Di corsa attorno a un parco meraviglioso alla ricerca di indizi molto speciali: le foglie di alberi e piante che crescono sull’Alpe Cimbra, tra un sacco di bambini, nonne e zie alla valorosa guida di squadre dai nomi bizzarri: ciliegia, cimbrini e naturalmente la super squadra de Il Trentino dei Bambini. Formazione: Timothy, Sophie, Alex, nonna di Alex e ovviamente io. Fischio di inizio e via! Ma non immaginatevi una partitona di calcio, piuttosto una super caccia al tesoro tutta “green”, una delle tante e bellissime attività del Festival del Gioco. Sì perchè ieri, finalmente, siamo riusciti a fare un salto proprio sull’Alpe, precisamente a Lavarone e a Carbonare, due dei tanti punti di riferimento per le attività di questo festival. Teatro della nostra caccia al tesoro un parco strepitoso, che abbiamo già avuto modo di presentarvi: il Parco Palù. Non sto a dirvi che già il luogo e tutti i suoi servizi (tra cui degna di nota l’altalena per disabili), fa guadagnare mille punti a qualsiasi attività che lo interessi, vi dico invece che gli operatori del festival sono stati gentilissimi e soprattutto molto competenti e che ci hanno consegnato il bellissimo kit e hanno fatto in modo che la mattinata trascorresse in modo libero ma con un unico fil rouge. Di corsa tra il verde del parco abbiamo imparato tante cose nuove sulle piante, non abbiamo vinto, ma siamo saliti sul podio e sabato Alex e la nonna, nostri valorosi compagni di avventura, presenzieranno alla premiazione durante la festa di premiazione, alle 18:30 al Centro Congressi di Lavarone. Noi non ci potremmo essere, ma ci sentiamo già premiati con l’allegria di questa caccia al tesoro. Il kit, composto da sacca, maglietta, occhiali, l’indispensabile braccialetto, il libro delle leggende dell’Alpe e tanti altri gadget, si ritira a iscrizione avvenuta (che costa 30€) e accompagna i bimbi in tutte le avventure di questo festival, punteggiando tutta l’Alpe di colore giallo e arancione, i colori di questa edizione. E ci raccontano che martedì a far divertire i bambini c’erano niente poco di meno che le Winx! Musica, laboratori, balli e festa con queste beniamine fatate dei bambini. L’aurea fatata si respira durante tutta la settimana del festival in realtà: si possono percorrere sentieri tematici (Sentiero dell’Immaginario, quello Dalla Storia alle Storie o quello delle Pozioni) e tutto l’evento è incentrato sulla storia della streghetta Perti e dei suoi amici che l’aiutano a realizzare il suo più grande sogno, quello di volare. Noi non abbiamo volato in effetti ieri, ma la nostra fantasia sì e anche con il bel momento al parco di Carbonare, durante il quale tra il vocio di un sacco di bimbi abbiamo colorato con i mitici Sabbiarelli i disegni realizzati appositamente per il festival e visto un altro bel parco giochi della zona. In fondo questo festival ha proprio l’intento di portare gli ospiti a visitare le zone di tutta l’Alpe Cimbre, da quelle più note a quelle meno conosciute. Così si può arrivare ad ascoltare bellissime leggende attorno a un emblema di Lavarone: l’Avéz del Prinzep, che ha 220 anni e non solo è l’abete bianco più grande d’Europa dall’alto dei suoi 54 metri di altezza e con i suoi quattro metri di circonferenza, ma è anche custode di storie fantastiche che si narrano intorno al suo fusto regalando ai bambini una magia vera (situato non lontano dal biotopo della malga Laghetto, nell’area di Monterover).
Il festival prosegue fino a sabato, giorno in cui ci saranno le ultime attività e il party di chiusura a Folgaria in Piazza Marconi dalle 21:30, che richiamerà tutti i bambini e le famiglie che vorranno celebrare in bellezza questa meravigliosa settimana.
Ogni anno il festival si ripete e noi vi consigliamo assolutamente, almeno una volta, di farci un salto (tutte le info specifiche QUI) . Tra l’altro questo evento ci piace ancora di più visto che è “open” ovvero accessibile anche ai bimbi disabili!
E se siete in zona vi consigliamo di fare un giretto al Respiro degli alberi, che con RespirArt fa parte di un trittico spettacolare di parchi d’arte e magari anche al Museo del Miele di Lavarone che avevamo visitato per voi qualche tempo fa.