Author - Alessandra

In Val Breguzzo a Malga d’Arnò

In occasione del progetto Malghe Aperte, a Malga d’Arnò, tutti i martedì alle 9.30 fino alla fine di agosto, potrete assistere alla caseificazione e vedere la trasformazione del latte fresco in profumate forme di formaggio.

Oggi vi portiamo a conoscere un angolo autentico delle Giudicarie, lontano dal traffico e dalla frenesia. Qui tutto segue un ritmo di vita scandito dalla natura e dal lavoro del malgaro Giovanni.

Come arrivare a Malga d’Arnò

Malga d’Arnò si trova in Val di Breguzzo, nelle Giudicarie, ad una quindicina di chilometri dal paese di Breguzzo e a poca distanza da Tione. Per raggiungerla si oltrepassa il Breg Adventure Park, mantenendo la sinistra e seguendo la strada asfaltata. Ad un certo punto comincerà un tratto di strada con fondo acciottolato: percorrendolo per circa 300 m, si arriva al parcheggio della malga e si prosegue a piedi fino alla struttura. Molto interessante la possibilità di arrivare fino alla malga con la bicicletta (meglio se e-bike se non siete troppo allenati, potete prenderla a noleggio al parco avventura).

Un mezzo alternativo per raggiungere Malga d'Arnò è la e-bike: potete noleggiarla al Breg Adventure Park

In e-bike a Malga d’Arnò

Malga d’Arnò: passione formaggi

Il cuore della struttura è di certo il casaro Giovanni, che assieme a diversi ragazzi si occupa della cura degli animali e della caseificazione. Questa struttura, come vi abbiamo subito anticipato in apertura, ospita in estate anche l’iniziativa “Malghe Aperte”, iniziativa che punta a far conoscere le tradizioni e le specificità del luogo. Leggi Malghe Aperte in Valle del Chiese

Intorno a Malga d’Arnò

ll posto è selvaggio ed incontaminato: all’inizio della valle c’è il Breg Adventure Park, che costituisce un elemento di grande attrazione, ma poi sono solitamente i locali a proseguire oltre per passeggiate ed escursioni. La strada che si snoda nel bosco tra una vegetazione lussureggiante è di estrema suggestione. Proseguendo oltre la malga, in 10 minuti si arriva alla bellissima Cascata della Cravatta e poi si può proseguire fino ai prati d’alpeggio di Malga Maggiasone: un giro semplice che vi suggeriamo per la sua bellezza.
 

Incontriamo il casaro

Se riuscite ad andare a Malga d’Arnò fuori dai weekend e dai periodi di alta stagione, vi capiterà di avere l’occasione di fermarvi a chiacchierare con Giovanni e capire ascoltando le sue parole quanto sia sincero il suo amore per questo luogo, con prati rigogliosi e ricchi di acqua… un’ esperienza che gli ha davvero cambiato la vita.
Giovanni è un casaro di punta, perché i prodotti che realizza nascono da idee e intuizioni particolari. Per fare un esempio: qui troverete un prodotto che è simile al gorgonzola, prodotto che lui adora e per questo si è  applicato nel realizzare una variante simile. Interessante anche il formaggio con le ortiche o il simil taleggio.

La chiave qui è la sperimentazione: abbinare le idee di altri produttori alle caratteristiche del formaggio di malga, in particolare le caratteristiche che arrivano dall’alimentazione da erba. Giovanni non pastorizza il latte, ma crea solo dei formaggi che sono già “famosi”, conservando le caratteristiche e le qualità del latte e del prodotto di malga.

Malga d’Arnò: informazioni utili

Non è previsto un servizio di ristorazione, ma solo la possibilità di acquistare i prodotti allo spaccio. Se venite fin quassù apposta per acquistarli, sinceratevi prima telefonicamente della loro disponibilità: tel. 380.5932136

Appuntamenti Malghe Aperte 2024

  • Alba in Malga |  4 agosto 2024
  • L’antica arte della caseificazione | tutti i martedì fino a fine agosto, ore 9.30 | Assisterai da vicino all’attività di caseificazione e a tutte le varie fasi della lavorazione del latte, finalizzate alla produzione di formaggio di malga, ricotta e burro. Oltre alla dimostrazione, avrai la possibilità di visitare la stalla, in cui avviene la mungitura delle mucche, e i locali dove si producono e si conservano i formaggi. Info QUI

Info e contatti

Per informazioni sul progetto e le attività di Malghe Aperte contattare APT Campiglio: tel 0465 447501 o visita il sito www.malgheaperte.it

Cosa fare nei dintorni di Malga d’Arnò

I dintorni di Malga d’Arnò sono ricchi di spunti per escursioni e visite:

Val di Sole a cavallo: Bontempelli

Che siate appassionati di cavallo o abbiate un’improvvisa voglia di provare ad andare a cavallo, al Centro di Equitazione Alpina Bontempelli di Pellizzano troverete quello che fa per voi. Questa realtà sorge alla destra del Noce ed è ben riconoscibile dalla strada statale anche grazie alle grandi tende indiane collocate nel prato antistante: una singolare base d’appoggio per i campus estivi a cavallo rivolti ai ragazzi di età compresa tra i 7 ed i 15 anni.

Maneggio Bontempelli

Una volta entrati ci si trova già nel cuore del maneggio. Sulla sinistra ci sono gli alloggiamenti dei cavalli e si accede al campo coperto. Questa nuova struttura di grandi dimensioni è costruita in legno e con il fondo di sabbia, per il massimo comfort sia del cavallo che del cavaliere. È qui che si svolgono le attività e le lezioni, anche nel periodo invernale (ve l’abbiamo raccontato QUI).

Bontempelli: attività per tutti

Ci sono proposte per tutti, a partire dai bambini più piccoli. A loro è dedicato un programma didattico specifico che si avvale dei pony, per superare eventuali timori ed avvicinarli in modo ludico al mondo dell’equitazione. Lezioni e corsi sono naturalmente disponibili per tutti i livelli, e sono tenuti da personale esperto e qualificato. Se però siete soltanto di passaggio e non volete farvi mancare un’esperienza a cavallo, le passeggiate (o i trekking di uno o più giorni  nei luoghi più suggestivi della Val di Sole, se siete già provetti cavalieri) sono ciò che fa per voi.

Passeggiate a cavallo al maneggio Bontempelli

Si può scegliere tra la passeggiata di un’ora e quella di più ore. Un accompagnatore vi porterà a scoprire i dintorni del maneggio in sella al cavallo più adatto a voi. Per tutti è previsto e fornito il cap e per i minori anche il giubbotto di protezione. Ricordate soltanto di indossare pantaloni lunghi e scarpe robuste.

Andare a cavallo è un’esperienza rilassante ma che richiede attenzione. E’ essenziale entrare in sintonia con il cavallo! Per questo l’equitazione è uno sport completo, capace di insegnare  il rispetto delle regole, aiutare lo sviluppo della coordinazione motoria e sviluppare l’autostima.

a nostra passeggiata a cavallo

La nostra passeggiata a cavallo è stata molto piacevole. Dopo qualche giro di ricognizione all’interno del recinto, abbiamo attraversato il cortile. Quindi ci siamo immessi sulla pista ciclabile per poi proseguire su un sentiero nel bosco.

Abbiamo imparato la posizione corretta da tenere in sella e con i piedi, come spronare i cavalli meno attivi, come farli rallentare o andare nella direzione desiderata. Ma soprattutto abbiamo goduto appieno della possibilità di questa immersione nella natura in compagnia di questi splendidi cavalli. Abbiamo anche avvistato una bellissima volpe, per nulla intimorita dalla nostra presenza.

Siamo rientrati al maneggio soddisfatti e felici di aver cavalcato i nostri super cavalli. Li abbiamo ringraziati e salutati con una carezza sul muso: le coccole piacciono sempre a tutti! Se poi avete un cavallo tutto vostro da Bontempelli è possibile anche alloggiarlo in un box o nel paddock, con tutti i servizi compresi.

Battesimo della sella

Anche i bambini più piccoli da Bontempelli hanno l’opportunità di salire sul cavallo o sul pony e percorrere in tutta sicurezza qualche giro del recinto, accompagnati dai genitori. E poi via a conoscere gli animali della fattoria: mucche, maiali,  conigli e galline. E se la fame chiama ecco che è il momento di una buona merenda nel giardino dell’agritur annesso, dove è altresì possibile, nell’orario del pranzo e della cena, gustare ottimi piatti della cucina tradizionale. Qui, infine, è anche pernottare in una delle confortevoli stanze.

Wow Experience 2024: a cavallo al Lago dei Caprioli

Avete figli di almeno 14 anni, magari già con esperienza pregressa a cavallo? In collaborazione con APT Val di Sole, il Centro Equitazione Bontempelli offre la possibilità di trascorrere una mezza giornata indimenticabile a cavallo tra i boschi di Fazzon, fino allo splendido lago dei Caprioli, dove si potrà anche gustare uno spuntino a base dei prodotti dell’Agritur Bontempelli. Per conoscere i dettagli clicca QUI. E non dimenticate che con due WOW Experience avete diritto a un bellissimo gadget! Per scoprire le Wow Experience che abbiamo provato per voi  leggete Val di Sole: esperienze wow.

Info e prenotazioni

Agritur Bontempelli
🌐  www.maneggio.net
📧  info@maneggio.net
📞 Giulia 348 4876411    Graziano  338 6078681

Cosa fare ad Arco in estate

Gli asini vengono spazzolati prima di partire per la passeggiata.

Cosa fare ad Arco in estate? Arco è una cittadina molto graziosa, ricca di storia, di verde e di opportunità legate all’outdoor. Deve principalmente la fama al clima mite, che l’ha portata ad essere una delle mete predilette della nobiltà europea dell’Ottocento. Di questo passato rimangono numerose testimonianze architettoniche, come il Casinò delle Feste, con la veranda ed i giardini, ed il Parco Arciducale, oggi Arboreto.

Oggi invece Arco è la mèta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna dello sport. Le possibilità sono davvero tante: dall’arrampicata, per la quale Arco è famosa in tutto il mondo), al trekking, alla mountain-bike… Di sicuro si respira un’aria rilassata e vacanziera, con un occhio di riguardo per i bambini. Il Comune di Arco è anche certificato Family in Trentino.

Abbiamo raccolto per voi un po’ di idee su cosa fare ad Arco con i bambini nella bella stagione. Eccole qui:

Castello di Arco

Il castello di Arco (clicca per maggiori info), posto in cima a uno sperone roccioso che sovrasta il centro storico, è facilmente raggiungibile anche dai bambini. Basta una piacevole passeggiata di 15-20 minuti attraverso l’olivaia. Diversi sono i sentieri che partono dal centro per arrivare al castello. In comune hanno tutti una vista bellissima sulla Busa e sul Lago di Garda.

Vi è anche un punto panoramico da cui è possibile osservare la città da un balcone in vetro: cercatelo perdendovi tra gli assolati  sentieri! Gli ultimi metri prima di arrivare al portone del castello sono i più impegnativi, ma poi potrete rilassarvi sul grande prato della Lizza, splendido anche per un picnic, una merenda o aperitivo. Da qui si sale ulteriormente e si entra nel castello, composto dai ruderi di più torri, che si affacciano a 360 gradi sulla valle sottostante. Interessante l’unica stanza affrescata rimasta, con un ciclo di affreschi dedicati ai passatempi di corte.

Il castello di Arco sorge su uno sperone roccioso alle spalle del centro storico.

Castello di Arco

Croce del Colodri

Per arrivare in questo incredibile punto è necessario arrivare alla chiesetta di Laghel. La Val di Laghel, appena sopra Arco, è un vero paradiso di tranquillità, immersa tra ulivi, boschi e prati. Dalla chiesa di Santa Maria parte il Sentiero dei Lecci, che in circa 30 minuti  porta alla Croce del Colodri ed alla vicina Madonnina. Lassù potrete anche trovare le capre selvatiche, oltre (cosa ve lo diciamo a fare?!?) ad avere una vista super su Arco, Riva e sul Lago di Garda. Il sentiero non è fattibile con passeggino e richiede sorveglianza diretta sui bambini in alcuni passaggi più scivolosi o esposti.

Prabi Aqua Park

Il nuovo Prabi Aqua Park (clicca per info) ha sostituito la vecchia piscina di Prabi, per rispondere alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi. Qui si trovano quattro nuovissime vasche: una per il nuoto, una per i tuffi, una per il divertimento e una per i bimbi più piccoli. C’è anche uno spray park e un mega scivolo alto 8 metri e lungo 80. Da provare la parete di arrampicata sospesa sull’acqua: ci si arrampica e poi ci si tuffa! Tutto attorno un bel prato con zone d’ombra e un bar ristorante con tavolini interni ed esterni. Infine noleggio sdraio, parco giochi e spaziosi spogliatoi.

Al nuovo Prabi AquaPark super vasca ricreativa con cascatelle,nuoto controcorrente e lungo scivolo

Prabi Aqua Park

Arboreto, il giardino di Arco

Larboreto di Arco (qui il nostro racconto), noto anche come Parco Arciducale, è un bellissimo parco che custodisce piante rare ed esotiche. Tra esse spiccano un grande avocado, una sequoia californiana e agavi giganti.  Troverete poi le serre con gli agrumi, un boschetto di bambù, un palmeto, un vialetto ombreggiato da rose rampicanti ed un graziosissimo stagno con libellule e ranocchie. A disposizione dei visitatori anche ampi prati dove stendere la propria coperta, nonché una zona picnic ombreggiata e servizi igienici. Attualmente (2024) il parco è chiuso per lavori.

Falesia Muro dell’Asino

Lungo la salita alla croce dei Colodri ci si può fermare ad  arrampicare alla falesia Muro dell’Asino (clicca per scoprire di più), una piccola parete adatta anche per i bambini alle prime armi. E’ raggiungibile in una quindicina di minuti lungo il Sentiero SAT 431. A ridosso della falesia c’è un bel prato dove fermarsi per trascorrere qualche ora o fare un picnic (ci sono anche un paio di tavoli)

Fattoria Laghel 7

Sempre a Laghel, se avete bambini che amano gli animali della fattoria non perdete la fattoria Laghel 7. Un luogo dove maialini, cavalli, conigli, pecorelle, mucche, gatti, cani e galline sono amati come parte della famiglia. Paola ve li farà conoscere e potrete anche aiutarla nelle incombenze della fattoria. Per chi ama i cavalli c’è anche la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’equitazione con l’aiuto di un’istruttrice qualificata. Qui si può anche dormire, e vi garantiamo che svegliarsi in un posto come questo non ha prezzo.

Pista ciclopedonale sul Sarca

Che sia a piedi o in bicicletta, ad Arco e dintorni sono davvero tante le possibilità di passeggiate nella natura: potreste camminare giorni interi tra meleti, uliveti e vigneti senza ripetere due volte lo stesso percorso. Le ciclabili nel Basso Sarca non mancano, ma la più piacevole da percorrere è la ciclabile che costeggia il fiume Sarca. Si può fare a piedi, in bici ed anche con il passeggino, sia in direzione nord, verso Dro, fermandosi per un bel bagno sulle spiagge lungo il fiume, che verso il lago di Garda, arrivando fino a Torbole.

Passeggiate sull’olivaia

L’olivaia si estende a nord di tutto l’abitato di Arco ed è il luogo ideale per una passeggiata nella natura. Protetta dalle assolate pareti di roccia, meglio in estate evitare le ore più calde, è il posto ideale per scaldarsi un po’ in una giornata fredda. Ci sono svariati sentieri che la percorrono: si possono intraprendere partendo dalle frazioni di  Vigne e Chiarano, ma anche dal centro di Arco. Il dislivello è sempre modesto, sono in parte percorribili con il passeggino da trekking e comunque facili ed alla portata di tutta la famiglia.

L'olivaia di Arco si estende nella fascia sottostante il castello

Olivaia di Arco

Bosco Caproni e trincee di Vastré

Il Bosco Caproni prende il nome dall’arcense pioniere dell’aeronautica. Questo bosco si estende a nord dell’abitato di Massone. La passeggiata parte nei pressi della falesia Policromuro.  Lungo il percorso si incontrano prima le misteriose cave di oolite, oggi utilizzate per l’arrampicata, e poi una serie di trincee della grande guerra. Il sentiero non è adatto ai passeggini. Leggete: Bosco Caproni e trincee di Vastrè

Trekking con gli asinelli a Malga Zanga

Malga Zanga è un posticino davvero speciale… tra lama, cani e asinelli i bambini si divertiranno senza dubbio! La mattina si possono fare dei trekking  con asini ed arrivare alle trincee del Creino, passando per le installazioni nel bosco di CreinArte…

Si ammira il lago di Garda dall’alto e si rientra camminando tra i profumatissimi orti biologici della Val di Gresta. E le torte di Lojra sono uno spettacolo!

Rifugio Marchetti allo Stivo

Salire sulla cima del monte Stivo è sempre un’emozione. Noi ci siamo stati in inverno (leggi Monte Stivo: vista top sul Garda), ma quassù il tramonto è davvero eccezionale in ogni stagione! Un pochino impegnativa e lunga la salita (si sale esclusivamente a piedi) ma al rifugio è possibile anche pernottare (così vi vedete anche l’alba!). Se poi preferite salire per il tramonto e la cena assieme a una guida, ci pensa Garda Dolomiti con le sue Experience

Dalla sommità del Monte Stivo si gode di un panorama incredibile su tutto il Lago di Garda

Monte Stivo – panorama sul Garda

Arrampicare

Naturalmente arrampicare! Arco è famosa in tutto il mondo per l’arrampicata (impossibile non accorgersene solo guardando le vetrine del centro). Ci sono varie possibilità per avvicinarsi al mondo del climbing e delle ferrate. Molto carina, semplice ma di impatto la ferrata Colodri (che arriva poco sotto la croce della quale abbiamo parlato sopra), da provare anche con le guide alpine di MMove, che organizzano molte altre attività dedicate alle famiglie ed ai bambini/ragazzi. Non manca la possibilità di allenarsi all’interno nella palestra di arrampicata indoor Arcoclimbing. Sempre a misura di bambino la falesia di San Martino, poco distante dal Bosco Caproni.

Museo del caffé Omkafé

Lo sapevate che ad Arco c’è una delle più antiche torrefazioni di caffè? Nella moderna sede di Omkafè troverete non solo uno shop con tanti prodotti ed accessori, ma anche un vero museo del caffè (clicca per leggere), nel quale ripercorrere la storia di questa bevanda, ma anche scoprire il viaggio e le trasformazioni che i chicchi subiscono prima di arrivare nelle nostre tazzine! Molto carino l’allestimento, con attività sensoriali, macinini da provare e addirittura un’intera parete dedicata ai quiz, per scoprire proprio tutto sul caffè. La visita prosegue all’interno del laboratorio, dove si possono vedere i macchinari all’opera, e termina, naturalmente, con una degustazione.

Agrisalus

Un posticino carino per una colazione informale e in pieno relax o per trascorrere un paio di giorni no stress? L’Azienda agricola con agricampeggio Agrisalus, immerso nella campagna di Pratosaiano, alle spalle di Arco, è quello che fa per voi. Qui si possono degustare ed prodotti naturali locali e di produzione propria, come gli ottimi gelati e le uova.  I bambini possono conoscere da vicino cani, coniglietti, galline, maiali e mucche. Si organizzano anche incontri di pet therapy.  Noi ci eravamo stati a far colazione, ma il campeggio è super moderno e dotato anche di una super piscina: leggi Colazione in fattoria da Agrisalus.

Per ulteriori info visita anche il sito www.gardatrentino.it

Nei dintorni di Arco

Come avete visto non mancano le idee su cosa fare ad Arco in estate. Ecco qualcosa che potrebbe  interessarvi:

  • Se invece siete alla ricerca di un’esperienza diversa da fare in famiglia nel Garda Trentino, guardate quelle che abbiamo selezionato e provato per voi: Garda Trentino: esperienze family

Alle Cascate di Vallesinella: wow

Le cascate di Mezzo a Vallesinella sono una delle meraviglie del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark.

Se non avete ancora visitato le Cascate di Vallesinella vi consigliamo assolutamente di farlo. Si tratta di un percorso ad anello che regala paesaggi meravigliosi e porta a scoprire un’area naturale  di rara bellezza. Nel nostro giro ci siamo concentrati sulle cascate “di mezzo” , ma anche quelle alte sono assolutamente da visitare!

Come arrivare alle Cascate di Vallesinella

In auto siamo saliti fino a Madonna di Campiglio (circa un’ora e quaranta minuti di strada da Trento). Durante l’estate bisogna da sempre posteggiare al parcheggio Spinale, o nei pressi della cabinovia Grosté: da questi due punti partono le navette (vedi in fondo all’articolo per costi e dettagli).

Le cascate di Vallesinella si dividono in basse, di mezzo ed alte

Cascate Basse di Vallesinella

L’escursione alle cascate di Vallesinella

Arrivati a Vallesinella il percorso comincia in discesa! Abbiamo seguito le indicazioni per le Cascate di Mezzo (il sentiero si trova proprio all’inizio dell’area parcheggio, sulla destra). In una ventina di minuti lungo la strada sterrata (o in alternativa il sentiero nel bosco) siamo arrivati alle magnifiche cascate. Lo scrosciare dell’acqua ci ha accompagnati per tutta la discesa. Tuttavia, è quando siamo arrivati ai tre vertiginosi salti che il torrente Sarca fa nel bosco che siamo rimasti senza fiato!

Meraviglioso salto del fiume Sarca nelle Cascate di Vallesinella (Cascate di Mezzo).

Cascate di Vallesinella di mezzo.

A due passi da qui si trova il Rifugio Cascate (aperto nei mesi estivi), comodo per bere qualcosa o riposare un po’. Qui si possono fare ottime colazioni o pranzi con piatti tipici, ma anche fermarsi per un aperitivo vista cascate prima di rientrare alla navetta.

Malga Brenta Bassa

Lasciate le cascate alla nostra sinistra, abbiamo proseguito in discesa sulla sterrata in direzione Malga Brenta Bassa. Alla fine della ripida discesa ci siamo trovati circondati da prati fioriti. Splendida la vista sul Brenta che ha ripagato la nostra iniziale perplessità. Dopo malga Fratte si seguono le indicazioni per proseguire a sinistra verso Malga di Brenta Bassa.  Lungo il sentiero nel bosco troverete anche le Cascate Basse di Vallesinella (niente a che vedere con le sorelle maggiori, ma comunque carine). Da qui in una decina di minuti il vostro sguardo si aprirà sugli splendidi pascoli di Malga Brenta Bassa: un anfiteatro naturale con una vista mozzafiato sul settore centrale delle Dolomiti di Brenta e il “Crozzon di Brenta”.

Arrivati qui lasciate che i bambini facciano qualche bella corsa sull’erba verde e fiorita! Questo è il posto ideale per fermarsi, magari per un pic-nic, come abbiamo fatto noi (sulla coperta oppure sui tavolini esterni della malga, che è un bivacco a disposizione dei visitatori). L’ampia radura è percorsa anche da un piccolo torrente. I bambini potranno anche divertirsi e rinfrescarsi un po’ con l’acqua!

Fino a qui avrete camminato circa un’ora.

Rientro al parcheggio

Il cammino per rientrare ci è sembrato meno ripido e più vario rispetto all’andata. Lasciata la malga alle spalle proseguite seguendo le indicazioni per Vallesinella (sempre un’ora di cammino da qui). Dopo i primi tornanti in salita, vi immergerete nel bosco per sbucare nuovamente ai piedi delle cascate di mezzo. Da qui in una ventina di minuti, seguendo il sentiero intrapreso all’andata, vi ritroverete al posteggio, dove potrete riprendere la navetta per Campiglio.

Cascate di Vallesinella: informazioni utili

  • LUOGO: Val Rendena
  • PARTENZA: Parcheggio Spinale o Grosté (con navetta)
  • ARRIVO: Cascate di Mezzo di Vallesinella 
  • ALTITUDINE: 1580 metri
  • DURATA: 2 ore (A/R, solo escursione)
  • DISLIVELLO:  250 metri
  • PASSEGGINO: no
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Cascate di Mezzo, tel. 339.4190966

Mobilità alternativa

Come dicevamo, l’intera area del Parco Naturale Adamello Brenta è soggetta a mobilità ridotta. Per sensibilizzare i visitatori al rispetto della natura, nel periodo compreso tra giugno e settembre vengono attuate restrizioni al traffico. Per raggiungere i punti di interesse è sempre possibile fruire delle navette, che sono gratuite per tutti gli occupanti dell’auto se si parcheggia nei parcheggi presso i punti di pick up. Un modo conveniente e comodo per muoversi senza stress, grazie anche alla prenotazione anticipata online, che garantisce di trovare posto negli orari desiderati. Ecco i servizi per raggiungere le Cascate dei Vallesinella, con partenza da Madonna di Campiglio e dalla Cabinovia Grosté

Servizio Vallesinella Express

Questo servizio collega Madonna di Campiglio (parcheggio Spinale) a Vallesinella.

  • PERIODO: dal 15 giugno al 15 settembre 2024 (esclusi i martedì di luglio ed agosto dalle 10.00 alle 15.00: in questi giorni ed orari si può accedere solo in bici o a piedi)
  • ORARIO: dalle 8.30 alle 18.30: scegli la fascia oraria e riceverai orario di pick up e conferma prenotazione
  • PREZZO: € 3,00 a tratta; gratuito per: bambini fino a 8 anni (nati dopo il 30/04/2016) accompagnati formula 1 a 1, possessori di DoloMeet Guest Card e ParcoKey: possessori di ticket del parcheggio Spinale (il ticket del parcheggio dà diritto ad una andata/ritorno sul servizio Vallesinella Express per ciascun passeggero del veicolo, utilizzabile lo stesso giorno).
  • PRENOTAZIONE: obbligatoria online o presso gli uffici dell’Azienda per il Turismo (sedi di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Tione, Lago di Roncone e Pieve di Bono), gli uffici info di Breguzzo e S.A. di Mavignola, le Pro Loco di Spiazzo, Caderzone Terme e Carisolo, le biglietterie di Funivie Madonna di Campiglio, CCM Store, il Residence Rio Falzé. Ticket acquistabile in loco da personale addetto (disponibilità permettendo).

Servizio Grosté Express

Servizio diretto che collega Vallesinella alla telecabina Grosté.

  • PERIODO: dal 20 giugno al 21 settembre 2024.
  • ORARI: dalle 14.30 alle 18.30. Scegli la fascia oraria e ti verrà indicato orario di pick up e inviata mail con conferma di prenotazione e biglietto.
  • PREZZO: € 5,00 a tratta; gratuito per: bambini fino a 8 anni (nati dopo il 30/04/2016) accompagnati formula 1 a 1, possessori di DoloMeet Guest Card e ParcoKey: possessori di ticket del parcheggio Spinale (il ticket del parcheggio dà diritto ad una andata/ritorno sul servizio Vallesinella Express per ciascun passeggero del veicolo, utilizzabile lo stesso giorno).
  • PRENOTAZIONE: obbligatoria online o presso gli uffici dell’Azienda per il Turismo (sedi di Madonna di Campiglio, Pinzolo, Tione, Lago di Roncone e Pieve di Bono), gli uffici info di Breguzzo e S.A. di Mavignola, le Pro Loco di Spiazzo, Caderzone Terme e Carisolo, le biglietterie di Funivie Madonna di Campiglio, CCM Store, il Residence Rio Falzé. Ticket acquistabile in loco da personale addetto (disponibilità permettendo).

Per prenotare la navetta o il parcheggio clicca QUI 

Cosa fare vicino alle Cascate di Vallesinella

Al Rifugio Baita Fos ce sul Baldo

Eccoci qui! Oggi avevamo voglia di una passeggiata semplice e a poca distanza da casa così siamo tornati sul Monte Baldo, in località di San Valentino. Sebbene questa zona sia più famosa per le opportunità che offre durante l’inverno, anche nella bella stagione non mancano le cose da fare. Qui infatti la semplicità della natura da il meglio di sé. Noi avevamo in mente di arrivare alla Baita Fos ce, una ex malga in disuso dagli anni Sessanta, poi convertita in rifugio all’inizio degli anni Ottanta.

Come arrivare a Baita Fos ce

  • Dalla strada: Per arrivare al Fos ce ci sono più opzioni: la più semplice (ma ovviamente meno consigliata, se si desidera fare anche quattro passi!) è in auto, proseguendo da San Valentino verso il Rifugio Graziani: la strada è tutta asfaltata, non è larghissima ma non desta nemmeno particolari problemi.

Si può anche scegliere di percorrerla a piedi (ovviamente con prudenza). Non è trafficata, c’è poco dislivello, è in gran parte ombreggiata e c’è pure una fontana con acqua bella fresca. Lungo il tragitto, laddove il parapetto si affaccia sulla valle sottostante, vale la pena fermarsi per osservare il panorama.
La particolarità di questa strada è data però dal fatto di essere in parte scavata nella roccia. Si passa anche all’interno di due brevi gallerie, insomma è una strada “bella” e scenografica, capace di catturare l’entusiasmo dei bambini, che inventeranno chissà quali storie avventurose!

Da San Valentino, percorrendo la SP3 a piedi, si arriva a destinazione in 30 minuti circa, mentre viaggiando in auto bastano 5 minuti.

  • Dal sentiero: Un’altra possibilità (che è quella che vi consigliamo), lasciata sempre l’auto a San Valentino, è quella di seguire  le indicazioni per il “Cimitero di Guerra” e da qui proseguire seguendo il segnavia 654 verso la località Pianaz, Rifugio Fos ce. In questo caso si tratta di una stradina forestale, che nell’ultimo tratto diventa sentiero. Se scegliete questa opzione mettete in conto un’oretta abbondante di camminata.

Baita Fos ce: nel cuore del Baldo

Il rifugio Fo-sce è inserito in una cornice naturale incantevole, a cavallo tra la valle dell’Adige ed il Lago di Garda (se avete tempo in due ore e mezza potete arrivare al Rifugio Damiano Chiesa, in vetta al Monte Altissimo – la vista a 360° è eccezionale). Ci troviamo a 1430 metri, all’interno della riserva naturalistica di Bes-Corna Piana, il “Giardino d’Europa“, 150 ettari di patrimonio floreale protetto per la sua unicità e varietà.

Il Rifugio Fo-sce è quindi anche il punto di partenza ideale per andare alla scoperta della flora del Monte Baldo: basta seguire la stradina per Malga Bes, che si imbocca proprio nei pressi del rifugio Fo-sce: in un’oretta si arriva in località Cornapiana.

Rifugio Baita Fos ce

Il rifugio è piccolino ma grazioso, una costruzione in sasso che si integra bene con l’ambiente circostante. Sul retro c’è una bella terrazza con i tavoli per mangiare all’aperto ed un prato per giocare.

All’interno, una sala da pranzo con una trentina di posti e anche una camerata a sei posti per chi volesse fermarsi a dormire.
A gestire il tutto, dalla primavera del 2022 sono René ed Ingrid, due giovani fratelli con la passione per la montagna.

Cosa mangiare

Che sia solo per una golosa fetta di torta o per deliziarvi con i piatti della cucina trentina tradizionale, non potete non assaggiare la cucina di René! Piatti semplici e gustosi e porzioni abbondanti: nei nostri piatti non è rimasto nulla, che bontà!

Si rientra a San Valentino compiendo l’anello o ripassando per la via dell’andata.

Sul retro del rifugio Baita Fos ce si può ammirare un rilassante panorama.

Rifugio Baita Fos ce

Baita Fos ce: info utili

  • LUOGO: Brentonico
  • PARTENZA: San Valentino
  • ARRIVO: Rifugio Baita Fos ce
  • ALTITUDINE: m 1430
  • DISTANZA: 7,5 km
  • DURATA: 2,5/3 ore  (andata e ritorno)
  • DISLIVELLO: 260 metri
  • PASSEGGINO: zaino o marsupio
  • PUNTI DI RISTORO: Rifugio Baita Fos ce
    📞 347 3257484;  333 1883352

Apertura e contatti

ESTATE: aperto da giugno a settembre tutti i giorni;

AUTUNNO/INVERNO: aperto da ottobre il venerdì a cena, il sabato a pranzo e cena e la domenica fino all’ora di merenda. Nel periodo dal 20 dicembre al 6 gennaio aperto tutti i giorni.

Rifugio-baita-fos-ce
📞347 3257484;  333 1883352
✉️ rifugiobaitafosce@gmail.com

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Alla baita Fos ce si può mangiare sia all’interno che sul patio esterno

Baita Fos ce

Nei dintorni sul Baldo

Dopo essere stati al Rifugio Baita Fos ce o in abbinamento vi consigliamo:

Sulla torre del Castello di Drena

Se c’è una cosa che in Trentino non manca sono i castelli: queste affascinanti sentinelle ci parlano di tempi lontani in cui  tra le loro mura si aggiravano cavalieri e bottegai.

Uno di essi è il Castello di Drena, con la sua sua torre bugnata che permette una splendida vista sul territorio circostante: da una parte il paese di Drena, dall’altra tutta la vallata, da Dro alle tipiche marocche. Andateci in una giornata di sole come abbiamo fatto noi e resterete incantati!

Castello di Drena: dove si trova

Il castello si trova a Drena, a 20 chilometri da Riva del Garda e 30 da Trento. E’ ben visibile in lontananza a chi percorre in auto la Gardesana. Chi proviene da Trento può imboccare la Val di Cavedine a Vezzano, oppure, come chi viene da Riva del Garda, svoltare sempre verso la Val di Cavedine sulla rotatoria di Dro. Pochi chilometri e qualche tornante più su vi troverete proprio sotto il castello, dove sono disponibili anche alcuni parcheggi.

Dalla sommità della torre bugnata del Castello di Drena si gode di un panorama straordinario

Torre del Castello di Drena

Arrivare al Castello di Drena con una passeggiata

Potete anche parcheggiare, come abbiamo fatto noi, nel parcheggio dell’area protetta delle Marocche, sulla strada provinciale (S.P.84) tra Dro e Drena, in località Lavini. Se non ci fosse posto, proseguite altri centro metri e sulla destra troverete un altro piccolo parcheggio sterrato affiancato da un’area verde con panche e due comode sdraio.
Da qui si segue per il primo tratto la Via per la Ferrata di Rio Sallagoni. Una piacevole passeggiata tra gli ulivi, avvolti in una meravigliosa quiete.
Dopo pochi minuti di camminata arriverete ad un bivio: prendete a sinistra il piccolo sentiero nel bosco in salita.  (proseguendo dritti si va verso la ferrata Rio Sallagoni, percorribile solo con l’attrezzatura necessaria.
Questa passeggiata non è adatta a passeggini. Non è particolarmente impegnativa, ma è in gran parte in salita. Inoltre attenzione perché un paio di volte si deve attraversare la strada provinciale. Non mancano passaggi “avventurosi” nel bosco che di certo piaceranno ai piccoli scalatori.

Questa passeggiata fa parte degli itinerari “Tesori Nascosti”, ideati per far conoscere le località meno note e le strade meno battute del Garda Trentino: per questo motivo spesso lungo il percorso la segnaletica è eterogenea o del tutto assente. In questo caso però la meta, il nostro Castello di Drena, è sempre ben visibile e perciò semplice da raggiungere.

E dopo tanti ulivi si giunge finalmente all’ultimo tratto nel bosco che ci conduce al castello. Quest’ultima parte, la cosiddetta “strada romana”, è una mulattiera risalente al medioevo, nota anche come “brozzera” per via del segno lasciato dai carri (brozzi, in dialetto). Non è adatta ai passeggini: ,molto meglio uno zaino portabimbi.

IL CASTELLO

Dopo una salita bella tosta (ma breve) arriviamo all’ingresso del Castello dove ci viene consegnata una piccola mappa con i diversi ambienti del castello: la scuderia, la cisterna, il mastio, la cucina… e iniziamo la nostra esplorazione.

Castello di Drena: la torre

Nel 2018 a seguito di abbondanti precipitazioni, parte del terreno alla base della cinta muraria è ceduto ed ha provocato il crollo di parecchi metri quadrati nella parte ovest. Per questo motivo le terrazze erbose ai piedi delle mura non sono accessibili. (sul sito casteldrena.it trovate maggiori informazioni e dettagli anche per contribuire al progetto di risanamento attraverso una raccolta fondi).


La parte però decisamente più affascinante, e che piace molto ai bambini, è senza dubbio il torrione alto circa 25 metri, con ben 120 scalini da percorrere pazientemente…
…prima di arrivare alla sommità all’aria aperta e godere di una meravigliosa vista sulla vallata.

Anche curiosare all’interno delle mura può essere interessante, sognando le gesta di chi le abitava un tempo (opera sotto di Adolfo Bombardelli)

L'artista locale Adolfo Bombardelli ha realizzato diverse installazioni che si possono ammirare all'interno del Castello di Drena e lungo il percorso Open Air Gallery

Opera di Adolfo Bombardelli

Nelle sue sale è ospitato anche un piccolo museo di reperti archeologici, sempre interessanti da osservare, anche per i più piccoli.

Orari e giorni di apertura

  • Dal 7 marzo fino al 31 ottobre: aperto dalle ore 10.00 – 17.00.  Lunedì chiuso
  • novembre e dicembre: aperto solo sabato e domenica dalle ore 10.00 – 17.00
Prezzi

singolo intero: 4€;
singolo ridotto: 3€;
per gruppi con più di 20 persone: 3€ cad;
ingresso gratuito: minori di 12 anni, scolaresche e insegnanti, guide turistiche, accompagnatori di persone diversamente abili, residenti di Drena, residenti di Luch e Braila. Un ingresso gratuito per possessori di Guest Card.

Castello di Drena: info e contatti

Castello di Drena 

Via Roma 38074
Tel. 0464 541220
info@casteldrena.it
info@comune.drena.tn.it

Maggiori info anche su www.gardatrentino.it

Drena: nei dintorni del castello

Dopo la visita al Castello di Drena vale la pena fare un giro anche a Drena 3000 Open Air Gallery, un luogo dove arte e natura convivono sul fianco di una marocca.  Il percorso, sorto all’inizio degli anni 2000, è stato recentemente oggetto di una riqualificazione, a seguito della quale sono state anche aggiunte delle sdraio in legno, la c.d. “oasi meditativa”, e la suggestiva “Porta del Tempo”.

E se alcune opere sono un po’ segnate dal tempo e dalle intemperie, anche questo fa parte dello spirito del progetto, che ambisce a divenire un “sito archeologico del futuro”…

Qua sotto anche il video che avevamo girato qualche anno fa.

Per chi poi vuole esplorare più a fondo la zona, non perdetevi le nostre mini guide:

Nago-Torbole: ecco cosa fare

sentiero Busatte-Tempesta - scalinata vista lago

È l’ultimo comune trentino prima del confine con il Veneto. Il Comune di Nago-Torbole è un paradiso vacanziero dove famiglie e sportivi possono passare giornate intere senza mai annoiarsi. Famoso per gli sport d’acqua come la vela e, soprattutto, il windsurf, Torbole è caratterizzato da un’atmosfera giovane e rilassata. Il posto giusto per chi non vuole una vacanza troppo formale ed ama soprattutto stare all’aria aperta.

Nago è invece il centro abitato sopra Torbole. Non si trova direttamente sul lago, ma ci sono diverse cose che si possono fare anche qui, lontani, ma non troppo, dalla spiaggia!

Ecco cosa fare e come programmare la vostra giornata scegliendo le attività giuste per la vostra famiglia.

Sentiero Busatte Tempesta

ATTENZIONE: SENTIERO INAGIBILE ESTATE 2024

Un passeggiata con una vista straordinaria sul lago di Garda ed innumerevoli punti panoramici. Si parte da sopra Torbole, in località Busatte, e si percorre un sentiero lungo circa 5 chilometri, caratterizzato dalla presenza di tre lunghe scalinate in ferro sospese a picco sul lago. Circa 400 gradini totalmente sicuri grazie agli alti parapetti che incuriosiranno i bambini facendo loro dimenticare la fatica. Inoltre lungo il percorso troverete tabelloni informativi sulla flora e la fauna del luogo, massi su cui arrampicare, curiose formazioni di pietra di origine glaciale ed un “terrazzo” naturale affacciato sul lago con tanti omini di pietra. Non adatto ai passeggini e sconsigliato a chi soffre di vertigini. Ve lo raccontiamo in Sentiero Busatte-Tempesta: super!

Le Marmitte dei Giganti

L’azione del ritiro dei ghiacciai è visibile in molti luoghi nella zona dell’Alto Garda. Ne fanno parte anche le marmitte, dei grandi pozzi glaciali scavati nella roccia. Si trovano in posizione un po’ nascosta e sono raggiungibili in diversi modi. Il più semplice è quello di parcheggiare nei pressi del bar Sesto Grado, sulla strada che collega Torbole a Nago: le marmitte si trovano proprio sotto il parcheggio. In alternativa si può arrivare a piedi partendo da Torbole e salendo o, come abbiamo fatto noi, partendo da Pratosaiano (Arco) e percorrendo la vecchia strada, immersa nel verde degli ulivi e dei fiori. Questa strada è agevole anche con il passeggino. Alle marmitte si accede però solo a piedi (ci sono anche delle scale in ferro). Leggete Alle Marmitte dei Giganti se vi abbiamo incuriosito.

Climbing ai Massi delle Traole

Questa falesia, sita nel comune di Nago-Torbole, prende il nome Massi delle Traole. Presenta diversi settori anche per principianti e alla base dei massi ha spazi pianeggiati adatti alle famiglie, ideali per fermarsi a riposare e fare un picnic. Vi raccontiamo tutto nell’articolo dedicato: Climbing ai massi delle Traole

Busatte Adventure Park

Sempre in zona Busatte, sopra l’abitato di Torbole, c’è il parco avventura Busatte Adventure Park. Tanti i percorsi a varie altezze con piattaforme, carrucole, corde e altri modi per mettere alla prova la vostra abilità ed il vostro coraggio. La sicurezza è garantita dal sistema a linea continua, grazie al quale, una volta inserito il moschettone di sicurezza ad inizio percorso sarà impossibile sfilarlo per errore. Nei dintorni del parco avventura sono presenti un circuito per BMX con salti e paraboliche, nonché vari percorsi MTB nella natura del bosco. Per maggiori informazioni leggete il nostro articolo Busatte Adventure Park a Torbole.

Il parco avventura Busatte Adventure Park è il posto giusto per chi ama corde e moschettoni!

Busatte Adventure Park

Giro in battello sul Garda

Passeggiando sul lungolago dal centro di Torbole in direzione Conca d’Oro (verso il confine veneto) si possono ammirare il lago, spesso solcato da numerose vele colorate che sfrecciano nel vento, i gabbiani e le anatre, nonchè avere uno sguardo d’insieme sul pittoresco panorama del paese. A circa 500 metri dal centro, dove finiscono i parcheggi blu lungo la strada, si trova l’imbarcadero dei battelli. Approfittate per salpare verso uno dei vicini paesi: le tappe più vicine sono Riva del Garda (da cui potete anche rientrare a piedi in circa un’oretta di comoda passeggiata lungo la spiaggia) o Limone sul Garda (in Lombardia, quindi sulla sponda opposta del lago.  Per raggiungere Riva in battello servono 15 minuti di navigazione, per raggiungere Limone una mezz’oretta. Sarà comunque una bella avventura per tutta la famiglia. Possono salire a bordo sia passeggini che biciclette. Ve ne abbiamo parlato in Con il battello sul Garda

Un bel giro con il battello sul Garda è una valida alternativa per spostarsi senza auto e godere il panorama da un punto di vista alternativo.

Lago di Garda: gita in battello

Parco delle Busatte

Per spostarsi dal caos vacanziero basta percorrere poche centinaia di metri: si sale dalla piazza centrale verso la chiesa e la località Santa Lucia e si prosegue per un chilometro o poco più fino a raggiungere questo bel parco, perfetto per una giornata di relax. Portate copertine e cesto da picnic e godetevi amici e famiglia. Sono presenti tavoli da picnic, fontana, parco giochi, un bar ristoro e tanto verde. Nel parco è inserito il parco avventura di cui vi abbiamo parlato sopra e da qui potete anche intraprendere la passeggiata per Tempesta. Ci siamo stati di nuovo da poco: leggete nell’articolo Parco delle Busatte a Torbole il racconto della nostra esperienza.

Nel comune di Nago-Torbole, in zona Busatte, si trova questa ampia zona verde ricreativa adatta a tutta la famiglia.

Parco delle Busatte

Passeggiate a Torbole

La classica passeggiata lungolago è perfetta per le gite del weekend: nulla di impegnativo, solo una tranquilla camminata o biciclettata, attraversando il ponte alle foci del Sarca, lanciando sassolini in acqua e osservando le anatre.

Se invece volete partire da Nago e scendere a Torbole avete due opzioni: La più veloce è quella di raggiungere i fortini  e poi scendere lungo la vecchia strada (oggi a traffico limitato quindi ok anche a piedi e con i bambini): scenderete accompagnati costantemente dalla splendida vista sul lago e sui suoi colori. In alternativa, dal centro storico di Nago si imbocca la vecchia strada di Santa Lucia. Qui nel 1439 i Veneziani, risalito l’Adige fino a Rovereto, fecero scendere le loro galee lungo l’impervio sentiero fino a Torbole, dove vennero messe in acqua, pronte ad affrontare la flotta viscontea. Bella la passeggiata fra gli olivi e la vista panoramica sul Garda.

Pista ciclopedonale

Sono davvero infiniti i collegamenti ciclopedonali: potrete arrivare un po’ ovunque nell’Alto Garda e non solo. Il nostro consiglio è sempre quello di evitare le strade trafficate, soprattutto durante l’estate, ed utilizzare le piste, che sono sicure, specie viaggiando coi bambini, e ben servite da punti di ristoro. Per maggiori informazioni leggete In bicicletta lungo il Sarca.

Castel Penede a Nago

Le rovine di questo antico castello si trovano su uno sperone immerso nel verde e si raggiungono con una breve camminata tra le campagne e poi nel bosco. Si ritiene fosse abitato già in epoca romana, come suggeriscono alcuni reperti qui rinvenuti. Per più informazioni consultate il sito di Garda Dolomiti QUI

Nei dintorni

Avete trovato utile la mini-guida per Torbole e dintorni? Vi lasciamo i link alle altre mini-guide delle zone circostanti:

Piz de Plaies: divertimento family

Il Piz de Plaies, sopra l’abitato di San Vigilio di Marebbe, è il luogo ideale per trascorrere una bella giornata in famiglia. Tra prati fioriti, passeggiate nel bosco, percorsi avventura, animali e parchi gioco, ognuno troverà la propria dimensione.

L'area in quota del Piz de Plaies si raggiunge in cabinovia dsl centro di San Vigilio di Marebbe.

Piz de Plaies – vista su San Vigilio

Come raggiungere il Piz de Plaies

Una volta arrivati a San Vigilio di Marebbe si parcheggia nei pressi degli impianti Piz de Plaies (apertura estiva dal 21 giugno al 6 ottobre 2024, tutti i giorni, dalle 9.00 alle 17.00), all’inizio del paese, sulla destra. Se siete fortunati troverete posto nel primo grande parcheggio sterrato sulla destra. Questo parcheggio è libero e a pochi passi dalla passerella che attraversa il fiume e porta alla stazione a valle. Noi siamo abbiamo fatto un biglietto andata e ritorno (con la Sudtirol Guest Card c’è un piccolo sconto sulla tariffa intera). L’alternativa è scendere a piedi in circa 45 minuti (per salire a piedi serve un po’ di più).

Dal PIz de Plaies si può ammirare anche il Sass de Putia.

Piz de Plaies – vista sul Putia

In quota

Una volta arrivati alla stazione a monte si aprirà davanti a voi un ventaglio di possibilità fatto di 5 diversi percorsi, ma anche di altre attività adatte a bambini, ragazzi ed adulti di ogni età. Sulla sinistra si trova il Rifugio Col dl’Ancona, con uno splendido affaccio sul Putia e su tutta la vallata. Qui per i bimbi più piccoli c’è un grazioso parco giochi in legno con scivoli, casette e altalene.

Spostandosi verso nord incontriamo subito una delle attrazioni che più piacciono ai bambini. Stiamo parlando del grande trampolino elastico ad aria. Se la vostra intenzione è quella di fare una passeggiata cercate di essere intransigenti e non farlo provare subito, altrimenti rischiate di perdere tutta la giornata qui! Molto meglio lasciarlo come ultima cosa da fare prima di ridiscendere a valle.

Piz de Plaies: i percorsi

I percorsi che si possono intraprendere sul Piz de Plaies sono cinque, contraddistinti da diversi colori. Tutti hanno dei tempi di percorrenza abbastanza contenuti. Il più lungo è quello di colore arancione: la “roda“, ovvero il giro ad anello, del Piz de Plaies (che si completa in un’ora e mezza).

Il Sentiero Avventura sul Piz de Plaies

Noi siamo partiti con il  Sentiero Avventura (fucsia), pensato per i bambini. Non avrete problemi nemmeno a percorrerlo con il passeggino. La strada è ampia e per lo più pianeggiante, parzialmente ombreggiata. Lungo questo itinerario, per il quale è indicato un tempo di 45 minuti, incontrerete numerose attrazioni sulle quali i vostri bambini, anche quelli un pochino più grandi, si divertiranno: amache in rete, carrucola, percorso di equilibrio, castelli con scivoli vari, dondoli … Giunti all’estremità nord del Piz de Plaies, proprio sulla cima del dosso sulla sinistra, vi aspettano Labyrinth, un grande labirinto di tronchi sui quali divertirsi a saltare e uno speciale punto d’osservazione con canocchiale.

Il ritorno

A questo punto potrete scegliere se tornare indietro sul Sentiero Avventura o percorrere un tratto della Roda de Piz de Plaies. Svoltando a destra tornerete percorrerete un sentiero nel bosco (no passeggini, ci sono dei tratti stretti e in discesa), mentre se vi dirigerete a sinistra scenderete verso i prati sul lato di Piccolino, eventualmente poi ricollegandovi ai sentieri azzurro, viola e giallo, che girano invece attorno al Col dl’Ancona.

Attrazioni adrenaliniche in quota

E’ proprio qui che si trovano le attrazioni più adrenaliniche della zona: il sentiero per MTB e la Zip Line, che scendono fino a San Vigilio. A proposito, questa non è una zip-line qualsiasi, è la più grande d’Europa: 3,2 chilometri di lunghezza, 400 metri di dislivello ad una velocità massima di 80 km/h. Si vola a ben 100 metri da terra!

Mini Zoo e fattoria sul Piz de Plaies

Noi però abbiamo preferito restare coi piedi a terra (o quasi) e ci siamo “accontentati” di una sosta alla Utia Al Cir. Qui si può bere e mangiare in uno dei tavoli sotto la tettoia o gli ombrelloni, mentre i bambini giocano nell’ampio prato. Sul retro c’è anche un piccolo zoo con cavalli , anatre e coniglietti, oltre ad un percorso di agilità per le due ruote. Non sono adorabili questi coniglietti?

Per tutti i bambini appassionati di motori la vera attrazione è però il gatto delle nevi in legno: veramente bello!

A conclusione della nostra giornata in quota abbiamo lasciato, come accennato all’inizio, il trampolino elastico. Possono salire i bambini ed i ragazzi fino a 14 anni. Peccato perché sembra molto divertente e tenta molto anche gli adulti!

Piz de Plaies: info utili

  • LUOGO: Val Badia – San Vigilio di Marebbe (BZ)
  • PARTENZA: stazione a monte impianti Piculin e Piz de Plaies (1650 m)
  • ARRIVO: giro ad anello
  • ALTITUDINE: max m. 1750
  • DISTANZA: 4 km per il Sentiero Avventura+ Roda de Plaies lato est
  • DURATA: 1,5 – 2 ore
  • DISLIVELLO: 100 metri
  • PASSEGGINO: sì, meglio da trekking (non fattibile il pezzetto di collegamento tra sentiero fucsia e arancio)
  • IMPIANTI: Cabinovia 8 posti Pedagà-Piz de Plaies (San Vigilio di Marebbe)
  • PUNTI DI RISTORO: Utia Al Cir, tel. 338 899 7207; Utia Col dl’Ancona, tel. 349 531 9092

San Vigilio di Marebbe: cosa fare nei dintorni

Dopo una giornata in quota sul Piz de Plaies ecco cosa vi suggeriamo per concludere la giornata ( o per iniziarne una nuova

Vi piace la Val Badia? Volete scoprire di più? Abbiamo raccolto tutte le esperienze da noi provate in una mini-guida per l’estate: Val Badia in estate con i bambini!

Dentro la tagliata del Ponale

Tra le Garda Trentino Experiences di maggior interesse proposte da APT Garda Dolomiti, c’è senza alcun dubbio la visita guidata alla “tagliata del Ponale”. Quasi tutti conoscono la Strada del Ponale, vecchia strada di collegamento con la Valle di Ledro e meravigliosa passeggiata a picco sul lago…Questo percorso invece è visitabile unicamente su prenotazione e con guida. Ma di cosa si tratta esattamente? Se avete già percorso la Ponale avrete sicuramente notato i cancelli che sbarrano l’ingresso ai cunicoli laterali all’interno di una delle gallerie e vi sarete chiesti cosa si celasse al loro interno.

Cos’è la tagliata del Ponale?

Si tratta di un’opera imponente di ingegneria militare: un sistema di gallerie, scale, teleferiche, alloggiamenti, punti di vedetta e postazioni di artiglieria che si sviluppa su cinque livelli, per un totale di oltre un chilometro, dentro la montagna, oltre ai fortini esterni.

L’Alto Garda è infatti stato sempre un punto strategico per il controllo del territorio, fin dai tempi della Repubblica di Venezia, e a maggior ragione durante il primo conflitto mondiale. Una visita guidata è davvero ciò che serve per comprendere appieno il contesto storico dell’opera, ma anche per capire come la vita della gente del luogo fosse fortemente influenzata dalla presenza “esterna”  di turisti e militari. La stessa architettura della città testimonia la sua storia e cambia al cambiare delle vicende storico-politiche.

Tagliata del Ponale: si parte dalla ferrovia

Il nostro viaggio inizia fuori dagli uffici di Garda Dolomiti, dove si ritirano gli elmetti e ci accoglie la guida. Il primo elemento della storia lo troviamo proprio qui, ed è ciò che resta del tratto finale della ferrovia che tra il 1891 ed il 1936 collegava Rovereto a Riva del Garda. Si tratta di una ferrovia costruita in tempi record e con delle particolari accortezze che rendevano comunque il territorio inaccessibile da parte di treni esterni o “nemici”.  Una curiosità: la velocità massima del treno era, pensate, di soli 30 km orari!

Prima di visitare la tagliata del Ponale breve sosta di introduzione storica presso i binari dell'antica ferrovia Mori- Arco-RIva

binari della ferrovia Mori-Arco-Riva

La storia si fa sempre più interessante man mano che la nostra guida ci conduce attraverso i luoghi chiave della città: la Rocca,  Piazza III Novembre, la centrale idroelettrica.

La strada del Ponale

Si imbocca quindi la Ponale, che fino alla costruzione, all’inizio degli anni Trenta, della Gardesana – primo collegamento via terra tra Riva del Garda ed i paesi della sponda occidentale del lago – era anche unico accesso dalla Pianura Padana. Dismessa e ripristinata come sentiero nei primi anni Duemila, regala ogni volta grandi emozioni, con una vista sul lago spettacolare da tutte le angolazioni.

Si sale e, tra un racconto e l’altro, si arriva alla galleria nei pressi della “casermetta“.

Si lascia momentaneamente la strada principale e ci si inerpica su un piccolo sentierino laterale, fino a salire al Forte Teodosio, che prende il nome dal ritrovamento di un tesoretto di epoca romana: se non soffrite di vertigini da qui la vista è veramente mozzafiato!

Dentro la montagna: la tagliata

A questo punto ci siamo ormai immedesimati nei panni di un soldato della prima guerra mondiale: riscendiamo al livello della galleria ed entriamo da uno dei cancelli posti sulla destra. Il luogo che subito si apre davanti ai nostri occhi ha dell’incredibile: lo scavo prosegue nel cuore della montagna tra salite, discese, diramazioni, stanze di varie dimensioni.

A terra in alcuni punti sono ancora visibili residui di polveri giallo brillante usate per confezionare gli esplosivi. Pensare che un luogo simile, buio ed umido, fosse in tempo di guerra addirittura ambìto dai soldati ci fa riflettere. Qui i soldati stavano relativamente bene, nelle cucine si cucinavano pasti caldi e dentro la montagna si era ben protetti: si arrivava qui come “premio” e la sosta era sempre troppo breve.

Tagliata del Ponale: a picco sul Garda

La parte forse più stupefacente della tagliata è però quella cui si accede dal lato opposto della galleria: si scendono oltre 190 scalini  per arrivare quasi al livello del lago, con un dislivello di 170 metri: da quaggiù era possibile illuminare il lago a filo dell’acqua, per scorgere e colpire subito eventuali nemici. Si tratta di un’opera imponente, considerate anche le difficoltà tecniche per la sua realizzazione.

Risaliti non senza fatica (non vogliamo illudervi!) i gradini, abbiamo infine concluso la nostra visita entrando nella piccola caserma, dove è allestita una mostra con pannelli esplicativi.

La passeggiata ha una durata di circa 4 ore, con partenza alle ore 9 del mercoledì mattina (fino al 25 settembre 2024) ed è adatta a famiglie con bambini che abbiano voglia di mettersi in gioco come piccoli esploratori , con la consapevolezza che ci sono dei tratti un po’ esposti e tanti scalini.

Sicuramente ai bambini piace l’idea di percorrere i cunicoli stretti, in saliscendi, indossando il caschetto! I più grandicelli e gli adulti apprezzeranno molto anche i racconti e gli aneddoti sulla guerra.

La visita alla tagliata è una di quelle esperienze che non lascia indifferenti, da fare almeno una volta nella vita, magari salendo poi fino al belvedere per ammirare la cascata dall’alto e godere appieno di tutti i meravigliosi scorci sul lago che il sentiero della Ponale regala 365 giorni all’anno.

ATTENZIONE: la tagliata del Ponale NON è visitabile in autonomia, ma solo tramite tour guidato!

Tagliata del Ponale: come prenotare

E’ possibile prenotare ed acquistare il biglietto per questa come per le altre Garda Trentino Experience direttamente on line cliccando QUI

La visita alla tagliata dl Ponale fa parte delle esperienze di Garda Dolomiti che abbiamo selezionato e provato per voi: leggete Esperienze family Garda Trentino, il nostro articolo che le raccoglie!

INFO:  📞 0464 554444    APT Garda Dolomiti – Riva del Garda

Rifugio Denza in alta Val di Sole

Il Rifugio Denza, in alta Val di Sole, conserva ancora l’atmosfera tipica delle strutture in quota di un tempo. Consigliato raggiungerlo in giornata, ma anche dormire qui una notte per far vivere ai bambini la bellezza di un’esperienza speciale. D’altra parte non capita spesso di stare al centro di imponenti gruppi montuosi come l’Adamello Presanella, l’Ortles – Cevedale e le Dolomiti di Brenta.

Come raggiungere il Rifugio Denza

L’accesso classico è da Vermiglio: si prosegue in auto in direzione Velon e poi si seguono le indicazioni per poco più di sei chilometri. Prima asfaltata e poi sterrata, è una strada che deve essere percorsa da qualcuno che ha un po’ di esperienza con le strade di montagna. Non c’è bisogno di permessi e si arriva fino all’ex Forte Pozzi Alti, a 1884 metri di altitudine. 

Escursione al Rifugio Denza

Da qui vi aspetta un’escursione di media difficoltà: un’ora e mezza circa e 400 metri di dislivello. Il rifugio si trova a quota 2.300 metri, ai piedi della morena del ghiacciaio della Presanella. Grandioso il panorama che si aprirà davanti ai vostri occhi, mano a mano che salirete lungo quella che era una mulattiera austriaca della Prima Guerra mondiale. Si comincia subito con una piccola avventura, attraversando una galleria, passando sotto una piccola cascata e ammirando da lontano la neve sulle cime 

Rifugio Denza: cosa mangiare

Il menù offre piatti della tradizione: canederli, strangolapreti, tagliatelle con i funghi, salsiccia con polenta e formaggio fuso. Ma anche uova con speck e patate e dolci invitanti, tipo l’immancabile strudel ed il Kaiserschmarren. Tutti prodotti locali, come quelli del caseificio. Quassù c’è spesso un’atmosfera di festa, specialmente quando Mirco si mette a cantare e a suonare la chitarra, l’armonica a bocca e la fisarmonica! Lui ed Erica gestiscono questa struttura da oltre vent’anni, con amore e passione.

Al Rifugio Denza troverete piatti semplici e gustosi, come speck uova e patate.
Rifugio Denza – cucina tradizionale

Dormire in quota al Rifugio Denza

Si dorme nelle camerate, oppure in stanze più piccole da quattro o da sei. Viene fornito il piumone, basta solo portare il sacco lenzuolo. Niente inquinamento luminoso qui, niente televisione, ma un incredibile cielo stellato da ammirare naso all’insù con i racconti del gestore. 

Al RIfugio Denza si può dormire in camerata o in stanze più piccole da 4 o 6 posti.
Rifugio Denza – camere

Al mattino ci sono due caprette da mungere, per poi fare il formaggio. I bambini ameranno vivere quest’atmosfera familiare, assaporando da vicino la vita di montagna!

Escursioni nei dintorni

Oltre alle camminate più impegnative (tipo quella che porta al rLassù) ci sono alcuni giri facili da fare, come  il “Sentiero dei todeschi”, un anello che permette di ammirare bene il ghiacciaio. Se invece si prende la forcella del Passo dei Pozzi un altro sentiero ad anello riporta al parcheggio di partenza.

Infine, poco sopra il rifugio, c’è anche un laghetto alpino delizioso, dentro cui con il cielo sereno si riflette la Presanella. Al mattino presto, o alla sera, non è raro vedere camosci e stambecchi. 

Poco sopra il RIfugio Denza si può ammirare la Presanella riflessa nelle acque di questo suggestivo laghetto
Rifugio Denza – laghetto

Info utili e curiosità:

  • se non volete percorrere i sei chilometri di strada con la macchina potete partire direttamente da Vermiglio: aggiungete 600 metri di dislivello (1000 in totale) ed almeno due ore. Fattibile, ma prenotate i letti per dormire!
  • accanto al rifugio c’è una chiesetta, interamente costruita con legname recuperato dalle baracche austriache. È opera del primo gestore, la guida alpina Matteo Panizza, che  la dedicò ai caduti di tutte le guerre.
  • il rifugio sarà aperto (meteo e neve permettendo) solo per i weekend e poi tutti i giorni dal 20 giugno al 20 settembre.

Contatti

Rifugio Denza – tel. 339.6233902; rifugiodenzastavel@gmail.comwww.rifugiodenza.com

Cosa fare nei dintorni