline, cavalli liberi, prati verdeggianti, ponticelli e soprattutto un percorso adeguato anche a chi non è un gran camminatore, perché quasi totalmente pianeggiate. Un vero paradiso immerso in una natura incontaminata dai colori così brillanti che vi sorprenderanno.  Val di Fumo: bellezza selvaggia il nostro racconto.

Malga Nudole – Valdaone

Poco distante dalla Val di Fumo ecco Malga Nudole. Questa malga aderisce al progetto Malghe Aperte, grazie al quale si può sperimentare in prima persona cosa significa la vita di malga. Inoltre qui è possibile fare una passeggiata breve e senza barriere, grazie al percorso realizzato in modo tale da essere adatto anche alle persone ipovedenti. Informazioni in: Malga Nudole: sentiero per tutti

Casa del Parco Fauna – Località Pracul

Consigliata anche una sosta alla Casa del parco “Fauna” in località Pracul, dove troverete un sacco di informazioni ed attività interattive che vi faranno scoprire tutti i segreti degli animali che popolano il Parco Naturale Adamello Brenta e l’arco alpino. Interessante anche esplorare i dintorni, dove si nei pressi dell’antico ponte in pietra granitica del Manoncin si può imboccare il sentiero storico naturalistico della Valle di Daone. Vi raccontiamo in Val Daone: la Casa del Parco Fauna la nostra esperienza.

Acroriver

Per chi ama l’avventura un’ottima idea è l’Acroriver: divertimento e adrenalina assicurati nelle acque della Val Daone. Indossato il kit da ferrata ed accompagnati da una Guida alpina, vi addentrerete nella forra lungo un percorso attrezzato sospeso a pochi metri dall’acqua del fiume, per poi planare lungo la cascata grazie a una serie di  di carrucole. Ve lo raccontiamo qui: Acroriver in Val Daone: super!.

Una delle esperienze più adrenaliniche da fare in Valle del Chiese è certamente il percorso Acroriver

Acroriver è sinonimo di adrenalina e divertimento

Boulder Park La Plana – Val Daone

Centinaia di massi disseminati un po’ ovunque creano una palestra naturale all’aria aperta dove trascorrere piacevoli ore di sport e relax. Non vi resta che posizionare i materassini e iniziare ad arrampicare! Vi raccontiamo tutto: Val Daone: Boulder Park La Plana.

Sentiero Etnografico del Rio Caino

Per chi ama le passeggiate ed il trekking, c’è poi il Sentiero Etnografico del Rio Caino, alla scoperta delle tradizioni della gente che abitava questi territori tanto tempo fa e dei cimeli dei soldati che durante la Grande Guerra si spostavano in Valle del Chiese. Un vero e proprio museo a cielo aperto in mezzo alla natura, che va conquistato con una bella passeggiata, per lo più in salita. In estate potrete anche vedere i fabbri al lavoro nell’antica fucina! Leggete Sentiero Etnografico del Rio Caino per scoprirne di più.

Castel Romano

Castel Romano (che, pensate, ha pure un suo fantasma…) vale senza dubbio una visita. Noi ci siamo stati più volte per partecipare a diverse attività. Situato in una posizione dominante, le rovine, ben conservate, del castello nascondono tante storie da narrare ed offrono una splendida vista sulla Valle del Chiese. Ingresso solo su prenotazione con visita guidata. Ecco QUI il nostro racconto.

Forte Corno – Praso

Se vi piace la storia e vedere con i vostri occhi i luoghi che l’hanno accompagnata, non perdetevi, con bambini dai dieci anni in su almeno, Forte Corno. Indossate l’elmetto e lasciate correre la vostra immaginazione. Un’esperienza unica nel suo genere in Valle del Chiese. Vi raccontiamo tutto qui: Forte Corno, un salto nella storia.

Lago di Roncone

Non è tra i laghi più noti del Trentino, ma anche A Roncone, in Valle del Chiese, c’è un lago molto carino per le famiglie, che qui troveranno anche piscina, parco giochi, e spiaggia con sdraio. Si possono anche noleggiare canoe e pedalò.  Tuffarsi dal pontile in legno invece piacerà molto ai bambini più grandi, e anche agli adulti, perché no? Trovate il nostro racconto in Divertirsi al Lago di Roncone.

Malghe Baite e Tablè

Per chi cerca pace e tranquillità ecco due posticini immersi nella natura dove riscoprire il piacere delle cose semplici e i ritmi lenti dei lavori di montagna.  Ci si arriva passando per l’altopiano di Boniprati. Ecco il nostro racconto: Da Boniprati a Malga Baite e Table

Altopiano di Boniprati

Sull’Altopiano di Boniprati, una decina di chilometri sopra l’abitato di Pieve di Bono c’è un luogo perfetto per le famiglie, a poco più di mille metri di altitudine. Ci ha colpito subito il parco giochi in legno, con diverse strutture per i bambini. Corde su cui arrampicare, scivoli, torrette, altalene… E c’è anche un bel laghetto con le ninfee. Molto rilassante la vista sui prati, perfetti per  le passeggiate coi bimbi piccoli. Ecco la nostra esperienza, la trovate Altopiano di Boniprati: che bellezza!.

Vi abbiamo convinti? La Valle del Chiese, meno conosciuta di altri luoghi del Trentino, riserva grandi opportunità per tutti i gusti e per tutte le età: provare per credere.

Sentiero Etnografico del Rio Caino

Il Sentiero Etnografico del Rio Caino vi farà fare un salto indietro nel tempo per scoprire le tradizioni della gente contadina che abitava questi territori, ma anche i cimeli dei soldati che durante la Grande Guerra si spostavano in Valle del Chiese. Un vero e proprio museo a cielo aperto ricco di soprese e dal grande fascino.


Dove si trova il Sentiero Etnografico del Rio Caino

Ci troviamo poco sotto l’abitato Cimego, a poco più di un’ora d’auto da Trento. Senza entrare nel paese si prosegue sulla strada principale in direzione Storo. Poco dopo, sulla sinistra, si vedono le indicazioni per il Rio Caino ed il parcheggio. Si tratta di un percorso piuttosto semplice ed adatto alle famiglie ma non purtroppo ai passeggini.  È percorribile tutto l’anno, lungo circa 4 chilometri.

Il Rio Caino: prezioso alleato

Pronti ad immergervi della storia?! Per prima cosa attraverserete un ponte sospeso e vi ritroverete dopo poco tra i resti di vecchie costruzioni e manufatti militari ideati dall’uomo per sfruttare a pieno l’acqua del rio Caino, indispensabile ad esempio per far funzionare la fucina per la lavorazione del ferro.

Tra storia e leggenda

Non incontrerete però solo testimonianze “concrete”: questo luogo infatti prende vita anche grazie alle storie e alle leggende che si mescolano nell’alcova di Fra’ Dolcino e Margherita, o nel fiabesco orto della Strega Brigida, un vero gioiello botanico, nel quale sono state raggruppate diverse erbe officinali utilizzate dalla strega, realmente vissuta a Cimego intorno al 1470.

Lungo il Sentiero Etnografico del Rio Caino troverete gli antichi attrezzi dei contadini e degli artigiani

Sentiero Etnografico del Rio Caino

Chi percorre questo sentiero potrà  immergersi nella storia e nella leggenda. Da un lato avrete l’opportunità di osservare e studiare con i vostri occhi tutti gli strumenti e gli attrezzi utilizzati in passato nella quotidianità. Dall’altro lato potrete scoprire, grazie ai pannelli, curiosità su piante, fiori ed erbe che caratterizzano questi boschi: erbe che venivano usate anche dalla strega Brigida. La leggenda narra che preparasse anche pozioni velenose per sbarazzarsi di chi non era gradito. Non resta che visitare il suo orticello, godendosi la vista meravigliosa sulla Valle del Chiese e, in lontananza, sul lago d’Idro.

Continuando si incontrano le trincee della Grande Guerra che ci riportano solo ad immaginare come potevano vivere i nostri soldati in queste zone boschive. È possibile entrare in una baracca di comando ricostruita, al suo interno dei veri reperti: filo spinato, cartucce e pentolame. Oltrepassata la baracca potrete prendere dei camminamenti e affacciarvi alle feritoie dove i fucilieri controllavano il territorio dai nemici. Non immaginate l’entusiasmo per i bambini osservare da vicino il vero cannone che troverete poco dopo.

Ancora qualche minuto di sentiero e avrete sulla destra il bivio per Malga Caino, per poi proseguire lungo la strada asfaltata fino a quando si trovano di nuovo le indicazioni per il sentiero etnografico: da qui in poi sarà tutta discesa e vi ritroverete al vecchio mulino. Ritornati al parcheggio troverete un parco giochi e, continuando a piedi sulla ciclabile direzione Pieve di Bono arriverete in un’ampia zona ombreggiata con tavoli da picnic e un laghetto.

Sentiero Etnografico del Rio Caino: aperture

Il sentiero è sempre gratuitamente accessibile. Per poter vedere in azione il mulino e la fucina bisognerà invece attenersi a questi orari e giorni:

  • 29 e 30 giugno
  • 06, 07, 13 e 14 luglio
  • dal 20 luglio al 1° settembre tutti i giorni
  • 07 e 08 settembre

Sempre in orario 10.00-17.00

Eventi estate 2024

  • Laboratorio del pane | giovedì 11 luglio | 08 agosto | dalle 14.00 alle 16.00
  • Fabbri in azione | domenica 28 luglio e 04, 11, 18 e 25 agosto 2024, dalle 10.00 alle 16.00
  • Simposio di scultura | dal 17 al 23 agosto 2024, dalle 10.00 alle 17.00. Rinfresco per tutti a conclusione della manifestazione il 23 agosto alle16.30.

Sentiero Etnografico del Rio Caino: informazioni utili

  • LUOGO: Valle del Chiese
  • PARTENZA: Cimego (TN)
  • ARRIVO: il percorso riporta al punto di partenza
  • ALTITUDINE: max  850 metri
  • DISTANZA: 4 km
  • DURATA: 3 ore
  • DISLIVELLO: 300 metri
  • PASSEGGINO: no

Informazioni e contatti

Sentiero Etnografico Rio Caino
SS del Caffaro, Cimego TN
tel. 0465.901217
e-mail: info@campigliodolomiti.it- www.campigliodolomiti.it

Cosa fare nei dintorni del Sentiero Etnografico del Rio Caino

La Valle del Chiese, oltre al Sentiero sul Rio Caino, offre tanti spunti per escursioni e visite. Vi suggeriamo:

    • La meravigliosa Val di Fumo: bellezza selvaggia
    • Provare un’esperienza autentica partecipando all’iniziativa Malghe aperte 
    • Acroriver: divertimento e adrenalina in Val di Daone
    • Fare una passeggiata al fresco molto carina lungo il Sentiero dei Popi a Bondo
    • Infine non dimenticate la nostra mini guida: Valle del Chiese: in estate con i bimbi, dove troverete questi ed altri consigli!

Bondo-Breguzzo: Sentiero dei Popi

Tra Bondo e Breguzzo, in Valle del Chiese, c’è un sentiero davvero carino da percorrere con i bambini. Anche il nome “Sentiero dei Popi E’nanc e Endré” è simpatico: in italiano lo si può tradurre con ” Il Sentiero dei bambini che va avanti e indietro”.  Dei bambini perché il progetto originariamente nacque da un progetto con la collaborazione della scuola locale; avanti e indietro perché appunto lo si percorre in un senso e poi si torna indietro, il tutto seguendo il corso della Fiana e dell’Arno, i due torrenti che scorrono da queste parti, ricchi di acqua fresca e pulita.

Sentiero dei Popi: il fascino dell’acqua

Il sentiero si snoda per circa un paio di chilometri in ciascuna direzione, tra affacci sulla forra, un ponte sospeso, varie zone pic nic e una passerella posta tra la roccia e il greto del fiume.

Nulla di difficile o improponibile, ma anzi un bel percorso capace di coinvolgere grandi e piccoli per la sua varietà ed il suo appeal “avventuroso”. Il target di riferimento sono sicuramente le famiglie: mentre i grandi potranno rigenerarsi godendosi il fresco, il paesaggio, i colori e il suono dello scrosciare dell’acqua, i bambiniscopriranno un ambiente dove l’acqua è la vera protagonista e si divertiranno a scorgere le sculture in legno poste lungo il tragitto.

Il Sentiero dei Popi: il percorso

Prima di spiegarvi il percorso,  cominciamo subito con le belle notizie per i bambini: sono infatti ben due i parchi gioco che si incontrano durante questo giro: uno alla partenza ed uno all’arrivo. Un’idea geniale per motivare i bambini meno propensi a camminare.

Si parte dunque dal parco giochi in località Fiana, poco dopo la chiesa di Bondo per arrivare, lungo il sentiero, a Breguzzo, dove si trova un altro parco giochi, affiancato anche da un percorso sensoriale.

Qui infatti i bambini potranno immergersi, in un piccolo rio, e imparare a prestare attenzione a tutta una serie di sensazioni: liscio-ruvido-morbido-bagnato-freddo. Per percorrere tutto il sentiero impiegherete mezz’ora, calcolate poi il tempo per il rientro. Vi assicuriamo però che potrete starci tranquillamente mezza giornata: l’ambiente invita grandi e piccini a sostare lungo il torrente per un picnic, lanciare i sassolini nell’acqua o immergere i piedi.

Sentiero dei Popi: info utili

  • LUOGO: Val di Breguzzo
  • PARTENZA: Parco giochi loc. Fiana, vicino alla chiesa di Bondo
  • ARRIVO: Breguzzo
  • ALTITUDINE: max  850 metri
  • DISTANZA: 4,2 km
  • DURATA: 1,5 ore
  • DISLIVELLO: 80 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: assenti lungo il percorso.

Cosa fare nei dintorni della Val Breguzzo

Ecco tre cose imperdibili per quando avrete terminato il giro lungo il Sentiero dei Popi:

Malghe Aperte in valle del Chiese

In Valle del Chiese, non perdetevi tutto quello che c’è da sapere sul mondo delle malghe alpine grazie al progetto Malghe Aperte.  Circondati da meravigliosi paesaggi e dai soleggiati pascoli di montagna potrete entrare nella della vera vita dell’alpeggio.

Come si fa il formaggio? Puoi scoprirlo nelle malghe aderetni al progetto Malghe Aperte in Valle del Chiese

Lavorazione del latte in malga

Cos’è Malghe Aperte

Fino a domenica 1 Settembre 2024, tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00 avrete la possibilità di conoscere in prima persona come la vita e i trucchi del mestiere del malgaro. #malgheaperte è un progetto pensato anche per i bambini e le famiglie. Con il supporto degli operatori  si potrà infatti cimentarsi in alcune piccole operazioni, ma anche assistere alla caseificazione, conoscere da vicino le mucche ed i cavalli e scoprire i segreti della lavorazione del latte.

Spazio ai bambini!

In ogni malga è inoltre allestito uno spazio riservato ai bambini, dove potranno mettersi alla prova con laboratori e attività ludico-didattici, ideati per stimolare fantasia ed ispirati al mondo dell’alpeggio. Ogni malga è inoltre contraddistinta da un animale, che potrà essere ricreato dai bambini con l’uso di materiali semplici, quali colori e fili di lana.

Malghe Aperte: le malghe adererenti

Sono sette le malghe che quest’anno prendono parte al progetto, ognuna con la possibilità di partecipare a un’attività volta a conoscere la vita in malga:

  • Si parte da Malga Table (Castel Condino) | ogni venerdì e domenica alle 14.00 | lavorazione del latte e visita alla stalla
  • Malga Romanterrra (Borgo Chiese) | ogni martedì e sabato alle 9.30| lavorazione del latte e visita alla stalla
  • Malga Baite (Pieve di Bono-Prezzo) | mercoledì alle 9.30 e sabato alle 10.30 | lavorazione del latte e visita alla stalla
  • A seguire Malghe Nudole (Valdaone)| ogni giovedì alle 15.30 | Ti presento il cavallo | Su richiesta sarà possibile anche partecipare a una piccola escursione guidata a cavallo (per bambini, costo 10 euro)
  • Malga Vacil (Storo) | ogni sabato alle 15.00 | attività di caseificazione e visita alla stalla
  • Malga d’Arnò (Sella Giudicarie) | ogni martedì alle 9.30 | lavorazione del latte e visita alla stalla
  • e infine Malga Tonolo (Storo) | tutti i venerdì alle 9.00 | estrazione della cagliata e preparazione del formaggio.
A Malghe Aperte puoi incontrare il malgaro e conoscere direttamente da lui i segreti del suo mestiere

Incontra il malgaro

Eventi alle Malghe Aperte

Alle attività settimanali ed allo spazio bambini si affiancano una serie di eventi maggiori, che coinvolgeranno a rotazione le malghe che partecipano al progetto.

Calendario Eventi Malghe Aperte

  • 4 agosto 2024 | Alba in Malga a Malga d’Arnò
  • 11 agosto 2024 | Festa del Malgaro a Malga Table
  • 15 agosto 2024 | Alba in Malga a Malga Baite
  • 17 agosto 2024 | Tramonto a Malga Romanterra
  • 18 agosto 2024 | Showcooking e degustazione a Malga Nudole
  • 1 settembre 2024, ore 11.00 | Festa di chiusura a Baita Alpina, loc. Macaone  con polenta carbonera cucinata dagli Alpini e intervento dello storico Francesco Bolognini. Prenotati QUI

Contatti

Madonna di Campiglio Azienda per il Turismo S.p.A.
Tel.0465.447501 – e-mail: info@campigliodolomiti.it

Cosa fare in Valle del Chiese

Oltre al progetto di Malghe Aperte, sono tante le cose che si possono fare in questa valle:

Riva: alla Notte di Fiaba Pocahontas

A Riva del Garda torna dal 28 agosto al 1 settembre 2024 la Notte di Fiaba: cinque giorni di festa durante i quali le piazze e le vie del centro si trasformeranno in un grande palcoscenico per racconti, spettacoli, giochi e altro ancora.

La fiaba protagonista della Notte di Fiaba 2024 sarà Pocahontas

Pocahontas – la fiaba 2024

Come da tradizione il filo conduttore sarà dato da un famoso racconto per bambini. La scelta per il 2024 è ricaduta su Pocahontas, che incarna gli ideali di coraggio, forza e positività. Un personaggio intraprendente ed indipendente, che fa da ponte tra culture diverse e che rimane sempre fedele ai propri valori.

Siete pronti a scoprire cosa vi aspetta? Sarà un viaggio ricco di sorprese ed emozioni.

Cristina d’Avena in concerto

L’appuntamento più atteso di questa edizione, stavolta forse più dalle mamme e dai papà (che non vedono l’ora di ritrovarsi di nuovo bambini, catapultati indietro nel tempo da tanti ricordi d’infanzia) è per sabato 31 agosto alle 21.30. In Piazza III Novembre ci svolgerà infatti una serata all’insegna della musica e del divertimento. Ospite d’eccezione, Cristina D’Avena, da sempre regina delle sigle dei cartoni animati anni 80 e 90. Cristina sarà accompagnata sul palco dai Gem Boy, che tra parodie e allegri ricordi renderanno ancora più speciale questa serata

Notte di Fiaba: si parte con il Corteo dei 4 Elementi

La sera di mercoledì 28 agosto quattro cortei/tribù partiranno alle 20.30 da diversi punti del centro di Riva del Garda fino a confluire in un unico grande gruppo in Piazza III Novembre. Da qui si sfilerà, accompagnati dalle note della Banda Storta e dalle esibizioni itineranti dei trampolieri e degli artisti di Teatro Per Caso, fino a raggiungere le sponde del Lago per incontrare la Ninfa Garda e dare così ufficialmente il via ai festeggiamenti.

Tutti potranno scegliere se aggregarsi al corteo della Terra, del Fuoco, dell’Acqua o dell’Aria, indossando colori che rappresentano uno di questi elementi.

Ecco da dove partiranno i cortei:

Acqua da Via Scaligero
Fuoco da Piazza Garibaldi
Terra da Piazza Cavour
Aria da Piazza delle Erbe

Notte di Fiaba: si chiude con Tatanka!

Il primo settembre si chiuderanno i festeggiamenti della Notte di Fiaba, si saluterà Pocahontas e si scoprirà quale sarà invece la fiaba protagonista dell’edizione 2025.

L’allegra e chiassosa parata Tatanka partirà dal Palavela, capitanata da Ruggge e dalle sue fantastiche creature ed accompagnata dalla musica irresistibile dei Bloko Intestinhao, nonchè dai trampolieri di Teatro Per Caso. Si giungerà così fino al Parco della Rocca, per celebrare i grandi Totem.

Laboratorio dei Totem e percussioni

Quali totem? Beh, se in città ci sono gli indiani, Riva del Garda ha bisogno di Totem. Ma chi li costruirà? Saranno proprio i partecipanti alla festa a costruirli! Sulla scia della creatività di Ruggge, ecco un laboratorio incredibile, dove da materiali semplicissimi nasceranno creature sacre e animali guida da far sfilare per le vie domenica sera. 

Per prepararsi alla grande parata in onore dei Totem, siete quindi tutti chiamati a partecipare alla costruzione dei totem (iscrivetevi QUI) e ad imparare i ritmi con cui dare energia alla tribù durante Tatanka grazie al laboratorio organizzato in collaborazione con la SMAG- Scuola Musicale Alto Garda (a breve seguiranno i dettagli)!

Naturalmente non mancheranno mercatini dell’artigianato, musica itinerante, stand gastronomici e street food! Sempre, come di consueto, con grande attenzione alla sostenibilità e alla riduzione del consumo di materiali non riciclabili. Presso le casette infopoint saranno anche disponibili dei super gadget, per un tocco da pellerossa che non potrà mancare!

Appuntamenti da non perdere

  • Prossima fermata la Terra! | Teatro di figura e kamishibai con Elisa Salvini e Jennifer Miller | In piazza Marocco per 6 appuntamenti in 4 giorni: giovedì alle ore 16, venerdì alle ore 15 e alle ore 17, sabato alle ore 11 e alle ore 17.15, domenica alle ore 16.30. Prenotazioni su
  • Viaggio nella Fiaba | narrazione itinerante con la compagnia Lupus in Fabula | tutti i giorni dal 29 agosto al 1 settembre 2024 (ore 10.30, 15.00, 16.30, 18,45, 20.30) prenota QUI
  • e poi giochi, postazioni fotografiche, letture in biblioteca e tantissimo altro ancora.

Il programma della Notte di Fiaba

Gli eventi che riempiranno in questi quattro giorni le vie, le piazze e ogni angolo della città saranno davvero tantissimi, tanto che elencarli qui non sarebbe possibile!  Il PDF con il programma completo si potrà a breve scaricare QUIInfine ricordate: se non espressamente specificato, gli eventi sono a partecipazione libera!

Per info: 0464 755 639 www.nottedifiaba.it

crediti fotografici: www.nottedifiaba.it

Cosa fare nei dintorni aspettando la Notte di Fiaba

Sei alla ricerca di attività e posti speciali da scoprire in zona? Consulta le nostre mini-guide: uno strumento utile e gratuito per organizzare al meglio le tue giornate in famiglia:

Schatzerhütte, un sogno vista Odle

Se siete nella zona della Val di Funes o della Plose, oggi vogliamo suggerirvi una semplice escursione che vi porterà a conoscere una zona meno turistica ma che non ha nulla da invidiare in quanto a panorami alle altre due sopracitate. Destinazione: Schatzerhütte

Schatzerhütte: come arrivare


Per intraprendere questa escursione siamo arrivati in auto fino alla Halslhütte, pochi chilometri prima del Passo delle Erbe, il valico che collega le valli di Funes e Badia. Potete arrivare fino a qui anche proseguendo sulla strada che proviene da Bressanone e porta alla Plose. Si parcheggia l’auto proprio davanti al rifugio: il sentiero parte proprio dietro il ristorante, dove eventualmente potrete fermarvi al rientro per far giocare i bambini nell’ampio parco giochi. Qui infatti sono a disposizione dei bambini trampolino elastico e molti altri giochi disposti sul retro nell’ampio prato.

Sul retro della Halslhütte, inizia il sentiero per la Schatzerhütte e si trova un ampio parco gioco per i bambini
Trampolino e giochi alla Halslhütte

Direzione Schatzerhütte: una piacevole camminata

Si seguono le indicazioni per il sentiero numero quattro. Non è difficile in quanto è l’unico sentiero che attraversa il prato sul retro del ristorante. Attenzione a rimanere sulla passerella in legno, in quanto vi accorgerete che il terreno è paludoso. Attraversato il prato il sentiero inizia a salire in maniera decisa per una decina di minuti nel bosco fino a sbucare in prossimità di alcune piccole baite.

Per arrivare alla Schatzerhütte si seguono le indicazioni per il sentiero 4/8

Il giorno che siamo passati noi era giorno di fieno, quindi abbiamo visto tanti contadini al lavoro nel taglio dei prati e nella preparazione di questo bene così prezioso per gli animali.

Dirigendosi verso la Schatzerhütte incontrerete anche grandi prati con vista sul Sass de Putia
Prati da fieno con vista sul Sass de Putia

Tenete la vostra sinistra: il sentiero diventa comodo e si prosegue abbastanza in piano, superando un suggestivo tratto nel bosco caratterizzato da grandi radici, ponticelli in legno e soprattutto gustandosi il fresco del bosco. Seguite sempre le indicazioni per il sentiero 4/8.

Dopo aver camminato circa mezz’ora ed aver fatto un’ultima breve salita nel bosco, troverete un bivio per la Peitlerknappenhütte: voi tirate dritto: il sentiero è ora un ampia strada forestale che attraversa i prati dove pascolano le mucche e crescono milioni di fiori colorati.

Schatzerhütte: panorama da sogno

E così eccoci arrivati in men che non si dica a questo bel rifugio, scoperto per caso. Conoscendo ormai bene la zona ci siamo lasciati un po’ trasportare dall’istinto e non abbiamo sbagliato! Il Rifugio, situato a 2004 metri di altitudine, sorge sul pendio meridionale del Monte Gabler è composto da un paio di edifici tipici in legno, molto pittoresco. All’esterno un ampia zona con tavoli dove mangiare e bere, tutto circondato da tantissimi fiori selvatici. Si può mangiare anche all’interno: la veranda panoramica, conserva il fascino rustico di altri tempi e offre una vista superba sulle Odle di Eores e sul Putia.

Ottimi i piatti: noi abbiamo assaggiato i classici ravioli tirolesi e la torta della casa con noci, cirmolo e cioccolato. Gustati su uno sfondo così ancora più buoni! La cucina offre anche altri piatti tipici, come speck uova e patate, taglieri misti, canederli, zuppe e piatto del giorno. Il servizio è semplice, veloce e cortese.

Qui si può anche dormire! Le camere sono doppie ed essenziali, con servizi in comune. Svegliarsi qua dev’essere davvero straordinario.

Il rientro

Il rientro avviene sulla strada dell’andata, tutto in discesa o pianeggiante.Questo rifugio si può raggiungere a piedi anche dalla Plose, in circa due ore.

Schatzerhütte: info utili

Il rifugio è aperto da metà maggio a fine ottobre. Chiuso in inverno.

  • LUOGO: Eores (Bressanone)
  • PARTENZA: parcheggio Halslhütte
  • ARRIVO: Schatzerhütte
  • ALTITUDINE: 2004 metri
  • DURATA: 1,45 ore (A/R)
  • DISLIVELLO: 150 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Halslhütte, Peitlerknappenhütte, Schatzerhütte

Contatti

Schatzerhütte
Tel. 0472 521 343
Cell. 328 778 2228
sito: www.schatzerhuette.com

Cosa fare nei dintorni della Schatzerhütte

Se vi piacciono i posti panoramici e facili da raggiungere come la Schatzerhütte, ecco cosa potete fare in zona:

Agosto, mese delle stelle

Agosto mese delle stelle cadenti: la tradizione vuole che questo affascinante fenomeno si concentri soprattutto nella nella magica notte di San Lorenzo, il 10 agosto, la “notte delle stelle cadenti”, appunto. Il modo migliore per ammirare un bel cielo stellato è indubbiamente quello di allontanarsi il più possibile dalle fonti luminose e dalle città. Ovviamente il Trentino Alto Adige è pieno di luoghi meravigliosi immersi nella natura selvaggia, vi basterà scegliere il vostro preferito. Magari un bel rifugio o un agritur scelto tra quelli che spesso vi consigliamo…  o una spiaggia in riva ad uno dei tanti laghi del territorio.

Sappiamo anche però che tanti bambini hanno una vera e propria passione per i misteri dell’universo, quindi se volete provare qualcosa di diverso e magari anche saperne di più sulle stelle dal punto di vista scientifico ecco una selezione di eventi pronti ad accontentare i più esigenti!

Pic nic sotto le stelle

Storie per bambini, stand gastronomico con taglieri di salumi e bevande, concerto sotto le stelle, giochi per bambini e adulti.

  • Quando: 9 agosto dalle ore 17.00 e il 10 agosto dalle ore 11.00
  • Dove: Terrazza delle Stelle – Monte Bondone
  • Costo: partecipazione gratuita
  • Info: Pro loco Monte Bondone

A tu per tu con le stelle

Parti per un meraviglioso viaggio nel Cosmo tra costellazioni e pianeti, galassie e nebulose, con i telescopi dell’osservatorio astronomico. Grazie ad una esperta guida le finestre dell’Universo si aprono per tutti.

  • Quando: 9 e 16 agosto 2024 dalle 21.00 alle 23.00
  • Dove: Terrazza delle Stelle – Monte Bondone
  • Costo: intero 3,50 euro | ridotto 2,50 euro
  • Info: target 7+ | tel. 0461.270311

Notti delle stelle cadenti

Una proiezione speciale sulle stelle cadenti in lingua italiana. Maggiori info QUI.

  • Quando: 9 agosto 2024 alle 19.00
  • Dove: Planetario dell’Alto Adige
  • Costo: intero 5 euro | biglietto famiglia (2 adulti e bambini) 10 euro (1 adulto e bambini) 5 euro
  • Info: prenotazione obbligatoria QUI | tel. 0471.610020

Pizza sotto le stelle

Uscita per ragazzi da 11 ai 17 anni organizzata dal centro di Aggregazione territoriale L’Arca di Storo per mangiare una pizza in compagnia sotto le stelle. Maggiori dettagli QUI.

  • Quando: venerdì 9 agosto 2024 alle ore 18.00 alle 22.00
  • Dove: ritrovo presso la spiaggia di Ponte Caffaro
  • Info: per info e prenotazioni 324.6065646

Houston… qui è una meraviglia!

Stelle, galassie, nebulose e pianeti osservali in Valpiana con un potente telescopio e le indicazioni di esperte guide astronomiche. Maggiori informazioni QUI.

  • Quando: 9 agosto 2024 dalle 21.00 alle 23.00
  • Dove: ritrovo presso il parcheggio di Valpiana – Ossana
  • Costo: intero dai 14 anni 15 euro | ridotto da 6 a 13 anni 7 euro | tariffa famiglia (2 adulti + 2 bambini) 40 euro
  • Info: prenotazione obbligatoria QUI

Notte sotto le stelle

Una serata magica nell’incantevole cornice di Pieve di Ledro per accompagnare la notte delle stelle cadenti.  Magia, spettacolo, artisti di strada, luci soffuse e musica live.

  • Quando: sabato 10 agosto 2024 dalle 20.00 alle 00.00
  • Dove: Piazzale Müllheim – Pieve di Ledro
  • Info: Pro Loco Pieve di Ledro tel. 366.3616319

Le notti delle stelle cadenti

Tutti con il naso all’insù per ammirare le stelle cadenti nelle notti astronomiche più speciali dell’anno. I visitatori potranno osservare il fenomeno delle meteore e le tante meraviglie celesti del firmamento estivo con l’ausilio di potenti telescopi. Maggiori informazioni QUI.

  • Quando: 10, 11 e 12 agosto 2024 dalle ore 20.00 alle 23.30
  • Dove: Terrazza delle Stelle – Monte Bondone
  • Costo: gratuito
  • Info: target 8+ | tel. 0461.270311

Non solo stelle cadenti

L’Osservatorio apre le porte al pubblico per un pomeriggio e una serata di osservazioni e altre attività come laboratori, letture e aprofondimenti con gli esperti del museo. Il programma completo QUI.

Osservazione delle stelle

Con l’aiuto di telescopi, si potranno osservare le nuerose stelle cadenti, la Luna crescente con i suoi crateri, un ammasso globulare e stelle doppie sotto la guida di esperti.

  • Quando: 14 agosto 2024 dalle ore 20.30
  • Dove: Passo Oclini
  • Costo: gratuito
  • Info: in caso di maltempo l’attività sarà annullata | tel. 0471.886946

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