Ci siamo passati davanti tante volte andando verso Riva del Garda ripromettendoci ogni volta di fermarci per una visita. Alla ricerca di un posto non troppo lontano da casa per trascorrere qualche ora all’aria aperta durante queste belle giornate abbiamo deciso di fare il giro del Lago di Santa Massenza. Piccolo paesino del Comune di Vallelaghi. Si tratta di una piacevole passeggiata quasi totalmente pianeggiante, a parte una brevissima salita, e accessibile anche con il passeggino.
Provenendo da Trento, alla rotatoria che troviamo dopo aver passato l’ Hotel Due Laghi (alla nostra destra), svoltiamo in direzione appunto di Santa Massenza e lasciamo la macchina nel piccolo parcheggio asfaltato proprio all’inizio della strada. Da qui parte un comodo percorso a tratti sterrato e in alcuni tratti lungo la strada (un po’ stretta ma poco trafficata) che fiancheggia il lago regalandoci, soprattutto in questo periodo, meravigliosi “scorci colorati”, tra viti tinte di giallo, il luccichio dell’acqua, diverse piante di ulivo e, in lontananza, la centrale idroelettrica (sempre affascinante).
Dopo circa dieci minuti arriviamo appunto davanti alla sede della centrale (anche qui volendo si trova un ampio parcheggio) e proseguiamo lungo il comodo sentiero, molto curato, con alcune panchine, un bel pontile incorniciato da ulivi e larici dove osservare più da vicino la centrale.
In questo periodo i bambini si divertiranno a raccogliere foglie cadute, bastoncini e bacche colorate riempiendosi le tasche per la gioia delle mamme 😉 .
Lungo la strada troviamo anche un cartello esplicativo che ci spiega alcune caratteristiche tecniche della centrale, come ad esempio il fatto che contiene due distinti impianti, uno alimentato dal lago di Molveno e uno dall’invaso artificiale di Ponte Pià e che la sala macchine è interamente scavata nella roccia. Proseguiamo fiancheggiando la centrale vera e propria (bambini e adulti decisamente incuriositi e affascinati). I bambini sono stati poi catturati dal verso di qualche simpatica anatra nascosta tra i rami e da due maestosi cigni. Abbiamo poi incontrato una bella spiaggetta da cui poter lanciare qualche sasso in acqua e godere del tiepido sole autunnale. Durante la mattinata il percorso è interamente esposto al sole.
Arrivati a circa tre/quarti di giro il percorso si interrompe, si può tornare indietro dalla stessa parte oppure, come abbiamo fatto noi, proseguire per davvero poche centinaia di metri in leggera salita lungo la strada provinciale (poco trafficata) e all’altezza del cartello Padergnone svoltare a destra.
Proseguiamo in salita lungo un sentiero sterrato (forse l’unico punto un po’ “impegnativo” per il passeggino) ammirando il paesaggio e il lago da un’altra prospettiva.
Dopo comunque pochi minuti arriviamo in cima e proseguiamo per un breve tratto sul marciapiede, dopo poco prendiamo a destra Via per Limbiach e proseguiamo lungo una stradina di paese, costeggiamo una bellissima coltivazione di ulivi e arriviamo nuovamente lungo le rive del lago.
In fondo ad aspettarci un bel pontile con una panchina al sole dove osservare qualche anatroccolo e ammirare una barca a vela proprio davanti a noi.
Proseguiamo lungo il pontile in legno, immerso tra dorati canneti, fino ad arrivare al parco giochi Due laghi, dove spicca una coloratissima costruzione con scivoli, altalene e un bel prato dove correre.
Dopo una meritata sosta torniamo alla macchina in pochi minuti passando davanti al bar ristorante Due Laghi.
Dal parcheggio per chi volesse si può intraprendere un’altra bella passeggiata attorno al meraviglioso Lago di Toblino.