A 16oo metri di altitudine, per raggiungerlo basta arrivare alla chiesa di Roncegno e poi seguire le indicazioni per una decina di chilometri. Noi ci siamo andati sia in autunno che recentemente in inverno approfittando della prima nevicata dell’anno: abbiamo lasciato la macchina , nel grande parcheggio del bar ristorante in Località Pozze (si raggiunge poco dopo la grande catasta di legna che si trova in parte alla strada), e abbiamo proseguito a piedi, su una strada che parte bianca ma prosegue in un suggestivo sentiero nel bosco di castagni. Per chi decide di raggiungere il rifugio in macchina, anche in inverno le strade sono sempre ben pulite e potete arrivare in tutta sicurezza con le gomme da neve.
La passeggiata è piuttosto in salita e dura una mezz’oretta, i bambini la adoreranno perché, arrampicarsi nel bosco è sempre un’esperienza meravigliosa. Usciti dal bosco il panorama si apre e il rifugio Serot è proprio li, incastonato tra le montagne e dallo splendido paesaggio invernale che lo circonda.
Un capitolo a parte lo merita il pranzo. 🙂 La sala interna è molto bella e il nostro sguardo si è perso ad ammirare i mille particolari che rendono unico questo ristorante: dalla lampada alle decorazioni rigorosamente di riciclo tutto è meraviglioso!
E la proposta gastronomica? BUONISSIMA. E’ il maiuscolo è d’obbligo perché penso davvero che sia uno dei posti in cui abbiamo mangiato meglio in assoluto. La polentina avvolta nello speck si scioglie in bocca
e il fagottino al profumo di sottobosco è assolutamente da provare.
Anche i dolci non sembravano affatto male, ma visto che eravamo pieni abbiamo deciso di rimandare la torta alla merenda. In più il servizio è rapido, il personale simpaticissimo e il conto basso. Decisamente non avremo potuto chiedere nulla di più.
Finito il pranzo abbiamo deciso di continuare il pomeriggio facendo una passeggiata fino al laghetto delle Prese, raggiungibile in 20 minuti tramite un sentierino di montagna (non adatto ai passeggini), anche questo piuttosto ripido, ma la fatica viene ripagata dalla splendida vista che si può ammirare nel bosco.
In più si incontra sulla strada un’altalena appesa all’altro ramo di un albero. Presente Heidi e la sua altalena legata alle nuvole? Uguale!
Il laghetto delle Prese, poco più grande di una pozzanghera, è meraviglioso, gli alberi che si specchiano nelle sue acque ti rimandano in un paese delle fate: ti aspetti da un momento all’altro di veder comparire un elfo o uno gnomo…
Per arrivare dovrebbe esserci anche una strada bianca, più lunga e meno ripida, volevamo farla al rientro ma non è segnata e quindi siamo tornati per la stessa strada dell’andata.
Come? Abbiamo dimenticato di dirvi com’erano i dolci? E se lasciamo parlare le immagini? 🙂
Il rifugio è aperto nei weekend e il venerdì sera su prenotazione da dicembre a Pasqua per poi riprendere l’apertura quotidiana da fine maggio a inizio ottobre.
Per maggiori info:
www.rifugioserot.eu
tel. 349 6011481
I nostri scatti dell’escursione autunnale: