Author - Alessandra

Passo delle Erbe: con la neve a Goma

Come avrete capito, il Passo delle Erbe (quota 2006 m) è un posto che abbiamo proprio nel cuore. Qui ci piace tornare in ogni stagione, tante sono le bellezze delle quali qui si può godere. Oggi vogliamo raccontarvi quest’escursione, perfetta per chi cerca tranquillità lontano dal caos delle piste e dei centri più frequentati. Scegliete un giorno di sole e siamo certi che non rimarrete delusi.

Come arrivare al Passo delle Erbe

Il Passo delle Erbe in inverno può essere raggiunto soltanto dal versante della Val Badia (non è possibile salire dalla Val di Funes). All’altezza di San Martino in Badia svoltate e seguite le indicazioni per il Passo delle Erbe: sui cartelli sarà riportata la scritta “Chiuso”, e infatti arrivati al passo non potrete più proseguire in auto. Da San Martino si sale per una mezz’ora, passando per Ciastel de Tor e per Antermoia. Il parcheggio al passo è ampio e gratuito nei mesi invernali.

Verso i prati di Goma

Lasciata l’auto si sale lungo il sentiero 8A che porta in direzione del Putia. Meraviglioso il panorama che si apre davanti agli occhi! Vi consigliamo di partire nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio, perché prima il sole rimane nascosto dietro la montagna.Nel nostro caso la temperatura non era troppo rigida ed era anche quasi mezzogiorno, quindi è andata comunque benissimo. Dopo circa 20 minuti di camminata in lieve salita si arriva sui pascoli davanti al Putia: un mare di neve sconfinato che vi abbaglierà.

Potete rimanere sul sentiero principale o prendere una delle altre tracce battute (usate per lo sleddog), restando alla sinistra del sentiero. Davanti a voi vedrete la Malga Munt de Fornella (chiusa in inverno): proseguite mantenendo la sinistra fino al limitare del bosco, dove il sentiero si fa più stretto (vedrete una roccia con due “troni” di legno ed una Madonnina: siete nella direzione giusta!).

A questo punto il sentiero si addentra nel bosco in un continuo saliscendi.Noi abbiamo trovato la traccia battuta e ce la siamo cavata senza problemi con i soli scarponcini. Nel caso in cui ci fosse più neve o ghiaccio (viste le zone in ombra o in pendenza) non è male avere i ramponcini e, soprattutto quando si arriva sui prati di Goma, anche le ciaspole. Resta pur sempre un percorso fattibilissimo con bambini abituati a camminare sulla neve  (o nello zaino, se piccoli), a meno che non abbia nevicato molto e di recente e manchi completamente la traccia.i

In questo tratto passerete accanto ad un grande masso puntellato con dei tronchi e camminerete in mezzo agli alberi di pino cembro. In circa 20-30 minuti uscirete dal bosco e sbucherete sui prati. Bellissimi fioriti in estate ma avvolti nel bianco della neve fanno un effetto ancora più stupefacente! Alle vostre spalle il Sass de Putia, a sinistra il Monte Muro e davanti il Plan de Corones, le montagne del Parco Fanes Sennes Braies e il Sasso di Santa Croce: un vero e proprio “bagno” di candore e di silenzio!

La pace regna sovrana in questo luogo: prendetevi il tempo, anche con i bambini, di fermarvi ad ascoltare un silenzio al quale purtroppo non siamo più abituati!Si stava così bene che noi ne abbiamo approfittato per giocare un po’ nella neve e rilassarci prendendo anche un po’ di sole.

Dai prati si scende ancora qualche decina di metri e, superato il ponticello, si arriva alla Ütia da Göma (quota 2111 m), che però in inverno è chiusa.

Mangiare a Ütia Cir

Se la fame chiama niente paura: tornando indietro (stesso sentiero dell’andata, l’8B e poi l’8A) troverete aperta la Ütia Cir (tel. 338.5885808 ), a pochi metri dal parcheggio. Qui davanti hanno il quartier generale anche i cani da slitta, quindi impossibile sbagliare. Ci sono tavoli e sdraio all’esterno, ideali per godere dei caldi raggi di sole e tenere d’occhio i bimbi che si divertono con gli slittini. Coccoloso e romantico invece l’interno: piccolo e accogliente, tutto in legno, perfetto per le giornate più fredde. Qui potrete gustare i deliziosi piatti cucinati da Otto. Qualche esempio? Speck con uova e patate, canederli e un kaiserschmarren che noi adoriamo! La baita è aperta per la stagione invernale fino a fine marzo!

Prati di Goma: info utili

  • LUOGO: Passo delle Erbe, Val Badia
  • PARTENZA: Parcheggio Passo delle Erbe (gratuito in inverno)
  • ARRIVO: Ütia da Göma
  • ALTITUDINE: max 2100 metri
  • DISTANZA: 3 km
  • DURATA: 2,5 ore  (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO:  150 metri
  • PASSEGGINO: no. Se li avete, portate ciaspole e ramponcini.
  • PUNTI DI RISTORO: Ütia Cir tel. 338.5885808

Il sole che fa capolino dietro il Sass de Putia, al Passo delle Erbe

Cosa fare in inverno al Passo delle Erbe

  • Belvedere di Costaces: passeggiata sul versante opposto, da fare al mattino se arrivate presto, per scaldarvi al sole! Se poi vi piace slittare, c’è anche la pista da slittino! Leggete Passo delle Erbe: al belvedere di Costaces sulla neve
  • Halslhutte: passeggiando o con gli sci da fondo dal Passo delle Erbe si percorre la strada verso la Val di Funes, trasformata in pista da fondo, fino a questo rifugio. Qui trovate il racconto: Dal Passo delle Erbe al Halslhütte
  • Sleddog: imperdibile esperienza a contatto con la natura e con gli animali. Ve ne parliamo in Sleddog al Passo delle Erbe: wow!
  • Val di Morins: un percorso ad anello nella valle di Longiarù alla scoperta degli antichi mulini. Curiosate in Val di Morins in inverno

Al Museo delle Palafitte di Ledro

Il Museo delle Palafitte, a Molina di Ledro, è sede territoriale del MUSE Museo delle Scienze di Trento e fa parte della Rete Museale di Ledro reLED. Qui potete immergervi nella realtà di un villaggio palafitticolo di 4000 anni fa. Proprio come quello che fu costruito qui sul lago di Ledro.

L’obiettivo del museo è quello di far conoscere anche ai più piccoli, la vita quotidiana di un insediamento dell’età del Bronzo, partendo dai reperti originali, ed integrando l’esperienza con ricostruzioni ed attività pensate ed adattate per utenti di ogni età.

Il Museo delle Palafitte di Ledro

In questo museo ci siamo stati molte volte, anche con la tv: lo si visita sempre volentieri! Dopo gli ultimi lavori di riallestimento lo apprezziamo ancora di più. Luminoso, facile da fruire e super coinvolgente per i bambini grazie soprattutto alle ricostruzioni delle case che si trovano all’esterno, dove si possono anche vedere i pali originali sbucare dall’acqua.

L'esposizione all'interno del museo include numerosi reperti ritrovati nei pressi dell'antico insediamento

Museo delle Palafitte – interno

All'esterno del museo si possono visitare le ricostruzioni di alcune palafitte

Museo delle Palafitte – i pali originali che affiorano dal lago

All’interno dell’esposizione, recentemente rinnovata, potrete vedere numerosi oggetti ritrovati nei villaggi di palafitte e risalenti a migliaia di anni fa. Gioielli, vasi, utensili, pellame e una canoa vi riporteranno indietro nel tempo e aiuteranno a comprendere quali fossero le abitudini dell’Homo Sapiens.

Un punto di forza del museo sono anche gli operatori museali, che sapranno guidare tutta la famiglia in un’appassionante visita.

Preistorie Spaziali: le palafitte di Ledro faranno da sfondo a una speciale proiezione in photomapping  nel periodo natalizio

Il villaggio palafitticolo

Non ci sono certezze sul numero di persone che un tempo vivevano in questo villaggio, ma la piccola comunità era sicuramente dotata di un sistema organizzativo in cui tutti avevano il proprio compito: da chi lavorava la pietra, a chi faceva il pane. E a proposito di pane, qui troverete un reperto importantissimo: un pezzo di pane (bruciacchiato) preistorico!

Nel corso dell'estate vengono svolte diverse attività e laboratori dedicati a bambini e ragazzi, tra cui la macinazione dei cerealiAll’esterno del museo potrete ammirare la ricostruzione di quattro palafitte, complete di arredi e suppellettili: una ricostruzione utilissima per permettere ai bambini di immedesimarsi completamente nella realtà degli abitanti di questi villaggi costruiti sull’acqua. Entrando nelle casette potrete osservare come erano ben organizzate. Molto importante, ad esempio, era il tetto, realizzato con vari strati di canne raccolte vicino al lago, in modo da non far entrare l’acqua. Le pareti erano invece costruite con un intreccio di rami e ricoperte poi con argilla.

La palafitta che si affaccia sul lago rende bene l'idea di come dovesse essere l'aspetto delle case del villaggio in origine

Museo delle Palafitte di Ledro – ricostruzione di una palafitta

Museo delle Palafitte di Ledro: eventi ed attività

Qui in primavera ed estate vengono sempre organizzate tante attività, divertenti ed istruttive. Che ne dite, per esempio di imparare ad affilare un’ascia o battere il lino, come abbiamo fatto noi? Ma potrete anche macinare (rigorosamente a mano con le pietre) l’orzo, che servirà per fare il pane. Noi abbiamo provato anche a tirare con l’arco! Proprio come facevano i preistorici per andare a caccia! Pronti?

Museo delle Palafitte a Ledro

Museo delle Palafitte a Ledro: come arrivare

Il Museo si trova a Molina di Ledro, a circa 12 chilometri da Riva del Garda. Seguite le indicazioni per la Valle di Ledro e, oltrepassate le due lunghe gallerie, proseguite per qualche chilometro. Superato l’abitato di Molina svoltate a sinistra verso la località Pur. Il Museo è subito sulla destra, in riva al lago, ben visibile anche dalla strada. Parcheggi a pagamento.

Al Museo delle Palafitte a Ledro vengono organizzate varie attività

Museo delle Palafitte a Ledro

Museo delle Palafitte a Ledro: orari

Il museo è aperto da marzo a dicembre, tutti i giorni, dalle 10.00 alle 17.00 (10.00-18.00 in luglio ed agosto)

Costi e orari sempre aggiornati QUI.

Lo sapete che se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!  

Info e contatti

Museo delle Palafitte di Ledro
tel. 0464 508182
e-mail: museo.ledro@muse.it – www.palafitteledro.it

Nei dintorni del Museo delle Palafitte a Ledro

Se sei in zona Museo delle Palafitte a Ledro potrebbero interessarti altre attività nei dintorni: le abbiamo raccolte in due mini-guide:

Leggi anche:

Fassa: campo scuola in Buffaure

La Bregostana osserva il campo scuola del Buffaure ed osserva i progressi dei piccoli sciatori

Passeggiate, slittate, esperienze uniche sulla neve, ma che dire dello sci? In fin dei conti è lo sport invernale per eccellenza, che apre anche infinite possibilità per godersi meravigliosi paesaggi innevati. Uno dei nostri posti preferiti dove portare i bambini è senza dubbio la ski area del Buffaure. Perché? Perché è un luogo speciale, circondato dalle più belle cime dolomitiche, dove i più piccoli possono muovere i primi passi sugli sci nel campo scuola, e dove ci sono anche piste favolose da fare con i bambini e con i ragazzi che già se la cavano. Sole, neve, buon cibo, paesaggi da sogno, opere d’arte e una calorosa accoglienza: non manca davvero nulla!

Come arrivare al Buffaure

Arrivare è molto semplice: si percorre la Val di Fiemme, si entra in Val di Fassa e si seguono le indicazioni per Pozza di Fassa. Dal centro di Pozza si svolta in direzione Val San Nicolò: poche centinaia di metri e troverete gli impianti di risalita sulla vostra sinistra, serviti da numerosi parcheggi gratuiti. Se in famiglia poi c’è chi scia bene il Buffaure è anche porta d’ingresso per il Sellaronda.

Buffaure: sciare tra le opere d’arte

Ma Buffaure non è solo sci e tanta splendida natura. Come dicevamo è anche un luogo impreziosito da tante opere di land art. Queste opere incuriosiscono i visitatori e rendono ancora più interessante questa località sciistica. Realizzate dall’artista Franz Avancini con materiali naturali e di recupero, tra cui legno di alberi abbattuti dalla tempesta Vaia, si possono ammirare lungo le piste, già fin dall’arrivo della telecabina.

La più amata dai bambini è senza dubbio la Bregostana, la terribile strega delle leggende ladine: eccola troneggiare sopra il campo scuola, con il suo pentolone e il suo sguardo severo!

Tra le altre opere che si possono ammirare dagli sci o dai rifugi c’è anche la splendida aquila gigante, coi suoi 12 metri di apertura alare, la panchina drago, la panchina con le ali di farfalla, da cui ammirare Sassolungo e Sassopiatto,  le sdraio oversize e il branco di grandi lupi,  che si può scorgere sul fianco della montagna già all’arrivo della telecabina. In estate molte di queste opere rientrano all’interno del Sentiero Incantato, un percorso-gioco lungo il quale risolvere il mistero dei colori scomparsi, seguendo le indicazioni e la storia contenute nel libro-gioco. Un buon motivo per tornare anche in estate: leggete New: Sentiero Incantato al Buffaure

Buffaure: il campo scuola

A pochi metri dall’arrivo della telecabina, in una zona delimitata da reti protettive, si trova  il campo scuola. Qui sono disponibili tapis roulant di varie lunghezze, che aiuteranno i bambini a prendere confidenza con lo sci in modo divertente e piacevole. A tal proposito, per chi è ancora all’inizio della propria “carriera sciistica” sono disponibili skipass giornalieri per principianti, che permettono l’accesso alla cabinovia, alla seggiovia Buffaure di sotto ed ai tapis roulant a prezzi contenuti.  Presenti anche due strutture coibentate per il riparo e il ristoro.

Il Campo scuola è utilizzabile liberamente da tutti, ma, a disposizione di chi desiderasse prendere lezioni individuali o di gruppo,  ci sono i maestri della Scuola di sci e snowboard Vajolet Pozza (QUI i dettagli). I maestri sono tutti esperti e anche specializzati nell’insegnamento a persone con disabilità, di qualunque tipo esse siano: una garanzia per tutti i bambini che necessitano di attenzioni particolari.

I corsi vengono organizzati in base a livello ed età dei partecipanti, per adeguare le modalità di insegnamento. Noi abbiano prenotato un’ora con un maestro che, dopo aver fatto prendere confidenza al piccolo con gli sci, visto che era la prima volta che li metteva, lo ha accompagnato su e giù per le discese del campo scuola.

Mangiare al Buffaure in inverno

Conclusa la lezione, abbiamo recuperato le energie mangiando uno degli ottimi piatti tipici del nuovissimo Chalet La Bolp (tel. 349.8028523), che offre ampi spazi sia all’interno, dietro vetrate super panoramiche, sia sulla soleggiata terrazza. Questo è anche un buon posto per fermarvi ad aspettare i bambini mentre finiscono le loro lezioni al campo scuola.

In alternativa, senza spostarsi dalla conca del Buffaure, si può pranzare anche al Rifugio Buffaure, sempre accanto al campo scuola. Anche qui cibo ottimo, bevande calde (ma anche fresche!) e un ambiente accogliente! (tel. 348 3277910). Chi invece ha lo skipass completo e scia può arrivare con la seggiovia a Col de Valvacin e pranzare al RIfugio El Zedron (345.2865410), oppure da lì riscendere con gli sci fino a Baita Cuz (tel. 0462.760354)

E dopo essersi riempiti la pancia, via di nuovo a divertirci sui tappeti! Per chi vuole provare un livello di sfida maggiore, c’è anche il percorso a slalom attraverso morbide porte sagomate.

Pista azzurra e noleggio attrezzatura

Per chi poi è pronto a lasciare il nido del campo scuola e fare i primi passi in pista, proprio da lì parte la pista azzurra del Salvan. L’attrezzatura? Se non ne siete provvisti, nessun problema: potete comodamente noleggiarla alla stazione di partenza della telecabina, dove c’è anche il deposito riscaldato.

Insomma, c’è davvero tutto quel che serve per imparare a diventare dei veri campioni.. e chissà, magari un giorno andare a sfrecciare sulla nera Vulcano o addirittura sulla pista Aloch, dove si allenano i grandi campioni e si svolgono importanti competizioni!

Se poi volete, vale la pena visitare il Buffaure anche durante la stagione estiva: tante sono infatti le attività settimanali pensate per le famiglie e le escursioni in quota durante le quali vi aspettano panorami mozzafiato. Ve ne parliamo QUI!

Apertura invernale

Il Buffaure è aperto nel periodo invernale da inizio dicembre a fine marzo. Per il 2024-2025 le date sono: dal 5 dicembre 2024 al 30 marzo 2025.

Info e contatti

Funivie Buffaure
tel. 0462.763339 (casse impianti)
sito web: www.buffaure.it

Scuola di Sci & Snowboard Vajolet Pozza
tel. 0462 763309
e-mail: info@vajolet.it
sito web: www.vajolet.it

Cosa fare in Buffaure e nei dintorni

In Biblioteca Valle di Cavedine

Ma quanto sono fortunati i piccoli (e grandi) lettori della Valle di Cavedine? Non solo per le tante attività che vengono organizzate durante tutto l’anno, ma anche perché la Biblioteca Valle di Cavedine è una biblioteca “diffusa”, con ben 5 sedi dislocate sul territorio, per arrivare vicino vicino a tutti quanti!

Biblioteca Valle di Cavedine: le sedi

Come dicevamo, accanto alla sede principale, situata a Cavedine, la biblioteca ha altre quattro sedi: Lasino, Calavino, Vigo Cavedine e Sarche. Un bel vantaggio per gli utenti in generale ma anche e soprattutto per le famiglie ed i bambini, che possono comodamente usufruire di tutti i servizi che offrono le biblioteche del Servizio Bibliotecario Trentino senza doversi spostare dal proprio paese.

Servizi offerti

Oltre al prestito ed alla consultazione, la Biblioteca intercomunale della Valle di Cavedine offre anche la possibilità di prestito digitale ed interbibliotecario e dispone di computer per la navigazione su internet. A disposizione degli utenti che inoltre volessero collegarsi con i propri dispositivi alla rete, c’è la possibilità di farlo tramite rete Wi-Fi.

Biblioteca Valle di Cavedine: attività per tutte le età

Al giorno d’oggi la biblioteca è molto più di tutto questo, è uno spazio vivo ed interattivo, dove è bello incontrarsi per condividere momenti piacevoli e di arricchimento personale. Per questo motivo, anche nelle sedi della biblioteca di Cavedine troverete sempre attività rivolte a grandi e bambini. Incontri con l’autore, conferenze, letture ad alta voce, laboratori e pomeriggi dedicati ai giochi da tavolo sono solo alcuni degli esempi di quello che vi aspetta!

In biblioteca Valle di Cavedine sono sempre tante le attività e le proposte per i bambini.

Prossimi appuntamenti per bambini alla Biblioteca Valle di Cavedine

  • Nati per leggere e Nati per la Musica | giovedì 6 marzo 2025 ore 9.30 in Biblioteca a SARCHE | Un incontro per genitori e bambini da 0 a 3 anni in collaborazione con Generazioni In per conoscere i programmi di promozione della lettura e della musica di NpL.
  • Ti voglio bene papà | mercoledì 19 marzo 2025, ore 16.30 in Biblioteca a CALAVINO | Laboratorio per la festa del papà a cura dell’Eco Museo Valle dei Laghi

Orari delle biblioteche

Ecco l’orario invernale delle sedi della Biblioteca di Cavedine, in vigore dal 1 ottobre 2024 al 31 maggio 2025.

Sede di Cavedine: martedì, mercoledì (anche dalle 9.30 alle 12.30), giovedì e venerdì: 14.30-18.30; sabato: 9.30 -12.30 e 14.00-18.00)

Sede di Calavino: martedì 14.30 – 18.00; mercoledì 14.30 – 18.00; venerdì 10.00 – 12.30

Sede di Lasino: lunedì (anche dalle 9.30 alle 12.30), giovedì e venerdì 14.30 – 18.00

Sede di Sarche: martedì 9.30 – 12.30; mercoledì 14.30 – 18.00 ; giovedì 10.00 – 12.30

Sede di Vigo Cavedine: martedì 14.30 – 18.00; giovedì e venerdì 9.30 -12.30

Alla biblioteca di Cavedine e nelle sue sedi secondarie sono sempre tante le attività per bambini e non solo!

Biblioteca Valle di Cavedine: contatti

Sede di Cavedine – Via don Negri, Cavedine – tel. 0461.568220; e-mail: cavedine@biblio.tn.it

Sede di Calavino – Via Pedrini 2, Calavino – tel. 0461.564050; e-mail: calavino@biblio.tn.it

Sede di Sarche – Piazza del Cason Ros 10, Sarche – tel. 0461.563111; e-mail: sarche@biblio.tn.it

Sede di Lasino – Via Degasperi 25, Lasino – tel. 0464.561745; e-mail: lasino@biblio.tn.it

Sede di Vigo Cavedine – Via Scuola Materna, Vigo Cavedine – tel. 0464.566060; e-mail: vigo.cavedine@biblio.tn.it

Visita il sito: www.biblioteca.valledicavedine.it/

Cosa fare a Cavedine e dintorni

Se dopo aver letto un bel libro o partecipato a una coinvolgente attività organizzata dalla Biblioteca Valle di Cavedine hai voglia di esplorare i dintorni, non perderti

C’era una volta Casa Marascalchi

Ogni viaggio è una nuova avventura e porta con sé nuove scoperte. Questa volta vogliamo portarvi assieme a noi in un viaggio speciale: un viaggio nel tempo! Proprio come quello che si può intraprendere varcando le porte di Casa Marascalchi, in quel di Cimego.

Come arrivare a Casa Marascalchi

In poco più di un’ora d’auto da Trento, passando per Sarche e poi per Tione e quindi proseguendo in direzione del bresciano, si raggiunge il paese di Cimego, nel comune di Borgo Chiese. Qui si può lasciare l’auto nel parcheggio per poi addentrarsi a piedi tra le suggestive stradine dello storico rione medievale di Quartinago. Questo quartiere è l’unico ad essere sopravvissuto intatto alle guerre. Osservare le ‘architetture del passato, specie se si può ancora contare su qualche ricordo d’infanzia legato alla casa dei nonni o dei bisnonni o su qualche racconto di seconda mano, è sempre interessante.

Indietro nel tempo dentro Casa Marascalchi

Appena varcata la soglia di Casa Marascalchi, ci si trova catapultati indietro di 50 anni, all’interno di una tipica abitazione contadina della Valle del Chiese. Tutto è rimasto come una volta e ci parla della vita della gente del luogo.

Abbiamo “spiato” volentieri  nella vita di questa famiglia. Tantissimi sono gli oggetti in giro per la casa: le stoviglie sul tavolo, gli attrezzi sul banco da lavoro del capofamiglia, il telaio utilizzato dalle donne, la frutta messa ad essiccare nel sottotetto, le camicie da notte ed i copriletti ricamati a mano, i giochi dei bambini. Si ha quasi l’impressione di essere entrati in casa di qualcuno che da un momento all’altro potrebbe rincasare!

Tanti ambienti, tante funzioni

La casa è grande e disposta su più livelli. Il piano seminterrato costituisce il nucleo più antico della casa e risale probabilmente al 1500. Qui si trovano le stalle e le cantine per la conservazione del vino e delle scorte alimentari (erano il luogo più fresco della casa e il frigorifero o non esisteva o era ancora un bene di lusso, anche se su questo i bambini stenteranno a credervi!). In origine però queste stanze erano adibite anche ad abitazione, come testimonia la fuliggine presente in alcuni punti del muro in pietra.


Si torna poi al piano d’ingresso, dove è possibile vedere le due cucine (una con il grande tradizionale focolaio a legna ed una di epoca più moderna, con la cucina economica) e provare ad indovinare la funzione di alcuni utensili ormai poco conosciuti, che sicuramente incuriosiranno anche i vostri bambini.

La cucina di Casa Marascalchi riporta subito alla mente lontani ricordi d'infanzia...È presente anche una stua, una stanza che con i suoi fregi decorativi  testimonia la possibile presenza, in questa casa e in un passato abbastanza remoto, di abitanti legati ai signori locali.

La visita prosegue ai piani superiori: qui, a fianco delle stanze da letto, si trova anche una stanza per l’allevamento del baco da seta, attività molto diffusa nelle realtà rurali trentine fino alla metà del secolo scorso.

In questi territori, oltre alla seta, veniva coltivata e lavorata anche la canapa, sempre per ricavarne un filato che trovava largo utilizzo.

Casa Marascalchi: aperture

Casa Marascalchi è attualmente aperta al pubblico grazie ai volontari dell’Associazione la Fusina il primo sabato del mese fino al 7 giugno, con orario 10.00-18.00 (5 aprile, 3 maggio e 7 giugno 2025). L’ingresso è gratuito. Nel periodo estivo una visita a questa casa ed al paese rappresenta la conclusione ideale di una bella giornata all’aria aperta dopo aver visitato una delle tante malghe nei dintorni o aver fatto una bella camminata in Val di Fumo o sul vicino Sentiero Etnografico del Rio Caino.

Info e contatti

Associazione La Fusina
tel. 340.9844593
e-mail: associazionelafusina@gmail.com

Per informazioni potete anche visitare il sito di APT Campiglio Dolomiti: leggi QUI

Nei dintorni di Casa Marascalchi

Ecco qualche suggerimento per arricchire la vostra visita dopo o prima di aver visitato Casa Marascalchi:

Al Museo delle Palafitte di Fiavé

Il Museo delle Palafitte di Fiavé è il luogo perfetto per fare un salto indietro all’età del bronzo. A circa un chilometro dal museo è stato riportato alla luce un sito archeologico di notevole rilevanza, diventato Patrimonio UNESCO. Nei pressi dei ritrovamenti è stato così allestito anche il Parco Archeo Natura Fiavé. Qui si svolgono tantissime attività per le famiglie, soprattutto in estate, ed è possibile vedere i resti delle palafitte originali e la ricostruzione di alcune di esse.

Il Museo delle Palafitte di Fiavé custodisce importanti reperti ritrovati nel sito palafitticolo di Fiavè- Carera

Museo delle Palafitte di Fiavé

Come arrivare a Fiavé

Arrivare in questo tranquillo paesino è facilissimo. Si sale da Riva del Garda verso il lago di Tenno. Quindi si prosegue superando il Passo del Ballino  (20 minuti da Riva del Garda). Per chi arriva da Trento si può seguire per Comano Terme  e quindi verso il Lomaso (da Trento circa 45 minuti).

Il Museo delle Palafitte di Fiavé

Il Museo è gestito dalla Soprintendenza per i Beni Culturali di Trento. Sorge all’interno di un palazzo finemente ristrutturato, l’antica Casa Carli, che si trova proprio nel centro del paese. All’interno il punto forte è sicuramente costituito dagli straordinari oggetti ritrovati dagli archeologi. Tra di essi ricordiamo vasellame in ceramica, ma anche monili in bronzo, in ambra e soprattutto in legno, molti dei quali conservati fino ad oggi  grazie alle particolari condizioni in cui sono rimasti sepolti per oltre 3500 anni.

Un Giorno in Palafitta

Un intero piano è intitolato “Un Giorno in Palafitta”. Vi attende una ricostruzione della vita quotidiana nel villaggio, dove un grande plastico ne riproduce l’aspetto originario. Ci sono inoltre anche altri modellini  e sono presenti filmati esplicativi, utili per comprendere meglio il mondo delle palafitte.

Sono tante le attività dedicate a bambini e ragazzi: laboratori ma anche visite guidate partecipate.

Museo delle Palafitte di Fiavé

Attività al Museo delle Palafitte di Fiavé

Al museo, congiuntamente con il Parco Archeo Natura vengono organizzate numerose attività per bambini e famiglie. Tanti laboratori e visite guidate partecipate che coinvolgeranno tutta la famiglia in attività alla scoperta dell’eta del Bronzo. Consulta la nostra agenda per non perderne nemmeno uno.

Sabato 1 marzo 2025 il museo riapre dopo la pausa invernale e sarà visitabile nei giorni di sabato, domenica e nei festivi dalle ore 13.00 alle 18.00. Per l’occasione domenica 2 marzo 2025 alle ore 14.30 e alle ore 16.00, propone “Avete detto palafitte?”, una visita partecipata gratuita per conoscere aspetti e curiosità della vita quotidiana nel villaggio palafitticolo che oltre 3.500 anni fa sorgeva sulle sponde dell’antico lago Carera. 

I visitatori troveranno inoltre una coinvolgente novità grazie al filmato in realtà virtuale “Antiche tracce. La vita in palafitta“, ambientato nel Parco Archeo Natura di Fiavé. Indossando appositi visori sarà possibile immergersi nell’antico villaggio palafitticolo trovarsiseppur virtualmente, a tu per tu con i nostri antenati dell’età del Bronzo. La visione è consigliata a partire dai 13 anni.

Inoltre ricordiamo che, essendo la prima domenica del mese, l’ingresso al museo sarà gratuito.

Museo delle Palafitte di Fiavé – tariffe e orari

Il Museo è aperto nei fine settimana da marzo a fine ottobre dalle 13.00 alle 18.00. È aperto tutti i giorni da metà giugno a metà ottobre dalle 10.00 alle 18.00 con orario continuato. A dicembre visitabile  sabato, domenica e festivi (escluso il 25) e dal 26 al 30 dicembre, dalle ore 13 alle 18. 

Sono disponibili abbonamenti vantaggiosi (che consentono ingresso gratuito anche alle attività) e tariffe agevolate per i nuclei familiari e per possessori Museum Card, Trentino Guest Card, Family Card.

Se siete in possesso dell’Egregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta.

Per conoscere tutte le tariffe e gli orari nel dettaglio clicca QUI.

Museo delle Palafitte di Fiavé – info e contatti

Museo delle Palafitte di Fiavé

Via Tre Novembre 53, Fiavé
tel: 0465 735019 – 334 6807276
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
sito web : clicca QUI

Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINO che è un marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento,  quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie che si rivolgono a questa realtà.

Cosa fare nei dintorni di Fiavé

Cosa fare dopo la visita al Museo delle Palafitte di Fiavé? Nei dintorni sono tante le cose interessanti che si possono fare e vedere: ecco qui alcuni suggerimenti:

InQuadra Primiero e Sui Passi dei Canopi

Fiera di Primiero, con l’inconfondibile sfondo delle Pale di San Martino e delle Dolomiti, è una meta perfetta per una piacevole passeggiata in famiglia. Ecco allora un’idea per chi cerca qualcosa di non troppo impegnativo, magari da alternare ad un’escursione o attività sportiva. Utilizzando il proprio smartphone, grazie al progetto InQuadra Primiero ed al percorso Sui Passi dei Canopi, è possibile esplorare il paese ed i dintorni in modo interattivo, per scoprirne la storia, mentre i bambini corrono, giocano e pedalano o mentre si spinge il passeggino.

Come arrivare a Fiera di Primiero

Fiera di Primiero si trova a 90 chilometri da Trento, raggiungibile in poco più di un’oretta percorrendo la Valsugana. Se invece vi trovate dall’altro lato, San Martino di Castrozza dista solo 20 minuti. Si può quindi arrivare a Fiera di Primiero anche dalla Val di Fiemme, proseguendo da Predazzo per il Passo Rolle e scendendo quindi a valle. A Fiera potete parcheggiare accanto all’autostazione. Il parcheggio è gratuito tutto l’anno eccetto nel mese di luglio e agosto. Vi troverete così a due passi dalla scalinata Negrelli, punto di partenza dei due percorsi.

Il sentiero inQuadra: un’avventura in otto tappe

Ecco dunque, ad accoglierci nel suo giardino, la statua di Luigi Negrelli. Negrelli è l’ingegnere del Primiero famoso per aver progettato il Canale di Suez:. Quella gialla in alto a sinistra è la casa che apparteneva alla sua famiglia! La raggiungiamo percorrendo la scalinata. Qua sopra troviamo i primi pannelli del percorso InQuadra Primiero, che, scansionando il codice QR su essi riportato, ci raccontano caratteristiche e peculiarità di alcuni degli edifici e punti più significativi del paese: la chiesa, la barchessa, la vecchia canonica… Raggiungiamo anche, in cinque minuti, un punto panoramico dal quale ammirare tutta la valle e le montagne che la circondano. Così, mentre i bambini più piccoli possono essere coinvolti chiedendo loro di cercare i codici QR dislocati qua e là, i più grandi hanno l’opportunità di comprendere meglio ciò che li circonda. Le tappe offrono un modo innovativo e coinvolgente per scoprire la bellezza e la storia di Fiera di Primiero. Per completare il percorso InQuadra mettete in contro circa 45 minuti.

La casa di Luigi Negrelli a Fiera di Primiero

Sui passi dei Canopi: riscoprire la storia mineraria del Primiero

Altra possibilità, complementare o alternativa, è il percorso “Sui passi dei Canopi”, che racconta la tradizione mineraria della zona. Venivano infatti chiamati “canopi” i minatori che lavoravano nelle miniere circostanti. Costoro erano facilmente riconoscibili per via del loro caratteristico berretto a punta e del resto del loro abbigliamento. Questi minatori lavoravano in piccole squadre su tre turni giornalieri di otto ore e venivano pagati molto bene. Purtroppo però il loro lavoro comportava molti rischi per la salute, partendo dall’umidità, ai rischi di crolli, fino a arrivare al dover respirare costantemente la polvere metallifera. L’itinerario parte dal Palazzo delle Miniere e conduce, in otto tappe, fino alla miniera di siderite di Monte Vecchio, a Transacqua. Ogni estate, per tre giorni consecutivi, le persone hanno anche la possibilità di visitare il Villaggio Minerario, prendere parte alla lavorazione del minerale e addentrarsi in quella che è la ricostruzione di un cunicolo minerario.

Questa passeggiata è perfetta per gli adulti, ma la storia ricca di curiosità dei canopi, conquisterà anche i bambini, che saranno subito incuriositi dalla descrizione dei vestiti indossati dai bergknappen (o canopi, in italiano). Questo percorso richiede un po’ più tempo dell’altro. Carine le sagome metalliche a forma di minatore che contraddistinguono le varie tappe e il passaggio sul ponte coperto, dal quale si possono vedere le Pale di San Martino.

Contatti

Entrambi i percorsi sono aperti tutto l’anno e percorribili in maniera del tutto autonoma: si tratta solo di passeggiare, trovare i codici e scansionarli per poter così ascoltare la spiegazione… Per ulteriori informazioni su Fiera di Primiero:

APT San Martino, Passo Rolle, Primiero e Vanoi
tel. 0439.62407
e-mail: infoprimiero@sanmartino.com
sito: www.sanmartino.com

Cosa fare nei dintorni di Fiera di Primiero

Oltre alle esperienze offerte a Fiera di Primiero, ci sono molte altre attrazioni nei dintorni ideali per famiglie. Puoi:

Tutti al Rifugio Malga Ritorto

Cercate una passeggiata invernale adatta a camminatori alle prime armi, dove i bimbi possono divertirsi a farsi trainare in slitta (se c’è neve!), bambini pigrissimi, nonni, eccetera? Per tutti coloro che si limitano alle passeggiate più semplici ma non vogliono rinunciare a camminare con vista wow, ecco la nuova passeggiata che porta alla Malga Ritorto!

Malga Ritorto: dove parcheggiare

Ci troviamo a due passi da Madonna di Campiglio, circondati da una vista spettacolare sulle Dolomiti di Brenta e direttamente sulle piste da sci. Si può lasciare l’auto nell’ampio parcheggio coperto gratuito del Colarin. Da qui con la cabinovia Campiglio-Pinzolo Express si raggiunge la località Patascoss da dove parte un nuovo sentiero sicuro che evita l’attraversamento delle piste da sci (vi ricordiamo che attraversare le piste a piedi è pericoloso e non è consentito dalla legge).

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Il sentiero

Come abbiamo detto, il nuovo sentiero si intraprende in località Patascoss (1750 m.) e conduce a Malga Ritorto. Il sentiero è facile e pianeggiante, quindi perfetto per chi non ama faticare.

Si tratta di una comoda passeggiata di circa 2 chilometri (mezz’ora, quaranta minuti al massimo di camminata) completamente immersa nel bosco, con alcuni tratti ben soleggiati ed altri all’ombra degli abeti. Si può fare in inverno con la neve, ma anche in autunno inoltrato con poca o zero neve: il rifugio è sempre aperto!


L’itinerario è ideale se avete bambini che hanno appena iniziato a camminare in montagna. Forse però il modo più divertente per affrontare l’escursione è a bordo di una slitta o un bob. La fatica di trainare la slitta sarà minima… e comunque ricompensata da un buon pranzetto a Malga Ritorto. Per chi proprio non volesse saperne di camminare abbiamo visto passare lungo il sentiero il servizio motoslitta messo a disposizione dalla Malga.

Quando la vostra vista si aprirà sul panorama mozzafiato sulle Dolomiti capirete di essere giunti a destinazione.

Benvenuti a Malga Ritorto

Malga Ritorto (1753 m.) sorge su un ampio prato soleggiato, un vero idillio per chi ama crogiolarsi al sole. I bambini si divertiranno a giocare nella neve mentre gli adulti potranno rilassarsi al sole sui tavolini esterni o nella soleggiata veranda chiusa. A lato della Malga sono inoltre disponibili sdraio e pouf dove sedersi per godere del meraviglioso panorama. Il menu offre i classici piatti della cucina trentina con un servizio molto curato. Dai taglieri con tortel di patate, affettati e formaggi, passando agli strangolapreti su fonduta di trentingrana, tagliatelle ai funghi fino ai i tradizionali canederli… non può infine mancare la polenta con il gulasch, funghi e formaggio arrostito. Ottima varietà di torte tra cui la torta Linzer.

Malga Ritorto: info utili

  • LUOGO: Madonna di Campiglio
  • PARTENZA: Parcheggio Colarin (imbocco galleria sud)
  • IMPIANTI: Telecabina Campiglio-Pinzolo Express
  • ARRIVO: Rifugio Malga Ritorto
  • ALTITUDINE: 1750 metri
  • DISTANZA:  2 km (andata)
  • DURATA: 30 minuti
  • DISLIVELLO: assente
  • PASSEGGINO: si
  • SLITTINO : si (in presenza di neve)
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Malga Ritorto

Un’alternativa per arrivare a Malga Ritorto, direttamente da Madonna di Campiglio, con un sentiero un po’ più lungo ed impegnativo (circa un’ora e mezza, 200 metri di dislivello) è quella di partire dal parcheggio in fondo a Via Adamello.

Meravigliosa la vista che si apre davanti agli occhi appena si arriva a Malga Ritorto

Contatti

Malga Ritorto
tel. 0465 442008 – 349 6398070
sito web: www.rifugioritorto.it

Cosa vedere nei dintorni di Malga Ritorto

I laghetti di Colbricon in inverno

Tanta bella neve fresca: una delle mete imperdibili per essere sicuri di trovarne è  Passo Rolle! Una delle più belle escursioni da fare in zona è senza dubbio quella che porta ai laghetti di Colbricon. Un percorso adatto a tutta la famiglia, con poco dislivello, che vi condurrà a una distesa di neve che vi lascerà a bocca aperta. È un bel posto da visitare anche in estate, se vi capita di tornare (ve lo abbiamo raccontato in Passo Rolle: ai Laghi di Colbricon).

Come arrivare ai laghetti di Colbricon

L’escursione parte dal parcheggio di Malga Rolle. Il parcheggio è gratuito e abbastanza ampio. Cercate comunque di arrivare entro le 10.00 per essere sicuri di trovare posto, soprattutto nei weekend e durante le vacanze. Ci troviamo a poco più di un chilometro dall’omonimo passo, raggiungibile in 15 minuti d’auto da San Martino di Castrozza o, salendo dall’altro versante, in circa 20 minuti da Predazzo.  Parcheggiata l’auto non vi resterà che attraversare la strada: troverete ben visibile la segnaletica.

Il sentiero verso  i laghi di Colbricon

Si scende quindi per prima cosa verso gli impianti di risalita, ai quali si arriva in meno di 5 minuti. Proprio in prossimità della stazione un bel cartello indica la direzione da prendere. Noi qui abbiamo indossato le ciaspole prima di proseguire perché aveva nevicato da poco, ma in realtà il sentiero era ben battuto e si poteva percorrere anche con gli scarponcini. Le ciaspole, se le avete, sono comunque utili per fare il giro attorno al lago. Ecco che quindi si inizia a camminare in un bel bosco ricoperto di neve, in un alternarsi di piccole salite e discese, mai impegnative.DSC_1875

Lo scenario è incantato, in una pace che avvolge tutto come un morbido abbraccio. Troverete parecchie persone, specie nel fine settimana, ma vale comunque assolutamente la pena!

I laghetti

La passeggiata è davvero semplice (fate solo attenzione ad alcuni tratti un po’ ghiacciati, specie se non avete ramponcini o ciaspole) e in meno di un’ora vi porterà fino al Rifugio Laghi di Colbricon (in inverno chiuso). Dopo una prima parte nel bosco, gli alberi si diradano e il panorama si apre fino ad arrivare alla bianca distesa che ricopre il lago superiore (quello inferiore lo avrete già superato, ma è difficile da scovare se non si sa dove sia, perché nascosto sotto la neve!).
La distesa di neve che ricopre il lago superiore di ColbriconNoi, visto che avevamo le ciaspole, abbiamo deciso di fare il giro del lago (prestate sempre attenzione alle condizioni del ghiaccio!), per poi risalire sulla collinetta che si trova sull’altra sponda ed ammirare il panorama dall’alto. Non ci metterete più di 15-20 minuti, quindi vale la pena anche fermarsi per far giocare un po’ i bambini sulla neve. Compiuto l’anello attorno al lago si arriva al rifugio Laghi di Colbricon, perfetto per un pranzo al sacco sotto i raggi del sole. Noi invece abbiamo scelto di tornare indietro (si rifà lo stesso percorso dell’andata) e assaggiare le bontà di Malga Rolle.

Mangiare a Malga Rolle

Malga Rolle è davvero graziosa all’interno, ma ricordatevi di prenotare perché altrimenti rischiate di trovare tutto pieno. Al massimo potete ripiegare su un buon panino da mangiare sui tavoli all’esterno (al sole si stava comunque benissimo!). Noi abbiamo optato per dei gustosi primi piatti: tris di canederli, strangolapreti e pappardelle al ragù.

Ovviamente lasciando spazio anche per il dolce: yogurt con miele e castagne, torta di ricotta e panna fresca coi frutti di bosco: tutto buonissimo e servizio super rapido.

Da assaggiare anche la tipica tosela del Primiero, un formaggio fresco delicato che viene proposto sia in accompagnamento alla polenta che come antipasto che all’interno di altri piatti.

Laghetti di Colbricon: info utili

  • LUOGO: Passo Rolle
  • PARTENZA: Malga Rolle
  • ARRIVO: laghi Colbricon
  • DISLIVELLO: lieve saliscendi, dislivello totale minimo
  • ALTITUDINE: 1950 metri
  • DURATA: un’ora circa (solo andata)
  • DIFFICOLTÀ: facile
  • PASSEGGINO: no, sì zaino portabimbi. Consigliate le ciaspole per fare il giro attorno ai laghetti.
  • PUNTI RISTORO: Malga Rolle (aperta tutti i giorni per pranzo, tel. 348.0363019)

Cosa fare nei dintorni del Passo Rolle

Se vi è piaciuta la ciaspolata sulla neve ai laghetti di Colbricon, ecco qualche idea per non perdersi il meglio della zona.

Rovereto: al MART con i bambini

Chi non conosce il MART Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto? Con la sua cupola in acciaio e vetro, disegnata da Mario Botta, e le linee architettoniche essenziali e pulite degli interni, è uno dei più importanti musei d’ Europa.

Oltre 20 mila opere d’arte e tre sedi espositive: la sede principale, in Corso Bettini a Rovereto, la Casa d’Arte Futurista Depero, nel centro storico di Rovereto, e la Galleria Civica di Trento. Ma cosa bisogna assolutamente sapere quando si decide di visitare questo museo con i bambini?

Mart – la piazza antistante il museo

Cosa c’è al MART – eventi e attività

LITTLE MART

Il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto accoglie i bambini e le loro famiglie per sperimentare insieme in modo giocoso i diversi linguaggi dell’arte.

Il tema degli incontri Little Mart? Le mostre e le collezioni del museo o, più in generale, temi e tecniche legati all’arte contemporanea. Vere e proprie palestre della creatività con laboratori che coinvolgono bambini e adulti proponendo una partecipazione attiva.

Tutte le domeniche dalle 15.00 alle 16.30 |Per il programma completo consulta la nostra agenda. Costo: 5 €, gratuito per gli adulti accompagnatori. Prenotazione: dal lunedì al venerdì mattina scrivendo a education@mart.tn.it o telefonando allo 0464 454135-108. Il venerdì pomeriggio, sabato e domenica presso la biglietteria del Mart (0464 454240).

LITTLE MART – prossimi appuntamenti 2025:

  • 29 marzo 2025, ore 11.00 -13.00 | Oh, che paura! (4-8 anni)
  • 30 marzo 2025, ore 15.00 -16.30 | La collezione turchese (3-8 anni)
  • 6 aprile 2025, ore 15.00- 16.30 | La storia di… (4-10 anni)
  • 13 aprile 2025, ore 15.00- 16.30 | Pittura, azione, movimento (3-10 anni)
  • 18 aprile 2025, ore 15.00-19.00 | Cip Cip – laboratorio pasquale c/o Millennium Center
  • 21 aprile 2025, ore 15.00- 16.30 | L’uovo di Depero (4-10 anni)
  • 25 aprile 2025, ore 15.00 – 16.10 | Alla scoperta dell’Arte  (5-12 anni)
  • 27 aprile 2025, ore 15.00 – 16.30 | Geometrie (5-12 anni)

HOLIDAY ON MART

Durante le vacanze estive, pasquali e di Natale il Museo organizza delle colonie diurne dedicate ai bambini dai 5 ai 12 anni: un modo diverso di trascorrere le vacanze in città, con esperienze creative ed educative a tutto tondo, sperimentando in modo divertente le tecniche e i linguaggi dell’arte, esplorando il museo in modo giocoso.

HOLIDAY ON MART SPRINGmartedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 aprile 2025, dalle 8.00 alle 17.30. È possibile la frequenza sulle singole giornate. Per chi si iscrive a più di una giornata è prevista la tariffa scontata giornaliera di 30 euro (anziché 40 euro). Sono richiesti il pranzo e le merende al sacco.

HOLIDAY ON MART SUMMERdal 25 al 29 agosto 2025 e dall’1 al 5 settembre 2025, dalle 8.30 alle 17.00 (con possibilità di anticipo alle 8.00 e posticipo fino alle 17.30). Costo: € 180 (€ 150 se si iscrive più di un bambino o se si frequentano entrambe le settimane). Il pranzo è compreso, si richiedono le merende al sacco.

Prenotazioni obbligatorie | Dal lunedì al venerdì (ore 12.00) | online cliccando QUI oppure contattando l’Area educazione del Mart: T. 0464 454135-108.

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Cosa vedere al MART

Il museo ha una struttura moderna e lineare anche negli interni, dove domina il contrasto tra il bianco ed il nero. Le sale espositive si aprono attorno ad una grande scalinata centrale e sono strutturate su più piani. All’interno del museo sono ospitate mostre permanenti e temporanee.

Nelle Collezioni coesistono avanguardia e tradizione, dal Futurismo al Novecento Italiano, dall’Arte Povera alla Transavanguardia, fino alle ricerche artistiche più recenti.

Al MART con i bambini – attività con mediatori

Un Museo per tutti

Particolare attenzione è dedicata all’inclusività: l’arte è un bene che appartiene a tutti. Il museo quindi offre una serie di servizi di base per agevolare tutti i tipi di visitatori, tra i quali, sicuramente, anche le famiglie.

Servizi per una migliore fruizione delle sale espositive

  • Audioguide: Disponibili per l’esposizione permanente, in versione per adulti e per bambini (6-12 anni), in italiano, tedesco ed inglese. Servizio a pagamento (3 euro). Info: tel 0464 438887.
  • Radiocuffie: Disponibili per i gruppi in visita con guida propria, fino a esaurimento. Costo 1 euro a persona.
  • MartMuseumBot: la guida digitale gratuita del Museo è disponibile su Telegram e su Messenger in italiano e in inglese.
  • Chiedilo a noi: ogni sabato e domenica – dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 – i mediatori e le mediatrici del Mart sono a disposizione del pubblico nelle sale del Museo.

Servizi di generica utilità

  • Parcheggio interrato a pagamento con accesso pedonale diretto alla piazza antistante il museo. L’entrata è sul lato nord del Museo.
  • Guardaroba: per depositare gratuitamente giacche e borse di dimensioni superiori a 25×30 cm.
  • Ascensore: due ascensori sono disponibili per raggiungere i piani espositivi.
  • Wi-Fi: collegamento alla rete Wi-Fi disponibile tramite registrazione.
  • Accesso animali: l’accesso è consentito solo ai cani guida. Tuttavia è disponibile un servizio a pagamento di Dog Sitting e Dog Walker prenotabile con almeno 24 ore di anticipo.

Baby Mart è uno spazio per bambini interno al museo

Baby Mart

AL MART con i bambini: servizi per famiglie

  • Fasciatoio | disponibile nell’area antistante le toilettes, al piano terra del Museo. Una stanza attigua è utilizzabile su richiesta per l’allattamento.
  • Babymart | uno spazio accogliente dove le famiglie possono prendersi una pausa durante la loro visita al museo. Qui si può giocare, rilassarsi e leggere albi illustrati
  • Esplora il Mart. Alla scoperta delle Collezioni | kit (mappa, proposte operative e materiali per disegnare) che accompagna le famiglie con bambini dai 4 ai 10 anni nella visita autonoma alle Collezioni. E’ fruibile anche da persone con disabilità uditiva. Disponibile gratuitamente presso la biglietteria.
  • Visite guidate animate | divertenti e coinvolgenti, sono dedicate alle famiglie con bambini dai 6 ai 12 anni, possono essere prenotate da una o più famiglie (massimo 20 persone) e sono disponibili durante tutto l’orario di apertura, sia per la collezione permanente che per Casa d’Arte Futurista Depero. A pagamento. Tel. 0465 670820
  • Little Mart | Laboratori ludico-creativi per bambini e famiglie. Ogni domenica alle 15.00 al Mart e ogni prima domenica del mese alle 11.00 alla Galleria Civica di Trento. Costo di 5 € a bambino.
  • Compleanni al Museo | L’Area educazione organizza compleanni originali e divertenti per bambini dai 4 ai 12 anni.
  • Holiday on Mart | Durante le vacanze estive, natalizie e pasquali, l’Area educazione del Museo propone un servizio di colonia diurna per bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni a Trento e a Rovereto.

Quanto tempo ci vuole per visitare il MART?

Il Museo è aperto dal martedì alla domenica, con orario 10.00 – 18.00. Il venerdì aperto fino alle 21.00.

Per visitare il museo, escluse eventuali attività, servono un paio di ore. Se con i bambini la visita risulta troppo lunga si può considerare una pausa nello spazio Baby MART, oppure limitarsi alle opere che più catturano la loro attenzione. Utile in tal senso può risultare l’audioguida per bambini.

Info e contatti

MART Museo Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto
Corso Bettini 43 – 38068 Rovereto (TN)
tel.  800 397760 (dall’estero tel. +39 0465 670820)
www.mart.tn.it

Questo museo vanta il MARCHIO FAMILY IN TRENTINO, marchio di attenzione promosso dalla Provincia Autonoma di Trento,  quale riconoscimento per l’impegno a rispettare determinati requisiti a garanzia del benessere delle famiglie.

Lo sapete che se siete in possesso dell’Euregio Family Pass tutto il nucleo familiare può entrare in questo museo al costo di un biglietto a tariffa ridotta?!  

Nei dintorni del MART

Se vi sono piaciuti i nostri consigli su cosa fare al MART con i bambini vi consigliamo di leggere anche:

Foto di copertina @martrovereto