Author - Alessandra

In Val di Rabbi al Molino Ruatti

Che fascino questo antico mulino ad acqua con annessa casa ottocentesca che si trova all’imbocco della Val di Rabbi, a Pracorno! Visitare il Molino Ruatti è un po’ come entrare nella vita di un mugnaio dell’Ottocento ed è sicuramente una bella esperienza da far provare ai bambini.

Nel mulino si possono vedere le tecnologie e i macchinari originali, conservati dai proprietari e poi restaurati. Oggi sono funzionanti e a disposizione dei visitatori per far loro conoscere la tradizione della molitura. La sala principale è infatti la sala di molitura, dove si lavoravano i cereali.

Le pale del molino sono azionate da oltre due secoli dalla corrente delle acque del vicino torrente Rabbiés.

 

 

Molto interessante è anche la “casa-museo”, un’abitazione annessa al mulino stesso che racconta la civiltà contadina della zona attraverso i sui locali, ma anche le stalle, le cantine ed il vecchio fienile, oggi riconvertito in una sala conferenze e spazio per esposizioni.

Le guide dell’Associazione Mulino Ruatti vi accompagneranno nella visita del Mulino, facendovi conoscere e scoprire sia la storia della famiglia che nel corso degli anni ha gestito il molino, sia la cultura e le tradizioni rurali del territorio montano della Val di Rabbi.

La visita al mulino è adatta a tutta la famiglia: qui ognuno resterà colpito da qualche dettaglio o curiosità, e sarà bello poi discutere tutti assieme anche a casa di come si svolgeva la vita una volta.

L’Associazione Mulino Ruatti offre anche servizi sociali e culturali con particolare attenzione per la divulgazione e per la didattica per i bambini, con laboratori che hanno sede presso il Molino Ruatti.

Il molino è aperto per visite su prenotazione (minimo 5 persone)
Da giugno a settembre, ogni mercoledì pomeriggio vengono inoltre organizzate delle visite guidate con laboratorio:
LABORATORIO TRA STORIA E NATURA , tutti i mercoledì dal 31 maggio al 6 settembre 2023, ore 17.00 (vedi l’evento nella nostra AGENDA)
Tariffe:
  • Visita guidata: 5 € (2 € ridotto)
  • Laboratori: 6 €
Biglietti ridotti: gruppi, possessori di Rabbicard, over 65 anni, studenti universitari.
Gratuito: bambini sotto i sei anni, Guest Card, residenti nel Comune di Rabbi, soci Associazione Mulino Ruatti
Per maggiori informazioni e prenotazioni:
Molino Ruatti
Pracorno di Rabbi n.3, Rabbi (TN)
tel. 339 8665415 –  0463 903166
email: info@molinoruatti.it
Per restare sempre aggiornati visitate la pagina Facebook

Trekking in Val d’Algone

La Val d’Algone è una piccola valle nel territorio del Parco Naturale Adamello Brenta, comodamente raggiungibile: partendo da Trento si raggiunge Ponte Arche, si prosegue quindi per Stenico e poi verso Ragoli, fino a svoltare per la Val d’Algone in località Tre Ville (dal bivio si prosegue per circa 7 km su strada asfaltata).

TREKKING IN VAL D’ALGONE

Oggi vogliamo parlarvi di un’occasione unica per scoprire questo luogo e il suo passato: dal 19 maggio al 29 settembre 2023, nell’ambito delle Garda Trentino Experience (trovi le info sulla nostra selezione QUI) promosse da APT Garda Dolomiti in collaborazione con il Parco Naturale Adamello Brenta, viene infatti proposta questa semplice camminata guidata adatta a tutta la famiglia.

Il punto di ritrovo con la guida è presso il Rifugio Ghedina in Val d’Algone: dalla curva in Località Tre Ville si prosegue per qualche centinaio di metri affiancando il torrente, finché due grandi totem posti ai lati della strada informano dell’ingresso nel Parco Naturale Adamello Brenta.

Proseguendo sulla strada si raggiunge in breve il Rifugio Ghedina, facilmente individuabile grazie al camino dell’antica vetreria che sorge proprio accanto. Qui, tra grandi prati in cui fanno da padrone i colori ed i profumi dei fiori di campo, e pittoresche casette (a noi ne ha subito colpito una per le numerose decorazioni in legno e pietra: curiosando un po’ abbiamo trovato, tra le altre cose, anche il tavolo con sgabelli dei sette nani, un capanno dei proverbi trentini ed un paio di hotel degli insetti) parte il tour guidato in compagnia della guida esperta del Parco Adamello Brenta.

Il percorso vi porterà a conoscere il passato operoso di questa remota valle, dove un tempo si lavorava il vetro, ma non solo.

Esperienza adatta a tutta la famiglia, purtroppo non ai passeggini, quindi eventualmente attrezzatevi con uno zaino porta bimbo. Il percorso è lungo circa 5 chilometri, ed ha una durata di 3 ore circa. Si conclude con una gustosa degustazione di prodotti a Malga Nambi.

In calendario ogni venerdì alle 9.30 dal 19 maggio al 29 settembre 2023. La prenotazione ed il pagamento (biglietto 15 euro per gli adulti e 7,50 € per i minori di 14 anni) possono essere fatti direttamente online (consulta anche la nostra agenda QUI)

Per ulteriori informazioni sull’ Experience “Trekking in Val d’Algone” contattate Garda Dolomiti:

📞 0464 554444    Garda Dolomiti – Riva del Garda

🌐  www.gardatrentino.it/it/esperienze

Se poi al pomeriggio volete rimanere in zona per concludere la giornata, ecco qualche idea:

Sentiero degli Animali del Bosco

Questo sentiero si imbocca nei pressi della baita dei Cacciatori. Un tabellone informativo posto sul pendio erboso informa che lungo il percorso troveremo alcuni pannelli, ognuno dei quali illustra abitudini e caratteristiche di uno dei diversi animali che popolano il bosco: camosci, cervi, caprioli, volpi, lepri e scoiattoli, e naturalmente l’orso bruno, simbolo del Parco stesso. Starà a voi trovare gli animaletti in ceramica Thun nascosti negli espositori nel bosco e scoprire il mondo segreto degli animali della Val d’Algone .

Ma attenzione: il riccio, lo scoiattolo e gli altri animali popolano veramente questi boschi! Proprio per questo motivo la seconda parte del percorso (quella in discesa) è dedicata all’affinamento dei sensi ed ai consigli sui comportamenti da tenere per avere più possibilità di incontrarli in carne ed ossa! Noi abbiamo visto uno scoiattolino, ma eravamo talmente incantati dal momento che non siamo riusciti a fotografarlo!

L’anello non è percorribile con il passeggino. È quindi consigliato per i più piccoli lo zaino porta bimbo.

Se poi volete fermarvi e prolungare la sosta con una merenda potete approfittare del tavolone all’ombra davanti alla Baita dei Cacciatori  (c’è anche la fontana!).    Noi però siamo amanti dell’acqua e in una giornata così calda non abbiamo proprio saputo resistere, una volta scovato un suggestivo posticino sulla via del ritorno, alla tentazione di fermarci a giocare e rinfrescarci i piedi nelle ghiacciate acque del Rio d’Algone: ci voleva proprio!

NEI DINTORNI

Per conoscere tutto quanto di imperdibile offre il territorio di Comano consultate la nostra mini guida “Cosa fare a Comano e dintorniQUI

 

Fassa: splendida Val S.Nicolò

La passeggiata nella splendida Val San Nicolò, laterale della Val di Fassa, sembra uscire da un libro di favole. A seconda di quanto volete camminare potete fermarvi in diverse tappe.

NAVETTE

Si parte da Pozza di Fassa, lasciando l’auto nel grande parcheggio in località Vidor. Da lì si prosegue con la navetta o con il trenino, attivo da fine maggio a inizio ottobre.

A PIEDI O IN BICICLETTA

Fuori stagione si può anche salire a piedi: sono circa 5 chilometri fino alla Baita Ta Ciajaa, in località Sauch, dove fermano anche le navette. Ottima alternativa, grazie alla comoda strada asfaltata, è la bici: se non siete allenatissimi potete percorrerla con una e-bike.

LA VAL SAN NICOLÒ

Grandi prati, disseminati di pittoresche baite in legno ed incorniciati da alcune delle più belle vette (Cima Undici, Cima Dodici, il Gruppo Monzoni, Costabella, Cima Uomo e Col Ombert) vi aspettano in questa splendida vallata.

Davanti alla fermata delle navette si trova Baita Ta Ciajaa, un punto ristoro con ottimi piatti della tradizione. Aperta indicativamente da Pasqua a inizio ottobre. Info: 392.4825682.

Proseguendo lungo la strada principale, pianeggiante ed asfaltata, si trovano dei pannelli che narrano la leggenda di Similuce, bellissima fanciulla allevata da Re Laurino che, per raggiungere la Marmolada, attraversa la valle, imbattendosi prima in un temibile orco e poi nelle malvagie strie (streghe in lingua ladina).
Si arriva così, in circa 30 minuti di cammino, alla Baita Ciampiè, situata a 1826 metri.

UN ITINERARIO PIÙ BELLO DELL’ALTRO.

Da qui la strada diventa sterrata e si fa leggermente più ripida, ma sempre facile, sia per i bambini che con eventualmente il passeggino da trekking. Al bivio abbiamo proseguito attraverso il bosco sul sentiero 608, trovando così anche un po’ di riparo dal sole.

Ed eccole, finalmente in lontananza, le suggestive cascate della sorgente del Rio San Nicolò. Servono solo una manciata di minuti per raggiungere la località “Pè de Forcia”, a 2011 metri, dove si trova anche la Baita alle Cascate (aperta da metà giugno fino all’inizio di ottobre. Info: 330.841692)

Qui è possibile rilassarsi sul prato o rifocillarsi con un ottimo pranzo tipico, circondati da un paesaggio idilliaco. Se siete a piedi o con lo zaino portabimbo, dopo aver ammirato le cascate ed esservi rinfrescati potete, come abbiamo fatto noi, imboccare, sotto la baita, il sentiero 641 che costeggia il rio san Nicolò, ed evitare così di rientrare sulla stessa strada dell’andata.

LA STRADA DEI RUSSI

Questo percorso si snoda tra radici e ponticelli, con lo scrosciare dell’acqua a farvi da compagnia. Si tratta della  cosiddetta “Strada dei Russi” perché costruita dai prigionieri russi durante la prima Guerra mondiale. Passando per un’ampia pietraia alluvionale ci siamo infine riportati sul bivio incontrato all’andata e quindi alla Baita Ciampiè (un’oretta di cammino). Merita una sosta anche la Malga Mezzaselva, dove è possibile acquistare formaggi, burro e panna prodotti con latte locale. Ecco le loro mucche che prendono il sole beate!

Non mancano in questo posto di sicuro né mucche né asinelli!
Un’escursione da provare senza ombra di dubbio: facile, con poco dislivello e adatta a tutta la famiglia, anche a chi non è abituato a camminare molto.

Per chi invece volesse provare un percorso alternativo, la Val San Nicolò si può raggiungere anche partendo dal Buffaure. Il sentiero, tutto in discesa nel bosco e con tratti un po’ scivolosi e poco adatti ai bambini piccoli (intraprendetelo solo con bambini grandicelli e svegli) vi porterà dapprima ad un incredibile punto panoramico (tenete i bambini sempre per mano!) e poi, a scendere fino alla Baita Ta Ciajaa, in circa un’ora o poco più.

INFORMAZIONI NAVETTA
  • da Pozza (località “Vidor”) alla Val San Nicolò (località “Saùch”)
  • biglietti acquistabili presso la biglietteria in località “Vidor”
  • Prezzo: adulti a/r 10€; bambini 9-10 anni a/r 6€; cani a/r 3,50 €. Bambini fino a 8 anni gratuito. Sconto per possessori val di Fassa Guest Card.
  • info 335.6454755
INFORMAZIONI TRENINO
  • circa 7-8 corse giornaliere. Biglietti acquistabili a bordo
  • da Pozza (Piaza de Comun) alla Baita Ciampiè
  • Costo: adulti andata € 7,00 – ritorno € 7,00; bambini (3-10 anni) andata € 3,00 – ritorno € 3,00; bambini (0-2 anni) gratis; cani € 2,00 (guinzaglio e museruola). Sconto con Val di Fassa Guest Card
  • info: 328.2852124
NEI DINTORNI
  • Poco prima della località Vidor si trova la partenza della telecabina che sale al Buffaure, dove vi aspettano il labirinto di Buffy, l’enorme Bregostana, il branco di lupi ed altre maxi opere d’arte, ma anche la possibilità di passeggiate con gli alpaca, bei rifugi e panorami incredibili!
  • QUI trovate tanta altre passeggiate ed escursioni a Pozza di Fassa.

Centrale idroelettrica di Riva

Le centrali idroelettriche sono un’attrazione unica e innovativa che, sul territorio trentino rappresentano anche parte della storia della produzione energetica e regalano grandi sorprese a chi vuole visitarle. Anche a Riva del Garda, come a Santa Massenza, la centrale idroelettrica gestita dal Gruppo Dolomiti Energia, è aperta al pubblico con un allestimento multimediale davvero interessante.

LA CENTRALE IDROELETTRICA

Qui si potrà scoprire come le acque del lago di Ledro e del torrente Ponale, convogliate in grosse tubature, vengono sfruttate per produrre energia elettrica pulita.

Quella di Riva è decisamente una centrale monumentale, realizzata negli anni ’20 su progetto di Giancarlo Maroni, l’architetto di D’Annunzio, famoso per il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, ma anche per altri edifici che si trovano a Riva del Garda, tra i quali la casetta d’ingresso al Parco Grotta Cascata Varone . Questo nome basterebbe da solo a richiamare visitatori da ogni luogo, ma oltre alle peculiarità architettoniche, qui si può vivere un’esperienza unica, alla scoperta di un mondo poco conosciuto nei dettagli.

Alcune delle sale una volta occupate dai voluminosi macchinari sono oggi state riconvertite con originali allestimenti multimediali che attraverso il gioco fanno comprendere in modo concreto i vari passaggi che permettono di ricavare energia da una fonte naturale di primaria importanza quale è l’acqua.

All’interno della centrale, che si specchia nelle acque del lago, è previsto un percorso di visita che, tramite un allestimento completamente nuovo fatto di  video multimediali, pezzi originali e pannelli illustrativi spiega la storia, l’evoluzione ed il futuro dell’energia pulita prodotta utilizzando l’acqua.  Anche i più curiosi non rimarranno delusi.

Sarà inoltre possibile visitare “L’Officina dell’ Energia”, un’area in cui grandi e bambini potranno sfidarsi a produrre energia in un gioco educativo unico (5 €, prezzo unico).

IL PROGETTO HYDROTOUR DOLOMITI

L’apertura al pubblico della centrale fa parte di un progetto che coinvolge altri impianti e altre vallate, come la Valle dei Laghi con la centrale di Santa Massenza. Il progetto si chiama “Hydrotour Dolomiti” ed è volto a valorizzare e far conoscere gli impianti idroelettrici del Trentino,  il loro funzionamento, e le applicazioni che questa tecnologia  ha nella nostra vita di tutti i giorni.

Le visite guidate sono condotte da personale specializzato, capace di illustrare le diverse tecnologie e come queste vengono applicate al fine di garantire una produzione di energia elettrica rinnovabile e rispettosa dell’ambiente. Il Trentino è infatti uno dei maggiori produttori di energia pulita d’Italia. Quello di Hydrotour è dunque un viaggio nell’energia pulita, per capire, imparare ed emozionarsi di fronte all’intelligenza dell’uomo e alla forza della natura.

INFO UTILI

Per ulteriori informazioni e per avere tariffe complete sempre aggiornate cliccate QUI.

Noi segnaliamo la tariffa intera €15 e poi la tariffa famiglia: €25 due genitori + figli minorenni e €15 un genitore + figli minorenni e le riduzioni per i ragazzi di età compresa fra i 7 e i 18 anni. Interessanti le gratuità per i bambini fino ai 6 anni e per le persone diversamente abili e loro accompagnatori.

La visita è possibile SOLO tramite tour guidato, che va prenotato obbligatoriamente in anticipo.

INDIRIZZO, PRENOTAZIONI E CONTATTI 

Centrale Idroelettrica di Riva del Garda, via G.Cis 13, Riva del Garda

Prenotazione obbligatoria: email:booking@hydrotourdolomiti.it –  tel. 0461 032486

Per ulteriori info visita anche il sito www.gardatrentino.it

 

  • Potrebbe interessarti “Riva del Garda in estate: cosa fare” – scopri QUI la nostra mini-guida
  • o anche “Cosa fare ad Arco in estate”: QUI la nostra mini-guida, perfetta per le famiglie più sportive, ma non solo.
  • Se invece siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato e provato per voi: CLICCATE QUI

Crediti Fotografici @www.hydrotourdolomiti.it

Estate a Riva del Garda: cosa fare

Riva del Garda è perfetta per le famiglie dalla primavera all’autunno. Sarà che qui si respira aria di vacanze gran parte dell’anno, sarà che il Garda è tanto grande da ricordare il mare, saranno i colori delle montagne che si specchiano nell’acqua… fatto sta che qui si sta proprio bene.

E tra sport, passeggiate, attività, visite guidate… c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ecco quindi per voi una lista di attività da fare in zona che vi aiuterà ad organizzarvi al meglio, senza rischiare di perdervi proprio quella cosa che vi sarebbe tanto piaciuta.

MAG MUSEO ALTO GARDA

Collocato all’interno della Rocca, l’inconfondibile fortezza sul lago nel cuore di Riva del Garda, il MAG- Museo Alto Garda è un museo del territorio che affascina i visitatori con le sue collezioni archeologiche, la pinacoteca e le testimonianze storiche. Per i bambini ci sono INvento, uno spazio loro dedicato, e il libro Colora il Museo. Da non perdere la salita sul mastio e, a breve distanza, quella sulla torre Apponale  (parte del MAG-Museo Alto Garda- biglietto a parte) con i suoi 165 gradini e l’Anzolim de la Tor, per vedere la città da un punto di vista inusuale. Terminata la visita, ci si può rilassare nei giardini antistanti.

ASCENSORE PANORAMICO

In meno di tre minuti l’ascensore panoramico, con la sua cabina tutta in vetro, vi porterà al Bastione Veneziano, i cui ruderi in pietra bianca spiccano nelle giornate più limpide. Si può fare il biglietto di andata e ritorno, ma una buona alternativa è quello di sola andata, scendendo poi a piedi in una mezz’oretta. Non potete perdervelo nelle giornate terse ma è stupendo anche la notte, quando tutta la Busa è illuminata.

CHIESETTA DI SANTA BARBARA

Se siete camminatori instancabili, dal Bastione si può proseguire  per la Chiesetta di Santa Barbara, a quota 625 m (altri 425 m di dislivello). Questa bianca chiesetta, illuminata la notte e facilmente individuabile sulla montagna, fu costruita nel 1927 dai minatori che avevano lavorato alle condotte della nuova centrale idroelettrica. Mettete in conto almeno un’altra ora di salita bella tosta e incamminatevi solo se avete bambini non troppo piccoli e propensi alla fatica. Meglio salire al mattino: già dal primo pomeriggio il percorso e la chiesa si trovano totalmente in ombra.

Chiesetta Santa Barbara-Riva del Garda-iltrentinodeibambini-2

CENTRALE IDROELETTRICA

Vale la sicuramente la visita la centrale Idroelettrica , uno degli edifici più interessanti della città, sia dal punto di vista storico che architettonico. Opera dell’architetto del Vittoriale, Giancarlo Maroni (sue anche la vicina Spiaggia degli Olivi e l’edificio d’entrata del Parco Grotta Cascata Varone). Qui si convoglia l’acqua del Ponale e del Lago di Ledro per trasformarla in energia.

CASCATA DEL VARONE

Il Parco Grotta Cascata Varone è un must per chi passa da Riva e probabilmente l’attrazione più visitata della città. Il salto della cascata si trova all’interno di una gola scavata dall’acqua nella roccia. Delle passerelle consentono di godere dello spettacolo da molto vicino, ma ricordatevi (o acquistate in loco) l’impermeabile o una giacchina antipioggia. Il parco ospita un giardino botanico e c’è anche una zona con tavoli da picnic. Ve la super consigliamo nelle giornate più calde: l’effetto rinfrescante è assicurato!

SPIAGGIA RELAX E SPORT ACQUATICI

A Riva del Garda non possono mancare un tuffo o una nuotata nelle fresche acque del lago. Qui ci sono le spiagge più grandi della parte settentrionale del lago: spiaggia Sabbioni con i suoi campi da gioco attrezzati, Spiaggia Porfina e Porto San Nicolò, sulle quali si affacciano molti campeggi e dove è possibile provare gli sport d’acqua più popolari, dal classico windsurf, alla vela, al nuovo wing foil: noi vi consigliamo lo stand up paddle (SUP), davvero alla portata di tutti! Se ve la cavate bene potrete spingervi fino alla cascata del Ponale per un’esperienza davvero indimenticabile.

GITA IN BATTELLO, BARCA O PEDALO’

Bella anche una gita in barca, con il pedalò o con il classico battello (potete andare fino a Torbole e rientrare a piedi lungo la ciclabile, oppure fino a Limone o Malcesine). Un’esperienza da fare per poter ammirare la città dal lago e godere del vento che al pomeriggio soffia sempre da queste parti. Potrete così vedervi sfrecciare accanto i windsurf e le barche a vela.

TREKKING SUL BRIONE E FORTINI

I fortini del Monte Brione sono raggiungibili con una passeggiata semplice partendo da Porto San Nicolò: si sale in costante salita sulle pendici di questa piccola montagna, tra boschi e uliveti, fino ad incontrare il primo fortino: Forte Garda. Proseguite poi fino alla Batteria di Mezzo e, se ne avete voglia, oltre, fino all’antenna ed all’ultima fortificazione. Si può poi completare l’anello o rientrare per la via dell’andata (un paio d’ore in totale). Lungo il sentiero sono presenti scalinate: non è quindi un percorso adatto ai passeggini.

SENTIERO E TAGLIATA DEL PONALE

Probabilmente la passeggiata più bella di tutto il lago di Garda. Il sentiero del Ponale,  sale a picco sul lago fino al Belvedere da dove si scorge anche la cascata del Ponale (è possibile anche scendere verso il vecchio porto, ma il sentiero NON è adatto ai bambini). La strada fu costruita il secolo scorso per collegare Riva del Garda e la Valle di Ledro e poi riconvertita a sentiero ciclopedonale una ventina d’anni fa. Offre panorami mozzafiato. Imperdibile anche la tagliata del Ponale un’incredibile opera di ingegneria bellica, con tunnel e scalinate che si sviluppano all’interno della montagna su più livelli. Si può visitare solo con accompagnatore.

CICLOPEDONALE SOSPESA RIVA-LIMONE

In attesa del nuovo tratto in fase di ultimazione, che a breve collegherà Riva del Garda al tratto esistente, vale la pena “sconfinare” in Lombardia qualche chilometro per percorrere, a piedi o in bici, questa incredibile pista ciclopedonale costruita a sbalzo sul lago. Perché il Garda, da qualunque punto lo si osservi, è sempre una scoperta.

Per maggiori informazioni visitate anche il sito www.gardatrentino.it

  • Se siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato e provato per voi: CLICCATE QUI
  • Potrebbe anche interessarvi “Cosa fare ad Arco in estate”: QUI la nostra mini-guida, perfetta per le famiglie più sportive, ma non solo.

 

 

Ponte sospeso in Val di Rabbi

Il ponte sospeso è probabilmente l’attrazione più conosciuta della Val di Rabbi. Lungo 100 metri e sospeso a 60 metri sopra il letto del torrente Ragaiolo, questo ponte stupirà sicuramente anche voi ed i vostri bambini. Si tratta di una struttura interamente di acciaio, ancorata al terreno con dei blocchi di cemento. Attraversarlo dona una bella scarica di adrenalina, anche perché il suo fondo è costituito da grate metalliche che lasciano intravedere il vuoto sotto i piedi!

Tutt’intorno la natura più rigogliosa: boschi con grandi alberi che svettano verso il cielo, il fragore dell’acqua che scorre, ma anche la cascata del Ragaiolo, che scroscia a pochi metri di distanza.


I bambini saranno entusiasti di attraversare questa struttura, che dondola ad ogni passo. Non temete perché qui anche i bambini più vivaci sono al sicuro: le protezioni sono alte e non c’è nessun pericolo. Dal centro del ponte potrete anche vedere la cascata. Vi sembrerà di essere dei novelli Indiana Jones!

Come arrivare
  • Superate le Terme di Rabbi (Grand Hotel Rabbi) si parcheggia e si prende la prima strada sterrata sulla sinistra, proseguendo a piedi per circa 30-40 minuti.
  • In alternativa si può parcheggiare vicino al parco giochi nei pressi dall’ area camper al Plan: il ponte è a soli 15 minuti di passeggiata
  • si può raggiungere anche da nord, prendendo il sentiero che passa dietro il B&B Erba Maga. Da qui si sale nel bosco fino a ricongiungersi con la forestale che sale a Malga Fratte, dove si seguono le indicazioni sulla destra per il ponte. Arrivati nei pressi del ponte si imbocca il suggestivo sentiero a zig zag che sale nel bosco tra scalini e radici e porta in pochi minuti fino all’imbocco del ponte tibetano.
Altre informazioni
  • non è adatto a chi soffre di vertigini, ma le protezioni sono alte e non ci sono pericoli per i bambini. Vi regalerà sicuramente un sacco di adrenalina;
  • se avete cani calcolate che il fondo del ponte è costituito da grate di ferro, quindi gli animali si potrebbero ferire o comunque intimorire;
  • proseguendo nel cammino in un’oretta si arriva a Malga Fratte: molto carina e con buona cucina tipica. QUI il nostro racconto.

Non dà esattamente l’idea della sensazione che si prova lassù, ma abbiamo girato un breve video per voi.

Escursioni, malghe, itinerari, avventure, parchi gioco e attività per le famiglie: per scoprire la nostra mini-guida estiva dedicata alla Val di Rabbi, CLICCA QUI!

 

Cascate Saènt in Val di Rabbi

E’ davvero difficile stancarsi della Val di Rabbi e della sua bellezza. Con le sue montagne verdissime, lo scrosciare dell’acqua, i tanti pascoli con gli animali, i masi in legno, le tradizioni antiche… L’elenco potrebbe proseguire ma ci rendiamo conto che diventerebbe davvero lungo, pertanto oggi ci limiteremo a raccontarvi una delle meravigliose escursioni che si possono fare su questo territorio.
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Parliamo del giro delle Cascate del Saènt, una passeggiata di un paio di ore che parte dal parcheggio Colèr. Qui in estate è attivo anche un servizio navetta che porta fino a Malga Stablasolo (1536 metri). La navetta permette di accorciare la strada di un’ora abbondante, permettendovi poi di raggiungere la prima cascata in una ventina di minuti. Se avete bambini che camminano, però, la passeggiata merita, quindi valutate se possibile salire a piedi. Volendo un’ulteriore alternativa è l’e-bike, che però andrà comunque lasciata nei pressi della malga.

Il primo tratto della passeggiata è piuttosto semplice: il sentiero sterrato che porta alla base della cascata è costeggiato da numerosi tavolini (e qualche griglia), ideali per la pausa pranzo, anche se noi per mangiare i nostri panini abbiamo preferito aspettare di arrivare in cima al percorso per poter anche osservare la splendida vallata che si apriva davanti a noi.

Lungo la strada potreste incontrare mucche al pascolo e greggi di caprette, che faranno la felicità dei bambini.20150720_130443Il secondo tratto della salita (dalla base alla cima della cascata) è invece un pochino più ripido ed impegnativo a causa dei numerosi avvallamenti e scalini, ma è anche il più suggestivo. Il brivido di attraversare il ponte di legno, bagnati dagli schizzi dell’acqua che si infrangono sulle rocce, permette di ammirare da vicino la portata di questo salto d’acquacascata saent-iltrentinodeibambini

Scendendo per completare l’anello si arriva poi al Centro Visita Stablet, una piccola costruzione in legno  dedicata alla vita e alle abitudini della marmotta. 20150720_151352

Da lì si rientra a Malga Stablasolo e quindi al parcheggio.

INFO UTILI

🌍 LUOGO: Val di Rabbi
📍 PARTENZA: Parcheggio Colèr
📍 ARRIVO: Cascate di Saent
⛰️ ALTITUDINE: m 1750
🚶🏻‍♂️DISTANZA: 7 km
⏱️ DURATA: 3,5 ore  (andata e ritorno)
⬆️ DISLIVELLO: 430 metri
⚠️ PASSEGGINO: zaino o marsupio
🏡 PUNTI DI RISTORO: Malga Stablasolo
📞 388-863 95 82

 

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Val di Morins in inverno

Tenete bene a mente questo posticino perché siamo sicuri che lo adorerete! Ideale per una passeggiata facile, anche con bambini ai quali non piace particolarmente camminare, vi “ruberà” sono un paio d’ore ma tornerete a casa tutti soddisfatti.

COME ARRIVARE

Ci troviamo a Longiarù, un bel paesino adagiato in fondo alla omonima valle. Ci si arriva comodamente in auto senza problemi anche in inverno: le strade sono pulite, larghe e in questo caso anche senza grandi pendenze. Percorrendo la Val Badia, all’altezza di San Martino si svolta per Antermoia, Longiarù e Passo delle Erbe. Da qui sono circa 6 chilometri. Appena oltrepassato l’abitato di San Martino troverete sulla sinistra un bivio dove è segnalata anche la Val di Morins (o Murins). Si percorre tutta la strada che si addentra nella valle fino alla chiesa del paese e oltre, arrivando in località Freina.

PARCHEGGIARE

Ci sono diverse opzioni di parcheggio (specie fuori stagione non avrete particolari difficoltà a trovare): noi abbiamo lasciato la nostra auto all’ultimo parcheggio (c’è proprio l’indicazione “ultimo parcheggio possibile”), a fianco della piccola chiesetta che sorge sulla sinistra prima della frazione di Seres.

LA VALLE DEI MULINI

In inverno la passeggiata è ideale da fare dopo pranzo, quando ormai il sole è alto nel cielo e non più nascosto dalle montagne circostanti. Si costeggia il torrente fino ad arrivare ad un ponte. Fin qui a noi ha fatto compagnia un gatto, per niente intimorito: ci ha seguite reclamando coccole ad ogni passo, poi s’è infilato dentro il mulino per farsi una dormita, immaginiamo!

Inizia proprio sul ponte il percorso ad anello della Valle dei Mulini, Val di Morins in ladino. Sulla sinistra vedrete un arco in legno che ne segnala “l’ingresso”. In realtà ci si può venire sempre, non ci sono recinzioni o biglietti da pagare.

Il primo mulino è proprio quello dove è entrato il “nostro” gatto: un edificio in legno perfettamente restaurato, con la sua bella ruota. Lungo il sentiero, che sale prima verso il nucleo di case di Miscì, sulla sinistra e poi ridiscende verso l’abitato di Seres, compiendo un anello, si trovano otto mulini ad acqua, restaurati e funzionanti (non in inverno ovviamente), una teleferica e un sistema di canalizzazioni che prende l’acqua dal rio Seres per portarla alle ruote. Torneremo in estate per vederli in funzione perché dev’essere molto interessante,  nel frattempo ci godiamo la passeggiata, il paesaggio idilliaco e romantico, con queste costruzioni antiche mezze coperte dalla neve, e la splendida giornata di sole.

Il sentiero non è consigliato ai bimbi piccoli in inverno, perché presenta tratti ghiacciati ed altri (almeno adesso che la neve si stava parzialmente sciogliendo) scivolosi o con pozze di neve semi sciolta. Non si può venire nemmeno in passeggino perché il fondo è sconnesso e pietroso, ma i bambini dai 4-5 anni in su si divertiranno molto, anche perché la salita non è impegnativa e l’intero giro si effettua senza quasi accorgersi, tra una curiosità e l’altra.

I mulini sono tutti realizzati interamente in legno, tranne uno dei due mulini a doppia ruota, nella parte alta del percorso, che è stato costruito parzialmente in muratura. Qui un tempo si macinavano orzo e cereali. Ancora oggi in estate, quando l’acqua del rio Seres scorre abbondante, è  possibile vederli in funzione.

Nel paese di Seres, durante la discesa, si trova anche un agglomerato di fienili ( li vedrete sulla destra) storicamente interessante perché ci racconta a modo suo la storia di questo paesino e della sua gente.

Il museo contadino Lüch De Oriana (tel. 0474 590 161), situato proprio all’interno di uno di questi antichi masi, raccoglie una collezione di attrezzi contadini e utensili casalinghi. In inverno è chiuso, tuttavia se osserverete con attenzione le architetture e quello che circonda i masi potrete farvi comunque un’idea di quella che era la vita contadina ieri e di quello che è oggi.

Rientrati al punto di partenza sul ponticello sapete chi ci aspettava? Proprio lui, il micio! Che ci ha scortato zampettando fino all’auto!

Non avete voglia anche voi di venire a vedere la valle dei mulini?

Per informazioni potete contattare l’Ufficio del Turismo di San Vigilio:  tel. 0474 523175

Per mangiare consigliamo il Ristorante Lüch de Vanc della Pension Odles (tel. 0474 590108) , proprio di fronte al Museo, aperto anche al pomeriggio per una merenda con un bel tagliere o una fetta di torta. Noi ci siamo fermati a fare una foto con il loro “orso” ma non per mangiare, tuttavia ci fidiamo di chi ci è stato e ci ha raccontato che accoglienza e cibo sono super!

 

Vi serve un’altra idea su cosa fare in zona in inverno?

  • Belvedere di Costaces: breve escursione ad anello sopra il Passo delle Erbe, leggete QUI
  • Escursione panoramica ai prati di Goma, con vista su Sasso della Croce e Plan de Corones: QUI il racconto.

Hotel Almazzago: relax in famiglia

Alloggiare all’hotel Almazzago è la scelta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna della comodità e vuole viziarsi un po’, senza rinunciare ad un ambiente accogliente e familiare. Situato in posizione dominante sulla vallata, si trova nella graziosa e tranquilla frazione di Daolasa, nel comune di Commezzadura, al centro della Val di Sole.

La sua collocazione permette di raggiungere facilmente tanti punti d’interesse: Val di Pejo, Val di Rabbi, Passo del Tonale e Madonna di Campiglio, ed è quindi l’ideale per chi vuole esplorare più territori nel corso della stessa vacanza.

L’hotel, di recente ristrutturazione, si sviluppa su 4 piani ed offre alla sua clientela camere di diverse tipologie: dalla classic alla family in stile alpino, fino alle superior, alle junior suite ed alle suite, sempre arredate con legno naturale, ma con un design più moderno ed essenziale.

Noi siamo stati in una bellissima family room: molto spaziosa con mobili e rivestimenti in legno, un piccolo ingresso dotato di salottino che si affaccia sulla camera matrimoniale e di fronte la zona per le piccole con due letti singoli. Due servizi privati forniti di doccia e asciugacapelli. Una grande tv, un terrazzo, cassaforte e frigobar. Questa stanza è una vera e propria oasi di pace!

L’hotel è dotato di una SPA con lettini per il relax, bagno turco, sauna finlandese, bio sauna e docce aromatiche e di una piscina davvero bella, con effetti cromatici, zona idromassaggio e soprattutto grandi vetrate che si affacciano sul curatissimo giardino esterno, al quale si può accedere direttamente dalla piscina e dove ci si può rilassare dopo una rigenerante nuotata sui lettini prendisole.

Non mancano le attrattive anche per i più piccoli e per i giovani: oltre a fornire culle, seggiolini e menù specifici per bambini e neonati, i vostri bambini troveranno un parco giochi esterno con altalena, giostre e tappeto elastico. Una stanza, al secondo piano, dedicata al divertimento dei più piccoli con castello e vasca con palline (anch’essa con affaccio sul giardino) e al piano superiore una grande sala polifunzionale con biliardo, calcetto e ping-pong.

Il trattamento offerto è quello di mezza pensione, con un ricco buffet dolce e salato per la colazione e cena a quattro portate, con la possibilità di scegliere tra diversi piatti. Per i bambini si può optare o per la porzione ridotta dal menù degli adulti o per una delle pietanze proposta appositamente dalla cucina per i piccoli ospiti. Cibo ottimo, preparato con ingredienti del territorio di qualità, piatti curati e porzioni abbondanti.

Nella hall troverete anche un bar e nello spazio antistante una selezione di depliant e brochure informative per organizzare al meglio le vostre giornate di vacanza. Non dimenticate di scaricare la app di Trentino Guest Card cui avrete diritto gratuitamente per tutta la durata del vostro soggiorno, che vi darà diritto a svariati sconti e agevolazioni.

Cosa fare nei dintorni:

Durante il nostro soggiorno nella stagione invernale abbiamo trascorso una giornata al family park di Folgarida, QUI il nostro racconto. Una piacevole serata presso l’agritur Bontempelli con l’uscita in carrozza trainata dai cavalli, cliccate QUI per tutte le informazioni. Una bellissima escursione in Val di Rabbi attraverso il ponte sospeso fino a malga Fratte e ritorno in slittino, ne abbiamo parlato QUI. E per finire una gita in Val di Pejo da Fede Ranch tra cavalli e animali della fattoria, cliccate QUI per tutte le informazioni e una visita all’area faunistica e al centro visitatori di Pejo alla scoperta del Parco Nazionale dello Stelvio (cliccate QUI).

Informazioni e prenotazioni:

L’Hotel Almazzago è aperto tutto l’anno: in estate sarà punto di partenza per le escursioni più belle, in inverno un campo base strategico per tutte le attività correlate  agli sport invernali.

🌐 www.hotelalmazzago.com,
📞0463 973183

Campiglio: slittando sullo Spinale

La pista da slittino a Madonna di Campiglio unisce divertimento e meraviglia, dinnanzi al paesaggio che regala il Monte Spinale. Il candore della neve, la bellezza delle Dolomiti di Brenta a fare da contorno, e una tranquillità inaspettata. Tutto ad un passo dalle piste da sci.

Si sale  dal paese con la telecabina Spinale. In pochi minuti si arriva a poco più di 2000 metri di altitudine. Da qui si imbocca la pista da slittino. Bello il panorama e divertenti le discese, con pendenze, curve e ogni tanto anche dei pianori che permettono di rallentare un pochino.


Il primo tratto della pista è sui prati di malga Fevri, dopodiché si entra nel bosco, fino ad arrivare infine alla partenza della seggiovia Spinale 2. La lunghezza della pista è di circa 3 chilometri, da quota 2.070 fino a 1.730 metri, con un dislivello di 340 metri. La pendenza media è del 12%, mentre quella massima è del 18%. Molto divertente, ma è necessaria una certa dose di prudenza, pertanto i bambini sotto gli 8 anni devono essere accompagnati.

Vi ricordiamo anche che su questa pista vige l’obbligo di casco fino a 18 anni e che non è consentito l’utilizzo di bob o slittini in plastica. Se non avete la vostra slitta è possibile noleggiarla, così come il resto dell’attrezzatura, alla partenza della cabinovia.
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Per mangiare all’arrivo della telecabina c’è il nuovissimo Chalet Spinale, con un panorama mozzafiato valorizzato dalla bellissima terrazza e dalle ampie vetrate. Si mangia sia nell’elegante ristorante à la carte, che al self service, che al pratico snow-grill. Insomma ce n’è per tutti i gusti.

Noi abbiamo utilizzato lo skipass di 4 ore: un paio di slittate per prendere confidenza, un ottimo pranzetto e il tempo rimanente su e giù con la slitta e la seggiovia. Al rientro, un the caldo in paese, a degna conclusione di una magnifica giornata.

Tariffe skipass pista da slittino QUI

Info utili:

  • casco obbligatorio fino a 18 anni
  • i bambini fino ad 8 anno devono essere accompagnati da un adulto
  • slittini privati: è consentito l’uso di slitte e slittini. NON è permessa la discesa con bob
  • Servizio giornaliero continuato dalle 10 alle ore 15,30.
  • Per ulteriori info e orari di apertura tel. 0465 447744 o www.campigliodolomiti.it

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