Mamma… mi scappa la pipì!

Come ormai è stato ampiamente dimostrato amo viaggiare, stare fuori casa, esplorare, far scoprire posti nuovi ai miei bambini, vedere il cielo da diverse angolazioni, scoprire diversi modi di vivere, assaggiare nuovi piatti, sdraiarmi al sole… si insomma avete capito cosa intendo: adoro prendere la macchina e via.

C’è solo un aspetto dello stare fuori casa che mi crea disagio: il bagno. Sono sempre stata particolarmente difficile sull’argomento, ma da quando sono diventata mamma il problema si è amplificato raggiungendo dimensioni incommensurabili. Avete presente no? La fatidica frase “mi scappa la pipì” così temuta che Pippo Franco ha anche deciso di dedicarle una canzone. 4 parole che sono in grado in insinuare un puro, semplice, profondo terrore in ogni genitore!

A tua figlia, una delle cose prime cose che cercherai di insegnarle quando siete fuori casa, sarà la “santa tecnica, tramandata da generazione in generazione, della pipì in equilibrio“. Presente no? Gambe leggermente piegate chiappe in fuori baricentro basso, cosce ad un’altezza tale che permettano di non entrare in contatto in nessun caso con la tazza, carta igienica a portata di mano e tutto il repertorio.

Il problema è che non arrivi neanche a dire “non toccare niente, braccia in alto e respira il minimo indispensabile per non soffocare” che lei è già seduta con i pantaloni calati talmente in basso che i lacci sfiorano la terra, accovacciata come sul bagno di casa con le mani che si tengono alla seduta. Quelli sono momenti di panico perché se sai che i pantaloni potresti incenerirli senza rimpianti nel più vicino depuratore la stessa cosa non potrai fare con le mani e le gambette di tua figlia. L’unica soluzione è cercare di disinfettare molto bene gli arti con acqua e sapone nel lavandino del bagno pubblico. Solo che non c’è né acqua calda né sapone e nemmeno salviette per asciugare. Ed è inverno.

Una delle principali cose che una mamma impara frequentando i bagni pubblici è che le tazze sono posizionate ad un’altezza tale che solo il figlio del GGG (il Grande Gigante Gentile) potrebbero arrivarci senza l’ausilio di una scala. Cosa che azzera pure il vantaggio della “pipì in piedi” dei maschietti.

Il mondo della pipì fuori casa con i bambini è ricco di insidie e per affrontarle al meglio è doveroso conoscerle. Ecco quindi alcune cose che una neo mamma farebbe bene a tenere a mente: 

  • Ad un bambino scapperà la pipì sempre, immancabilmente quando si sta per uscire di casa, possibilmente in inverno quando è vestito sotto la tuta da neve 4 strati di vestiti. Si può arginare il problema domandando in anticipo se deve andare in bagno, ma non sempre funziona. Perché? Approfondiamo l’argomento nel prossimo punto;
  • Un bambino ti avvertirà che gli scappa la pipì nell’esatto momento in cui è troppo tardi per cercare un qualsiasi posto in cui farla con discrezione ed intimità. Se si trova in piazza Duomo nel pieno di una manifestazione, con le telecamere puntate nella sua direzione, sarà in quel momento che se ne uscirà con la frase “mamma devo fare pipì. Immediatamente.” Perché, e qui si arriva direttamente al punto 3;
  • Un bambino ha due modalità “non mi scappa la pipì” o “mi scappa la pipì con urgenza”.  Non funziona come una bottiglia che si riempie piano piano. E’ più una cosa del genere interruttore della luce: spento o acceso.

Per tutti questi motivi vi ritroverete a rimpiangere il “tempo del pannolino” e vi chiederete come mai avevate tanta fretta di toglierglielo.

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