Un’oca chiamata “Becco di Rame”

“Io sono Becco di Rame, un’oca speciale che ha vissuto una storia straordinaria. La mia storia ha come fondamento il rispetto, la serenità e l’amore tra uomo e animale. In questa bellissima fattoria toscana, una brutta disavventura è diventata una storia di passione e amore. […] questo racconto dimostra come possa essere straordinaria ed emozionante la vita”

Inizia così un bellissimo libro che già con queste parole spiega la propria missione e la sua grandezza. In verità, vi confesso, è da un paio di settimane che devo scrivere questo pezzo su “Becco di Rame”, ma non l’avevo ancora fatto perché il libro staziona sempre sul comodino, pronto per le letture della nanna. “Mamma mi leggi la parte in cui Becco di Rame affronta la volpe? Ma non aveva paura?” “Mamma ma Becco di Rame era felice quando ha avuto il becco nuovo?”. Questa e mille altre domande sono il risultato della lettura di questo bel volumetto che parte, per l’appunto, da una storia vissuta. image

Becco di Rame, un’oca tolosa, racconta in prima persona la sua storia vera: il suo arrivo in fattoria dal mercato contadino, le sue grandi amicizie, l’incidente con la volpe, l’intervento del dottore che le ha regalato un becco nuovo plasmato per lei con un foglio di rame e infine il ritorno in fattoria e l’incontro con l’amore.  E’ una storia di coraggio e di rivalsa,  ma soprattutto d’amore e il  fatto che sia un animale ad esserne protagonista è la chiave di lettura. Becco di Rame è un eroe: aiuta i suoi amici sprezzante del pericolo e trova qualcuno che, nonostante lui sia un cosiddetto “animale destinato all’alimentazione umana”, lo comprende, lo aiuta e gli salva la vita. Voi penserete che sia normale, ma ahimè non sempre è così, spesso questo genere di animali viene semplicemente soppresso. La cultura del rispetto è una cosa difficile da impartire ma indispensabile e l’autore, Alberto Briganti, nonché il medico che ha curato Becco di Rame cerca con questa storia di fare un grosso passo avanti in questo senso.copertina

E’ un messaggio forte quello di questa storia, un messaggio di ecologia in primis, ma  c’è di più e a rivelarlo sono le ultime pagine del libro: “Nelle giornate di sole i raggi facevano risplendere il mio becco di rame come un meraviglioso gioiello. Tutti mi osservavano con grande meraviglia e la gioia di avermi di nuovo tra loro era tanta. […] Tutte le mattine andavo a specchiarmi nell’acqua dello stagno e i mei amici erano incantati alla visione di quel metallo luccicante. Ero più sicuro di me e mi sembrava di essere invincibile! “. A me sembra che Becco di Rame dia un bell’esempio di accettazione di se stessi, di inclusione e di grande forza. A volte quando i bambini sono piccoli anche un paio di occhiali possono rappresentare uno scoglio nell’accettazione della propria persona e soprattuto nel rapportarsi serenamente con gli altri. Becco di Rame può aiutarci nel far capire ai nostri figli il valore della loro esistenza, comunque essa sia.

Questa storia, che può essere letta semplicemente a casa, ha anche dei risvolti didattici e su www.beccodirame.com se ne possono scoprire i contenuti. Il libro è dotato inoltre di due CD: uno con il progetto didattico e uno con la storia narrata. E ho scoperto che sarebbe possibile anche avere la presentazione del libro proprio con la presenza di Becco di Rame…immaginate che emozione per i bambini!

Il costo è di € 18,00 e so che Elena de “La pulce d’acqua” di Lavis ne ha una bella scorta,  ma se volete la potete ordinare anche online direttamente dal sito (con l’aggiunta delle spese di spedizione).image-2

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