Ecco qua un’attività che porta il museo all’aperto e che piacerà a tutta la famiglia. La sede di Predazzo del MUSE, dedicata alla geologia delle Dolomiti, organizza infatti varie uscite guidate per scoprire in compagnia (e in movimento!) le caratteristiche geomorfologiche e naturalistiche del territorio circostante.
Noi abbiamo provato la novità dell’estate 2020, la “GEOLOGIA IN BICICLETTA!”, una bella pedalata di circa 20 km in bici elettrica tra Predazzo e Ziano di Fiemme, accompagnati da Livio, istruttore di mountain bike, e da Anna Castellini, giovane e preparata geologa del MUSE in attività presso la sede territoriale di Predazzo.
Si parte dalla piazza antistante il Museo Geologico, nel centro di Predazzo e si percorre il paese fino ad imboccare la pista ciclabile che costeggia la destra del fiume Avisio ed arrivare al paese di Ziano. Il percorso prevede quattro tappe, durante le quali si scende dalle biciclette e si ascoltano le spiegazioni di Anna relative alla formazione delle Dolomiti e in particolare alle peculiarità geologiche della zona di Predazzo (esiste anche la predazzite, una roccia la cui scoperta ha ribaltato tutte le teorie geologiche fino ad allora date per certe!). Non vogliamo svelarvi troppo e rovinarvi le sorprese, vi diciamo solo che una volta qua tutto era sommerso dal mare, per quanto possa sembrare impossibile!
Risalendo lungo la sponda sinistra (qui non c’è una vera e propria ciclabile ma si pedala su sterrato ed erba e poi su una stradina di campagna: il percorso è quasi tutto pianeggiante in questo tratto) abbiamo anche avuto l’occasione di osservare alcuni esemplari della flora del torrente Avisio, come la Myricaria germanica, una pianta dal fusto rosso che cresce nel greto del fiume.
Numerosi sono anche gli animali che popolano il fiume e la zona circostante: noi ad esempio abbiamo visto una bella volpe che correva tra l’erba!
Si riprende poi la ciclabile nei pressi del nuovo biolago (ne abbiamo parlato QUI) e, attraversato l’abitato di Predazzo si risale verso la falesia di Sottosass (qui il percorso è un po’ più impegnativo, su sterrato e in salita, ma con l’ausilio della pedalata assistita è fattibile, basta prestare un po’ di attenzione soprattutto in fase di frenata), per poi ridiscendere lungo l’altro argine del torrente Travignolo e fare infine ritorno al Museo.
Insomma, un bel modo per passare una mattinata alternativa, se vi piace pedalare e vi interessa la geologia! A noi è piaciuto molto anche il fatto di provare la mountain bike elettrica!
L’escursione, per le competenze richieste, è consigliata dagli 8/9 anni in su, ma nulla vieta di portare anche i bimbi piccoli, utilizzando un seggiolino portabimbo!
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