La Maestra Mariagrazia, che ha insegnato per ben quarantadue anni, è una delle guide di questo speciale museo di Pergine nato dalla volontà di un gruppo di maestre elementari della scuola “Don Milani” e dedicato alla “scuola di una volta” ed è stata anche la nostra guida!
L’obiettivo dell’allestimento di questo museo era quello di creare l’atmosfera “di una volta” all’interno di una struttura espositiva aperta al pubblico e l’operazione è riuscita benissimo grazie alla collezione, esposta nelle varie sezioni presenti, di tantissimi oggetti, strumenti e materiali originali della scuola trentina di molto tempo fa.
La prima cosa che si osserva durante la visita è la riproduzione di un’aula scolastica, dove i banchi erano biposto e servono oggi, all’interno delle attività del museo, anche per il simpatico laboratorio di scrittura per “bambini di una volta”. Per entrare bene nella parte si indossano anche dei veri grembiulini da scolaretti, cosa che ci sembra molto simpatica.
La maestra era “maestra unica”, che insegnava cioè tutte le materie. Non girava per i banchi, ricorda Mariagrazia, e se qualcuno aveva bisogno di lei ci si alzava e la si raggiungeva alla cattedra. La scrittura veniva eseguita dai bambini con il pennino e proprio al museo, grazie al laboratorio, si può provare questa esperienza: prima di tutto ci si siede al banco con il proprio grembiule e si aspetta la distribuzione dell’inchiostro e le indicazioni di buona calligrafia, a cominciare dalle “aste” di base, per poi passare a parole più complesse.
Una curiosità? I bambini che venivano definiti “bravi” stavano davanti, non dietro, perché era importante che ascoltassero tutto e bene. Andare in castigo dietro la lavagna poi, che non era attaccata alla parete, era un vero disonore e la punizione durava tutta la lezione. Che racconti regala la maestra Mariagrazia.
COSA VEDERE.
La maggior parte degli oggetti sono esposti nelle vetrine e sulle pareti del museo: fotografie, cartelloni, oggetti d’uso quotidiano (pennini, inchiostri, gomme, matite, astucci, quaderni, cartelle, libri di lettura, sussidiari), pagelle, carte geografiche, materiale audiovisivo, provenienti soprattutto da Pergine e dintorni, ma anche dal resto del Trentino e sono frutto di donazioni e prestiti da parte di cittadini privati e di varie istituzioni pubbliche.
Interessantissimo il proiettore antico con cui, grazie ai vetrini dipinti, si potevano vedere storie importanti, come quella di Cristoforo Colombo.
Le cartelle di una volta sono bellissime e tutte esposte per essere osservate bene: erano prima di stoffa, poi di cartone (piccole perchè i libri erano di piccola misura e pochissimi) ancora di cuoio e poi quelle più moderne. Lo zaino è di recente invenzione, scopriamo, perchè con le cartelle veniva la scoliosi a causa della cattiva distribuzione del peso.
Altro pezzo prezioso conservato nel museo è il tellurio: lo strumento per far capire ai bambini il movimento della terra rispetto al sole grazie a una candela e a uno specchio. E il pallottoliere? Forse qualche mamma da piccola lo ha avuto, ed è l’antenato della calcolatrice.
Questo è solo un assaggio delle tante cose da vedere e il museo vale una gita, magari in compagnia dei nonni o dei bisnonni, che potranno rivivere con i propri nipoti un po’ del loro passato!
Sono previste, oltre alle visite guidate, mostre tematiche, convegni e studi con la partecipazione di esperti nel settore ed altre attività.
Info utili:
Il piccolo museo, che si trova nel piano interrato del nuovo teatro di Pergine in piazza G. Garibaldi 5 h, è aperto al pubblico martedi mattina o su prenotazione. L’ingresso è gratuito. Vistiate il sito ufficiale per avere più info o scrivete a info@museoscuolapergine.it
Cosa fare nei dintorni:
- non perdetevi il parco Tre Castagni alle porte del centro di Pergine
- la piscina comunale di Pergine
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