Per sgranchirci le gambe in una giornata autunnale ci voleva un percorso breve, ma i percorsi per arrivare al lago in questione sono moltissimi (da Civezzano o da Albiano), e delle più diverse lunghezze, per ogni esigenza e per i più grandini molto belli anche in mountain-bike (infatti ne abbiamo incrociata qualcuna!). Noi siamo saliti da Civezzano, passando per Bosco e Sant’Agnese in direzione di Santa Colomba, lasciando la macchina parcheggiata in uno slargo sulla destra dove si scorgono immediatamente le segnaletiche ed i cartelli inerenti i molti percorsi possibili, fra cui il sentiero delle Canope(dal tedesco knappen, cioè minatori).
Questo percorso non è praticabile con passeggino: noi per il piccolo abbiamo usato lo zaino da montagna, ma è semplice e praticabile dai bimbi dai 3-4 anni che hanno voglia di camminare un po’. La passeggiata nel bosco è durata circa mezz’ora, seguendo il sentiero 421 e le indicazioni per il lago di Santa Colomba, abbiamo potuto vedere alcuni cadini (conche) e canope, che contraddistinguono questa montagna un tempo ricca di argento e metalli preziosi. Lo sapete infatti che il Calisio, conosciuto un tempo come Mons Argentarium (montagna dell’argento) era una delle zone minerarie più importanti d’Europa? Lungo la strada bellissimi fiori violetti (ho scoperto che si chiamano “erba trinità”, in latino hepatica nobilis) e una quantità indefinita di pigne che solcavano il sentiero. Sapete quanti bei lavoretti potete farci?
Quando vediamo un canneto, definito la palude di Santa Colomba, capiamo che siamo quasi giunti a destinazione. Questo specchio d’acqua, che fa parte dell’Ecomuseo dell’Argentario, è meta frequentata da escursionisti, ciclisti e dai pescatori.
Noi abbiamo fatto merenda su una panchina lungo il lago, e poi abbiamo proseguito per fare il giro dello specchio d’acqua; volendo in riva ad esso si trova anche il ristorante ed albergo Santa Colomba (attualmente chiuso). Dall’altra parte della strada si trova inoltre un bellissimo parco giochi nel bosco dove i bambini possono divertirsi.
Siamo rientrati dalla medesima strada dell’andata, felici e soddisfatti della nostra passeggiata nei boschi e per aver visto un lago bellissimo, che leggenda narra è sorto in seguito alla distruzione del villaggio che venne punito dal nano metallifero per la sua cupidigia. L’ometto aveva mostrato ad un giovane del villaggio dove trovare l’argento (con un globo luminoso, che sembra anche a noi di aver visto nel bosco…guardate un po’ le foto!), facendogli promettere che avrebbe condiviso le ricchezze con gli abitanti e che tutti si sarebbero impegnati ad aiutare i più poveri. Ma quando il nano mise alla prova i residenti della zona, solo una vecchina generosa diede ospitalità ad un povero viandante, e fu quindi lei l’unica abitante del villaggio risparmiata dalla tempesta e dall’alluvione, che diede vita al lago di Santa Colomba. Insomma… un luogo leggendario tutto da scoprire e del quale non si può non innamorarsi”.