Author - Alessandra

A Malga Varena dal Lavazè

Il passo del Lavazè è uno di quei posti dove ci piace sempre tornare, ideale per una passeggiata tranquilla anche con il passeggino. In inverno qui è il regno dello sci di fondo, quindi niente salite (a parte la strada per arrivare!).

COME ARRIVARE

Partendo dalla Val di Fiemme si arriva al passo in una ventina di minuti d’auto da Cavalese: una bella salita circondati, nell’ultimo tratto, dagli esiti impressionanti di Vaia. Quindi si lascia la macchina in uno degli ampi parcheggi gratuiti disponibili e si va a piedi alla scoperta dei dintorni.

VERSO MALGA VARENA

Dopo il classico giro del laghetto, lungo il quale abbiamo trovato dei nuovi pannelli con tante curiosità sul cirmolo, abbiamo deciso di andare verso Malga Varena, soprattutto visto il tempo incerto e la pioggia che andava e veniva. Dal laghetto partono però  anche i sentieri per Malga Costa e Malga Ora.

La Malga in realtà è raggiungibile anche in auto, tramite la strada asfaltata che porta a passo Oclini. A piedi sono però solo una ventina di minuti di camminata in piano, all’interno del percorso naturalistico delle torbiere.

LE TORBIERE DEL LAVAZE’

Le torbiere si possono vedere in più punti: sono all’apparenza delle semplici pozze dove ristagna acqua. In realtà le torbiere si sono formate nel tempo dal riempimento di preesistenti laghetti alpini. Si tratta di ecosistemi estremamente fragili, con muschi e talora conifere che hanno proliferato su questi terreni e dove hanno trovato il proprio habitat alcune specie viventi.

Calpestare le torbiere potrebbe rovinare questi delicati equilibri, per questo è importante rimanere sui sentieri predisposti.

AREA CAMPER E FATTORIA

A Malga Varena, sul lato sinistro della strada, si trova un area camper e una zona fattoria, dove abbiamo incontrato degli asinelli e qualche gallina. Ci ha poi detto Antonia, la signora che gestisce con la sua famiglia la malga, che presto arriveranno anche altri animali, per la gioia dei bambini, che si sa apprezzano sempre questo genere di compagnia.

MANGIARE A MALGA VARENA

Il ristorante si trova sull’altro lato della strada, con il Corno Bianco sullo sfondo. E’ una graziosa casetta in legno, con posti a sedere sia interni che esterni. Causa pioggia abbiamo dovuto mangiare all’interno, dove l’ambiente era comunque piacevole e il servizio veloce ed efficiente, nonostante le tante persone presenti ai tavoli.

Abbiamo mangiato piatti davvero gustosi ed abbondanti, tanto che non ci è rimasto nemmeno spazio per assaggiare uno dei dolci adocchiati sul menù: panna cotta, tiramisù e strudel… Li abbiamo visti arrivare agli altri tavoli, anch’essi in super porzioni e dall’aspetto molto invitante!

Per noi i classici canederli al formaggio, il piatto Malga Varena con polenta, funghi salsiccia e formaggio e pennette al ragù di cervo: spazzolato tutto!

Se venite coi bambini in una giornata di sole all’esterno c’è un bel parco giochi. Potranno dare sfogo a tutta la loro voglia di muoversi, saltare e giocare.

Si rientra lungo la strada o dal sentiero dell’andata.

INFO UTILI
  • LUOGO: Passo Lavazè (Val di Fiemme)
  • PARTENZA: Laghetto di Lavazè (1250 m)
  • ARRIVO: Malga Varena
  • ALTITUDINE: 1800 m
  • DISTANZA:  1,5 km
  • DURATA: 30 minuti (solo andata)
  • DISLIVELLO: /
  • PASSEGGINO: sì
  • PUNTI DI RISTORO: Malga Varena, tel. 335 581 3973 (aperta tutti i giorni fino a novembre)
CONTATTI

Malga Varena
Passo Lavazè
tel. 335 5813973
e-mail: info@malgavarena.it
web: www.malgavarena.it

D’inverno qui c’è il campo scuola, con le piste da tubby e tanto altro: un paradiso in ogni stagione per i bambini, guardate QUI

Dagli asini a Fontanefredde

Quante volete abbiamo sentito chiamare “asino” qualcuno che non brillava per intelligenza o non si applicava? In realtà l’asino è un animale molto riflessivo: prima di agire osserva e valuta attentamente la situazione. Questo suo atteggiamento viene spesso confuso per testardaggine da chi non se ne intende, ci ha spiegato Luisa, che invece di asini e di comportamento animale è una vera esperta.

Siamo andati a trovarla nell’oasi che ha creato a Fontanefredde, recuperando gli spazi del vecchio campo sportivo. Qui, ogni mercoledì, sabato e domenica, da inizio giugno alla metà di ottobre, si ha l’opportunità di conoscere da vicino questi animali, imparando ad apprezzare e rispettare il loro carattere docile e mite. Un insegnamento utile anche per noi umani, spesso troppo presi dai ritmi frenetici della vita quotidiana.

CONOSCIAMO GLI ASINI

Per prima cosa è bene presentarsi a vicenda: gli asini amano che gli si parli con tono dolce e ascoltare la nostra voce. Così, mentre spazzola alla mano procediamo a strigliarli, continuiamo a raccontar loro qualcosa di noi: c’è Ruben che non ama essere toccato sulle orecchie, c’è Furia, la più anziana, e Nina, col suo pelo semilungo. La nostra voce per loro è come musica in una spa, il che, unito ad una bella grattatina, li rilassa e mette in condizione ideale per affrontare la passeggiata.

IN PASSEGGIATA A RITMO LENTO

Presto infatti si parte per un bel giretto nei boschi sopra la struttura. L’importante è essere determinati e complimentarsi con il nostro asinello di tanto in tanto. Ma ancora più importante è fermarsi per una bella merenda a base di erbe e fiori per fare il carico di energia. Ci accompagnano anche Maurizio, che ha una fattoria poco distante e gestisce il campo con Luisa, e Maya, una bella cagnolina tutta nera.

La passeggiata è semplice ed adatta a tutti. Vi consigliamo di indossare scarponcini da trekking soprattutto se ha piovuto, perché il terreno in alcuni punti potrebbe essere alquanto bagnato. Si cammina così,  a passo lento, nel silenzio e nella quiete del bosco, entrando sempre più in sintonia con l’animale. Un paio di pause merenda e si arriva in una radura magica che ricorda qualche film fantasy. Mentre Ruben, Nina e Furia girellano cercando qualcosa di buono da mettere sotto i denti, noi ci aspettiamo sbucare fuori da un momento all’altro un folletto, una fatina o un troll…

Ma è tempo di testare l’abilità di ricerca dei nostri amici a quattro zampe: secondo voi avranno avuto abbastanza fiuto i nostri eroi? L’abilità è anche di voi che li conducete… il premio? Non ve lo sveliamo ma di sicuro è stato gradito!

Lentamente si rientra alla base, dove, all’interno del recinto di sabbia, proviamo anche a togliere e rimettere la cavezza e a condurre gli asini lungo un percorso “a ostacoli”. Se la sono meritata, secondo voi, una bella carota?

Abbiamo vissuto un’esperienza davvero bella, connettendoci agli animali ed alla natura e riassaporando la lentezza.

INFORMAZIONI

Centro Educativo Sensing Animals
Tel. 333 4434736 (Luisa Demattio)
e-mail: info@sensory.camp

Per conoscere le date ed i dettagli delle uscite organizzate in collaborazione con APT Fiemme  e procedere alla prenotazione online clicca QUI.

Sono previste agevolazioni per i possessori della Fiemme Cembra Guest Card.

Per maggiori info visita il sito Visit Fiemme: clicca QUI

Potrebbero interessarti altre esperienze da fare in zona? Dai un’occhiata QUI

A Valfloriana alla cava delle bore

Avete mai sentito parlare delle cave delle bore? Non si tratta di una specie di miniera, ma di una particolare opera in muratura che serviva per il trasporto a valle del legname. Le “bore“, infatti, altro non sono che i tronchi degli alberi. Il trasporto avveniva lungo la “cava“, una sorta di lunghissimo scivolo in pietra lungo il quale, con l’aiuto di ghiaccio e neve, venivano fatti scorrere i tronchi.

Oggi le cave sono state dismesse, soprattutto dopo l’alluvione del 1966. Ne rimangono però alcuni esempi, a testimonianza di un passato che sembra ormai lontanissimo, benché per secoli il bosco sia stata la principale fonte di sostentamento per le popolazioni di montagna. La cava che abbiamo visitato oggi si trova in Valfloriana, ma avevamo visitato, in zona, anche quella di Predazzo (leggete QUI)

COME ARRIVARE

Percorrendo la strada che collega la Valle di Fiemme con la val di Cembra verso Segonzano, all’altezza di Casatta si trova un semaforo: si svolta e si inizia a salire, per circa 7 chilometri, superando gli abitati di Montalbiano e Sicina e proseguendo fino al Bait dal Manz. La strada è asfaltata e non presenta difficoltà particolari, bisogna solo prestare attenzione ad eventuali veicoli provenienti in direzione opposta, perché è stretta!

LA CAVA DELLE BORE

Parcheggiata l’auto troviamo subito un cartello che ci fornisce qualche informazione importante sulla cava. La cava è visitabile in autonomia tutto l’anno. Noi abbiamo optato per farci accompagnare da Elena, una bravissima accompagnatrice di montagna, che, oltre a farci strada, ci ha spiegato tante cose interessanti che altrimenti non avremmo mai scoperto.

I PERCORSI

Per visitare questa cava c’è un giro ad anello più lungo (circa 5 chilometri, con un dislivello di 300 metri), che porta fino alla parte alta della cava,  ed un giro più facile e corto (circa 2 chilometri, 100 metri di dislivello), più adatto a chi ha bambini.  La presenza della guida è preziosa anche per districarsi tra i numerosi cantieri che si occupano della pulizia del bosco a seguito di Vaia e del proliferare del bostrico:  a causa della presenza dei cantieri sono infatti possibili deviazioni o interruzioni dei sentieri.

LA FLORA DEL BOSCO

Durante la nostra passeggiata nel bosco abbiamo scoperto alcune piante, come lo sfagno, un tipo di muschio con il quale le donne cucivano addirittura un costume, quello dell'”Om dal bosc” (l’uomo del bosco). Ci sono poi l’acetosella, che somiglia ad un trifoglio ed ha un sapore acidulo che ricorda il limone, le orchidee selvatiche e i finti “mirtilli” (sono velenosi, da non mangiare assolutamente!): abbiamo imparato che ogni cosa nel bosco ha un suo ruolo importante.

IL LAVORO LUNGO LA CAVA

La cava è circondata da un ambiente davvero suggestivo: tra muschi, felci, fiori ed il torrente che scroscia non mancano le sorprese. La cava è stata sistemata e pulita e si riesce ad immaginare molto chiaramente come funzionava: grazie ai racconti di Elena sappiamo ora che lungo questi “scivoli” lavoravano molti uomini, il cui compito era sorvegliare il proprio tratto di competenza, intervenendo per rallentare l’eventuale velocità eccessiva dei tronchi e comunicando con una sorta di passaparola con l’uomo alla stazione successiva. Anche in caso di incidenti in tal modo il passaparola arrivava rapidamente a valle, permettendo l’invio tempestivo di soccorsi.

Si trattava di un lavoro pesante, pericoloso e decisamente faticoso: pensate che addirittura nei periodi di maggior lavoro questi boscaioli lavoravano anche di notte, rischiarando il buio con delle lanterne…

La cosa che ci è piaciuta di più? Il meccanismo dello sburf: un particolare “svincolo” studiato per rallentare la velocità eccessiva dei tronchi. Oggi si trova in una radura quasi magica, ma provate ad immaginarvelo con i rumori dei tronchi lungo gli scivoli e i canti “scacciafatica” degli uomini…

INFO UTILI
  • LUOGO: Valfloriana (Val di Fiemme)
  • PARTENZA: Bait dal Manz (1250 m)
  • ARRIVO: percorso ad anello “cava de le bore”
  • ALTITUDINE: circa 1500 m per il percorso alto e 1100 per il percorso basso
  • DISTANZA:  5,5 km (giro alto); 2 km (giro basso)
  • DURATA: 3- 3,5 ore
  • DISLIVELLO: 300/100 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Maso Fiordibosco (Sicina), tel.0462 910002; Baita delle Fate (Dorà), tel. 0462 910067
INFO E PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE

Per maggiori informazioni sulle visite guidate si può contattare la Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio all’indirzzo: reteriservecembra@gmail.com .

Potete anche consultare la nostra agenda per conoscere le date delle visite ed effettuare direttamente la prenotazione cliccando  QUI. O visitare il sito di APT Valle di Fiemme

Potrebbe anche interessarvi la cava di Predazzo, dove è prevista una visita-gioco per i bambini. Leggete QUI

Campus Natura a Rovereto

Se siete ancora alla ricerca di un campo estivo che offra esperienze davvero stimolanti nella natura per i vostri bambini, a Rovereto c’è il Campus Natura, promosso ed organizzato dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto e rivolto a tutti i bambini e le bambine di età compresa tra i 6 ed i 10 anni.
Il vero punto di forza di questo campo estivo, oltre al fatto di svolgersi all’aperto, è senza ombra di dubbio la qualità delle proposte che vengono fatte giornalmente: giochi educativi, escursioni nel verde al Bosco della Città e a Sperimentarea, laboratori di archeologia, geologia, botanica, robotica, astronomia e arte. Il tutto sotto la guida esperta degli operatori didattici della Fondazione, affiancati da personale giovane e qualificato.
Il punto di ritrovo delle attività è presso l’area verde della Casetta al “Bosco della Città”, un luogo immerso nel verde dove i bambini potranno vivere e sperimentare ogni giorno attività diverse e stimolanti  dal punto di vista naturalistico e scientifico ma non soltanto: un occhio di riguardo verrà sempre posto sulla capacità di condivisione e cooperazione tra i ragazzi.
Non mancheranno nemmeno le gite alla scoperta del territorio, una a settimana, in luoghi sempre diversi, per dare modo a chi si iscrive a più settimane di provare esperienze sempre diverse e nuove.

Il Campus Natura si ispira ai principi di tutela dell’ambiente, in linea con la filosofia della Fondazione Museo Civico: dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico. Per questo il Campus Natura è anche plastic free.
Sono previsti più turni settimanali, dal lunedì al venerdì, con orario 8.30-16.30 e possibilità di anticipo (08.00) e posticipo (17.00) L’inizio delle attività è fissato per lunedì 19 giugno, mentre l’ultimo giorno sarà venerdì 1 settembre 2023 (resta esclusa la settimana di Ferragosto)
TARIFFE

€ 130,00 a settimana per ogni iscritto, ​€ 110,00 dal secondo figlio.

ISCRIZIONI

Le iscrizioni possono essere effettuate online: CLICCA QUI

INFORMAZIONI

Fondazione Museo Civico di Rovereto
tel. 0464 452800
e-mail: didattica@fondazionemcr.it

Conosci il Museo Civico di Rovereto? Scopri QUI tutti i suoi segreti e consulta la nostra AGENDA per rimanere sempre aggiornato sugli eventi in corso

Scopri tutte le colonie estive da noi selezionate QUI

Crediti Fotografici: Fondazione Museo Civico di Rovereto

Il Garda visto dall’alto

Il Garda evoca subito sole, spiaggia vacanze… è perfetto per un bel bagno rinfrescante, un po’ di sport acquatici, una passeggiata sulla ciclabile e un gelato o un aperitivo al tramonto. Ma lo avete mai visto dall’alto, con le sue acque blu che risplendono sotto i raggi del sole, circondate dal verde delle montagne? Uno spettacolo da ogni angolazione!

Abbiamo raccolto qui alcune idee di passeggiate “con vista”: qual è la vostra preferita?

LA STRADA DELLA PONALE (Riva del Garda)

E’ considerata la regina di tutte le passeggiate vista lago: questa vecchia strada fu il primo collegamento carrabile tra la Valle di Ledro e Riva del Garda. Oggi è un sentiero escursionistico, molto apprezzato sia per una bella passeggiata panoramica che dai ciclisti. Dalla centrale idroelettrica si sale per circa un’ora tra gallerie, parapetti a picco sul lago e resti di antiche trincee, fino ad arrivare al ristorante bar Belvedere: qui potrete apprezzare una cucina di qualità o sorseggiare qualcosa di fresco mentre ammirate il lago e la cascata che spunta tra la vegetazione.  Da qui si può proseguire per il lago di Ledro. Sconsigliato ai passeggini. QUI tutte le informazioni.

AI FORTI DEL MONTE BRIONE (Riva del Garda)

Altra passeggiata molto amata dagli abitanti del luogo è quella sul Monte Brione, la “montagna” che divide fisicamente il territorio di Arco/Torbole da quello di Riva del Garda. Si parte da Porto San Nicolò, subito prima della galleria che porta a Torbole. Da qui un sentiero sterrato costituito in gran parte da scaloni di terra e tronchi conduce, attraverso il bosco e tratti di uliveto, a Forte Garda, alla Batteria di Mezzo e a Forte Sant’Alessandro (del quale restano solo ruderi).

I forti sono una importante testimonianza della Grande Guerra, sono visitabili in determinati giorni (anche con visite guidate proposte dal MAG Museo Alto Garda in collaborazione con Garda Dolomiti) e spesso  ospitano eventi e mostre. Ai bambini piacerà un sacco perdersi nei cunicoli all’interno di Forte Garda. No passeggini. Informazioni QUI

CHIESETTA DI SANTA BARBARA (Riva del Garda)

Vi siete sempre chiesti cosa fosse quel puntino bianco sulla montagna sopra Riva del Garda? Si tratta della chiesetta di Santa Barbara, costruita  a 625 m di altitudine nel 1927 dai minatori che lavorarono alla costruzione delle condotte per la nuova centrale idroelettrica.  Si parte dal parcheggio Monte Oro lungo il sentiero 404 (comodo e lastricato fino al Bastione, raggiungibile anche in ascensore. Poi il sentiero diventa stretto e ripido). Non senza fatica in  circa un’ora e tre quarti arriverete a destinazione e potrete ammirare da un punto di vista privilegiato Riva e la parte nord del lago. Consigliamo di andarci al mattino: dal primo pomeriggio la passeggiata è completamente in ombra. Leggete QUI per saperne di più.

IL BASTIONE DI RIVA IN ASCENSORE PANORAMICO (Riva del Garda)

Se invece  volete prendervela comoda c’è l’ascensore panoramico: la sua cabina in vetro vi porterà in tre minuti al Bastione Veneziano, la fortezza cinquecentesca che troneggia sopra Riva del Garda. Quassù potrete visitare liberamente i resti del bastione, ammirare Riva del Garda, i paesi limitrofi e le montagne circostanti dalla grande terrazza panoramica (dove i bambini possono giocare in sicurezza), o consumare qualcosa seduti al bel bar/ristorante, magari in uno dei tavoli a sbalzo sul lago. Super bello anche la sera, con tutte le luci della città. Accesso possibile anche ai passeggini (non alla fortezza). Si può poi proseguire verso Santa Barbara o tornare a Riva, in ascensore o con 20 minuti di passeggiata. QUI il racconto della nostra esperienza.

MONTE ALTISSIMO (Nago o Brentonico)

Diverse sono le vie di accesso per arrivare sulla cima dell’Altissimo: un nome che parla da solo. Che partiate dai Prati di Nago (l’opzione migliore se volete avere subito un assaggio della vista lago) o dal Rifugio Graziani in Vallagarina, una volta giunti sulla sommità di questa montagna a 2078 m godrete di una vista incredibile sull’intero lago di Garda, che vi stupirà con i suoi colori. Non solo. Potrete rifocillarvi al Rifugio Damiano Chiesa (e anche dormire, volendo!) e passeggiare tra le trincee della guerra. Sentiero non adatto ai passeggini, per bambini abituati a camminare. QUI il nostro racconto

LA SCALINATA BUSATTE-TEMPESTA (Torbole)

Quasi 400 scalini, disposti su tre diverse scalinate in metallo sospese tra il blu del lago e l’azzurro del cielo, completano la passeggiata che dalla località Busatte, sopra l’abitato di Torbole, arriva fino a Tempesta, piccolo agglomerato di case sulla Gardesana, al confine con il Veneto. Scalini a parte (affrontateli con calma perché sono tanti!) il sentiero è per lo più pianeggiante e comodo. Lungo il percorso, oltre ai punti panoramici, troverete tabelloni con varie informazioni sulla flora e sulla fauna che popolano questi boschi.

Da non perdere, quasi a inizio percorso, la piccola deviazione sulla sinistra che porta su un balcone “lunare” affacciato sul lago e popolato di omini di pietra. Il rientro è per la stessa strada dell’andata (totale circa 4 ore). In alternativa si può prendere il bus. Non adatto ai passeggini né a chi soffre di vertigini. Trovate QUI le informazioni.

SENTIERO DEL VENTRAR (Malcesine -VR)

Bellissimo sentiero che offre una vista superba sul Garda. Si trova sulla sponda veneta del lago. Si cammina lungo il crinale della montagna e per questo è un itinerario poco adatto a chi soffre di vertigini ma anche ai bambini piccoli. Se però avete bambini più grandicelli dovete assolutamente metterlo in lista: la natura quassù è davvero selvaggia e vi sembrerà davvero di dominare il lago dall’alto. Ci siamo stati anche noi, leggete QUI

CROCE DEL COLODRI (Arco)

Questa breve passeggiata, non adatta ai passeggini, parte dalla chiesa di Santa Maria di Laghel. Si percorre il cosiddetto “sentiero dei lecci“, circa un km. Lungo il percorso troverete anche una piccola parete di arrampicata perfetta per le prime scalate (Muro dell’Asino). In poco più di mezz’ora si arriva a destinazione. Su una terrazza di pietre levigate e scavate dall’acqua e dal ghiaccio sorge la grande croce metallica che si vede anche da tutta la valle. Quassù è facile anche incontrare le capre selvatiche: osservatele senza disturbarle, non sono animali domestici! Meravigliosa la vista, che comprende, oltre al lago di Garda, anche il castello di Arco (altro punto dal quale ammirare il lago), il Monte Brione, il Baldo e l’Altissimo. Vi diamo tutti i dettagli QUI.

MONTE STIVO (Arco)

Forse uno dei posti più belli da dove ammirare il paesaggio circostante, vista la posizione dominante su tutta la zona dell’Alto Garda. In cima al monte Stivo, raggiungibile da Santa Barbara (Val di Gresta) o da Malga Campo (Drena) troverete ad accogliervi il Rifugio Marchetti. Spettacolare la vista che nei giorni più limpidi non solo ricomprende tutto il lago di Garda, ma arriva anche al mare Adriatico. Arrivare quassù è abbastanza impegnativo (il dislivello è in entrambi i casi di circa 1000 metri) ma se siete grandi camminatori e non ci siete ancora stati, mettetelo in lista. QUI la nostra esperienza.

RIFUGIO SAN PIETRO (Tenno)

Bellissimo posto a misura di famiglia, si raggiunge sia con delle passeggiate nel bosco (con partenza da Canale di Tenno o dal lago di Tenno, un paio d’ore) che in auto (il parcheggio più vicino dista solo 15 minuti a piedi). Quassù vi aspettano un grande prato dove rilassarvi, un bel parco giochi per i bambini e tanti gustosi piatti, da consumare o all’interno vicino alla stufa (deliziose le finestrelle da cui ammirare il panorama), o seduti sulla terrazza vista lago.

Il rifugio ha anche delle camere molto accoglienti: l’alba vista da quassù ha un sapore unico. In collaborazione con Garda Dolomiti vengono organizzate delle passeggiate all’alba con colazione in rifugio. Il rifugio è aperto tutto l’anno. Adatto ai passeggini. Info QUI

COLLE GROM E COL BUSSE’ (Tenno)

Due itinerari che si snodano attorno al castello di Tenno ed ai borghi di Tenno e Frapporta, punti panoramici e curiose installazioni.  Si passa anche dall’antica chiesetta di San Lorenzo, raggiungibile con una comoda strada percorribile anche in passeggino. Da quassù dominerete tutta la “Busa”, la piana dove sorgono Arco e Riva del Garda. I due percorsi sono semplici ed adatti anche ai bambini. In passeggino non potrete arrivare ovunque, perciò con bimbi piccoli meglio optare per uno zaino o marsupio.  Vi raccontiamo QUI la nostra esperienza.

PASSEGGIATA ALLE MARMITTE DEI GIGANTI (Nago)

Sapete cosa sono le marmitte dei giganti? Sono delle formazioni rocciose molto singolari, tecnicamente definite pozzi glaciali. L’azione erosiva di acqua, ghiaccio e vento ha scavato queste grosse conche nella roccia.  Alcune hanno dimensioni molto grandi, altre un po’ più piccoline. Sul posto troverete anche delle scalinate in ferro che vi permetteranno di esplorare alcuni punti altrimenti irraggiungibili. La passeggiata può proseguire  scendendo verso Torbole con un sentiero  che attraversa un boschetto e poi un uliveto. Per saperne di più apri QUI

PUNTA LARICI (Pregasina)

Concludiamo in bellezza la nostra carrellata. Scegliete una bella giornata limpida ed avrete fatto centro: un’ora e poco più di salita costante ma mai eccessiva nel bosco ed arriverete a Bocca Larici. Qui avrete già la sensazione che ne sia valsa la pena. Il bello però inizia qui, quindi ultimo sforzo per affrontare il tratto più impegnativo (sentiero stretto ed esposto, prestate massima attenzione ai bambini, per i quali è comunque fattibile). Pochi minuti e arriverete a Punta Larici, un vero spettacolo della natura, con una vista sull’intero lago di Garda. Foto o selfie d’obbligo! Guardate QUI per scoprire di più.

 

  • Potrebbe interessarti “Riva del Garda in estate: cosa fare” – scopri QUI la nostra mini-guida
  • o anche “Cosa fare ad Arco in estate”QUI la nostra mini-guida, perfetta per le famiglie più sportive, ma non solo.
  • Se invece siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato e provato per voi: CLICCATE QUI

SMACH Val dl’Ert: valle dell’arte

Smach: percorso di Land Art in Val Badia

Ci piace un sacco quando l’arte incontra la natura ed in Trentino Alto Adige sono numerosi gli esempi di land art: percorsi d’arte in alta quota o che comunque si sviluppano nel bosco prevalentemente realizzati con materiali naturali e di recupero. Ce ne sono di bellissimi sparsi su tutto il territorio e sono popolarissimi tra le famiglie perché amati anche dai bambini.

LA VAL DL’ERT, TRA SAN MARTINO E PASSO DELLE ERBE

Quello di cui vogliamo parlarvi oggi è un percorso con qualche caratteristica leggermente diversa. Ci troviamo a metà strada tra il passo delle Erbe e San Martino in Badia, e qui un’intera valletta è stata trasformata in una mostra permanente di arte contemporanea, con installazioni realizzate da artisti di tutto il mondo.

Le opere sono sculture provenienti dal concorso biennale SMACH, progetto nato nel 2012 per celebrare il connubio tra arte e natura, stimolare l’interesse delle persone per l’arte e valorizzare nello specifico quest’area delle Dolomiti sviluppando una coscienza approfondita e continua della storia, della cultura e delle tradizioni locali.

Le installazioni ed il bosco in cui sono adagiate comunicano e si nutrono vicendevolmente.

Fatta questa necessaria premessa vi raccontiamo la nostra esperienza. Salendo da San Martino lungo i tornanti si arriva fino a Ciastel De Tor, sede del Museo Ladino. Impossibile sbagliare: il castello spicca in mezzo al verde dei prati. Qui si può parcheggiare l’auto in uno dei due parcheggi coperti. Si sale poi a piedi per circa cento metri lungo la strada principale: nel campo sulla destra solitamente si vedono dei lama al pascolo, che ovviamente non potevamo non fermarci a salutare…

Sempre sulla destra si trova l’ingresso del percorso SMACH- Val dl’Ert, dove è possibile prelevare gratuitamente dall’espositore una mappa e fermarsi a leggere un po’ la storia e la filosofia del parco. Il parco è sempre aperto, ad ingresso libero, ed è diviso in cinque diversi settori. Si snoda su un terreno per lo più pianeggiante o con lieve pendenza, ma nel tratto intermedio presenta una ripida e stretta discesa (se pur di poche decine di metri) per questo non è adatto ai passeggini.

LE OPERE

Vi sono opere che hanno una notevole attrattiva anche verso i bambini, come la surrealistica porta rossa nel mezzo del prato, realizzata da Barbara Tavella, che, in ladino, invita a prendersi il tempo necessario per vivere appieno il momento presente, o il tunnel nei colori dell’arcobaleno Fragile as a Rainbow dei cinesi Zhang e Qiu.

Ci sono anche opere da suonare, come il grande xilofono con le barre realizzate in legno, o l’opera Fiori Sonori, dove i fiori sono realizzati con lame di sega circolare smussate e il visitatore viene invitato a percuoterli come fossero i piatti di una batteria.

Per visitare bene il parco servono tra le due e le tre ore, a seconda del tempo in cui ci si sofferma sulle opere. Alla parte 4  si accede tramite un cancelletto: in questo spazio infatti abbiamo trovato anche alcune pecore (ce ne siamo accorti per caso perché erano tutte sdraiate sotto un albero, nascoste tra l’erba alta), oltre ad una surreale tv a schermo piatto, opera dedicata all’amicizia.  Si termina con la quinta parte: qui si può anche fermarsi sulle panchine vicino al laghetto, magari per tentare di leggere uno dei libri in ladino disponibili nella little library o per fare una piccola sosta.

TRA SOGNO E REALTA’

A noi questo posto, sospeso tra realtà e sogno, è piaciuto molto: sarà che ci piace l’arte in generale, ma ne abbiamo apprezzato anche la quiete…  Il fatto di essere, in quel momento, praticamente i soli visitatori (abbiamo incontrato solo un’altra famiglia) e completamente immersi nel silenzio ha contribuito a rendere l’atmosfera ancora più surreale. Una delle cose più interessanti è stato calarsi in questa particolare realtà per cercare di interpretare le opere ed i loro significati meno ovvi.

Una mezza giornata qui potrebbe essere una valida alternativa alla passeggiata in quota: siamo sicuri che i bambini si divertiranno e si ricorderanno a lungo delle opere viste e soprattutto di quelle testate in prima persona!

VISITE GUIDATE

Durante la stagione estiva (fino al 31 ottobre) vengono organizzate delle visite guidate il martedì mattina alle ore 10.00, costo 18,00 € (bambini< 17 anni gratuito). Il tour ha una durata di due ore e  nel prezzo è compreso il biglietto d’ingresso al Museo Ladino.

INFORMAZIONI

SMACH – Val dl’Ert
Strada Tor n. 65 – San Martino In Badia (BZ)
info@smach.it
www.smach.it

 

Altre escursioni nella zona:

  • Salita facile e con vista spettacolare al Rifugio Monte MuroQUI il nostro racconto;
  • Passeggiata panoramica per tutta la famiglia alle baite del Sass de Putia: ve la raccontiamo QUI
  • Belvedere di Costaces: noi ci siamo stati in inverno ma è bellissimo anche in estate! Guardate QUI
  • Escursione alla Ütia Ciampcios, paradiso di pace affacciato sul gruppo del Puez: lo trovate QUI

Vi piace la Val Badia? Volete scoprire di più? Abbiamo raccolto tutte le esperienze da noi provate in una mini-guida per l’estate. La potete consultare cliccando QUI!

Ice Rink: pattinare a Pinè

Novembre 2023: il servizio è momentaneamente sospeso per manutenzione locali.
..si pattina all’interno con musica in sottofondo!!
Qui info e prezzi sempre aggiornati.

Lo Stadio del Ghiaccio di Baselga, gestito dall’ Ice Rink Pinè, si trova sull’ altopiano di Pinè, a poco più di mezz’ora di strada da Trento. E’ l’unica struttura in Trentino dotata di una pista coperta e di un anello olimpico esterno. La struttura è così costituita da:

  • un palazzetto con piastra di ghiaccio 30 x 60 e 1800 posti a sedere
  • un anello esterno con sviluppo lineare di 400 metri sia per il pattinaggio di velocità su ghiaccio che per la pratica del pattinaggio a rotelle su cemento e d’inverno, l’anello di 400 mt diventa una pista artificiale per il pattinaggio di velocità, sede di numerose manifestazioni nazionali ed internazionali.

Nella struttura sono a disposizione spogliatoi, sala massaggi, infermeria, bar, sale riunioni, palestra e parcheggio esterno (gratuito). Per far prendere confidenza ai bambini ci sono dei “pinguini” ma anche degli “orsetti” a cui ci si può appoggiare per fare i primi passi sul ghiaccio.
In estate si può pattinare su ghiaccio nella pista interna, mentre fuori vengono organizzate attività ed eventi per bambini e famiglie come tiro con l’arco ed arrampicata. In inverno molto amato l’anello esterno, a cui si può accedere anche di sera.

CI PIACE PERCHE’….
  • è una delle migliori strutture in Trentino, l’unica che in inverno permette di stare dentro o fuori a seconda del tempo (e del freddo)
  • è una delle più convenienti, rapportando qualità e prezzo (sì, ci sono delle piste di pattinaggio all’aperto temporanee, ma qui il ghiaccio è davvero ad un altro livello!)
  • si raggiunge facilmente anche da Trento
  • c’è un bar bello grande che si affaccia sull’anello interno
  • c’è un parcheggio camper e ed anche un parco giochi nelle vicinanze. Sosta libera e gratuita, vietato il campeggio. Nessun servizio camper è presente nel parcheggio.
INFO E CONTATTI
Ice Rink Piné
tel. 0461.554167
e-mail: info@icerinkpine.it
Trovi altre piste di pattinaggio in Trentino Alto Adige QUI.

Val Badia, cascate del Pisciadù

Alzi la mano chi non ama le cascate! In Trentino Alto Adige ce ne sono di bellissime e spettacolari, ed in alcuni casi è anche molto facile raggiungerle. È il caso delle Cascate del Pisciadù, a Colfosco, sulla strada che dalla Val Badia sale al Passo Gardena. Si possono raggiungere attraverso una facile passeggiata, anche coi bambini più piccoli nel passeggino.

Se siete di passaggio o volete avvicinarvi il più possibile in auto vi consigliamo di parcheggiare nei pressi degli impianti di risalita (nuova seggiovia Sodlisia), vicino all’Hotel Lujanta (parcheggio a pagamento, 2€/h). Altrimenti potrete partire anche dal centro del paese, allungando un po’. Partendo dal parcheggio il dislivello totale è poco più di 150 metri e la passeggiata è in ogni caso semplice e, di per sé, breve: in poco più di mezz’ora si arriva a destinazione. Vale quindi la pena prendersela con comodo e indugiare su questi prati che in determinati momenti dell’anno si tingono dei colori dei fiori (noi abbiamo visto tanti crochi), circondati dalla bellezza di un anfiteatro di montagne senza eguali.

ATTRAVERSO I PRATI

Per iniziare ci si lascia alle spalle il Sassongher, con i suoi 2665 metri di altezza, e si prosegue verso le imponenti pareti del Sella. Ma andiamo con ordine! Superata la nuova seggiovia Sodlisia  ci si imbatte subito nel sentiero 650: una strada di terra battuta che conduce, attraverso i prati, alle cascate, il cui salto è già visibile anche in lontananza. Si tratta di una stradina quasi totalmente pianeggiante, anzi, il primo tratto è addirittura in leggerissima discesa (fino alla stazione a valle della funivia Plans-Frara, con le sue cabine rosse e gialle).

Da qui in poi si prosegue in mezzo ai prati, costellati di tipici fienili, a testimonianza delle antiche tradizioni ed economie locali: una gioia per tutti i bambini, che potranno dare sfogo alla loro voglia di correre in tutta sicurezza. Fate solo attenzione alle bici, perché il sentiero si collega nel tratto iniziale, con una pista di MTB trail, e non mancano ciclisti che scendono a valle in velocità.

Le pareti del Sella si fanno sempre più incombenti, fino ad arrivare ad un piccolo ponte. Qui si trova una bella area picnic, con bagni, panche, tavoli e anche alcuni grossi sassi su cui i più piccoli si divertiranno ad arrampicare.

LE CASCATE

Arrivati a questo punto ci si trova proprio sotto le cascate, che si sentono, ma non si vedono! Per vederle dovrete abbandonare eventuali passeggini e seguire il sentiero che sale nel bosco sulla sinistra, tenendo i bambini per mano. In realtà, nonostante da più distante sembri lontanissimo, per arrivare al punto panoramico più alto ci vogliono solo altri dieci minuti, camminando su scaloni, ponticelli e rocce. Un tratto quindi più avventuroso, ma fattibile da tutti, prestando un po’ di attenzione a non scivolare.

Qui, oltre ad avvicinarsi all’acqua in più punti e poter ammirare la sua discesa a valle, si arriva vicinissimi al punto in cui l’acqua sgorga dalla feritoia nella roccia ed è possibile ammirare da sotto la parte alta della cascata. Se non temete di bagnarvi, avvicinatevi perché ne vale la pena! Lasciandovi invece lo scrosciare dell’acqua alle spalle potrete ammirare la Val Badia, facendo spaziare la vista su tutte le cime più belle.

Impossibile andarsene senza testare di persona la temperatura dell’acqua: non vogliamo rovinarvi la sorpresa, ma provate ad immaginare! Nell’area picnic, ideale sia per fermarsi per un veloce spuntino che per una sosta più lunga, troverete anche una fontana dove riempire le borracce o far bere gli amici a quattro zampe.

PERCORSI PER IL RIENTRO

Se invece i vostri programmi sono altri (noi ci siamo poi diretti verso Passo Gardena, altro spettacolo per gli occhi! – volendo, in stagione, lo potete raggiungere con la funivia Plans Frara, verificate QUI orari ed aperture) potrete rientrare in tranquillità sul sentiero dell’andata (calcolate una mezz’ora) o prendere, nei pressi della cascata, il sentiero 28 che costeggia le pareti del gruppo Sella e poi il 651 per completare l’anello.

Una passeggiata adatta a tutti e priva di difficoltà, ma che vi lascerà il cuore pieno di emozioni e gli occhi pieni di bellezza.

INFO UTILI
  • LUOGO: Val Badia (Colfosco)
  • PARTENZA: Stazione funivia Sodlisia
  • ARRIVO: Cascate del Pisciadù
  • ALTITUDINE: m 1730
  • DISTANZA: 3 km
  • DURATA: 1,5 ore  (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: 140 metri
  • PASSEGGINO: sì
  • PUNTI DI RISTORO: area picnic sotto le cascate – bar/ristoranti nei pressi della stazione funivia Sodlisia

Altre escursioni in Val Badia:

  • Salita facile e con vista spettacolare al Rifugio Monte MuroQUI il nostro racconto;
  • Passeggiata panoramica per tutta la famiglia alle baite del Sass de Putia: ve la raccontiamo QUI
  • Belvedere di Costaces: noi ci siamo stati in inverno ma è bellissimo anche in estate! Guardate QUI
  • Escursione alla Ütia Ciampcios, paradiso di pace affacciato sul gruppo del Puez: lo trovate QUI
  • Val dl’Ert: percorso di land art dedicato all’arte contemporanea nel bosco sopra San Martino in Badia: a noi è piaciuto tantissimo, guardate QUI

Vi piace la Val Badia? Volete scoprire di più? Abbiamo raccolto tutte le esperienze da noi provate in una mini-guida per l’estate. La potete consultare cliccando QUI!

A Trento e dintorni con i bambini

In ogni stagione Trento offre svariate possibilità per divertirsi e godere delle sue bellezze. Ecco per voi alcune idee, scelte in base alla nostra esperienza, per passare 24 ore (o più) senza annoiarsi:

“GIRO AL SASS” e GALLERIA CIVICA

Se non siete di Trento o almeno trentini questa definizione vi potrà suonare strana, ma è la trasposizione in dialetto locale del più famoso “fare una vasca”, o del “dar vuelta” spagnolo, cioè fare un giro nel centro storico della città.

Partendo ipoteticamente da via Roma e proseguendo poi lungo via Oss Mazzurana, arriverete in Piazza Battisti per poi percorrere via del Simonino e via Oriola fino a giungere in piazza Pasi. Non potrete che rimanere stupefatti, alzando lo sguardo, delle bellezze che contraddistinguono Trento. Si continua naturalmente con la meravigliosa Piazza Duomo, con uno skyline che non ha nulla da invidiare a quello di altre città: il Duomo, la Torre Civica, la fontana del Nettuno e le numerose case affrescate che circondano la piazza. Si prosegue lungo l’elegantissima via Belenzani, con i suoi splendidi palazzi e la Galleria Civica, che propone interessanti mostre ma anche un ricco calendario di attività per famiglie.

MUSE – MUSEO DELLE SCIENZE

Per chi  invece ama la scienza, la ricerca e l’innovazione, è d’obbligo una tappa al MUSE.  Questo moderno edificio progettato da Renzo Piano è situato accanto allo storico Palazzo delle Albere. Entrambi sono inseriti in una cornice verde che è a sua volta spazio espositivo e didattico, con installazioni e orto botanico. L’ideale per trascorrere qualche ora stimolando tutti i sensi.

All’interno sono innumerevoli le proposte: dalla divertente “palestra della scienza“, alla serra tropicale, al Maxi Ooh per i più piccini. Tutto si snoda su sei piani, attorno al cuore del museo, il Big Void, uno spazio a tutta altezza nel quale sono sospesi gli animali che popolano la montagna. Moltissime anche le attività che vengono organizzate durante tutto l’anno. Da non perdere la terrazza all’ultimo piano.

QUI una delle nostre tante recensioni.

CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO

Altro luogo imperdibile per chi desidera conoscere un pezzo fondamentale della storia di Trento, è senza dubbio questo elegante e maestoso castello nel cuore della città. Il Ciclo dei Mesi, uno dei più affascinanti cicli pittorici di del tardo Medioevo, sta proprio in una delle sue torri ed è bellissimo a qualsiasi età. Lo raccontiamo QUI. Perdetevi tra le tante sale dagli stili e dalle architetture diverse. Bellissima anche la loggia da cui ammirare la città. Inoltre sono tante le attività che vengono organizzate per le famiglie… le potete trovare sempre aggiornate QUI.

SPAZIO ARCHEOLOGICO SOTTERRANEO DEL SASS

Il posto che non ti aspetti nel cuore di Trento e che piacerà molto anche ai bambini. Si scende sotto terra dalla centrale Piazza Battisti, sul retro del Teatro Sociale. Qui il percorso archeologico si snoda su oltre 1700 metri quadrati, tra i resti dell’antica città. Si possono osservare parti del muro di cinta dell’antica Tridentum, i resti di una torre, una strada con la pavimentazione originale e la rete fognaria che correva parallela ed anche alcuni pavimenti originali di epoca romana. Il S.A.S.S. custodisce oltre duemila anni di storia ed è visitabile anche con la speciale guida “Archeofamily”, che invita i bambini a scoprire segreti e misteri attraverso semplici indizi. Per saperne di più clicca QUI

MUSEO DELL’AERONAUTICA CAPRONI

Il museo dell’aeronautica, situato all’aeroporto di Mattarello, espone la prima collezione aeronautica al mondo, costituita negli anni Venti del Novecento e le storie dei piloti e dei pionieri dell’aviazione. La narrazione prosegue attraverso i cimeli e i protagonisti della riconversione industriale, nell’immediato dopoguerra, dalla nascita del trasporto passeggeri in Italia. Una bella area per i bambini dove disegnare, colorare e salire su un piccolo aereoplano. Tutte le info sul museo dell’aeronautica Caproni.

Museo dell'aeronautica Caproni

GATIZOLE CAT CAFÈ – TRENTO

Nel centro di Trento, in via Travai c’è un bar davvero speciale: i padroni di casa sono quattro bellissimi gatti. Un locale piccolo ma accogliente con una proposta di thè davvero notevole. Vale la pena andarci per passare una piacevole oretta di relax. Si accede su appuntamento. Tutte le informazioni QUI.

FUNIVIA DI SARDAGNA e TERRAZZA PANORAMICA

Per avere una visuale di Trento diversa dal solito vi consigliamo di prendere la funivia che parte sul Lungadige nei pressi del ponte San Lorenzo. Al costo di un viaggio in bus (si può infatti salire anche con un biglietto ordinario) salirete in pochi minuti fino alla località Sardagna. Attenzione: dal 15 gennaio 2024 e per circa tre mesi la funivia rimarrà chiusa per manutenzione. Da qui ci si dirige verso il punto panoramico la busa dei orsi“, una struttura a gradoni in acciaio che funge anche da piccolo teatro all’aperto con 80 posti a sedere per spettacoli e concerti. Una vera “gabbia” sospesa nel vuoto che vale una visita e anche un selfie con vista.

Per mangiare delle pietanze locali di alta qualità potete fare un salto o a Trento Alta, oppure, in soli dieci minuti a piedi, all’Osteria S. Rocco, che abbiamo provato per voi restandone soddisfatti (leggete QUI).

Crediti fotografici: Comune di Trento

PARCO DI MELTA

Sono circa 110 mila i metri quadrati sui quali si estende questo grande parco. Qui troverete un laghetto con anatre, tanti prati e colline, parchi gioco per tutte le età e soprattutto spazio a volontà, anche solo per riposarsi su una coperta. Molto bello in primavera, quando le fioriture col loro tripudio di colori ed i primi caldi invitano e passare le giornate all’aria aperta. Si trova a Trento nord ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici oppure in bicicletta, essendo collegato con la pista ciclabile (3 km dal centro città). Ne abbiamo parlato QUI

Trento ha inoltre attrazioni che possiamo considerare “cittadine” anche se non sono proprio nel centro storico, poiché raggiungibili in pochi chilometri e soprattutto anche con i mezzi pubblici. Ecco allora che vi consigliamo:

IL DOSS TRENTO

È la collina posizionata accanto al fiume Adige. Un giro quassù è un ottimo pretesto per vedere la città dall’alto, ma anche per fare una passeggiata nella natura e scoprire un pezzo di storia di Trento. Quello che appare dal basso come un tempio di ispirazione classica è in realtà un monumento dedicato a Cesare Battisti. Sono presenti anche diversi altri reperti storici, risalenti soprattutto ai tempi della guerra. Per arrivare in cima consigliamo la passeggiata su strada asfaltata con accesso dal piazzale di via Brescia nel quartiere Piedicastello. Tutte le informazioni QUI.

PISCINA E LIDO MANAZZON

Grande centro natatorio aperto tutto l’anno con due piscine coperte una grande vasca e una didattica. D’estate (da giugno a settembre) all’esterno il lido ha diverse piscine, una con onde, una dotata di lunghi scivoli, una per nuotare e un area baby con divertente spray park e vasche a misura di bambino. Tutte le informazioni QUI.

PISCINA E LIDO ESTIVO DI GARDOLO

Centro acquatico aperto tutto l’anno con piscine interne ed esterne. Il lido d’estate (da giugno a settembre) dispone di tre piscine una poco profonda con zona idromassaggio, una vasca più alta con il vortice e gli scivoli e infine quella per nuotare. Tutte le info QUI.

MONTE BONDONE

Si tratta della montagna “della città”, ovvero la vetta più facilmente raggiungibile in auto o con i  mezzi pubblici che permette a tutti di godere di una bella passeggiata (o sciata, in inverno). Diverse le scuole di sci o i maestri a disposizione per poter imparare: dalla Scuola Italiana di Sci e Snowboard Monte Bondone ai Maestri di Sci e Snowboard Cristallo che spesso organizzano delle attività anche d’estate.

Alle Viote del Bondone si trova anche la Terrazza delle Stelle che soprattutto d’estate propone tanti eventi legati alla scoperta del cosmo, a cura del MUSE. Sempre curato dai botanici del MUSE sul Bondone è assolutamente da visitare il Giardino Botanico Alpino che, con il vicino parco giochi, permette di passare dei bellissimi momenti di svago in mezzo alla natura.

IL BOSCO DELLA CITTÁ

Per una bella passeggiata nella natura senza bisogno di allontanarsi troppo dalla città, consigliamo di raggiungere il Dosso di San Rocco, sopra Villazzano Tre, anche con i mezzi pubblici. Qui sorge il cosiddetto “bosco della città“, un bel parco rigoglioso all’interno del quale compiere un bel giro ad anello tra boschi, prati e fiori profumati.

Diversi i punti panoramici, mentre non mancano panchine, fontane con acqua potabile e persino un centro recupero fauna selvatica che dispone di un’area didattica con 3 voliere che ospitano uccelli non recuperabili alla vita selvatica.

ORRIDO DI PONTE ALTO

Un’incredibile gola scavata nella roccia dalle impetuose acque del torrente Fersina, a pochissimi minuti dal centro di Trento. Un luogo che regala grandi emozioni, sia per la bellezza naturalistica che per la storia delle opere di ingegneria idraulica, alcune risalenti ad oltre 500 anni fa. Tra scalinate e passerelle arriverete ad “entrare” dentro una cascata per ammirarla dal suo interno. QUI il nostro racconto.

PASSEGGIATE NEI DINTORNI DELLA CITTA’

Ci sono varie passeggiate da fare nei dintorni della città, basta spostarsi di pochi chilometri. Eccone alcune:

  • Il giro del Sorasass, sulla strada militare per vedere la città dall’alto, tra postazioni e trincee della prima guerra mondiale. Il percorso ad anello, 300 metri di dislivello per circa 7 km, parte da Cadine, distante solo pochi chilometri da Trento e raggiungibile anche cn il servizio di trasporto pubblico;
  • Sulle trincee (e i cento scalini) del Monte Celva: un percorso della durata di circa un’ora adatto ai bambini che vogliono sentirsi un po’ esploratori;
  • Sul terzo “dente” di Trento: al Doss di S.Agata: breve passeggiata panoramica su uno dei colli (“denti”) che dominano la città, fino ad un’antica chiesetta in stato di abbandono;
  • Sentiero del Parolet: un itinerario ideale per chi cerca una bella camminata a contatto con la natura. Si parte dalla località Viote in Bondone (45 minuti di auto da Trento), dove si incontrano le Caserme e si sale lungo la strada militare, fino ad entrare nel bosco e raggiungere la terrazza panoramica dietro il Palon

Se cercate un albergo o maggiori in formazioni potete consultare il sito dell’APT di Trento, Valle dei laghi e Monte Bondone, QUI.

Val di Rabbi, estate coi bambini

Una valle meravigliosa e tutta da scoprire! Tante belle attività, escursioni tra boschi, prati, cascate e tante malghe con gustose e genuine proposte! La Val di Rabbi ci ha davvero stregato con la sua naturale bellezza, l’abbiamo scoperta estate dopo estate e abbiamo raccolto in questo articolo tante belle realtà ed esperienze che potete fare con i vostri bimbi.

PONTE SOSPESO SUL RAGAIOLO

Questo ponte, da tempo simbolo della valle,  è lungo circa 100 metri ed è sospeso 60 metri sopra il torrente Ragaiolo. Una struttura di cavi e acciaio che si affaccia sulla vicinissima cascata e si raggiunge con una passeggiata di una ventina di minuti, partendo dal bellissimo parco giochi in Localià Plan. Si percorre la forestale che costeggia il torrente Rabbies, poi si sale lungo il sentiero nel bosco, non adatto ai passeggini. Un po’di fatica ma si è circondati da una natura bellissima che fa dimenticare anche quello. Sconsigliato se soffrite di vertigini, ma perfetto se volete provare forti emozioni (in completa sicurezza, nessun pericolo nemmeno per i bambini). Trovate QUI tutte le info.

CASCATE DI SAENT

Altro luogo imperdibile per chi decide di visitare questa valle sono le Cascate di Saènt, uno spettacolo naturale da raggiungere con una passeggiata di un paio di ore dal parcheggio Colèr. In estate è attivo anche un servizio navetta che porta fino a Malga Stablasolo (1536 metri), dalla quale la prima cascata dista solo una ventina di minuti. Potete anche salire in e-bike , lasciandola poco prima della prima cascata. Il secondo tratto del percorso (dalla base alla cima della cascata) è decisamente più ripido e impegnativo a causa degli innumerevoli avvallamenti e scalini, ma è  il più suggestivo: tra ponti di legno e schizzi d’acqua, sarà possibile osservare da vicino la maestosità della cascata. Info QUI

CASCATE DI VALORZ  E SENTIERO DEGLI ANIMALI

Percorso tematico ad anello, non adatto ai passeggini, che porta alla scoperta di alcune sculture di animali realizzate  con rami intrecciati dall’artista locale Maurizio Misseroni: la volpe, il gufo, il cervo, il capriolo, l’orso… si arriva così di fronte alle cascate, dove è possibile approfittare dei tavoli e delle panche per un picnic prima di ridiscendere a valle. Trovate QUI i dettagli di questa escursione.

PERCORSO KNEIPP E PARCO GIOCHI A SAN BERNARDO

L’area Kneipp è sempre un bel diversivo per concludere una vacanza in Val di Rabbi o per un pomeriggio di relax. Un percorso che si snoda all’interno di un giardino ben curato, tra vasche e ruscelli. Potrete anche farvi un bagno di fango, per rendere la giornata più divertente. Se poi volete, subito dietro l’angolo c’è un parco giochi con strutture per arrampicare in legno, laghetto con zattere e tavoli con panche. QUI tutte le informazioni.

I LARICI MONUMENTALI

Ben ventitré imponenti e maestosi larici (con sorpresa finale) sono l’attrattiva principale di questo percorso didattico-naturalistico unico nel suo genere che ha inizio nei pressi di Malga Prà di Saent (1785 m,): una scalinata costituita da oltre 700 scalini in pietra e radici che si sviluppa per un chilometro e mezzo. I larici che si incontrano hanno forme particolari e sono cresciuti su un terreno impervio ed esposto all’azione degli agenti atmosferici, ad una quota di quasi 2000 metri. Alla fine del percorso un “dinosauro” veglia sulla valle… Per scoprire di più leggete QUI

MOLINO RUATTI

Visitare il Molino Ruatti è un po’ come entrare nella vita di un mugnaio dell’Ottocento. Si tratta di uno dei pochi mulini ad acqua ancora funzionanti in Trentino. Qui, oltre alla sala per la molitura ed alle ruote si può visitare la casa-museo annessa, dove ci si immerge nella storia della famiglia e delle antiche tradizioni della valle. Nel periodo estivo vengono organizzate visite guidate e laboratori su prenotazione. Per saperne di più cliccate QUI

UN GIRO IN E-BIKE

I paesaggi della val di Rabbi, la natura incontaminata, le strade poco trafficate e i numerosi percorsi disponibili sono l’ideale anche per gli appassionati di due ruote. Si può salire a Malga Stablasolo o fare il giro dei paesi alti, passando per Somrabbi, oppure ancora percorrere la forestale che porta verso Malga Fratte, o andare alla scoperta delle antiche segherie veneziane… Siamo sicuri che troverete il percorso adatto alla vostra famiglia. E se non avete la bici con voi, qui non mancano le opportunità di noleggio. Curiosi di vedere dove siamo stati noi? Guardate QUI

IL GIOCO DEL PARCO

Questa area ludico-didattica è attrezzata con tabelloni e attività volte a conoscere i materiali che più sono stati importanti per lo sviluppo e la vita della valle: ferro, aria, pietra, legno ed acqua. I giocatori si muovono calandosi nelle vesti degli animali che abitano nel Parco Nazionale dello Stelvio come il cervo, la marmotta, l’aquila e l’uomo. Sollecitando la fantasia con le informazioni raccolte su schede e bacheche, impareranno divertendosi ad osservare e conoscere aspetti importanti di questa bellissima area naturale protetta. QUI trovate il racconto della nostra esperienza.

MALGA STABLASOLO

Questa malga situata in fondo alla Val di Rabbi, a pochi passi dalle cascate di Saent, si può raggiungere con una semplice passeggiata di 45 minuti, anche con il passeggino da trekking, oppure in e-bike o ancora in navetta. Noi consigliamo sempre la salita in autonomia, per potersi fermare ed apprezzare i tanti scorci che questa valle offre. A Malga Stablasolo troverete ottimo cibo e prodotti caseari freschi. Da qui si può proseguire per il Rifugio Dorigoni, per le Cascate di Saent e per il Sentiero dei larici monumentali. Più info QUI

MALGA POLINAR

Meno conosciuta della più rinomate malghe della valle ma altrettanto bella da raggiungere attraverso una piacevole escursione di circa un’ora e mezza. Circondata dalla natura, qui vivono mucche ma anche capre, e il menù è sempre a base di prodotti freschi. Davvero da provare. Curiosate nel nostro articolo QUI

 

MALGA CALDESA

Una passeggiata di un’oretta  lungo un sentiero che sale nel bosco di larici vi porterà a questa bella malga dove l’accoglienza è davvero super. Qui si producono tanti ottimi prodotti caseari. La cucina è ottima e vale la pena fermarsi per assaggiare qualche buon piatto. Leggete QUI

MALGA FRATTE

Un  piccolo angolo di tranquillità in cui è possibile gustare ottimi piatti locali accompagnati dallo scampanellio delle mucche. Qui si arriva a piedi anche passando per il ponte sospeso , oppure in navetta. Novità 2023 la bellissima sala in legno naturale con ampie vetrate, per godere della natura circostante anche nelle giornate meno soleggiate. Noi ci siamo andati in e-bike: leggete QUI

MALGA MALEDA ALTA

Malga semplice e circondata dai pascoli, si raggiunge a piedi da valle oppure con un servizio navetta. Dal capolinea della navetta servono però altri 45 minuti a piedi: un percorso affascinante e in costante salita che si snoda tra ruscelli, fiori e cascatelle (non adatto a passeggini). Durante la strada incontrerete anche le mucche highlander, con le loro lunghe corna ed il pelo lungo e lanoso. Si può anche pernottare: graziosissime le stanze con vista sulla vallata. Date un’occhiata QUI

IN QUOTA

Rifugio Dorigoni. Itinerario più impegnativo, un’escursione sicuramente adatto a famiglie abituate a camminare. Stiamo parlando dell’itinerario che conduce ad uno dei rifugi trentini più conosciuti. Ve lo raccontiamo QUI!

Lago Corvo Un’escursione suggestiva in un grandioso ambiente alpino con panorami incredibili e vista sulle Dolomiti di Brenta e sulla Presenella.

LUOGHI SPECIALI IN CUI PERNOTTARE

B&B MAS DEI BATI

Nella località di Pracorno, troverete un posticino immerso nella natura dove rilassarvi e rigenerarvi. Enrica e Massimo vi accoglieranno con cordialità e vi conquisteranno con delle colazioni speciali. Per sapere di più della nostra esperienza, leggete QUI!

B&B ERBA MAGA

Se siete alla ricerca di un luogo davvero speciale in cui rigenerare il vostro spirito, lontano dai ritmi frenetici della vita quotidiana, ecco un posticino dove voi ed i vostri bimbi vi troverete benissimo.  Situato sotto il ponte sospeso, qui sarete cullati dal suono del torrente e dal silenzio. Vi aspettano le colazioni speciali preparate da Chiara e un giardino dove giocare e rilassarsi. Ci si arriva solo a piedi: il parcheggio privato dista 5 minuti. Leggete QUI il racconto del nostro soggiorno.

MASO CIPRIANNA E MAS DEL TONI

Due luoghi speciali in Val di Rabbi per una vacanza rilassante immersi nella natura con una posizione privilegiata che domina la vallata. Entrambi gestiti dalla famiglia Mengon, sono ideali per scoprire tutto quello che offre questa valle incontaminata. Per scoprire la nostra esperienza, LEGGETE QUI!

Maggiori info: www.valdirabbi.com

MOBILITÀ

Dal 24 giugno al 10 settembre 2023, dalle 9.45 alle 17.00, si accede alla valle solamente a piedi, in bici o con i bus navetta Stelviobus (salvo aventi diritto). Prima e dopo l’orario di chiusura al traffico è raggiungibili il parcheggio Còler (a pagamento, quest’ultimo passando per Somrabbi). Il Parco mette a disposizione un parcheggio (a pagamento) a Plazze dei Forni e una navetta collegata al parcheggio Còler, da cui partono numerosi itinerari escursionistici. Il costo della navetta è di 2 euro per gli adulti (1 euro per i possessori della val di Sole guest card) e gratuito per i bambini fino agli 11 anni. Per conoscere le tariffe dei parcheggi e gli orari della navetta cliccate QUI.

 

Cosa puoi trovare poco distante dalla val di Rabbi: