La cultura ladina si è sviluppata nel corso dei secoli in alcune valli tra le più remote del Trentino Alto Adige. Queste zone sono rimaste a lungo isolate per ragioni geografiche. Queste imponenti montagne in passato non erano agevolmente valicabili. Il ladino quindi non è soltanto una lingua, ma una vera e propria cultura, tutt’oggi ben radicata nella popolazione locale. Siamo stati a San Martino in Badia, a visitare il MUS LA Museum Ladin, un luogo che apre gli occhi su un vero e proprio mondo a parte.

La sede del MUS LA: Ciastel De Tor
Un paio di tornanti sopra San Martino in Badia sorge il “Ciastel de Tor”, oggi sede del MUS LA, il museo della cultura ladina. Quello che il visitatore compie al suo interno è un vero e proprio viaggio nella cultura e nella storia delle popolazioni della Val Badia. Il castello sorge proprio in uno dei punti dove videro la luce i primi villaggi preistorici.
Come arrivare al MUS LA
Per arrivare al museo si percorre la statale della Val Badia. Una volta giunti all’altezza di San Martino non sarà difficile individuare il castello, in posizione dominante sui prati che sovrastano l’abitato. Il parcheggio interrato si trova a pochi passi anche dallo SMACH: val dl’Ert, una galleria di arte contemporanea a cielo aperto della quale vi abbiamo già parlato.
Dentro il MUS LA
Parcheggiata l’auto si raggiunge a piedi il cortile dove, all’interno di un moderno blocco, è situato l’ingresso del museo. Gli spazi della biglietteria sono luminosi e piacevoli. Vi trovano posto anche un angolo bambini, una caffetteria con tavolini anche esterni (e vista sul Sasso della Croce) e un piccolo shop. Al piano inferiore un’ulteriore sala dedicata alle mostre temporanee. Nel biglietto di ingresso sono comprese le audioguide, che si attivano automaticamente lungo il percorso. Comode ma un po’ faticoso seguire contemporaneamente audioguida, leggere la pannellistica e tentare di captare il senso dei discorsi in ladino audiodiffusi! Ad ogni modo sono certamente un servizio in più, quindi benvenga!

Le sale espositive
Come dicevamo, il museo è ospitato all’interno del castello medievale. Da un lato si racconta l’evoluzione degli insediamenti rurali, dalla preistoria fino ad arrivare al sistema socio-politico delle viles, una sorta di piccolo villaggio famigliare dove la vita ruotava tutta attorno alle attività contadine. Dall’altro si guarda più propriamente alla cultura ladina e ci racconta di stube rivestite in legno, dei piatti tipici della cucina contadina, delle usanze legate alle feste più importanti, dei lavori nei campi e nelle , dell’antica arte della filigrana, delle credenze popolari e delle leggende ladine (quelle del celebre regno di Fanes). Non mancano accenni alla religiosità, all’istruzione ed ai cambiamenti sociali ed economici portati dallo sviluppo del turismo .

Arti e mestieri
Le parti che ci sono piaciute di più sono state quella relativa alle arti della filigrana e della lavorazione del legno, in particolare per la produzione dei giocattoli. I giocattoli spesso venivano realizzati presso il domicilio di chi li acquistava. Le bambole in legno erano quindi oggetti completamente personalizzati. Incredibile il profumo che il legno di cirmolo emana all’interno di queste stanze!

Dimenticavamo, non perdetevi la stanza dove è stata ricreata un’aula scolastica di inizio/metà ventunesimo secolo. I bambini osserveranno incuriositi, mentre i genitori (almeno quelli non più giovanissimi!) troveranno “pezzi dimenticati della loro infanzia”… La scuola ladina non era poi così diversa dalle altre! Infine dalla torre si potrà ammirare il fantastico panorama circostante.

Il giardino del MUS LA
Terminata la visita del castello fermatevi al fresco sulle panchine del giardino. Anche da qui si gode di una vista incredibile, e comunque il posto è molto rilassante. C’è anche un piccolo giardino didattico con piante aromatiche e fiori profumati.

Quanto dura la visita al MUS LA
Da fuori si può avere l’impressione che sia un museo piccolino, ma la visita accurata può durare oltre due ore. Coi bambini è assolutamente meglio snellire e concentrarsi sulle cose che catturano la loro attenzione.


Info, apertura e contatti
L’ingresso costa 8 euro (adulti), inoltre con i biglietti family pagano solo gli adulti (figli minori di 16 anni gratuiti). È possibile fare anche il biglietto combinato per visitare il Museo dell’Orso Ladino a San Cassiano: se avete tempo e bambini appassionati di dinosauri ed archeologia non potete perdervelo! Qui sono conservati i resti dell’enorme plantigrado preistorico ursus ladinicus, che un tempo popolava le montagne della Val Badia.

Aperto dalle 10.00 alle 18.00 (riposo il lunedì) dal 1 maggio a fine stagione estiva.
Appuntamenti per bambini
- Ma che bel castello! | Laboratori di pittura per bambini dai 4 agli 8 anni | martedì 6,13,20 e 27 agosto 2024 dalle 10.00 alle 11.30 | costo: 5 euro | prenotaziuns@museumladin.it
MUS LA Museum Ladin Ciastel de Tor
Strada Tor 65 – 39030 San Martino in Badia
tel. 0474.524062 /0474.524020
info@museumladin.it
www.museumladin.it
Cosa vedere vicino al MUS LA Museum Ladin
A breve distanza dal MUS LA troverete:
- SMACH, Val dl’Ert: la valle dell’arte
- Spostandovi verso San Vigilio di Marebbe e salendo in quota il Piz de Plaies, perfetto per i bambini con animali, sentieri attrezzati con giochi e divertenti trampolini per saltare
- In Val di Longiarù potrete intraprendere la bellissima escursione per Utia Ciampcios
- Potete anche fare un giro a San Martino lungo il Tru de Vistles, un sentiero che purtroppo abbiamo trovato un po’ abbandonato, ma carino perché si trovano alcuni giochi, pannelli sulla flora e la fauna, il bel laghetto della pesca e si passa per il parco giochi di San Martino, che è veramente bello!






















Non sarà facile stanare il nemico dalla rocca! l parte più interna e protetta del castello: come aspiranti eroi dovrete superare trappole e ostacoli, mettendo sul piatto astuzia e ingegno e ricercando soluzioni comuni assieme ai vostri compagni di avventura.
Non solo: il capo delle guardie è anche un esperto stratega militare, e vi guiderà verso l’assalto finale, mostrandovi quali punti colpire ma soprattutto aiutandovi a costruire le armi con cui sferrerete l’attacco definitivo!
L’attività proposta è davvero molto carina e coinvolge i bambini in un gioco di ruolo assieme al genitore ma anche e soprattutto assieme al gruppo, secondo lo spirito del group problem solving. Non mancano gli aneddoti ed i racconti più curiosi sulle vicende ed i personaggi che hanno popolato nei secoli il castello, ce ne sono per tutti i gusti.
E come ogni castello che si rispetti, naturalmente anche Castel Romano ha il suo fantasma! Non vogliamo svelarvi proprio tutto, ma vi assicuriamo che questo luogo vale davvero una visita. Le rovine sono state oggetto di un restauro conservativo molto accurato e ben riuscito, davvero bello, in particolare, il cortile interno, con le scalinate circolari ed il loggiato.
Inoltre affacciandosi alle mura esterne si gode di una bellissima vista sulla Valle del Chiese.
IL GIOCASTELLO: Età consigliata 6-11 anni


















Si snoda in un’area ricca di testimonianze risalenti al periodo della Grande Guerra, ma risulta altrettanto interessante per le sue caratteristiche geomorfologiche. La presenza di rocce di diversa origine (dalla tonalite, all’arenaria, alle rocce sedimentarie) e di formazioni particolari, come le marmitte dei giganti, fanno di questo angolo di bosco attorno al corso del fiume Chiese un luogo ideale per una facile passeggiata ricca di spunti per tutta la famiglia. Ricordiamo che grazie alle sue caratteristiche e peculiarità geologiche il Parco Naturale Adamello Brenta rientra in un geopark che si estende su un’area grande quasi il doppio del Parco stesso. Per i più piccoli si consiglia lo zaino portabimbo: alcuni punti del percorso non sono infatti adatti ai passeggini.
















